venerdì 26 ottobre 2007

Suppellettile

«Ascoltami, lo dico per il tuo bene, fattene una ragione: sei catalogato come suppellettile !».

"...insieme degli oggetti necessari alla funzionalità o all’arredo di una casa, di un ufficio, di una scuola, di una chiesa".

Gesù è diventato un arredo, che la croce su cui l’avevano poggiato s’è scoperta simile ad un fiore reciso:
bello fino a che è fresco, poi marcisce e puzza !
O forse non è quel legno che esala: mozzati eravamo noi, ora a dare l’ultimo fiato, nell’agonica stagione dello stelo che si piega, sotto il peso di un vuoto senza radici.

Siamo al laicismo delle foglie morte, buoni solo a fare tappeto morbido da calpestare.

Ancora un poco e saremo a togliere pure un cacciavite, dal corredo del meccanico: quello a croce, perché offenderà la "sensibilità" di qualche esagitato pirletta spugnato nel brodo della dottrina dei Bin Laden !
E la mia di sensibilità, a chi c....avolo frega ?!

Pazienza fossi alla Mecca, ma qui, in casa mia, dove ancora alcuni dei nostri vecchi calpestano la terra - prima che quella lo faccia a loro - qui, dicevo, sono, siamo, a ricevere schiaffi.
Qui, a sentirmi - sentirci - cospiratori, a nascondere crocefissi nei cassetti, nel ripostiglio di casa, ad allestire Presepi, attaccando con il nastro isolante fogli di carta oleata, a mascherarne le lucine, di notte, per paura dei bombardieri del fondamentalismo laico, quello che porta il fuoco dell’estremismo incendiario.

Negli ospedali - dove il dolore dovrebbe essere come la famosa livella di Totò, a spianare ogni increspatura - lì ho visto gli occhi di tanti cercare il "Cadaverino in croce" - la suppellettile - un conforto, un sostegno, un lenimento o una guida agli ultimi passi;

Non mi frega una mazza di urtare la sensibilità di chi si presenta, agisce e si comporta da padrone, che io non voglio specchietti e collanine e questo non è il regno dei Bingo Bongo. O si ? !

Se sei venuto nel mio paese per togliere e non per aggiungere, vai a farti curare, a lavorare, a vivere dove pensi ti diano quel che vuoi, e non rompere gli zebedei agli altri, né tu e neppure per tramite d’interposta persona o marmaglia !

Hai mai chiesto di avere il Corano sul comodino, convivendo con quello dirimpetto, con il piccolo Budda, la Bibbia o il Totem ?
No è ?
E lo sai perché ?
Perché sotto le vesti del tuo dio ci porti la spada, e veneri non una divinità, ma un generale !

"Il dirigente di un istituto [...] ripristina il simbolo religioso nelle classi della sua scuola.
Trento, preside ordina 70 crocifissi: uno per aula".
Bravo: coraggioso e controcorrente.

Una volta c’erano quelli che volevano la croce sì, ma mettendo di traverso falce e martello;
e sono quelli più incattiviti per essere rimasti orfani di quelle idee:
ora sono a dar man forte ai simili, a mettere assieme il nuovo simbolo, la spada e la mezzaluna !

Questi si, hanno radici: sono la gramigna !

«Come dici, Salvo ? E sì, hai proprio ragione: stiamo proprio in bilico, appesi, tenuti fermi da un piccolo chiodo !».

Suppellettili. Natura morta.

Io, secondo me...26.10.2007

Libridi

Come dicevano i nostri vecchi: «Chi va al mulino s’infarina» o anche «La paglia vicino al fuoco brucia», a significare che un lui e una lei, alla fine, sempre orizzontali vanno a finire, quando l’occasione galeotta si presenta, e l’accoppiata genera sempre un che di nuovo, somigliante, ma diverso dai genitori.

Ebbene: in natura capita anche che si mettano assieme parti differenti ma non del tutto incompatibili, per corredo e composizione;
e allora nascono i cosiddetti "ibridi", ovvero: prodotti d’accoppiamento di specie o varietà diverse.
Sono i tentativi dell’evoluzione, a trovare la carta vincente, lasciando però per strada una quantità di resti;
e noi, con la scartina e non l’asso - il cerino acceso a consumazione - rimetterci la puntata !

Abbiamo perso.

Mi si dirà che la parola "Libridi" non esiste, e che ho coniato un neologismo, un’ubriacatura di lettere senza significato;
e invece no: "Libri ibridi" suona meglio, nevvero ?

Fin qui nulla di male; è come in cucina: è dalla sapiente dosatura di tanti ingredienti che si esalta il palato e si apprezza il piacere del gusto.
Ma attenzione...come quando si appronta l’acqua per gli spaghetti, non esiste la fantasia del sale.
Se è poco, abbiamo l’insipido; il troppo, ecco il salato; in ogni modo: ‘na chiavica !
È dall’armonia di pesi e misure che si ottiene il giusto, ad appagare sapore e bontà delle cose.

"Libridi", nel caso di cui andremo a parlare, appartiene alla gastronomia della chiavica.

Prendi Maometto e l’Islam e mettilo da una parte, e dall’altra Gesù e il Cristianesimo;
in un contenitore, fatto di pagine bianche, disponi questo e quello, impasta e metti a mantecare e poi lavora fino alla consistenza di un libro.

Ed ecco, che mi trovo a seguire una disamina su come si preparano bocconi avvelenati, per noi, che da certuni si è associati a maiali, cani, porci o...topi, categorie facenti parte del cartoccio di carne trita chiamato "Infedele".
Da questi, che si reputano prediletti del Signore, dobbiamo guardarci e, seppure una minoranza rispetto ad un mondo ben più raffinato, ci tengono svegli con il rumore delle bombe.

E che rispondiamo ? Semplicemente aggiungendo carne e soffiando sulle braci del loro focolare.

Vado a leggere, da Libero, inchiostro di Renato Farina:
"Maometto conquista i libri di scuola: la Mondadori, settore scuola, ha pubblicato un testo di storia per ragazzi delle medie che inneggiano alle glorie dell'Islam e del profeta, mentre del Cattolicesimo neppure un cenno [...] gesta eroiche del profeta Maometto, mentre di Gesù [...] come uno dei tanti profeti".
Ciliegina finale dell’autrice della Librida perla: il tutto grazie alla..."Umanità nella conquista" !

M’immagino quei tanti popoli Fantozziani, offrire le chiavi di casa, rattrappirsi, ripiegarsi, mettersi proni, consegnare le pudende all’invasione e, con il tipico fare sottomesso della famosa macchietta, il ragionier Fantozzi, esclamare: «Come è umano lei ».

Il Cristianesimo ?

Un rumore di fondo, l’eco affievolito del gigantesco Big Bang, ormai dominato dalla cacofonia di suoni delle discoteche dei Bin Laden e da quelli che per loro staccano i biglietti d’entrata: orfani di un fallimento, abbandonato il miraggio del "Sol dell’avvenire", s’accontentano della...mezzaluna da venire, nel nuovo regno del ComuNazIslam !

Belli questi Libridi scolastici, dell’editore Fantozzi !

Io, secondo me...26.10.2007

giovedì 25 ottobre 2007

Bipedestre

Il "Bipedestre" è un bipede che usa i piedi, e non solo per camminare;
ci si appoggia, striscia la pianta, probabilmente ci mangia, scrive e tiene il giornale - rigorosamente a fumetti, che la lettura gli è impossibile, non tanto da scorrere ma da capire ! - si scaccola, talvolta si lava, s’appoggia, stringe le mani agli amici, s’appende al ramo per dormire, ci si gratta la schiena e...scalcia.

«Ma...quello lo fanno gli asini», direte voi.

Vero.
Quello è, almeno nella testa: nel lavorare anche il quadrupede lo supera, mentre il nostro, quando lo batte, batte la fiacca !

Mi verrebbe a pensare d’aver trovato il famoso anello mancante: il punto dove la forbice si apre, disponendo direzioni opposte tra quello che diventerà uomo da quel che resterà scimmia.
Non lo posso fare: l’avo peloso, per quanto, sarà sempre più intelligente, seppur animale, dalla bestia di cui andrò a raccontare e che, un occhio superficiale e sguardo distratto, andrebbe a catalogare nella nobile famiglia Homo e - peggio - pure Sapiens Sapiens !
Invece ha solo il nome con cui lo hanno battezzato dalla nascita e infilato nel branco: Sergi Xavier M.M.
Forse che M. M. era l’etichetta che lo classificava come Menomato Mentale ?

"Aggredisce immigrata: ventunenne spagnolo prende a calci sul metrò una minorenne sudamericana".

