giovedì 31 gennaio 2008

diritti...ONUmani

Eccoci: oggi siamo a parlare di diritti...ONUmani;
comincerò con uno spuntino veloce, lo stuzzichino e l’aperitivo, prima dell’affondo.

Dalla flautata voce della "Sirenetta do 'monnezza" me l’aspetto, che ha messo nel dire quel che è usa nel fare, portandosi pure il lavoro a casa, nella sua disgraziata amministrata, che è Napoli: Rosa Russo Iervolino aveva paragonato la situazione israelo-palestinese all'occupazione nazista, incontrando, lo scorso Ottobre, una delegazione di ospiti palestinesi.

Sacco di cazzate più, sacco meno, anche lei ammonticchia, che il meglio si sè c’ha messo per distribuire quelle collinette di merda, che vediamo ingentilire e tentare primato, a superare l’altezza del Vesuvio.
Pure la guerra del golfo di Saddam memoria, sarà ad impallidire, a confronto di quella pulcinelliana che, da noi, l’uso dei gas nocivi è provato, che era da tanto che si sentiva...puzza di bruciato !

Cara signora "lametta-su-vetro", non mi risulta che un palestinese sia mai passato per il forno - così come l’è scampata l’immondizia su cui troneggia - e neppure sono stati sottoposti a "derattizzazione" con il Zyklon B che, se è per questo, è più facile che muoiano dei napoletani, sotto la sua mefitica e puzzona gestione.
Comunque, non tema: c’è chi le è gemellato nel pensiero, quindi è chiaro il gioco e le parti tra lei e quelli che la pensano come me.
Anzi, potrà aspettare che sia messo in atto quanto minacciato, e anche io smetterò di metterle il peperoncino sotto la coda.

"In un comizio tenuto a Bushehr, nel sud dell'Iran, il presidente iraniano Ahmadinejad ha ribadito i che il tempo dell'esistenza di Israele sta finendo [...] la nazione palestinese e le nazioni rivoluzionarie della regione processeranno e puniranno uno per uno anche i sostenitori dello Stato ebraico: processeremo i malvagi sionisti e i loro sostenitori".

Botte da..."Urbi et Orbi";

e pure la nostra "Miss differenziata", che su queste cose dorme, anzi...Russo, avrà modo finalmente di veder costruiti tanti bei termovalorizzatori dove, fatti secchi, gli ebrei bruceranno subito !

"[...] situazione palestinese simile all'occupazione nazista"...

- «Dio, ti prego: se massima espressione è questa, salvaci dalle quote...Rosa e perdona lei, che non sa quello che dice, che fa e che è !»

Abu Alabed è "Iervolininopensieroconvinto", casereccio vendicatore e bombardino di maiali, cani e ratti, prossimi a rispolverare manica dei padri e rimettere la fascetta con la stella di David cucita al braccio;
suggerirei alla signora "lametta-su-vetro" di mandare rinforzi partenopei al poveretto, che vive a Gaza, sotto il tallone dei perfidi giudei: esperti di petardi, mortaretti, botte, castagnole, fuochi d’artificio, bombette e bombe-Maradona saranno ben accetti dal balistico;
Alabed, nella soffitta di casa, fabbrica i razzi Qassam, lanciati quotidianamente sulla cittadina di Sderot;

- «Vorrei sparare solo ai soldati israeliani, ma non ho i mezzi per selezionare i bersagli».

Sono talmente commosso che, con la lacrimuccia al codino dell’occhio, mi sento di rispondere:
- «Come è umano lei, e la ringrazio per il coitus interruptus, anzi... n'do cojo cojo interruptus !»

Lasciamo l’Homo Iervolensis e la donna sirena, con vox-decibel a "gessetto-su-lavagna", e andiamo a trovare l’organizzazione che dovrebbe bacchettare le nazioni che non rispettano e calpestano i diritti umani: l’ONU.

Anche qui siamo a scoprire che la "Mens Iervolina" ha ammonticchiato di suo:
"[...] sessione straordinaria d’emergenza, organizzata da paesi arabi e musulmani, per condannare Israele per i fatti di Gaza: di tredici risoluzioni passate, dodici sono state contro Israele".

Ecco l’attuale Consiglio, con formazione e compagni di merende:
solo 25 sui 47 stati membri sono libere democrazie e, ad alcuni dei rimanenti - Cina, Cuba, Russia e Arabia Saudita - avrei timore a lasciare pure il mio cane !
Israele si difende e gli danno addosso, salvo tacere i diritti...ONUmani applicati in Sudan, Iran, a Burma, in Corea del Nord e in Siria;
senza parlare le torture, gli stupri, le uccisioni di massa e il genocidio che abita nel Darfur dove, in dicembre, l’Organizzazione aveva sciolto la squadra che doveva documentare quelle atrocità.

Lo stronzo che mette la testa sotto la sabbia...scusate: quello è lo struzzo ma, come a Napoli, ormai si sotterra di tutto !

In Iran si lapidano e impiccano adulteri, omosessuali e dissidenti, eppur si tace; al massimo, un belato.
Silenzio e...Mosca su Burma, per l’assassinio di monaci buddisti;
muti sulla Corea del Nord, che affama il popolo;
lasciamo stare Cuba, che ci si va per vedere le gnocche sulle spiagge e non le galere.

No, non è un Organismo di Nazioni Unite: questo è...ONUllità !!


Io, secondo me...31.01.2008

mercoledì 30 gennaio 2008

pentitHINA

- «Rajel uwa el-kelma».

Spero d’aver scritto giusto, che almeno mi do un poco d’arie ma, nel dubbio, traduco il proverbio arabo in parlata di nostro campanile: "L'uomo è la parola";
ebbene, se così fosse, cambierei...musica e al tipo - come diciamo noi - glie ne canterei quattro, sulle note della famosa cantata di mHINA...scusate, volevo dire Mina:

"Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei [...]
Parole, parole, parole [...]
Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai [...]
Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi".

Certo che quella era una struggente e sofferta profferta d’amore e una risposta dubbiosa, un duetto: lei che fiducia non ne ha più e lui che spergiura d’essere sempre lo stesso uomo che prima amava e riconosceva in veste migliore.

Il mio rinfacciare non vuole essere in canzonetta ma canzonatorio, e purtroppo non riuscirete mai a vedere il veleno che mi esce dallo sputo, che vorrebbe raggiungere la faccia di Mohammad Saleem, padre-padrone, signore della vita e della morte, divino esecutore e boia da sgozzamento macellaro per la figlia Hina, e ancora a dire:

- «Sono pentito e piango ma la colpa era di lei».

No, caro mio, non lo sei: non è pentimento questo, e neppure una pentitHINA;
e se piangi, curati la congiuntivite, che quel che sgorga è come per l’acqua del cesso, quando il galleggiante della cassetta si mette di traverso: un semplice guasto !

- «Rajel uwa el-kelma», l'uomo è la parola...e tu è come se fossi muto.

No, non è stato uno scatto di rabbia, ma una reazione crudele verso una figlia rea di lesa maestà, che ha osato contestare l’autoritarismo di cui ti fregi, in rapporto alla metà, che non è quella dolce, che per noi è cara, ma il valore che attribuisci a tutte le donne che, anche così, superano la tua nullità !

No: ti sei preparato bene, così come per il resto del branco, chiamato a raccolta nel momento di nascondere tracce della tua "giustizia".

Scommetto che sei stato attento al rituale: la morte dell'animale con la testa rivolta verso la Mecca e la rasoiata netta alla giugulare, senza neppure la misericordia dello stordimento.
Non ho sbagliato, ho detto proprio animale, perché quando ad una figlia - carne della tua carne - s’arriva a fare tanto, significa averla assimilata alla bestia di "Zulhiggiah Eid al Adh", quella destinata a lasciar la gola nel giorno della festività solenne del sacrificio di Abramo.
L’hai uccisa - in quel maledetto pomeriggio dell’11 agosto 2006 - perché indossava la minigonna, sognava una vita all’occidentale, si truccava e fumava.

- «Non capivo più niente. Se Hina non fosse venuta a casa, ma fosse andata con sua madre in Pakistan, non sarebbe successo».

Già.
- «Se mio nonno avesse avuto le ruote, sarebbe stato una carriola».

Continua il finto Mea culpa, il delirio di chi è consigliato dall’avvocato di far patetica scena madre, a vedere di rosicchiare, di scontare un poco di quei trent’anni che gli hanno affibbiato.

- «Parlano male di me. Dicono che ho ucciso una donna perché sono musulmano [...] non c’entra [...] quando una persona è brava è brava».

Scusate, mi scappa e lo dico:
- «Cat vegna un cancher, Bingobongo !!!»
Se potesse esistere mai peggior vergogna che la vigliaccheria, eccola:
- «[...] sapevo che si drogava, si prostituiva, sapevo tante cose brutte. Io ho sempre seguito una strada dritta [...] adesso la nostra vita è rovinata. Nessuno ci aiuta. Tutti vogliono che la mia famiglia se ne vada [...] Perché siamo stranieri ?»

No, appestato !
Sei entrato in casa nostra, e ti abbiamo dato ospitalità, e tu c’hai portato le tue di REGOLE:
hai calpestato le nostre di leggi, hai disprezzato, insozzato, macchiato di sangue la nostra terra e le nostre mura, con la presunzione che sono gli altri, a casa loro, a dover chinare il capo e seguire la tua "strada dritta", che le nostre ti parevano storture.

Quelli come te io non li voglio, e non darmi del razzista, che ti prendo a calci fino a che la scarpa ci rimane incastrata !
Se non ti andava bene, tiravi le strade che e come volevi, ma nella tua di tana, verme !
E continui, pervicacemente, a dare il peggio, a confermare il mio dire:

- «La legge non è giusta. Ci sono italiani che hanno ucciso e hanno avuto una condanna più lieve, ma non sono cristiano: sono straniero, pakistano e musulmano».

Lombrico, te lo dico con tutto il cuore:
- «Ma va da via i ciapp !!!»

E continua lo striscio:
- « L’ho uccisa perché mi ha aggredito».

- «Eh ? E che, sei fatto di gelatina e quella era una lottatrice di Wrestling ? Sei proprio patetico: tanto ignorante quanto vile, che menti pure a te stesso».

- «Rajel uwa el-kelma», l'uomo è la parola...


Io, secondo me...30.01.2008

martedì 29 gennaio 2008

Nel mezzo del tuo cammin, ti prego...

"Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio,
benchè io non sappia cosa tu sei,
scintilla,
scintilla,
piccola stella".

O tu, viandante che qui hai poggiato piede,
che il luogo dove sei arrivato sia per te giaciglio e riposo,
cuscino per i tuoi sogni che,
se ancora nel cassetto tuo stanno,
ecco dove puoi spendere parte di questi tesori:

Mobilitiamoci: aderite e fate aderire all’Appello “Salviamo l’Italia”
Cari amici,
vi chiedo con tutto me stesso a aderire all’Appello “Salviamo l’Italia [...] dobbiamo mobilitarci per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni che attestino la nostra generale preoccupazione e denuncia del degrado strutturale e diffuso in cui versa l’insieme della classe politica italiana, nonché la nostra consapevolezza e determinazione ad assumerci la responsabilità di agire da protagonisti per la riforma etica dell’informazione, della cultura, della società, dell’economia, della politica e dello Stato.

Potete aderire visitando e registrandoti al sito

www.magdiallam.it

e cliccando il link "Aderisci all’Appello Salviamo l’Italia".

scilla e...Caridi

- «Tra scilla e Caridi»...

un fine cultore e conoscitore della mitologia greca già mi darebbe di bacchetta;

- «Scilla e Cariddi, Beppe: la leggenda di quei mostri narra ! Sullo scoglio situato nello Stretto di Messina viveva Cariddi, che durante la sua vita di donna aveva mostrato gran voracità; Zeus la punì trasformandola in mostro: tre volte il giorno ingurgitava masse d'acqua con tutto ciò che in quelle si trovava. Sull'opposta sponda, un altro mostro - Scilla - attendeva al varco i naviganti, che, scampando alla padella, cadevano nella brace».

E qui, servirei il piatto freddo della vendetta, memore delle cacciate dietro la lavagna a pagar con la vergogna l’ignoranza da studente;
prenderei slancio e fiato e, piegato il braccio nella mossa dell’ombrello, andrei di bordata:

- «Maestro, tiè ! T’ho fregato».

