venerdì 22 giugno 2012





Arsène Heitz la combinò proprio bella.



Al momento sembrava una cosa… campata in aria: dodici innocue stelline disposte a cerchio, in campo blu;

come se ne vedono dappertutto, a distinguere gli scudetti vinti dalle squadre di calcio, di boriosi soldatini graduati, voto di guide gastronomiche e tante altre categorie, che le utilizzano per certificare o no la qualità e affidabilità di tanti prodotti, quando non assegnare scale di merito.



Non fosse che…



Colori, simboli e loro disposizione sono stati ripresi direttamente dalla devozione mariana;

l'azzurro del cielo… dodici stelle… dall'Apocalisse biblica, in cui compare la Madonna con in capo una corona.



"Com'è al di sopra, così è al di sotto; com'è al di sotto, così è al di sopra".



Per il lupo è il richiamo della foresta, così per l’uomo, quello di Dio: comunque si adori, si chiami o s’identifichi.



Dall’animista, che lo vede come nei tanti frammenti di uno specchio rotto, dove questi sono le cose del mondo, gli animali, i fenomeni naturali: noi, “immersi” nel corpo metabolico divino, nel sangue e nel soffio;

Dio è ogni cosa, ogni cosa è Dio.



L’ateo… esiste?

Se sì, comunque un dio l’ha: terreno… terra-terra… di materia e a scadenza, come lui.

Lo identificherà nel soldo o nel potere, ma adorerà comunque un qualcosa e si accontenterà di seguire la dottrina del “Magnifico” Lorenzo de Medici, più che del “Migliore”:



“Quant'è bella giovinezza,

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza


perché 'l tempo fugge e inganna


di doman nessun si paschi;

oggi sian, giovani e vecchi,

lieti ognun, femmine e maschi;

ogni tristo pensier caschi:

facciam festa tuttavia.


Donne e giovinetti amanti,

viva Bacco e viva Amore!

Ciascun suoni, balli e canti”.



Del davanti si aspetta solo di divenir un giorno polvere, e allora… Bacco, tabacco e Venere: meglio cercar subito il godimento, per poi ridursi in cenere.



Ma, di quanti conosciuti, posso dire, usando i versi ironici del nostro poeta ottocentesco Giuseppe Giusti:



“Ateo sin ch'è robusto/ infermo è pio./ Saprò dal polso/ quando crede in Dio”



Li vidi nascere incendiari e morire pompieri!



Come in cielo, così in terra…



I nostri antichi padri, i popoli che ci hanno preceduto, hanno cercato di mettere in atto sulla Terra questo “gemellaggio” spirituale: le Piramidi di Giza e la cintura di Orione, i templi cambogiani di Angkor Wat e altri e la costellazione del Drago, come l'acropoli di Alatri e la costellazione dei Gemelli.



Arsène Heitz disegnatore… cattolico.

Il cittadino Arsène Heitz, che nel 1955 vinse il concorso del Consiglio d’Europa, per raffigurare il simbolo che li avrebbe rappresentati… la bandiera blu con le dodici stelle dell’Immacolata Concezione.

“Ispirato da Dio”, disse del suo lavoro: Corona stellarum duodecim.



"Io chiederò la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato... Se vi atterrete alle mie richieste, la Russia si convertirà e il mondo avrà pace" raccomandò la Madonna, apparsa a Fatima.

Anche l’Europa… perché no?

No, non per timore di “rappresaglie”, come i più arrabbiati vorrebbero sia l’ira di quel Dio di cui hanno tanta paura, da volerlo in forma diabolica, per allontanare quel richiamo da respingere.



Arsène ascoltò la voce dei nostri avi, lesse nelle radici della nostra cultura, nei simboli e nelle forme delle costruzioni degli antichi architetti, interpretò la voce dei tanti morti per la fede, di cui è pieno il cuore dell’Europa.

Arsène trasferì l’identità del vecchio Continente, che è come il companatico tra le croste di pane.



Oggi ciò sembra schifare, quasi si volesse fare a gara nel presentarsi come “illuminati”: che quello è solo strame di buoi, menati con l’anello al naso, dicono i relativisti.

La morale ridotta a mutanda elastica: bella lasca, che si adatta bene a tutte le forme e a perdonarne e modellarne pure le deformazioni.



Tutto è relativo… dipende dal punto di vista da cui si osserva un fenomeno.

“Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività”,

spiegava Einstein.



Ecco, oggi questa Europa è Unita solo nella democratica forma di una discarica, non differenziata: ci si getta ed entra di tutto, sino al colmo.



In cielo come in terra… no.

Dalla stalla si guarda in alto, dove brillano le stelle.

E sotto i nostri piedi non ci vuol molto a capire cosa ci sommergerà, che dall’odore del pestato s‘indovina materia.



L’Europa è come il carapace di un fossile: guardando il vuoto se ne indovina la grandezza che fu.



Solo in cielo… non più in terra.



Arsène Heitz la disegnò proprio bella, ma finì la carta igienica!



Io, secondo me... 21.06.2012

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