Fortuna che l’energumeno è pure scemo, e tanto: non s’avvede di quelle cose appese, che scambia certo per il fondo di bottiglie rovesciate;
con crudezza le telecamere filmano e passano ai posteri le gesta del nostro Bingo Bongo.

Spilungone, secco e con il testino rasato, pendolando e strusciando il dorso delle mani, entra nella carrozza;
all’orecchio ogni tanto porta quello che sembra il pacchetto delle batterie, ad accendere le poche lucine che ammiccano nel cervelletto grande come una noce, invece no: è il classico telefonino cellulare, da cui probabilmente riceve istruzioni per gestire quel cinematismo ameboide su peduncoli cigliati.
Seppure pochi, i suoi neuroni devono avere problemi nel cercare di toccarsi e procurare una scintilla di vita, a trasmettere un che di compiuto.

Il primitivo parla, gesticola, si siede, annaspa, afferra l’aria quasi a cercare una presa stabile, ma non trova la liana.

Si alza, si risiede, tarantola e trottola continuando ad emettere suoni gutturali che sicuramente la tecnologia del prodotto non riesce a tradurre in parole di senso compiuto, per la razza con cui s’è mischiato, avendone pelle, ma non travaso d’intelligenza evoluta.
La frustrazione deve essere al culmine: il sistema binario - montato tra orecchie, che fanno da distanziatori tra la caverna vuota portata sulle spalle - emette scariche d’insoddisfazione, che no, proprio il mondo non lo capisce.
E s’incazza…come una bestia.

La ragazza è lì, la fila vicina, dirimpetto.
Bingo Bongo è in preda ad una tempesta che, in quel cervello grande come un bicchiere, è terrificante.
Si alza, s’avvicina alla malcapitata, gesticola, urla improperi, sberleffa schiaffeggia e poi usa la parte più sviluppata, e con il piede tira un calcione alla poveretta, urlando: «Immigrante di merda, tornatene al tuo paese !».

Nessuno interviene, neppure lanciando noccioline o banane, a placare lo scimunito !

L’hanno preso e lo metteranno dietro le sbarre...prigione o giardino zoologico ?


Io, secondo me...25.10.2007

giovedì 18 ottobre 2007

Soldatini

Non so come sono messe le donne con le bambole, ma sembra che, per i maschietti, il vecchio gioco dei soldatini rimane ben vivo, anche dopo la pubertà, ovvero quel periodo della vita in cui ha inizio la funzione erotica, caratterizzato dalla maturazione degli organi sessuali.
Sarà per questo che taluni continuano a muovere i soldatini, avendo la maturazione dato forma ai...coglioni e iniziato il rimpasto ormonale, che porta all’aumento d’aggressività, a guidare il soggetto a divenire dominante e mostrare l’estro tipico del maschio in fregola.

È così che m’immagino il vecchio Putin, zar di tutte le russie: di profilo, a novanta gradi, appoggiato alle nocche delle mani, con le chiappe rosse ( ovviamente ) e congestionate, tipiche dei babbuini che mostrano la muscolare virilità, a metà tra un narciso pavone e un gorillone palestrato.
Beh, ammettiamolo: il "Physique du role", il fisicaccio del figo, ce l’ha;
vogliamo mica mettere i barbigli vermigli, le escrescenze purpuree e il colorito dai bagliori di fuoco, a confronto con quella macchietta di Ahmadinejad, signore del pollaio Iran, che come armamentario da competizione è ancora fermo alla bombetta atomica.

Putin, no: "[...] nuovi tipi d’arma nucleare [...] sviluppo e ammodernamento di tutti i tipi d’armamenti, dai mezzi di terra e missilistici, dall’aviazione alla flotta [...] un nuovo caccia di quinta generazione [...] mezzi di ricognizione, di telecomunicazioni ed elettronici".
Prendiamo le barchette ( e chi non ci ha giocato nella lontana infanzia ?! ): una bella portaerei, la Iuri Dolgoruki e due sommergibili atomici strategici, il Vladimir Momomakh e l'Aleksandr Nevski.
Diciamocelo chiaro: c’ha più soldatini !

Mi par di vederlo: seduto, con le braghette corte tenute su dalle bretelline, la linguetta tra i denti;
un aeroplanino nella destra - «VRRooooooommMMM ! Rat-tat-ta-ta-ta» - e nell’altra una barchetta - «SciaccCCk ! sciacccCCk ! BooOOM !» - a fendere le onde, con tanti missiloni che spuntano come i bitorzoli della razza aliena dei Klingon, tradizionali nemici della Federazione Terrestre, nella serie di fantascienza di Star Trek;
ai piedi, come tante formichine fuoriuscite dal nido, molti soldatini di piombo, ognuno sul proprio piedistallo e nelle tipiche pose di battaglia.

E tra i «VRRooooooommMMM ! Rat-tat-ta-ta-ta» degli aerei e i «SciaccCCk ! sciacccCCk ! BooOOM !» dei navigli che tagliano l’acqua e sparano cannonate, il nostro aggiunge il sonoro della farneticante concione:
«George ( "dabliù" Bush ) ritirati da Bagdad [...] c’ho piani grandiosi, un programma imponente d’ormoni, per pompare i muscoli [...] difendo i miei interessi, che la Russia non è l'Iraq !».

Bush, dall’altra parte - copia conforme, per divisa, forma e giocattoli - unisce il pollice alle altre dita contrapposte, ciondola su e giù il raggruppamento e sbotta:
«Ma che cazzo dici, che con te non gioco!».

Ahmadinejad entra piagnucolando e si mette dietro il babbione sovietico:
«M’ha rubato le merendine !», e giù, un pianto dirotto.

Ras Putin si adombra, chiude il pugno con l’indice alzato, facendolo oscillare come un tergicristallo:
«No, no, così non va bene: i colloqui sono la strada più fruttuosa che le minacce di sanzioni o addirittura l'uso della forza».

...impercettibilmente, allungando il piedino, spinge il grosso sottomarino nucleare in direzione delle chiappe del piccolo Walker ( non il Texas Ranger, ma il Bush ), che si sa: chi colloquia primo colloquia due volte.

«Come dite ? Non è così ? Si dice: chi picchia per primo picchia due volte !».

Fa lo stesso.
«Giochiamo a soldatini ?».


Io, secondo me...18.10.2007

padron Cina

Non ti vengono a mettere le bombe sotto il culo, sugli autobus, nei bar o sotto la metropolitana perciò, quando ne parli, tanti rispondono: «Checazz’è ?».

E già, il Tibet...

...per secoli è stato un paese unito, libero e indipendente, come attestato da ben tre risoluzioni approvate dalle Nazioni Unite nel 1959, 1961 e 1965, rimaste lettera morta;
si faceva gli affari suoi, senza dar fastidio a nessuno, a recitare in tanti monasteri, che erano il cuore pulsante e pensante di quella gente, semplice e spirituale, ben lontana da cazzeggi ideologici, libercoli rossi e fumosi sogni fatti d’oppio, che salivano dalle terre di quell’ingombrante e corpulento vicino;
La Cina - ancora sotto gli effetti postumi di una sbornia, ad affogare l’ennesima cantonata, alla ricerca del leggendario "Sol dell’avvenire" - stava facendo come l’asino che segue la carota, fatta pendere con una lenza davanti al muso, credendola l’infinito.
«La carota, la carota al proletariato ! Il capitalismo deve finire: la verità è la carota !».
Beh, la carota l’hanno avuta, ma non da mangiare, e la cosa brucia ancora oggi, che il capitalismo lo stanno usando come emolliente !
Nel 1949 il popolo della carota iniziò, con l'Esercito Popolare di Liberazione maoista, l'invasione del pacifico paese, sigillandone possesso nel 1951.
Milioni sono i tibetani uccisi: seimila templi e tesori artistici sono stati distrutti e le loro donne subiscono un odioso controllo delle nascite, fatto di sterilizzazioni forzate e aborti sino agli ultimi mesi.

Furono - e sono - tempi bui, anzi, neri come l’inchiostro...di Cina.

«È una madornale ingerenza !».

Oh, scusate, non ho marcato lo stacco;
siamo ai tempi nostri e la frase si conclude così: «[…] negli affari interni cinesi».
Uno potrebbe pensare: «Vuoi vedere che il Dalai Lama, guida spirituale dei tibetani, li ha invasi ed è arrivato a Pechino ?».
No, cari amici: è vero che s’è preso una medaglia d’oro da George "dabliù" Bush, ma non per riottenere i territori occupati, usando il "terrorislam" nei territori del…Palestibet !

"La Cina è fortemente offesa", riportano le cronache.

«MA CHE CAZZO DITE !!».

