Ma non diciamo cazzate: la storia del "burqa-hard", il tendone con graticcio sugli occhi, o il "light", senza graticola, chiamato nijab, non deve portare a farisaiche ipocrisie, a bizantinismi, a far credere che il non volerlo a casa nostra è solo per colpa di un Regio Decreto del 1931, a cui sembra ci si deve inchinare, con fare piagnone, da cane bastonato, formato "madonnina infilzata" !!
- «Scusate, signori, se c'impicciamo degli affari vostri...sapete, avete tutta la nostra comprensione, che le donne sono come le conserve: stanno meglio sott'olio, sale o spirito; non vorremmo, ma lo impone una legge, approvata quando ancora c'erano le guerre puniche e quindi, almeno scoprite le facce», e si dice mostrando faccia mesta e tremebonda, alla Don Abbondio.
Come il Roby Cota, deputato della Lega Nord: "Non siamo razzisti, non abbiamo niente contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti. La nostra proposta è assolutamente generale, come deve essere una legge".
"Abbondianza", l'arte de vivaista che coltiva l'erba gramigna del vil pensiero.
Quei teloni ambulanti sono segni di sottomissione, per chi li porta, e di dominanza per chi li impone, come quando metto il cane nel trasportino ma almeno, per il quadrupede, la costrizione dura solo il tempo di un viaggio!
"Not in my back yard", non nel mio giardino o dietro casa mia, che se loro hanno una sensibilità, la nostra non è altrettanto da meno e disprezzabile, rassicurati dall'essere ancora padroni nel e del proprio!
"Burqate" e infibulazioni sono forme di castrazione al femminile, umiliazioni e dimostrazioni di possesso, ma non di una cosa, ma di persone, perché le donne, anche se non sembra, un'anima pur'esse l'hanno, cretini!
L'avere - il volere - dimezzato, se non azzerato, la loro importanza, è solo matematica da somari, con somme tirate su carta da salumaio, e certo non di un dio, che altrimenti avrebbe da sè formato, attorno alla "fimmina", una crosta, con griglia oculare e intracosciale vagina "usa e getta"!
Incrostazioni tribali, e non sono io solo a dirlo;
anche Mohammed Said Tantawi, grande imam dell'università al Azhar - mica un semplice bau-bau micio-micio - certifica che:
"[...] burqa e niqab non sono simboli religiosi. Il velo integrale va abolito nelle classi anche in Egitto; è un'abitudine che non ha nulla a che fare con la religione", rimettendosi a posto le maniche, dopo aver sbattuto fuori una che indossava il sudario, rispondendo alle proteste con un "Io m'intendo di religione più di te e dei tuoi genitori", richiamando la sura più citata a questo proposito, la numero 33, versetto 59, che parla genericamente di mantelli (in arabo jilbab), ma per una mazza di mascherate e scafandri.
Tiè; prendi, incassa e porta a casa!
Immediata la levata di scudi dei giuristi radicali, che hanno fatto una cagnara infernale, minacciato di sommergerlo di merda.
- «Disonore, infamia, sacrilegio. Dopo tanto tempo, mettere in discussione la dominanza del pisello!»
E i Bin Nicolin Al Pasqual, neo convertiti o simpatizzanti:
- «ll'uommene nun se mettono scuorno 'e penzà schifezze!», gli uomini non si vergognano di pensare cose sporche.
La capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta:
"Come può una legge parlare d'affiliazione religiosa? Ma stiamo scherzando? Come si può pensare di modificare una cultura con una norma? L'unico effetto sarebbe quello di segregare in casa le donne islamiche; è una legge cattiva contro gli immigrati, ma soprattutto è una legge razzista e una legge contro le donne".
Cultura il burqa? Legge razzista, contro le donne?
Vabbè, lasciamo stare che altrimenti, oltre a metterle sotto tenda, le sigillerebbero pure in casa!
A Doni, statte zitta, che se fossi tu sotto vuoto non saresti così cruda e cinica.
E non si dica che il divieto è anti-costituzionale, che la prigionia e la schiavitù vale peggio e le Ferranti hanno solo da salvare il cadreghino e servire il partito, non la dignità d'essere "libera donna in libero arbitrio", sia per Giustizia della Camera che per eguaglianza dei sessi, a meno che le signore di sinistra sono neutre e, come gli angeli, asessuate!
La Doni, gemella con l'altre:
"[...] esponenti del Pd, la senatrice Magda Negri e la compagna di partito Sara Paladini, per protestare contro la recente ordinanza del sindaco di Varallo Sesia (Vercelli), Gianluca Buonanno (parlamentare della Lega Nord), che vieta l'uso del costume indossato dalle donne musulmane in piscine, fiumi e torrenti della città, si sono immerse con il burqini, nelle acque del fiume Sesia".
Beh, lasciamo tempo al tempo: se queste son donne, fioriranno.
Prima dell'11 Settembre e dell'attentato alle Torri Gemelle, c'avevamo l'Islam che era come i cinesi e i filippini: faceva andare le manine, lavorava e non rompeva.
Facile capire i peggio;
chi sono, cosa vogliono e dove vogliono arrivare:alla sharia per i dhimmi, le regole per i cani!
Eurabia ad Abbondianza: sgabuzzini di zerbini.
Io, secondo me...07.10.2009
mercoledì 7 ottobre 2009
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