lunedì 31 dicembre 2007

Moneypass

Ci sono vernici e speciali asfalti in grado di assorbire particelle inquinanti che, deposte, si rimuovono con frequenti lavaggi stradali...ma costa;
allora, a far di necessità virtù, si ciuccia dalla consumata tettarella del cittadino-automobilita, capro espiatorio e depositario d’ogni nefandezza, vulnerabile scarico d’ogni colpa.
Il pastore-sindaco non avendo abbastanza pelo di suo - tranne che sullo stomaco - scortica il suddito, come la Moratti, feudataria in quel di Milano.
Le tante pecore che transiteranno nei suoi possedimenti dovranno fornire la lana, da permettere di coprirsi le vergogne, facendo guadagnare i classici piccioni ( noi ) con una fava ( l’Ecopass-balzello ).
Ai disgraziati fornire tributi, che tanto la metropoli meneghina non è la foresta di Sherwood e nessun Robin Hood sarà mai a difendere quella gran...macchina di soldi: il cittadino e la sua scatola metallica su ruote, più prolifica del pozzo di san Patrizio e gravida di una spugna !
I soldi, signori: i soldi possono assorbire ogni qualsivoglia aria pestifera e, magicamente, far sì che, oltre il produttore, anche l’aria inquinata giri attorno senza entrare, come gli indiani in giostra attorno alla carovana.
Ma forse no;
tanti comuni, oggi alla finestra, a vedere come andrà a finire, sono a muovere in tondo, come avvoltoi, nell'attesa della giusta razione, che alla fine ci avranno levato tutta la carne dalle ossa.
Tanti altri saranno a ciurlare nel manico della cornucopia dell’abbondanza, una volta florida ed ora arrivata al raschiamento.
E pure sarà fatto salva una qualità del "Belpaese": Essere forte con i deboli e deboli con i forti.
Chi inquina paga...ma "el sciur cumenda" potrà continuare a fare il bauscia: chi paga inquina !
Siamo a dover affrontare aumenti, per di più frutto di speculazione: pane, latte, benzina, gas, elettricità;
le scarpe ce le hanno già fatte, e pure frutta e verdura è pesata sul bilancino da orefice.
Ed ecco l’ultima: l’Ecopeste !
Cara signora Moratti, se è costretta alla canna del gas, perché non s’attacca a quella colonnina dell’idrogeno, che il suo predecessore ha usato per prenderci per i fondelli, presentandola come la panacea di tutti i mali e poi nascondendola per la vergogna, quando s’accorse che la tecnologia non era attuabile in tempi di una vita ?
E, badi bene: non sono solo io l’untore che, di suo, ammorba il fiato d’aerei, caldaie, mezzi e strutture pubbliche !
E, dopo aver fatto uguale per la scuola, perché continua a rompere ?!

Io, secondo me...31.12.2007

venerdì 28 dicembre 2007

smeMORATTIcket

Sono andato a ripescare un articoletto, vecchio di quando la Moratti cercò - la prima volta - di ficcarcelo nel...gargarozzo: il rospo del ticket, intendo.
Se Milano ingollerà il suo olio di ricino, forti nel percepire rassegnazione nel popolo bue, altre realtà cittadine useranno stesso sistema per fare palanche, travestendosi in paladini dell’aria pulita.
Coerenza vorrebbe che la salvaguardia della salute imponga chiusura, e non l’applicazione di taglieggiamenti feudali, buoni a portare sonanti denari

perché, se è vero che CHI INQUINA PAGA, pure sarà vero che...CHI PAGA INQUINA !

E la cappa di fumi sopra la pianura padana si guarderà bene di passare oltre che, non avendo targhe, continuerà a transitare su una metropoli che ha trovato modo di essere complice e compagna di merende, nel perseverare a spremere i portafogli del prossimo.

...

In origine sembrava fosse una caratteristica solo del Creatore, poi passato anche a privilegio della Camorra: il far ricadere sui figli i peccati dei padri; dopo, la peculiarità s’è inflazionata.
In Italia persino i neonati nascono con il "peccato originale": hanno già spalmato sopra una parte del debito nazionale, come se fossero fette di pane su cui stendere particole di cambiali !
Secondo la media del pollo: c’è chi ne mangia due e chi nulla, ma la statistica ne conta uno a testa !
Crescendo ed arrivando ai miei anni si stratificano sulla pelle le rughe del peccato, come le sfoglie che fan lievitare le montagne, e ormai ci scarnificano, più che tosarci.
E qui comincia l’avventura dell’uomo qualunque, degli eterni sfigati: legnati e bistrattati come bestie da qualsivoglia impiegato pubblico, rapinati da una criminalità organizzata i cui affiliati sono poi "indultati" da quella politica, dai cui rappresentanti inoltre siamo perennemente presi per il culo;
derisi da evasori, falsi invalidi, imbonitori da baraccone, gli onorevoli da circo Barnum ci obbligano pure a sopportare i loro fenomeni, figli trafficoni che giocano con l’alta finanza, riuscendo a rompere tutti i "giocattoli" che papà "smemorati" lasciano alla loro portata.
E tocca a noi poi ricomprarli; un’eterna TELECOMmedia: UNIPOLli, totalmente spennati e scremati ( PARMALAT ), pelati ( CIRIO ) e grigliati, come succulenta carne...ARGENTINA ( Bond ) !
Il tutto sotto gli occhi di una classe omertosa: la tribù degli "Io non ne sapevo nulla".
E pensare che l’Egitto si lamentò per poche bibliche piaghe;
Dio Onnipotente, rimandaci quelle e riprenditi questi "onorevoli" devastatori !
Giuro, non ti dirò mai poi "Piango perché me li hai tolti, ma grazie per avermeli dati";
casomai: "Osanna nell’alto dei cieli per averceli espropriati" !
Siamo laboriose formiche operaie: troppe, tanto da essere ritenute spesso fastidiose ma poche per soddisfare e mantenere i capricci di un eccessivo numero di regine;
poveri insetti, sacrificabili e utili a soddisfare l’ego di tanti nani che provano gusto a calpestarci.
Gli Alpini vi hanno rinunciato da tempo ai muli, ma la nostra datata classe politica, pur disprezzandoci, su noi ci campa: siamo eterni somari, pazienti, tenaci, resistenti ma destinati a portare sul groppone questo sciame di zecche.
Per noi, bastone e carota è tutt’uno: il primo lo scaricano sulla schiena, l’altra...beh, lasciamo perdere !
Sessanta milioni d’Italioti sulla cui pelle "pascolano", poche migliaia di voraci parassiti !
Ma di tutto ciò, rassegnati, tendiamo a perderne ricordo, eterni...smeMORATTI !
Almeno, fino a che, in questo bacino d’umiliati, c’è pure posto per una sottoclasse, dei "Paria", individui appartenenti alla casta più bassa e infima: gli automobilisti !
C’è rimasto solo la pelle: dell’interno tante sanguisughe ci hanno svuotato, risucchiati dei...liquidi.
Aspramente...bollati, ci....assicurano un bonus-malus, che non è possibilità binaria, un pendolo che può oscillare dall’una all’altra parte, ma più simile al "Mors tua, vita mea", che diventa "Malus tua, bonus mea" !
E sulla benzina Roma schiuma ancora tasse per recupero spese sulle...guerre Puniche !
E la Moratti innesca un gioco di carambole e rimbalzi;
entri in Milano ? Paga !
Poi t’inventerà pure la tassa d’uscita.
Grazie a lei, ottomila comuni della penisola giocheranno al bigliardo..con le nostre palle.
E i trasportatori ci useranno come "discarica" dei costi sostenuti.
E lo spurgo "Air McDonald's", aeroporti Malpensa e Linate, continuerà nell’operazione "merda nei cieli", con scarichi di bomboloni alati che, come fette in un Hamburger, farciscono e ruotano a torta nei cieli della metropoli meneghina.
Sulla disponibilità ed efficienza dei mezzi pubblici, chiedete ai pendolari...se ne avete il coraggio !
MORATTIcket, ovvero: la fine...della Letizia !


Io, secondo me...09.11.2006

Usa e...Butto

Benazir Bhutto...

...aveva due grandi peccati da scontare e, quello di aver avuto gli odiati americani come trampolino di ri-lancio, penso abbia pesato, ma in subordine all’altro che, da solo, basta a fare della sua specie un esemplare di seconda scelta:

era DONNA !

Giusto per darne idea, in modo crudo ma immediatamente distinguibile ad ogni catalogazione, il concetto di chi ha rivendicato l’assassinio è simile alla famosa battuta del compianto Alberto Sordi, nella parte del marchese Onofrio del Grillo, nobile al servizio del Papa, nella Roma d’inizio Ottocento, che riassumeva così il valore che dava il rivestire figura privilegiata:

- «Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»

Ecco come "Homo Al Qaedensis" affronta la questione al femminile:

- «Io so' io, e tu nun sei un cazzo !»

Detto, fatto.
Si combinano misture, a formare il "bombapirla", ed ecco confezionato il "Resistente" cartoccio di polvere da sparo: il kamicazzo, con testata esplosiva alla 'ndo cojo cojo;
decine sono stati i morti e i feriti, ma chi se ne frega: in fin della fiera sono solo miserabili avanzi, risicati "effetti collaterali" !

Da noi, la misoginia, arriva al massimo ad enunciare:

- «La donna ? A casa, con i figli e a fare la calza !»

Peggio che mai entrare in politica e diventare ministro.

Volete mica paragonarla ad uno "studente" Talebano, analfabeta magari, ma che conosce il Corano a memoria !
Beh, quello saprebbe farlo sia il pappagallo che un merlo indiano, ma soprassiedo: non vorrei rendere la situazione più...esplosiva.

E, vogliamo vedere l’assurdo della questione ?
Il bombardino che s’è fatto esplodere entra gongolando, nell’aldilà, scambiando il regno di Dio per una casa di tolleranza, dove settanta e più vergini dovrebbero passare il tempo a sollazzare il suo pisello, che ha l’unica disgrazia d’avere attaccato solo...un coglione !

E non ditemi che sono volgare, che l’unico modo di trattare costoro è immergerli ed affogarli nel ridicolo !

La Bhutto era tornata in Pakistan lo scorso ottobre, in forza di un accordo col presidente Pervez Musharraf, su pressioni diplomatiche di Unione Europea e Stati Uniti d’America: si tentava un equilibrio, a saldare opposte fazioni con il mastice della democrazia.

Ognuno s’abbevera del suo e Al Qaeda cresce solo leccando la ciotola del caos e della guerra.


Io, secondo me...28.12.2007

giovedì 27 dicembre 2007

Papaugurio

Sarà perché sono tondo e questo, iscritto in un circolo - la seduta della seggiola – tende a rotolare e cadere: mi sono letteralmente capottato !
Era da così tanto che non mi veniva da ridere a crepapelle, che moglie e la cagnolina mi hanno guardato stranite, unite dalla disgrazia d’avermi a tenere: roba da lacrime agli occhi e scosse telluriche sul rotolino di trippa, pannicello d’abbondanza, che rimbalzava, oscillava, ondulava e tremolava, scosso da singulti d’ilarità.

"Mahmoud Ahmadinejad fa gli auguri al Papa";

...e lo sghignazzo: peccato non abbiate potuto sentirlo ma, vi garantisco, s’è udito in lungo e in largo, a destra e a manca, riverberato dai muri permeabili del condominio, che ha la sfortuna di annoverare uno come me tra i suoi inquilini.

"Basta discriminazioni, sì alla pace";

...e tanto forti erano le contrazioni che doveva essermi sfuggita anche qualche goccia paglierina, dal rubinetto sotto l’ombelico.

Parola mia: mai avrei immaginato che il piccolo rospetto potesse mai zampillare polluzioni d’umorismo;

siamo alla presenza di un avvenimento epocale: il PAPAUGURIO !!

Che memorabile Natale, ragazzi: neppure la comicità di Mr. Bean ha saputo superare quella del nanerottolo Mahmoud;
invece che il fazzoletto, avrei dovuto usare dei pannolini assorbenti, da inzuppare nella copiosa lacrimazione, come il biscotto nel caffelatte.

Non so Benedetto XVI, ma per qualche attimo m’è parso di vedere i suoi occhiali appannarsi e, a meno che ha avuto il telefonino su vibrazione, scuotersi come un tarantolato.

Come non guardare l’albero di Natale e pensare che, al nostro, s’appendono palline colorate, stelline, addobbi e cordoncini dorati, mentre ancora, su quello del mostriciattolo, persone, stirate per il collo ?!

"Auguri in occasione dell'anniversario della nascita di Gesù Cristo che è messaggero d’amore, amicizia, giustizia e spiritualità nell'avvento del Nuovo Anno".

Dopo essermi ribaltato dal tanto ghignare, rimbalzavo sul pavimento, come una palla, che il massimo s’è raggiunto nel finale delle comiche:

"[...] la speranza che il 2008 sia l'anno dell'eliminazione dell'oppressione, delle violazioni e delle discriminazioni e quello della pace, dell'amicizia e del rispetto dei diritti dei popoli".

Deve essersi visto tale, allo specchio, mentre concludeva:
"[...] il mondo attuale ha un disperato bisogno delle linee guida dei profeti di dio".

