mercoledì 26 marzo 2008

L( ' )imitazione

"L'imitazione" di Cristo si stempera per strada, e il voler scimmiottare quello porta a perdere quel piccolo apostrofo, che fa la differenza, a divenire finale e presentare "limitazione" di poveri cristi.

"Liberté, Égalité, Fraternité", ovvero: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.

Dove sta la novità, in rapporto al predicato di quasi milleottocento anni prima ?

Nei modi, signori, nei modi;
che nel presentare "pensiero fighetto", ogni nuovo arrivato è pappagallo e plagiario, ma è del fare che si fanno i conti e poi la conta, ma dei morti.
L'imitazione vuole divenire sostituto, prendere posto e possesso del trogolo, per arrivare prima ed essere serviti meglio - sempre per il bene del popolo, s'intende - e quel piccolo segnetto, a dividere una semplice "L" da una"i ", porta a stravolgere ogni significato, dove prende piede la limitazione propria dell’essere umano, e sfocia nell'esaltazione e nella trasposizione di ruoli e mansioni, commende e comandi, passaggi di consegne, deleghe e deroghe che portano, il o gli investiti, ad abbandonare sia l'imitazione che la limitazione, per divenire e sentirsi pari Dio.

E pensare che tutto comincia che pare la rivalsa del bene contro il male, il popolo che si ribella contro chi, non avendo di quello e morendo di fame, gli risponde: ".Non hanno più pane ? Che mangino brioches !".
Ovvio che il tanto tirare, più la cinghia che di corda, porta poi a...perdere la testa, a rivoltarsi contro chi prende per i fondelli.

E allora, Zac ! Si da un taglio al vecchio per risorgere"...più bello e più superbo che pria" !

Cazzarola, sì: come si sta bene sui lettoni dei nobili e degli sfruttatori, nei loro panni raffinati e profumati, nel loro gozzovigliare e dar di vezzo.

Ma che vogliono quelli, dal di sotto...chi borbotta, grida, sbraita e strilla ?

Ovvio, compare mio: sono il resto della fattoria degli animali che, dopo aver scacciato il fattore, vuol applicare parte e diritto a saccheggiarne dispensa.

- «Cosa ? Ma scherziamo ! Ci siamo fatti un culo così per loro, per scacciare i tiranni, per cancellarne le vestigia: ingrati, controrivoluzionari ! Sergente, mano al bastone, che la mandria dev'essere ricondotta alle stalle !»

Ed ecco fare capolino l'idea bestiale: "Colpirne uno per educarne cento", o mille, diecimila o...
Poco importa: "Un morto è una tragedia, un milione è una statistica", come recitava il "pensierino della notte" di nonno Stalin, che di queste cose se ne intendeva, e come amano farsi raccontare ancora oggi, i suoi estimatori ed epigoni.

Cambiano tempi e casacche, libretti e libercoli, massime e minime, ma il vizio rimane, che "l'illuminato" si chiami Robespierre, Lenin o Stalin, Hitler, Mao, Bin Laden o Ahmadinejad, vale la regola:

"In una somma, invertendo l'ordine dei fattori, il risultato non cambia";
dalla ghigliottina al Gulag, dai campi di sterminio ai Laogai ( campi di concentramento cinesi ), dalle bombarole alla bombolona, sempre e comunque si tende ad annientare l'altro;

ovunque, e con il TERRORE.

Proprio il secolo dei lumi, la faccia del Voltaire - che, pur nel disaccordo, affermava disponibilità a morire, pur di permettere contraddittorio - fu madre sgravata del culto e dell’adorazione, nel partorire orrore.

I primi a rispondere all'appello simil-evangelico di "Liberté, Égalité, Fraternité", furono gli sfigati contadini della regione della Vandea, in quel di Francia doporivoluzione;
Non si vogliono arruolare, per la guerra contro Austria e Prussia ?
- «Sterminateli ! Distruggete la Vandea [...] deve diventare un cimitero nazionale [...] non si venga a parlare d’umanità, verso questi [...] azzerate le resistenze !»
Detto, fatto: ecco riempiti i carrettini folkloristici, eccoli a sfilare per chilometri, a monito dei riottosi, prima di fare la fine del sigaro sotto la taglierina, che ci lascia la testa.

E sì: tutte le rivoluzioni partono con l’imitazione di Cristo, ma terminano, immancabilmente, per la limitazione di poveri cristi...e il sotterramento dei restanti !

"Liberté, Égalité, Fraternité"...ma, andate a fanculo, che uno arriva lungo e si trova accorciato di una spanna, anzi, di testa !

Secolo dei lumi ? Ma neppure dei lanternini, delle candele e dei moccoli !

La testa di Launay, governatore della Bastiglia, fu portata a spasso, come un calciatore con la palla, sul campo;
"Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire"...'fanculo !

A Nantes sono annegati tremila oppositori, i cadaveri lasciati a navigare: che i pescatori possano vedere, sia dissuasione, fonte di paura, TERRORE.

Ovviamente, come gli scalpellini ad ogni morte di Faraone, ecco i martelli, a mazzolare e frantumare la Storia:
la chiesa des Bernardins, la biblioteca di Saint-Germain-des-Prés, le statue del re, sulla facciata di Notre Dame, oltre allo "spantegamento" delle ceneri degli illustri, ma invisi alla rivoluzione, come Montesquieu, le cui cineree furono offerte al vento, come polvere sbattuta dallo straccetto;
ma, come dall’opera "La scuola degli amanti", di Mozart, siamo a dire: "Così fan tutte"...le rivoluzioni.

- «Ricorda che tutto deve cambiare perché nulla cambi»,
diceva il rassegnato e realista Principe di Salina, ne "il Gattopardo", di Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
il tutto, magistralmente descritto, previsto e prevedibile, nel libro dello scrittore inglese George Orwell:
"La fattoria degli animali", Animal Farm.

E non poteva mancare, "dulcis in fundo", il dolce, alla fine del pranzo;
ecco il "cadaverino in croce", la vittima sacrificale per eccellenza: la Chiesa e i suoi figli.
Ovunque, per e in ogni rivoluzione, c’ha lasciato tante penne e capocce, che hanno pessima abitudine di predicare per il rispetto e la sacralità della vita e refrattaria al...nuovo che avanza.

Tutti i totalitarismi del Novecento, dal comunismo al nazismo, c’hanno sguazzato con il terrore, che la manfrina era sempre quella: omicidi, attacchi contro i religiosi, la guerra per militarizzare e purgare il prossimo e santificare la violenza.

Ci vedete qualcosa di diverso in quel che sta per venire ?
Forse che non vi ho descritto il ComuNazIslam ?
Esiste una continuità in questo, che il crimine e i criminali, alla fine, s’assomigliano.

Facciamo attenzione, che partono con "L'imitazione" di Cristo, ma arrivano alla nostra, di limitazione !

Io, secondo me...26.03.2008

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