venerdì 18 gennaio 2008

Vuoto...a vendere

Papa batte Soviet uno a zero !

I pochi svegli non hanno gioito quando il rimanente della squadraccia ha esultato: l’intero campo della...Sapienza a disposizione non è bastato ad impedire loro di infilare, testa e palle, nella propria rete.

Mai l’assenza ha contato più della presenza, il vuoto più del pieno, che se si fosse lasciato tutto come stava, l’avvenimento, di per sè, avrebbe fatto tappezzeria: un’abitudine, un automatismo delegato, per attività e attenzione, alle terminazioni nervose periferiche del sistema mediatico, come il lavarsi i denti o mettere i calzini.

Chi, più di tanto, avrebbe dato peso al solito discorso del Papa, per la solita apertura dell’anno accademico, nella solita Università, sia pure importante ?
Sarebbe stato come per il sonnacchioso discorso del Presidente della Repubblica per fine anno, la prevedibile predica di un parroco di campagna, il comizio dell’ennesimo candidato, la paternale dei genitori e così via.
Solo il mezzo milione di palline colorate fatte rotolare dalla scalinata di Trinità dei Monti da Graziano Cecchini, quello che già mise il colorante nella fontana di Trevi, sarebbe bastato ad eclissare il noioso avvenimento.
E vorrete mica mettere quanto effetto spugna avrebbe avuto il "Mastellagate" o la pruriginosa provocazione della prosperosa Arcuri, che lancia il guanto di sfida ai maschietti, affermando che lei è come il chiodo per la camera d’aria, che l’ansia da prestazione affloscia la salamella dell’omino ?

Capita, quando si è golosi, che arrivi il mal di pancia per troppa ingordigia.
Erano riusciti a scalettare il Santo Padre dietro il Mussi e Veltroni, nella precedenza dei bla-bla-bla;
avrebbero salvato capra e cavoli e preso due piccioni con una fava: un matterello, più che livella, a far lievitare lo spirito laico, spingendolo più in alto di quello cristiano !

Grazie a Dio i rivoluzionari antepongono muscoli a cervello e, quando tentano di scimmiottare il secondo, usano i pochi neuroni che, naturalmente, sono specializzati solo per muovere i primi.
Per la faccia che hanno, sono a somiglianza di una "sinistra" classe politica di cui sono costola: è per questo che stiamo andando a rotoli, che con le carte c’hanno poco a che fare, se non sono come quella igienica, pagella con cui hanno superato ogni esame con il "Sei politico".

E i Fisici ?
Eccoli a fare la foca con la palla, pronti ad ogni esercizio d’acrobazia per un piatto di pesciolini, il prezzo per la svendita di una presunta, pretestuosa e presuntuosa primogenitura, fatta di medaglie di bronzeo materiale, come le facce.
Non è l’essere dotto, ma dottrina quella che spandono, che lo schiacciarla non conviene: s’aggiungerebbe puzza allo sporco.
Il loro mettersi in lista ha valore come quella della spesa: serve perché utile, ma non indispensabile, che è secondo quello che poi è disponibile o migliore che si sceglie.
E poi - Dio mio! - il titolo non fa il tuttologo che, fuori della loro specialità e utilizzo, sono preziosi come una borraccia piena di monete nel deserto !
La loro capacità nel muoversi in terreni che non gli sono propri ha lo stesso valore per me ottenere una "Laurea ad Honorem" in idraulica e, nonostante quella, del tubo sarei a capirne...un tubo e certo, chi avesse il lavandino che perde, mai mi preferirebbe ad un idraulico e con quel papiro ci farebbe pallottola, a turare la falla !

Con la Sapienza hanno fatto come per la bottiglia del vino...rosso, che ai sinistri, di resto, è tornato solo il vuoto e, che se lo mettano bene...in testa: solo quello del Papa è a vendere;
la Sapienza con quello ha dato aria solo a dei palloni, per gonfiarsi e, alla Chiesa, uno scrigno da riempire !

Grazie, Soviet: a voi la l’oscurantista caverna e la clava, che a noi basta l’illuminismo del bel sole...dell’avvenire !


Io, secondo me...18.01.2008

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