venerdì 28 marzo 2008

Pax Romano

Sarà barboso, ne convengo, ma proviamo a risalirne tracce, a trovare sorgente del male.

- «Oh, quanto è bello Allah, oh, quanto è buono Allah, clemente e misericordioso Maometto, tanto buoni e sfigati noi, ma ci rifaremo»: è la cantilena che pervade l’intero farneticare;
si sono incaponiti talmente da mettere nero su bianco i sogni di gloria, tanto - pensano - quei fessachiotti d'infedeli si possono coglionare tranquillamente, anche senza raccontar balle.

Cappello, corpo e coda: 36 articoli, un capolavoro di cecità morale, spirituale e fuga dalla realtà che più non si può;
questo e quanto è, lo Statuto del Movimento di Resistenza Islamico (Hamas), sgravato il 18 agosto 1988.

Perfetto compendio, sostanza e sintesi, costellato da infinità di lapsus freudiani, volti che sbucano dalle maschere, a rivelare un conflitto tra il detto e il voluto dire;
fosse solo lo sballo da sniffo di quattro pirletti, non me ne darei cruccio, se non avessi invece convinzione che, tanto di quel che c'è lì dentro, maceri e decanti nei cervelli e in contesti più estesi, proprio come augurato dagli scribacchini del demenziale documento.

Si comincia con la presentazione della delega: "In nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso"...

Dal prologo alla "Lei non sa chi sono io !", comincio dall'Articolo 31 che, seppur sepolto nel mucchio, rimane condizione e condiziona ogni cosa a venire:

"[...] All'ombra dell’islam, è possibile ai seguaci delle tre religioni - islam, cristianesimo ed ebraismo - coesistere in pace e sicurezza";

visto il mandriano e le vacche, andiamo a scoprire di chi è il pascolo, come si evince dall'Articolo 11:
"[...] la terra di Palestina è un sacro deposito (waqf), terra islamica affidata alle generazioni".

Fosse così circoscritta, la questione potrebbe trovare soluzione, ma...
"[...] Questa è la regola nella legge islamica (shari'a), e si applica ad ogni terra che i musulmani abbiano conquistato con la forza, perché al tempo della conquista i musulmani l’hanno consacrata per tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del giudizio".
Ubriacati da tanto arriveranno, prima o poi, a voler l'intero globo, dicendo d’essere stati prima di alghe, batteri, amebe, protozoi, e d'aver anticipato la catena evolutiva;
cosa che non gli contesterò se questa, da loro, tornerà indietro !

Rimettendo a posto le carte di questo mazzo, ecco che andiamo a ricomporre l'esatto mosaico, a capirne parti e finale.

"Nessuno [...] ha diritto di disporre o di cedeRe anche un singolo pezzo [...] ogni decisione presa in violazione di questa legge e nulla è senza effetto, e chi la prende dovrà un giorno ritrattarla".
Chiaramente, senza ambiguità, è dire che si vuole solo, senza nulla dare;

e pure a non sbattersi troppo per la pace, che l'Articolo 13 ribadisce:
"Le iniziative di pace, le cosiddette soluzioni pacifiche [...] per risolvere il problema [...] iniziative e conferenze internazionali, sono perdite di tempo e giochi da bambini".

E, giusto per dissipare i dubbi di quelli che ancora sono a sperare e pensare siano solo beghe di paese, ecco, a smentirlo, l'articolo 14:
"La liberazione è legata a tre circoli: palestinese arabo islamico",
della serie: il piano di lavoro del futuro.

L'Articolo 15 e 16 sono programmi della lavatrice, centrifuga, strizzatura e risciacquo per le menti:
"Il processo educativo deve coinvolgere i professori e i maestri, gli uomini della pubblicità [...] la giovinezza [...] e loro docenti. Introdurre cambiamenti fondamentali nei programmi scolastici e universitari attraverso i mezzi di comunicazione e il cinema, l'educazione e la cultura ";
i taroccamenti iniziano sin dall’infanzia, che i futuri martiri si rincoglioniscono sin da piccoli.

L'Articolo 20 è un inno alla faccia di tolla mista bronzo che si guarda allo specchio:
"[...] di fronte un nemico malvagio e nazista nella sua condotta, che non fa differenza tra uomini e donne, giovani e vecchi [...] arrivato a spezzare ossa, a sparare [...] con o senza ragione".

Demenza e delirio arrivano con l'Articolo 22, dove s'arriva all'assurdo:
"Il nemico [...] ha preso il controllo dei mezzi di comunicazione del mondo [...] fatto scoppiare rivoluzioni in diverse parti [...] erano dietro la Rivoluzione francese e russa [...] hanno formato organizzazioni segrete nel mondo, per distruggere la società [...] ha preso il controllo degli Stati imperialisti [...] organizzato la Prima guerra mondiale [...] ottenuto il diritto degli ebrei a costituire un focolare nazionale in Palestina [...] fondato la Società delle Nazioni come strumento per dominare il mondo"

Idiozia, in tanto declamare, si ritrova nel pistolotto conclusivo:
"[...] hanno organizzato la Seconda guerra mondiale [...] nessuna guerra è mai scoppiata senza che si trovassero le loro impronte digitali.

Nell'Articolo 32 siamo al ridicolo, che riesumano il cadavere di una bugia ampiamente smascherata:
"[...] questo è il piano delineato nei Protocolli degli Anziani di Sion".

Visto quanto, devo contare anche uno come Sergio Romano, tra le pere cotte, che ha perso di vista il maneggiare del prestigiatore per fissare solo il coniglio uscito dal cilindro.
"L'organizzazione ha proposto una tregua e ha dato più volte la sensazione di accettare pragmaticamente l'esistenza dello Stato d'Israele";
la richiesta di "Time out" è solo una sospensione, per riorganizzare i quadri e le strategie che, alla luce di quello sin qui detto ( da loro, non da me ! ), denuncia una gran presa per il culo, prima su quello del Sergio.

E il nostro, continua a sparar cazzate:
"[...] non intende rinunciare alle sue posizioni più radicali e smobilitare psicologicamente in una situazione nella quale nulla le garantisce che Israele sia veramente disposto a fare concessioni sui punti ancora irrisolti".

Arriva la risposta.

29 febbraio 2008, televisione Al-Aqsa, comizio del parlamentare di Hamas, Fathi Hammad:
"Il popolo palestinese ha sviluppato proprie tecniche di morte [...] diventata un'impresa nella quale eccellono le donne [...] gli anziani [...] e i bambini. Ecco perché tutti costoro hanno formato scudi umani [...] noi desideriamo la morte".
Alla morte serve la guerra, che la pace è offerente avara.
Mi risuona ancora la sinfonia della pera cotta: "[...] sensazione di accettare pragmaticamente...";

no, caro Sergio: la tua Pax Romano è solo fumo di canna !

"Sia lode ad Allah, il Signore dell’universo";
...hanno già alzato il tiro.


Io, secondo me...28.03.2008

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