giovedì 29 novembre 2007

Imbecillieue

Si, si, lo so: in francese imbecille si dice ''Imbécile'' e non ''Imbecillieue'' ma, nel mio caso, la massa di citrulli è geograficamente e mentalmente limitata in ''Banlieue'', periferia francese: la parte degradata, un concentrato di povertà, disoccupazione, discriminazione e malavita.

Qui decantano e si depositano gli sconfitti, ognuno con il proprio sacco di bile, composto da acida rabbia e voglia di vendicativa rivalsa.

L’astio è raccolto sulla capocchia di spillo, con cui fissano il bersaglio delle proprie freccette: il poliziotto, la legge, l’ordine pubblico e - peggio che peggio - l’autorità che, per questi sbandati corrisponde all’autoritarismo.

Voler etichettare e liquidare tutti con il termine di ''Racaille'' - gentaglia, teppa, canaglia - è sintesi crudele e ingiusta: anche tra disperati alberga spesso dignità e rassegnazione, che non per forza sfocia in violenza;
Ma, dove questa sbocca, non è mai spontanea, che certamente a grattare si trova sempre a chi giova, quelli che si fanno beccare con le gote gonfie, a soffiare sul fuoco.

È un tastare il polso, colpi d’aggiustamento, a studiare e capire dove poi colpire, quando si dovrà fare sul serio, quando mollare il guinzaglio.

Due casi, due casini, due pretesti, dei più improponibili;

il primo, nel 2005: due, che non erano mammolette, fuggono dalla polizia e, dove vanno a nascondersi ?
ma, santo cielo: in una cabina dell’alta tensione, dove sennò ?
Fine di una carriera...folgorante;
alla frittura qualcuno aggiunge la fiamma: giorni e giorni di disordini, danni a cose e persone, saccheggi e mandrie menate a far razzie e calpestare il calpestabile;

il secondo: due ''Imbecillieue'' rubano una moto da cross, tagliano un incrocio, senza dare la precedenza e si spiaccicano, come moschini...sul parabrezza di un’auto della gendarmeria.

Stop, Rewind...Play: scontri, disordini, bombe molotov, colpi d’arma da fuoco e una fucilata sugli agenti.

Questi terroristi-sparacchioni si, sono ''Racaille'';
da lavar via con la mitica Karcher, la macchina per pulire le strade !

No, gli ''Imbecillieue'' non hanno abbastanza cervello, a garantire autonomia: dietro la scimmia c’è l’organista, al di la dei burattini, un puparo.

Cerini, fiammiferi da esportazione: a quando l’Eurofiamma ?


Io, secondo me...03.12.2007

mercoledì 28 novembre 2007

La gramigna degli Sciacalli

In "Panni stretti" descrissi il prototipo, la sagoma di riferimento: nella fattispecie, Alessio Sundas;

Mi permetto un breve estratto:

"Una farfalla, simbolo di libertà, e il bel faccione beota in copertina...Et voilà !
Marco Ahmetovic, un fiasco di vino con tracce di sangue sul fondo, ubriacone con quattro tacche sullo sportello del furgone, dopo aver arrotato quattro ragazzi - ora agli arresti domiciliari, in un bel residence con vista panoramica - si becca pure 40 mila Euro per l’esclusiva sulla sua carcassa.
Alessio Sundas, uno dei tanti di tante agenzie, in cerca di sensazioni forti, orgasmiche e stimolazioni pruriginose, s’accaparra il diritto a mestare nel torbido, cercando di plasmare un personaggio, traendolo dalla melma che n’è brodo di coltura".

oggi, peggio !

"Il debutto di Marco Ahmetovic [...] sul sito d’aste e-Bay è cominciato [...] con la messa in vendita di un orologio a 159 euro, di cui il rumeno è il testimonial [...] seguirà un profumo e una linea di jeans".

Ora, mi dico: stiamo spugnando la feccia dalla Romania, uno spurgo di fetenzie, che scappano dal bastone alla carota;
il tam-tam si trasmette come un lampo, tra questi escrementi umani, che t’ammazzano con la stessa naturalezza con cui si macella il capretto a Pasqua.

- «In Italia, in Italia...ROMa o morte ! Dai, che è il paese di Bengodi, come quello dei Balocchi, di Pinocchio !»

Come Lanzichenecchi - fanteria mercenaria che mise la capitale a ferro e fuoco, nel lontano 1527, dopo aver fatto uguale nel percorrere la penisola - pure questi predano ma, a differenza di quelli, poi non se ne vanno.

Anche le cavallette, una volta devastato, d’abitudine passano oltre;

questi restano, radicano e soffocano, come l’edera che strozza i vicini.

ora poi, hanno avuto dimostrazione: accoppare paga...nel paese dei Balocchi, dove asini non diventano loro, ma siamo noi !

E, per favore, non ricominciamo con la tiritera del

- «Ma non sono tutti così...non bisogna fare di tutta l’erba un fascio»,

a far finta di non capire che parlo della gramigna !

Quella, per intenderci, che sbudella, al grido di:

- «NOI siamo noi, E GLI ALTRI...sono un cazzo !»


Io, secondo me...28.11.2007

Bin BeppAllamden

- «Hai visto dov’è la tovaglia, che devo apparecchiare ?» sento che chiede mia moglie.

Chiuso in bagno, davanti allo specchio, avvolgo quel tessuto a scacchi sulla testa;
con il carboncino disegno pilucchi sotto il naso e barbetta sulla mezzaluna del mento.
Rotondetto di fianchi, spelacchiato sulla fronte, naso adunco...
...cribbio: sembro proprio Yasser Arafat con l'inseparabile kefiah !

"[...] la sua cultura sarebbe impiegata molto meglio, non per far ridere quattro fanatici che vanno sul forum di Allam per farsi giornalmente la loro dose di rabbia antislamica".

Mi siedo sulla tazza e lego la cordicella dello sciacquone al collo;
prendo una lametta immacolata dalla confezione e l’avvicino al polso.

"[...] lei si ritiene un uomo di spirito e anche molto colto. Eppure ciò che scrive a getto continuo sul forum [...] è di una noiosità insopportabile. Nulla d’intelligente o stimolante arriva dai suoi scritti".

Comincio ad incidere il polso.

"[...] non fa che radicalizzare le posizioni [...] pensa che i fanatici stiano solo fra i musulmani ?".

Ussignur ! Sono un "Inkjet man" della parola e un Masaniello del popolaccio forcaiolo, e il mio scritto ha uno zampillo scolorito, privo d'ingegno e troppo acido !
M’infilo un pannolone a mò di museruola, per assorbire l’incontinenza.

"[...] sono stato ad ascoltare Allam e le garantisco che [...] il tasso di fanatismo era molto molto alto [...] uguale e contrario";
traduzione: speculare a chi si getta tra la folla spappolando innocenti, vecchi, donne e bambini !

- «...ma...ma...allora siamo dei "RESISTENTI" !»

Tolgo la catenella, cauterizzo l’incisione della lama sulla venuzza e ritorno alle abitudini:
non ho ancora finito di infilare lo stoppino nelle bottiglie di benzina e lavorare di mortaio, per impastare la polvere pirica con i chiodi.

