giovedì 24 gennaio 2008

Formidabile quel giorno !

Una giornata d’ordinaria...felicità;
23 Gennaio 2008: incontro con Magdi Allam

A dir la verità, poco avvezzo a frequentare certi ambienti, mi sono sentito come il vecchio campagnolo di un tempo, in città per la prima volta: riconoscibile come una mosca bianca, per quanto imbranato nel muoversi fuori dal suo campicello.
In buona parte c’ha giocato la cittadella, con contorno e ambientazione di accasamenti e infrastrutture per "Very Important Persons", la cui sicurezza è garantita da innumerevoli telecamere, sparse in ogni dove, che "zummano", ovvero ti puntano e allungano l’occhio, che mi sentivo spiato anche quando leggevo il giornale.

Il disagio era ben accentuato, che la ricchezza del contorno faceva soggezione: pure al passaggio della "sciura" con il cagnolino mi faceva capire quanto il cappottino del quattrozampe costava come il mio onorevole giubbone, tranne che, per il piccolo e simpatico cagnolino YorkShire, il tubino era grande come la mia manica, sempre che il collarino con i brillantini avesse incastonato solo volgari cristalli swarovski, che altrimenti, al passaggio, c’ho fatto la figura del...barboncino !

Hotel tal dei tali, piano tale, camera talaltra...facile, come bere un bicchiere d’acqua, ma con scarpe grosse e cervello fino, ci sono arrivato con abbondante anticipo, per studiare il terreno;
in fin dei conti, mica ci andavo per nulla: un incontro con Magdi Allam val bene l’essere uscito sconfitto nella schermaglia con il cagnolino dal capo firmato, e dall’essere stato riconosciuto per quel che sono da come ho parcheggiato il trattore.

Dopo tanti rimbalzi, come una pallina nel Flipper, approdo alla Reception valida ( che se tutto era stato predisposto come test d’intelligenza, ho fatto una figura barbina );
il milite è una persona simpatica e - deduco - abituata a vedersi presentare tipi come me, che annaspano nel pieno disorientamento.

- «[...] Ah, si: lei è la persona che ha chiesto della camera numero...il signor Magdi Allam».
E te pareva che con quelle radioline gracchianti che si portano appesi a tracolla non si fossero rimbalzati la notizia:
- «Stai attento che, se non si perde prima, si presenterà a te un tipo rotondetto e spelacchiato, della famiglia Homo Imbranatus, che chiederà...»
Beh, posso vantarmi con gli amici d’essere andato in televisione, tacendo ovviamente che era quella a circuito chiuso della Security !

Per misericordia divina il mio "Percorso vita", con saggio ginnico, sembra terminato, e fortuna che non sono in ritardo, solo per essere arrivato all’alba, ad onorare un appuntamento di tardo pomeriggio.
Quello che ha progettato la struttura dei corridoi doveva essere un architetto egiziano, di quelli che costruirono le piramidi: prendi a destra, segui quello a sinistra e poi biforchi...ma che, il muratore che ha tirato su i muri era ubriaco quando andava di malta e paletta ?
Prima curva, una guardia del corpo...così per la seconda fino ad arrivare davanti alla porta giusta.
Ragazzi in gamba che si vedeva, t’avevano già "scannerizzato", valutato e catalogato, che alla fine, come per le donne che m’incontrano, si capiva che ti avevano inserito nel casellario dello "Strano ma innocuo".

Magdi, ignorando tutte queste peripezie, deve essersi meravigliato della mia padronanza nel muovermi in quei grovigli, sempre che non avesse sentito le sirene d’allarme, che avvisavano di un brutto ceffo che s’aggirava, con fare sospetto, nel labirinto.
Mah !
Forse l’abbraccio con cui mi ha accolto era di sollievo, come quello del pastore della parabola evangelica che, lasciato le altre 99 pecore intelligenti, aveva ritrovato l’unica e più fessa !
Ho scelto dal repertorio la migliore dotazione, per dare impressione che "c’ho la faccia ma non sono scemo".
Beh, se non l’ha bevuta, ha incassato da vero signore: merito di un animo che lo porta ad avere comprensione anche per i più disgraziati.
Mi ha accompagnato e fatto accomodare: forse aveva timore che avrei potuto perdermi pure lì.
E qui, dopo le presentazioni di rito, mi chiede un’opinione sul nuovo sito da lui gestito, che è come se, l’allenatore della nazionale, volesse suggerimenti su quale sarebbe la formazione migliore, dal tifoso del bar sport !
Deve essersi accorto subito l’errore commesso che, da come mi guardava, sembrava cercare l’interruttore o lo sportellino delle pile, nel tentativo di spegnere la fissione lessico-nucleare.
Sfortuna vuole non li trovasse, e io non sono come l’astronave del capitano Kirk, nella serie fantastica di Star Trek, che comprendeva la possibilità dell’autodistruzione o l’armamento adatto a zittire il Klingon !
Fortuna per lui che altri dei suoi validi collaboratori sono arrivati, ad assorbire la catastrofe dialettica, che gli scudi spaziali del comandante Magdi stavano già per cedere sotto i colpi della falcidiante mitragliatrice bla-bla-bla.
Tra tutti, hanno formato quadrato, come i componenti di Jeeg Robot o dei Power Rangers, riuscendo pian piano a trovare e staccare la spina, seguendo la prolunga che portava alla presa, strozzando ( qualcuno aveva proposto: usiamo il filo ! ) il profluvio di parole.

Belle teste, veramente.
In alcuni passi, scambiandosi tra loro opinioni e idee, eccoli a sciorinare formule a cui ho presentato complicità, ma ho fatto come il dizionario del telefonino, il famoso T9, quando preso in contropiede: Vocabolo sconosciuto, aggiungo ?
Magdi Allam è partito nel modo migliore, circondato da persone con doti e dotazioni di grosso calibro:
Il sito decollerà, grazie al fiuto di un uomo che ha saputo e sa rinunciare ai Masaniello di turno e ai professionisti dell’informazione gridata, stile "’fanculo ! ", che il nostroMagdi non c’ha...Grillo per la testa, e non cerca lo sballo temporaneo da canna mediatica.

Avrò modo di parlare di questi amici e collaboratori, e di Magdi si sa tutto ormai, che io nulla posso aggiungere a quello che è sotto gli occhi di tutti, per impegno, onestà intellettuale, conoscenze e capacità proprie.
Da parte mia, mi sembra d’aver fatto la figura di quello che va dal dottore e chiede:

- «Chi è l’ultimo ?»
Ovvia e scontata la risposta:
- «TU !».

Ancora, nel lasciare la bella compagnia, apprezzare l’abbraccio di un uomo che ci ha ospitato e ascoltati come figli;
ancora a guardare e ringraziare quei fantastici uomini che gli fanno da scorta, che si capisce non solo perché è loro dovere che gli stanno appresso, come la chioccia con il pulcino.
Stanno proteggendolo, a scapito della propria vita, che ogni militare si gioca, in questi tempi grami;
s’indovina rispetto ed ammirazione, così come da noi dovuta, all’arma che fornisce questi eroici ragazzi.
Anche a voi io dico: «Grazie di esistere» !

Per oggi chiudo il rubinetto ma, è minaccia e promessa assieme: ci si ritrova presto.
Parola di...mitraglia !


Io, secondo me...24.01.2008

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