L’inaugurazione della nuova ferrovia tibetana e la "riallocazione" di migliaia di cittadini del Tibet in nuovi villaggi ( di "rieducazione" ? ) socialisti, sono le ultime nefandezze di un regime che cerca di rifarsi una verginità ricucendosi strappi di passate godurie, sotto l’effetto...dell’oppio dei popoli !
E sono giunti perfino a noi, con le "ingerenze", quando i loro ambasciatori si sono abbassati a bacchettare i nostri tremebondi rappresentanti, perché gli avevamo rotto i cinesini di Via Paolo Sarpi, a Milano: la Cina ci stava dichiarando guerra perché avevamo multato alcune di quelle formiche gialle, che se fanno lo stesso a casa loro, li schiacciano sotto i piedi !

...ingerenza...‘fanculo !

Inquinano aria e acque, applicano la pena di morte, lasciano per le strade i neonati in eccesso ( meglio se femmine ), fanno scomparire dissidenti e preti, ma quel sangue se lo passano sulle labbra: la nuova dottrina, il...Rossetto Rosso del Comunismo.
Ma hanno buon gioco, che una società barbonaccia, vivendo della loro elemosina, rivolge altrove lo sguardo.
C’è nessuno che, invece della kefia bianca e nera di Yasser Arafat, elevata a simbolo della lotta terroristica nazionale palestinese, indossi invece una tonaca monacale, simbolo della lotta PACIFICA nazionale tibetana ?

Oh, scusate, dimenticavo: la...padron Cina ci tiene per le palle !

Io, secondo me...18.10.2007

mercoledì 17 ottobre 2007

L'ombroso...Lombroso

«È un cretino» !

La struttura secondaria del DNA e la ben conosciuta doppia elica fu svelata al mondo con un sunto, su una striminzita paginetta della rivista Nature, nel lontano 25 aprile 1953, da James Dewey Watson, assieme a Francis Crick e Maurice Wilkins.
Watson ricevette il premio Nobel per la medicina, nel 1962, per questo.
Già allora giocò sporco: dove serviva, né Watson né Crick avevano esperienza nel campo chimico, come invece la brava Rosalind Franklin, che fornì conoscenze chiave per portare a termine la scoperta del secolo.
Servendosi dei lavori, non ancora pubblicati, della Franklin e di Wilkins, i due poterono dedurre la struttura a doppia elica.
L’essere donna e morire di cancro, nel 1958 - probabilmente a causa delle radiazioni a cui i suoi studi la avevano lungamente sottoposta - fecero sì che Rosalind fosse cancellata dalla storia dall’ambizione di quel…Nobel uomo, che tanto le doveva.
Non fu tutta farina del suo sacco, anche se diede a credere d’aver macinato da solo !

Watson l’ombroso o, meglio, come Lombroso.

Ieri.
Cesare Lombroso era un antropologo e pioniere degli studi sulla criminalità e sulla "fisiognomica", disciplina antica, sposata al "darwinismo sociale";
Nel 1876 pubblicò "L'uomo delinquente": descriveva i tratti atavici presenti che riportavano indietro, all'uomo primitivo, sfociando in una forma di "razzismo scientifico", dando a credere che si potesse leggere predisposizione al crimine scrutando i segni somatici dell’individuo:
«Il criminale è tale per la sua conformazione fisica; non è possibile alcuna forma di riabilitazione» !

Oggi.
«I neri sono meno intelligenti dei bianchi [...] l'idea che "l'eguaglianza della ragione" sia condivisa da tutti i gruppi razziali si è rivelata una delusione [...] chi ha a che fare con dipendenti di colore pensa che questo non sia vero», e riapre l'esplosivo dibattito sulle teorie razziste della superiorità della razza bianca.
Come una macchina allo sfascio, altri rottami sono per strada.
«Un donna ha diritto a liberarsene, qualora si riesca a determinare la natura omosessuale del nascituro [...]
rapporto tra colore della pelle e comportamento sessuale: la "stupidità" potrà essere curata [...]
la bellezza può essere fabbricata geneticamente».

Queste sono perle di saggezza di Watson, che non sembra siano passati più di cento anni dal "sistema" Lombroso.

Sono cose che ti fanno girare le palle a ( doppia ) elica, che ti sembra naturale reagire usando il...Crick.

Scoperta la vera natura del nostro personaggio - ciò che è e vale - verrebbe anche a me esclamare: «Elementare...Watson», come faceva Sherlock Holmes, spiegando la soluzione degli arcani all'aiutante zuccone;
E, come lui, alzando gli occhi al cielo, per avere vicinanza con un simile stupido, andrei a pensare che Rosalind sia vendicata e quello...

«È un cretino» !

Io, secondo me...17.10.2007

martedì 16 ottobre 2007

Oggi le comiche

Alla canna del gas, si prova di tutto: ai tempi del rapimento Moro, si scomodò una medium, quando fu chiaro che non si era in grado di competere con i più grandi investigatori, che i nostri s’erano persi nel labirinto del sistema spannometrico.
Magari, prima d’arrivare alla seduta spiritica, si era già interrogato quella che leggeva le carte, scrutava i fondi di caffè, interpretava il volo degli uccelli o lustrava la sfera di cristallo, che oggi sarà collegata al decoder terrestre, visto che abbiamo la tecnologia.

Omicidio di Garlasco: finito i Santi in terra, ci si rivolge al cielo:
"[...] chiesto aiuto ai militari Usa: al setaccio le immagini della vicina base di Cameri;
controlli sui satelliti [...] forse hanno visto il killer […] la procura spera in una foto".

Si evoca lo scatto...assassino, a sperare nella ripresa di una macchina, una o più persone, una bicicletta, proprio nel giorno in cui è stata accoppata Chiara Poggi, con un'arma mai trovata.
M’immagino la scena: un tipo basso e tarchiato, con un mantello rosso, un cinturone borchiato, muscolacci come pneumatici, elmo d’acciaio con alette alle orecchie, appoggiato ad un enorme martellone, che guarda in alto e fa ciao ciao alla fotocamera che lo inquadra dall’alto dei cieli.
Spero che, quando interrogato, s’accorgano che non è quella l’arma del delitto e che il caro Donar - Thor, per gli amici - stava solo aspettando che la moglie Sif finisse di fare compere.

Cameri dista 50 chilometri dal luogo dell’omicidio: è un "obiettivo sensibile" e come tale si presume sia controllato dai satelliti spia ( li abbiamo visti all’opera, in tanti film, mentre ci inquadravano, sulla tazza del cesso, mentre aprivamo lascivi la pagina centrale di Playboy ! ).

Anche per Cogne, dopo l'omicidio del piccolo Samuele, ci si era rivolti a "Lui"...George "dabliù" Bush.
«Signore del cielo e della terra, tu che da lassù vegli, custodisci e governi noi, mandaci un segno: un’istantanea, un fermo immagine, dacci una "dritta", che qui ci stiamo facendo una figura barbina !».

«Gil Grissom, prega per noi...Catherine Willows, prega per noi…Warrick Brown, prega per noi...
Nick Stokes, Sara Sidle, pregate per noi, che siamo...Ros di vergogna !»;

voi di Crime Scene Investigation state al nostro Raggruppamento Operativo Speciale come una volta il signore con il poveraccio: «Caviale e champagne contro seghe e gassosa !».

Saggezza suggerirebbe, prima di esporsi al ridicolo, di lavorare a basso profilo: solo dopo che il paziente è guarito si può ringraziare lo stregone del Bingo Bongo !

«Guardate l’uccellino, quassù...bene, così: sorridete e dite "Cheese"» !

CLICK !

Io, secondo me...16.10.2007

lunedì 15 ottobre 2007

Delitto perfetto

Il delitto perfetto esiste, eccome.

E non cercate di convincermi del contrario, che ormai c’ho la convinzione, più radicata che una pianta, abbrancata con le sue dita vegetali sulla roccia, racchiuse in un guanto di solida e dura terra.
Vedrete se sbaglio: tra poco, anche la mafia arriverà a realizzare vendette su gomma.
"Nicola ‘o pazzo ha investito Salvo ‘o spione; Pasquale Cacace ha travolto con un autocarro Peppe e Ninuzzo ha spappolato con un’autobotte - che poi s’è incendiata - Totò ‘o sfigato», e via di quest’andazzo.
Nicola, Pasquale, Ninuzzo: omicidio colposo, una decina di punti tolti dalla patente, arresti domiciliari da scontare nel villaggio turistico affacciato sul golfo.
Magari me li ritrovo in piscina o gomito a gomito, con il salvagente a forma di paperetta, la camera d’aria a far da gommone o il materassino, a leggere il giornale e lamentarsi che non è più come una volta, che «Non c’è più religione» !
E mentre io ritorno poi al lavoro, a vedere musi lunghi, ingoiare aceto e rabbia, tenere la testa sotto il piede del capo di turno e ricevere fischi e rimbrotti da alte sfere e sottopancia, eccoli, quelli, al plauso e agli osanna dei potenziali compagni di merende.