E guardandolo dal basso in su e dal sopra al sotto, andrei allo svolgimento:

- «Maestro, no, che il mio di mostro si chiama Caridi e di nome fa Paola, e scrive sul Riformista; e pari voracità presenta nell’ingoiare brandelli e di notizia fare carta da involto, come da macellaio, e scrivere il prezzo su quello, con il pennino intinto nel sangue !»

Nasrallah, capo dei terroristi libanesi Hezbollah, dice di possedere resti di soldati israeliani caduti, disposto ad uno scambio "politically correct": una gamba per uno dei nostri, una testa per l’altro, un occhio per quello, una mano per l’altro !
Ovviamente i suoi li rivuole...a corpo.

Caridi ingoia tutto, a far da cassonetto per tanta discarica, "equivicina" e a braccetto con "il leader carismatico" e gli altri "artisti dello spezzatino".

Hezbollah come Hamas, allora a continuare di missileria, gli uni come gli altri a cercare di far tenaglia, con il popolo d’Israele per noce, atti di guerra UNILATERALI, dove anche arrivare a rapire soldati, ancora in mani loro e mai restituiti:
Gilad Shalit, 19 anni nelle mani di Hamas da giugno 2006;
Ehud Goldwasser 32 anni e Eldad Regev 26, entrambi rapiti nel luglio 2006 da Hezbollah.

La memoria per loro non ha giorno, che nessun scimunito, tanto pronto e piagnone, a chieder grazia per un assassino come fu Saddam Hussein, mai applica per loro, forse per un principio di vasi comunicanti e pelli e budelli osmotici, che scambiano solo con forme compatibili !

Caridi s’accosta a Scilla, come i rulli di una trafila:
"Israele lanciò un'operazione di terra disastrosa dal punto di vista militare, inutile da quello diplomatico".

Beh, se gli "imbrattatori di fogli" allora avessero "bombardato" di rimproveri i terroristi invece che continuare a leccare loro le terga e pudenda, ecco, forse questi si sarebbero ben guardati e meno incoraggiati a continuare a lanciare bombardini;
ogni katiuscia o Qassam che viene lanciato è caricato con la viltà di tanti scribacchini, che più che articoli sono a far d’amanuensi, a stilare codicilli, postille, brani e paragrafi di una riedizione del Mein Kampf, ad uso del nuovo ComuNazIslam !

Unica preoccupazione, speranza, fine, sforzo dei Caridi e Scilla di turno è uno solo:
"Dopo le dimissioni del capo di stato maggiore Dan Halutz e del ministro della difesa Amir Peretz, resta ora solo Ehud Olmert [...] Resterà? Si dimetterà? Sarà messo in minoranza ?".
Eppoi:
"[...] Uzi Dayan, del partito, il Tafnit, che si è presentato alle elezioni del 2006 proponendo di attuare la seconda parte del disimpegno voluto da Ariel".
Capito l’antifona ?
Gli ebrei della memoria sono quelli raccolti nei ghetti, stipati nei carri bestiame, portati ai campi di sterminio, selezionati per una rapida eliminazione o dopo inumano lavoro, a spremere loro pure l’anima, e poi il giusto riposo...nei forni e nelle camere a gas.
E che diavolo, che ti fanno questi, invece: si difendono ?!
E no che non va bene;
c’ha ragione lo statuto di Hamas, c’ha ragione lo Yeti-nanerottolo Ahmadinejad, c’ha ragione la premiata rivendita di carni: quei cani, porci e scimmie sono nati per essere bestie da macelleria !

Caridi, come Scilla, vorrebbe salvato lo schema naturale delle cose, il rispetto dei ruoli, l’aderenza al copione.
Il governo, come il muro deve cadere, così che chi sta all’interno di quell’abbraccio possa tornare ad essere falciato da palle da cannone, che trovano la pista sgombra per trovare i birilli.

E Hassan Nasrallah ha usato la questione dei soldati israeliani per incidere sul futuro del governo Olmert, sostenendo che Tsahal si è lasciato alle spalle, ritirandosi, i corpi dei suoi uomini.
Caridi tesse le lodi del Principe, che Machiavelli insegna: il fine giustifica i mezzi...e i quarti, i filetti, le frattaglie, le tibie e i femori.

E se Israele facesse lo stesso, scambiando frazione con particole ?

Apriti cielo, che pure s’allargherebbe la strettoia di Caridi e dei simili Scilla, che budello e strozzature sono solo per gli eletti e predestinati alla Shoah !!

Ah, che bella la saggezza degli antichi padri: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".


Io, secondo me...29.01.2008

lunedì 28 gennaio 2008

Il giorno, la MEMORIA

Ghighè…

Una mamma mi affida questo, uno dei tanti teneri gesti, espressioni e suoni che sono repertorio dei piccoli cuccioli d’uomo;
- «Ora manca solo l’incontrarci».
Ecco allora io, "sicuro nella mia tiepida casa", che "trovo tornando a sera il cibo caldo", ho anche la grazia di trovare "visi amici"…

io, voi, noi, siamo chiamati - e non solo per un giorno - a ricordare, alla MEMORIA, a vigilare, a combattere perché nessuno abbia più a far rivivere, dare a credere e tentare d’attuare un delirio d’onnipotenza, tale da convincersi che pure Dio, a confronto, abbia fatto il suo tempo e sia messo da parte, così come la sacralità della vita, che non è gestibile per delega di chicchessia.

La morte usa la livella, che tutto appiana e, per contro, ecco la vita con la bilancia, di cui solo la sacralità farà da giusto contrappeso ed equilibrio.

Non voglio sentire la coscienza rimordere, perché sono stato vile;non voglio che a me, a noi ma, ancor più ai nostri figli, un altro Primo Levi, milioni di Primo Levi, siano fantasmi per le notti insonni, sempre a chieder di conto e considerare…

se questo è un uomo, che lavora nel fango, senza pace, in lotta per un pezzo di pane, e muore per un sì o un no;

e lo stesso non abbia a fare per lei…

una donna, senza capelli e senza nome e forza per ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo…come una rana d’inverno.

Ghighè…

No, piccolo mio, nemmeno tu saresti nato in quell’inferno: neppure il grembo di tua madre t’avrebbe riscaldato.
Piccolo Ghighè, quelli come te allora non furono;
tanti che tempo non ebbero neppure di nascere e, chi ancora acerbo, lo stesso finì con il respiro strozzato, nelle camere a gas !
E miglior fortuna non toccò a chi passò oltre, che morì, dentro e fuori il proprio essere, per avere le proprie ossa sepolte in fosse dove finì anche l’umana sostanza, e così nei forni.

In ogni dove, arrivata l’umana follia, eccoli umiliati, percossi, spogliati di beni e dignità , marchiati, ad essere esposti al pubblico disprezzo, raccolti, ammassati come neppure per le bestie condotte al macello, stipati, schiacciati, soffocati e calpestati, per essere poi scaricati come solo per la spazzatura, che neppure sopra di quella avevano potere e posizione;
denudati, per cancellare ogni traccia di personalità, che anche il pudore era un lusso, a lasciare solo la vergogna, che tanto la pelle ce la dovevano lasciare, con il numero stampigliato sopra: solo quello, da quel momento erano.
Chi oggi è a raccontare non è più vivo di quelli: hanno visto fratelli e sorelle, madri e padri e i loro piccoli Ghighè avviarsi in un'altra fila, che non erano abili, no, inutili bocche da sfamare, buoni solo per diventare concime e cenere.

Non siamo così aridi, indifferenti, rassegnati, ipocriti e speranzosi che il fiammifero acceso rimanga in mano ad altri, credendoci "sicuri nella nostra tiepida casa…trovando tornando a sera il cibo caldo e visi amici"…

In sei milioni pagarono: non s’accorsero che i cavalieri dell’Apocalisse erano sfuggiti di mano !
Ma quegli sfortunati, non avevano una MEMORIA cui rifarsi, e furono destinati ad esserlo per noi !

"Se questo è un uomo, che lavora nel fango, senza pace, in lotta per un pezzo di pane, e muore per un sì o un no; una donna, senza capelli e senza nome e forza per ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo…come una rana d’inverno".

Vegliamo, che nel piccolo sta il grande: il non riconoscerlo dalla brezza ci tornerà a trovare l’uragano.

Non abbiamo alibi, nessun nascondiglio, nessuna scusa, né un catino d’acqua dove lavarci le mani, né foglia che copra l’essere vigliacchi: non è finita, che altri criminali sono a volere finire quel massacro, che coraggiosi padri allora fermarono.
A noi impedire, a noi la MEMORIA, a noi il compito di cancellare, una volta per tutte, le ultime terminazioni nervose di quel mostro.

Per i nostri Ghighè: MAI PIÙ !

Io, secondo me…28.01.2008

venerdì 25 gennaio 2008

Sic transit gloria mundi

...così passa la gloria di questo mondo.

Siamo entrati e abbiamo ( spero ) passato nuove età della Storia: da quella del tosto, della tolla e del bronzo.

Qualcuno potrebbe obiettare sulle ultime due: non può essere, che sarebbe un’involuzione e che arrivarono, si, ma prima di quella del ferro, sulla scia, anzi sulla...ruota del sacro fuoco dell’inventiva e dell’aumento volumetrico del cervello, nella craniota scatola che, allora, stava sulle spalle di "primitivi", ma tali solo per precedenza temporale, che la sostanza l’abbiamo oggi.
La classe "Homo" crebbe: Erectus, Habilis, Neanderthalensis...Sapiens, doppio Sapiens, extra sapiens, extra large, XL, XXL...ah, no, scusate, ho sbagliato etichetta;
beh, insomma, per farla breve, arriviamo ad oggi...Homo Prodensis, nelle tante varianti di "Visus tosti" e "Visus Tollensis" sino al "Bronzeus" a terminare con...lasciamo stare, che quest’ultima va a rotoli e rotoloni, anche se sfregamento e fregatura sarà sempre delicata, su più soffici strati di morbidezza !

Faccia tosta e di bronzo è, a livello individuale, la massima espressione che la natura offre per la sopravvivenza, a fornire una struttura a compartimenti stagni, con galleggiante e galleggiamento a turacciolo;
eliminata dalla dotazione la zavorra: senso d’appartenenza e disposizione al sacrificio, a favore della comunità;
programmi sostituiti dalla sequenza che, alla canna del metano, porta alla cessazione e, secondo disposizione del codice genetico, all’extrema ratio ed unzione:

- «Muoia Sansone con tutti i Filistei !»

Prendiamo un esemplare maschio della specie, a supporto dei miei approfonditi studi antropologici:
Romano Prodi.
Appena gli hanno infilato la cannetta del gas, ha capito che quel mal di pancia, accentuato da un dolore sordo ma forte...al Bassolino ventre, indicava l’avvicinarsi della fine, con preavviso di bruciore da terga, poi esteso all’intero corpo.
Bene, ha pensato il tipo: se morire devo, vediamo di lasciare un segno, fare quel tanto di...Casini ed aprire la...Mastella di Pandora, a farne uscire i venti, le disgrazie e pure i cavalieri dell’Apocalisse.

- «Dopo di me, il nulla !»

La morte politica deve portare a far chiedere per lui l’assunzione a "Santo subito !".
Ma, per tanto, oltre alla scomparsa, ci vuole almeno un miracolo.
Ed ecco i ferri del mestiere, dote di rappresentanza e sostanza della specie, ovvero, il mostrarne tanti, plastici e camaleontici aspetti: faccia tosta, di tolla e bronzo !

- «Volete i prodigi ? Eccoli: ho rimesso in piedi la baracca, tagliato le spese e il paese ha avuto il posto che le spetta nello scenario internazionale...»,
e via a raccontare cose smentite da istituti di ricerca, sondaggi, dati Istat, Ocse, ricerche Censis, affermazioni del Fondo Monetario, studi d’accreditati giornali finanziari, italiani e non, proteste di categorie in lotta per contratti, grida, pianti e stridor di denti di povera gente, che non riesce più ad arrivare alla fine del mese, tra la puzza di casta e monnezza.

