sabato 7 maggio 2011

cogito Eco sum



Cogito: Eco sum;

se le raccomandazioni dei vecchi hanno un fondo di verità, l’Umberto Eco è condannato alla cecità:
la pratica delle seghe mentali consumerebbe la sinapsi come il glaucoma il nervo ottico;
Lo sfregamento dello sconnesso porta a consumazione.
Fosse anche solo un “cogito interuptus”, farebbe stesso effetto di prendere l’aspirina per i calli.
A quelli come lui, dagli dell’intellettuale ed è come cantare “Uber alles”, per chi si sente e ritiene parte - anzi, “a parte” - dal sangue bastardo: lui, di pura “intellighenzia ariana”.
Sempre una spanna sopra gli altri, un passo dopo...un avanguardista, l’ardito con la sindrome del “boia chi molla!”, dove non è il colore o la divisa, che fa la differenza, ma l’azione.
E lui non molla - boia d'un mond lader - e continua, nella sua misura di ‘o nanismo.

«Sette italiani su dieci sono naturalmente berlusconiani [...] bisognerebbe educarli!»

E-DU-CAR-LI.

Con le purghe...con il bastone...con la Siberia...con il Gulag?

Dalle radici la soluzione: dal pescaggio il galleggiamento, per l’avvento della nuova corazzata Potemkin!

Il “semiologointellettualtuttologo” cammina sulle acque, dove il branco boccheggia, brandendo il Manifesto-vangelo;
messia da “sol dell’avvenire”, dopo che il faccione sudato ha impresso forma sulla nuova Sindone: la bandiera rossa, che non vuoi sia la volta buona che trionfi?!

Attorno, le masse bovine, da menare al pascolo, con le schiene piegate e piagate dal legno, quel che raddrizza e educa.

Eco di tromba, che risponde a quella di c...ompagno.

Petando e petardo, i fuochi li aprì lui: Alberto Asor Rosa, italianista ed intellettuale di riferimento, “er mejo” de sinistra e professore emerito di tanti altri “nonsocheccosa”.

«[...] incongrua una prova di forza dal basso, per la quale non esistono le condizioni [...] certo, la pressione della parte sana del paese è un fattore indispensabile del processo ma, come abbondantemente dimostrato, non sufficiente. Ciò cui io penso è invece una prova di forza che [...] instaura quello che io definirei un normale “stato d’emergenza” [...] Carabinieri e Polizia di Stato congelino le Camere [...] sospendano tutte le immunità parlamentari, restituiscano alla magistratura le sue possibilità e capacità d’azione, stabiliscano d’autorità nuove regole elettorali [...] la democrazia si salva, anche forzandone le regole.»
Se questa è la crema, immaginiamoci il resto, dei compagni di merende.
E dicono tanto senza vergogne, senza senso...di golpe!

Questi, sono i brutti ceffi de “armiamoci e partite”, quelli che appiccano le fiamme e poi se ne stanno a guardare, di quanto la dialettica possa bruciare.
Sono i figli della purga, i signori dell’olio di ricino, la benzina per il fuoco, quelli che passano le pallottole a chi spara, che fanno scivolare i nastri del piombo nella mitraglia.

Rimbomba l’Eco: «[...] al 75 per cento degli italiani, in fondo, le cose vanno bene così.»

Cazzo...ma...allora questa è la democrazia, il volere del popolo, uscito dalla conta, della preferenza, uscita dalle urne elettorali!
Sette su dieci, stando ai numeri che dà l’Umby.
Tre quarti da rieducare!
S’accorge d’averla fatta fuori dal vasino, l’Umberto;
ha un momento di lucidità e rettifica un poco il tiro:
«In Italia siamo senza governo, nelle mani di un'anarchia o di MINORANZE PARACRIMINALI [...] non perché uccidano gente per la strada, ma perché sono fuori da ogni legalità».
No, botolo: la scheda, la maggioranza, te l’ha infilata nel...nella cassetta elettorale;
la legalità c’è, anche se vorresti correggerla e piegarla, a misura del bocchino tuo, come ha provato il Max D’Alema con il suo «[...] è vero che il centrosinistra è minoranza, ma è il primo partito tra gli italiani che leggono libri, che leggono i giornali...»
Usando la matematica dell’Eco e la logica del Max, tre quarti del paese è cretino e analfabeta.

«...naturalmente berlusconiani [...] bisognerebbe educarli!»

Cogito: Eco sum, e il mondo diventa Rosa...Asor;

'A sòreta tua!


Io, secondo me...28.04.2011