"In 50 amici lo hanno festeggiato, non appena scarcerato [...] un'accoglienza quasi da star per il 17enne, che ha investito ed ucciso il piccolo Renzo Giacomella, 3 anni, di Valdisotto (Sondrio).
Proprio bello: una "Standing Ovation", come solo deve avere ricevuto Achille dai suoi, quando girò, con il suo carro, lungo le mura, trascinando le spoglie del troiano Ettore.

"[...] i genitori del 18enne Luca Martinelli, che sedeva sul sellino posteriore della moto, si sono sentiti sollevati dopo la decisione del giudice di Sondrio di rimetterlo in libertà"
Sollevati, ne sono sicuro...com’è stato per il piccolo Renzo, che sembrava la pubblicità di Mike Bongiorno, per la marca di una nota grappa: «Sempre più in alto !».

Neanche il pudore di fingere un pentimento, seppur di facciata: la classica letterina strappalacrime, una cipolla strofinata sugli occhi, per il finto pianto, una patetica barba lunga con una giacca di una misura più larga, a dare impressione delle immani sofferenze, patite nelle patrie galere o il possente battere di pugni sul petto, moderno King Kong, a recitare il "Mea culpa" dell’ipocrisia avvocatesca.
Non si usa più, che si ritorna ai vecchi sistemi:

«La miglior difesa è l’attacco !».

L’ avvocato, Giuseppe La Capria: «[...] quella non era una pista ciclabile bensì "una strada vicinale" accessibile con qualsiasi mezzo ai proprietari dei fondi che costeggia"».
Beh, gli investitori non erano proprietari dei fondi, erano in due su una moto omologata per uno, a fari spenti e, chi guidava, essendo minorenne, non doveva farlo e, una volta abbattuto il birillo, neppure si sono fermati a segnare i punti.
Inutile replicare: chi picchia per primo, picchia due volte.
Se non è pista ciclabile, la Nasa può farci atterrare il Columbia e la Ferrari le prove su strada, che la normale è solo per i fessi !
«[...] quanto accaduto è frutto di un’imprudenza. Null'altro».
Null’altro ? E certo: il bambino non era suo, e l’avvocato può filosofare e pontificare a ruota libera.

Oltre il danno, la beffa: i due assassini s’erano stati zitti, ma "Ne hanno parlato alle fidanzatine, agli amici, quegli stessi che li hanno accolti come divi".
Chissà se hanno chiesto pure l’autografo.
E mi aspetto che passino anche sul cinescopio, ospiti pagati di tanti programmi "horror splatter", che è come fermarsi sull’autostrada a vedere gli incidenti, sperando di sbirciare le budella sull’asfalto !

Innumerevoli si susseguono i casi di beoti, ubriaconi, fatti e sniffati di droghe, le più disparate, che travolgono tanti innocenti, rimanendo impuniti o subendo quanto uno che passa con il rosso.

Delitto perfetto.

Io, secondo me...15.10.2007

laDrine

L’unico che ha la certezza d’andare in galera, per i prossimi sei mesi, è Antonio Capone, 41 anni, latitante...da panchina.

Perché, signori, con la giustizia italiana non si scherza: siamo la terra della…tolleranza zero !
È finita l’epoca delle vacche grasse, di indulti ed indultini, indulgenze, buonismi e perdonismi vari: certezza della pena, è imperativo !
E, sotto Natale, non poteva mancare il classico...Capone, per allietare gli appetiti.
Voi penserete che Antonio sia un Serial Killer o uno stupratore incallito, un pedofilo, un sanguinario pirata della strada o il classico Dottor Jekyll, che nelle pieghe e piaghe della nostra società, al calare delle tenebre, si trasforma in Mister Hide.

No.

Antonio vive di espedienti, un "barbone", un povero cristo che campa grazie a trovate e rimedi, palliativi di sopravvivenza, fatti di carità - quando e se ancora ne avanza - e sulle combinazioni che escono per lui, pallina che gira sul piatto della roulette, e che è una mediazione tra quella russa e una capricciosa provvidenza.
Forse quest’ultima s’è manifestata, per lui che è abituato ad avere il cielo come tetto, la luna come lampada e una stella come luce di compagnia: pochi mesi al...fresco - ad evitare il freddo - gli permettono di svernare, superare la stagione del gelo e riprendere possesso della panchetta, al ritorno dei tepori primaverili;
Milano, Piazza Aquileia, prima seduta, a destra…ma aspettate una manciata di mesi prima di andare a trovarlo lì, che ora è reperibile a piazza Filangeri, carcere di San Vittore.

Pover’uomo: chissà come c’è rimasto intimorito, da marmi, stucchi e parrucconi, in quell’aula di tribunale, dove troneggia maestosa, severa, ammonitrice e truce, la scritta:

"La legge è uguale per tutti !".

Quanto si deve essere sentito in colpa per non avere rispettato l’obbligo degli "arresti domiciliari", su quella panca, dove doveva rimanere dalle 21 alle 7 del mattino.
Vai a spiegare che non ha potuto, che doveva andare alla cerca dei capi per l’inverno: a rubare un giaccone e due paia di calze !
Tapino lui, che l’evadere da quella che era seggiola e letto è uno dei crimini più esecrabili, punito con tutta la bestiale forza della nostra legislazione, muscolarmente dispiegata contro il crimine:

"Forte con il debole, debole con il forte !".

Italia, patria di Eroi, Santi e...Ladroni, ma di questi ultimi ne abbiamo solo un esemplare, a scontare la pena:
Antonio Capone, catturato dalle maglie della giustizia anche se piccolo, che il grande esce sempre - chissà come - dai buchi !

Tra questi, molti sono usciti dalla finestra della prima Repubblica, per suonarci il campanello e rientrarci in casa dalla porta, in seconda tornata !
Liberi, come l’aria, che il vero cappone, anzi, Capone, siamo noi.

Nell’italica cas(t)a politica, più che gabinetti abbiamo...laDrine !

Io, secondo me...15.10.2007

venerdì 12 ottobre 2007

Decristianistan

Dove si trova il Decristianistan ?

Per ora, poco di fuori da casa tua, ma inizia solido come il ghiaccio, e dove non entra si liquefa, per approfittare delle infiltrazioni, e dove non oltre, diventa gassoso, a passare per ogni dove.
Hai voglia di sigillare il colino, che tanto ormai i buchi sono troppi.

Il Decristianistan era in origine un sassolino e lo abbiamo lasciato rotolare: strada facendo ha trovato di che addensarsi, a trascinato con sé quel che non è stato in grado di contrapporsi, fino a diventare la valanga che è oggi.
Fino ad ora non sono giunti a staccare il crocefisso da casa tua, a buttarti per aria il Presepe o schiacciare la statuina di gesso del Gesù;
l’hanno fatto in ospedali e scuole e nei negozi hanno fatto sparire le statuine natalizie, hanno murato le Madonnine e fatto a pezzi le statue di padre Pio;
per la muratura e la smazzolatura dei gessi ci hanno pensato di persona, sentendosi tronfi e forti, anche se neppure erano da noi con regolare permesso di soggiorno: si sentono comunque a casa propria.
Anzi, meglio, che lì, come per i Rom della Romania, se sgarrano sono loro poi a portarlo, il gesso !

Per il Presepe, no, non hanno avuto bisogno di esporsi così: è bastato gridare Buh ! e ci siamo spaventati, come quando da piccoli, se facevamo i cattivi, ci dicevano che arrivava l’uomo nero, a portare via.
Non si sa mai, che come per le vignette satiriche potrebbero arrivare a romperci tutto;
una nuova "Reichskristallnacht": notte dei cristalli.

Per il crocefisso usarono uno che non era né carne né pesce: Adel Smith, uno che, passata sulla loro sponda andava in cerca di medaglie.
Del discorso del Papa, a Ratisbona, non c’hanno capito un cazzo, e quelli che potevano capire hanno fatto in modo che quelli continuassero ad avere il primato d’ignoranza, che li fa menare al pascolo da perfetto popolo bue.

Se dovessi collocare geograficamente le radici del Decristianistan, negli ultimi tempi, direi: Inghilterra.