Credo che la risposta sia arrivata su un fazzolettino di carta...sudato di lacrime !


Io, secondo me...27.12.2007

lunedì 24 dicembre 2007

A tutti quelli che...

...hanno la disgrazia o il piacere di sbattere su questo Blog;

...mi leggono perchè sono parenti e, come la mamma, hanno il dovere morale di farlo;

...si sentono più buoni in queste festività, e che una visita non la si nega a nessuno;

...hanno il senso dell'orrido, e qui si trovano a casa;

...traggono l'impressione di non essere gli ultimi, che c'è n'è uno messo peggio di loro;

...si divertono, perchè lo scemo del villaggio è come il pagliaccio del circo;

...fanno un fioretto, accompagnandosi al vecchietto ( e sperano in "Crediti", nell'aldilà );

...hanno creduto fosse una cosa seria, prima di arrivare alla fine e, come nelle parole crociate, hanno letto la soluzione;

...trovano sollievo nel pensare: «Questo è tutto scemo»

...sopportano, perchè per loro sarà il regno dei cieli;

...sono masochisti;

...hanno trovato l'alternativa alla canna del gas;

...curano l'insonnia, che sono meglio della camomilla;

...ci credono, così come a Babbo Natale e alla Befana;

A tutti quelli che...

spero arrivi il mio BUON NATALE, e sotto l'albero trovino SERNITA'

Un abrraccio: Beppe, il malefico.

giovedì 20 dicembre 2007

The bodyguard

Stavo quasi per appendere il cartello “Chiuso per ferie” e raggiungere la pace dei sensi - in tutti i ...sensi - quand’ecco la tegola, sotto forma di provocazione;

- «Vattene a casa, cosa aspetti, perché vai ancora in giro ?!»

L’anziana, ma ancora battagliera ed arzilla signora, papale papale, apostrofa l’onorevole Mortadella, porgendo non un omaggio ma pratico invito;
gli è pure andata bene, che una lettera alla "C’è posta per te", recapitata dal Beppe Grillo di turno, avrebbe ben altro annullo:

- «’Fanculo !»

Scatta la reazione dello speciale "bodyguard" - in italiano: gorilla - a mezzo tra la mamma-chioccia e la leonessa con i piccoli: il maschio, preso in contropiede, non ha la battuta pronta e rimane muto, ma la femmina lascia il braccio del compagno, ruggisce e scatta in avanti, avvicinandosi minacciosa a chi gli ha spaventato il pupo.

- «Non mi tocchi [...] io dico quello che mi pare [...] ci sta rovinando e deve andare a casa...»

La sciura Flavia - che un pomposo "macaroni-language" equivicina a first lady, stile "iuessei" - gira la caravella e ritorna sui suoi passi: deve avere percepito nell’altra l’esasperazione, la determinazione e la rabbia, che ormai spumeggia dal monte al piano da terra e gente italiota.

Votazioni alla "pari e patta" avrebbero consigliato una "Grosse Coalition" alla tedesca, un governo in e di collaborazione, alla ricerca del solito, strombazzato e mai applicato "bene degli italiani";
Come dissi, e sempre ripeterò, si volle la "bausciata", la posa romana del mento in fuori ei i muscoli del

- «E qui comando io, e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va»,

come da ritornello di una famosa canzone in versione Orietta Berti.

Per farla breve, sarei quasi a dire: «Siamo alla canna del gas», se non fosse che non possiamo neppure suicidarci con quello che, nel rispetto della legge fisica che lo governa, sale troppo in alto !

Menato, con l’anello al naso, da...sinistri "consigliori": pompandolo, l’hanno condannato a far la fine - prima o poi - di "Chi troppo in alto va, precipitevolissimevolmente cade".

Cara signora "first-lady-Flavia", a difendere il Prodi resta, basta e avanza solo "The bodyguard"...il gorilla;

...e magari, se avanzano al Papa, qualche guardia svizzera !!

- «Chi di bauscia ferisce, da bauscia finisce».


Io, secondo me...20.12.2007

mercoledì 19 dicembre 2007

Bon Ton

A tavola, si sa, per distinguersi dal pasteggio e postura d’animale, si seguono regole di comportamento, di Bon Ton, ossia il galateo delle buone maniere, che disciplina i rapporti fra le persone nella società.

L’uso di tale cerimoniale diventa abuso quando una parte l’impone all’altra: da ordine a gerarchia.

Tanto per capirci: sia io che mia moglie ci si mette e si dispone, a mensa, secondo schemi appresi e collaudati, percepiti da entrambi come gradevoli e gratificanti;
ci si lava le mani, si dispongono compostamente piatti, bicchieri e posate, le confezioni e gli alimenti, che s’andranno a scartocciare e consumare, s’accende la candelina, gustando piaceri e l’un dell’altra compagnia, evitando di scalzare il trattenuto tra i denti con l’unghia e il rutto libero:
allo stesso livello, con medesimi privilegi, con nessuna precedenza e imposizione di peso e di forme, se non quello che lievita per l’eccesso di libagioni.
Si chiama "Piacere di tavola e compagnia".
La cagnolina segue, rispetta ed è subordinata ad altro rituale: non disturba a tavola e mangia del suo e a tempo, dopo di noi.
I più, giustificano, accettano e trovano naturale ciò: è un animale, e ne rispetta ruolo e figura.
[...]
Annapolis, colloqui di pace...

"[...] gli organizzatori, incaricati di pianificare i posti a sedere, furono obbligati a garantire che nessun rappresentante saudita o siriano avesse ad incontrare per sbaglio una qualsiasi controparte ebrea".

...come la mia cagnolina: in subordine, a rispettarne ruolo e figura !

Il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni:
- « [...] nessuno vuole stringermi la mano e neppure farsi vedere, mentre parla con me».

il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal:
- « [...] non stringeremo la mano a nessun israeliano».

Ora: se il mio gomito è accanto a quello dell’altro, s’avverte...equivicinanza;
se...alzo il gomito, e l’altro sta sotto, applico il "galateo della cagnolina".

Se è vero che "Chi ben comincia è a metà dell’opera", ecco un caso di paresi;

No, non funzionerà mai: la sostanza emergerà - prima o poi - sulla forma.

...è tregua, non pace !


Io, secondo me...19.12.2007

martedì 18 dicembre 2007

euRABBIA

Davanti a mura possenti, sin dalla notte dei tempi, i più avveduti usavano la pala piuttosto che la spada;
scava oggi, scava domani, arrivi alle fondamenta e continui ad usare la tecnica del ratto, ossia la tipica del roditore, che distrugge a piccoli morsi e bocconi.
Ad ammorbidire la massiccia base della fortezza, dove possibile, s’usa la polvere da sparo e, dove no, si sgretola la roccia con impacchi d’acqua gelata in testa e fuoco lento sotto il culo.
Per intenderci: disegno il freddo bersaglio sulla schiena e appicco la fiamma "escrementia populi", che accende e ravviva le braci dello sputtanamento.
"Missionari pericolosi" (il bersaglio ), dediti alla "biscardizzazione" ("escrementia populi" ), vaganti nella tenebra dell’errore, che "[...] ignorano del tutto la letteratura scientifica sulle questioni medio-orientali" ( lo sputtanamento ).
Sacerdoti della conoscenza, depositari delle verità assolute, si ammassano in branchi per chiedere, a destra e a manca, la testa dell’eretico, d’abbruciare sul rogo, a lavare l’onta delle lese maestà.
Pure di noi - Mallamiani - si vorrebbe fare legna da ardere, che il perseguire la sacralità della vita ci butta nella cesta dei legnetti: taglia la radice e ti scaldi con l’intera pianta !

- «Dai, Paolo, ascoltaci: vedi di parcheggiarlo in qualche cantone che, così oscurato, nessuno più nemmeno si ricorderà di lui !»

Fuori le mura del "Corsera", gli attori con il copione recitano la parte degli "Urlatores";
dentro, i "Sibillatores", agitano i sonagli.

"Lettera aperta al Corsera [...] editorialista egiziano sulla questione israelo-palestinese [...] sostegno acritico [...] campagna d’intimidazione e di costruzione dell'altro come nemico".

Il buon direttore Mieli, osserva e, dai torrioni, vede approntare torri d’assedio, arieti d’assalto, baliste e catapulte.

"[...] durissima repressione del popolo palestinese [...] genocidio a Gaza e di pulizia etnica in Cisgiordania".

A Gaza c’è Hamas con i suoi razzi, che sventola l’edizione riveduta e corretta del Mein Kampf:

in Cisgiordania, i reietti - fino a ieri "fratelli" - di quelli di Gaza, da questi scacciati a fucilate, che otterranno dall’OCCIDENTE vagonate di palanche e, da Israele, condizioni di pace a fronte di garanzie di riconoscimento, e non come prodotto da forno !

"Gaza Vivrà", urlano i soloni nostrani;
Magdi Allam, no.
Israele, no.

...euRABBIA.


Io, secondo me...18.12.2007

lunedì 17 dicembre 2007

InterDet

Una bella spalmata di pasta adesiva, e la dentiera tiene quell’ora e trentasette minuti.
Sotto il vestaglione, il pannicello di contenimento per vesciche generose è spacciato per virile cintura esplosiva, ma nasconde i limiti di una natura in rapido scioglimento: un telo che assorbe gli umori di un frutto marcescente, una vecchia pellicola in corto circuito, che ripete all’infinito un fotogramma a rallentatore di un istante ormai morto, nostalgia d’antiche conquiste e fasti, ma sepolte dalla polvere dei secoli.
Niente è peggio di un Lazzaro redivivo, che supera il suo tempo per portare salma dove non dovrebbe, che l'occhiale che porta sul naso è da vista sì, ma quella corta.
Un reduce che vorrebbe rispolverare la vecchia scimitarra e andar per scorribande nel deserto.
Così è Bin Laden; così è per il compagno di merende, Ayaman Al Zawahiri.
InterDet mostra il filmato del senile "Zawi" che diffonde la vulgata islamista, la cui disanima è regolata dal fucile kalashnikov, appoggiato distrattamente sullo sfondo di una libreria:
la pallottola ha la precedenza; il resto, in servile subordine, che chi tiene il bastone comanda e ha sempre ragione.

- «L'informazione jihadista sta combattendo contro il nemico crociato sionista».

Cazzo, se è rimasto indietro il nastro della Storia per l’anziano bacucco, che sta guardando un cinema ancora animato con il sistema della lanterna magica o delle ombre cinesi !

Eccolo a bacchettare i suoi fratelli nella fede, quelli che se l’intendono con "Il Papa che ha offeso l'Islam": i tanti, i più, che preferiscono il dolce della pace che il fiele della battaglia;
un boccone troppo duro da digerire, per una vetusta carcassa a cui resta traccia infantile nel voler continuare a giocare con i soldatini.
Il Papa ha condannato il disprezzo per la sacralità della vita, e l’offesa investe solo chi disdegna il più grande dono di Dio, intendendo la Jihad unicamente come lotta per occupare un mattatoio.

Per "Zawi" quelli che non la pensano come lui sono "Venduti agli americani";
ammesso che sia vero, vorrebbe dire che hanno scelto il dono della vita allo sperpero della morte.

Se cosi, caro Ayaman Al Zawahiri, sparati un colpo in testa e raggiungi in anticipo il tuo giudizio:
noi arriveremo dopo, e poi staremo a vedere chi sarà gettato nello sciacquone.

Ora goditi il canale del tuo InterDet, che quello del giudizio ti porterà nella discarica del Paradiso !


Io, secondo me...17.12.2007

venerdì 14 dicembre 2007

Waffen...culo !

Vivono - purtroppo - ancora tra noi;
l’aver compiuto nefandezze paga, forse a conclusione dell’ennesimo patto con Mefistofele, dove il diavolo offre ricchezza d’anni in cambio dell’anima.

Come Faust, anche Paul Maria Hafner ha firmato il patto scellerato, non intingendo però nel suo di sangue, ma in quello d’altri.
Ancora, e con orgoglio, si considera un ufficiale delle Waffen-SS.
Dall’alto dei suoi maledetti 84 anni, continua il rito di succhiare vita;
vegetariano, nuota ogni giorno e cammina spedito, sicuramente con il passo che conosce meglio: quello dell’oca.
Chissà: magari, nell’ombra della sua tana, rispolvera la vecchia e nostalgica pelle di lupo, quella divisa che melanconicamente gli trasmette l’orgasmo dei bei tempi andati.
Davanti allo specchio, il narciso teutonico certamente si pavoneggia, esaltato dall’immaginario che gli riporta, agli occhi e nelle orecchie, la disperazione dei tanti che l’hanno avuto come aguzzino.

Leggo che il regista austriaco Gunther Schwaiger su di lui ha girato un documentario, presentato all’ultimo festival di Locarno: "Hafner's Paradise"...il paradiso di Hafner.

Nel film è messo a confronto con un sopravvissuto dell’Olocausto.

- «Nei Lager ho sofferto la fame per quattro anni», gli dice quest’ultimo.

- «Ma alla fine mi sembra che lei sia sopravvissuto bene»;

crudele e sarcastica risposta dell’ex SS, per nulla pentito del suo passato, certo dispiaciuto che sia finito.

