Bello Diliberto, a Mosca, mentre celebra l’Ottobre rosso;
l’avvolgente sciarpina, di un cangiante color cremisi, con l’immancabile bollino, marchio di garanzia - falce e martello - e la maschia scritta in cirillico, che magari serve solo ad indicare il sopra e il sotto.
Quel che mi fa scompisciare dalle risa è lo scalferotto, quello che c’ha in testa: una calzatura di lana, di fattura grossolana e pesante imbottita di pelo, come il suo stomaco.
Qualcuno s’ostina a dire che è un cappello, ma a me pare somigliante alla maglietta della salute, quella che mi s’imbriglia sulla testa quando, cercando d’infilarla, mi si attorciglia come avesse le convulsioni, s'avviticchia come un serpente e blocca le braccia, imbrigliandomi come un imbranato !
Si fosse spalmato il minoxidil sulle sopracciglia, avrebbe pure raggiunto quell’infoltimento, a farlo rassomigliare al cespuglioso gocciolatoio dell’acqua piovana, a dare forma alle tipiche arcate con profilo sporgente, proprio della fronte a pensilina d'antico progenitore, che caracollava nelle savane strusciando ancora il dorso della mano per terra.
Camminando sulle ginocchia e mantenendo sguardo da inquisitore, sarebbe passabile caricatura di quel Breznev, gran compagnoski dei bei tempi andati.
«Quando c'era lui, caro lei...formidabili quegli anni» !
A me pare c’avesse pure il moccolo, ma i bene informati mi dicono di no: il nostro ''Oliver'', al massimo lo regge.
Ma forse il moccio è voluto: tutti i manovratori della gloriosa littorina sovietica sono morti di raffreddore, che ci dicevano che era per quello che non erano presenti.
Però, bisogna ammetterlo: erano virili, da tanto erano impettiti, che neppure il ''rigor mortis'' riusciva ad eguagliare la rigidità di quello stare sull’attenti !
I maligni sussurravano che le grandi manifestazioni si facevano d’inverno apposta per conservare meglio le mummie, nel mentre ci si giocava il posto vacante ma, si sa: tutta sporca propaganda di controrivoluzionari, nemici del ''poppolo'' !
Si mormora che il nostro eroe cercava di entrare nella parte, ad accattivarsi le simpatie per l’acquisto della cariatide di nonno Lenin, i baffoni muffi di papà Beppe Stalin e pure l’intera ferramenta della corazzata Potëmkin !
V’immaginate il figurone, in piazza san Pietro, tutto a sfilare, durante la nuova festività dei Compagnoski ?!
Io, secondo me...14.11.2007
mercoledì 14 novembre 2007
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