Ci devono capire: siamo solo quattro fanatici di Bin Allam, e dobbiamo sopperire allo scarso numero con l’instancabilità nel lavoro;
Non raccoglierò il cerino dell'illuminazione, che mi ha passato l’amico critico;
capirete, in questo momento sono troppo infiammabile: sto lavorando in un ambiente pieno di...polvere.

E se uno striminzito numero di fanatici continuerà a ridere, nel leggermi, compatiteli:
c’è chi s’accontenta di poco...o di una pochezza.

Dal Corriere della Sera: "Bin BeppAllamden si è fatto saltare in aria: quattro gatti morti...dal ridere ! ".


Io, secondo me...28.11.2007

martedì 27 novembre 2007

Sul filo di...Lama

Mai ho visto un uomo di pace che, sparpagliando solo quella, procura panico, solo ad apparire.

M’aspetterei questo alla vista di Ahmadinejad: piccolo, brutto e peloso;
di Bin Laden, che pare l’antenna del parafulmine: solo l’idea d’esserci vicino ti senti bruciare.
Brutte facce e tipi truci ce ne sono a bizzeffe, che ti aspettano dietro l’angolo della strada o ti entrano in casa e ti massacrano, solo perché pensano di cavare soldi strizzandoti.

Ma lui no, porca puttana !
E mi scuso con l’animale e la signora in questione che, l’un per l’altro, ci dà il meglio.

Il Dalai Lama è una figura spirituale, che non reclama la libertà di un popolo e una terra, occupata da un invasore, mettendo bombe a destra e manca !
Con il suo nomadismo forzato - che una casa l’aveva, prima che qualcuno, più grosso, lo gettasse in mezzo alla strada - afferma le proprie sacrosante ragioni, sostenute dalla non violenza e rivendicando una giustizia che è limpida per tutti, meno che per quelli del: "Essere forte con i deboli e deboli con i forti".

- «Presente: eccoci, siamo noi !»

Una massa consistente e tremebonda, a metà tra la gelatina e un budino, alza la mano vigliacca, a dire che no, non vogliamo grane: Dalai Lama, ti preghiamo di stare fuori dal nostro pollaio, che il nostro gallo mostra superbo ventaglio di penne e colori - tutti quelli...dell’arcobaleno - ma i cinesi, il pollo, lo cucinano con le mandorle !

Si, è vero, pavoni fanno la ruota e mostrano baffino, ad accompagnare Hezbollah o a voler arrivare a patti con Hamas e Talebani, che di professione fanno i terroristi, ma bisogna capire: quelli usano le bombarde, se li contraddici.

Già abbiamo mostrato, in politica estera, di trattare a...novanta gradi: quando il console cinese c’ha tirato le orecchie, per come abbiamo maltrattato quattro limoni, che avevano tirato fuori bandiere come labari imperiali, per contestare un multa, a Milano, in via Paolo Sarpi.

- «Ti scongiuriamo: vai da un’altra parte, che così non sei più un problema nostro e la...padronCINA non ci mazzola ancora !»

Nella speranza che il Dalai non s’incazzi e diventi solo Lama che, si sa: sputa in faccia !


Io, secondo me...27.11.2007

HAMASsa di buoi

- «OOooooh...Uuuuuh, Iahùù...via, via...su, su, fuori !»

Incitati, escono, si appallottolano l’uno sull’altro, pestandosi i piedi e poi la "bovaride" s’avvia, obbediente.

- « Jussuf, guarda che quelli dalla tua parte sbandano e sono fuori asse».

Jussuf prontamente fa cadere il nodoso bastone sulle schiene anarchiche.

- « Alì, occhio a quelli, che vanno per farfalle !»

Alì incita i cani: questi azzannano le caviglie dei disordinati che, malconci, si rimettono in riga.

- «Hussein, ti sei ricordato di portare il materiale infiammabile per il focherello ?»

Hussein fruga nel corredo che ogni mandriano si porta appresso, per riscaldarsi nelle giornate buie.

- «Ce l’ho, ce l’ho...»

Intanto la massa, allevata e curata apposta per quei momenti, rassegnata al ruolo, zoccola nel luogo del raduno.
Ahmed Bahar guarda estatico quello sfoggio di quantità;
Mahmud a-Zahar fa un gesto imperioso verso Ismail Haniyeh, che si fa consegnare da Hussein le bandiere americane, i fantocci di Bush, fiammiferi e benzina, ed inizia l’abbruciatura.
Dai minareti delle moschee di Gaza - fregata a parenti serpenti - una cacofonia di voci gracchianti continua la tortura della goccia, a svuotare i cranioti d’ogni rimanenza di pensiero autonomo;

- «Questo matrimonio non s’ha da fare !» urlano imam, al pari di meri megafoni.

Mussab Sahid e Mohammed dirigono il proprio lotto di ranocchie, a gracidare il verbo inculcato:

- «Muoia Annapolis con tutti gli ebrei: la pace no, che noi poi come si campa ?»

Hanno tutti figliato come conigli, a fabbricare bombolone di carne trita: e mò, come cazzo si mantengono ?

- «Abbasso le zappe e i badili, che non c’hanno il grilletto e neppure i caricatori, e costa troppo fare i buchi per le sementi usando le raffiche dei mitra !»

Uno di quelli...spara un colpo di genio:
- «Perchè non mandiamo l’esubero di marmocchi in Afghanistan o in Iraq ? Ci penserà la "resistenza" a farli...brillare !»

Un altro vede la possibilità di prendere due piccioni con una fava:
- «Se usiamo i giornalisti che c’erano in Libano o quelli che sanno come fabbricare film-patacca, riusciamo pure a far dar la colpa ad americani o agli sporchi sionisti; che poi ci penseranno gli "Arcobalenati", gli sbandieratori-pollaioli occidentali, a battersi il petto, che sono masochisti perfetti !»

Cribbio, anche il popolo bue portato alla transumanza s’è accorto che non è solo !

- «HAMASsa di buoi di tutto il mondo, unitevi !»


Io, secondo me...27.11.2007

TELEMESsiA

Il tutto lo scrissi in quel 7 Novembre del 2005;

riprendo, rispolvero e riporto pari pari, senza aggiunte ne tagli, ripensamenti o correzioni.

Mi si permetta la legittima difesa, che di Telefesserie c'ho pieno le palle;

in special modo quando il prodotto si chiama Adriano Celentano, messia dell'ovvio, dello spessore della crosta di pane, che a crocefiggerlo bastano le puntine da disegno.