- «Non ho alcun dubbio: Hitler è la personalità più significativa della storia».

Ti strapperei i coglioni con i denti: olive con l’aperitivo, da infilzare sugli stuzzicadenti;
la lingua per affilare il rasoio, le orecchie come calamaio e il pisello come stilografica, con gli occhi per giocare a biglie, naso e narici a far da portapenne;
le chiappe come ripostiglio per le buste, e mi fermo qui, che la mia fantasia saprebbe fare di più e meglio.

Però, maledico la coscienza, che m’impedirebbe di fare tutto questo;
e devo stare a sentirti, maledetta piattola, che puoi sbeffeggiarmi e prendermi per il culo grazie a quella zavorra, il cui peso tiene basse le mani e m’impedisce di stringertele al collo.

Parassita !

- «La storia degli ebrei nei campi è tutta propaganda».

Hafner, ‘fanculo; anzi:

- «Ma Waffen...culo !»


Io, secondo me...14.12.2007

giovedì 13 dicembre 2007

GazHamassassini

"12 dicembre 2007 - Pioggia di missili: 20 quelli lanciati oggi contro la città israeliana di Sderot".

Notizia scovata nei bassifondi dell’informazione: cose di tutti i giorni, tanto digerite e assimilate da aver generato assuefazione ed indifferenza.

«Beh», direbbe qualcuno, «...che mi frega; sono beghe tra dirimpettai, anzi, tra..."equivicini"».
Certo: da anni uno li spara e l’altro li prende, che se osasse fare altrettanto, apriti cielo !

Oddio, è vero che ogni tanto, pure quelli reagiscono: "Raid Israeliano a Gaza: uccisi sette palestinesi".
Ma guarda tè che maleducati, quanta impudenza: uccidere poveri "miliziani", e pure "palestinesi", solo per qualche botto e mortaretto !

A Gaza c’è Hamas;
una volta pure Al Fatah, ma i "fratelli" non gradivano i secondi e li hanno sfrattati, ammazzandone una parte.
La prova che, con o senza Israele, in famiglia ci si scannerebbe, per conquistare e applicare unico monopolio d’ignoranza e incapacità.

Non possono, non sanno non vogliono costruire: da troppo sono abituati a vivere d’elemosina, solo però accettando d’essere merce e mercenari per combattere al soldo d’interessi d’altri, che ne muovono i fili: Siria, Iran e Al Qaeda li usano come alibi per scatenare brame di megalomani, fanatici e fondamentalisti.

L’uccisione dei sette TERRORISTI ha preceduto di un giorno la prima seduta dei negoziati di pace israelo-palestinesi, a Gerusalemme, concordati nella recente conferenza di Annapolis.

Tanti, troppi sono gli interessi di chi grida:
- «Questa pace non s’ha da fare !»

Tanto per ripetersi: Hamas si oppone e invita Abu Mazen "[...] a non andare all’incontro, a non coprirsi di vergogna stringendo le mani israeliane, che sono sporche di sangue palestinese".

Sangue palestinese ?

"13 novembre 2007 - dopo la commemorazione del presidente Yasser Arafat, a Gaza, si svolgeranno i funerali delle sei vittime; Al Fatah accusa i miliziani di Hamas, e questi i gangster di Al Fatah".
Esponenti locali dei "gangster" avevano osato biasimare Hamas per il colpo di mano del giugno scorso.

Israele vive con questi terroristi ai suoi confini.

"[...] la cittadina si è trovata ad essere il bersaglio di 4.500 razzi Qassam dal 2001: sette morti, dozzine di feriti e panico costante".

- «A Sderot: ANDATE a vivere A SDEROT», signori Baffini, Arcobalenati e passacartucce di Hamas-Taleban-Hezbollah vari, che avrete laurea Honoris causa del paese di Terroristan !

Io, secondo me...13.12.2007

Corto...metraggio

(Ripropongo un vecchio scritto, sperando che tale rimanga e che il nuovo non sarà fotocopia, che non saprei reggere ancora rivisitazione e ripetersi d'antiche cazzate ).

...

Corto...metraggio

No, i puntini che dividono la parola non sono il prodotto una dimenticanza, un singhiozzo sintattico o una pausa afasica;
non Cortometraggio, ad indicare un sintetico filmato, ma proprio una misura scarsa, un qualcosa di ridotto, una dimensione vaporosa, destinata a scomparire al più presto.
La memoria, signori: parlo di memoria, ma quella "volatile", sepolta da notizie gridate, più atte ad avere un effetto "cani di Pavlov" - un rimbalzo di riflessi condizionati - a scrivere sull'acqua piuttosto che lasciare cicatrici e radici nel profondo dell’anima.
Crediamo d’essere informati, aggiornati, di sapere grazie all’abbondanza dei mezzi d’informazione.
Ma, no: avere troppo è come non avere nulla, quando non c’è tempo di stare dietro alle cose, di assimilarle, di masticarle e digerirle;
presentiamo il metabolismo lento dei ruminanti, come risposta all’abbuffata mediatica.
La Shoah, l’Olocausto, le purghe di Stalin, piuttosto che le ossa tritate da Mao, sono "esuberi" mentali: le nuove generazioni, alla schiusa, seguono l’Imprinting che li fissa ad emozioni sintetiche, sintetizzate, precotte e pronte all’uso !
Venerdi 26 Gennaio ho seguito un incontro, preparato da un comune della metropoli meneghina, a commemorare il giorno della memoria, a far "parlare" i milioni d’ebrei fatti sparire con la scolorina dalle pagine della storia.
Piuttosto che rivivere quella sera, giuro che mi sparo !
Sindaco, Assessore alla Cultura, uno storico e una ventina d’ex deportati del paese: facevano la metà dei partecipanti, in un Auditorium concepito per cinquecento persone !
Ci fosse stato invece il mago Otelma, Vanna Marchi o Tarricone, ci sarebbe stato il pienone !
Quando ho cercato il posto per sedermi m’è venuto un attacco d’agorafobia, spaventato dall’effetto prateria !
Parla uno degli ex deportati: sembra l’esperienza di un operaio di fonderia.
Ha lavorato, sì, in prigionia in Germania, ma in fabbrica: nulla a che vedere con un campo di sterminio vero e proprio.
Passiamo oltre: segue filmato con intervista a giovani del paese.
Cos’è l’Olocausto...e la Shoah...i campi di concentramento, il Nazismo, Hitler...?
"Madonna ! Lo sapevo...ma non mi ricordo !".
A seguire: "Un macello...c’ho messo tre ore per capirlo; campo di concentramento ? Ah, si: come a Guantanamo !".
E quello che s’è svegliato da un lungo letargo: "...perchè…perché, bisogna anche pensare a quelli di Opera, che non vuole nessuno...gli zingari...poveretti...vergogna !".
Ussignur, hanno scoperto pure le esecuzioni e le cremazioni di Opera !
Lo storico prende il pallino e snocciola date, cifre, tabelle e tante belle nozioni: il pietoso colpo di pistola alla nuca, dopo lunga tortura !
Nessuno ha fatto una piega e s’è chiesto se quelli fossero, in piccolo, i nuovi portatori del testimone, nella lunga staffetta della trasmissione di vita...sopravvissuta !
Me ne sono andato prima, a cercare un muro: il muro...del pianto !
Pensavo che la domenica sarebbe andata meglio, quando la dinamo della reminiscenza doveva ricaricarsi, alimentata dalle turbine del richiamo di piazza.
Sindacati, bandiere rosse - tante - esaltazione dei partigiani, liberatori dell’italico suolo, nonostante l’interferenza delle armate americane ed inglesi.
Moltiplicazione delle condanne all’antisemitismo eppoi, la prova del nove: tutti sotto l’ambasciata iraniana, a manifestare contro il nano di Teheran, che vuol tritare l’ebreo !
Fuggi, fuggi generale: la sindrome "Zapaterossa" da "scomparizione" !
Tutte gli straccivendoli falcemartelluti sono evaporati, come per i fascisti alla sconfitta !
Qualcuno col cavallo basso dei pantaloni sembrava avere le mutande porpora con falcetto e martello disegnato sul pisello;
altri avevano la patta che sembrava la levitazione dell’orchite e taluni si soffiavano il naso con il lembo di un fazzoletto rosso pomodoro con falcetta e martellino ricamato.
E che volete: si dovevano cazziare i "Nazi", non il "compagno" Ahmadinejad Mahmoud !

Io, secondo me...31.01.2007

mercoledì 12 dicembre 2007

Panem et Ignorantia

- «Signori politici: quali sono i confini della Macedonia ?»

- «...ehm...boh ! Vedemo: a destra c’ha da stare la pera...a sinistra l’ananas, sopra la ciliegia, sotto la banana, ‘na mescolata e poi ‘namo a magnà ! »

Neppure a sognarsi di domandare loro il prezzo di caffè, pane o latte, che si rischia aprano un’interrogazione parlamentare e dispongano intercettazioni ambientali per lattai, panettieri e baristi;

...NON LO SANNO !!

Noi, comuni mortali, da bravi bamboccioni, applichiamo ormai la quadratura del cerchio che, per arrivare alla fine del mese, dobbiamo mettere mazzette di spiccioli davanti all’identikit di uova, benzina, scarpe e vestiti, carne, verdura e frutta, rate e bollette, tasse e balzelli e quant'altro s’attacca al portafoglio, come la carta assorbente all’inchiostro.
Fatto questo, si passa alla fase migratoria:
dato per certo che le pigne di monetine non riusciranno mai a coprire la vetrinetta dei bisogni, le si trasloca da una parte all’altra, a scegliere se risuolare le scarpe o ciucciarne la suola, tanto per mettere qualcosa sotto i denti.

Due sono i modi per sfamare un popolo che chiede la michetta: "Panem et Circenses" o "Che mangino brioches".

la prima scelta permise a Roma antica di creare un impero;
la seconda costò all’intera casta di lasciare la testa nel cesto, sotto la ghigliottina, mentre il resto del corpo otteneva l’indipendenza.

Maria Antonietta oggi si chiama Tommaso Padoa Schioppa, che dà del bamboccione ad una generazione di giovani, che errori e ruberie di una classe politica di mediocri ignoranti ha ridotto a campare alla giornata.

Dalle torri d’avorio, i nostri abitanti delle fiabe sentenziano:

- «I bamboccioni ? Che mangino brioches !»

Hanno fatto dell’Italia un paese che si regge sulle tasse: anche il lavoro è diventato...un esubero.

Nel loro mondo virtuale, sono come Hitler quando, isolato nel bunker mentre Berlino cadeva, continuava a dare ordini, muovendo armate immaginarie ed inseguendo realtà svaporate !

Aumenta la richiesta di sacche di sangue - l’ultima cosa che ci rimane - e i salari, arrivati al fondo, stanno scavando la buca: ben sette milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto !
Abbiamo solo liberalizzato...i cartelli, dove le faine s’accordano su come salassare i polli, che di quelli sì ce n’è in abbondanza !

Bar, fornai, al mercato, dal fruttivendolo al supermercato: la nostra quotidiana via Crucis.

A noi, pane da laminatoio;

per la casta... Panem et Ignorantia.

Io, secondo me...12.12.2007

martedì 11 dicembre 2007

Bombardistan

No, se lo cercate sulla cartina: non lo trovate, il Bombardistan;

per arrivarci bisogna fare come Pollicino ma, invece che le briciole di pane, bisogna seguire la scia lasciata dalla polvere da sparo, fertilizzante con cui un fanatismo becero cerca di far nascere il futuro dalle ossa dei morti.

- «Quando due o più di voi saranno assieme, là sarò io...»

Qualcuno sarà a riconoscere le parole in quelle del Cristo, ma altri pred(ic)atori calcano le scene, dando ad intendere che loro hanno più carne da mettere sul fuoco.

- «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a loro appartiene il regno dei cieli...»

Anche questo è vangelo di questi signori, ma il regno dei cieli si raggiunge come per i missili, una volta che c’hai acceso la polvere pirica sotto il culo !

Vangelo: buona novella...il tradizionale porta la notizia della vittoria della vita sulla morte, mentre i nostri becchini ci amoreggiano: necrofilia, per una religione cucita a misura su fanatici pervertiti.

Bombardistan: esseri innocenti, peggio quando - e sono tanti - bambini, di cui spandono interiora per un dio e un profeta ben diversi da quelli amati dal resto dell’Islam, ridotti ad immagine e somiglianza di assassini, per poter giustificare e dare alibi alle depravazioni di quell’accozzaglia che macella e maciulla fede e prossimo.

Bombardistan...avanti ieri in Iraq, ieri in Afghanistan, oggi in Algeria e poi, dove cojo cojo, che non si cerca qualità ma quantità.

A conti fatti, la più parte dei morti sono quelli che dovrebbero essere invece fratelli, nella stessa fede;
Sono solo schifose lotte intestine, sciacalli che segnano e pisciano ai quattro angoli del mondo, a marcare il territorio.

Bestie, predatori programmati, che uccidono per cibarsi della sola cosa che li tiene in vita: il potere.

