Manco avessero chiesto la...mezzaluna: le hanno trattate da sguattere, umili serventi, da lasciare fuori della porta di servizio !
Di che o di chi si aveva timore, nell’applicare pieno diritto e far rispettare nostre leggi e regole, così com’è uso faccia ognuno in casa propria ?
Ancora a battere i denti e a far tremolare le ginocchia, timorosi e timorati di urtare la suscettibilità dell’Islam ?
Paura dell’uomo nero o, come i bambini, che frignano per timore che gi facciano la bua ?
Un povero imbecille, Mohammed Saleem, ingolfato dalla sabbia di un deserto che gli riempie cuore e testa, d’accordo con tutta la combriccola di famiglia, assurge a giudice e giuria, uccidendo la figlia perché "cattiva musulmana".
Hina, uccisa perché un padre-padrone degenere la considerava come lo spazzolone che si tiene nello sgabuzzino: da (ab)usare per diritto derivante da possesso !
L’ha sgozzata, in casa nostra, nella piena indifferenza e in spregio al suolo che calpesta, sbattendosi i santi zebedei del regolamento di condominio, ben diverso da quello suo;
che se non ti andava bene - maledetto ! - perché non sei rimasto a far la pantegana nelle sue fogne !
"Hina: le donne fuori dal processo [..] non concessa la costituzione di parte civile".
L’avevano chiesto organizzando una presenza davanti al Tribunale di Brescia, per protestare contro le violenze sulle donne, e per la povera Hina, la pakistana sgozzata dai parenti-serpenti perché troppo occidentale.
L'Associazione delle marocchine in Italia e le sue donne, fuori, scacciate come cani in Chiesa !
Era l’occasione di far capire chi siamo, cosa vogliamo, cosa pretendiamo, in che cosa crediamo, di che si nutrono e dove si spingono le radici: abbiamo fatto la figura del budino di gelatina !
Abbiamo declassato la figura di Hina come uno dei tanti casi di cronaca nera: dolorosi, ma quotidiani e comuni, come il pane.
No.
Doveva essere una lezione, una forma d’educazione da far digerire a tutti i deficienti che, arrivati, dispiegano il tappetino con i prodotti dell’orticello di provenienza, dando a capire che - da quel momento - quel che sta sotto era soggetto a chi lo domina e ricopre da sopra !
Le "sguattere della mezzaluna" sono state umiliate, altro che lotta per «[..] per il diritto di esistere delle donne musulmane».
NO.
Dovunque vadano, dovunque sono, queste poverette avranno sempre un guinzaglio, che un uomo accorcerà o lascerà scorrere secondo volontà.
Il Mohammed Saleem pensiero, poco dopo la scoperta dell’omicidio, si riassumeva per le strade: «Il padre ha fatto bene, Hina NON era una NORMALE MUSULMANA [...] USAVA i JEANS e questo non va bene [...] BEVEVA sempre [...] birra, whisky».
E sì: la cagna aveva rotto il guinzaglio !
E ancora: «Noi non vogliamo di un’altra cultura, cristiana, buddista, hindu. Di religione deve essere musulmano-musulmano. Sempre vogliamo così [...] Voi non come noi, noi non come noi».
Voce di (o)Dio; rendiamo grazie a (o)Dio.
E il finale pirotecnico: «[..] ha fatto bene [...] non era una normale musulmana, non più. Si vestiva in un altro modo, faceva altre cose».
Bello. Proprio un pensiero...sprofondo !
Certo, erano risposte colte a caldo e non tutti sono così, ma un castigo andava dato ai cloni di Mohammed Saleem.
Macchè: ecco a gonfiarci come palloni e partorire un cuoricino da coniglio !
«NO: le sguattere fuori !».
L’'imam di Torino, Abdellah Mechnoune, ha detto: «Hina è stata uccisa dall'ignoranza di un uomo che non conosce l'Islam»...o forse «L’Islam è stato ucciso da un uomo che non conosceva Hina ?».
Ai cloni di Mohammed Saleem queste sottigliezze non contano una mazza;
l’unica "sottigliezza" che seguono è quella sul filo di..lama !!
Io, secondo me...29.06.2007
mercoledì 25 luglio 2007
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