- «Ve chet in ander ve teibol...ai em niar ve cear...ve pen is on ve desc...ve ticciar...»;
Ah, che bello vedere che il mio inglese non è arrugginito, dopo secoli d'abbandono.
- «uan, tu, fri...sandi, mandi, ciusdi...genuari, februari, marsc...»,
madonna mia, come mi sento poliglottodo...poliglottide...polident...beh, insomma: conoscitore di lingue straniere;
l'altra sera c'era pure in televisione uno a cui avevo indicato la via, grazie al mio fluent inglisc:
una bella fotografia capeggiava dietro la presentatrice, nella trasmissione "Chi l'ha più visto ?".
E pensare che, a scuola, ci sono studenti che hanno la possibilità d'imparare tanti idiomi, e restano tanti idioti, asini e pigri, che non si sforzano di apprendere il segreto delle lingue.
Non solo in quelle, se è vero che sono come l'Italia tutta: pieni di "debiti", carenti in più materie scolastiche, come il Tontino Di Pietro per la grammatica...o si chiama Tonino ?
Quest'anno questi prossimi ripetenti sono di la dal Piave: di qua, i professori, come i fanti della prima guerra mondiale, sono ad innestare le matite rosse sui registri, al grido di:
- «No pasaran», non passeranno !
Ecco che, per queste cicale dello studio, si prepara la Caporetto degli esami, la disfatta, la rotta piuttosto che il rotto, l'anguillesco passare per quello della cuffia.
- «Tolleranza zero !» oddio, dove l'ho già sentita questa ?
Ecco che di questi scioperati del sillabario rimarrà solo ossa, anzi, ossi...di seppia.
Peccato che, la signora Caterina, la Petruzzi, responsabile per la struttura tecnica sugli esami, abbia fatto come la signora Giuliana Longari, che cadde su una domanda di carattere ornitologico, che le fece perdere il titolo di campionessa, nel famoso Rischiatutto condotto dal re dei gaffisti: Michael Nicholas Salvatore, più noto come Mike Bongiorno;
- «Ahi! ahi! ahi! signora Longari: lei mi è caduta sull'uccello !»
Facile è intuire il gioco del doppio senso, che da allora è entrato nel repertorio di comici e barzellettieri e nel ricordo della Storia;
Bene, anche la nostra povera Caterina è caduta sulla penna di pennuto e sul doppio senso, anzi, "doppio sesso" di stampo Longariano:
"[...] ruolo salvifico della figura femminile...", tema da sviscerare da una poesia del Montale.
Peccato che il poeta, in quelle sue rime, descriveva un uomo.
Ecco allora l'arte dell'arrampicata sugli specchi, della nostra amata Petruzzi:
- «[...] nelle ultime edizioni di "Ossi di seppia", spariva ogni riferimento al ballerino russo che l'aveva ispirato, per eliminare ogni elemento contingente ed esaltare il ruolo salvifico dell'amore assoluto !»
Geniale, cara Caterina: la parata è stata veramente geniale !
Come per la collega, la Di Nicuolo;
la "sciura", aveva preparato il testo in lingua straniera, per i maturandi...
"Inglese Standard Internazionale", quello usato dai Manager di tutto il mondo, quando comunicano tra loro, con regole molto flessibili rispetto all'inglese letterario.
Questo però l'ha detto dopo, quando la professoressa Woodhouse, madrelingua, c'ha trovato scolpiti almeno una trentina d’errori nel testo.
- «Ve chet in ander ve teibol...ai em niar ve cear...ve pen is on ve desc...ve ticciar...»
...internescional standard inglisc...asinorum nosque !
Io, secondo me...25.06.2008
mercoledì 25 giugno 2008
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