giovedì 17 gennaio 2008

Tempo di scadenze

- «Il 27 Gennaio è...»
Con l’intento e la convinzione di anticipare quello che credevo scontato finale, e lasciare pure basita la moglie per tanta dimostrazione d’intuito, accodo e chiudo con un bel:
- «...giorno di paga !»
Avete presente quei giochi dove, alla penalizzazione, l’intera linea dei numeri del punteggio comincia a cercare lo zero assoluto, in un ticchettio infernale che si amplifica man mano che ci si avvicina alla gogna, a mostrare quanto in basso sei caduto ?
Ecco: lo stesso per me.
Ho letto nei suoi occhi che, se fossi stato un elettrodomestico, avrebbe tentato, se ancora valida la garanzia, di convincere il venditore a riprendermi indietro e, se tanto miracolata, rifiutare senza rimpianto pure la restituzione di quanto pagato all’acquisto.
Ho capito che, la rassegnazione con cui mi ha risposto, era il realizzo che, no, doveva tenersi il tarocco, come per Napoli la spazzatura.
- «...Onomastico ? Compleanno ? Anniversario di matrimonio ?»
Come ai tempi del Flipper, troppi scossoni ad una memoria che non c’è, mi ha bloccato e fatto perdere punti.
- «...il giorno della memoria !»
Bestia che sono: ha ragione.
Come si fa a confondere i termovalorizzatori di Pulcinella o i fornetti della ThyssenKrupp con quelli di Auschwitz-Birkenau e simili, la Shoà e l'Olocausto con contabilità che, a pareggio di bilancio, contava uscita di casa di sei milioni d’ebrei per un’entrata...di cassa, di pari numero, a dare risultato zero, che, si sa, non conta nulla.
Stupido e riduttivo l’aver in agenda e a memoria la festa della mamma o del papà, dei nonni, della morosa o della donna o il ricordo dei morti: la mercificazione d’avvenimenti che dovrebbero essere a macero in noi nel quotidiano, e non a "Bagnomaria", portati a bollore leggero per poi esaltarne i sapori solo nell’effimero di un momento !
Ogni tanto l’essere smemorati aiuta: forse è come quell’effetto che il corpo mette in atto quando il prendere coscienza e conoscenza di una realtà che potrebbe danneggiarti, come il sovraccarico di corrente su un conduttore sottodimensionato alla bisogna.
Per altro, non sempre funziona: alcune volte è come la carta moschicida e ti cattura, t’invischia e attorno tesse una leggera pellicola, come quella del ragno, che t’imprigiona.
Come giorni addietro, quando ho avuto modo di vedere in rete le immagini del frutto di un aborto;
il feto, in via di sviluppo nel grembo materno, aveva preso forma dalla fine della settima od ottava settimana dal concepimento.
Avete mai rotto un uovo ?
Ecco: immaginate di vedere un bel tuorlo rosso sangue con in mezzo avanzi, che s’indovina perfettamente che sono braccine e gambette, e un’olivetta con due occhietti abbozzati, il tutto già formato e contenibile nella rotondità di una moneta.
Non avete mai visto, vero ?
Sfido chiunque a guardare e poi continuare a credere che, interrompendo il più grande miracolo della vita, giocando con il tempo e l’orologio, è come preparare una frittata per colazione !
- «Per la sepoltura del feto ci pensa lei o preferisce che lo faccia l’azienda sanitaria? Metta una croce e una firma qui».
Un bel sacchettino nero della spazzatura e via: questa, di raccolta differenziata, funziona a meraviglia !
Che centra tutto questo ? Nulla.
All’arrivo nei campi di macelleria, i bambini erano subito avviati alle docce: forse è per quello che ogni tanto si sente parlare di...pulizia etnica ?
La generazione ultima sarà tale anche nel poter vedere con i propri occhi la persona e le testimonianze di quello sparuto gruppetto di sopravvissuti ai campi di sterminio.
Dopo di quelli, il buio.
Ancora di più il giorno della memoria sarà come la festa della mamma o del papà, dei nonni, della morosa o della donna o il ricordo dei morti, con cui, identificati, magari saranno a condividere giorno, nello stesso calderone accomunati.
Biiip...Biiip...Biiip
- «Ah, già, il promemoria sonoro dell’agenda elettronica. 27 Gennaio, giorno della memoria...e di che ? Madonna, non l’ho scritto».
Brutta cosa, in...Tempo di scadenze.


Io, secondo me...17.01.2008

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