giovedì 30 giugno 2011

Transamanti



Ostento, quindi sono.

Bingo!

New York…Milano…è solo l’inizio: cambia il vento, infuria la tempesta e trova conferma il detto dei vecchi giocatori di carte che, sconfitti da fortunato pivello, pur tra i denti sono ad accettare che talvolta “contro il cul, ragion non vale”!

Gli Obama e i Pisapia applicano regole da “Realpolitik” e machiavellico scopo: sono mercanti di voti e quel che conviene oggi, sono pronti a rinnegare domani.

Questa mano, la vince il “Transgaylesbo”, il lato “B” e: guai ai vinti!

Siamo alla frutta…anzi, alla purga, alle rappresaglie, alla vendetta servita fredda, per bacchettoni, beghine, madonnine infilzate, baciapile, inquisitori e talebani nostrani: dinosauri sociali, paresi evolutiva, rottami e rovine, vecchiume destinato all’estinzione, conservatori e tradizionalisti comatosi;

questi ora sono indicati a braccio, assimilati ad untori d’antiche pesti, braccati, chiusi all’angolo, svillaneggiati, derisi, lapidati socialmente, mediaticamente bersagliati con sassate, uova e ortaggi marci.

Schiere scompigliate di scellerati cercano scampo e conforto, corrono al campanile desiderando riparo, protezione e consiglio, attaccandosi alle sottovesti monacali, nelle sagrestie, tra mura spesso millenarie.
Pure lì però, sono negletti, respinti e rinnegati.

Le gigantesche volte non parlano, non trasmettono eco: pecorelle senza guida, dove persino a loro sono preferite le lane caprine degli altri che, è risaputo, sono sempre le più verdi, come l’erba del giardino.
Alla ricerca del figliol prodigo, per quelli di casa nessuno più macella la vacca, in segno di festa.
Le stelle stanno a guardare…la mezzaluna nel ciel dell’avvenire.

Te la fai ancora con tua moglie?
Sei “out”!

Siori e siore, ecco la svolta epocale, la resa dei conti, il capovolgimento di fronte repentino e inaspettato: si rivolta abito, fodera e ruolo, dove il sotto diventa sopra e gli opposti fan capriole.
La “nouvelle cuisine” del millennio rimescola ingredienti, sapori e ricette, alla celebrazione del “one-to-one” di stessa polarità.

L’evoluzione della nuova specie: il pisello s’incrocia con un altro pisello e i baccelli s’attaccano, labbra contro labbra.
La natura avrà il suo bel da fare, a trovare modo di far figliare e prendere diversa via ai nascituri, quando la stessa porta ha da essere sia entrata che uscita.

Gay, Trans, Lesbo è bello: il resto è passato di moda.

Oggi è “trend” fare ”outing” nel modo più sguaiato...anzi, “sgayato” possibile: il prossimo lo devi prendere a pesci in faccia, aggredire ostentando, annichilire, cancellare l’avversario, altrimenti”nessuno ti caga”.
La migliore difesa è l’attacco: tirano i Cecchi Paone e un sacco di “sommergibili” vengono a galla e lanciano i siluri:

«Finalmente ho “fatto l’amore” con Mario dopo che, per anni, solo “scopato” mia moglie!»
Standing ovation.
Un altro “emerso” gli fa eco:
«Libero, libero dal pisello: mi faccio donna!»
“Gajardo”, ossia “fico”, direbbero a Roma...e già...gayardo!
Un mondo adorante fa eco, desideroso di non passar per intellettuale muffa:
«Bravi! Io l’ho sempre detto, fate bene...io non ho pregiudizi e preconcetti, non come la teppaglia clericale; sono moderno io, d’ampie vedute!»
Costoro sì, che sono aperti al nuovo che avanza, pronti a cavalcare i tempi, prendendoli per il verso giusto.

È stagione di cambiare pascolo e, come pecore transumanti, ecco le pecorine transamanti.

New York…Milano…mercanti di schede elettive venderebbero anima al diavolo, avendone già ipotecato propria madre.

Verrà momento in cui la mia voce sarà coperta, con il bavaglio e la minaccia d’esser perseguito, tacciato d’omofobia.
Lo stesso, per l’ardire di manifestare l’amore per “mio padre”, l’adorazione per “mia madre”;
dovrà essere un neutro “genitori”, altrimenti additato e colpevolizzato di violentare la sensibilità dei bambini, che questa distinzione non la possono fare, perché usciti da utero in affitto, nell’impossibilità di farlo, con il “one-to-one”: il babbo-babbo o la mamma-mamma.

Nulla a che ridire, per quanto riguarda norme sul “contratto” di simili società ed associazioni;
società, appunto, a “conduzione famigliare”, ma non assimilabili a famiglia.
Nulla da eccepire, sulla libertà di ognuno a vivere la propria sessualità.
Ben riconosco e non discrimino, il pari valore di ognuno nel...consesso sociale, che non dipende da come e cosa fa a letto e con chi, ma dalle doti individuali.
Tanto mio dire - volgare anche, se si vuole - si scaglia contro l’estremismo e l’ostentazione di quanti ora stanno talebanizzando la questione, diventando pari ed esatto opposti di quelli che accusano di essere stati, sino a ieri, loro persecutori.
Disprezzo e volgarità mia la dispenso a quei signori che manifestano ragioni con prepotenza, dileggio, tanto da sfilare con cartelli, vignette e fotografie del Papa, con sotto scritto “Vesto di seta ma sono una stracciona” oppure “Veste Prada ma è amico di Satana”.

Ben venga poi il registro delle “transunioni civili”, ma civile sia anche il modo di chiedere, manifestare e comportarsi, ricordando che pure il resto del mondo ha dignità, sensibilità e diritto al rispetto.
Trangaylesbo non sono i pilastri della società, che continuerà ad essere l’unione tra uomo e donna: per regola e legge di natura, non di chiesa.
Gli unici a non essere “surrogati”, come la cicoria con il caffè, ai tempi di guerra.
Continuino ad essere ed esserlo per la comunità, invece: per creatività, capacità lavorative, sensibilità, e ogni altro.


Sic et simpliciter, TRANS-eat gloria mundi...

Così e semplicemente passa - o sfila - la gloria di questo mondo.

Ma senza esibizione, per il solo gusto di poter dire «Ostento, quindi sono!»

Io, secondo me...27.06.2011