mercoledì 18 giugno 2008

Tony Manetta

- «Ti spiezzo in due !»

la minaccia sembrava trovare conferma del proposito negli occhi del massiccio pugile Ivan Drago, martello, più che falce, della vecchia russia: lanciavano fiamme e guardavano dall'alto in basso il povero Rocky Balboa, prima dell'incontro decisivo, nel film Rochy IV.

Lo stesso aveva fatto Tony Manetta - all'anagrafe, Antonio Di Pietro - grande inquisitore di corrotti, ai tempi di "mani pulite", dove squagliò, come neve al sole, l'intera Democrazia Cristiana, con i compagni di merende del Partito Socialista di Craxi, sommersi e sputtanati, accompagnati alla gogna e bersagliati da cori di "Ladri ! ladri !" e subissati dal lancio di monetine, nuova forma di lapidazione politica, che lasciò più segni dei sassi.

L'ha puntato, come la zecca per il cane e ha promesso:

- «Io a quello lo sfascio !»

allora era pubblico ministero e riferì con parlar forbito al procuratore Borrelli;
me lo vedo, a tirare su la manica della toga fino al gomito, braccio teso e il pugno chiuso, pronto a far impattare il maglio sul grugno del povero Berlusca a fare la parte di Rocky e, come il sacco di sabbia, da allora incassa pappine a destra e manca, cazzottoni e mazzolate.

Non ha mai smesso di voler attaccar briga: s'è accapigliato con tutti e per tutto, che bastava trovare sfogo per un carattere iracondo e fumino, forgiato dalle granitiche certezze di classe di provenienza, dove gli dei indossano la toga.
Il Tony Manetta ha cambiato parrocchia, che la politica rende meglio e "Pecunia non olet", il denaro non puzza;
s'è portato appresso la dote, la valigia di cartone, chiusa dallo spago, e dentro non ci ha messo il caciocavallo, ma la vecchia veste d'inquisitore e la bibbia della categoria, che di comandamenti - per gli altri - ne impone ben più di dieci.
Come l'ago della bussola, caparbiamente punta sempre il dito in quella direzione: Arcore, nido del cavalier Berlusca.
Ormai fissa l'albero, che la foresta non s'accorge nemmeno più che gli sta d'attorno e, nel gregge che frequentava ce ne stavano altri, che gli erano scappati per il rotto della cuffia;
ma, chissenefrega: lui quello, e quello solo, vuole sfasciare.
Bastian contrario, ottuso toro che carica, solo al muovere di panno, missile terra-aria che insegue bersaglio fisso, tarato solo sul fatto che quello fiati.
Non voglio sfasciacarrozze, mi sta sulle palle il Rodomonte, il Capitan Fracassa, l'Ivan Drago che vede in ogni stanza un quadrato, un ring, che basti suoni il campanello d'una bicicletta o della porta perché si metta in difesa e meni fendenti all'aria.

C'abbiamo le galere piene, ma di costruire nuove prigioni, neanche a parlarne, vero Tony ?
Sospendere tutti i processi riguardanti i reati commessi fino al 30 giugno 2002, puniti con una pena detentiva inferiore a 10 anni ?
- «Norma "salva-premier" !»
Mai sono riusciti, alla resa dei conti, a condannare Berlusca-Rocky, neppure per un divieto di sosta, e ammonticchiano assoluzioni su assoluzioni, come per le figurine Panini;

chi è il furbo, chi l'incapace o, chi l'innocente e chi il persecutore ?

La norma non cancella nulla, ma da fiato e modo di mettere un assassino o un terrorista dietro le sbarre, non farne scadere i termini di carcerazione, che certo sono reati più gravi e lesti da levar di torno !
Tony, so che il tintinnare delle manette è come lo sniffo per il tossico, ma cerca di darti una calmata, che l'Italia non è un'osteria, dove poter menare le mani.

Tanto è il livore del vecchio inquirente, lo sballo della vecchia onnipotenza, il conciare la pelle al prossimo, che le cazzate abbondano sulla bocca dello stolto:
- «Se passa quella norma [...] a Provenzano d'ora in poi conviene di più candidarsi anziché essere latitante».
Ha sputato di suo, il cervello fino dell'IdV: l'Italia dei...Veleni.
Beh, porterò il tuo suggerimento al caro Provenzano: tu Manetta, scrivilo...magari su un pizzino !
Forse, caro Tony, se sei veloce, il cavaliere lo freghi sul tempo:
fai una soffiata, alle orecchie dei tuoi vecchi colleghi, che forse ce ne trovi uno pronto ancora a fargli avere un avviso di garanzia...tramite il Corriere, come si fece nel '94, durante il primo governo Berlusconi, riunito a Napoli, davanti ai capi mondiali, che si venne da conoscenza prima dalle pagine del quotidiano che dalla fonte interessata.
E sì: i riflettori non fanno schifo a nessuno.
Alla Camera e al Senato, da anni, s'è affiancato il "parlamentino" del Consiglio Superiore della Magistratura, con un potere da fare invidia e paura, secondo a nessuno.
Lor signori ormai si permettono di cassare e cazziare persino disegni o decreti legge, che solo possano dar a pensare di aumentarne il lavoro quotidiano, e sono ben lungi dal formulare garibaldino "Obbedisco !", e questo non ha nulla a che fare con l'autonomia, che di catene non ne hanno.
Ecco la nuova chiesa, con i suoi sommi sacerdoti, che dispensano bastone, carota e olio di ricino, rendendo conto solo a Dio che, impegnato e distratto da altro, non sì è ancora accorto di avergli firmato una cambiale in bianco, una delega valida "in saecula seculorum".
E pure lui, se non starà accorto, si vedrà recapitare un avviso di garanzia se Manetta dovesse cambiare osso da rosicchiare.
- «Misure che si usano solo in Colombia, contro terrorismo e insurrezioni», sbraita, alla notizia dell'impiego di militari nelle città, per affiancare le forze dell'ordine nei controlli, lasciando modo di impegnarsi su fronti più caldi.
Come cittadino sono onorato, orgoglioso, rassicurato, di vedere i nostri in divisa a pattugliare le strade, deterrente contro i criminali e protettori per i miei cari e le mie cose.
Chi cazzo credi d'essere, Manetta, per non accettare una mano da questi generosi ragazzi ?
Pensi che sono buoni solo per giocare ai soldatini ?

Ma, a parte la grana, la busta più sostanziosa, perché non sei rimasto a fare quel che ti riusciva meglio, a gonfiarti come un tacchino e sentirti padrone della vita e della morte, nel palazzo di giustizia ?
La conosci la teoria del massimo incapace ?
C'è un limite per ognuno: al di sotto o alla pari, sei un genio, perfettamente adattato allo scopo;
sopra, hai superato le tue capacità, non sei più nessuno: anche se hai raggiunto l'apice, sei massimo...massimo incapace.

Ma non mi capirai;
ormai sei abituato ad usare il cric per le noci: non le apri, le sfasci !

Io, secondo me...18.06.2008

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