scRabbia
Scava e scava e scava…
Poca roba, né: due, tre
millimetri al giorno, ma alla fine ce la fa.
Anche i piccoli cominciano
presto: già dalla nascita proseguono, sulle tracce della mamma.
Perché anche qui, chi si fa
il mazzo è la femmina, mentre i maschi rimangono in superficie, pronti a farci
la pelle!
Fortuna per noi che esiste
l’arma di distruzione di massa, per l’intera famiglia: la crema di Boldrinax.
Ma i maledetti si evolvono
e taluni presentano una resistenza all’applicazione.
Per questi, si passa a
qualcosa di più drastico: il RenziKill e per gli acari non c’è più scampo!
Sui gommoni che scodellano
continuamente disperati sulle nostre coste e poi dispersi a pioggia in ogni
dove di quel che una volta fu il Bel(sic!)paese, sono questi minuscoli
personaggi ad accompagnarli!
Amici per la pelle, gli
acari adulti maschi vi restano sopra, mentre le femmine scavano una galleria,
dove depositeranno le uova;
queste si schiudono
liberando una larva, che fuoriesce dalla volta del tunnel, scavando brevi
cunicoli sulla superficie della pelle, dove rimane sino a maturazione.
E la storia si ripete…
scava, deposita, schiudi, risali, crea protuberanze e vesciche: il laboratorio,
dove ricreare il ciclo;
fino all’applicazione di
Boldrinax o di RenziKill, vera panacea per tutti i mali - dal callo a Ebola - e
la scabbia non c’è più!
“In tutto ciò che devi far
/ il lato bello puoi trovar / lo troverai e... hop!
Il gioco vien e ogni
compito divien / più semplice e seren dovrai capir / che il trucco è tutto qui”:
Don't worry be happy… non
preoccuparti, sii felice: abbiamo Boldrinax e RenziKill.
E la tubercolosi, l’HIV e…
e…
Ci sono le pillole di
Boldrenzil.
“Con un poco di zucchero / la
pillola va giù / la pillola va giù… tutto brillerà di più”!
«In Italia nessuna
emergenza: solo una situazione complicata. Il vero allarme è nel Mediterraneo.»
Vox dei… la “Presidenta”
della Camera dixit.
Schivato… anche questo…
uff, per un pelo! Schivato… schivato… preso… ‘azzarola!
La stagione è questa e gli
abbandoni si sprecano: te li trovi sull’autostrada e rischi di metterli sotto.
Il cane? Noooo: il “Profughinimmigrato”.
Ormai è merce che scotta -
anche per la febbre - e li scaricano dove capita: questo vale per gli
“scafisti” dei Tir, come per i trasportatori istituzionali, che se ne liberano
portandoli in qualche comune che se li trova parcheggiati in piazza o davanti
alle stazioni ferroviarie.
“Non si stanca mai / né
smette di ronzar”.
Dovremo riadattare le
campagne e gli slogan sull’abbandono.
Chi abbandona un profugo,
lo condanna; e ancora: Dead man walking, l'abbandono uccide.
Dove si viaggia in due si
viaggia anche in tre; gli manca la parola, per tua fortuna; il profugo è tuo,
la strada di tutti.
Alla spicciola, notizie
pescate da paio di anni a questa parte, tra le tante che si rincorrono e si
accavallano.
“Un camion ha scaricato
lungo l’autostrada A4, all’altezza di Cessalto, un gruppo di afghani. Il numero
è ancora imprecisato: secondo prime stime potrebbe trattarsi di una trentina di
uomini, parte dei quali si sarebbe poi dispersa”.
Ancora:
“[…] avviso di attenzione
per gli automobilisti, che rallentavano di fronte al gruppo di stranieri che
camminava in autostrada. Il viaggio della speranza e della disperazione si è
fermato, per un gruppo di giovani profughi afghani […] trovati dalla polizia
mentre vagavano al buio nell’area di servizio Arda di Fiorenzuola lungo l’A1.
Sono stati scaricati da un camion, che poi si è dato alla fuga in direzione di
Milano”.
Come cani, ma “in Italia
nessuna emergenza: solo una situazione complicata”.
“[…] 17 Giugno 2015, Porto Viro - I carabinieri di
Adria (Rovigo) hanno rintracciato e soccorso dodici cittadini siriani, che
vagavano sulla Romea”.
Facciamoci del male.
“[…] 6 maggio 2015. Il viaggio per una ventina di profughi si è
interrotto stanotte a Bisaccia, in provincia di Avellino: il gruppo è stato
fatto scendere da un pullman, in balia della sorte, tra la confusione e
l’incertezza generale. Risultano ignote (!) le persone che li hanno accompagnati,
così come la loro identità che, una volta giunti al casello autostradale si
sarebbero dispersi, dileguati, chi a piedi lungo l’arteria stradale e chi nel
vano tentativo di raggiungere il primo centro abitato vicino”.
Comunque “in Italia nessuna
emergenza: solo una situazione complicata”.
Poi comincia lo scaricabarile
a sorpresa, per comuni e istituzioni sfigate, usati come discariche abusive.
“12/06/2015, Lizzola, incastonato
in cima alla Val Seriana. Il paese con 115 abitanti e 94 profughi. Addio
turisti. Tensione nel Bergamasco: troppi migranti”.
«Non bisogna vivere sulle
paure» chiosa Renzi, il “Fonzie”, l’Arthur Fonzarelli nazionale.
“[…] 23.6.2015 Sindaci e
cittadini della provincia di Roma uniti contro il piano di distribuzione dei
migranti. A Formello anche il sindaco di
centrosinistra si schiera contro l'apertura di un centro d'accoglienza per
profughi”.
Ultimo in ordine di tempo,
ma la lista sarebbe infinita.
“[…] 22/06/2015, comune di
Borno nel Bresciano; il sindaco - o la “sindachessa", se no la Boldrini
s’incazza - Vera Magnolini, è in rivolta: «Li portano senza dirmi nulla: non
sapeva nulla dei profughi in arrivo”.
«Lavoriamo perché l’Europa
torni a essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo
certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della
fraternità e della pace.»
Per ora, crocevia e approdo
è l’Italia.
I profughi di Lampedusa
diventano “Clandestini” al passaggio in Austria, Germania o Francia.
A Ventimiglia i
“Profughini”, li hanno messi sugli scogli, attaccati come cozze e quello
dell’Europa non è un sogno, ma un incubo, di respingimenti.
“In Italia nessuna
emergenza: solo una situazione complicata. Il vero allarme è nel Mediterraneo”.
Mediterraneo… Mediterraneo…
non so in che regione e provincia è, ma riempiranno pure quello!
Una bella spalmata di
Boldinax o di Renzikill e tutti i mali se ne vanno.
Pure la… ScRabbia.
Io, secondo me... 23.06.2015
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