"Ti giuro, l’ho visto !".
"Ma dai ! Sicuramente t’è sembrato...tra il chiaro e lo scuro...magari una sagoma, una lama di luce".
"No ! Era proprio li, bello come un arcangelo; camminava serafico, maestoso...parlava, declamava. Un apparizione, un miracolo !".
Da allora, la voce s’è sparsa: ha raggiunto gli angoli più reconditi e nascosti.
La gente se n’esce dal buio della monotona letargia, dalla noia, dall’assuefazione alle cose e ai giorni, dalla rassegnazione: una scintilla nel fienile.
Si sentono urla e grida, magnificat e osanna: "Il Messia, finalmente !".
La Chiesa, l’ortodossia, ovviamente, smentisce: "Solo suggestione !".
La gente umile però non approva: sempre il divino ha parlato a loro, ai semplici.
Vedi Lourdes. Vedi Fatima. Vedi Medjugorje.
Ribatte il Vaticano: "Sì, ma in quei luoghi apparve la Madonna, non il Messia !".
Inutile. L’hanno visto in tanti, ed era proprio il Messia.
Appare a cadenze fisse: il Giovedi !
Io, eterno e scettico San Tommaso, mi aggrego alla fiumana di folla in pellegrinaggio.
Mi siedo, un piccolo sogghigno, diffidente, distaccato, una supponente accondiscendenza, come a dar credito ad un bambino che parla di Babbo Natale o della Befana.
La luce si fa soffusa; solo una piccola aureola luminosa si fissa sul terreno: disegna il centro d’attenzione e d’attrazione.
I padri mettono i figli più piccoli sulle spalle; le madri li tengono alti sulle braccia tese.
Chissà...magari il pargolo, vedendo il Maestro, ne uscirà trasfigurato !
S’ode uno scalpiccio...il brusio aumenta, l’adrenalina sale alle stelle.
Mi agito...nonostante sia blindato da una tenace e coriacea callosità, a difesa della razionalità, un poco mi sento coinvolto: per empatia parte della sudorazione e degli umori in essa contenuti, passa nel mio metabolismo.
Vedo...vedo...una piccola virgola di luce che scivola tra i pertugi dei pochi capelli che tentano di coprire la spaziosa fronte; anzi, la boccia di cristallo...la pelata, se chiamarla bisogna, con il suo nome !
Occhiali ?! Il Messia con gli occhiali ?? Boh ! Però...ripensandoci...fanno tanto di "intellighenzia" !
S’avvicina greve al tavolaccio, apre un librone ( che fa: l’appello ? ), lo richiude, rotea attorno allo scrittoio e comincia.
Sono lontano, la gente mormora, le prime parole mi sfuggono...poi, afferro: "[...] scomparizione delle Torri Gemelle; E, gli americani che fanno ? Costruiscono altri grattacieli !".
Brusio, borbottio poi rombo di tuono dalla folla indispettita, scandalizzata.
"Io, avrei costruito una fattoria, ci avrei messo dei contadini !".
Eccitato da quella "overdose" di sapienza, propongo: "E in Piazza San Pietro facciamo un Kolkoz, una bella fattoria collettiva !".
Mi guarda, sbatte gli occhi come sa fare solo Lui...come quelle bambole che lo fanno a seconda che le alzi in piedi o le corichi.
Dico, al vicino: "Ha guardato proprio me; mi ha guardato, capisci ?!".
Ormai disinibito, senza freni, proseguo, a ruota libera: "Al posto della torre Eiffel, una stazione eolica, invece della Statua della libertà, un cesso domotico, e...".
Ahi, ho toppato ! Atteggia le labbra a forma di "Cul de poulet" ( volgarmente: culo di pollo ).
Disapprova il mio zelo.
Come Togliatti, quando qualcuno si lasciava scappare dove avevano nascosto le armi, per la "rivolussione".
Mi rattrappisco, m’ingobbo, m’insacco e tendo alla "scomparizione".
Mi sento come Adamo quando, premendo il maniglione dell’uscita di sicurezza, se ne uscì, sfrattato, dal confortevole condominio. Allora, lasciò aperta la porta: assieme a lui seguirono anche gli animali.
Mi guardo indietro: loro no; sono rimasti dentro, orecchie a scodella e cervello al caffèlatte, ad intingere il biscotto dell’unto del Catodo !
Intanto, per me, la TELEMESsiA è finita.
Riceverò mai l’ambito premio PulitSCEM per questo articolo ?
Lo alzerei, orgoglioso, sopra la testa, alla ROCKYpolitik, gridando: "Adrianoooo! Adrianoooo!".

giovedì 22 novembre 2007

Braghettonislam

"Turchia, censurata Heidi: mutande coperte e velo [...] la signorina Rottermeier e la nonna di Clara portano l'hijab".

Neppure all’epoca dei Faraoni si arrivava ad "imballare" le mummie con così tanti strati di morbidezza.

Noi, per trovare lo stesso (de)grado e analogie, dobbiamo tornare in quel lontano 1564, con il biasimo per i nudi "scandalosi" del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, fatica del grande Michelangelo;
Fu Daniele da Volterra a coprire le pudende, con le famose braghe e perciò, il soprannome: "Braghettone".

"Coperti gli allegri mutandoni bianchi [...] la bambina delle Alpi dei cartoni animati realizzati in Giappone appare, nel libro pubblicato dalla casa editrice turca Karanfil, con il vestitino assai più lungo".

Bin islamBraghetton invece di forbici usa le sciabole: taglia, incolla usando cuciture islamizzate, invece delle occidentali, dalle maglie larghe.

Nelle illustrazioni turche l'istitutrice, signorina Rottermeier, che Heidi trova a Francoforte e la nonna della sua amica Clara, indossano "tensostrutture" e "tendoni" - "amate dai musulmani più osservanti" - al posto delle vaporose camicie ottocentesche.
Heidi, con "Alice nel paese delle meraviglie" e "Pinocchio", è tra i cento libri che il ministro della Cultura raccomanda per i bambini;
genitori e educatori li usano come guida e sono supporto didattico nelle scuole.

I giornali turchi sono insorti: "Ora i libri per bambini sono usati per fare propaganda al velo [...] s’insinua che non esiste altro modo di vivere se non quello indicato dall'islamismo ".

Questi "ritocchi" sono ad indicare una direttiva dall'alto, a dare impressione di un clima mutato, di un fondamentalismo strisciante e pronto ad approfittare d’ogni breccia nel muro.

Sette mesi fa, ad Istambul, un milione di persone scese in piazza per difendere la laicità dello Stato:
di rimando, il presidente Gul festeggiò la vittoria vicino alla moglie velata;
la signora Gul-Rottermeier vive...in tenda.

Turchia nella Comunità Eurabia: nel pollaio entreranno volpi o galline ?

Il "Braghettonislam" oggi c’infila il Burqa...domani, non oso pensare cos’altro ci metterà dentro !


Io, secondo me...22.11.2007

mercoledì 21 novembre 2007

Khmeraden !

«Si, si, lo so: quelli si chiamavano Kameraden; ma questi erano i rossi Khmer di Cambogia; perciò, Khmeraden».

Che volete farci, io sono un grafomane daltonico: percepisco in maniera anomala il rosso e il verde, e pure per il nero ho difficoltà;
da qui la fusione delle tre tonalità nell’arcobaleno del ComuNazIslam, dai tre colori primari: rosso, nero e verde, appunto.
Come per quelli sulla tavolozza, mischiateli in parti e modi diversi ed avrete tutte le possibili combinazioni di come massacrare il prossimo.

Io non sono un fine cesellatore, non spacco il capello in quattro e uso la penna come una roncola:
i miei "pezzi" sono scolpiti - anzi, scheggiati - come faceva il cavernicolo con gli utensili, cioè per abbozzi grossolani.

Ma, come questi, tagliano.

Conto le particelle di mescola, non le tonalità del colore: i morti sono morti, indipendentemente dalla dottrina che gli ha scavato la fossa.
I milioni sterminati dal credo comunista, nazista e, prossimi a venire, qualora il "FondamentalIslam" trionfasse, sono o saranno contabilità da "rigor mortis", ad opera dei vari Lenin, Stalin, Hitler, Mao, Binallahden...