Lui no, tranquillo, nella bolla asettica, in quella torre d’avorio che lo isola dai mali e dal mondo...perduto e leggero, come dopo una sniffata generosa o una pipata d’oppio.

E dire che l’avvio avvenne all’ombra di colpi di culo colossali, trovando addirittura "tesoretti" inaspettati, nonostante la scelta di comandare su metà degli italiani con i voti dell’altra metà, quando leggi, regole e saggezza dell’evoluzione della specie suggerivano, necessitavano e pretendevano un passaggio della catena evolutiva, su scala e gradino superiore.
Neanche a parlarne, che il nostro mise all’opera gli scalpellini per cancellare ogni traccia di vissuto e riscrivere una storia a proprio uso e consumo, ad impostare il nuovo passo su quello...Romano, arrivando solo ad ampiezza e figura di quello dell’oca !
Le sue Soldataglie Scelte tentarono scalata a banche, epurazione ed occupazione di gangli nervosi e vitali del paese, come ponti e pulsantiere di comando di Carabinieri, Guardia di Finanza, servizi segreti, poltrone nella televisione pubblica, in giornali, società, bande, aggregazioni ed associazioni.
Mi si dirà che è un poco da tutti fare questo: certo, ma non con tanta virulenza e purulenza, cercando di infettare il corpo attaccato, accettando e cercandone la morte, quando arrivati a realizzare che la colonizzazione era fallita e un altro sol dell’avvenire era a spegnersi !
Per arrivare agli scopi, mantenere equilibrio per deambulare, tirare a campare, tanti i compromessi e i posti aggiunti a tavola, che gli italiani pasteggiano ad avanzi, di una vorace casta dedita ai più biechi saccheggi ed intrallazzi.

Siamo entrati e abbiamo mostrato nuove età della Storia: del tosto, della tolla e del bronzo, appunto.

- «Fermate il mondo: voglio scendere !»


Io, secondo me...25.01.2008

giovedì 24 gennaio 2008

Formidabile quel giorno !

Una giornata d’ordinaria...felicità;
23 Gennaio 2008: incontro con Magdi Allam

A dir la verità, poco avvezzo a frequentare certi ambienti, mi sono sentito come il vecchio campagnolo di un tempo, in città per la prima volta: riconoscibile come una mosca bianca, per quanto imbranato nel muoversi fuori dal suo campicello.
In buona parte c’ha giocato la cittadella, con contorno e ambientazione di accasamenti e infrastrutture per "Very Important Persons", la cui sicurezza è garantita da innumerevoli telecamere, sparse in ogni dove, che "zummano", ovvero ti puntano e allungano l’occhio, che mi sentivo spiato anche quando leggevo il giornale.

Il disagio era ben accentuato, che la ricchezza del contorno faceva soggezione: pure al passaggio della "sciura" con il cagnolino mi faceva capire quanto il cappottino del quattrozampe costava come il mio onorevole giubbone, tranne che, per il piccolo e simpatico cagnolino YorkShire, il tubino era grande come la mia manica, sempre che il collarino con i brillantini avesse incastonato solo volgari cristalli swarovski, che altrimenti, al passaggio, c’ho fatto la figura del...barboncino !

Hotel tal dei tali, piano tale, camera talaltra...facile, come bere un bicchiere d’acqua, ma con scarpe grosse e cervello fino, ci sono arrivato con abbondante anticipo, per studiare il terreno;
in fin dei conti, mica ci andavo per nulla: un incontro con Magdi Allam val bene l’essere uscito sconfitto nella schermaglia con il cagnolino dal capo firmato, e dall’essere stato riconosciuto per quel che sono da come ho parcheggiato il trattore.

Dopo tanti rimbalzi, come una pallina nel Flipper, approdo alla Reception valida ( che se tutto era stato predisposto come test d’intelligenza, ho fatto una figura barbina );
il milite è una persona simpatica e - deduco - abituata a vedersi presentare tipi come me, che annaspano nel pieno disorientamento.

- «[...] Ah, si: lei è la persona che ha chiesto della camera numero...il signor Magdi Allam».
E te pareva che con quelle radioline gracchianti che si portano appesi a tracolla non si fossero rimbalzati la notizia:
- «Stai attento che, se non si perde prima, si presenterà a te un tipo rotondetto e spelacchiato, della famiglia Homo Imbranatus, che chiederà...»
Beh, posso vantarmi con gli amici d’essere andato in televisione, tacendo ovviamente che era quella a circuito chiuso della Security !

Per misericordia divina il mio "Percorso vita", con saggio ginnico, sembra terminato, e fortuna che non sono in ritardo, solo per essere arrivato all’alba, ad onorare un appuntamento di tardo pomeriggio.
Quello che ha progettato la struttura dei corridoi doveva essere un architetto egiziano, di quelli che costruirono le piramidi: prendi a destra, segui quello a sinistra e poi biforchi...ma che, il muratore che ha tirato su i muri era ubriaco quando andava di malta e paletta ?
Prima curva, una guardia del corpo...così per la seconda fino ad arrivare davanti alla porta giusta.
Ragazzi in gamba che si vedeva, t’avevano già "scannerizzato", valutato e catalogato, che alla fine, come per le donne che m’incontrano, si capiva che ti avevano inserito nel casellario dello "Strano ma innocuo".

Magdi, ignorando tutte queste peripezie, deve essersi meravigliato della mia padronanza nel muovermi in quei grovigli, sempre che non avesse sentito le sirene d’allarme, che avvisavano di un brutto ceffo che s’aggirava, con fare sospetto, nel labirinto.
Mah !
Forse l’abbraccio con cui mi ha accolto era di sollievo, come quello del pastore della parabola evangelica che, lasciato le altre 99 pecore intelligenti, aveva ritrovato l’unica e più fessa !
Ho scelto dal repertorio la migliore dotazione, per dare impressione che "c’ho la faccia ma non sono scemo".
Beh, se non l’ha bevuta, ha incassato da vero signore: merito di un animo che lo porta ad avere comprensione anche per i più disgraziati.
Mi ha accompagnato e fatto accomodare: forse aveva timore che avrei potuto perdermi pure lì.
E qui, dopo le presentazioni di rito, mi chiede un’opinione sul nuovo sito da lui gestito, che è come se, l’allenatore della nazionale, volesse suggerimenti su quale sarebbe la formazione migliore, dal tifoso del bar sport !
Deve essersi accorto subito l’errore commesso che, da come mi guardava, sembrava cercare l’interruttore o lo sportellino delle pile, nel tentativo di spegnere la fissione lessico-nucleare.
Sfortuna vuole non li trovasse, e io non sono come l’astronave del capitano Kirk, nella serie fantastica di Star Trek, che comprendeva la possibilità dell’autodistruzione o l’armamento adatto a zittire il Klingon !
Fortuna per lui che altri dei suoi validi collaboratori sono arrivati, ad assorbire la catastrofe dialettica, che gli scudi spaziali del comandante Magdi stavano già per cedere sotto i colpi della falcidiante mitragliatrice bla-bla-bla.
Tra tutti, hanno formato quadrato, come i componenti di Jeeg Robot o dei Power Rangers, riuscendo pian piano a trovare e staccare la spina, seguendo la prolunga che portava alla presa, strozzando ( qualcuno aveva proposto: usiamo il filo ! ) il profluvio di parole.

Belle teste, veramente.
In alcuni passi, scambiandosi tra loro opinioni e idee, eccoli a sciorinare formule a cui ho presentato complicità, ma ho fatto come il dizionario del telefonino, il famoso T9, quando preso in contropiede: Vocabolo sconosciuto, aggiungo ?
Magdi Allam è partito nel modo migliore, circondato da persone con doti e dotazioni di grosso calibro:
Il sito decollerà, grazie al fiuto di un uomo che ha saputo e sa rinunciare ai Masaniello di turno e ai professionisti dell’informazione gridata, stile "’fanculo ! ", che il nostroMagdi non c’ha...Grillo per la testa, e non cerca lo sballo temporaneo da canna mediatica.

Avrò modo di parlare di questi amici e collaboratori, e di Magdi si sa tutto ormai, che io nulla posso aggiungere a quello che è sotto gli occhi di tutti, per impegno, onestà intellettuale, conoscenze e capacità proprie.
Da parte mia, mi sembra d’aver fatto la figura di quello che va dal dottore e chiede:

- «Chi è l’ultimo ?»
Ovvia e scontata la risposta:
- «TU !».

Ancora, nel lasciare la bella compagnia, apprezzare l’abbraccio di un uomo che ci ha ospitato e ascoltati come figli;
ancora a guardare e ringraziare quei fantastici uomini che gli fanno da scorta, che si capisce non solo perché è loro dovere che gli stanno appresso, come la chioccia con il pulcino.
Stanno proteggendolo, a scapito della propria vita, che ogni militare si gioca, in questi tempi grami;
s’indovina rispetto ed ammirazione, così come da noi dovuta, all’arma che fornisce questi eroici ragazzi.
Anche a voi io dico: «Grazie di esistere» !

Per oggi chiudo il rubinetto ma, è minaccia e promessa assieme: ci si ritrova presto.
Parola di...mitraglia !


Io, secondo me...24.01.2008

mercoledì 23 gennaio 2008

Militi ignoti

Vogliamo un poco parlare di loro, a vedere quanto fanno e quanto potrebbero, militi ignoti nelle mani infantili di politicanti, che con loro ci giocano ancora, come quando erano bambini, credendoli soldatini di piombo ?
Invero, quelle erano le ultime e uniche guerre che i più, di una casta parassitaria, furono in grado di concludere gloriosamente, che per il resto neppure a Risiko ce la facevano a uscirne con dignità.

- «10 100 1000 Nassirya!»

Ve la ricordate questa, vero ?
"Bandiere che bruciano, si sciolgono. Quella d’Israele, quella degli Stati Uniti. La danza eccitata di ragazzi, sghignazzi e saltelli sotto gli obiettivi dei fotografi [...] ecco il verde Paolo Cento, ecco i vertici dei Comunisti italiani, Marco Rizzo e Oliviero Diliberto [...] anche il gonfalone di Marano, con il sindaco Mauro Bertini, che si rifiutò di intitolare una strada ai Martiri di Nassiriya".
Questo è quanto, preso a caso da uno dei tanti giorni d’ordinaria follia cui ci ha abituato una sinistra parte e compagni di merende, a codazzo e traino.
Uno per tutti: "Piero Bernocchi, gran capo dei Cobas, è costretto ad alzare la voce: «Hamas ? Ci sono momenti, in cui l’uso della violenza è inevitabile»".
La scuola di Mosca giustappunto magnificava il terrore quale purgante naturale per metabolismi stitici.
Nulla di nuovo, sotto il sol dell’avvenire.
Non per nulla, ai funerali dei ragazzi caduti, di un Pecoraro fu immortalato lo sghignazzo, mentre "barzellettava" con il compare a fianco.
Già allora la monnezza era a far cumulo !
Oggi, come al tempo del sacrificio dei nostri ragazzi, siamo a vedere a cosa si contrapponevano:
"Iraq. Si fa esplodere davanti ad una scuola elementare, a Baquba: i feriti sono quattro docenti e diciassette alunni, cinque dei quali in tenera età".
Capito ?
La "resistenza", memore che è meglio prevenire che curare, cerca di risolvere i problemi alla radice, tagliando prima della crescita.

- «Ci sono momenti, in cui l’uso della violenza è inevitabile».

