lunedì 7 gennaio 2008

Chiappe a ventosa

- «Boia chi molla !»

...alla fine del settecento risuonò dalle barricate poste a difesa delle Repubbliche Romana e Partenopea;
a metà ottocento fu grido degli insorti delle cinque giornate di Milano, e poi della dittatura fascista.

Oggi riecheggia dall’ugola a cassonetto del sciur Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania:

- « Non lascio ! »

Ci mancherebbe: fa parte della "Classe di ferro" di quelle tenaci cozze, famose per la resistenza del mastice con cui si abbarbicano agli scogli, che per levarle si deve rimuovere pure quelli !
Il secondo principe di Napoli - dopo Totò - vanta la nobiltà che gli deriva dalla rumenta, la monnezza che l’ha portato così in alto, facendo di lui quello che è !

Dall’alto della chiavica propone la strada della conciliazione e del dialogo;
neanche il tempo di iniziare il percorso, eccola riempita di sacchi di cazzate:

- «Non esito a riconoscere le mie responsabilità [...] se le mie dimissioni potessero servire non avrei la minima esitazione. Ma in questo momento sento il dovere di portare avanti con fermezza la battaglia di civiltà condivisa da tutti gli italiani onesti».

Capito ? Lui non si sente problema, ma la soluzione !
E poi ecco applicata la tecnica cara a tutte le cozze da scoglio:
- «[...] tra mille proteste sono riuscito a fare...», e segue lista dei miracoli, da prendere come atto di fede, ad accettare l’invisibile;
e poi continua con la tattica del martirio:
- «[...] ho dovuto fare i conti con ostacoli e violente contestazioni: comitati civici, ambientalisti fondamentalisti, esponenti che si mettevano a capo dei cortei a caccia di consenso».
Mi chiedo: a meno d'essere masochista in cerca del sadico piacere, perché cazzo non hai lasciato baracca e burattini quando, con la tua armata Brancaleone, non potevi vincere la crociata ?

Ah, già, dimenticavo il saggio detto: "Pecunia non olet", il denaro non puzza, a differenza del resto, le briciole che hai lasciato ai napoletani !

Oltre alle strade di merda, ha ricoperto di tutto: Sindaco nel ’93, commissario ai rifiuti, ministro e governatore campano;
le bausciate:
- «Lavoro e legalità [...] sarà un nuovo Rinascimento [...] vittoria che segna un’epoca [...] rappresenteremo la Napoli dai molti colori»...

- «...e dai molti odori», aggiungo io.

Ed ora, da tanto sbrodolamento e incensamento, ecco la...puzza di bruciato !

Io, secondo me...07.01.2008

Nessun commento:

Posta un commento