...o resti e ossa calcinate del profeta Pol Pot, dei Khmeraden rossi;
nipotini sfigati, che non hanno potuto commemorare i 90 anni della rivoluzione, che pure l’italiota Diliberto ha festeggiato, sulla Mecca - ops ! Scusate: piazza - rossa, dove zampilla il beverino a cui tanti transumanti c’hanno "pucciato" ( leggi: inzuppato ) il biscotto !

Sotto il regime di Pol Pot, dal 1975 al 1979, due milioni di cambogiani ( uno su tre ) furono "Cessati":
alla caduta del pirletto, tanti scheletri uscirono dall’armadio dalle ante rosse.

Saloth Sar, l’uomo dai tanti pseudonimi - Il Fratello Numero 1, Pouk, Hai, Phem, Grande zio - diventò Pol Pot, prese il timone e iniziò le purghe;
un padre-padrone, un tiranno o una dittatura, vive d’ignoranza e di ignoranti: zucche vuote, come quelle della festa di halloween, dove scodellare la broda più fetida.
La classe istruita va cancellata: l’uomo che comprende non ha bisogno di stregoni, e questi non camperebbero.
La coscienza, la conoscenza e le radici vanno estirpate, altrimenti la madre di tutti gli imbecilli avrebbe figli soffocati al nascere.

«L’erba grama la crepa mai !», l’erba cattiva non muore:
ad oggi, ancora alcuni sopravvissuti, di quei macellai.

«Khmeraden...boia chi molla !»

Io, secondo me...21.11.2007

Corto, lungo e mezzatacca

«Vogliamo tante palanche, case, terre, pane amore e fantasia per gli anni d’esilio !»

Il lungo, derivazione del corto e padre della mezzatacca - giusta media tra le parti - incalza.

BUM !

Anche stavolta l’ha sparata grossa ma, fortunatamente, il cecchino Vittorio Emanuele non era a...Cavallo e ha mancato il colpo.

Quello dello "Sparacchione" è tipico del personaggio, poco sveglio ma tanto "fumino".
si sente sempre reale e nobile, che tutt’attorno per lui è riserva di caccia, come per gli antichi feudatari;

18 agosto 1978, Isola di Cavallo, in quel di Corsica:
in preda ai fumi del Barbera e dopo una lite che l’ha visto presente con lo schioppo, spara un pallettone e impallina uno studente tedesco di appena 19 anni, Dirk Jeerd Hamer, che dormiva beato su un'imbarcazione vicina;
il poveretto, trasportato e ricoverato in Germania, morì quattro mesi dopo.
"Sparacchione" fu condannato, nel '91, solo per porto abusivo d'arma da fuoco.

Negli anni '70 l'erede di casa Savoia fu coinvolto in un’indagine della pretura di Venezia per traffico internazionale d’armi ed è risultato iscritto alla loggia massonica della P2 con la tessera numero 1.621.
L’ultima: l'accusa di aver fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione e imbastito un procedimento per controllare il mercato di permessi per videogiochi, rilasciati dai Monopoli di Stato.
In un modo o nell’altro, esce per il rotto della cuffia, che non si capisce se ci casca da tonto o va fuori da furbo.
«Sono stato coinvolto senza saperlo, avrò fatto delle cattive scelte, degli errori»...pollo o volpe ?

Non conosco il fesso che ce li ha riportati, superbi ed arroganti, ma analizziamo i lombi paterno-genitali;

Il corto, avendone la forza, non fermò il fascioMussolini e tanti ne pagarono conseguenza.
Raccolto nella...raccolta di monete e a cacciar stambecchi, firmò quelle fastidiose scartoffie: le leggi razziali contro gli ebrei;
si defilò, quando la Storia presentò il conto;
lui che era il re, Vito Emanuele III, scappò dai Tedeschi, amici di ieri, con tutto il ciarpame, imbarcandosi sulla corvetta Baionetta, in quel 9 Settembre del '43.

Baionetta...quella che tanti italiani si trovarono nel posto del porcellino allo spiedo:
lasciati senza direttive, tanti finirono nei campi di concentramento e, molti soldati, al massacro.

«Vogliamo tante palanche, case, terre, pane amore e fantasia per gli anni d’esilio !»

BUM ! BUM ! BUM !

«...o cazzo: m’è partita una raffica !»

Io, secondo me...21.11.2007

martedì 20 novembre 2007

Chamberlainite

Ragazzi, credetemi: nonostante il nome sia rassicurante, che sembra quello di un minerale, è una malattia subdola e devastante.

Il focolaio, la prima manifestazione di tale disgrazia, ha una data certa: 29 Settembre 1938;
si conosce pure il primo appestato: l’inglese Neville Chamberlein, da cui la derivazione "Chamberlainite".
Pure noti i sintomi, che si vaneggia straparla e delira, continuando a ripetere all’infinito:

«It will be peace in our time»...sarà pace nel nostro tempo.

Il portatore sano di quel ceppo virale si chiamava Hitler...Adolf Hitler, quello che «L’unico ebreo buono è quello morto».
Anche allora si sottovalutarono le conseguenze, pensando di trattare il piccoletto come un bambinello piagnucoloso, viziato, frignone e un poco scimunito, che bastava allungare qualche caramella per farlo stare zitto.
Baffino invece sconvolse il mondo, apostrofando tutti con un bel «Venite avanti, cretini !", anticipando la famosa battuta dei fratelli De Rege, per un’entrata umoristica del vecchio Varietà.

Morale della favola: mai sottovalutare i fanatici che, potendo, fanno esattamente quel che dicono.

«Vieni avanti, cretino !»

Oltre ai baffi, chi così ci richiama e riverbera, ha pure barba e tanto pelo, soprattutto sullo stomaco.
Si chiama Ahmadinejad e di nome Mahmoud, ma se urlate «Adolf !», si gira lo stesso.

7 Novembre 2007, il piccolo Yeti s’affaccia al balcone, sale sullo sgabellino ed annuncia, a "Urbi et...Orbi", alla città e al mondo:

«C’ho le centrifughe !»

e, se qualcuno ancora pensa si riferisse a quelle per le spremute, vuol dire che è in fase acuta di "Chamberlainite" !

Con quelle ci masturba l’uranio e, con la...mezzaluna giusta lo imbottiglia in quelle damigiane avvitate su petardi che, alla bisogna spedisce pure a Milano, come Roma o Parigi, e non solo ai vicini ebrei.

Dal produttore al consumatore !

Il "Mein Kampf", la mia battaglia, è da qualche tempo che l’ha scritta, anzi: continuata.

La iniziò il babbo - Ruhullah Musavi Khomeini di professione Ayatollah - che scrisse una letterina con tirata d’orecchi all’allora "Sciur padrun" della Russia: Gorbaciov.

Il pupo ha continuato a scolpire ad inchiostro: prima un richiamo al Bush ed oggi al Francioso "giovane ed inesperto", Nicolas Sarkozy.

Uomini avvisati...«Chamberlainite uber alles !»


Io, secondo me...20.11.2007

lunedì 19 novembre 2007

devastAttori

«Ite, Missa est»...la Messa è finita.

«Fuori dagli zebedei, beghine e baciapile, che si deve partire per Genova; su, su, su, sciura Maria, che la candela l’accendi un altro giorno...fuori, fuori, che l’assoluzione serve ad altri !»