Imperativo è che siano assicurati i ruoli e rispetto di copione: la pecora deve fare la pecora e il macellaio il suo mestiere.
Per questo che Israele deve tenere fede all’essere vivaio e allevamento di carne da cannone e da forno;

- «Incomprensibile l’atteggiamento verso Gaza»,

tromboneggia il pomposo pavone con baffino, il - per disgrazia ricevuta - ministro degli Esteri Massimo D’Alema

Da sempre quei pirlotti di Hamas, dopo avere trasformato Gaza in una caserma, hanno ridotto la cittadina di Sderot - per sua sfortuna "equivicina" - che il lancio di razzi ha butterata di crateri, come una luna con le fossette.
Per giusta rappresaglia, Israele ha tagliato per un quarto l’energia a Gaza, ma il governo di Hamas ha approfittato della mossa per tagliare l’erogazione all’interno, dichiarare inesistenti emergenze umanitarie, chiudere i forni del pane e dare così pretesto per denunciare i "crimini israeliani".
Ma come, dico io, non vale il famoso: " Ci sono momenti, in cui l’uso della violenza è inevitabile" ?
No, perché... la pecora deve fare la pecora e il macellaio il suo mestiere.
E poi, la Palestina è lascito eterno di Allah al popolo dell’Islam.
Ehi, scemotti, l’avete scambiato per un agente immobiliare, tenutario pure di case piene di vergini che dovrebbero sollazzare il pisello di quei deficienti che si fanno esplodere tra gli inncocenti ?
Rispetto, Perdio !...e per Dio.
Anche nella striscetta di Gaza l’equivoco equivicino avrebbe voluto mandare i soldatini, prima che Hamas ci avesse da fare a botte e cacciare i "fratelli" di Al Fatah.
Fortuna ha voluto che il destino gli scombinasse le carte, che già gli era riuscito di cacciare tanti militi a far da cuscinetto alla frontiera tra Libano e lo stato ebraico, andando a braccetto con i Kompagni Hezbollah che, innaffiando il territorio d’Israele con missili Katiuscia invece che Quassam, costrinsero la controparte a rispondere per le rime.
I figli di David ancora non capirono che il "Ci sono momenti, in cui l’uso della violenza è inevitabile" non fu per loro, che la pecora deve fare la pecora e il macellaio il suo mestiere.
I nostri soldatini sono serviti a far da tappezzeria e paravento, dietro cui i terroristi, "equivicini" al D’Alema, si sono ripresi dalle mazzolate e pesantemente riarmati.
E vorrebbero far ritirare quelli che fanno da barriera ai terroristi Talebani di Al Qaeda, in Afghanistan, ma erano buoni quelli allora impiegati in Iugoslavia e nel Kosovo.
Ora, questi poveri e bistrattati ragazzi, sono a difendere l’ultima frontiera: l’immondizia di Napoli;
forse torna buono il motto fascionero mussoliniano, per i fascirossi:
"La patria si serve anche facendo la guardia ad un bidone...d’immondizia".
Con l’appoggio di un poliziotto come Gianni, che facendo Di Gennaro come cognome, sarà il prossimo santo a cercare di...trasformare in liquido e liquame il sacchetto del pattume !
Poveri nostri soldati: militi ignoti, dal latino milite ignota;
diversi dal politico che, più che paternità è di "mater ignotae" ovvero...fijio de mignotta !


Io, secondo me...23.01.2008

martedì 22 gennaio 2008

Triplice alleanza

C’è una rete invisibile, ma palpabile quando ci finiamo dentro come le mosche, ed è tessitura di quello che, per neologismo di nuovo conio, chiamo "ComuNazIslam", estendendo a questo, per somiglianza, il termine di "Nuova triplice alleanza", associazione per delinquere che cerca sponda l’un con l’altra, nell'attesa poi della resa dei conti qualora vittoriosa.
Per intenderci: avete presente Il Patto Molotov-Ribbentrop o Hitler-Stalin, trattato di non aggressione, saldatura tra la Germania Nazista e l’Unione Sovietica, teso a dividersi le porzioni della greppia sapendo che, all’occasione, uno dei due sarebbe saltato alla gola dell’altro ?
Ecco, una cosa simile oggi.
- «Esagerazioni, espresse con toni inutilmente allarmanti», mi risponderebbe la caricatura di Baffone Stalin d’oggi, come avanti andrò ad illustrare.
Bene: io sono il primo a sperare di sparare cazzate che, se avessi ragione, di palle ci ritorneranno quelle di piombo !
Però, badate bene: l'Iran dello Yeti, i sicari Hezbollah e lo statuto di Hamas, sembrano trovare...comunismo e comunanza nel dire che, se gli va bene, gli ebrei tornano nei forni e i tipi sembrano fiduciosi che il momento è...equivicino e del messaggio nazista sembrano degni continuatori, tanto che gli darei etichetta con la formuletta di un maghetto nostrano, che usava dire:
- «Io inizio dove gli altri finiscono !»
Restiamo su Hamas, che piccolo è bello e proiezione su scala dei grandi;
Oltre al "mestiere delle armi" altro non conoscono e, avendo meccanica mentale tarata sul grilletto del Kalashnikov, men che meno sono capaci di costruire forme diverse da rampe di razzi, bombe e armeria varia.
Da...mezze cartucce quali sono e valgono, non riconoscendo altre forme di civiltà, come le strutture lasciate in piedi da Israele, ecco che, lasciati padroni di Gaza, subito hanno fatto terra bruciata per innalzare torri d’ottusità.
Ghilad Shalit è ostaggio dei beceri dal 25 Giugno 2006: questo è stato il primo passo per la pace di quelle fogne umane.
Per inciso ( i coglioni vanno sempre in coppia ! ) Hezbollah bissò, sequestrando Eldad Regevt e Ehud Goldwasser.
Da noi, per questi, politicanti della consistenza dei famosi bigoli - pasta di grano tenero - pronti a pretendere grazia per un assassino come fu Saddam, non si scomposero né si misero in lista per bacchettare gli amici "resistenti", a riprova che il mio ComuNazIslam esiste e prolifica, tanto da mettere in ombra il record della famosa madre di tutti gli imbecilli.
Ci prestiamo ad abboccare alla pastura come bamba, che tanti sono i casi di comprovati montaggi, giornalistici e foto-cinematografici dove, con mezzi poveri ma proporzionati alla nostra credulità, c’hanno e ci prendono per il culo pari ai famosi boccaloni, pesci tanto tonti da abboccare, fosse pure ad un dito messo ad uncino !
Siamo alla presenza di lanci continui e quotidiani di fuochi, sulla cittadina di Sderot;
Israele decide di rispondere nel modo più intelligente: infilare nel didietro un pari missile cercando le zucche, teste di...comando dei lanci alla "do cojo cojo".
Oltre a ciò, strozzano o lasciano al contagocce le forniture di gasolio per la termocentrale e di medicinali per gli ospedali.
Chiunque dotato di...Sapienza capirebbe che la soluzione non l’hanno gli Israeliani, ma gli imbecilli della ringhiera dirimpetto, a cui dovrebbero essere dirette condanne ed ammonizioni.
Mai: i compagni che sbagliano lo fanno per giusta causa, che anche l’errore, l’orrore e il terrore era dottrina e programma della scuola di Mosca a cui si sono affrancati tanti dei nostri "taglialingue".
Occhio, Hamaspirlotti: in preghiera, mostrerete il meglio, chinandovi sul tappetino;
le supposte degli elicotteri israeliani vi troveranno parcheggio, come ruote di bicicletta nelle apposite rastrelliere - quelle simili a scolapiatti - chiave fessa di naturale invito !
- «Come dite ? Ah, vi siete trasferiti a vivere nei rifugi della Striscia...vecchi volponi !»
La regola del giunco, contrapposta alla quercia, è sempre valida: mi piego, lascio che il vento cessi ma non mi spezzo !
Quando il tam-tam degli amici - quelli della tribù con l’osso al naso, collanine, specchietti per allodole, falce e martello - amplificherà la risonanza del latrato, battendo la grancassa del tamburo mediatico, avrete "equivicini", partigiani e parziali, tutti i polmoni e le corde vocali dei tanti cervelli parcheggiati all’ammasso, dati in cauzione al ritiro della tessera.
Al primo rintocco dell’osso battuto sull’albero cavo, sicuramente risponderà uno dei capotribù:
quel Massimo D’Alema, per disgrazia ricevuta, ministro degli Esteri dell’italiota sponda, che con la rappresentanza dei macellai ci va a braccetto, come "protettore" lo è di uno come Nasrallah, capo degli Hezbollah, terroristi libanesi, che recentemente ha informato:
- «Abbiamo teste, gambe e mani di moltissimi cadaveri di soldati israeliani».
Anche qui, come per l’Iran di Ahmadinejad, "baffino" sarà a minimizzare:
- «[...] dire che minacci il mondo è un'esagerazione espressa con toni inutilmente allarmanti».
Peccato che i katiuscia e i Qassam hanno poca gittata e non arrivano a centrarlo, quando veleggia con la sua barchetta !
Forse che la missileria di Hamas gli ritorna rigurgiti di malinconico rimpianto, quando i maestri della sua scuola li misero a Cuba, ad un tiro di schioppo dalla gente "iuessei", e rivede in piccolo come anche New York avrebbe potuto essere Sderot !
- «Esagerazioni, espresse con toni inutilmente allarmanti», risponderebbe con la classica pomposa sicumera, abituale per tanti professori e professorini...fascirossi raccolti in liste, da usare come balliste, catapulte e arieti.
Non sono meravigliato: per molti di loro, il "percepito" è più sentito come giorno di paga che quello della Memoria.
Ma, si sa: anche il cinismo era nei sussidiari della scuola di Mosca.
E io sono una pentola di fagioli, che sempre borbotta...forse "esagero, con espressioni e toni inutilmente allarmanti".

