martedì 13 novembre 2007

L'altro mondo

Un altro mondo - l’altro - esiste, e non è sempre quello dei trapassati.

È il mondo di Khudair Tahir, iracheno, che si scaglia contro gli sciiti del suo paese d'origine o di Khalil Ali Haidar che s’indigna per la mancanza di reciprocità nei paesi islamici nei confronti dei cristiani.
Andrea Sartori, nel suo ''nonsolointegralismo'' ricorda «[...] poesie di alcune tra le più importanti poetesse del mondo arabo [...] un virtuoso eccezionale del violino, un autentico Paganini arabo».
Questo è quanto i fondamentalisti vogliono e cercano di cancellare dalla nostra attenzione.

Tanto sussurra Valentina Colombo, docente di lingua e letteratura araba;
sia per gli addetti ai lavori che per i lettori poco esperti, quando pure digiuni di lingua araba, traduce scritti e descrive opere, dischiudendo ''L’altro mondo'', oscuro ai più.

Con il suo "Basta ! Musulmani contro l'estremismo islamico" ci accompagna a scoprire sia i moderati liberali che gli estremisti, analizzandone gli scritti.

Ecco chi esalta la sharia, la legge islamica, come Raschid Al Gannouschi, leader tunisino dei Fratelli musulmani in esilio a Londra o i maestri della taqqyia, la dissimulazione, come Tariq Ramadan, tesi a fornire un patentino di buona condotta per quell’islam in cerca di sottomessi.
Quest’ultimo è un prestigiatore;
sventola una manina e invita: «Dì cheese: guarda l’uccellino», e con l’altra frega il portafoglio.

Nel libro i diversi autori s’interrogano: il pedaggio che un intellettuale musulmano deve pagare è l'odio verso Israele;
numerosi virgolettati rintracciati da Valentina ne portano esempio.
Contro quanto, si schierano intellettuali laici, da Amir Taheri a Wafa Sultan, psichiatra d’origine siriana:
sono 46 tra giornalisti, commentatori e accademici che usano il pensiero per combattere i predicatori d’odio.
A Wafa si contrappone Ibrahim al Khuli, docente all'università islamica Al Azhar al Cairo, a sputare veleno.
Contro i...Khuli però, altri fronteggiano, seppur senza l’appoggio di chi è più propenso a fare mercato di ascolti, raccontando l’eccezione dell’uomo che morde il cane piuttosto che la regola del contrario.

Forse che, sia Valentina che Magdi Allam, dovrebbero mordere quello, per avere maggior visibilità, nel mondo di
''Chi vusa pusé la vaca l’è sua''...chi urla più forte si prende la vacca !

Lottiamo con loro, oggi, affinché i nostri figli non abbiano a farlo domani, per nostra vigliaccheria !

Regaliamo loro un altro mondo, non l’altro !


Io, secondo me...13.11.2007

Nessun commento:

Posta un commento