Menate dal vento di fronda, tonache pretoriane sventolano come creste di nostrano "Gallo Vitaliano".

Con il...diavolo alle calcagna, rispondono al richiamo della foresta;
dalla radiolina giunge notizia che, dei tanti in viaggio, non vogliono pagare il biglietto del treno:
«Ussignur, non ho pensato ad aprire la cassetta delle elemosine, che il biglietto si prendeva con quelle», avrà pensato il relativisMonaco.

Presto, presto, che è tardi !

«Mamma che peso: meglio che bevo un gotto di digestivo».
BUM !
Ecco che la bottiglietta cade a terra, rovesciando il contenuto dell’amaro medicinale...Giuliani.
«Mi scusi, signora, se l’ho urtata...Oh ! Ma sei tu, Haidi; ancora condoglianze per il tuo caro estintore...scusa, volevo dire: caro estinto».

Sul percorso, i biglietti da visita dei transumanti:
"Brucia il Vaticano...10,100,1000 Raciti e Nassirya...Nessuna pietà per i cani...allo sbirro sputo in bocca".

Starnazzano le galline: non può essere da meno il Gallo;
o te la infili nei pantaloni o ci fai due buchi davanti, e la toga sacerdotale diventa la nuova divisa, che nessun Black Bloc capirebbe la differenza dalla sua.

«Non reagite alle provocazioni di quei figli di puttana...se non si aiutiamo da noi non ci aiuta un cazzo di nessuno...affanculo i profeti di sventura !»
E non prendetevela con me, che sono uova fuori dal cavagnolo, del...Gallo No-global.

Belli i pretonzoli double-face;
devast-Attori, usano una Bibbia-Copione a due copertine: una nera, modello Black Bloc, e una color...estintore;
non un vermiglio cardinalizio ma rosso-teologia della liberazione, alla "frate mitra", e non la mitra vescovile, ma il modello AK-47, taglia Kalaschnikov !
Le ostie ce le tirano e, nelle bottiglie con lo stoppino, non ci tengono il vino.
Come le termiti, indossano abiti...taRlari ma sono devastatori, che scavano nelle fondamenta;
attori, che recitano il "relatiVangelo" di JesuscarlettoMarx, e non il rosario.

Cercano galline e non più pecorelle, al grido di «Polli di tutto il mondo: unitevi !»

e agli abitanti del bel paese offrono l’altra guancia del V(affanculo) day di Beppe Grillo:

il V ITALIANO day: «Italidioti di tutto il mondo, PRRRRRrrrrrrrr !!»


Io, secondo me 19.11.2007

venerdì 16 novembre 2007

studenFessa

Istituto Pollini, in Mortara, provincia pavese:

"Studentessa pesantemente insulta e schiaffeggia il professore [...] la ragazzina, di 15 anni, l'ha preso a schiaffi, strappato il maglione e stracciato i registri".

Motivo del contendere era che l’insegnante si era reso colpevole d’aver sforato sull’orario d’uscita, quando già i compagni delle altre due sedi staccate erano a farfalle.

Più che una studentessa da banco, s’avvia a diventare una studenFessa da bRanco.

M’immagino il futuro, che se tanto è il prologo, ben sicuro sarà l’epilogo.
Nella verde stagione - a farsi le ossa e spezzarle agli altri - visto doti, dote e dotazione, sarà arruolata nelle brigate "Bauscia": bulletti che picchiano, ricattano e rapinano propri coetanei e danneggiano istituti ed istituzioni;
fiorendo, alla scuola - anzi: squola - di tali bamba, si farà strada sulla strada, fermandosi dove l’adrenalina e l’arte del menar le mani sfogherà primari e primitivi bestiali istinti.
Botte, a Urbi e - dopo il trattamento - agli Orbi, che s’accontenta di dare benedizioni a quelli nelle vicinanze - da recluta - per poi, veterana, "Alla città e al mondo".

Crescendo, non potrà che andare...in crescendo:

manganello, catene, coltello, bomba-carta o Molotov, poco interessa l’attrezzo che userà, quanto invece la stalla di destinazione, dove ritrovarsi in famiglia, che "Curriculum Vitae" e lettera di presentazione sono belli che pronti !

Poco importa che il parco buoi sarà tra gli Ultrascemi, i Black Bloc, i pacifiNti o teppaglia varia:
predisposizione ed arte nel menar le mani, affinata dalla tenera età, non può sfociare che in un crogiolo di prepotenze, prevaricazioni, imposizioni fisiche e crudeltà senili.

Nell’attesa di far tanto di danno da grandi, queste caccole sono a sgomitare, cercando d’imporre i propri porci comodi, sia tiranneggiando in famiglia che nell’insegnamento.

A correggere simili legni storti, andrebbe applicata la tanto "barzellettata" tolleranza zero o colpirne uno per educarne cento, come amava dire il vecchio Mao.

"[...] è stata sospesa per quindici giorni".

Sarebbe stato meglio obbligarla all’accompagnamento al guinzaglio e al porto di museruola, piuttosto che alla vacanza;
che tanto, se poi non si promuove, già ci s’immagina come finirà...

Stupida studenFessa...faccia da schiaffi, che a non raddrizzarla ora, domani sarà uno stracciar di vesti !


Io, secondo me...16.11.2007

giovedì 15 novembre 2007

Caccole

«Bum ! SciaffFFFF...scick...PatasciaccCCCH» !

Come il contenuto di un uovo, che si rompe in padella, la macchia grigia e molliccia si allarga, a formare una pozza della consistenza di un budino.

Zoomata, dissolvenza, campo largo, medio, ristretto...macro.

Una manna, per ammiratori di Lara Croft, protagonista del videogioco cult Tomb Raider, o aspiranti a diventare fantocci di paglia, di una televisione che spia da buchi catodici a forma di serratura, tipo"Il grande fratello" o "L’Isola dei famosi", "La Fattoria" e via discorrendo, spacciando storie taroccate per realtà da offrire ai gonzi.
Aspettando che un colpo di culo li scodelli in questi cassonetti della spazzatura, si allenano e divertono con la videocamera dei poveracci: quella del telefonino.

Se non attori, almeno registi.

Sono giovani, vigorosi e ben pasciuti, sprizzano energie, ma con cilindri e pistoni al posto del cuore e una sintetica centralina elettronica, a comandarne le fasi: poche schede, inserite in guide scanalate ricavate dopo aver svuotato il cranio dalla sua gelatina grigia che, normalmente, vi dimora.

E invece no: c’è stato uno sfratto e, dove questo è avvenuto, siamo alla presenza di mutanti, modelli "Caccola", tirati a lucido, con facciata a vista tanto bella e curata fuori quanto il vuoto pneumatico dentro.

Ti sembrano crescere e cresciuti - e grazie a Dio, se non la quantità, ancora abbiamo qualità - ma tante sono le conchiglie vuote, abbandonate su spiagge deserte, disertate da quell’antico abitatore che si chiama "sale in zucca".

«Spalsh !»

Penso sia il rumore che fa un pomodoro che è schiacciato...
o Sara Hamid, 16 anni, marocchina, matarellata da un bus.

«Dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata !»

Parecchi studenti hanno "fotofilmato" i pezzi del cervello della loro compagna, sparsi a terra;
e poi hanno messo in rete il filmone...