Era di giorni fa: "L'islamico obiettore mette in crisi l'Inghilterra: dottori rifiutano le pazienti, commessi gli alcolici e farmacisti la pillola del giorno dopo [...] una catena di supermercati permette ai suoi dipendenti di fede musulmana di non toccare prodotti che possono offenderne il senso religioso".
Cronaca d’oggi: "Affigge immagine di Gesù: sospeso impiegato inglese";
che si accoda ad un'altra, costretta dietro la lavagna con in testa il cappello d’asino: "[...] sospesa una hostess che indossava un ciondolo a forma di croce" !
Si era arrivati all’eccesso quando una dipendente induista di Heathrow ( poi reintegrata, grazie a umilianti mediazioni ) aveva perso l’impiego perché indossava un ornamento previsto dal suo credo !
Ritornando a noi, l'immagine di un Gesù Cristo era stata appesa in una sala mensa comune e l’unica offesa poteva solo essere se si fosse schiodato cadendo in testa a chi stava transitando sotto.
Che io dico: «Possibile che certa gente vuole solo togliere ? Aggiungere qualche cosa invece, ad accomunare tutti, questo no, vero ? Certo che vale solo se nessuno si sente migliore degli altri !».

Da noi ci si aspetterebbe che fossero puniti quelli che fanno circolare le proprie mogli sotto quel tendone da circo chiamato Burqa perché - usando le stesse parole del musulmano, in Inghilterra - "Reca offesa e turbamento".
Il prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli: «Se per motivi religiosi una persona lo indossa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo», e trova chi foraggia la sua greppia.

Ma forse sono io, siamo noi, che non abbiamo capito che non sono i polli a scegliere la lista delle granaglie !


Io, secondo me...12.10.2007

Crescita...zero

Non so se le vergini, che tanto sollazzo devono dare ai morituri che si fanno scoppiare tra i civili, rimangono pure incinte e sgravano mostriciattoli somiglianti ai padri, ma se - come donne - mantengono l’istinto di mamma, penso che ora pure quelle c’avranno schifo a far da bambole gonfiabili a quelli !
Ma è probabile che pure lì portino il burqa e, turandosi il naso, diano quel che è dovuto, così in cielo come in terra !

Siamo nel dodicesimo giorno di questo clemente Ottobre, anno del Signore 2007, e leggiamo:

"Almeno otto morti e 25 feriti per un attacco suicida a Bagdad [...] al volante di un'autobomba si è scagliato contro un bar, facendosi saltare in aria tra tanti giovani".

Ordinaria amministrazione…aria fritta.

Ora invece, ecco l’opera di un "creativo";

"Attentato suicida contro asilo in Iraq, a Tuz Khurmato, città irachena 180 chilometri a nord di Baghdad".

Data la mia età, magari sono rimasto indietro con gli aggiornamenti, pertanto vado sul vocabolario per vedere se quanto è oggi corrisponde ai miei ricordi;
dunque, asilo...asilo, ecco: "Asilo infantile: Istituzione educativa che accoglie i bambini in età prescolare".
Come ai miei tempi: bimbi c’erano e ancora ci sono, quindi nessuna possibilità di equivocare su chi e cosa ci si trova dentro o nei pressi.

Lasciamo stare l’adulto ucciso, che tanto ormai non fa testo, e ringraziamo il cielo ( si fa per dire ) che, ad ora, sia rimasto vittima un solo bambino, anche se non è detto che la morte s’accontenti, e decida un ripescaggio, una lotteria, tra gli altri 13 piccoli feriti.

"[...] l'attentatore ha portato la bomba all'interno dell'asilo nascosta in un carretto pieno di giocattoli".

I più svegli si saranno accorti che gli amici di questi partigiani, o resistenti che dir si voglia, hanno perso vigore - da quando sempre più è difficile scusare i loro protetti - costretti a grattare fondi di barile per trovare bucce per e da attaccare ai cattivi soldati "iuessei".
Il loro gemellaggio con i "kamicazzoterroristi" sempre più li assomiglia ad essere complici di tali nefandezze: quei "Compagni che sbagliano" sono la cartina di tornasole, il test di gravidanza che li denuncia come correi nell’aver seminato nel ventre della madre di tutti e di questi imbecilli !
Il silenzio, l’aver riposto tromboni e tamburi, grancassa e...bombardini, passa loro sopra come l’evidenziatore sulle scritte: quotidiane decine e decine sono le vittime innocenti di queste vesciche esplosive, nella totale indifferenza di chi li ha sempre magnificati, addirittura facendo collette per loro.

Ma "Noi" parliamo sempre degli "altri" di morti...
...fino a che arriverà anche nei nostri asili "[...] un carretto pieno di giocattoli" !
...giocattoli oggi...ieri caramelle;

l’arma di questi nuovi evangelizzatori, anche loro a predicare: «Lasciate che i...bOmbini vengano a me !».


Io, secondo me...12.10.2007

giovedì 11 ottobre 2007

Avvocati del diavolo

"SSSssssssciackkKKK !".

è solo un moschino ma, quando impatta e si spiaccica contro il vetro, fa un fracasso d’inferno.
Fortuna che i parenti del povero insetto non possono presentarsi come parte civile e neppure reclamare la salma, che altrimenti dovrei toglierla con la spatola e restituirla in una bustina per francobolli.
È vero che potrei fare lo gnorri: «Ero distratto e pure nervoso, c’avevo la...mosca al naso: non mi sono accorto di nulla».
Ovviamente negherò d’averlo staccato dalla visiera con il fazzoletto rimuovendo, da strada e coscienza, quella poltiglia informe, marmellosa.
«È colpa di quel deficiente del Luca, sul sellino dietro, che con il ginocchio ha centrato la bestiola; quante volte gli ho detto di stare composto e non sporgersi ! Questa linea di difesa me l’ha suggerita l’avvocato: passare il cerino acceso in mano ad un altro.

"SSSssssssciackkKKK !".

«Come diceva quella pubblicità ? "Che bell’invenzione sono i nonni". No, no: meglio sono gli avvocati !».

Bene, sinora ho scherzato io, ma da ora in poi saranno altri ad insultare la nostra intelligenza e la memoria di quel povero bambino, ammazzato da due pirla.
Gli avvocati: una ciotola d’acqua e un osso e ti guardano le spalle, che voglio vedere chi ti salta addosso.
Spesso costruiscono favole, imbastiscono film, con tanto di copione strappalacrime e i migliori sono quelli che riescono a rivoltare la frittata e far apparire la vittima come colpevole.

Abbiamo una pista ciclabile. Una mamma e i suoi due bambini, su quel percorso dedicato, apposta per preservare chi cammina da quelli che sfrecciano su ruote.
Sono in due, su una moto omologata per uno.
Chi conduce è addirittura minorenne, che a dargli un triciclo sarebbe ancora rischioso:
le luci erano spente o quello dietro reggeva il moccolo.
Inforcano a tutta velocità quella strada, a loro proibita, "perché solitamente a quell'ora è vuota".
Evitano per un soffio di fare strike, come al bowling, e azzerare l’intero terzetto, ma ricevono un "premio di consolazione": il piccolo Renzo Giacomella - poco più di tre anni - è falciato.
Buttano il casco, che da quello erano individuabili, badando bene - a mente fredda - di realizzare la tragedia e costituirsi.
Sfiga vuole che siano acciuffati. Niente paura: forza e coraggio, che l’avvocato è salvataggio, a preparare le battute per il teatrino.

«Non ci siamo accorti di nulla [...] poi abbiamo avuto paura a costituirci».
Speravano di farla franca: sembra che la moto non avesse ammaccature e sia stato il ginocchio di uno dei due che ha accoppato il bimbo.
L’avvocato del diavolo comincia la giaculatoria, una tragicommedia tra piagnisteo, strazio e pietismo:
«Non ha esitato a confessare [...] dal giorno successivo al tragico incidente aveva cominciato a stare male».
Ha confessato perché l’hanno preso, e stava male perché si sentiva braccato.
« Il ragazzino è disperato», dice il legale.
Ogni criminale, una volta preso, si dimostra per ciò che è: un vigliacco, e parlare di disperazione per il boia non è pari a quella della vittima e dei suoi cari !
«[...] sono in uno stato confusionale, travolti anche loro da quel che è successo e sono traumatizzati", spiega ancora la toga.
Confusi ? Travolti ? Loro sono travolti ?
Avvocati dei miei stivali che, se qualcuno mi presta lo stemma della Mercedes, lo metto davanti all’auto e vi rincorro per strada !
E poi comincerò a stare male pure io, confuso...e travolto !

Io, secondo me...11.10.2007

martedì 9 ottobre 2007

Corriere della...Sharia

Se non ci stai attento rischi di confonderti ed imbucare la lettera nell’unica fessura - stile tombino ( o tomba ? ) - da cui si può vedere la luce, in quella prigione ambulante chiamata burqa.

Il prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli: «Se per motivi religiosi una persona lo indossa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo».