E pensare che qualcuno ha il coraggio di chiamarli "Resistenti" e che ci si può - anzi, si deve - parlarci.

Pecore, che vogliono illudersi di poter ammansire lo sciacallo.

Altri, vigliacchi, scarti e sconfitti dalla Storia, orfani di una ideologia di morte, vogliono ora succhiare la mammella del ComuNazIslam perché...

- «Fino a che c’è...morte c’è speranza», nel nuovo regno del Bombardistan !


Io, secondo me...11.12.2007

Bambaturchi

Già di per sè il bamba è una brutta bestia:
un citrullo, che è andato a scuola dalla mamma...di tutti gli imbecilli, quella - per intenderci - che li sgrava, peggio che una coniglia.

I Bambaturchi sono l’innesto di quello, sul ceppo turco;

"Sport - Calcio - Champions League: l'Inter provoca scandalo, indossando la maglia con la croce rossa, contro il Fenerbahce; per i Bambaturchi è razzista".

Adottata in occasione del centenario della società, s’ispira il simbolo della città di Milano;
radici, storia, memoria, vissuto e tramandato, tradizione, sangue degli avi, terra e cultura, e chi più ne ha più ne metta.
Affari nostri, insomma.

Il saraceno Barsia Kaska, "Bambavvocato", c’ha le convulsioni:
ha chiesto alla Uefa di multare la società di Moratti, che a San Siro, lo scorso 27 novembre, ha messo in campo undici...crociati Templari !

Fosse solo, non sarei a parlarne: ogni villaggio ha il suo scemo...ma qui sono quelli a riempire il villaggio !

"[...] si sono accodati diversi mezzi d’informazione, che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini dei monaci soldati; quelli che, nella prima crociata del 1096, arrivarono a Gerusalemme cacciando i musulmani".

Nessuno dei Bambascioni ovviamente s’è chiesto che cazzo ci stessero facendo loro, che avevano rotto i coglioni per centinaia d’anni, occupando con la forza delle armi una fascia che andava dal medio oriente a tutta l’Africa del nord fino alla Spagna.
Sapete a noi come ci ha smarronato gli zebedei la vostra mezzaluna, cari Bambaturchi, prima che toccasse ai vostri di prendere legnate, che si sa:

- «Chi l’ha fa, l’aspetti !»

Sulla ruota della vita oggi sei sopra, domani sotto.

Logica dei rimbamba, per la crocetta: "[...] è una forma di superiorità razzista di una religione".

Caro Barsia e Bambaturchi del branco, rispondo da Beppecrociato, con la mia di tromba:

- «PRRRRRRRRRrrrrrrrrrrrrrrrrrr»

E poi, impari, che da noi, alle squadre di calcio, le palle girano: non le rompono !!

Io, secondo me...11.12.2007

lunedì 10 dicembre 2007

BarbarIran

Una corda agganciata ad una gru;
all’altro capo, una barra orizzontale che tiene tre funi..."equivicine": al loro apice, un cappio;

a chiudere la cravatta, un bel fiocco, di quelli ben conosciuti ai marinai e al nostro Ministro degli Esteri, Baffin D’Alema che, sulla sua barchetta a vela, certamente è uso intrecciare nodi, compreso quello scorsoio.

Al tempo di mio nonno, si teneva a dondolare salami e polli ma, da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti e si è trovato comodo usare quella gruccia per appiccare anche abiti...ma con gli inquilini dentro !

Qualcosa di somigliante sono quei triangoli di legno o metallo, con ciondoli e pendenti: campanellini che, quanto sfiorati, lasciano allegri trilli, tintinnii e vibrazioni per tutta la casa.

Quelli di cui andrò a parlare, non trillano, e le vibrazioni sono spasmi d’agonia !

Per chi ha coraggio, stomaco, forza o voglia di guastarsi la giornata, si colleghi al sito:

http://www.al-ahwaz.com/english/main.php?file=main

Agli altri, racconterò il finale di una pellicola che - nel BarbarIran degli ayatollah e di Ahmadinejad - è replicata ormai fino alla nausea, peggio che il tenente Colombo !

In ordine d’apparizione: due giovani, ragazzi, calzoni scuri e camicia di un bianco sporco, fanno da contorno alla compagna che sta in mezzo;
lei: palandrana nera, chador sul viso, calzoni scuri, che sporgono da sotto la veste, e la catena alle caviglie.

Attorno, quello che sembra più una festa di paese, una sagra dove poi ti danno polenta e salamelle, più che il teatro di una barbarie: guardi le immagini scorrere e percepisci il rumoreggiare e la mimica di chi inveisce, schernisce e maledice, in direzione dei tre disgraziati.

Lentamente la gru inizia ad issare: i due ragazzi sembrano spirare velocemente, ma non per la donna;
il sospetto è che, per essere tale, paga la sua differenza anche in morte: il nodo deve essere stato sadicamente lavorato in modo tale da strozzare un poco per volta.
Lo sbattere freneticamente i piedi, quasi a smuover l’aria che manca, denuncia non solo volerla ammazzare, ma la ricerca della crudeltà estrema nel farlo.

Nessuna pietà per i nemici, rei di aver fatto volantinaggio: le fondamenta dello stato minate da...fogli di carta.

La ragazza era una studentessa, sposata...e INCINTA !

In offerta, come al supermercato: prendi due e paghi uno...

anzi, come donna, addirittura meno: in saldo perenne, VALE MEZZO !

Benvenuti nel BarbarIran.

Io, secondo me...10.12.2007

giovedì 6 dicembre 2007

No Martini ? No party !

Quel di Gerusalemme contro il Papa di Roma.

Panni sporchi da lavare in famiglia, screzi da comari o acido fenico tra vecchi, che non si sopportano, magari da sempre ?
Badate, ho usato proprio quel corrosivo perché era inizialmente usato come deodorante e disinfettante per fogne e procura piaghe alle mani, a mò di stigmate.
Esattamente l’ambiente e le ferite che il "gerusalemita" cerca di creare all’altro.

Carlo non ama Joseph: probabilmente si crede meglio di quello, immeritatamente sprofondato sulla sedia di Pietro.
Martini non ha mai finito di tentare lo sgambetto al rivale, avvelenando ogni pozza che l’altro scoperchiava.
Il Carlo rintuzza il Beppe: Ratzi «non è biblista ma teologo»;
e con il pennino nell’acido smacchia, qua e là, giudicando e declassando il "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI, "pura meditazione spirituale".
Come si dice a Milano, «Ciapa su e porta a cà»: prendi e porta a casa, ingoia e taci.
Noi, che non siamo cesellatori di virgole, ma lettori di sciabola, abbozziamo, all’attacco di fioretto del Carlo Maria, cartuccia cardinalizia "Ink- jet", a getto d’inchiostro caustico.
Siamo di bocca buona e non abbiamo i sensi tanto sviluppati per capire differenza tra un capello e lo stesso, diviso in quattro.
Ma, in passato, una virgola faceva la differenza tra l’esser giudicato Santo o semplice carbonella, da bruciare sul rogo !

Anche oggi si rischia brutto che, tra i due litiganti, il terzo...muore.

Da "Nostra Aetate" ( Nel nostro tempo: Concilio Vaticano II, 28 ottobre 1965 ), relazioni con religioni non cristiane: gli ebrei sono "ancora" carissimi a Dio e da rispettare per "religiosa carità evangelica".
Giovanni Paolo II: «Chi incontra Gesù, incontra l'ebraismo»;
Benedetto aggiunge: «I doni di Dio sono irrevocabili».
Nessuna "Teologia della sostituzione": l'elezione di Israele agli occhi di Dio rimane primario.

"Ink- jet": «[...] avrebbero dovuto riconoscere il Messia [...] fine storica dell'ebraismo [...] decadenza dell'intera tradizione [...] superare le tradizioni religiose quando non più autentiche».

Sintesi: è scaduto il brevetto e ora siamo noi i depositari, l’edizione riveduta e corretta.
Maometto, arrivato in coda, aveva suggerito che l’ultimo era meglio dei primi: ne correggeva i refusi.

Vediamo: il pesce piccolo è mangiato dal medio, che è ingoiato dal grosso.

La morale ? Tra i litiganti, qualcuno muore;

per Israele: "No Martini ? No party !"


Io, secondo me...06.12.2007

Porta di servizio

In ogni modo ci distinguiamo, che la figura di pavidi e tremebondi, quando non incapaci, l’abbiamo cucita addosso.

I figli comandano in casa, spadroneggiano a scuola, bulli e bauscia per le strade, filmano la compagna che finisce sotto l’autobus o trombata tra i banchi, per inviare poi le immagini in rete, su YouTube;
incendiano, devastano, allagano, palpano il culo alla Prof, ballano sui banchi, bruciano i registri, prendono a sberle l’insegnante, sniffano nei bagni e - chi ce l’ha - la da via per una ricarica al telefonino, tanto...

"Una lavada, una sugada, e la par nanca adoperada"
che, tradotto dal dialetto meneghino, diventa
"Una lavata, un'asciugata e non sembra neanche adoperata".

la rumenta rumena trabocca: bastonati in casa loro, beccano la carota da noi;
gli Ultras, frange paramilitari in divisa sportiva, ammazzano e cacciano poliziotti e, nei tempi...morti, si smazzolano tra loro;

L’automobile diventa protagonista, che ormai falcia e taglia meglio di una trebbia:
tanti ne stiri sotto le gomme, tanti "Raccolta punti" fai, che, alla fine, ti pagano per l’affitto della tua faccia da pirla, a metterla sulla copertina di un libro, o a presentare marche d’orologi, calzoni, calzini, mutande o profumi;
la pubblicità non è più l’anima del commercio, ma a quello vende l’anima !

Forti con i deboli e deboli con i forti.

PREPOTENTI, politici o in graduati, mostrano la tessera, il pedigree della categoria, a giustificare d’aver preso strade contromano o abusato di parcheggi solo per invalidi;
viaggiano su aerei o autoambulanze per correre allo stadio o presenziare a trasmissioni televisive, ricercando la "Standing ovation", altrimenti se ne vanno, rancorosi e incazzuti;

Scaldasedie, che uno su tre si fa una canna;
e ignoranti, che tanti, troppi, sono usciti di classe con il "Sei politico", tanto caro e provvidenziale agli asini.

E pronti, a marciare a braccetto con i terroristi che, non si sa mai: se gli fai girare le palle, ti sparano pallettoni !

Forti con i deboli e deboli con i forti.

Il Dalai Lama, figura SPIRITUALE, uomo di PACE, rappresentante di un popolo e una terra OCCUPATA, entrerà da noi dalla porta di servizio, che altrimenti la Cina s’imbufalisce e ci bastona.

E già, ma noi siamo quelli della TOLLERANZA ZERO...

...con il Dalai Lama !

Per il resto, facciamo come la servitù: passiamo dalla porta di servizio !


Io, secondo me...06.12.2007

mercoledì 5 dicembre 2007

Matti da LEGAre

Allora bastò il buon Alberto da Giussano e tanti Comuni incazzati, contro l'esercito invasore di Federico Barbarossa.
Il tedesco se n’andò, con le pive nel sacco, dopo aver preso legnate da orbi, in quel di Legnano,

Oggi, mancando la qualità, ci dobbiamo arrangiare con i surrogati, prodotti di ripiego per tempi grami.

Caricature.

Alberto aveva lo spadone; Umberto - il Bossi - "celodurista", sguaina qualcosa di meno imponente.
La Lega dei tempi nostri nacque con una testa e un cervello - il caro e compianto Gianfranco Miglio - che, prima ancora della morte fu messo da parte: restarono le interiora, che ora sono a pensare, usando pancia e il sotto...manganello, che con le camicie verdi e il Parlamento Padano temevo già ritornare la marcia su Roma.
Fortuna, ripeto, che sono caricature: da sole, sono a confermare il mai vecchio apologo di Menenio Agrippa, che convinse di guardare anche la foresta, oltre l’albero.
Le mani, che erano scese in sciopero, stanche di lavorare per lo stomaco, dovettero presto vedere l'intero sistema collassare.

Non bastano Masaniello e i suoi tromboni a sale in testa, che loro c’hanno solo...la coda.
Celodurista, convengo, ma sempre coda è.
Non che lui e i suoi siano completamente fuori strada, che nel tratteggio vanno bene: è nella conclusione del disegno che fanno scarabocchi.

Esiste un pericolo di prepotenza o preponderanza del fondamentalismo islamico, così come una delinquenza crudele e cruenta, ben definiti per matrice e provenienza;
anche se vige l’insegna fuori dei manicomi: "Non tutti lo sono, non tutti ci sono", il marcio è favorito da impotenza e incapacità politica, travestita con l’ipocrita alibi del "Volemose bene, semo italiani";

ma, seppure io sono dell’opinione di togliere al Luna Park, per portarlo in pratica, lo strumento del
"Calcioinculo", vorrei evitare di finire come le mani e lo stomaco, trombonando in ordine sparso e scadendo all’olio di ricino.

- «Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto ad un nostro cittadino !»

Quelli, caro Giorgio Bettio, consigliere leghista, scherzavano con dieci per uno, che la matematica diventò opinione.
A conti fatti, a fine guerra, ci si accorse che non usarono la carabina ma i pallettoni, mirando al bersaglio grosso, alla "dove cojo, cojo".