«Dai, che ha la testa staccata e il cervello...»
...come un tuorlo, a fatica trattenuto dal poco albume che ne faceva collante, diventa dello spessore di una foglia.

...giovani, vigorosi e ben pasciuti...ancora con moccio e pallina di muco, rappresa, rinsecchita e pendula.

Generazione caccola.


Io, secondo me...15.11.2007

mercoledì 14 novembre 2007

Compagnosky

Bello Diliberto, a Mosca, mentre celebra l’Ottobre rosso;

l’avvolgente sciarpina, di un cangiante color cremisi, con l’immancabile bollino, marchio di garanzia - falce e martello - e la maschia scritta in cirillico, che magari serve solo ad indicare il sopra e il sotto.
Quel che mi fa scompisciare dalle risa è lo scalferotto, quello che c’ha in testa: una calzatura di lana, di fattura grossolana e pesante imbottita di pelo, come il suo stomaco.
Qualcuno s’ostina a dire che è un cappello, ma a me pare somigliante alla maglietta della salute, quella che mi s’imbriglia sulla testa quando, cercando d’infilarla, mi si attorciglia come avesse le convulsioni, s'avviticchia come un serpente e blocca le braccia, imbrigliandomi come un imbranato !
Si fosse spalmato il minoxidil sulle sopracciglia, avrebbe pure raggiunto quell’infoltimento, a farlo rassomigliare al cespuglioso gocciolatoio dell’acqua piovana, a dare forma alle tipiche arcate con profilo sporgente, proprio della fronte a pensilina d'antico progenitore, che caracollava nelle savane strusciando ancora il dorso della mano per terra.
Camminando sulle ginocchia e mantenendo sguardo da inquisitore, sarebbe passabile caricatura di quel Breznev, gran compagnoski dei bei tempi andati.

«Quando c'era lui, caro lei...formidabili quegli anni» !

A me pare c’avesse pure il moccolo, ma i bene informati mi dicono di no: il nostro ''Oliver'', al massimo lo regge.
Ma forse il moccio è voluto: tutti i manovratori della gloriosa littorina sovietica sono morti di raffreddore, che ci dicevano che era per quello che non erano presenti.
Però, bisogna ammetterlo: erano virili, da tanto erano impettiti, che neppure il ''rigor mortis'' riusciva ad eguagliare la rigidità di quello stare sull’attenti !
I maligni sussurravano che le grandi manifestazioni si facevano d’inverno apposta per conservare meglio le mummie, nel mentre ci si giocava il posto vacante ma, si sa: tutta sporca propaganda di controrivoluzionari, nemici del ''poppolo'' !
Si mormora che il nostro eroe cercava di entrare nella parte, ad accattivarsi le simpatie per l’acquisto della cariatide di nonno Lenin, i baffoni muffi di papà Beppe Stalin e pure l’intera ferramenta della corazzata Potëmkin !
V’immaginate il figurone, in piazza san Pietro, tutto a sfilare, durante la nuova festività dei Compagnoski ?!


Io, secondo me...14.11.2007

martedì 13 novembre 2007

L'altro mondo

Un altro mondo - l’altro - esiste, e non è sempre quello dei trapassati.

È il mondo di Khudair Tahir, iracheno, che si scaglia contro gli sciiti del suo paese d'origine o di Khalil Ali Haidar che s’indigna per la mancanza di reciprocità nei paesi islamici nei confronti dei cristiani.
Andrea Sartori, nel suo ''nonsolointegralismo'' ricorda «[...] poesie di alcune tra le più importanti poetesse del mondo arabo [...] un virtuoso eccezionale del violino, un autentico Paganini arabo».
Questo è quanto i fondamentalisti vogliono e cercano di cancellare dalla nostra attenzione.

Tanto sussurra Valentina Colombo, docente di lingua e letteratura araba;
sia per gli addetti ai lavori che per i lettori poco esperti, quando pure digiuni di lingua araba, traduce scritti e descrive opere, dischiudendo ''L’altro mondo'', oscuro ai più.

Con il suo "Basta ! Musulmani contro l'estremismo islamico" ci accompagna a scoprire sia i moderati liberali che gli estremisti, analizzandone gli scritti.

Ecco chi esalta la sharia, la legge islamica, come Raschid Al Gannouschi, leader tunisino dei Fratelli musulmani in esilio a Londra o i maestri della taqqyia, la dissimulazione, come Tariq Ramadan, tesi a fornire un patentino di buona condotta per quell’islam in cerca di sottomessi.
Quest’ultimo è un prestigiatore;
sventola una manina e invita: «Dì cheese: guarda l’uccellino», e con l’altra frega il portafoglio.

Nel libro i diversi autori s’interrogano: il pedaggio che un intellettuale musulmano deve pagare è l'odio verso Israele;
numerosi virgolettati rintracciati da Valentina ne portano esempio.
Contro quanto, si schierano intellettuali laici, da Amir Taheri a Wafa Sultan, psichiatra d’origine siriana:
sono 46 tra giornalisti, commentatori e accademici che usano il pensiero per combattere i predicatori d’odio.
A Wafa si contrappone Ibrahim al Khuli, docente all'università islamica Al Azhar al Cairo, a sputare veleno.
Contro i...Khuli però, altri fronteggiano, seppur senza l’appoggio di chi è più propenso a fare mercato di ascolti, raccontando l’eccezione dell’uomo che morde il cane piuttosto che la regola del contrario.

Forse che, sia Valentina che Magdi Allam, dovrebbero mordere quello, per avere maggior visibilità, nel mondo di
''Chi vusa pusé la vaca l’è sua''...chi urla più forte si prende la vacca !

Lottiamo con loro, oggi, affinché i nostri figli non abbiano a farlo domani, per nostra vigliaccheria !

Regaliamo loro un altro mondo, non l’altro !


Io, secondo me...13.11.2007

lunedì 12 novembre 2007

RelativIslam

«Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»

...dice ai popolani, coinvolti in una rissa e arrestati dai gendarmi, un compianto Alberto Sordi, nei panni del marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano e cameriere segreto di papa Pio VII, nella Roma d’inizio Ottocento.

«[...] NON avevo chiesto il PERMESSO [...] per me è come fare la carità. Del resto, SONO più VECCHIO DEL VESCOVO E sono STATO anche SUO PROFESSORE. Comunque, se me l’avessero PROIBITO NON AVREI OBBEDITO».
Voce del caro Don Aldo Danieli, PARROCO della Chiesa di Santa Maria Assunta, a Paderno di Ponzano Veneto, in quel di Treviso;

per me e il tuo "giovin superiore" sarai a risponder da Grillo, vantando canizie come gradi da generale ma, se maestro ti credi, lo sarai, ma del relativIslam !
Quel tuo antico alunno ha dimostrato d’esserti superiore, che quel che per te fu teoria lui lo rese pratica, scambiando di parte: eri, sei e resterai parroco, che i talenti hai seppellito, mentre chi apprese da te li seppe accrescere.

Parroco, quelli come te mi fanno paura che, l’avanzar d’anni, muta da padre a padrone;
l’orgoglio offusca la vista, che non t’accorgi d’essere nano sulle spalle di un gigante: a quello il mondo si genuflette !