Io, secondo me...22.01.2008

lunedì 21 gennaio 2008

Cuori di pietra

Il primo che trovo è il Filippo: Filippo Carcano, pittore lombardo, e ci tiene a farlo sapere.
Lui come gli altri, che vado ad incontrare, sono amici che conosco da sempre, figure abituali nei giardini di Porta Venezia, in quel di Milano.
- «Buongiorno, signor Filippo; lei sarebbe la persona adatta anche a sfondare nella pittura campana: tavolozza di colori da una parte e pennello dall’altra, impugnato come una spada, e immagino le tele che ne trarrebbe, in special modo nell’arte di ritrarre la natura...morta di Napoli».
Salutando, continuo del mio cazzeggio, ripensando e agitando dell’amaro della bile, a vedere come ci stanno menando per il...naso che, nonostante l’evidenza, come cozze allo scoglio, tanti deretani sono a fare corpo unico con la poltrona, e quella inchiavardata alla carica che ne garantisce lucrosa prebenda.
Rosa Iervolino, che fa anche Russo, che dormire è quel che ha fatto sino ad ora, pilatescamente afferma:
- «Il sindaco non ha potere sull’immondizia»;
"O’ re", Antonio Bassolino, che con le mani in pasta, nei bidoni, c’ha trovato l’oro, ora cerca di dividere con il prossimo non l’intascato ma solo...l’insaccato:
- «Tutti gli enti campani devono unirsi con il commissario per sanare la situazione»;
L’anima del fagiolo, che chi troppo ne mangia sa da dove esce, sale e arriva a chi, con mercimonio di voti della regione, c’è campato e bruca:
- «L’emergenza è una vergogna per tutta l’Italia e la dobbiamo risolvere tutti assieme».
Bella questa battuta di Prodi, che per dargli la palma della migliore dovrei prima conoscere quella famosa, che fece ridere il Pecoraro, durante i funerali dei caduti di Nassirya, dove fu immortalato nel ghigno mosso da barzelletta.
- «Il signor NO, com’era definito il Peregrini, in una trasmissione di Mike Bongiorno: dai termovalorizzatori ai rigassificatori, dalla Tav agli Ogm, dal nucleare alle antenne televisive...No, No, No; e pure è riuscito a rendersi ridicolo quando, capendo rava per fava, cercò il primato del surriscaldamento, che per noi era in più di quattro gradi !»
Chi ha parlato era l’architetto Giuseppe Balzaretti, che ho incrociato più avanti, davanti alla base di rocce, vicino alla scalinata in pietra.
- «E già», gli rispondo: «ma non oso pensare dove aveva infilato il termometro per arrivare a quella temperatura».
Lascio il Balzaretti di sasso e con un sorrisino divertito, incastonato come un gioiello, nella coppa a raggiera che fa da sfondo, nel muro di pietra.
Poco oltre m’accoglie la bellissima e imponente quercia rossa, sfrondata dalla stagione e distesa nei suoi tanti e nodosi rami, che io chiamo, per somiglianza, Menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dei sette giorni della creazione e compare nello stemma dello stato d’Israele.
- «Sette bracci...testa gambe e mani; caro Beppe, la musica è cambiata».
Certo non sono a contraddire, che chi ora ha parlato è musicista, Giuseppe pure lui di nome e Giacosa il cognome.
- «Abbiamo teste, gambe e mani di moltissimi cadaveri di soldati».
Chi parla è Nasrallah, capo degli Hezbollah, terroristi libanesi con cui il nostro Ministero degli Affari Esteri, Massimo D'Alema, non disdegna accompagnarsi a braccetto.
La premiata macelleria mette in mostra porzioni di polpa, appesa a ganci mediatici, per uno scambio di prigionieri.
Mi chiedo: se Israele accettasse, come "Par condicio", dovrebbe restituire a spezzatino pure i terroristi in sue mani ?
Sicuramente, davanti a tanto scempio, nessuna delle nostre plastiche facce di merda - tanto pronti a chiedere grazia per uno stragista come Saddam Hussein - sarà a latrare, che nessuna lista di "Professoroni" o "Fisici" sarà a dare della bestia a carnefici e carneficina da mattatoio !
Forse, essi stessi "Taglialingua", hanno ammirazione, empatia, simpatia e simmetria con la medesima radice: "Taglia" ?
- «Eh, caro Fontana, non dirlo a me: abbiamo lottato per avere figli che i valori li riconoscono solo se stampati sulle banconote !»
Sovra pensiero, ancora una volta sono stato colto di sorpresa, dal saggio Ernesto Teodoro Moneta.
Polpastrelli di una mano in appoggio, e l’altro braccio piegato a gomito, sul fianco, mi squadra severo, a mettere soggezione con quei baffi e il pizzetto.
- «Di me dicono sia pensatore pubblicista, apostolo della pace fra libere genti...tranne che per la dipendenza al portafoglio».
Lo guardo e sorrido: incrocio d’occhi cospiratori e complici che, senza parole, si parlano.
- «Esimio, lei sicuramente m’indica la famosa colletta per i morti della ThyssenKrupp, quei poveri disgraziati sfiammati dai fornetti della teutonica fabbrica».
Il verde Roberto Poletti e Maurizio Bernardo, di Forza Italia, proposero una colletta per procurare fondi, da destinare ai famigliari delle vittime.
Vigilia di Natale: raccolti - al Senato - 1.300 Euro;
rompendo gli zebedei, dopo l’Epifania, si arrivò a 6.000 Euro;
denunciati alla stampa i micragnosi, che guadagnano in un mese quanto una famiglia operaia in stagioni inoltrate, arrivarono - sotto la luce dei riflettori - alla mirabolante cifra di Euro 17.000: la media di 27 per deputato !
E questi si sono attribuiti e cuccati un aumento netto, in busta paga, di 200 Eurini al mese, mentre milioni d’italiani sono ancora a lottare per il rinnovo dei contratti di lavoro, e non certo a spuntare quella cifra !
- «Cuori di pietra !»
Come dare torto all’amico Ernesto Teodoro Moneta ?
Gaetano Negri è più riflessivo: seduto, un braccio piegato sull’addome e il dorso della mano a sostenere l’altro che, con la mano a base sostiene il mento, su un viso buono e pensieroso, attraversato da baffoni folti, a pettine.
- «Nemmeno Gesù ottenne tanto, entrando in Gerusalemme in groppa ad un asinello, con a lato folle festanti che agitavano foglie di palma; la "sciura" Mastella ha saputo ottenere di meglio: al rientro a casa, per gli arresti domiciliari, ha fatto il bagno di folla, tra processione, lancio di petali di rosa e fiaccolata».
Guardo il meditabondo Gaetano e gli rispondo:
-«E già: Gesù non ha offerto raccomandazione né posti di lavoro e neppure è riuscito ad inserire nell’amministrazione romana i suoi !»
E pensare che il marito è il Clemente Mastella, Ministro della Giustizia, che la difende quando s’attacca ad altri, ma a lui e "Casta familiis", guai a chi lo tocca !
E io, stupidamente a chiedermi...Why not ?
Mi siedo su una panchina, a sfogliare il giornale.
Mi sento osservato: guardo in su e, no, meglio un’altra seduta.
- «Dai, Giuseppe, non avrai confuso la mia camicia rossa con quella della parrocchia comunista ?»
Quel che mi faceva ombra, in piedi, braccia conserte e fare canzonatorio era proprio lui, il generale Giuseppe Sirtori.
- «Oh, generale, mi perdoni, che il vedere rosso è come per il toro, quando gli agitano davanti il panno. Vede anche lei quanto quell’Italia, che ha aiutato a far nascere, è caduta in basso; i bersaglieri c’hanno fatto una piccola breccia, per entrare nello Stato Vaticano, ma la...Sapienza d’oggi vorrebbe fare come Scipione con Cartagine: tabula rasa e sale, da spandere su macerie fumanti più che in zucca !»
Mi guarda triste;
- «Povero amico mio: io, noi, abbiamo fatto il nostro tempo; ora sono quelli come te che devono cercare di risalire il fondo, che tanti vorrebbero invece farvi ancora scavare per scendee più in basso !»
Ah, dimenticavo: Carcano, Balzaretti, Giacosa, Moneta, Negri, Sirtori: hanno cuore di pietra perché mezzibusti e statue, memoria di una stagione risorgimentale e garibaldina, quando gli uomini avevano radici.
Sopportatemi, io faccio parlare anche i sassi...e ho solo attraversato un piccolo parco, dove i nostri antichi padri vivono con un cuore di pietra, ma niente a che fare con certi contemporanei !

Io, secondo me...21.01.2008

venerdì 18 gennaio 2008

Vuoto...a vendere

Papa batte Soviet uno a zero !

I pochi svegli non hanno gioito quando il rimanente della squadraccia ha esultato: l’intero campo della...Sapienza a disposizione non è bastato ad impedire loro di infilare, testa e palle, nella propria rete.

Mai l’assenza ha contato più della presenza, il vuoto più del pieno, che se si fosse lasciato tutto come stava, l’avvenimento, di per sè, avrebbe fatto tappezzeria: un’abitudine, un automatismo delegato, per attività e attenzione, alle terminazioni nervose periferiche del sistema mediatico, come il lavarsi i denti o mettere i calzini.

Chi, più di tanto, avrebbe dato peso al solito discorso del Papa, per la solita apertura dell’anno accademico, nella solita Università, sia pure importante ?
Sarebbe stato come per il sonnacchioso discorso del Presidente della Repubblica per fine anno, la prevedibile predica di un parroco di campagna, il comizio dell’ennesimo candidato, la paternale dei genitori e così via.
Solo il mezzo milione di palline colorate fatte rotolare dalla scalinata di Trinità dei Monti da Graziano Cecchini, quello che già mise il colorante nella fontana di Trevi, sarebbe bastato ad eclissare il noioso avvenimento.
E vorrete mica mettere quanto effetto spugna avrebbe avuto il "Mastellagate" o la pruriginosa provocazione della prosperosa Arcuri, che lancia il guanto di sfida ai maschietti, affermando che lei è come il chiodo per la camera d’aria, che l’ansia da prestazione affloscia la salamella dell’omino ?

Capita, quando si è golosi, che arrivi il mal di pancia per troppa ingordigia.
Erano riusciti a scalettare il Santo Padre dietro il Mussi e Veltroni, nella precedenza dei bla-bla-bla;
avrebbero salvato capra e cavoli e preso due piccioni con una fava: un matterello, più che livella, a far lievitare lo spirito laico, spingendolo più in alto di quello cristiano !

Grazie a Dio i rivoluzionari antepongono muscoli a cervello e, quando tentano di scimmiottare il secondo, usano i pochi neuroni che, naturalmente, sono specializzati solo per muovere i primi.
Per la faccia che hanno, sono a somiglianza di una "sinistra" classe politica di cui sono costola: è per questo che stiamo andando a rotoli, che con le carte c’hanno poco a che fare, se non sono come quella igienica, pagella con cui hanno superato ogni esame con il "Sei politico".

E i Fisici ?
Eccoli a fare la foca con la palla, pronti ad ogni esercizio d’acrobazia per un piatto di pesciolini, il prezzo per la svendita di una presunta, pretestuosa e presuntuosa primogenitura, fatta di medaglie di bronzeo materiale, come le facce.
Non è l’essere dotto, ma dottrina quella che spandono, che lo schiacciarla non conviene: s’aggiungerebbe puzza allo sporco.
Il loro mettersi in lista ha valore come quella della spesa: serve perché utile, ma non indispensabile, che è secondo quello che poi è disponibile o migliore che si sceglie.
E poi - Dio mio! - il titolo non fa il tuttologo che, fuori della loro specialità e utilizzo, sono preziosi come una borraccia piena di monete nel deserto !
La loro capacità nel muoversi in terreni che non gli sono propri ha lo stesso valore per me ottenere una "Laurea ad Honorem" in idraulica e, nonostante quella, del tubo sarei a capirne...un tubo e certo, chi avesse il lavandino che perde, mai mi preferirebbe ad un idraulico e con quel papiro ci farebbe pallottola, a turare la falla !

Con la Sapienza hanno fatto come per la bottiglia del vino...rosso, che ai sinistri, di resto, è tornato solo il vuoto e, che se lo mettano bene...in testa: solo quello del Papa è a vendere;
la Sapienza con quello ha dato aria solo a dei palloni, per gonfiarsi e, alla Chiesa, uno scrigno da riempire !

Grazie, Soviet: a voi la l’oscurantista caverna e la clava, che a noi basta l’illuminismo del bel sole...dell’avvenire !


Io, secondo me...18.01.2008

giovedì 17 gennaio 2008

Tempo di scadenze

- «Il 27 Gennaio è...»
Con l’intento e la convinzione di anticipare quello che credevo scontato finale, e lasciare pure basita la moglie per tanta dimostrazione d’intuito, accodo e chiudo con un bel:
- «...giorno di paga !»
Avete presente quei giochi dove, alla penalizzazione, l’intera linea dei numeri del punteggio comincia a cercare lo zero assoluto, in un ticchettio infernale che si amplifica man mano che ci si avvicina alla gogna, a mostrare quanto in basso sei caduto ?
Ecco: lo stesso per me.
Ho letto nei suoi occhi che, se fossi stato un elettrodomestico, avrebbe tentato, se ancora valida la garanzia, di convincere il venditore a riprendermi indietro e, se tanto miracolata, rifiutare senza rimpianto pure la restituzione di quanto pagato all’acquisto.
Ho capito che, la rassegnazione con cui mi ha risposto, era il realizzo che, no, doveva tenersi il tarocco, come per Napoli la spazzatura.
- «...Onomastico ? Compleanno ? Anniversario di matrimonio ?»
Come ai tempi del Flipper, troppi scossoni ad una memoria che non c’è, mi ha bloccato e fatto perdere punti.
- «...il giorno della memoria !»
Bestia che sono: ha ragione.
Come si fa a confondere i termovalorizzatori di Pulcinella o i fornetti della ThyssenKrupp con quelli di Auschwitz-Birkenau e simili, la Shoà e l'Olocausto con contabilità che, a pareggio di bilancio, contava uscita di casa di sei milioni d’ebrei per un’entrata...di cassa, di pari numero, a dare risultato zero, che, si sa, non conta nulla.
Stupido e riduttivo l’aver in agenda e a memoria la festa della mamma o del papà, dei nonni, della morosa o della donna o il ricordo dei morti: la mercificazione d’avvenimenti che dovrebbero essere a macero in noi nel quotidiano, e non a "Bagnomaria", portati a bollore leggero per poi esaltarne i sapori solo nell’effimero di un momento !
Ogni tanto l’essere smemorati aiuta: forse è come quell’effetto che il corpo mette in atto quando il prendere coscienza e conoscenza di una realtà che potrebbe danneggiarti, come il sovraccarico di corrente su un conduttore sottodimensionato alla bisogna.
Per altro, non sempre funziona: alcune volte è come la carta moschicida e ti cattura, t’invischia e attorno tesse una leggera pellicola, come quella del ragno, che t’imprigiona.
Come giorni addietro, quando ho avuto modo di vedere in rete le immagini del frutto di un aborto;
il feto, in via di sviluppo nel grembo materno, aveva preso forma dalla fine della settima od ottava settimana dal concepimento.
Avete mai rotto un uovo ?
Ecco: immaginate di vedere un bel tuorlo rosso sangue con in mezzo avanzi, che s’indovina perfettamente che sono braccine e gambette, e un’olivetta con due occhietti abbozzati, il tutto già formato e contenibile nella rotondità di una moneta.
Non avete mai visto, vero ?
Sfido chiunque a guardare e poi continuare a credere che, interrompendo il più grande miracolo della vita, giocando con il tempo e l’orologio, è come preparare una frittata per colazione !
- «Per la sepoltura del feto ci pensa lei o preferisce che lo faccia l’azienda sanitaria? Metta una croce e una firma qui».
Un bel sacchettino nero della spazzatura e via: questa, di raccolta differenziata, funziona a meraviglia !
Che centra tutto questo ? Nulla.
All’arrivo nei campi di macelleria, i bambini erano subito avviati alle docce: forse è per quello che ogni tanto si sente parlare di...pulizia etnica ?
La generazione ultima sarà tale anche nel poter vedere con i propri occhi la persona e le testimonianze di quello sparuto gruppetto di sopravvissuti ai campi di sterminio.
Dopo di quelli, il buio.
Ancora di più il giorno della memoria sarà come la festa della mamma o del papà, dei nonni, della morosa o della donna o il ricordo dei morti, con cui, identificati, magari saranno a condividere giorno, nello stesso calderone accomunati.
Biiip...Biiip...Biiip
- «Ah, già, il promemoria sonoro dell’agenda elettronica. 27 Gennaio, giorno della memoria...e di che ? Madonna, non l’ho scritto».
Brutta cosa, in...Tempo di scadenze.


