martedì 23 giugno 2015

scRabbia

Scava e scava e scava…

Poca roba, né: due, tre millimetri al giorno, ma alla fine ce la fa.
Anche i piccoli cominciano presto: già dalla nascita proseguono, sulle tracce della mamma.
Perché anche qui, chi si fa il mazzo è la femmina, mentre i maschi rimangono in superficie, pronti a farci la pelle!

Fortuna per noi che esiste l’arma di distruzione di massa, per l’intera famiglia: la crema di Boldrinax.
Ma i maledetti si evolvono e taluni presentano una resistenza all’applicazione.
Per questi, si passa a qualcosa di più drastico: il RenziKill e per gli acari non c’è più scampo!

Sui gommoni che scodellano continuamente disperati sulle nostre coste e poi dispersi a pioggia in ogni dove di quel che una volta fu il Bel(sic!)paese, sono questi minuscoli personaggi ad accompagnarli!

Amici per la pelle, gli acari adulti maschi vi restano sopra, mentre le femmine scavano una galleria, dove depositeranno le uova;
queste si schiudono liberando una larva, che fuoriesce dalla volta del tunnel, scavando brevi cunicoli sulla superficie della pelle, dove rimane sino a maturazione.
E la storia si ripete… scava, deposita, schiudi, risali, crea protuberanze e vesciche: il laboratorio, dove ricreare il ciclo;
fino all’applicazione di Boldrinax o di RenziKill, vera panacea per tutti i mali - dal callo a Ebola - e la scabbia non c’è più!

“In tutto ciò che devi far / il lato bello puoi trovar / lo troverai e... hop!
Il gioco vien e ogni compito divien / più semplice e seren dovrai capir / che il trucco è tutto qui”:

Don't worry be happy… non preoccuparti, sii felice: abbiamo Boldrinax e RenziKill.

E la tubercolosi, l’HIV e… e…

Ci sono le pillole di Boldrenzil.

“Con un poco di zucchero / la pillola va giù / la pillola va giù… tutto brillerà di più”!

«In Italia nessuna emergenza: solo una situazione complicata. Il vero allarme è nel Mediterraneo.»
Vox dei… la “Presidenta” della Camera dixit.

Schivato… anche questo… uff, per un pelo! Schivato… schivato… preso… ‘azzarola!

La stagione è questa e gli abbandoni si sprecano: te li trovi sull’autostrada e rischi di metterli sotto.
Il cane? Noooo: il “Profughinimmigrato”.

Ormai è merce che scotta - anche per la febbre - e li scaricano dove capita: questo vale per gli “scafisti” dei Tir, come per i trasportatori istituzionali, che se ne liberano portandoli in qualche comune che se li trova parcheggiati in piazza o davanti alle stazioni ferroviarie.

“Non si stanca mai / né smette di ronzar”.

Dovremo riadattare le campagne e gli slogan sull’abbandono.

Chi abbandona un profugo, lo condanna; e ancora: Dead man walking, l'abbandono uccide.
Dove si viaggia in due si viaggia anche in tre; gli manca la parola, per tua fortuna; il profugo è tuo, la strada di tutti.

Alla spicciola, notizie pescate da paio di anni a questa parte, tra le tante che si rincorrono e si accavallano.

“Un camion ha scaricato lungo l’autostrada A4, all’altezza di Cessalto, un gruppo di afghani. Il numero è ancora imprecisato: secondo prime stime potrebbe trattarsi di una trentina di uomini, parte dei quali si sarebbe poi dispersa”.

Ancora:
“[…] avviso di attenzione per gli automobilisti, che rallentavano di fronte al gruppo di stranieri che camminava in autostrada. Il viaggio della speranza e della disperazione si è fermato, per un gruppo di giovani profughi afghani […] trovati dalla polizia mentre vagavano al buio nell’area di servizio Arda di Fiorenzuola lungo l’A1. Sono stati scaricati da un camion, che poi si è dato alla fuga in direzione di Milano”.

Come cani, ma “in Italia nessuna emergenza: solo una situazione complicata”.

“[…] 17 Giugno 2015, Porto Viro - I carabinieri di Adria (Rovigo) hanno rintracciato e soccorso dodici cittadini siriani, che vagavano sulla Romea”.

Facciamoci del male.
“[…] 6 maggio 2015.  Il viaggio per una ventina di profughi si è interrotto stanotte a Bisaccia, in provincia di Avellino: il gruppo è stato fatto scendere da un pullman, in balia della sorte, tra la confusione e l’incertezza generale. Risultano ignote (!) le persone che li hanno accompagnati, così come la loro identità che, una volta giunti al casello autostradale si sarebbero dispersi, dileguati, chi a piedi lungo l’arteria stradale e chi nel vano tentativo di raggiungere il primo centro abitato vicino”.

Comunque “in Italia nessuna emergenza: solo una situazione complicata”.

Poi comincia lo scaricabarile a sorpresa, per comuni e istituzioni sfigate, usati come discariche abusive.

“12/06/2015, Lizzola, incastonato in cima alla Val Seriana. Il paese con 115 abitanti e 94 profughi. Addio turisti. Tensione nel Bergamasco: troppi migranti”.

«Non bisogna vivere sulle paure» chiosa Renzi, il “Fonzie”, l’Arthur Fonzarelli nazionale.

“[…] 23.6.2015 Sindaci e cittadini della provincia di Roma uniti contro il piano di distribuzione dei migranti.  A Formello anche il sindaco di centrosinistra si schiera contro l'apertura di un centro d'accoglienza per profughi”.

Ultimo in ordine di tempo, ma la lista sarebbe infinita.
“[…] 22/06/2015, comune di Borno nel Bresciano; il sindaco - o la “sindachessa", se no la Boldrini s’incazza - Vera Magnolini, è in rivolta: «Li portano senza dirmi nulla: non sapeva nulla dei profughi in arrivo”.

«Lavoriamo perché l’Europa torni a essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della fraternità e della pace.»
Per ora, crocevia e approdo è l’Italia.
I profughi di Lampedusa diventano “Clandestini” al passaggio in Austria, Germania o Francia.
A Ventimiglia i “Profughini”, li hanno messi sugli scogli, attaccati come cozze e quello dell’Europa non è un sogno, ma un incubo, di respingimenti.

“In Italia nessuna emergenza: solo una situazione complicata. Il vero allarme è nel Mediterraneo”.

Mediterraneo… Mediterraneo… non so in che regione e provincia è, ma riempiranno pure quello!

Una bella spalmata di Boldinax o di Renzikill e tutti i mali se ne vanno.
Pure la… ScRabbia.


Io,  secondo me... 23.06.2015

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