Piuttosto, sarebbe meglio:

- «Colpirne uno per EDUCARNE mille !»: è più "Soft"...

Già, dimenticavo: voi siete "Hard"...modello "Celoduro" !

Matti...matti da LEGAre !

Io, secondo me...05.12.2007

martedì 4 dicembre 2007

Barbaffino

Capucci ce l’ha;
non è tanto folta, ma quanto basta per essere riconosciuto dai simili: i "Barbudos" di Hamas.

Hilarion, vescovo melchita di Gerusalemme, si fece beccare mentre trasportava armi, ma se qualcuno avesse ben guardato chi porta sulla croce, appesa al collo, vedrebbe Che Guevara al posto di Gesù.
Melchita non è una malattia o uno stato patologico, ma indica la parte Cattolica di rito bizantino, che si rifà alla liturgia di San Giovanni Crisostomo ( parliamo del 500 - 600 d.C. ), vescovo di Antiochia.
Quello però non trattava armi, mentre il nostro "Rumi Kathuliki", sì.
"Cattolico romano", ma della "nuova Roma", come fu chiamata Costantinopoli, dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente.
Al nostro religioso serve la croce...da mettere sulla testa di quelli sottoterra, dopo che il suo apostolato armato è servito ai suoi compagni terroristi, cui passa le cartucce.

Pazienza;
non per nulla la saggezza popolare ammonisce: «L’abito non fa il monaco».
In questo periodo, sta passando il barbiere:
"Abu Mazen, avrebbe ordinato di radere la barba [...] un oltraggio per i fondamentalisti islamici di Hamas".

- «Tagliati i baffi e coltiva la barba», avrebbe detto Maometto.

Sembra che gli sbarbati si sentano come Sansone senza i capelli: uno straccio !

Nascosto dalla kefiah, ma tradito dagli stuzzicadenti sotto il naso, guarda chi c’è, a fianco del "Monacompagno":

Barbaffino !

Ecco l’assemblato, tra la barba di Capucci e il baffino del nostro "equivicino" ed "equivochino" ministro degli Esteri, Massimo D'Alema.
I due a lato, Hamas in mezzo.

Mi ricorda l’altro "Compagno": Oliviero Diliberto, Comunista, che è andato in Russia, a commemorare i novant’anni dell’altra dottrina assassina.

La mezzaluna come la falce; la scimitarra come il martello: il ComuNazIslam !

Barbaffino a legittimare entità come Hamas o Hezbollah, l’altro a baciare il lenzuolo, che avvolge l’ammuffita salma di Lenin !

Mi ricordano quei cosi con la pinna, che sentono il sangue a grande distanza,

solo che i nostri hanno...baffini, occhiali e barba !


Io, secondo me...05.12.2007

Piccoli fiammiferai

Tutti ricorderanno la fiaba triste e malinconica de "La piccola fiammiferaia", novella strappalacrime di una bambina povera che, campando vendendo stecchini con lo zolfo, morì di stenti, perché nessuno li voleva.

Avesse trovato i tre pirletti di cui vado a parlare, qualche spicciolo l’avrebbe rimediato, che sicuramente una scatoletta di cerini sarebbe stata bene, aggiunta all’accendino con cui hanno cercato di fare un minimo di luce sulle tenebre della noia, il non sapere che cazzo altro fare !

"Tre ragazzini di 14, 15 e 16 anni, sono entrati, a notte fonda, nella scuola media Corrado Govoni di Copparo, nel Ferrarese e dato fuoco con l’accendino ad armadietti e carte geografiche, riprendendo il tutto con il cellulare".
Questa è solo l’ennesima di tante che l’hanno preceduta: in passato, altri hanno distrutto o allagato pari istituti.

E, per favore, non prendiamoci per i fondelli mettendo fette di salame sugli occhi: pochi ormai, di questi malati di tedio, hanno problemi tali da giustificare simili atti, se non per aver bruciato rapidamente il gusto del ricevere poco alla volta, che l’avere tutto e subito è come avere nulla:
perché, questo rimane: il resto di un vivere da cicale, dove si sono spesi tutte quelle monete chiamate emozioni.

La scena più penosa arriva dalle famiglie, ormai incapaci di controllare bullismo e prepotenza dei propri figli, che riempiono con simili atti il vuoto di genitori e scuola, che si sono dimessi dal proprio ruolo.

"I genitori all’inizio non volevano crederci: hanno difeso il figlio dicendo che non poteva essere lui";
dopo aver visto il filmato girato dai medesimi "bauscia", in pose plastiche su sfondo di frittura, hanno dovuto tirare fuori la testa dalla sabbia.

All’altra parte, nessun pentimento: "Ammesso la partecipazione al rogo, nessuna scusa: nessun rimorso, nessun segno di sentirsi colpevoli".
Forse ricordavano un titolo del buon Amadeus, non quello televisivo, ma Mozart, che compose un dramma giocoso: "Così fan tutte".

Ecco, giochiamo a bruciare la scuola, tanto...

...così fan tutti !

Se già adesso sono stanchi di vivere, cosa faranno da grandi, per avere altrettanti orgasmi emotivi ?

A proposito: nessuno di voi c’ha uno zolfanello ?


Io, secondo me...04.12.2007

giovedì 29 novembre 2007

Imbecillieue

Si, si, lo so: in francese imbecille si dice ''Imbécile'' e non ''Imbecillieue'' ma, nel mio caso, la massa di citrulli è geograficamente e mentalmente limitata in ''Banlieue'', periferia francese: la parte degradata, un concentrato di povertà, disoccupazione, discriminazione e malavita.

Qui decantano e si depositano gli sconfitti, ognuno con il proprio sacco di bile, composto da acida rabbia e voglia di vendicativa rivalsa.

L’astio è raccolto sulla capocchia di spillo, con cui fissano il bersaglio delle proprie freccette: il poliziotto, la legge, l’ordine pubblico e - peggio che peggio - l’autorità che, per questi sbandati corrisponde all’autoritarismo.

Voler etichettare e liquidare tutti con il termine di ''Racaille'' - gentaglia, teppa, canaglia - è sintesi crudele e ingiusta: anche tra disperati alberga spesso dignità e rassegnazione, che non per forza sfocia in violenza;
Ma, dove questa sbocca, non è mai spontanea, che certamente a grattare si trova sempre a chi giova, quelli che si fanno beccare con le gote gonfie, a soffiare sul fuoco.

È un tastare il polso, colpi d’aggiustamento, a studiare e capire dove poi colpire, quando si dovrà fare sul serio, quando mollare il guinzaglio.

Due casi, due casini, due pretesti, dei più improponibili;

il primo, nel 2005: due, che non erano mammolette, fuggono dalla polizia e, dove vanno a nascondersi ?
ma, santo cielo: in una cabina dell’alta tensione, dove sennò ?
Fine di una carriera...folgorante;
alla frittura qualcuno aggiunge la fiamma: giorni e giorni di disordini, danni a cose e persone, saccheggi e mandrie menate a far razzie e calpestare il calpestabile;

il secondo: due ''Imbecillieue'' rubano una moto da cross, tagliano un incrocio, senza dare la precedenza e si spiaccicano, come moschini...sul parabrezza di un’auto della gendarmeria.

Stop, Rewind...Play: scontri, disordini, bombe molotov, colpi d’arma da fuoco e una fucilata sugli agenti.

Questi terroristi-sparacchioni si, sono ''Racaille'';
da lavar via con la mitica Karcher, la macchina per pulire le strade !

No, gli ''Imbecillieue'' non hanno abbastanza cervello, a garantire autonomia: dietro la scimmia c’è l’organista, al di la dei burattini, un puparo.

Cerini, fiammiferi da esportazione: a quando l’Eurofiamma ?


Io, secondo me...03.12.2007

mercoledì 28 novembre 2007

La gramigna degli Sciacalli

In "Panni stretti" descrissi il prototipo, la sagoma di riferimento: nella fattispecie, Alessio Sundas;

Mi permetto un breve estratto:

"Una farfalla, simbolo di libertà, e il bel faccione beota in copertina...Et voilà !
Marco Ahmetovic, un fiasco di vino con tracce di sangue sul fondo, ubriacone con quattro tacche sullo sportello del furgone, dopo aver arrotato quattro ragazzi - ora agli arresti domiciliari, in un bel residence con vista panoramica - si becca pure 40 mila Euro per l’esclusiva sulla sua carcassa.
Alessio Sundas, uno dei tanti di tante agenzie, in cerca di sensazioni forti, orgasmiche e stimolazioni pruriginose, s’accaparra il diritto a mestare nel torbido, cercando di plasmare un personaggio, traendolo dalla melma che n’è brodo di coltura".

oggi, peggio !

"Il debutto di Marco Ahmetovic [...] sul sito d’aste e-Bay è cominciato [...] con la messa in vendita di un orologio a 159 euro, di cui il rumeno è il testimonial [...] seguirà un profumo e una linea di jeans".

Ora, mi dico: stiamo spugnando la feccia dalla Romania, uno spurgo di fetenzie, che scappano dal bastone alla carota;
il tam-tam si trasmette come un lampo, tra questi escrementi umani, che t’ammazzano con la stessa naturalezza con cui si macella il capretto a Pasqua.

- «In Italia, in Italia...ROMa o morte ! Dai, che è il paese di Bengodi, come quello dei Balocchi, di Pinocchio !»

Come Lanzichenecchi - fanteria mercenaria che mise la capitale a ferro e fuoco, nel lontano 1527, dopo aver fatto uguale nel percorrere la penisola - pure questi predano ma, a differenza di quelli, poi non se ne vanno.

Anche le cavallette, una volta devastato, d’abitudine passano oltre;

questi restano, radicano e soffocano, come l’edera che strozza i vicini.

ora poi, hanno avuto dimostrazione: accoppare paga...nel paese dei Balocchi, dove asini non diventano loro, ma siamo noi !

E, per favore, non ricominciamo con la tiritera del

- «Ma non sono tutti così...non bisogna fare di tutta l’erba un fascio»,

a far finta di non capire che parlo della gramigna !

Quella, per intenderci, che sbudella, al grido di:

- «NOI siamo noi, E GLI ALTRI...sono un cazzo !»


Io, secondo me...28.11.2007

Bin BeppAllamden

- «Hai visto dov’è la tovaglia, che devo apparecchiare ?» sento che chiede mia moglie.

Chiuso in bagno, davanti allo specchio, avvolgo quel tessuto a scacchi sulla testa;
con il carboncino disegno pilucchi sotto il naso e barbetta sulla mezzaluna del mento.
Rotondetto di fianchi, spelacchiato sulla fronte, naso adunco...
...cribbio: sembro proprio Yasser Arafat con l'inseparabile kefiah !

"[...] la sua cultura sarebbe impiegata molto meglio, non per far ridere quattro fanatici che vanno sul forum di Allam per farsi giornalmente la loro dose di rabbia antislamica".

Mi siedo sulla tazza e lego la cordicella dello sciacquone al collo;
prendo una lametta immacolata dalla confezione e l’avvicino al polso.

"[...] lei si ritiene un uomo di spirito e anche molto colto. Eppure ciò che scrive a getto continuo sul forum [...] è di una noiosità insopportabile. Nulla d’intelligente o stimolante arriva dai suoi scritti".

Comincio ad incidere il polso.

"[...] non fa che radicalizzare le posizioni [...] pensa che i fanatici stiano solo fra i musulmani ?".

Ussignur ! Sono un "Inkjet man" della parola e un Masaniello del popolaccio forcaiolo, e il mio scritto ha uno zampillo scolorito, privo d'ingegno e troppo acido !
M’infilo un pannolone a mò di museruola, per assorbire l’incontinenza.

"[...] sono stato ad ascoltare Allam e le garantisco che [...] il tasso di fanatismo era molto molto alto [...] uguale e contrario";
traduzione: speculare a chi si getta tra la folla spappolando innocenti, vecchi, donne e bambini !

- «...ma...ma...allora siamo dei "RESISTENTI" !»

Tolgo la catenella, cauterizzo l’incisione della lama sulla venuzza e ritorno alle abitudini:
non ho ancora finito di infilare lo stoppino nelle bottiglie di benzina e lavorare di mortaio, per impastare la polvere pirica con i chiodi.

Ci devono capire: siamo solo quattro fanatici di Bin Allam, e dobbiamo sopperire allo scarso numero con l’instancabilità nel lavoro;
Non raccoglierò il cerino dell'illuminazione, che mi ha passato l’amico critico;
capirete, in questo momento sono troppo infiammabile: sto lavorando in un ambiente pieno di...polvere.

E se uno striminzito numero di fanatici continuerà a ridere, nel leggermi, compatiteli:
c’è chi s’accontenta di poco...o di una pochezza.

Dal Corriere della Sera: "Bin BeppAllamden si è fatto saltare in aria: quattro gatti morti...dal ridere ! ".


Io, secondo me...28.11.2007

martedì 27 novembre 2007

Sul filo di...Lama

Mai ho visto un uomo di pace che, sparpagliando solo quella, procura panico, solo ad apparire.

