“Cecco” Coniglio è uscito dalla
tana e vorrebbe la carota.
Lungi dall’essere un simpatico
personaggio da fiaba, il nostro è un pezzo da novanta… come la fifa che, come
si dice, quello fa, misurando del vigliacco la febbre.
Presto gli sarà dedicato un
monolite a ricordo: si chiamerà “Punta Cecco”.
Oddio, come monumento è un poco
misero, un sassetto vicino alla… Costa.
Insomma, uno scoglio, solo
soletto tra le onde, in prossimità dell’isola del Giglio, nell’arcipelago
toscano.
Il piccoletto stava lì da
centinaia di migliaia, se non milioni di anni.
Chissà, magari ha visto pure i
dinosauri.
Eppure, neppure aveva un nome
suo: troppo insignificante per avere un’identità, fino a che “Cecco Coniglio”
l’ha preso in pieno.
Il capitano Edward Smith,
comandante del Titanic, è stato surclassato dal barcarolo di casa nostra;
Tutti sono capaci di centrare un
ghiacciolo grande come una montagna, ma un un foruncolo in mezzo alle acque…
altra cosa: ci vuole consumata perizia, professionalità, capacità e mestiere!
E che nessuno osi togliere al
nostro Francesco, “Cecco” Schettino, tanta maestria, usando l’arma dell’invidia
e dire che è stato solo un colpo di culo… casomai di fiancata.
Smith ha colpito un elefante con
il cannone: Cecco, a confronto, una mosca in volo con un pallino di carta, sparato
da una cerbottana.
Giù il cappello: onore al
merito!
E poi, Smith… un dilettante: si prodigò nelle operazioni di salvataggio, assegnando i
vari compiti a ciascun ufficiale e consegnando ai marconisti il messaggio di
soccorso;
Poi,
quando le scialuppe erano state tutte ammainate e ormai non c'era altro da
fare, passò al "si salvi chi
può", liberando l'equipaggio dal suo lavoro e affondò con la nave.
Il suo
corpo non fu mai ritrovato.
Un pivello: ci fosse stato Cecco,
gli avrebbe dato una dritta.
«Scenda dalla nave, cazzo!»
Smith, poverino, aveva un’attenuante:
era sfigato, senza santi e madonne in paradiso.
Cecco, si: grazie a una mano divina sulla testa, ha fatto una manovra
“solenne” evitando, grazie ad un “encomiabile” fiuto, che avvenisse una
“ecatombe”.
In verità, in verità vi
dico... parola di Cecco.
Ecco che Smith avrebbe dovuto
tenere, sul ponte di comando, quello che gli automobilisti degli anni ’60 sulla
macchina: il rosario e la placca calamitata, con fotografia di moglie e figli e
la raccomandazione “non correre: ricordati di noi”.
Schettino, da buon napoletano,
in plancia non c’era, ma aveva sicuramente appeso il classico cornetto
portafortuna che, pensava, era meglio del pilota automatico.
Occupato a dare la migliore
immagine, che ci si aspetta dal comandante di una nave che si rispetti, stava
dandola ad intendere a una bella biondona, e l’ha sbattuta. La nave.
Solo allora aveva capito di
comandare una banda di cretini.
«Ma dove mi avete fatto sbattere? Cosa mi avete fatto
combinare?»
Magnanimo, non infierì
sull’equipaggio di "Minus Habens", trogloditi
scarsamente dotati d'intelligenza.
«Vabbuò… bisogna essere lucidi, agire, mantenere la calma e
non perdere tempo a cercare i colpevoli.
Solo allora si ricordò di aver lasciato aperte le porte
stagne, per fare aria e corrente, arieggiare la nave e cambiare l’aria viziata.
Glu… glu… glu… troppo tardi.
La stoffa del marinaio venne… a galla e, facendogli prendere le decisioni
giuste.
L’istinto di sopravvivenza gli aveva dato la… dritta giusta: sterzare verso
terra, dove sbarcò per primo, salvando il prezioso PC portatile.
All’asciutto, con i piedi ben saldi, si rammaricò della mediocrità del
suo equipaggio, non all’altezza di uno scafato uomo di mare come lui.
E dire che, facendo tesoro di quando era mozzo nella flotta borbonica,
aveva lasciato ordini chiari e precisi, “a prova di scemo”.
«All’ordine facite ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a
poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta
vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli
che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio
passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tiene nient’ a ffà, s’aremeni a ‘ccà
e a ‘llà”»
Proprio scalognato, il Cecco Coniglio.
E pure la Costa Crociere, società proprietaria della nave colata a picco:
ha preso uno scoglione!
Io, secondo me... 08.07.2012
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