Del velo ? E tu quello lo chiami velo ? Neppure nel carcere di San Vittorio...ops, volevo dire Vittore, neppure lì, dicevo, s’arriva a percepire un grado di segregazione così assoluto !
«[...] basta che si sottoponga all'identificazione»…
due volte ho avuto modo di vedere deambulare questo tendone da circo, che se non era per i piedi pensavo fosse ritornato il grande Phineas Tylor Barnum, con il suo The Greatest Show on Earth (Il più grande spettacolo del mondo), una mostra di "fenomeni da baraccone", con i suoi nani, i deformi, mostruosità, anomalie e scherzi della natura a dar spettacolo: in nessun caso ho trovato un coraggioso che osasse verificare cosa e chi ci fosse sotto !
Intanto che "unkown flying object" piroettava come una trottola, il vigile con il pistolone alla cintura e il manganello che strascicava a terra, era ad apostrofarmi: «Lei ce l’ha il sacchettino e la museruola, per il suo cane ?».
Mi veniva voglia di rispondere: «Ma l’hai visto il disco volante ? Non c’hai la curiosità di bussare e chiedere chi c’è, invece che vedere il pacchetto della cacca del mio cane ?».
La mia fortuna è avere una moglie avveduta e saggia, che frena ogni mia intemperanza, la facilità con cui mi salta la moschea...scusate, la mosca al naso, quando vedo applicata arte d’essere forte con i deboli e debole con i forti;
menata al guinzaglio, credo abbia più agio la mia cagnetta, che quella povera entità non l’aveva estensibile quanto il mio !

Noi ritiriamo bambinelli di natale, Presepi, Crocifissi e ogni del nostro e poi siamo a dover accettare le regole alla "Chi vusa pusé la vaca l’è sua", chi grida di più ottiene la vacca !
"[...] ai sensi dell'articolo 5 della legge 152 del 1975 è fatto divieto, in luogo pubblico, salvo giustificato motivo, di qualsiasi mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona".

«Ma và a ciapà i ratt !!»

S’ode di qua uno squillo di tromba, di là risponde uno squillo di trombetta:
"[...] prefetto dice sì al burqa. Ok della Bindi".
Non ho mai visto una calata di braghe come questa che, in genere e in natura, è chi gioca in casa che parte in vantaggio !

Giuro che, se quest’inverno, m’arriva il Rambo in divisa che chiede di abbassare la sciarpa per il riconoscimento, lo faccio sbranare dalla mia bassottina, e pure io gli do qualche smozzicata, che alla fine avremo entrambi l’obbligo della museruola !

"L'islamico obiettore mette in crisi l'Inghilterra: dottori rifiutano le pazienti, commessi gli alcolici e farmacisti la pillola del giorno dopo [...] una catena di supermercati permette ai suoi dipendenti di fede musulmana di non toccare prodotti che possono offenderne il senso religioso".

L’Homo Eurabiensis potrebbe dire: «Ed io feci il mio mondo...a loro immagine e somiglianza» !

Conosco Hassan Ahmed, egiziano, che da vent’anni possiede un bar: vende liquori, ma non ne beve, ligio al suo credo.
E io per lui ho il massimo rispetto, che quando mi fermo non mi nega il bere una birra o un bicchiere di vino.
E altri ce ne sono come lui, che hanno saputo realizzarsi e integrarsi.
Ognuno di noi si rapporta con il proprio credo: in libertà, come deve essere, arbitro e responsabile di scelte personali, e a Dio fare l’inventario, non a signori delle guerre.

Che noi si vuole continuare a leggere il Corriere della Sera, non il Corriere della...Sharia !

Io, secondo me...09.10.2007

lunedì 8 ottobre 2007

...Minorati Report

"Minority Report"…

… film di fanta-scienza: premonizioni d’individui con poteri paranormali permettevano gioco d’anticipo, e ti trovavi in galera ancora con il cordone ombelicale attaccato !
«Questa corte, in nome del popolo, condanna all’ergastolo il signor Beppe per abusi sessuali, possedendo nei propri sogni, lascivi e depravati, le signore Nicole Kidman, Demi Moore, Sandra Bullock, Monica Bellucci, Angelina Jolie e via a seguire, tanto bastava che fosse femmina e dotata di respiro !».
Ovviamente, non essendo noi l’America, ci abbiamo i nostri di indovini: Nicola ‘o astrologo, Wanna la ciociara, Pasquale er magone, Circe la strìa e via dicendo, e il futuro andranno a leggerlo nei fondi di caffè, nei tarocchi, tra le linee della mano o le rughe della fronte.
Morale della favola: inventa un teorema, benedicilo con l’incenso, gocciola nel cranio della gente, a scavarne un buco da dove metterci del tuo, trova qualche linea di un sacro libro che porti acqua al tuo mulino - et voilà ! - eccoti padrone del mondo, ad usare la verità come ‘na mignottona, e ragione da profilattico.

"Minorati Report"…

…è un film di fanta-sceMEnza, con comparse promosse a guitti, caricature d’antichi avi, fasti e cultura: muli, cui solo il padre ha lasciato dote !
Minorati Report…scorre la pellicola e i fotogrammi agitano marionette che scrutano la sfera di cristallo.

Ahmadinejad: «L’esistenza di Israele è un insulto alla dignità umana»;

Hassan Nasrallah: «L’occupazione della Palestina è una delle più grandi tragedie [..] Israele vuole imporre il suo dominio su tutto il Medio Oriente [..] gli eserciti arabi marcino sulla Palestina».
Beh, Hamas già ha dato un assaggio di quel che farebbero della Palestina, una volta che riuscissero ad arrivare loro a grufolare nel trogolo, che sarà difficile poi che ne cavino il muso !

«Siamo gente pronta a sacrificarsi, ma gli arabi devono essere al nostro fianco e sostenerci».

Commovente: pronti a far massacrare centinaia di migliaia dei loro per dare ad altri un pezzetto di terra, da zappare per cavarci rape;
intanto sono sessant’anni che ospitano questi disgraziati "fratelli" guardandosi bene dal farli uscire dai campi profughi, che avevano predisposto per quelli che ormai sono diventati come pesce che, in così tanto tempo, m’immagino la puzza !
Ne parlai in "Parenti serpenti", di cui mi permetto estratto.

«Mar Elias, Burj Barainej, Dikwaneh, Dbayeh: quattro solo attorno a Beirut, seguiti da altri otto nel resto del territorio; in Giordania, come in Siria, sono dieci.
Questi sono i campi "stabili", mentre altri sono "ospitati" da Arabia Saudita, Kuwait, Iraq, Libia, Algeria e Tunisia.
Guai ad uscire da quei caravanserragli: nessun diritto civile e sociale; nemmeno a parlare di cittadinanza o naturalizzazione e inserirli nel sistema sanitario nazionale o nelle scuole statali;
settantatre categorie di mestieri interdetti, da medicina a legge o ingegneria; solo lavori precari e da braccianti: zappa o fucile !».
Una disposizione della Lega Araba si prefigge di "[...] evitare la dissoluzione della loro identità e proteggerne il diritto di ritorno in patria": ‘monnezza siete, e tanto state.

«Le bande sioniste crearono il loro stato con la distruzione e l’occupazione»…Ma va da via i ciapp !
« Israele e Washington hanno organizzato una serie d’omicidi d’esponenti politici libanesi anti-siriani per far ricadere la colpa su Damasco».
Siamo tornati all’età del bronzo…per la faccia che hanno nell’accusare altri di proprie arti e mestieri.
Mahmoud Ahmadinejad: «[..] deportare gli israeliani in Europa, Canada o Alaska».
E già: li traslocherà con lo spostamento d’aria della bomba atomica !

Minorati Report… Report from minorati: invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Matematico.

Io, secondo me...08.10.2007

venerdì 5 ottobre 2007

La pasta dei bigoli

Consiglio bigoli con pancetta, innaffiati con un bel...rosso che, si sa, come il prezzemolo, s’infila dovunque e influenza i sapori d’ogni pietanza.
Che i bigoli n’è un tipo, tutti lo sanno, ma di che pasta sono fatti ?
Strizzati al torchio, sono composti con farina di grano tenero...farina di sCemola di grano tenero.

Bigoli.
Con la pancetta.
Abbinati al rosso.

«Come dite ? Si dice pasta di semola, di grano tenero ?
No, no: quella che intendo io è frutto della sCemola, spremuta dalla pianta del "Presaperilcul", un prodotto omeopatico che, anche in dosi minime, mantiene memoria del principio attivo, sostanza del genitore;
ovvero quello che lubrifica particelle di sodio che circolano nei labirinti di quella materia che, più che grigia è oscura, presente in quantità da inflazione, nel palloncino che alcuni nostri politici fanno galleggiare sopra il collo !».