M’aspetterei questo alla vista di Ahmadinejad: piccolo, brutto e peloso;
di Bin Laden, che pare l’antenna del parafulmine: solo l’idea d’esserci vicino ti senti bruciare.
Brutte facce e tipi truci ce ne sono a bizzeffe, che ti aspettano dietro l’angolo della strada o ti entrano in casa e ti massacrano, solo perché pensano di cavare soldi strizzandoti.

Ma lui no, porca puttana !
E mi scuso con l’animale e la signora in questione che, l’un per l’altro, ci dà il meglio.

Il Dalai Lama è una figura spirituale, che non reclama la libertà di un popolo e una terra, occupata da un invasore, mettendo bombe a destra e manca !
Con il suo nomadismo forzato - che una casa l’aveva, prima che qualcuno, più grosso, lo gettasse in mezzo alla strada - afferma le proprie sacrosante ragioni, sostenute dalla non violenza e rivendicando una giustizia che è limpida per tutti, meno che per quelli del: "Essere forte con i deboli e deboli con i forti".

- «Presente: eccoci, siamo noi !»

Una massa consistente e tremebonda, a metà tra la gelatina e un budino, alza la mano vigliacca, a dire che no, non vogliamo grane: Dalai Lama, ti preghiamo di stare fuori dal nostro pollaio, che il nostro gallo mostra superbo ventaglio di penne e colori - tutti quelli...dell’arcobaleno - ma i cinesi, il pollo, lo cucinano con le mandorle !

Si, è vero, pavoni fanno la ruota e mostrano baffino, ad accompagnare Hezbollah o a voler arrivare a patti con Hamas e Talebani, che di professione fanno i terroristi, ma bisogna capire: quelli usano le bombarde, se li contraddici.

Già abbiamo mostrato, in politica estera, di trattare a...novanta gradi: quando il console cinese c’ha tirato le orecchie, per come abbiamo maltrattato quattro limoni, che avevano tirato fuori bandiere come labari imperiali, per contestare un multa, a Milano, in via Paolo Sarpi.

- «Ti scongiuriamo: vai da un’altra parte, che così non sei più un problema nostro e la...padronCINA non ci mazzola ancora !»

Nella speranza che il Dalai non s’incazzi e diventi solo Lama che, si sa: sputa in faccia !


Io, secondo me...27.11.2007

HAMASsa di buoi

- «OOooooh...Uuuuuh, Iahùù...via, via...su, su, fuori !»

Incitati, escono, si appallottolano l’uno sull’altro, pestandosi i piedi e poi la "bovaride" s’avvia, obbediente.

- « Jussuf, guarda che quelli dalla tua parte sbandano e sono fuori asse».

Jussuf prontamente fa cadere il nodoso bastone sulle schiene anarchiche.

- « Alì, occhio a quelli, che vanno per farfalle !»

Alì incita i cani: questi azzannano le caviglie dei disordinati che, malconci, si rimettono in riga.

- «Hussein, ti sei ricordato di portare il materiale infiammabile per il focherello ?»

Hussein fruga nel corredo che ogni mandriano si porta appresso, per riscaldarsi nelle giornate buie.

- «Ce l’ho, ce l’ho...»

Intanto la massa, allevata e curata apposta per quei momenti, rassegnata al ruolo, zoccola nel luogo del raduno.
Ahmed Bahar guarda estatico quello sfoggio di quantità;
Mahmud a-Zahar fa un gesto imperioso verso Ismail Haniyeh, che si fa consegnare da Hussein le bandiere americane, i fantocci di Bush, fiammiferi e benzina, ed inizia l’abbruciatura.
Dai minareti delle moschee di Gaza - fregata a parenti serpenti - una cacofonia di voci gracchianti continua la tortura della goccia, a svuotare i cranioti d’ogni rimanenza di pensiero autonomo;

- «Questo matrimonio non s’ha da fare !» urlano imam, al pari di meri megafoni.

Mussab Sahid e Mohammed dirigono il proprio lotto di ranocchie, a gracidare il verbo inculcato:

- «Muoia Annapolis con tutti gli ebrei: la pace no, che noi poi come si campa ?»

Hanno tutti figliato come conigli, a fabbricare bombolone di carne trita: e mò, come cazzo si mantengono ?

- «Abbasso le zappe e i badili, che non c’hanno il grilletto e neppure i caricatori, e costa troppo fare i buchi per le sementi usando le raffiche dei mitra !»

Uno di quelli...spara un colpo di genio:
- «Perchè non mandiamo l’esubero di marmocchi in Afghanistan o in Iraq ? Ci penserà la "resistenza" a farli...brillare !»

Un altro vede la possibilità di prendere due piccioni con una fava:
- «Se usiamo i giornalisti che c’erano in Libano o quelli che sanno come fabbricare film-patacca, riusciamo pure a far dar la colpa ad americani o agli sporchi sionisti; che poi ci penseranno gli "Arcobalenati", gli sbandieratori-pollaioli occidentali, a battersi il petto, che sono masochisti perfetti !»

Cribbio, anche il popolo bue portato alla transumanza s’è accorto che non è solo !

- «HAMASsa di buoi di tutto il mondo, unitevi !»


Io, secondo me...27.11.2007

TELEMESsiA

Il tutto lo scrissi in quel 7 Novembre del 2005;

riprendo, rispolvero e riporto pari pari, senza aggiunte ne tagli, ripensamenti o correzioni.

Mi si permetta la legittima difesa, che di Telefesserie c'ho pieno le palle;

in special modo quando il prodotto si chiama Adriano Celentano, messia dell'ovvio, dello spessore della crosta di pane, che a crocefiggerlo bastano le puntine da disegno.



"Ti giuro, l’ho visto !".
"Ma dai ! Sicuramente t’è sembrato...tra il chiaro e lo scuro...magari una sagoma, una lama di luce".
"No ! Era proprio li, bello come un arcangelo; camminava serafico, maestoso...parlava, declamava. Un apparizione, un miracolo !".
Da allora, la voce s’è sparsa: ha raggiunto gli angoli più reconditi e nascosti.
La gente se n’esce dal buio della monotona letargia, dalla noia, dall’assuefazione alle cose e ai giorni, dalla rassegnazione: una scintilla nel fienile.
Si sentono urla e grida, magnificat e osanna: "Il Messia, finalmente !".
La Chiesa, l’ortodossia, ovviamente, smentisce: "Solo suggestione !".
La gente umile però non approva: sempre il divino ha parlato a loro, ai semplici.
Vedi Lourdes. Vedi Fatima. Vedi Medjugorje.
Ribatte il Vaticano: "Sì, ma in quei luoghi apparve la Madonna, non il Messia !".
Inutile. L’hanno visto in tanti, ed era proprio il Messia.
Appare a cadenze fisse: il Giovedi !
Io, eterno e scettico San Tommaso, mi aggrego alla fiumana di folla in pellegrinaggio.
Mi siedo, un piccolo sogghigno, diffidente, distaccato, una supponente accondiscendenza, come a dar credito ad un bambino che parla di Babbo Natale o della Befana.
La luce si fa soffusa; solo una piccola aureola luminosa si fissa sul terreno: disegna il centro d’attenzione e d’attrazione.
I padri mettono i figli più piccoli sulle spalle; le madri li tengono alti sulle braccia tese.
Chissà...magari il pargolo, vedendo il Maestro, ne uscirà trasfigurato !
S’ode uno scalpiccio...il brusio aumenta, l’adrenalina sale alle stelle.
Mi agito...nonostante sia blindato da una tenace e coriacea callosità, a difesa della razionalità, un poco mi sento coinvolto: per empatia parte della sudorazione e degli umori in essa contenuti, passa nel mio metabolismo.
Vedo...vedo...una piccola virgola di luce che scivola tra i pertugi dei pochi capelli che tentano di coprire la spaziosa fronte; anzi, la boccia di cristallo...la pelata, se chiamarla bisogna, con il suo nome !
Occhiali ?! Il Messia con gli occhiali ?? Boh ! Però...ripensandoci...fanno tanto di "intellighenzia" !
S’avvicina greve al tavolaccio, apre un librone ( che fa: l’appello ? ), lo richiude, rotea attorno allo scrittoio e comincia.
Sono lontano, la gente mormora, le prime parole mi sfuggono...poi, afferro: "[...] scomparizione delle Torri Gemelle; E, gli americani che fanno ? Costruiscono altri grattacieli !".
Brusio, borbottio poi rombo di tuono dalla folla indispettita, scandalizzata.
"Io, avrei costruito una fattoria, ci avrei messo dei contadini !".
Eccitato da quella "overdose" di sapienza, propongo: "E in Piazza San Pietro facciamo un Kolkoz, una bella fattoria collettiva !".
Mi guarda, sbatte gli occhi come sa fare solo Lui...come quelle bambole che lo fanno a seconda che le alzi in piedi o le corichi.
Dico, al vicino: "Ha guardato proprio me; mi ha guardato, capisci ?!".
Ormai disinibito, senza freni, proseguo, a ruota libera: "Al posto della torre Eiffel, una stazione eolica, invece della Statua della libertà, un cesso domotico, e...".
Ahi, ho toppato ! Atteggia le labbra a forma di "Cul de poulet" ( volgarmente: culo di pollo ).
Disapprova il mio zelo.
Come Togliatti, quando qualcuno si lasciava scappare dove avevano nascosto le armi, per la "rivolussione".
Mi rattrappisco, m’ingobbo, m’insacco e tendo alla "scomparizione".
Mi sento come Adamo quando, premendo il maniglione dell’uscita di sicurezza, se ne uscì, sfrattato, dal confortevole condominio. Allora, lasciò aperta la porta: assieme a lui seguirono anche gli animali.
Mi guardo indietro: loro no; sono rimasti dentro, orecchie a scodella e cervello al caffèlatte, ad intingere il biscotto dell’unto del Catodo !
Intanto, per me, la TELEMESsiA è finita.
Riceverò mai l’ambito premio PulitSCEM per questo articolo ?
Lo alzerei, orgoglioso, sopra la testa, alla ROCKYpolitik, gridando: "Adrianoooo! Adrianoooo!".

giovedì 22 novembre 2007

Braghettonislam

"Turchia, censurata Heidi: mutande coperte e velo [...] la signorina Rottermeier e la nonna di Clara portano l'hijab".

Neppure all’epoca dei Faraoni si arrivava ad "imballare" le mummie con così tanti strati di morbidezza.

Noi, per trovare lo stesso (de)grado e analogie, dobbiamo tornare in quel lontano 1564, con il biasimo per i nudi "scandalosi" del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, fatica del grande Michelangelo;
Fu Daniele da Volterra a coprire le pudende, con le famose braghe e perciò, il soprannome: "Braghettone".

"Coperti gli allegri mutandoni bianchi [...] la bambina delle Alpi dei cartoni animati realizzati in Giappone appare, nel libro pubblicato dalla casa editrice turca Karanfil, con il vestitino assai più lungo".

Bin islamBraghetton invece di forbici usa le sciabole: taglia, incolla usando cuciture islamizzate, invece delle occidentali, dalle maglie larghe.

Nelle illustrazioni turche l'istitutrice, signorina Rottermeier, che Heidi trova a Francoforte e la nonna della sua amica Clara, indossano "tensostrutture" e "tendoni" - "amate dai musulmani più osservanti" - al posto delle vaporose camicie ottocentesche.
Heidi, con "Alice nel paese delle meraviglie" e "Pinocchio", è tra i cento libri che il ministro della Cultura raccomanda per i bambini;
genitori e educatori li usano come guida e sono supporto didattico nelle scuole.

I giornali turchi sono insorti: "Ora i libri per bambini sono usati per fare propaganda al velo [...] s’insinua che non esiste altro modo di vivere se non quello indicato dall'islamismo ".

Questi "ritocchi" sono ad indicare una direttiva dall'alto, a dare impressione di un clima mutato, di un fondamentalismo strisciante e pronto ad approfittare d’ogni breccia nel muro.

Sette mesi fa, ad Istambul, un milione di persone scese in piazza per difendere la laicità dello Stato:
di rimando, il presidente Gul festeggiò la vittoria vicino alla moglie velata;
la signora Gul-Rottermeier vive...in tenda.

Turchia nella Comunità Eurabia: nel pollaio entreranno volpi o galline ?

Il "Braghettonislam" oggi c’infila il Burqa...domani, non oso pensare cos’altro ci metterà dentro !


Io, secondo me...22.11.2007

mercoledì 21 novembre 2007

Khmeraden !

«Si, si, lo so: quelli si chiamavano Kameraden; ma questi erano i rossi Khmer di Cambogia; perciò, Khmeraden».

Che volete farci, io sono un grafomane daltonico: percepisco in maniera anomala il rosso e il verde, e pure per il nero ho difficoltà;
da qui la fusione delle tre tonalità nell’arcobaleno del ComuNazIslam, dai tre colori primari: rosso, nero e verde, appunto.
Come per quelli sulla tavolozza, mischiateli in parti e modi diversi ed avrete tutte le possibili combinazioni di come massacrare il prossimo.

Io non sono un fine cesellatore, non spacco il capello in quattro e uso la penna come una roncola:
i miei "pezzi" sono scolpiti - anzi, scheggiati - come faceva il cavernicolo con gli utensili, cioè per abbozzi grossolani.

