mercoledì 27 febbraio 2008

inGrassatori

Sicuramente scorre in me sangue misto, di giullare, buffon di corte, menestrello e guitto di strada, che non posso stare molto senza giocare con le parole, come la foca con la palla.

"Mala tempora currunt", corrono brutti tempi, e nemmeno "Panem et circenses", pane e giochi del circo, sono più ad alleviare le sofferenze del popolo: è lievitato il pane con il prezzo, come del Circenses e per tutto manca pecunia, che se è detto vile il denaro, pure il quotidiano tirare a campare è divenuto tale.

Pure il Latinorum maccheronico del Beppe Fontana non rispetta più regole, che anche il detto "Nomen omen", nel nome c'è il presagio, rinnega sè stesso nella persona che andrò a raccontare, più simile e vicina ad essere "Homo homini lupus", l'uomo è lupo per l'altro uomo, nell’amministrare interessi di bottega, seppur sotto l’occhio della madonnina.

- «Mò basta, cara mia, che di Letizia porti solo nome: è ora che molli la presa sul fondo dei pantaloni e cambi…aria !»

Una volta, per far girare certe ruote, si ungevano:
oggi, s’ingrassano e, per farlo, si usano abili artigiani detti, dal derivato, grassatori !
Con una mano tengono saldamente per i fondelli e con l’altra bloccano e mettono ceppi alle gomme, nell’attesa di sistemare quelli a manetta, sull’animale da esporre al pubblico ludibrio e svergognare alla gogna mediatica: quel matarellato, tartassato, bastonato, mortificato, umiliato, sputtanato e grassato cittadino-automobilista.
Su questa carcassa s’accentrano le fucilate e sul corpaccione affondano le fiocine dei cacciatori di sugosa ciccia che, quand’anche ridotta all’osso, pure ciurlano nel manico: la caccia alle streghe funziona anche per il solo per provare quel dolce retrogusto d’affumicato che deriva dall’abbruciata.

"Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra; tutti giù per terra"…
giù, a terra, lo sgasamento di un migliaio d’aerei nell'attesa di posarsi, che quotidianamente girano in tondo alla e sopra la metropoli meneghina, che sgommano rabbiosamente nell’atterrare e nel decollare dai due aeroporti appena fuori le mura.
Ma, vuoi mettere quelle carogne puzzolenti su quattroruote ?

Non andiamo a guardare le caldaie nei locali e nei luoghi della Letizia e men che meno a prendere campioni dai tubi di scappamento dei mezzi pubblici, né da camini e ciminiere di fabbriche:
Ma, vuoi mettere quelle carogne puzzolenti su quattroruote ?
"Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra; tutti giù per terra"…

In tempi in cui il cittadino fatica o non riesce ad arrivare alla fine del mese, facendo coda alle mense della Caritas, e i pensionati sono a competere con i cani, a rubare resti marcescenti, lasciati allo sgombero dei mercati, e salgono alle stelle assicurazioni, bolli, pedaggi, revisioni, controlli e interventi, per normale e straordinaria manutenzione, la Letizia affonda i denti nell’osso spolpato, infischiandosene che tutto provi che la sua gabella dia boccate d’ossigeno solo alle casse comunali.
Compagni di merende: semafori che usano il colore arancione, solo sincronizzato con lo scatto istantaneo della macchina fotografica per la multa, da dividere con gli installatori di questi "sTerminator";
addetti alla sosta che sciamano ad impinguare scarsella, dove manca del tutto la presenza del "Ghisa", che basterebbe solo presenza per fare da dissuasore, ma meglio a fare i fighetti con le vigilesse o a controllare licenze nei baretti o mercatini e a scacciare come mosche fastidiose i poveri "Vù cumprà", che il requisirne miseria aumenta autostima e senso d’onnipotenza, che altrimenti farebbero cessare il lucrare e far cassa sui disperati costretti a pagare parcheggi "lottizzati", che se sganci puoi continuare ad inquinare, perché "Pecunia non olet" Il denaro non puzza !

Anche sulla terra s’applica la rotazione delle colture, che dopo averla spremuta si lascia a riposo, a dare tempo di riprendersi dall’intenso prelievo: questi no, dagli all’untore, quelle carogne puzzolenti su quattroruote !
Inutile il lapalissiano verdetto di centraline ed osservatori che certificano che la cappa sull’intera Pianura Padana non risparmia i confini gabellari e gabellati, che assieme all’aria asfittica entrano pure tante aDorate palanche !

Cara sciura Moratti, non l’abbia a male, "Absit iniuria" verbis, si passi sopra lo sbalzo a roncola del mio dire e mi…consenta l'uso di queste parole: sia detto senza voler offendere nessuno, tra virgolette, che penso abbia sbagliato a coniugare modi e tempi, che il far quadrare del proprio suona come a dire al prossimo "Mors tua vita mea", la tua morte è la mia vita, che bastano le avversità d’ogni giorno ad attentare alla nostra pellaccia.

E stia tranquilla, che quello che ho sin qui detto sarà presto dimenticato, che "Nemo propheta in patria", nessuno è profeta nella sua patria, ed io non farò eccezione: sono nato asino, attaccato alla macina, sotto giogo e ruota, che recita all’infinito il mio destino, "Ora et labora", prega e lavora, ad inGrassare finanze "pro domo sua", per la sua casa, l’unica - detto "sic et simpliciter", così e semplicemente - abbiamo risposto anche al "Cui prodest ? ", a chi giova.
Tranquilla comunque, che in rapporto a lei, "Ubi maior minor cessat", dove c'è qualcosa di più grande, la cosa piccola non conta, e io andrò a sparire, con sua gran consolazione e la mia resterà "Vox clamantis in deserto", voce che grida nel deserto.
Per quelli come lei io sono solo un "Minus habens", e sicuramente non le disturberò notti e sonno e con i suoi inGrassatori potrà continuare, che "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum", errare è umano, ma perseverare è diabolico !

"Ad majora ! ", a successi più grandi che, per lei, saranno sicuri: basterà aumentare l’Ecogabella grassatoria.


Io, secondo me…27.2.2008

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