martedì 4 novembre 2008

Giurin giuretta

- «Giurin giuretta»;

i due indici delle mani s'incrociano e si accavallano: sopra uno e sotto l'altro, e poi viceversa.
Per noi, allora bambini, era una forma di giuramento sacro e inviolabile, pena l'allontanamento dal branco.
Anche tra gli adulti qualche volta ci scappava, quella fanciullesca forma per sancire e mantenere un segreto, tra amici o nel gruppo.
Fortunatamente è quasi caduto in disuso.
La buona sorte nell'abbandonare questo uso è proprio nel fatto che, per adempiere al rito, bisogna formare la croce con le dita;
e rischi che te le tagliano, o di buscarti una buona dose di nerbate e, in casi estremi ma non più così rari, di lasciarci pure la cotenna.
E la cosa mi fa una rabbia - anzi, un..Arabia - che non vi dico.
Meno male che ora, sulle schedine di Totip, Lotto, Totocalcio e via andare, bisogna fare il pallino e non più la crocetta;
seguirà a breve pure stessa abitudine, sulle schede elettorali, ad allontanare il rischio di fare la fine dei crocifissi attaccati alle pareti: essere lanciati dalla finestra !
Si diventa visibili bersagli, facili da colpire...semplice "come sparare sulla croce rossa !";
anzi, peggio, che anche questa, per evitare i pallini, ha limato l'osceno simbolo, arrotondando gli spigoli, a formare un neutro rombo, il "Cristallo Rosso".
Così hanno dovuto fare squadre di calcio, che l'incrocio era ben lungi dall'essere espressione cristiana, ma l'Imbecillislam, quello che era cancro prima e metastasi ora, s'inalbera e i proni s'inchinano, cambiando maglietta tramandata da generazioni che pensavano al calcio e non alle palle, che ce le rompono assai, ormai !
Spesso mi domando: ma...non è che gli incroci stradali sono pian piano sostituiti dalle rotatorie, per evitare che qualcuno altrimenti vi si faccia saltare nel mezzo ?
Giusto per andare sul sicuro, l'ultima imbastitura che mi ha fatto mamma sulla scucitura, glie l'ho fatta fare a zig-zag.
Nel portafoglio c'ho pure volontà e raccomandazione per il chirurgo, qualora mi si debba operare:
sutura come vuoi ma non passare mai i fili di traverso, l'un con l'altro;
piuttosto mi si mettano dei bottoni o una cerniera lampo !
E pure da morto - come ultime volontà - guai e maledizioni a chi osasse incrociarmi le braccia, legate con la coroncina del rosario.
Capaci di sotterrarmi vicino il classico martire imbottito d'esplosivo !
Una raccomandazione a sposi e fidanzati: mai brindare incrociando le braccia con il bicchiere di spumante, in segno di legame indissolubile: meglio rischiare separazione che distacco per coltellaccio o bombarda.
E non si abbia a dire che "Ognuno porta la sua croce": meglio dichiararsi portatori di rogna.
Giusto per non dare nell'occhio, pure ho smesso di fare le parole...crociate;
Cribbio, ma, a ben pensarci, a quante cose abbiamo dovuto rinunciare o piegarci, e spesso in casa nostra.
Anche a voler sdrammatizzare, a riderci un poco sopra, a prendere e restituire pari opportunità, c'è andata male:
per le vignette danesi, su Maometto, c'è mancato poco che scoppiasse l'intero globo terracqueo !
E, quando un film, a denunciare il reale, e non trame fantastiche, non è andata meglio, che al regista van Gogh gli hanno segato la giugulare.
Frega poco o nulla.
Il prete poi, è una brutta bestia;
Vuole elevare i miserabili, predica il rispetto per la persona umana, della libertà, dell'uguaglianza di tutti davanti a Dio e allo Stato, biascica di strani pari diritti tra uomo e donna, chiacchiera di Democrazia, di giustizia sociale, e vuole stravolgere la classifica, che gli ultimi saranno i primi, aprendo Chiese, Scuole e centri per educare ed istruire quel popol bue, che tale deve restare, che il sistema delle caste e l'infamia dei paria, dei reietti, ha forme uguali in tutto il mondo.
In India, gli Indù, ci hanno abbrustolito dei buoni cristiani.
I mezzi d'informazione c'hanno spalmato su come per il dentifricio sui denti: ci scivola sopra e via che è un piacere.
In Cina, le tonache sono tollerate, se teatranti obbedienti al copione di regime, altrimenti, non si sa come, spariscono;
questo però, ci dicono, è facile: il perdersi in un paese così vasto.
In Corea del Nord poi, esiste già dio: King Jung II, che c'ha tenuto ad avvertire:
- «Non avrai altro dio all'infuori di me».
Sacerdoti e suore, figli di un dio minore, sono stati sterminati: insetti fastidiosi.
Nelle Filippine e in Indonesia si moltiplicano gli attacchi alle comunità cristiane, così come monta un'aggressività, sempre più virulenta, nei loro confronti in Libano, dove da maggioranza sono diventati prossimi a fare la fine del Panda;
In Irak, stretti tra i sunniti, armati da Al Qaeda e gli sciiti, foraggiati dall'Iran, unici senza milizia, sono stati bastonati assai;
anche a Gaza, quella caccola di mosca sulla cartina, gli islamisti da Hamas stanno provvedendo alla bonifica.
In Egitto, solo per riparare una crepa nel muro del loro tempio, occorre seguire estenuante e defatigante trafila burocratica, a voler scoraggiare ogni tentativo di crescita.
Sorvoliamo sull'Algeria, dove, negli ultimi tempi detenzioni ed espulsioni di cristiani sono aumentate, e una cinquantina di chiese ha dovuto chiudere i battenti.
Due milioni di cristiani uccisi, almeno tre costretti alla fuga, sotto i bombardamenti, perseguiti e ridotti in schiavitù: questo nella parte meridionale del Sudan, tra il 1983 e il 2005;
si contano siano almeno ottomila i cristianucci rapiti durante gli anni della guerra civile e condotti a servitù, ad essere schiavi.
In Nigeria, la bestia nera, un terzo dei suoi stati ha adottato legge islamica, e questi sono a tentare di "addomesticare" a suon di botte i riottosi, gli "inferiori", d'ogni ordine, specie e religione.
Spedizioni punitive seminano cadaveri e si contano in almeno cinquecento le chiese ridotte al silenzio, che sulle macerie è difficile predicare.
Non si fanno complimenti, né si usa roba sopraffina: per darci un taglio, usano il Machete.
In Somalia c'è addirittura la stagione di caccia, dove i cristiani fanno le quaglie per i miliziani islamici.

Si usa dire: «Chi non muore si rivede»;
anche chi muore si vede, ma non è successo niente.

Parola d'Eurabia.

- «Giurin giuretta !»


Io, secondo me...04.11.2008

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