mercoledì 31 agosto 2011

Scajlogna




Si chiamano o no “assegni circolari”?

«Circolare, circolare!» intima il vigile, quando ci si marmorizza in un posto troppo a lungo intralciando il normale tran tran.
Quindi desumo che l’etichetta stia ad indicare una necessaria funzione dinamica.
Non esistendo il moto perpetuo, le leggi della fisica impongono che, a tanto affanno, segua poi un periodo di riposo.
Anche per l’assegno circolare...o per ottanta.
Quando il sonno coglie, ogni materasso è buono, anche d’altri.
Sotto al suo, lo sfigato Claudio, lo Scajola s’è trovato quel gregge al pascolo, quasi più numeroso degli acari, che notoriamente tra quelle pieghe ci abitano abitualmente.

Che scalogna...anzi, che Scajlogna!

Poverino, c’è rimasto di una male...
Come la tizia della pubblicità del dentifricio, che si vede abbordare da uno che gli chiede se si è lavata i denti;
«Certo, come ogni mattina!» risponde con sicumera la passante.
Quello che deve essere discendente di san Tommaso, il discepolo diffidente, gli passa sulla dentiera un simil-contatore Geiger che, al passaggio, comincia a ticchettare impazzito.
Uno schermo panoramico consegna al pubblico ludibrio la panoramica di quella superficie, dove milioni di batteri ancora fanno festa, come bambini su uno scivolo.

Ecco, quelli del Claudio li hanno contati tutti: 900 mila euro!
Pare sia stato infettato, a sua insaputa, da un certo Diego Anemone.
Sempre così, quando si hanno rapporti non protetti.
Senza cappuccio sulla testa, quando grandina sono guai!

«Sono sereno. Sarà chiarita la mia estraneità!»

Roma, via Fagutale 2: duecento metri quadri con vista sul Colosseo.
«Costerebbe una cifra tanto ma, visto che è lei, Claudio, facciamo 610 mila euro!»

Non deve essere parso vero al “Claude”, d’aver gabbato Papa, in quel 6 luglio 2004.
Sicuramente si sarà sentito baciato dalla fortuna...Benedetto, ecco!
Papa...le sorelle Papa: che personcine squisite.

Tin...tin...tin...tin...alle sorelle Papa il registratore di cassa continuava a trillare gioioso;
da 610 mila a 700...800...900...1000...uno scampanellio che pareva di sentire le campane di un paese in festa.
Il campanaro si chiamava Zampolini, “sagrestano” di “Don” Diego Anemone.

Ottanta scampanellate della cassa: pacchi di qualche decina di migliaia di Eurini spalmati come la Nutella sulla fetta di pane.

Papa incassa 1,7 milioni di spiccioletti. Sicuramente avrà acceso un cero in san Pietro.

«Non ne sapevo nulla» risponde incazzato lo Scajola «tutto è stato fatto a mia insaputa!»

Ci credo: deve essere capitato come quando qualcuno carica il cellulare, comunicando per errore il numero di un altro, che si trova - incolpevole - sul groppone una inaspettata ma provvidenziale ricchezza.
Si può chiamare proprio una bella distrazione...di fondi.

Alzi la mano chi non vorrebbe avere tanta...Scajlogna!

Io, secondo me...30.08.2011