«Mandiamo i bamboccioni fuori di casa, incentivandoli a prenderne una in affitto».

Tommaso Padoa-Schioppa davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, pensa all’aiuto di 1.000 euro, previsto in Finanziaria, per i giovani che prendono un appartamento in locazione.
Tommy è convinto d’essersi così rovinato, e sicuramente maledirà e proverà commiserazione per questa sua debolezza, l’essere troppo buono che, di quella cifra, s’aspetta rimangono anche spiccioli di resto, per la pizza;
un…tesoretto, che comunque - no, non è il caso - lui è modesto: non pretende che gli bacino le mani, che basta la leccata alle scarpe.

Per il governo i nostri figli sono bamboccioni, se non approfittano di tanta munificenza: un profluvio di generosità.

Bamboccioni, umiliati e frustrati.
Bamboccioni, che vivono d’elemosina, anche se si chiama famiglia, padre e madre.
Bamboccioni, disoccupati.
Bamboccioni, precari.
Bamboccioni, bocciati più dalle banche che dalla scuola, non disposte a scommettere sul ritorno di prestiti e mutui, che ormai pure chi ha un lavoro fatica a restituire e gli interessi crescono a causa d’indici, impastati con lievito di birra !

Tommaso, scendi dalla pianta !

Tè non sai neppure come viviamo, quaggiù: i sacrifici che fanno i giovani artigiani, commercianti, operai-limone, spremuti fino negli zebedei, che vivono con i genitori per avere almeno una michetta e un piatto di lenticchie.

Quelli come tè sono arrivati - e pure ci campano - sulla luna prima degli americani !
Frullate in orbita, ma lo…Sputnik ve lo do io: in un occhio, che la festa dei nonni la facciamo a voi, che vivete in sarcofaghi dorati !

Con che cosa campano i nostri ragazzi: di precariato, di un futuro che è una roulette, dove loro sono la pallina o come quella russa, dove ci mettono la testa ?
Casa e famiglia con che cosa la mettono assieme ? Con la pasta dei bigoli ?

Questa estate era scoppiato l’ennesimo scandalo: politici, in case di proprietà dello Stato, che pagavano cifre da schifo, simboliche, oppure erano riusciti - o tentano - di riscattare per un torsolo, facendo pressione per emettere leggi a misura di bocca, a poterne divenire proprietari al costo di un pollaio sull’altipiano della Sila !
Che sono riusciti a deprezzarne valore pure a quelle di fronte al Colosseo, scusando che è zona sismica, anche se il massimo del terremoto - dal tempo degli antichi padri - l’hanno visto mangiando il budino !

Bamboccioni siete voi, che ormai sappiamo...di che pasta siete fatti !

Io, secondo me...05.10.2007

mercoledì 3 ottobre 2007

Notizie...bomba !

Sde Boker e Siah Kooh: la vita, la morte.

L’una si riflette nel gioco di specchi, che foderano il fondo di un enorme catino rovesciato, appoggiato su gambe d’acciaio;
l’altra, trae sollievo per le stanche ossa dal calore di quella broda bollente che mugugna, brontola, sobbolle e scoppietta nei calderoni degli stregoni di Siah Kooh, la montagna di fuoco, una delle bolgie infernali di Ahmadinejad.

Nel Kibbutz di Sde Boker, nel deserto del Negev, David Feinmann insegue il suo sogno: spremere la luce del sole per ottenere energia, a far sì che, finalmente, i figli non siano più schiavi come i padri, nel dover cercare sempre i capezzoli della nutrice del petrolio.
Feinmann gioca con quel piccolo quadratino, di una decina di centimetri per lato: è una cellula fotovoltaica, che normalmente fornisce solo un watt di potenza;
la magia di David, il suo gioco di specchi che concentra il saltellare e rimbalzare delle biglie di luce in quel cubetto, in alto sull’antenna centrale, concentra e dona il fuoco di Prometeo, che ancora ruba a Zeus per donare agli uomini, ottenendo una fiamma d’energia di 1500 watt !
Sde Boker, il Negev, diverranno una bella signora, che rifulgerà di bellezza negli specchi di luce.

Siah Kooh, no.

Il buco nella montagna è stato scavato dagli artigli di una belva, per nascondere e proteggere il frutto di un bestiale parto.
Non Prometeo, ma il diavolo stesso che apre le porte dei suoi inferi, a farne scaturire un fuoco che non scalderà, ma dovrà bruciare.
La luce non nutrirà la vita, ma sacrificherà alla morte, e il distillato, il plasma, soddisferà gli appetiti della vecchia megera, che quella poltiglia con cui si pasce saremo noi e tutti quelli che sono stati a guardare, mentre l’orco preparava il calderone dove farci cucinare.
Sotto la montagna, chiamata Siah Kooh, circondata dalla catena montuosa di Karkas, il laboratorio, ora non più segreto, si trova protetto;
incluso in una vastissima zona sotterranea, è collegato con l'altro laboratorio d’arricchimento nucleare di Natanz.
È stato progettato due anni fa, dalla sezione d’ingegneria del Ministero della Difesa iraniano capitanata da Khatam-ol-Anbia, uomo di fiducia di Ahmadinejad.

Sde Boker nasce alla e per la luce del sole; l’altro, nelle fogne e nelle tenebre, da cui trae invulnerabilità, che il predatore è ancora fragile, intanto che unghie e zanne stanno crescendo.

Il programma nucleare iraniano non ha obiettivi di tipo civile;
Le parole pronunciate dal generale Mohammad Ali Jafari sono conferma: «L’Iran ha tecnologia militare in grado di colpire ovunque e chiunque in qualsiasi parte del continente asiatico».
Siah Kooh e i suoi gemelli puntano all’ottenimento di armamenti nucleari: il sole di Teheran non sarà quello dell’avvenire.
L'Iran è giunto ormai alla parte finale del programma nucleare, quella dedicata all’assemblaggio vero e proprio del futuro arsenale atomico.

E i nostri baffini e professorini sono ancora fermi al "dialogo" e alla "mediazione".

Scappati i buoi, chiudono la stalla.

Io, secondo me...3.10.2007

Poveri...in canna

«Avevo bisogno di soldi».

Beh, con i chiari di luna che ci sono credo sia diventato ormai ricorrente, un campanello tintinnante, un nuovo tormentone che percorre l’intera penisola.
Una volta le pecore si tosavano, e poi si attendeva che il lanoso pelo gli ricrescesse: oggi, dopo averci rasato per benino, passano con la pinzetta, ad estirpare persino l’ultimo pilucco, il più radicato !

«Ahi ! Ahi ! Ahi !».

Lungo tutto lo stivale dell’italiota sponda risuonano i lamenti di dolore di un popolo glabro, liscio e scartavetrato come una tavola sotto la levigatrice.
Povero Cristoforo, fuorviato da tanti messaggi ambigui, vittima del percepito, per cui «Chi vusa pusé la vaca l’è sua...chi urla più forte si prende la vacca !»;
come si voleva agisse, in un paese dove giusta legge emana verbo per cui, se sei povero in canna, puoi agire come i corpi speciali: accostarsi prudentemente alla porta di una casa popolare, piegare il ginocchio e sferrare il potente calcione che, abbattendo la porta, fa di te il diretto proprietario del loculo, facente garante le pezze che ti porti al culo ?

«Avevo bisogno di soldi»...Cristoforo è povero, e quindi reclama il proprio diritto alla sopravvivenza e l’orgogliosa qualifica di povero Cristo, anzi...Cristoforo.

E dove ci stanno i soldi, che lui, invece di occupare la casa, ha voluto occuparsi di questi ?
Ma è ovvio, no: in banca !
Detto, fatto: eccolo applicare il vecchio mestiere, dottorato in "esproprio proletario" o "autofinanziamento", e okkupare il Monte dei Paschi a Siena.
Sapendo d’avere a che fare con un prossimo violento, il nostro eroe s’era portato quattro pistole e parecchie munizioni, ma tanto non è bastato, che è degli sfigati finire male;
acciuffato e ammanettato, eccolo riportato all’ultimo domicilio conosciuto: quel carcere che lo aveva già ospitato per 17 anni.

Cristoforo Piancone, 57 anni, membro della direzione strategica delle vecchie Brigate Rosse, era in regime di semilibertà: condannato all'ergastolo per concorso in sei omicidi e due tentati omicidi, imputato per la strage di via Fani e la morte di Aldo Moro, sembra che facesse il bidello in una scuola a Torino e, di sera, dormiva nel carcere a Vercelli.