Io, secondo me...17.01.2008

mercoledì 16 gennaio 2008

U' figghiu miu

Giusto per proseguire il discorso di questi ultimi tempi, sposto il dire e il percorso da una pattumiera all’altra: da un certo scarto di bucce di politica e politici italiani alla monnezza "BassolinIervolinPecorariana", per poi descrivere altri che vorrebbero fare gli...inceneritori, e certo pronti ad importare i forni della ThyssenKrupp, che si sono rivelati capaci, come quelli dei nonni, per sfiammare il prossimo.

Il Papa come Sderot: lo sparare addosso è uso quotidiano, a questo e a quella;
unica differenza: il Papa abbozza, offre l’altra guancia, incassa e passa oltre, mentre Israele ha la brutta abitudine di rispondere, a muso duro.

- «AAAAAaaaaaargh ! Poviru figghiu miu mortu !»

Ora che gli è toccato pagare del suo e non d’altri, il piagnone s’incazza ancora peggio.
- «Giuro su Dio che la Palestina, tutta la Palestina, dall’Egitto fino al Giordano sarà liberata dai criminali sionisti».
Mahmoud al Zahar, ministro degli Esteri di Hamas, paga di suo nel capire la differenza che c’è quando "L’armiamoci e partite" non funziona e lo sputare controvento ti ritorna in faccia.

"[...] l’incursione israeliana a al Zeitoun, a est di Gaza, ha provocato la morte di almeno 17 palestinesi e il ferimento d’altri 40, secondo l’ultimo bilancio ancora provvisorio. Tra le vittime c’è anche Hussam Zaharr, 24 anni".
Brutta roba quando, ai Mahmoud di turno, tornano i...resti di quanto speso, frutto di sudato investimento.

- «GNEEEEeeeeeee ! Poviru figghiu miu mortu !»

E che vuoi, la medaglia ?
Ce l’hai messo tu come comandante operativo delle brigate Ezziddine al Qassam, braccio armato del movimento Hamasterrorista.

"Poviru figghiu"...ma Vaffan...!!

quanti ne hai massacrati, tu e la tua mandria, che ormai i vostri eredi li tirate su con pappine di polvere da sparo e omogeneizzati al plastico !

«[...] tutta la Palestina sarà liberata»...

Che, non ti basta usare il camposanto dove abiti per seppellire quel che ogni genitore considera tesori:
credi, come Pinocchio, che il seppellirli ne faccia poi crescere la pianta ?
E c’è ancora chi è convinto che tu e simili siete il risultato di milioni d’anni d’evoluzione !

Esseri involuti e ottusi, incapaci d’uscire da un vicolo cieco, che sono come quello che, in una mostra di sole porte nella piazza del mercato, continua ad ostinarsi nel cercare di forzarle per tirarsene fuori.

L’Hamassa d’idioti accusa il presidente Abu Mazen e Fatah d’essere complici della morte del giovane.

- «La liberazione della Palestina avverrà perché la nostra fede entrerà in tutte le case palestinesi».

Penso sia stato un errore d’interpretazione: Hamas non entrerà nelle case, ma nelle...casse;
quelle, per intenderci, di legno, fatte su misura da un sarto d’eccellenza: il becchino !

- «Risponderemo al raid d’Israele in modo appropriato. Ci difenderemo con tutti i mezzi»
...o forse intendevano "Con tutti i razzi" ?

Giusto per capire con che razza di debosciati mentali abbiamo a che fare, ecco il genio:
- «[...] è il frutto malvagio della visita del presidente Usa Bush: ha aizzato i sionisti e ha fatto pressioni sulla parte palestinese perché dimostrasse maggiore intransigenza nel dialogo interpalestinese».
Parola di Khaled Meshaal, responsabile politico di Hamas,
Proprio Gaza si è rivelata come la "Fattoria degli animali" di George Orwell;
non frutto di conquista, ma lascito di "intransigenti sionisti", ha fatto sì che, illuminati palestinesi, dimostrassero i propri talenti alla ricerca della pace, azzerando le precedenti infrastrutture per costruire rampe di lancio per missili, facendone una caserma e scacciando con le armi altri fratelli...compagni che sbagliano !

- «Il nostro popolo non può far passare questi massacri sotto silenzio».

E quelli che avete...immortalato ad ogni occasione ?
E quelli che vi proponete di fare, in quella riedizione del Mein Kampf che è il vostro statuto ?
Ormai è una generazione marcia fino al midollo che, come per la frutta, ha bacato pure quello che sta in contatto: i propri figli.

- «Questi massacri non possono portare la pace».

Neppure i vostri missili e il rapimento e la detenzione dei ragazzi israeliani !

- «Poviru figghiu miu mortu !»

Imbecilli !

Io, secondo me...16.01.2008

martedì 15 gennaio 2008

Scienza, Sapienza e Scemenza

- «Ci sono più cose in cielo e in terra che non ne sogni la tua filosofia...»

Il principe del dubbio, l’Amleto di Shakespeare, con quelle parole raffronta e rapporta Scienza e Sapienza con la Scemenza di chi crede di avere in mano l’intero scibile con relative verità rivelate, che una simile onniscienza comporterebbe.

Un famoso ritornello delle Sorelle Bandiera faceva così:

"Fatti più in là
così vicino mi fai turbar
fatti più in là a a a a a a".
[...]
che male che mi fai
se sei vicino a me
fatti in là fatti in là
fatti più in là a a a a a a".

Non sentendosi ancora tanto forti da rivolgere simile invito al trasloco al buon Dio, c’è chi s’accontenta di usare gioco di sponda, parlando alla nuora perché suocera intenda: bruscamente al Papa si rivolge invito allo sgombro, che all’Università La Sapienza solo la Scienza la deve far da padrona, tanto da riportar anatema nella lista della Scemenza, ove c’è chi si segna e sgomita per poter arrivare alla notorietà catodica, orgoglio della mamma, a poter dire:

- «Sono contento di essere arrivato uno !»

Ed ecco che il...Benedetto uomo - Vicario di Cristo o di Pietro, a seconda delle scuole di pensiero - pare il protagonista del cartone animato del leone Svicolone, che tenta di vivere una vita da uomo ma è perseguitato da un cacciatore, scappando inseguito dai pallettoni e gridando con accento bolognese il famoso:

- «Svicolo a tutta mancina !»

Considerando la direzione, è come cadere dalla padella alla brace, che ormai è da quella parte che...Svicolone XVI deve attendersi il Kalashnikov.

- «Ci sono più cose in CIELO e in terra...»

L’oppio dei popoli non è solo in alto, ma anche in basso, ed è sballo per chi crede l’unico fiammifero in una notte senza luna, dimenticando che è forse la distanza a non permettere il vedere gli altri lumi, che se soltanto ci si avvicina l’oscurantismo diventa illuminismo !

Innumerevoli sono state le correzioni di rotta, in tutti i campi del sapere, come tanti sono stati i vicoli ciechi che l’umana Storia ha imboccato ma, senza di questi, mai si sarebbe capito quanto la verità fosse vicina o meno.

Il tafano serve quanto il cavallo, che senza il primo che gli punge il culo, il secondo starebbe in ozio.
La Scienza mai sarebbe andata lontano senza i morsi della Filosofia e delle Religioni, del contraddittorio in genere, così come i suoi dirimpettai del pensiero: è - deve essere - un principio di vasi comunicanti, non una fossa biologica che non si depura delle proprie tossine.

Non abbiamo bisogno di "Taglialingue", come li chiama Magdi Allam, che di suo ha già avuto liste di "Sapiens" che si sono aggregati per la caccia.

A breve ci sarà l’inaugurazione dell’anno accademico, in quel de La Sapienza, a Roma.
Su invito e per volontà del Rettore, sarebbe toccato a Benedetto XVI la "Lectio Magistralis", il discorso introduttivo, a dare il tono dell’anno universitario.
Apriti cielo: la legione delle tre "S" ha alzato scudi e scudisci !

- «Il Papa è un oscurantista; ha parlato male di Galileo difendendone la condanna, diciassette anni fa».

Ci sono più ignoranti in cielo e in terra...

Come a Ratisbona, l’attuale Santo Padre riportò frasi pronunciate da altri, in un contesto e in una rappresentazione a più attori.
Ecco che, dall’Homo Binladensis all’Homo tre "S", arriva la stessa...lectio magistralis:

- «C’ho capito ‘na mazza, ma parlo perché c’ho fiato».

Ignoranti e ignorando tanta ignoranza, partendo già dal principio con un errore, i soliti noti sono andati in un crescendo perseverare.

In un primo momento tanta cagnara ha ottenuto di mettere il Papa...in riga: prima di lui, quattro gatti tra cui il Ministro della Ricerca Fabio Mussi e il gigante esperto in arte cinematografara come Walter Veltroni.

Visto che la scaramuccia ha fatto breccia tra le guardie svizzere, allora meglio battere il ferro fino a che è caldo:

- «Quel Papainvito non s’ha da fare !»

Si fa avanti un megafono: «...lui è convinto che quando la verità scientifica entra in contrasto con quella rivelata, la prima deve fermarsi [...] ciò non può essere accettato».

Quanta maschia virilità in questo: «Papa, go home !».

Ma chi di noi oserebbe contestare che...

- «...quando la verità rivelata entra in contrasto con quella scientifica, la prima deve fermarsi» !

Fondata, fondamentale e fondamentalista: anche la legge delle tre "F" s’adatta allo scopo !

Proprio quello che m’aspettavo dai discepoli...dell’oscurantismo illuminato delle tre "S".


Io, secondo me...14.01.2008

lunedì 14 gennaio 2008

Munnezza, ThyssenKruCC e...Thyssenefrega !

Quando pure la fabbrica dei crucchi arriva a sbatterti in faccia un bel «Chissenefrega», siamo alla frutta, alla canna del gas;
come non ricordare quello sberleffo che, in uno dei suoi film, l’Albertone nazionale rivolse agli operai:

- «Lavoratori...PRRRRRrrrrr », e giù una pernacchia rutto-viscerale !

Ebbene, la ThyssenKruCC non solo la rivolge a quelli, con il suo "Rogo, colpa degli operai: non dovevano distrarsi", ma all’Italia tutta, che il coraggio d’arrivare ed affermare una tale bestialità è arroganza e sicumera, quando chi ti sta di fronte conta come il due di picche, un ebreo nel campo di Auschwitz;
anche da noi hanno concluso che..."Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi !
Ad affondare il colpo ecco che, l’amministratore delegato del gruppo italiano, Harald Espenhahn, addirittura istruisce e aizza i Dobermann contro l’unico sopravvissuto:

- « Va fermato !»

La colpa ?
la prima per averla scampata e, subito dopo, il raccontarla usando, come mezzo di comunicazione ed informazione, l’arma più micidiale ed efficace: la televisione !

