giovedì 26 aprile 2007

Energie...alternative

In polverosi tempi avvolti nel sudario d’antichi ricordi, seppur si sfiorò, si pensava alla guerra atomica come ad una eventualità remota: anche il vincitore ne sarebbe uscito con le ossa rotte !
No, proprio non conveniva a nessuno: la conta, in milioni di morti, atterriva anche i più duri.
Poi arrivarono quelli che, no, a noi ci frega niente, anzi, vogliamo morire e fare spessore con i cadaveri !
Il primo fornaio di massa di torsoli abbrustoliti fu l'ayatollah Ruhollah Mosavi Khomeini che, ai tempi della guerra con l’Irak di Saddam, mandò i bambini a sminare il terreno e a fermare le mitraglie del nemico, offrendo le vite di quei poveri ragazzi: un vero "Delicatessen shop" !
Ma erano cose così lontane da noi e, come per oggi, era buon’abitudine mettere testa sotto la sabbia anche per le cose più raccapriccianti, basta che accadessero fuori dei muri di casa nostra.
In fitte schiere camminavano, stringendo al collo una chiavetta: avrebbe garantito loro l’apertura della porta del paradiso; e forse, in tasca, avevano tanti preservativi quante erano le vergini sulla cui groppa pensavano di saltare.
Intanto, nel quotidiano - Opla ! - lo facevano solo sulle mine, erano traforati dai proiettili e sfarinati dalle bombe !
Non servì a nulla: non guadagnarono un granello di terreno, non persero...se non la vita.
Uno a uno: palla al centro: "Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scuordammece 'o passato simme in Iran, paisà" !
Fu falciata un’intera generazione, diluita nel gabinetto della Storia.
Di là da tutto, quel che spaventa è che si affermò la sensazione che, si, ogni profeta dei miei stivali poteva imporre i propri deliri senza più avere un limite, e questo è grave, quando non si perde soldi o tempo, ma vite !
Era venuto meno la paura per i grandi numeri, al cospetto di milioni d’esseri portatori del respiro divino, a sublimare il cinico concetto che un morto è un dramma e milioni solo una statistica !
Ahmadinejad Mahmoud vuole la bomba atomica: perché ce l’hanno Israele, l’India, il Pakistan, la Corea, mio nonno e la portinaia !
Certo, ma in nessuno di quei paesi - fortunatamente - esiste Ahmadinejad Mahmoud, brutta copia, e pure scadente, del becchino Khomeini.
Per "equivicinanza" allora dovremmo fornire il giocattolo anche alla Somalia, a San Pietro e a San Marino !
Nessun paese atomizzato ha mai pervicacemente minacciato la disponibilità a perdere milioni di figli pur di sbianchettare l’avversario dalla carta geografica: Israele scompare, quando s’insegna geografia, ma magicamente ricompare, quando la si vuol...togliere !
Per tutti la "Bombolona" è un oggetto da ultima spiaggia: serve più da deterrente che da fornello per la fonduta.
Se non proprio "un" è sicuramente "in" fondo al magazzino: come il fucile da caccia appeso alla parete.
"Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora !
È la morte, è la morte! È la vita, è la vita!
Questo è l'uomo peloso
è chi ha fatto splendere il sole su di me!
ancora uno scalino, ancora uno scalino, un altro
fino in alto il SOLE SPLENDE" !
Erano le parole della "Haka", la danza di guerra dei guerrieri Maori, che anticipava la battaglia: erano urlate in modo minaccioso, accompagnate da movimenti delle braccia e sbattimento dei piedi.
Spesso ci si fermava alla dimostrazione: quattro urletti eppoi, tutti a casa, come i bambini dopo il Carosello !
Era come la carica ruggente e il tamburellare di petto dei gorilla, che sembrava dire: "Tenetemi sennò lo faccio...nero !".
Peccato che Mahmoud - "l’uomo peloso" - salirà uno scalino, poi l’altro, fino far spendere non un sole ma mille...e non più mille !
In fin dei conti cosa volete che siano milioni di morti per chi ha scambiato il paradiso di Allah per una casa di tolleranza, piena di vergini i cui pertugi si apriranno solo con la chiave al collo, dopo che sarai vaporizzato in un lampo di luce !
"Deus lo vult !".

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