Ma, come questi, tagliano.

Conto le particelle di mescola, non le tonalità del colore: i morti sono morti, indipendentemente dalla dottrina che gli ha scavato la fossa.
I milioni sterminati dal credo comunista, nazista e, prossimi a venire, qualora il "FondamentalIslam" trionfasse, sono o saranno contabilità da "rigor mortis", ad opera dei vari Lenin, Stalin, Hitler, Mao, Binallahden...

...o resti e ossa calcinate del profeta Pol Pot, dei Khmeraden rossi;
nipotini sfigati, che non hanno potuto commemorare i 90 anni della rivoluzione, che pure l’italiota Diliberto ha festeggiato, sulla Mecca - ops ! Scusate: piazza - rossa, dove zampilla il beverino a cui tanti transumanti c’hanno "pucciato" ( leggi: inzuppato ) il biscotto !

Sotto il regime di Pol Pot, dal 1975 al 1979, due milioni di cambogiani ( uno su tre ) furono "Cessati":
alla caduta del pirletto, tanti scheletri uscirono dall’armadio dalle ante rosse.

Saloth Sar, l’uomo dai tanti pseudonimi - Il Fratello Numero 1, Pouk, Hai, Phem, Grande zio - diventò Pol Pot, prese il timone e iniziò le purghe;
un padre-padrone, un tiranno o una dittatura, vive d’ignoranza e di ignoranti: zucche vuote, come quelle della festa di halloween, dove scodellare la broda più fetida.
La classe istruita va cancellata: l’uomo che comprende non ha bisogno di stregoni, e questi non camperebbero.
La coscienza, la conoscenza e le radici vanno estirpate, altrimenti la madre di tutti gli imbecilli avrebbe figli soffocati al nascere.

«L’erba grama la crepa mai !», l’erba cattiva non muore:
ad oggi, ancora alcuni sopravvissuti, di quei macellai.

«Khmeraden...boia chi molla !»

Io, secondo me...21.11.2007

Corto, lungo e mezzatacca

«Vogliamo tante palanche, case, terre, pane amore e fantasia per gli anni d’esilio !»

Il lungo, derivazione del corto e padre della mezzatacca - giusta media tra le parti - incalza.

BUM !

Anche stavolta l’ha sparata grossa ma, fortunatamente, il cecchino Vittorio Emanuele non era a...Cavallo e ha mancato il colpo.

Quello dello "Sparacchione" è tipico del personaggio, poco sveglio ma tanto "fumino".
si sente sempre reale e nobile, che tutt’attorno per lui è riserva di caccia, come per gli antichi feudatari;

18 agosto 1978, Isola di Cavallo, in quel di Corsica:
in preda ai fumi del Barbera e dopo una lite che l’ha visto presente con lo schioppo, spara un pallettone e impallina uno studente tedesco di appena 19 anni, Dirk Jeerd Hamer, che dormiva beato su un'imbarcazione vicina;
il poveretto, trasportato e ricoverato in Germania, morì quattro mesi dopo.
"Sparacchione" fu condannato, nel '91, solo per porto abusivo d'arma da fuoco.

Negli anni '70 l'erede di casa Savoia fu coinvolto in un’indagine della pretura di Venezia per traffico internazionale d’armi ed è risultato iscritto alla loggia massonica della P2 con la tessera numero 1.621.
L’ultima: l'accusa di aver fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione e imbastito un procedimento per controllare il mercato di permessi per videogiochi, rilasciati dai Monopoli di Stato.
In un modo o nell’altro, esce per il rotto della cuffia, che non si capisce se ci casca da tonto o va fuori da furbo.
«Sono stato coinvolto senza saperlo, avrò fatto delle cattive scelte, degli errori»...pollo o volpe ?

Non conosco il fesso che ce li ha riportati, superbi ed arroganti, ma analizziamo i lombi paterno-genitali;

Il corto, avendone la forza, non fermò il fascioMussolini e tanti ne pagarono conseguenza.
Raccolto nella...raccolta di monete e a cacciar stambecchi, firmò quelle fastidiose scartoffie: le leggi razziali contro gli ebrei;
si defilò, quando la Storia presentò il conto;
lui che era il re, Vito Emanuele III, scappò dai Tedeschi, amici di ieri, con tutto il ciarpame, imbarcandosi sulla corvetta Baionetta, in quel 9 Settembre del '43.

Baionetta...quella che tanti italiani si trovarono nel posto del porcellino allo spiedo:
lasciati senza direttive, tanti finirono nei campi di concentramento e, molti soldati, al massacro.

«Vogliamo tante palanche, case, terre, pane amore e fantasia per gli anni d’esilio !»

BUM ! BUM ! BUM !

«...o cazzo: m’è partita una raffica !»

Io, secondo me...21.11.2007

martedì 20 novembre 2007

Chamberlainite

Ragazzi, credetemi: nonostante il nome sia rassicurante, che sembra quello di un minerale, è una malattia subdola e devastante.

Il focolaio, la prima manifestazione di tale disgrazia, ha una data certa: 29 Settembre 1938;
si conosce pure il primo appestato: l’inglese Neville Chamberlein, da cui la derivazione "Chamberlainite".
Pure noti i sintomi, che si vaneggia straparla e delira, continuando a ripetere all’infinito:

«It will be peace in our time»...sarà pace nel nostro tempo.

Il portatore sano di quel ceppo virale si chiamava Hitler...Adolf Hitler, quello che «L’unico ebreo buono è quello morto».
Anche allora si sottovalutarono le conseguenze, pensando di trattare il piccoletto come un bambinello piagnucoloso, viziato, frignone e un poco scimunito, che bastava allungare qualche caramella per farlo stare zitto.
Baffino invece sconvolse il mondo, apostrofando tutti con un bel «Venite avanti, cretini !", anticipando la famosa battuta dei fratelli De Rege, per un’entrata umoristica del vecchio Varietà.

Morale della favola: mai sottovalutare i fanatici che, potendo, fanno esattamente quel che dicono.

«Vieni avanti, cretino !»

Oltre ai baffi, chi così ci richiama e riverbera, ha pure barba e tanto pelo, soprattutto sullo stomaco.
Si chiama Ahmadinejad e di nome Mahmoud, ma se urlate «Adolf !», si gira lo stesso.

7 Novembre 2007, il piccolo Yeti s’affaccia al balcone, sale sullo sgabellino ed annuncia, a "Urbi et...Orbi", alla città e al mondo:

«C’ho le centrifughe !»

e, se qualcuno ancora pensa si riferisse a quelle per le spremute, vuol dire che è in fase acuta di "Chamberlainite" !

Con quelle ci masturba l’uranio e, con la...mezzaluna giusta lo imbottiglia in quelle damigiane avvitate su petardi che, alla bisogna spedisce pure a Milano, come Roma o Parigi, e non solo ai vicini ebrei.

Dal produttore al consumatore !

Il "Mein Kampf", la mia battaglia, è da qualche tempo che l’ha scritta, anzi: continuata.

La iniziò il babbo - Ruhullah Musavi Khomeini di professione Ayatollah - che scrisse una letterina con tirata d’orecchi all’allora "Sciur padrun" della Russia: Gorbaciov.

Il pupo ha continuato a scolpire ad inchiostro: prima un richiamo al Bush ed oggi al Francioso "giovane ed inesperto", Nicolas Sarkozy.

Uomini avvisati...«Chamberlainite uber alles !»


Io, secondo me...20.11.2007

lunedì 19 novembre 2007

devastAttori

«Ite, Missa est»...la Messa è finita.

«Fuori dagli zebedei, beghine e baciapile, che si deve partire per Genova; su, su, su, sciura Maria, che la candela l’accendi un altro giorno...fuori, fuori, che l’assoluzione serve ad altri !»

Menate dal vento di fronda, tonache pretoriane sventolano come creste di nostrano "Gallo Vitaliano".

Con il...diavolo alle calcagna, rispondono al richiamo della foresta;
dalla radiolina giunge notizia che, dei tanti in viaggio, non vogliono pagare il biglietto del treno:
«Ussignur, non ho pensato ad aprire la cassetta delle elemosine, che il biglietto si prendeva con quelle», avrà pensato il relativisMonaco.

Presto, presto, che è tardi !

«Mamma che peso: meglio che bevo un gotto di digestivo».
BUM !
Ecco che la bottiglietta cade a terra, rovesciando il contenuto dell’amaro medicinale...Giuliani.
«Mi scusi, signora, se l’ho urtata...Oh ! Ma sei tu, Haidi; ancora condoglianze per il tuo caro estintore...scusa, volevo dire: caro estinto».

Sul percorso, i biglietti da visita dei transumanti:
"Brucia il Vaticano...10,100,1000 Raciti e Nassirya...Nessuna pietà per i cani...allo sbirro sputo in bocca".

Starnazzano le galline: non può essere da meno il Gallo;
o te la infili nei pantaloni o ci fai due buchi davanti, e la toga sacerdotale diventa la nuova divisa, che nessun Black Bloc capirebbe la differenza dalla sua.

«Non reagite alle provocazioni di quei figli di puttana...se non si aiutiamo da noi non ci aiuta un cazzo di nessuno...affanculo i profeti di sventura !»
E non prendetevela con me, che sono uova fuori dal cavagnolo, del...Gallo No-global.

Belli i pretonzoli double-face;
devast-Attori, usano una Bibbia-Copione a due copertine: una nera, modello Black Bloc, e una color...estintore;
non un vermiglio cardinalizio ma rosso-teologia della liberazione, alla "frate mitra", e non la mitra vescovile, ma il modello AK-47, taglia Kalaschnikov !
Le ostie ce le tirano e, nelle bottiglie con lo stoppino, non ci tengono il vino.
Come le termiti, indossano abiti...taRlari ma sono devastatori, che scavano nelle fondamenta;
attori, che recitano il "relatiVangelo" di JesuscarlettoMarx, e non il rosario.

Cercano galline e non più pecorelle, al grido di «Polli di tutto il mondo: unitevi !»

e agli abitanti del bel paese offrono l’altra guancia del V(affanculo) day di Beppe Grillo:

il V ITALIANO day: «Italidioti di tutto il mondo, PRRRRRrrrrrrrr !!»


Io, secondo me 19.11.2007

venerdì 16 novembre 2007

studenFessa

Istituto Pollini, in Mortara, provincia pavese:

"Studentessa pesantemente insulta e schiaffeggia il professore [...] la ragazzina, di 15 anni, l'ha preso a schiaffi, strappato il maglione e stracciato i registri".

Motivo del contendere era che l’insegnante si era reso colpevole d’aver sforato sull’orario d’uscita, quando già i compagni delle altre due sedi staccate erano a farfalle.

Più che una studentessa da banco, s’avvia a diventare una studenFessa da bRanco.

M’immagino il futuro, che se tanto è il prologo, ben sicuro sarà l’epilogo.
Nella verde stagione - a farsi le ossa e spezzarle agli altri - visto doti, dote e dotazione, sarà arruolata nelle brigate "Bauscia": bulletti che picchiano, ricattano e rapinano propri coetanei e danneggiano istituti ed istituzioni;
fiorendo, alla scuola - anzi: squola - di tali bamba, si farà strada sulla strada, fermandosi dove l’adrenalina e l’arte del menar le mani sfogherà primari e primitivi bestiali istinti.
Botte, a Urbi e - dopo il trattamento - agli Orbi, che s’accontenta di dare benedizioni a quelli nelle vicinanze - da recluta - per poi, veterana, "Alla città e al mondo".

Crescendo, non potrà che andare...in crescendo:

manganello, catene, coltello, bomba-carta o Molotov, poco interessa l’attrezzo che userà, quanto invece la stalla di destinazione, dove ritrovarsi in famiglia, che "Curriculum Vitae" e lettera di presentazione sono belli che pronti !

Poco importa che il parco buoi sarà tra gli Ultrascemi, i Black Bloc, i pacifiNti o teppaglia varia:
predisposizione ed arte nel menar le mani, affinata dalla tenera età, non può sfociare che in un crogiolo di prepotenze, prevaricazioni, imposizioni fisiche e crudeltà senili.

Nell’attesa di far tanto di danno da grandi, queste caccole sono a sgomitare, cercando d’imporre i propri porci comodi, sia tiranneggiando in famiglia che nell’insegnamento.

A correggere simili legni storti, andrebbe applicata la tanto "barzellettata" tolleranza zero o colpirne uno per educarne cento, come amava dire il vecchio Mao.

"[...] è stata sospesa per quindici giorni".

Sarebbe stato meglio obbligarla all’accompagnamento al guinzaglio e al porto di museruola, piuttosto che alla vacanza;
che tanto, se poi non si promuove, già ci s’immagina come finirà...

Stupida studenFessa...faccia da schiaffi, che a non raddrizzarla ora, domani sarà uno stracciar di vesti !


Io, secondo me...16.11.2007

giovedì 15 novembre 2007

Caccole

«Bum ! SciaffFFFF...scick...PatasciaccCCCH» !

Come il contenuto di un uovo, che si rompe in padella, la macchia grigia e molliccia si allarga, a formare una pozza della consistenza di un budino.