Nel delirante documento del Ponzio Pilato Teutonico segue lista di alcuni "osservati speciali":

il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e il ministro del Lavoro, il torinese Cesare Damiano;
il primo, nel 2004, dopo un disastroso incendio nello stabilimento - fortuna volle, senza vittime - riuscì mettere il bollino di responsabilità sul culo di cinque dirigenti, tra cui il predecessore di Espenhahn, l’ultimo" fuochista".

Sul secondo, seguono sputi:
"[...] non si può far pressione sul governo italiano perché c’è lui, visto malissimo per essere schierato apertamente dalla parte dei lavoratori.

Ma guarda tè che, con tutti gli accomodanti politici in giro te ne doveva capitare proprio uno così "
anomalo".

L’affondo avviene sul piano dell’ammissione di quanto è efficace la denuncia fatta dal tubo catodico:

"[...] Ma non lo si può attaccare pubblicamente [...] l’operaio è diventato un simbolo, circondato da simpatia e solidarietà in una città in cui i comunisti e i sindacati sono più organizzati e forti che altrove".
E già, sennò chissà come avrebbero...rosolato e cotto a puntino quel poveretto, che ci deve essere sempre un qualcosa che disturba, quando qualcosa scampa al forno !

- «[...] il telefono interno non funzionava ritardando l’allarme, e gli estintori erano vuoti».

Ma nella fabbrica si doveva anche produrre bronzo e tolla, a foderare le facce dei vari Harald Espenhahn:

- «Gli operai si sono distratti».

La ThyssenKrupp manifesta, in questo modo, il disprezzo per un paese da cui ci si sente incompresa, che crede aver donato i migliori anni della sua vita.
Vabbè...Thyssenefrega !

Dicevo: quando, in casa altrui, si fa la voce grossa o ci si muove come nella casa del servo, tanto deriva dal percepito, dall’interpretazione di segnali che giustificano il ritenersi... "Uber alles ", sopra tutto e tutti, causato dalla degenerazione di una classe politica più che da vizi e difetti di un popolo.

I segni arrivano da lontano,

- «L’emergenza è alle spalle e ogni allarmismo è destituito da qualunque fondamento, e si basa unicamente su effetti emozionali, amplificati dai media a livello internazionale. La città è pulita e i cumuli di rifiuti non ci sono più».

Con queste parole, indignati e offesi, la Iervolino e Bassolino si rivolsero agli Stati Uniti d’America, rei di aver consigliato i propri cittadini, attraverso gli uffici consolari, di prestare attenzione ad andare a Napoli, che i rifiuti non raccolti potevano emanare esalazioni tossiche.
Capito ?
Volevano le scuse di Washington, l’estate scorsa, che stava per andare a ramengo la stagione turistica:
mentivano sapendo di mentire !

Si può perdere una battaglia, persino una guerra, ma non la dignità, che quella ci espone al ridicolo, e la derisione a non essere più credibili.

- «La munnezza ? Colpa degli italiani: non dovevano distrarsi» !

Germania e Svizzera chiedono i nostri rifiuti, dimostrandoci quanto sono loro bravi alchimisti, tanto da trasformare la merda in oro.
Da noi, gli stessi che hanno collaborato nell’ammassarla, la difendono mandando l’esercito e mettendo a capo dell’emergenza un poliziotto, manganellando quelli che cercano di pararsi dopo che lor signori ci hanno starnutito in mezzo, come un mugnaio nella farina del mulino !
Non contenti del prodotto di tanto ingegno, sentono impellente la missione dell’evangelizzatore: che tanto tesoro non sia disperso, ma al banchetto siano tutti.

"Aggiungi un posto a tavola
che c'è un sacchetto in più
se sposti un po' la seggiola
stai comodo anche tu,
gli amici a questo servono
a stare in compagnia,
sorridi al nuovo ospite
non farlo andare via
dividi il companatico
raddoppia l'allegria".

Come se un Pecoraro c’avesse portato a transumare le pecore che, si sa, durante il cammino lasciano caccole.

"Aggiungi un posto a tavola...raccoglile anche tu".

Ma se dobbiamo raccogliere gli escrementi, almeno si abbia decenza di innalzare croci politiche sul Golgota, ad appiccare con le puntine da disegno chi, sino ad ora, con i sacchetti d’immondizia s’è fatto il conto in banca, pretendendo poi di caricarsi d’onori lasciando gli oneri al prossimo.

Questo è un paese con un corpo da funambolo e una testa di...mummia rinchiusa in un sarcofago.
Quattro gatti di Senatori a vita fanno bello e cattivo tempo, dinosauri sopravvissuti, assieme a figli e nipotini, al meteorite della Prima Repubblica, quella che gridando «Apriti sesamo», al posto del tesoro di Alì Babà si è trovata piena di ladroni, come aver aperto la dispensa dopo che i topi avevano avuto il tempo di servirsi !

Di quei tempi c’hanno lasciato le regole di vita: "Non vedo, non sento, non parlo" e la convinzione che il mondo è dei furbi !


Io, secondo me...14.01.2008

venerdì 11 gennaio 2008

Facite ammuina

Dicono che i buchi neri sono presenti nell’universo e ingoiano tutto quanto ha la sfortuna di capitare loro a tiro.
Devono stare, in rapporto, come i nostri politici con i soldi e le cadreghe: la forza d’attrazione e cattura è la stessa, quanto poi impossibile quella di fuga.
Una volta ingollato il pasto hanno arte nel fare faccia da ebete, a voler sembrare d’essere innocui, come il pitone dopo il pasto, non fosse per la deformazione esofagea.
A Napoli c’hanno marciato...anzi: marcito;
ora, alla resa dei conti, nessuno è costretto, vuole o ha un briciolo di dignità per smammare dalla scarsella delle palanche.
Ecco all’opera tecniche collaudate di sputtanamento, lo scaricare cacche non più sulle strade ma sulla gente.
Ora la rivolta è colpa di facinorosi o teppisti, subito però messi al loro posto con i manganelli...a seguire, l’olio di ricino.
Unica responsabile è la mafia che, come Berlusconi, è spugnosa quanto basta per accollarsi quanto di proprio e anche d’aggiunto, a...discarica d’altri.
Pecoraro Scanio, Bassolino e la Iervolino ?
Vittime.
Sono i napoletani ad essere sozzoni.
Soluzione ?
Prodi manda l'esercito a combattere la munnezza, e Gennaro ( non il Santo ) passa dalla lotta alla mafia a quella sulla merda.
Per il restante, la politica adotta il Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841 (usato in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno ):

Art. 27
"Facite Ammuina".
"All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tiene nient’ a ffà, s’aremeni a ‘cca e a ‘ll à".

Normale.
Avete visto Prodi mentre era sulle nevi, nel tentativo di sciare ?
Prima fissava il caschetto, cercando il verso per indossarlo, riuscendo a farlo solo grazie ai suggeritori fuori campo, non prima d’essersi smarrito guardando il buio del suo interno;
poi eccolo a cercare di agganciare gli sci che, alla fine, impazientiti ed impietositi, hanno cercato da soli gli agganci degli scarponi.

Ecco quanto: l’articolo 27 applicato alle doti intuitive di come cavalcare la situazione...‘na frana !


Io, secondo me...11.01.2008

giovedì 10 gennaio 2008

Il mazzo di...Fioroni

Si dice e lo si dimentica: "Una donna non si batte neppure con un fiore".

Boh !

Forse saranno cambiati i tempi e pure io, come il divin poeta, attardato e tardo, per strada, nel mezzo del cammin di mia vita, la diritta via ho smarrita: ora gli si fa il mazzo e si schiaffeggia - in un mondo di superlativi - con i...Fioroni, come insegnano le scoppole alla Moratti !

Guarda tè se mi tocca spezzare una lancia in suo favore quando, per la storia dell’Ecopass - la tassa di strozzinaggio sull’aria - l’avrei volentieri riempita di buffetti sulla guancia...usando i nuovi pali di segnaletica, che a vedere le fotografie dal satellite, dell’intera pianura lombarda, la cerchia tangentaria e tangentizia, più che dai bastioni meneghini dovrebbe essere ai confini della regione !
E, per logica, Napoli, come i reattori di Chernobyl sarebbe da ricoprire con una colata di cemento !!

- «O accetti i figli dei clandestini sui banchi dell’istruzione o ti gambizzo le sovvenzioni statali !»

Cazzo: basta solo essere Ministro della Pubblica istruzione e sei padrone di scarsella e palanche, signore delle acque che, se non c’è obbedienza, chiude cerniera e rubinetto !

Ora, passi per la salute, che l’aiutare il prossimo è del buon Samaritano e questione d’umanità, ma perchè estendere anche il resto dei servizi a chi è entrato nel paese sfondando le porte ?
Loro sono i figli, come l’onere di riconoscere, e farsi conoscere, nel paese che li ospita;
Fatto salvo le cure medico-ospedaliere, tutto il resto deve ottemperare a che la società possa sapere con chi ha a che fare e dare:

Leggo, per lo scorno del disinformato Fioroni:
"Tornando a Milano, si deve aggiungere che la circolare del Comune non esige ai fini dell’iscrizione il possesso del permesso di soggiorno. Ritiene requisito sufficiente aver presentato la relativa richiesta, e quindi avere il cedolino che lo dimostra, senza porre a carico dell’immigrato le eventuali lungaggini degli uffici italiani; tiene conto comunque dell’avere lo straniero rispettato un dovere elementare di lealtà verso lo Stato ospitante"

E pensare che il conoscere dovrebbe essere proprio il cavallo di battaglia d’ogni "Ministro della Pubblica istruzione".


Bene, sciura Moratti: un lancia per lei l’ho spezzata così, per l’EcoTASS, se l’incontro, mi trovo ben due legni...per bastonarla !


Io, secondo me...08.01.2008

martedì 8 gennaio 2008

L’arcangelo Gabriele

Quando ancora non esisteva la stampa e neppure il giornalista, c’era lui: Gabriele, l’Arcangelo;
praticamente faceva tutto da solo, dall’impaginazione alla divulgazione: non per nulla era il Messaggero, " La mano sinistra di Dio".
Vorrete mica mettere in discussione quel che diceva uno così, nè ?
Memorabili i suoi Scoop, notizie giornalistiche sensazionali:
rivelò che Giovanni Battista sarebbe nato da Elisabetta, "annunciò" a Maria che avrebbe partorito Gesù e suggerì il Corano a Maometto nostro.
Un vero Montanelli dei suoi tempi !
Ai nostri giorni ci dobbiamo accontentare dell’altro Gabriele: l’Adinolfi, politico e scrittore;
certo non è la mano sinistra di Dio, ma l’estrema destra sicuramente, messaggero a servizio di tale ideologia.
E anche il suo dio è ad immagine e somiglianza.

- « Onore al Rais e pietà per i nanerottoli !»

E già: morto un duce se ne fa un altro e, morto pure quello, si porta all’altare.

- «Un anno fa Saddam Hussein se ne andava, come un gigante. Nella fierezza con cui seppe morire schiacciava come nani i suoi aguzzini».
Come per le piante: quella che arriva al sole fa da ombrello alla crescita di quelle sotto, togliendo la maschia luce, superba come la fiamma tricolore.

- «Un leone, un vento, un gigante, un esempio, un padre, un condottiero, un capo, egli si staglia ancora sullo sfondo dei cieli assiri».

Cazzo, che bello: sembra d’essere ai cartoni di Cinecittà, con sottofondo dell’Istituto Luce e timbro del MinCulPop, il fascioministero della Cultura Popolare !

E, per chi gli ha appeso altro duce, nel "PiazzaLoreto", con sfondo di cieli assiri:

- «Aguzzini che parlano inglese, persiano, ebraico, e altri ancor più minuscoli: servi immondi che farfugliano in arabo».
Proprio incazzato nero il Gabriele, ma già di colore era già in...fascio, che la manina che allungava era al culmine del braccino teso.

- « L'esempio sta dando forza e coscienza [...] alla causa della libertà, dell'indipendenza [...] dell'autodeterminazione».
Manca poco che riporti pure "Otto milioni di baionette" e "Oro alla Patria" e siamo al cortocircuito malinconico-nostalgico del "Quando c'era lui, caro lei" !

- « [...] per sentirsi vivi devono impiccare i giganti. Che li guardano, così, ancora da più in alto».