Quello che tieni, in comodato d’uso, pensi sia ormai tuo, riscattato dai tanti anni d’occupazione.
«Ho messo a disposizione degli immigrati islamici i locali dell’oratorio. Preferisco loro che pregano che i cristiani che bestemmiano».
Mi chiedo: l’evangelo della TUA Chiesa - e la TUA veste - chi devono cercare ?
Azzardo, professore: forse proprio i cristiani che bestemmiano, che sono le pecorelle smarrite che il pastore va a inseguire, i futuri figliol prodighi.
Si, lo so...lo so, « tu sei tu, e io nun sono un cazzo» ma, dammi retta:
non sono quelli che pregano che hanno bisogno l’ovile, che hanno del loro, di pastore;
pascola nel tuo che, già lì, ne hai da dare e sudare.
S’avvicina Natale.
Che farai, caro Aldo: toglierai la Croce e non farai il Presepe, per non urtare la sensibilità dei tuoi ospiti ?
E quando saranno tanti, troppi, e cominceranno a spintonare, dove andrai con le TUE pecorelle:
nella Moschea, in Sinagoga, nel tempietto buddista ?

Disprezzo: «Se me l’avessero proibito non avrei obbedito».
Superbia: «Sono più vecchio del vescovo».
Invidia: «...e sono stato anche suo professore».

«Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»

Relativismo.

Anzi: RelativIslam


Io, secondo me...12.11.2007

mercoledì 7 novembre 2007

Prodescu

- «Chi ha visto Alien ? Ecco, è successo !»

" Romano Prodi ha incontrato il premier romeno Calin Popescu Tariceanu"...
l’uno s’è infilato nell’altro, ed ecco Prodescu !

- «[...] abbiamo scritto al presidente della Commissione europea Barroso»...che, dando di grattugia sulla cozza, sarà ancora a chiedersi:
- «Ma di chi sarà mai questa grossa "X" in coda e firma al pistolotto ?»

Ecco che, con 18.900 euro mensili, surclassa i 6.600 del francese Sarkozy, il misero 4.860 del russo Vladimir Putin e la "paghetta" di 274 euro del cinese, il nostro "bologna" s’accoppia per " scrivere una lettera" !

Beh, a dire il vero è partito con granitiche convinzioni, del tipo: "Il crimine non ha nazionalità" o
"[...] un tavolo comune per affrontare il problema" e ancora "Nessuna tolleranza per i delinquenti".
Dopo che ti ha erudito i pupi (noi), eccolo allo scriptorium:
linguetta tra i denti, papiro, penna d’oca e bella calligrafia, la punta svolazza, scricchiola...s’impenna...scrich...scrich !
"Caro Babbo Natale...".

PatasciaffFFF !

Arriva come un direttissimo, lo schiaffone correttivo del Popescu.
- «Scimunito ! Caro Barroso...devi scrivere Caro Barroso !!»

E via a menare il can per l’aia, a rimestar nell’ovvio, a rispondere mele quando il popolo chiede pere:
"Nessuna espulsione di massa. La Romania è un paese amico [...] dobbiamo conciliare il diritto di sicurezza dei cittadini con la libertà di circolazione [...] più poliziotti romeni in Italia per affrontare il problema dei rom".
Ma chi cazzo ha mai parlato di...PogROM, rompere cristallerie, di "Espulsioni di massa", a meno che non si riferiva al drenaggio della tua ?!

Abbiamo mai chiesto di dichiarare guerra alla Romania ?
O l’arrivo del settimo cavalleria, corazzieri o guardie svizzere ?

Semplicemente: calci in culo, per spostare delinquenti d’altre famiglie - che ritornino da papà e mamma loro - e falangi macedoni alle frontiere, così da non dover pagare pure il biglietto di ritorno, a quelle faine, oramai nel pollaio.
E se non sono in grado d’essere autosufficienti, è inutile che siedano ad una mensa che sta già apparecchiando per i nuovi poveri, a cui furono promessi novelli posti, sì, ma di lavoro, non alla Caritas !!

"[...] contributi per la minoranza rom: la Ue deve fare di più".

Sì, come per i bambini che frignano: «Uè...Uè...Uè...Uè» !

Intanto Amato parla di provvedimenti di "allontanamento";
certo: dal me a te, della serie "Problem Solving", ovvero, il barile che scarico non è più mio.

Io, secondo me...07.11.2007

Benedullah

- «Vi prego, non mi svegliate, non mi svegliate, non mi svegliate: se questo è un sogno, lasciatemi la pipa e nella mia fumeria d’oppio !»

Mi sto ancora asciugando le lacrime e scacciare il moccolo con il fondo del foglio di giornale:
"Abdullah incontra Benedetto XVI e lancia la sfida all'Islam radicale".

«Madonna santissima: Benedullah !»

Ecco l’ircocervo, che non è il dare del cornuto a qualcuno, ma a significare e rendere reale quello che sembrava impossibile, come l’animale favoloso, metà caprone e metà cervo.

La storica visita del re Abdullah di Arabia Saudita in Vaticano è una scoppola non da poco, un "cinquedita" sulle tante facce di m...mortadella del fanatismo di stampo "BinIslamita" della dottrina Osama.
è una fatto storico, un atto di coraggio, una linea di demarcazione profonda: noi di qua, voialtri di là !
Pensate a come ci devono essere rimasti gli spurghi di Binallah;
m’immagino il pirlotto con la cinturina di plastico in vita:
- «Ma che cazzo c’ho da fare ? Strappo la cordicina o no ?»
mentre, a distanza di sicurezza, i promotori dell’"armiamoci e partite" urlano in coro
- «Tira, cretino, tira !»

Quello che sarebbe parso ieri quasi blasfemo, oggi s’avvera: il mondo wahhabita-salafita, nella figura del suo massimo rappresentante e custode, allenta la propria intransigenza e si "abbassa" dal cielo alla terra, dove riappoggia il piede, riavvicinando noi, idolatri del cristianesimo e similari.
Re Abdullah non rinnega questa convinzione, ma compie un gesto di pace e - visto i tipi - d’umiltà.
Il pericolo, per i "Binjihadisti", è dei più devastanti: che, parlando, ci s’intenda e, come diceva il Manzoni nel suo "I promessi sposi", i soliti noti pronuncino il fatidico

- «Questo matrimonio non s’ha da fare !» usando, al posto della lingua, la linguetta...delle granate.

Se questa è una svolta, se è il seme di quella che domani diverrà una quercia, allora ringrazio Dio;

- «Dio è grande, e Benedullah è il suo Profeta...Benedullah Akbar !»


Io, secondo me...07.11.2007

Li mortacci !

Si sono schivati per poco, ma entrambi gli accadimenti dischiusero tombe;

A Mosca la rivoluzione inizia il 26 ottobre del 1917 e, a novant’anni dall’infelice anniversario, ne contiamo i frutti:
le fosse sono piene, non - purtroppo - del senno del poi ma dal diabolico perseverare del sempre.

- «Talis patri et talis filius», i figli come i padri.

Vladimir Ilyich Ulyanov - il Lenin, per gli amici - becchino della rivoluzione, che ha fatto del terrore il principale strumento di lotta politica, la sua "Tombopoli" alla fine l’ha avuta, riuscendo a scoperchiarne altre in "Franchising", concedendo agli imitatori i propri prodotti e il diritto di avvalersi di marchio e organizzazione.
Peccato...peccato di Gulag !