Mai pentito, mai ritrattato nulla: irriducibile, testardo e ostinato nel mantenere le proprie convinzioni.
Duro, cinico, crudele e violento quanto basta: "[...] un agente ha inseguito l’ex brigatista, che gli ha puntato contro la pistola, ma l'arma si è inceppata".
Per una volta il copione non è stato rispettato e non dobbiamo piangere l’ennesimo milite macellato, e una donna non è rimasta vedova grazie alla provvidenza divina, che ha dato una mano...nel grilletto.

Ora saremo a vedere i tanti Ponzio Pilato lavarsi le mani e spalmarsi di grasso d’anguilla, arrampicarsi sui vetri e gettarsi addosso l’un l’altro pallottole di sterco, che quelle per il poliziotto sono di piombo !
Spaccheranno il capello in quattro e, al posto della toga, useranno codici e codicilli per ammantarsi di verginità.
E pure si mostreranno offesi, tacciando la società d’essere forcaiola, che loro, nella maestà del ruolo, sono tesi al raggiungimento del recupero.

«Avevo bisogno di soldi».

Dei miseri bisogna avere rispetto, in special modo di quelli che sono poveri in canna...di pistola.


Io, secondo me...03.10.2007

martedì 2 ottobre 2007

HamasHACKro

«...'azzarola...ma questi con il cervello c’hanno il domicilio da una parte e la residenza dall’altra ?!».

Beh, Margherita Hack - astrofisica di professione - già ce l’ha l’aria di una che, sfiorata da un meteorite, ne è stata travolta nel giro di ritorno, tanto da rimanere un tantino stordita, ma agli altri professoroni che è capitato...gli è caduta l’intera enciclopedia Treccani in testa ?

"Vattimo, Cardini, la Hack e tanti professori universitari firmano l’appello a favore di Hamas".

A rimestare nel bidone si ritrovano tanti della fronda dei duecento, compagni di merende nel fare a gare nel disegnare i cerchi concentrici del bersaglio sulla schiena di Magdi Allam, reo di dare troppo valore alla sacralità della vita, nello scagliarsi contro bombaroli, bombarde e bombardini, che di civili fanno strage, sì, ma sono comunque eroi, partigiani della resistenza.
Allora si misero in cerchio, con il braccio teso e l’indice puntato al centro, come un perfetto mirino da cecchini, con in mezzo alla mira il povero Magdi Allam: «Eccolo, è lui che rema contro: noi siamo vostri amici…Hamaszate lui !».
Il vuoto attorno, l’isolamento, il branco che si apre e lascia indifeso uno dei suoi, involontario capro espiatorio, vittima sacrificale, offerta a che il predatore, poi sazio, li lasci sopravvivere un altro pò, che l’importante è tirare a campare !
Per dare l’idea, è quello che hanno...vissuto Dalla Chiesa, Borsellino e Falcone, quando ancora si diceva che la mafia non esisteva, ma prudentemente si stava alla larga da loro, bersagli viventi, su cui si puntavano le luci affinché si potessero centrare anche al buio !

Vigliacchi !

Leggo: "[...] quasi tutte le università e i licei della repubblica stanno facendo affluire in questi giorni le proprie adesioni all’incredibile appello perché Prodi tratti con Hamas".

Hamas...Hamas, che nel suo statuto ha scritto - nero su bianco - che l’unico ebreo buono è quello morto, e, come Ahmadinejad, ne vuole il completo sterminio, e che ha sempre detto chiaramente che, al massimo, sarebbero disposti ad una tregua, come a Gennaio si fa con capponi e tacchini e, prima di Pasqua, con l’agnello !
Cazzo, che volete ancora ?
L’hanno sempre gridato ai quattro venti che di riconoscere Israele non se ne parla proprio !
Hamas è una delle costole del ComuNazIslam, quel complesso di forze che trovano denominatore comune nel voler finire l’opera di padri, che furono interrotti durante la friggitura delle costine d’Ebreo.

Parlare con Hamas...e perché non con Al Fatah, con Abu Mazen, che invece - almeno a parole - sembrano intenzionati a smettere di mordersi la coda, e per cui almeno vale una scommessa ?

E noi ?

Ipocriti paladini per l’abolizione della pena di morte, eccoci svelti nel firmare, incoraggiare, applicare ed essere invece causa per il suo mantenimento e sottoscrivere appello, dove Israele è additato come untore..."Uno stato genocida";
a fornire corda e sapone, gli spari nelle orecchie di una mandria che è lanciata, imbizzarrita, a calpestare quel che si vuole sia cancellato.

Tanti sono tromboni, altrimenti riveriti professori, che si pavoneggiano di medaglie, lustrate e barattate l’un con l’altro: dalle loro cattedre scivola un veleno, un distillato d’odio puro, che si trasmette per osmosi.

Bene, andiamo avanti così, in questo gioco...HamasHACKro...il nostro futuro, la nostra battaglia...

...Mein Kampf !

...e sperate che le mie siano e restino opinioni...opinioni di un clown.

Io, secondo me...02.10.2007

lunedì 1 ottobre 2007

O grullo !

«Un tu fare i'bischero, o grullo: o icche tu dici, o icche tu fai, o icche tu voi - maremma maiala ! - te ti 'omporti da passero !».
Certo è che il tipo a cui è rivolto il ruvido vernacolare della bella Toscana...'un dice nulla, ma forse un buon interprete può rendere l’idea d’essere grullo e bischero, mentre sarebbe chiaro il comportarsi da passero che, nella stagione di caccia, è più facile che incontri e sposi la polenta piuttosto che...la passera !

All’intimazione di resa di un generale inglese, durante la battaglia decisiva di Waterloo del 1815, il francese Cambronne sembra abbia replicato con un sonoro «Merde!».
Beh, fatto i debiti rapporti, per tempi e luoghi, qualcosa di simile è accaduto in questi giorni, che è quello che hanno risposto al presidente afghano Hamid Karzai.
«Facciamo la pace...dai, facciamo la pace; mettete dei fiori nei vostri cannoni; se trovassi il vostro indirizzo, vi contatterei personalmente: non c'è bisogno che veniate voi».
Mi par di vederlo, battere le mani come un bambino, saltellare allegro come un cretinetto e chiamare ai giochi gli altri: «[..] vi riconosco dei posti al governo…vi faccio partecipare alle elezioni del 2009 !».

Insomma, Gulbuddin Hekmatyar - campo di una banda di ribelli - ha fatto la parte di Cambronne, mostrando pure il medio alzato in pugno chiuso, mentre il guercio leader latitante dei talebani, il Mullah Mohammad Omar, non gli ha certo fatto...l’occhiolino.
Il portavoce dei talebani Qari Mohammad Yousuf sbotta: «Da una parte, l'America ha messo il nome del nostro leader su una lista di ricercati e ci chiama terroristi, e dall'altra Karzai parla di colloqui di pace: è una barzelletta».
C’ha ragione !
Ma come: prima Karzai condanna i terroristi per l'attentato di Kabul, definendolo un crimine contro l'umanità e l'Islam, e poi cerca l’inciucio ?
Ma che, è scemo ?
Era ovvio che la matematica semplice di quegli assassini facesse uno più uno, dando a credere e risultare di far paura, a poter esaurire le cartucce e "sparare" cazzate, che tanto sembra vanno a bersaglio pure quelle.

«Via i 50.000 militari della Nato e americani; finché queste truppe non saranno fuori dall'Afghanistan, i colloqui non saranno possibili [..] quello di Karzai è un governo fantoccio [..] non vogliamo ministeri né nient’altro».
Bravo Yousuf, pure io avrei fatto lo stesso: se uno si fa prendere per il culo, perché mollare la presa ?!
Tu e i tuoi amici siete degli stronzi, ma peggio sono quelli che vi leccano invece che schiacciarvi.
Se non si è in grado di farlo, sono d’accordo con te: si prende baracca e burattini e si torna a casa, mazziati e cornuti, che le battaglie che si iniziano, perdendo poi la guerra, sono roba da grulli !

Yousuf, Omar e Gulbuddin, volete un suggerimento ?
Alle tante richieste aggiungete pure la cessione delle Maldive, di Capri e dell’intera costiera amalfitana, che così ci mandate a svernare i vostri convalescenti, a fare fanghi e sabbiature, che ai nostri sembra basti metterci…una pietra sopra.

«Facciamo la pace...dai, facciamo la pace; mettete dei fiori nei vostri cannoni; se trovassi il vostro indirizzo, vi contatterei personalmente: non c'è bisogno che veniate voi».

«Ehi, Yousuf, passami il fucile, che ci sparo io al bischero che se 'omporta da passero !
Dai, Pina, butta la farina, che oggi se magna polenta e osei !».


Io, secondo me...01.10.2007