Zoomata, dissolvenza, campo largo, medio, ristretto...macro.

Una manna, per ammiratori di Lara Croft, protagonista del videogioco cult Tomb Raider, o aspiranti a diventare fantocci di paglia, di una televisione che spia da buchi catodici a forma di serratura, tipo"Il grande fratello" o "L’Isola dei famosi", "La Fattoria" e via discorrendo, spacciando storie taroccate per realtà da offrire ai gonzi.
Aspettando che un colpo di culo li scodelli in questi cassonetti della spazzatura, si allenano e divertono con la videocamera dei poveracci: quella del telefonino.

Se non attori, almeno registi.

Sono giovani, vigorosi e ben pasciuti, sprizzano energie, ma con cilindri e pistoni al posto del cuore e una sintetica centralina elettronica, a comandarne le fasi: poche schede, inserite in guide scanalate ricavate dopo aver svuotato il cranio dalla sua gelatina grigia che, normalmente, vi dimora.

E invece no: c’è stato uno sfratto e, dove questo è avvenuto, siamo alla presenza di mutanti, modelli "Caccola", tirati a lucido, con facciata a vista tanto bella e curata fuori quanto il vuoto pneumatico dentro.

Ti sembrano crescere e cresciuti - e grazie a Dio, se non la quantità, ancora abbiamo qualità - ma tante sono le conchiglie vuote, abbandonate su spiagge deserte, disertate da quell’antico abitatore che si chiama "sale in zucca".

«Spalsh !»

Penso sia il rumore che fa un pomodoro che è schiacciato...
o Sara Hamid, 16 anni, marocchina, matarellata da un bus.

«Dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata !»

Parecchi studenti hanno "fotofilmato" i pezzi del cervello della loro compagna, sparsi a terra;
e poi hanno messo in rete il filmone...

«Dai, che ha la testa staccata e il cervello...»
...come un tuorlo, a fatica trattenuto dal poco albume che ne faceva collante, diventa dello spessore di una foglia.

...giovani, vigorosi e ben pasciuti...ancora con moccio e pallina di muco, rappresa, rinsecchita e pendula.

Generazione caccola.


Io, secondo me...15.11.2007

mercoledì 14 novembre 2007

Compagnosky

Bello Diliberto, a Mosca, mentre celebra l’Ottobre rosso;

l’avvolgente sciarpina, di un cangiante color cremisi, con l’immancabile bollino, marchio di garanzia - falce e martello - e la maschia scritta in cirillico, che magari serve solo ad indicare il sopra e il sotto.
Quel che mi fa scompisciare dalle risa è lo scalferotto, quello che c’ha in testa: una calzatura di lana, di fattura grossolana e pesante imbottita di pelo, come il suo stomaco.
Qualcuno s’ostina a dire che è un cappello, ma a me pare somigliante alla maglietta della salute, quella che mi s’imbriglia sulla testa quando, cercando d’infilarla, mi si attorciglia come avesse le convulsioni, s'avviticchia come un serpente e blocca le braccia, imbrigliandomi come un imbranato !
Si fosse spalmato il minoxidil sulle sopracciglia, avrebbe pure raggiunto quell’infoltimento, a farlo rassomigliare al cespuglioso gocciolatoio dell’acqua piovana, a dare forma alle tipiche arcate con profilo sporgente, proprio della fronte a pensilina d'antico progenitore, che caracollava nelle savane strusciando ancora il dorso della mano per terra.
Camminando sulle ginocchia e mantenendo sguardo da inquisitore, sarebbe passabile caricatura di quel Breznev, gran compagnoski dei bei tempi andati.

«Quando c'era lui, caro lei...formidabili quegli anni» !

A me pare c’avesse pure il moccolo, ma i bene informati mi dicono di no: il nostro ''Oliver'', al massimo lo regge.
Ma forse il moccio è voluto: tutti i manovratori della gloriosa littorina sovietica sono morti di raffreddore, che ci dicevano che era per quello che non erano presenti.
Però, bisogna ammetterlo: erano virili, da tanto erano impettiti, che neppure il ''rigor mortis'' riusciva ad eguagliare la rigidità di quello stare sull’attenti !
I maligni sussurravano che le grandi manifestazioni si facevano d’inverno apposta per conservare meglio le mummie, nel mentre ci si giocava il posto vacante ma, si sa: tutta sporca propaganda di controrivoluzionari, nemici del ''poppolo'' !
Si mormora che il nostro eroe cercava di entrare nella parte, ad accattivarsi le simpatie per l’acquisto della cariatide di nonno Lenin, i baffoni muffi di papà Beppe Stalin e pure l’intera ferramenta della corazzata Potëmkin !
V’immaginate il figurone, in piazza san Pietro, tutto a sfilare, durante la nuova festività dei Compagnoski ?!


Io, secondo me...14.11.2007

martedì 13 novembre 2007

L'altro mondo

Un altro mondo - l’altro - esiste, e non è sempre quello dei trapassati.

È il mondo di Khudair Tahir, iracheno, che si scaglia contro gli sciiti del suo paese d'origine o di Khalil Ali Haidar che s’indigna per la mancanza di reciprocità nei paesi islamici nei confronti dei cristiani.
Andrea Sartori, nel suo ''nonsolointegralismo'' ricorda «[...] poesie di alcune tra le più importanti poetesse del mondo arabo [...] un virtuoso eccezionale del violino, un autentico Paganini arabo».
Questo è quanto i fondamentalisti vogliono e cercano di cancellare dalla nostra attenzione.

Tanto sussurra Valentina Colombo, docente di lingua e letteratura araba;
sia per gli addetti ai lavori che per i lettori poco esperti, quando pure digiuni di lingua araba, traduce scritti e descrive opere, dischiudendo ''L’altro mondo'', oscuro ai più.

Con il suo "Basta ! Musulmani contro l'estremismo islamico" ci accompagna a scoprire sia i moderati liberali che gli estremisti, analizzandone gli scritti.

Ecco chi esalta la sharia, la legge islamica, come Raschid Al Gannouschi, leader tunisino dei Fratelli musulmani in esilio a Londra o i maestri della taqqyia, la dissimulazione, come Tariq Ramadan, tesi a fornire un patentino di buona condotta per quell’islam in cerca di sottomessi.
Quest’ultimo è un prestigiatore;
sventola una manina e invita: «Dì cheese: guarda l’uccellino», e con l’altra frega il portafoglio.

Nel libro i diversi autori s’interrogano: il pedaggio che un intellettuale musulmano deve pagare è l'odio verso Israele;
numerosi virgolettati rintracciati da Valentina ne portano esempio.
Contro quanto, si schierano intellettuali laici, da Amir Taheri a Wafa Sultan, psichiatra d’origine siriana:
sono 46 tra giornalisti, commentatori e accademici che usano il pensiero per combattere i predicatori d’odio.
A Wafa si contrappone Ibrahim al Khuli, docente all'università islamica Al Azhar al Cairo, a sputare veleno.
Contro i...Khuli però, altri fronteggiano, seppur senza l’appoggio di chi è più propenso a fare mercato di ascolti, raccontando l’eccezione dell’uomo che morde il cane piuttosto che la regola del contrario.

Forse che, sia Valentina che Magdi Allam, dovrebbero mordere quello, per avere maggior visibilità, nel mondo di
''Chi vusa pusé la vaca l’è sua''...chi urla più forte si prende la vacca !

Lottiamo con loro, oggi, affinché i nostri figli non abbiano a farlo domani, per nostra vigliaccheria !

Regaliamo loro un altro mondo, non l’altro !


Io, secondo me...13.11.2007

lunedì 12 novembre 2007

RelativIslam

«Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»

...dice ai popolani, coinvolti in una rissa e arrestati dai gendarmi, un compianto Alberto Sordi, nei panni del marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano e cameriere segreto di papa Pio VII, nella Roma d’inizio Ottocento.

«[...] NON avevo chiesto il PERMESSO [...] per me è come fare la carità. Del resto, SONO più VECCHIO DEL VESCOVO E sono STATO anche SUO PROFESSORE. Comunque, se me l’avessero PROIBITO NON AVREI OBBEDITO».
Voce del caro Don Aldo Danieli, PARROCO della Chiesa di Santa Maria Assunta, a Paderno di Ponzano Veneto, in quel di Treviso;

per me e il tuo "giovin superiore" sarai a risponder da Grillo, vantando canizie come gradi da generale ma, se maestro ti credi, lo sarai, ma del relativIslam !
Quel tuo antico alunno ha dimostrato d’esserti superiore, che quel che per te fu teoria lui lo rese pratica, scambiando di parte: eri, sei e resterai parroco, che i talenti hai seppellito, mentre chi apprese da te li seppe accrescere.

Parroco, quelli come te mi fanno paura che, l’avanzar d’anni, muta da padre a padrone;
l’orgoglio offusca la vista, che non t’accorgi d’essere nano sulle spalle di un gigante: a quello il mondo si genuflette !

Quello che tieni, in comodato d’uso, pensi sia ormai tuo, riscattato dai tanti anni d’occupazione.
«Ho messo a disposizione degli immigrati islamici i locali dell’oratorio. Preferisco loro che pregano che i cristiani che bestemmiano».
Mi chiedo: l’evangelo della TUA Chiesa - e la TUA veste - chi devono cercare ?
Azzardo, professore: forse proprio i cristiani che bestemmiano, che sono le pecorelle smarrite che il pastore va a inseguire, i futuri figliol prodighi.
Si, lo so...lo so, « tu sei tu, e io nun sono un cazzo» ma, dammi retta:
non sono quelli che pregano che hanno bisogno l’ovile, che hanno del loro, di pastore;
pascola nel tuo che, già lì, ne hai da dare e sudare.
S’avvicina Natale.
Che farai, caro Aldo: toglierai la Croce e non farai il Presepe, per non urtare la sensibilità dei tuoi ospiti ?
E quando saranno tanti, troppi, e cominceranno a spintonare, dove andrai con le TUE pecorelle:
nella Moschea, in Sinagoga, nel tempietto buddista ?

Disprezzo: «Se me l’avessero proibito non avrei obbedito».
Superbia: «Sono più vecchio del vescovo».
Invidia: «...e sono stato anche suo professore».

«Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»

Relativismo.

Anzi: RelativIslam


Io, secondo me...12.11.2007

mercoledì 7 novembre 2007

Prodescu

- «Chi ha visto Alien ? Ecco, è successo !»

" Romano Prodi ha incontrato il premier romeno Calin Popescu Tariceanu"...
l’uno s’è infilato nell’altro, ed ecco Prodescu !

- «[...] abbiamo scritto al presidente della Commissione europea Barroso»...che, dando di grattugia sulla cozza, sarà ancora a chiedersi:
- «Ma di chi sarà mai questa grossa "X" in coda e firma al pistolotto ?»

Ecco che, con 18.900 euro mensili, surclassa i 6.600 del francese Sarkozy, il misero 4.860 del russo Vladimir Putin e la "paghetta" di 274 euro del cinese, il nostro "bologna" s’accoppia per " scrivere una lettera" !

Beh, a dire il vero è partito con granitiche convinzioni, del tipo: "Il crimine non ha nazionalità" o
"[...] un tavolo comune per affrontare il problema" e ancora "Nessuna tolleranza per i delinquenti".
Dopo che ti ha erudito i pupi (noi), eccolo allo scriptorium:
linguetta tra i denti, papiro, penna d’oca e bella calligrafia, la punta svolazza, scricchiola...s’impenna...scrich...scrich !
"Caro Babbo Natale...".

PatasciaffFFF !

Arriva come un direttissimo, lo schiaffone correttivo del Popescu.
- «Scimunito ! Caro Barroso...devi scrivere Caro Barroso !!»

E via a menare il can per l’aia, a rimestar nell’ovvio, a rispondere mele quando il popolo chiede pere:
"Nessuna espulsione di massa. La Romania è un paese amico [...] dobbiamo conciliare il diritto di sicurezza dei cittadini con la libertà di circolazione [...] più poliziotti romeni in Italia per affrontare il problema dei rom".
Ma chi cazzo ha mai parlato di...PogROM, rompere cristallerie, di "Espulsioni di massa", a meno che non si riferiva al drenaggio della tua ?!

Abbiamo mai chiesto di dichiarare guerra alla Romania ?
O l’arrivo del settimo cavalleria, corazzieri o guardie svizzere ?

Semplicemente: calci in culo, per spostare delinquenti d’altre famiglie - che ritornino da papà e mamma loro - e falangi macedoni alle frontiere, così da non dover pagare pure il biglietto di ritorno, a quelle faine, oramai nel pollaio.
E se non sono in grado d’essere autosufficienti, è inutile che siedano ad una mensa che sta già apparecchiando per i nuovi poveri, a cui furono promessi novelli posti, sì, ma di lavoro, non alla Caritas !!

"[...] contributi per la minoranza rom: la Ue deve fare di più".

Sì, come per i bambini che frignano: «Uè...Uè...Uè...Uè» !

Intanto Amato parla di provvedimenti di "allontanamento";
certo: dal me a te, della serie "Problem Solving", ovvero, il barile che scarico non è più mio.

Io, secondo me...07.11.2007