venerdì 26 agosto 2011

...e chi non la pensa come me

L'ipocrisia degli anti-Gheddafi...

…che otto anni fa esultavano per l’analoga fine di Saddam. I guerrafondai di ieri pacifisti di oggi, una delle marce indietro più risibili che abbia mai visto. I patti con la Libia furono uno schiaffo inimmaginabile a quei poveri cristi nostri connazionali che dal beduino si videro rapinare tutto. Alcuni finirono a fare i barboni sotto i ponti, alcuni si suicidarono. Interessa? No.
Nel 2008 ebbi modo di parlare con una italiana cacciata dalla Libia. Donna di centrodestra, in quel momento avrebbe cavato gli occhi al satrapo di Arcore, al traditore dei liberali, al cane di tutti i dittatori arabi (già lo denunciò Oriana Fallaci ne “La Rabbia e l’Orgoglio”.Patti con al Walid. Ma noi, fessi, abbiamo continuato a dargli il voto).
Dopo i baciamano, le lezioni di Corano, i “liberali” (liberali dove? Dove? A parole) che non vedevano l’ora di appendere Saddam proni dinanzi ad un uomo peggiore di Saddam, i millemila miliardi per danni coloniali, gli italiani cacciati trattati come patetici rompiscatole che non portano “danee”, non posso che provare una gioia feroce nel vedere quel criminale rovesciato dalla sua stessa gente, fuggito nella stessa maniera ignobile con la quale tentò la fuga Mussolini (da lui usato in maniera propagandistica per dire che gli italiani sono “tutti fascisti”).
Inostri politicanti possono essere definiti col medesimo termine spregiativo col quale Napoleone definì gli inglesi “Bottegai”. Altro che destra, altro che Prezzolini, Montanelli, Mishima, senso dell’onore… “bottegai”. Oggi imputano a Sarkozy le bombe, quando otto anni fa davano del pacifinto a Chirac e inneggiavano alle bombe americane. Quindi ci va un’aggiunta “bottegai ipocriti”. Otto anni fa i “pacifinti” erano amici del dittatore. E ora? Ci sono dittatori che vanno bene e altri che vanno meno bene (tra l’altro, Aisha Gheddafi difese Saddam come avvocato. Tra l’altro, il tanto esecrato Chavez resta, assieme ai berlusconiani, l’ultimo a difendere Gheddafi)?I dittatori meritano tutti la stessa fine. Certo,mi piacerebbe vedere anche i mandarini di Pechino o il nuovo Soviet di Mosca fare questa fine, purtroppo sono forti (anche se la fine di Gheddafi li indebolisce). Ma ora guardatela, la vostra realpolitik.
Gheddafi minacciava di islamizzare l’Europa, Saddam no. L’ipocrita massone “difensore delle radici cristiane” avrebbe tranquillamente eretto minareti a San Pietro in nome dei suoi “danèe”. Ha lasciato tranquillamente che catechizzasse delle ragazze che, essendo precarie (grazie per quello che avete fattoper i giovani, vecchi delinquenti), erano costrette per racimolare due lire, a “prostituirsi” al nuovo Maometto.
Ma il mio pensiero va sopreattutto a quegli italiani distrutti da Gheddafi, ignorati per ragioni economiche. Siete vendicati, alla faccia degli Agnelli con la evve moscia, dei bottegai di Arcore, degli antislamisti a intermittenza (cioé Hamas e gli immigrati sono bestie perché non hanno “danée”, Gheddafi va bene perché ha i “danèe”) e di tutti quegli gnomi che hanno fornicato con questo satrapo terrorista e col suo clan delinquenziale. Sarò pieno di odio. Sì, odio Gheddafi, e odio tutti coloro che gli hanno permesso di essere,per qualche anno,l’effettivo padrone del nostro Paese.

Andrea Sartori
24 agosto 2011