E già: i nani sono sotto...terra, nelle fosse comuni !

A Gabriè: «Ma VAFFA.....» !!

Io, secondo me...08.01.2008

lunedì 7 gennaio 2008

Chiappe a ventosa

- «Boia chi molla !»

...alla fine del settecento risuonò dalle barricate poste a difesa delle Repubbliche Romana e Partenopea;
a metà ottocento fu grido degli insorti delle cinque giornate di Milano, e poi della dittatura fascista.

Oggi riecheggia dall’ugola a cassonetto del sciur Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania:

- « Non lascio ! »

Ci mancherebbe: fa parte della "Classe di ferro" di quelle tenaci cozze, famose per la resistenza del mastice con cui si abbarbicano agli scogli, che per levarle si deve rimuovere pure quelli !
Il secondo principe di Napoli - dopo Totò - vanta la nobiltà che gli deriva dalla rumenta, la monnezza che l’ha portato così in alto, facendo di lui quello che è !

Dall’alto della chiavica propone la strada della conciliazione e del dialogo;
neanche il tempo di iniziare il percorso, eccola riempita di sacchi di cazzate:

- «Non esito a riconoscere le mie responsabilità [...] se le mie dimissioni potessero servire non avrei la minima esitazione. Ma in questo momento sento il dovere di portare avanti con fermezza la battaglia di civiltà condivisa da tutti gli italiani onesti».

Capito ? Lui non si sente problema, ma la soluzione !
E poi ecco applicata la tecnica cara a tutte le cozze da scoglio:
- «[...] tra mille proteste sono riuscito a fare...», e segue lista dei miracoli, da prendere come atto di fede, ad accettare l’invisibile;
e poi continua con la tattica del martirio:
- «[...] ho dovuto fare i conti con ostacoli e violente contestazioni: comitati civici, ambientalisti fondamentalisti, esponenti che si mettevano a capo dei cortei a caccia di consenso».
Mi chiedo: a meno d'essere masochista in cerca del sadico piacere, perché cazzo non hai lasciato baracca e burattini quando, con la tua armata Brancaleone, non potevi vincere la crociata ?

Ah, già, dimenticavo il saggio detto: "Pecunia non olet", il denaro non puzza, a differenza del resto, le briciole che hai lasciato ai napoletani !

Oltre alle strade di merda, ha ricoperto di tutto: Sindaco nel ’93, commissario ai rifiuti, ministro e governatore campano;
le bausciate:
- «Lavoro e legalità [...] sarà un nuovo Rinascimento [...] vittoria che segna un’epoca [...] rappresenteremo la Napoli dai molti colori»...

- «...e dai molti odori», aggiungo io.

Ed ora, da tanto sbrodolamento e incensamento, ecco la...puzza di bruciato !

Io, secondo me...07.01.2008

Beduinbauscia

Tutti, bauscia e megalomani, usano anticipare l’arrivo della propria magnificenza annunciando e mandando segnali: vuoi armate, vuoi trombette, trombe e tromboni - ambascerie e leccaculi di professione - o esplicite richieste che, accolte, marcano il territorio e delimitano i confini del proprio ascendente.
Da Lisbona a Parigi, il "Beduinbauscia" ha voluto la tenda, che altrimenti la Spagna di Josè Zapatero o la Francia di Sarkozy si sarebbe attaccata al tram, piuttosto che al rubinetto dei petrodollari !
Gesù entrò in città su un asinello: la gente lo osannava, sventolando frasche di palma;
il beduino è arrivato e, al posto di turibolo ed incenso, annunciato da vapori di petrolio nebulizzato, fumo profumato che dà lo "sballo", meglio che le foglie di coca.
La tenda è messaggio forte per menti deboli, pronte a vedere maturazione dei tempi, guida della Sharia per il Jihad: tempo d’imbottigliare, che la...mezzaluna è quella giusta !
La tenda non è la nostra, nostalgia dei tempi giovanili, che si girovagava avendo quella per tetto e coperta;
questa è richiamo di malinconici e nostalgici tempi, quando il piantare quella indicava che, sotto di lei e i piedi, anche la terra era di possesso.
Magdi Allam, sempre attento e conoscitore di queste realtà, ben disegna il pericolo di dare percezione di sottomissione a certi personaggi che, come il lupo, tendono sì a perdere il pelo, ma non il vizio: i denti restano a posto, pronti a mordere, qualora l’occasione offrisse all’uomo la possibilità di tornare ladro.
Nell’articolo "I petrodollari non valgono l’anima", il caro Magdi implora di non arrivare a barattare quella per soldi, ma ormai abbiamo venduto pure le radici per un pugno di lenticchie...o di dollari.
No, non c’è da preoccuparsi: Gheddafi non bivaccherà davanti a san Pietro, che noi c’hanno già preso per il naso, e pure infilato l’anello.
Nessuno ci tiene a visitare la casa del servo, men che meno quel beduino che, al massimo, da noi ci manda il figlio, a dare due calci al pallone nel cortile di casa...dopo avere comperato sia il campo che le comparse.
Tranquillo, Magdi, tranquillo: quello non ci visiterà, con le decine di femminee gnocche, personale "guardia" del corpo e trastullo, a dimostrazione che non è necessario farsi esplodere per averle dall’altra parte...anche se vergini !
Per ora s’accontenta d’essere l’ennesimo serpente, ad indicare la rossa mela...e le fontane, dove abbeverare i cavalli.


Io, secondo me...07.01.2008

venerdì 4 gennaio 2008

Signore, ti prego...

- «Signore, ti prego, dall’alto dei cieli, in ricordo dei bei tempi delle piaghe d’Egitto, una sola ti chiedo: fai sparire i primogeniti; si, lo so che non c’è più il Faraone, ma vanto d’esser divini c’è ancora chi lo reclama, applicandone privilegi nel regno della Casta».

Mi genufletto, poggio la fronte sulla nuda roccia e continuo la lamentazione:

- «Per ragnetti e afidi delle piante c’ho la bomboletta d’insetticida; per zecche, pulci che prediligono il pelo c’è giusto rimedio e, con un poco d’impegno, si riesce pure a grattarli via...ma con questi, Signore misericordioso, non ci si riesce, che li hai creati con il culo a ventosa, per aderire meglio alle poltrone, l’apparato succhiatore peggio che delle sanguisughe e quello digestivo a sciogliere pure i sassi !»

Tra i fumi d’incenso, un dubbio s’insinua: neppure al buon Dio, con il suo diluvio, gli è riuscito di fare pulizia;
vuoi vedere che, pure per questi, anche Lui toccherà fare cilecca ?

Noi, comuni mortali, siamo ad affrontare alzata di tasse, Ecopass, pane e companatico, copertura per la pelle e i piedi e quelli, per far vedere che pure sono toccati dalle umane tragedie, ecco che subiscono del loro, d’aumento:
quello dello stipendio !

Con la media di quello che guadagna in un mese uno della Casta, un qualunque due di picche con famiglia camperebbe decorosamente per tutto l’anno !

Ho visto anziani girare per i mercati, quando questi stanno per sbaraccare, a rimestare nelle cassette dell’invenduto, a raccattare mele bacate e arance mezze passate: neppure i cani ormai infilano il muso in tanti avanzi !
Lavorando in banca ho il polso di una situazione che vede sempre più gente indebitarsi, non più ormai per l’effimero ma per la sopravvivenza, che tanti neppure arrivano più a fine del mese;
conosco genitori che s’affannano e si privano del loro, per nascondere ai figli la vergogna che provano nel non poter più comprare loro la cartella, l’astuccio, il telefonino o le scarpe griffate, come quelle del compagno più fortunato: cercare d’allontanare il calice amaro, il far percepire anzitempo all’amato figliolo che è figlio di suo padre, ma non...figlio di papà, come normalmente s’indicano i figli dei ricchi.

E la prole è pure sprezzantemente etichettata come "Bamboccioni" quando, nell’età adulta indugiano a restare con i genitori.
Bamboccioni...proprio come le mummie succiasangue che siedono perenni nei sarcofaghi della politica !

- «Signore, ti prego...»


Io, secondo me...04.01.2008

giovedì 3 gennaio 2008

Uno per tutti...tutti per uno ?

- «Anno nuovo, vita nuova».

Così si dice all’entrata in un nuovo anno ma, come per il cammello nella cruna dell’ago, non a tutti è concesso questo passaggio;
prima di tutto bisogna vedere se la vita ancora c’è e, per essere nuova, deve essere restituita, come a ributtare un pesce nell’acqua, dopo la cattura.
Visto con chi si ha a che fare, è più facile sia rispettato solo la tradizione di fine anno: il buttare dalla finestra quanto di vecchio e cercare di ripescare di fresco.
In fin dei conti, non si usa dire che l’ospite somiglia alla specie ittica: dopo tre giorni puzza !
Figuriamoci dopo mesi o anni.

Leggo, ricordo e ripropongo: "Gilad Shalit, Ehud Goldwasser, Eldad Regev e Ron Arad: chi nelle mani di Hamas, chi di Hezbollah: i primi tre dall’estate scorsa; l’ultimo, dal lontano 1986 !".

Ohe, Boteri e Bianchini, artisti da strapazzo che inorridite per Abu Ghraib, Guantanamo o ( a confronto ) pensionati di lusso per terroristi: dove cazzo siete ora ?!

Voi, de

- «[...] l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà» e di

- «[...] vittime [...] uomini ingiustamente detenuti», ipocriti tromboni del

- «[...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare», fino al peloso e parziale

- «[...] sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura [...] non potevo ignorare questa vicenda»,

pronti a firmare petizione per la clemenza ad un Saddam, comparse da pietismo a senso unico, servili firme e "taglialingue", giustifiche per "resistenti tagliagole", dove avete messo trombe, trombette e tromboni ?

Forse che vi bastano i sonagli ?

Con tutto il mio disprezzo:

- «’FANCULO !»


Io, secondo me...03.01.2008

mercoledì 2 gennaio 2008

Comodarte

La "Comodarte" è arte di comodo, utilizzata da artisti di convenienza con la testa prona e pronta ad infilare greppie traboccanti di foraggio, della pregiata qualità "Leccaculensis".

"[...] rappresenta le vittime [...] uomini arrestati dai servizi segreti americani e ora ingiustamente detenuti nelle carceri di mezzo mondo con l'accusa di terrorismo".

Il pacco, intercettato la mattina del 31 dicembre, conteneva un manichino incaprettato, un pupazzo realizzato con del nastro adesivo, indirizzato al ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il bergamasco Giovanni Bianchini ha fabbricato quella che, per lui, è "opera d’arte", comoda etichetta che fa soggezione, infonde quel tanto di timore reverenziale che rende imbarazzante chiedere, della "sagoma da pacco", "Checazz’è" e, del di lei imballatore: "Chicazz’è".

- «Sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura in Iraq [..] non potevo ignorare questa vicenda. Anche l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà [...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare»: Fernando Botero, per l’orrore di Abu Ghraib.

Della serie: il servil vivere vivendo nel vil tacere.

"Il suo è stato un gesto per lanciare un messaggio ed invitare alla riflessione", ci dicono del Giovanni.

Cesoie, trapani, lame, cavie e scudisci, roncole e pinze:
no, non è un negozio di ferramenta, ma una delle tante tane dei "resistenti" di Al Qaeda, trovate in Iraq.
Manualetti con disegni esplicativi raffiguravano pure il come utilizzare in "modo corretto" quell’armamentario.
L’eliminazione fisica con il trapano era anche la firma di un gruppo legato alla milizia sciita di Moqtada al Sadr.

In altro campo, anche terroristi avevano ostentato resti di soldati israeliani, presentati alle telecamere come trofei.

Dove eravate allora, Boteri e Bianchini da strapazzo, "Checazz’è" e "Chicazz’è" in cerca di facile notorietà, tipica dell’Homo Lecca-lecca, elemosinieri di spazi espositivi e mercimonio da Comodarte ?
Siete culo e camicia con quanti sono a sbeffeggiare il Papa, Gesù e Madonne, che nessuno vi sgozza per strada per tanta "Merdarte";

continuate, continuate pure nel

servil vivere vivendo nel vil tacere !


Io, secondo me...02.01.2008