domenica 9 settembre 2007

Squilli, voci, suoni e suonati

Driiiinnnn...driinnn...drinnn...
«Pronto...sono Beppe, chi parla ?».
«Sono Mahmoud Ahmadinejad, un asso in calcoli e statistiche...c’ho la laurea...Università di Teheran: ingegneria e pianificazione. C’ho fatto di conto; tu non mi puoi attaccare, non mi fai niente...ciccia bù...ciccia bù !».
Alzo gli occhi al cielo, rassegnato.
«Fijo mio, tu sì 'nu poco scemo e pure scurnacchiato: hai sbagliato numero !».
Sento l’ebollizione del tipo, all’altro capo della cornetta: «Senti, Bush, tu non mi puoi bombardare, che io c’ho fatto i calcoli e non sbaglio perché sono...».
Lo precedo: «...un asso in calcoli e statistiche, con laurea dell’Università di Teheran in ingegneria e pianificazione...lo so, lo so; ma si sempre 'nu scemo, fetente e scurnacchiato, che ha sbagliato numero !».
Sbatto giù con violenza il telefono e interrompo la spiacevole conversazione.
Driiiinnnn...driinnn...drinnn...
«Pronto...sono Beppe, chi parla ?».
«Sono Bin Laden. Convertiti, infedele, che nell’Islam non ci sono tasse mentre tu gemi, sotto il peso di debiti, imposte assurde e mutui immobiliari; ma non...perdere la testa, che se fai la tessera paghi solo la zakat, la decima sulla ricchezza infruttifera…una miseria. Altrimenti fatti socio sostenitore: al massimo paghi l’imposta fondiaria, la Kharaj, e il testatico, la Jaliya: sempre meglio delle tasse di Prodi, Padoa Schioppa e Visco !».
Devo dire la verità, che per un attimo sono stato tentato: «Senti, Osama: se ci penso e decido d’ascoltarti, dove vado per l’iscrizione ?».
Sento delle forti interferenze, sibili acuti, frastuono e scoppi.
«...qui, nel mio ufficio: una bella e spaziosa grotta nel Waziristan, con vista panoramica tra Afghanistan e Pakistan !».
Odo, prima indistinte e poi più vicine a lui e al microfono, urla e grida disperate: «Via, via, via !! Ocio che ci stanno bombardando…scappa !!».
Bum ! Bum ! Bam ! ZZZZzzzzzzzzzzz...
«Ussignur: è caduta la linea !».
Driiiinnnn...driinnn...drinnn...
«Ciao, sono Hugo...Hugo Chavez !».
O mamma mia.
«Senti, Beppe: ho deciso una lista di nomi, e quelli devono essere, e il tuo è uno di quelli da cancellare. Che ne dici se, d’ora in poi, ti chiamassi...che so...Hugo, ad esempio».
Scaravento il telefono sulla forcella, non dopo avergli riempito l’anagrafe di bestemmie.
Driiiinnnn..driinnn...drinnn...
Meno male: è il campanello della porta;
apro e mi trovo davanti una ressa tremenda, con tanti tipi che sgomitano e si sospingono, ognuno a voler essere il primo ad avere la mia attenzione.
La spunta il postino ( gioca in casa ), e m’allunga una raccomandata: è una dichiarazione di guerra da parte di Mahmoud Ahmadinejad...sul biglietto da visita che l’accompagna, una scritta: "Asso in calcoli e statistiche, con laurea dell’Università di Teheran in ingegneria e pianificazione".
Non faccio in tempo a riprendermi che si fa avanti un altro: «Buongiorno signor Hugo: ecco la sua nuova carta d'identità, il passaporto, la patente e la tessera sanitaria…firmi qui, qui e qua. Grazie e arrivederla...signor Hugo».
Sono frastornato: mi sento come se mi fossi operato a Casablanca ed ora vedessi spuntate le tette !
Il resto del gruppone fa muro, sfarfallando davanti agli occhi una miriade di tessere; Fbi, Cia, Kgb, Polizia Municipale, Forestale, Finanza, Gestapo, Ceka, Licenza di pesca e caccia, santino di San Gennaro, Polizia e Carabinieri, Marines e teste di cuoio, Digos, Sismi, Sisde, Sisal e Totip...smetto di guardare, che mi va assieme la vista.
Timidamente chiedo: «Che volete ?».
Sono tutti uguali: occhiali scuri, capelli rasati, abiti color notte, microfonino all’orecchio, naso schiacciato, bicipiti e pettorali che, a confronto, King Kong pare rachitico.
Puntando il dito, grosso come una salsiccia e con voce baritonale, urlano in coro: «Lei risulta socio e complice di Bin Laden !».
Mi sento perduto, poi ho un’ispirazione: «Mi avete scambiato con il vecchio inquilino: io mi chiamo...Hugo !».


Io, secondo me…9.9.2007

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