Egitto - vicino a Luxor - " Valle dei re"; 4 novembre 1922:
Howard Cater porta alla luce sepoltura e mummia del Faraone-bambino Tutankhamon.

Lenin...Carter...l’uno riempì, l’altro scoprì sepolcri: Howard sbendò una mummia, Vladimir lo è diventata.
Felice e liberatorio fu l’attimo in cui "Dio gli disse di separarsi dalla sua gabbia toracica", come proferì Solzenicyn, alla tirata di zampette di Stalin !

- «Talis patri et talis filius», i figli come i padri.

Nostalgia...rimpianto...si stava meglio quando si stava peggio;
formidabili quegli anni - della serie: un cuore e una...Capanna - necrofilia e necrofollia...feticismo politico-genitale.

- «Portiamo a Roma la mummia di Lenin», strombazza tra il serio e il faceto, un rubicondo Di liberto;
- «Ma come», dico io: «ma se tutti i giorni ci stai gomito a gomito, con quelle che chiamiamo "Senatori...a vita"».
E dire che spesso li richiamano, bussando e scoperchiandone i sarcofaghi !

Se proprio dobbiamo caricarci della mummia dell’Ilyich Ulyanov, barattiamola almeno con le nostre:
scambiamocele, come le figurine dei Pokemon !

Li mortacci...nostri con il loro !

Io, secondo me...07.11.2007

martedì 6 novembre 2007

Facce di…bonzo

Myanmar: prima che iniziassero a stendere i monaci sotto il matterello, a farne pasta sottile, sembrava il nome di un ameno luogo di villeggiatura, con sabbia dorata e vista mare;
la capitale, Naypyidaw, addirittura rievoca una città da fiaba, a metà tra "Alice nel paese delle meraviglie" e "Le mille e una notte", e i suoi amministratori, tanti compagnoni...anzi: compagni.

Cina e Russia vi si riconoscono tanto bene da nascondere e proteggere sotto le sottane gli "amici di merende":
altri "compagni che sbagliano", d’accordo, ma nessun "contrordine compagni" s’alza, a richiamare i propri cani.

Che volete, dobbiamo capirli: sono giovani, esuberanti, vivaci;
e li guardano con occhi pieni di nostalgia, a rivedersi com’erano.
Oh, intendiamoci, nulla al loro confronto, ma bisogna dare tempo al tempo;
cresceranno, cresceranno...hanno mezzi e modelli in abbondanza:
il cucciolo di predatore ha modo d’imparare, copiando tecniche e comportamenti dai genitori !

«Sono stato nel 2005 [...] da sacerdote, ho potuto costatare che il confratello che ero andato a trovare [...] presenza è accettata esclusivamente come esperto in agronomia».
Testimonianza di Don Egidio, missionario, giornalista e tanto altro.
E sì, tonache e tuniche fanno paura: all’ultimo bauscia, che chiese di quante armate disponesse il Papa, crollò la casa sui baffoni !

Vanno fatte tacere per il bene del "poppolo" !
Arroganti facce di tolla, anzi…

facce di…bonzo !


Io, secondo me...06.11.2007

lunedì 5 novembre 2007

Panni stretti

Madonna, se è diventato stretto quest’ambiente, caro Magdi: 1500 letterine, che paiono un telegramma dell’ufficio postale.
Mi sembra d’essere diventato come quei fachiri, che si piegano fino a stare in una scatola da scarpe.
Sarà la moda, dove tutto è "Light": pure i Forum del Corriere si sono asciugati e poi accorciati, come dopo un lavaggio sbagliato, ma nulla a confronto all’ultimo bucato, fatto con l’acqua sporca di uno spurgo.
Mentre da una parte un Forum sacrificato ci "impara" l’arte d’essere concisi, dall’altra comprime l’immane ruggito di rabbia, che vorrebbe l’intera prateria come amplificatore.

"Anche io SONO un essere umano".

Una farfalla, simbolo di libertà, e il bel faccione beota in copertina...Et voilà !
Marco Ahmetovic, un fiasco di vino con tracce di sangue sul fondo, ubriacone con quattro tacche sullo sportello del furgone, dopo aver arrotato quattro ragazzi - ora agli arresti domiciliari, in un bel residence con vista panoramica - si becca pure 40 mila Euro per l’esclusiva sulla sua carcassa.
Alessio Sundas, uno dei tanti di tante agenzie, in cerca di sensazioni forti, orgasmiche e stimolazioni pruriginose, s’accaparra il diritto a mestare nel torbido, cercando di plasmare un personaggio, traendolo dalla melma che n’è brodo di coltura.

"Anche noi ERAVAMO esseri umani".

Vorrei pure io far scrivere alle sue quattro vittime;
vedrò di intervistarle...durante una seduta spiritica !

Io, secondo me...05.11.2007

venerdì 2 novembre 2007

Culi nudi

È come se Leonida, alle Termopili, avesse disposto i suoi al contrario; ma quello era un tipo tosto, non giocava con i soldatini né piantava bandierine: l’uomo nel momento e nel luogo giusto.
Anzi: era UN uomo.
Come per le opere venute bene, dove l’artista e non il manovale c’ha messo mano, una volta creato il modello, si è buttato lo stampo.
Oggi ai Leonida si preferisce i "Pecorida" (ibridi con corredo genetico di pecora e sedere da vongola, per migliorare l’aderenza sulle poltrone), creati con lo stampino del budino.
Strategia e tattica l’hanno imparata giocando con il Risiko - una guerra da poltrona, su carta - dai giornaletti e dall’arte del tirare a campare guadagnando, dagli atti non degli Apostoli, ma di quel gran maneggione e trasformista che è stato Badoglio: diede il peggio di sé sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, ma con il galleggiante a turacciolo e imbrogli da portineria, riuscì ad intascare da tutti e su ogni sponda dove ha ormeggiato, sia con la barchetta che con il...Transatlantico.
Ora, i suoi stampi, sono a galleggiare - come solo i rottami di una gloriosa nave affondata - immergendo con dovizia le mani nella bacinella di Ponzio Pilato, maestri nel saltare in corsa da ogni naviglio che è stato per sprofondare.
I nostri "Badogliani" sono riusciti a mandare in Libano centinaia di nostri ragazzi, a far da polpetta tra i litiganti di Hezbollah con Israele: con il didietro scoperto ai primi e la falange rivolta verso i secondi.
Ban Ki-moon, segretario Onu, dice quel che ho sempre ripetuto: Hezbollah si è riarmata, meglio e più di prima.
Noi, come il pavone, abbiamo dispiegato le penne...e tra poco le lasceremo: i "Pecorida" hanno disposto i ranghi al contrario e, dopo averci preso per, ci bruceranno il sedere !
Chissà come guarderanno quei bei culi nudi, ben allineati, le falangi di quello che ha menato a braccetto e per il naso il "Baffino".
Useranno i nostri come caselle della posta: imbucheranno !
"Padre nostro, che sei nei cieli [...] liberaci dagli stolti, nei nostri giorni. Amen".
«E il Baffin Badoglio portò in dote tanto cordoglio».
E spero di non dover recitare anche l’Eterno Riposo per i nostri figli: non della lupa, ma del pollo !


Io, secondo me...02.11.2007