mercoledì 23 dicembre 2009

U.S.A. e getta

Una piiiiiccola crocettina, una riga in mezzo, a significare un corpo filiforme, una "V", ad indicare le braccine, alla cui estremità i polsi sono saldati con due linee traverse, che paiono i punti di una graffettatrice;
la testina a palloncino, alla cui sommità, una "U" rovesciata, a mo di caschetto, dal tratto più marcato, è lo scalpo.
E gli occhi: due bottoncini in cui sono tracciate delle "X", perché il personaggio, nostro Gesù, è morto.
Più complicato descrivere che osservare, tanto il tratto è leggero, scarno e semplice, tenero e innocente, candido e toccante, emozionante ed emotivamente coinvolgente, quanto solo la raffigurazione di un bambino sa trasmettere.
I bimbi non hanno bisogno d'astruse e complicate simbologie, per descrivere ciò che hanno nell'animo: ancora non sono addestrati a nascondere, a scavare trincee, a dissimulare, a mediare, a mercanteggiare, a cesellare, bulinare e complicare nulla di quanto può essere concepito, capito e passato nel modo più diretto e accessibile.
Gesù è morto sulla croce. Punto.
Ma ora viene il bello, perché entra in campo l'UCAS, l'Ufficio Complicazioni Affari Semplici;
nel caso specifico, la maestra.
Nella testa della tipa si forma un cortocircuito mentale e scatta la scintilla che attiva la sirena d'allarme;
pericolo, pericolo, pericolo!
L'eco riverbera nella cassa cranica che, perfettamente conformata per una perfetta acustica, amplifica e rintrona il penetrante lamento nell'abbondante vuoto della cavernosa cavità.
- «Lo schizzo è un disperato e spontaneo allarme del bambino: in croce non è Gesù, ma l'autore stesso!»
La babbiona corre ai ripari: lo scolaretto - seconda elementare - deve essere allontanato dalla scuola, origine di tanto disturbo e affidato alle cure di uno psicologo!
Ostrega!
La strega ha visto il crocefisso e si è comportata come il diavolo con l'esorcista o il vampiro alla vista della treccia d'aglio.
Che la posseduta sia lei?
A dire il vero, l'accaduto non è roba di casa nostra: è avvenuto in una scuola elementare, nei sobborghi di Boston, a Taunton, nel glorioso paese a stelle e strisce, che i maccheronici pronunciano "Iuessei", scrivono United States of America e sintetizzano con U.S.A.
Altro paese, ma il prototipo dell'invasata è universale,
La maestrina, sicuramente allergica all'incenso, piroetta e pirla sull'aia, starnazzando come un'oca, strappandosi le vesti e cercando di proteggere la fragile creatura, minacciata dalla croce:
- «Prendete me, ma lasciate stare l'infante!»
La sensibilità politicamente corretta della poveretta ha sbattuto contro un paracarro...al crocevia.
Paese che vai, usanze che trovi: l'ignorante figlia di tanta madre, sempre gravida, vanta sorelle in ogni continente, dove mangiapreti e "crocincazzati" abbondano, come la gramigna.
Dove mai può esistere pericolo nella figura e nel predicato di un uomo, che è morto sulla croce perdonando ai propri carnefici, raccomandando d'amare e di "fare al prossimo quel che vorresti fatto a te", non è dato capire, in realtà sociali dove i figli sono abbandonati a se stessi, parcheggiati davanti al televisore e testimoni d'ogni pubblica maleducazione, intolleranza e prepotenza.
Per inciso, lo scolaretto aveva semplicemente messo su carta la memoria di una visita, con i genitori, fatta al tempio della Nostra Signora di La Salette, ad Attleboro, applicando l'invito dell'insegnante a disegnare qualcosa legato alle imminenti festività.
Ora il piccolo alunno è sì spaventato, ma per la minaccia d'essere allontanato dalla classe e dai suoi amici e consegnato nelle mani di un dottore, solo per avere figurato un'esperienza famigliare religiosa!
E tutto per la fobia di una svitata, emotivamente fragile e completamente fuori di cozza, cresciuta e condizionata nel brodo di coltura d'idrofobi, rabbiosi e rifuggenti all'acqua santa.
Facciamo tesoro ed esperienza di tanto, memorizziamo e trattiamo simili personaggi con la raccomandazione a stare alla larga dagli appestati che, se li conosci, li eviti.

Se proprio non se ne può fare a meno...U.S.A. e getta.


Io, secondo me...23.12.2009

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