Quando pure la fabbrica dei crucchi arriva a sbatterti in faccia un bel «Chissenefrega», siamo alla frutta, alla canna del gas;
come non ricordare quello sberleffo che, in uno dei suoi film, l’Albertone nazionale rivolse agli operai:
- «Lavoratori...PRRRRRrrrrr », e giù una pernacchia rutto-viscerale !
Ebbene, la ThyssenKruCC non solo la rivolge a quelli, con il suo "Rogo, colpa degli operai: non dovevano distrarsi", ma all’Italia tutta, che il coraggio d’arrivare ed affermare una tale bestialità è arroganza e sicumera, quando chi ti sta di fronte conta come il due di picche, un ebreo nel campo di Auschwitz;
anche da noi hanno concluso che..."Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi !
Ad affondare il colpo ecco che, l’amministratore delegato del gruppo italiano, Harald Espenhahn, addirittura istruisce e aizza i Dobermann contro l’unico sopravvissuto:
- « Va fermato !»
La colpa ?
la prima per averla scampata e, subito dopo, il raccontarla usando, come mezzo di comunicazione ed informazione, l’arma più micidiale ed efficace: la televisione !
Nel delirante documento del Ponzio Pilato Teutonico segue lista di alcuni "osservati speciali":
il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e il ministro del Lavoro, il torinese Cesare Damiano;
il primo, nel 2004, dopo un disastroso incendio nello stabilimento - fortuna volle, senza vittime - riuscì mettere il bollino di responsabilità sul culo di cinque dirigenti, tra cui il predecessore di Espenhahn, l’ultimo" fuochista".
Sul secondo, seguono sputi:
"[...] non si può far pressione sul governo italiano perché c’è lui, visto malissimo per essere schierato apertamente dalla parte dei lavoratori.
Ma guarda tè che, con tutti gli accomodanti politici in giro te ne doveva capitare proprio uno così "
anomalo".
L’affondo avviene sul piano dell’ammissione di quanto è efficace la denuncia fatta dal tubo catodico:
"[...] Ma non lo si può attaccare pubblicamente [...] l’operaio è diventato un simbolo, circondato da simpatia e solidarietà in una città in cui i comunisti e i sindacati sono più organizzati e forti che altrove".
E già, sennò chissà come avrebbero...rosolato e cotto a puntino quel poveretto, che ci deve essere sempre un qualcosa che disturba, quando qualcosa scampa al forno !
- «[...] il telefono interno non funzionava ritardando l’allarme, e gli estintori erano vuoti».
Ma nella fabbrica si doveva anche produrre bronzo e tolla, a foderare le facce dei vari Harald Espenhahn:
- «Gli operai si sono distratti».
La ThyssenKrupp manifesta, in questo modo, il disprezzo per un paese da cui ci si sente incompresa, che crede aver donato i migliori anni della sua vita.
Vabbè...Thyssenefrega !
Dicevo: quando, in casa altrui, si fa la voce grossa o ci si muove come nella casa del servo, tanto deriva dal percepito, dall’interpretazione di segnali che giustificano il ritenersi... "Uber alles ", sopra tutto e tutti, causato dalla degenerazione di una classe politica più che da vizi e difetti di un popolo.
I segni arrivano da lontano,
- «L’emergenza è alle spalle e ogni allarmismo è destituito da qualunque fondamento, e si basa unicamente su effetti emozionali, amplificati dai media a livello internazionale. La città è pulita e i cumuli di rifiuti non ci sono più».
Con queste parole, indignati e offesi, la Iervolino e Bassolino si rivolsero agli Stati Uniti d’America, rei di aver consigliato i propri cittadini, attraverso gli uffici consolari, di prestare attenzione ad andare a Napoli, che i rifiuti non raccolti potevano emanare esalazioni tossiche.
Capito ?
Volevano le scuse di Washington, l’estate scorsa, che stava per andare a ramengo la stagione turistica:
mentivano sapendo di mentire !
Si può perdere una battaglia, persino una guerra, ma non la dignità, che quella ci espone al ridicolo, e la derisione a non essere più credibili.
- «La munnezza ? Colpa degli italiani: non dovevano distrarsi» !
Germania e Svizzera chiedono i nostri rifiuti, dimostrandoci quanto sono loro bravi alchimisti, tanto da trasformare la merda in oro.
Da noi, gli stessi che hanno collaborato nell’ammassarla, la difendono mandando l’esercito e mettendo a capo dell’emergenza un poliziotto, manganellando quelli che cercano di pararsi dopo che lor signori ci hanno starnutito in mezzo, come un mugnaio nella farina del mulino !
Non contenti del prodotto di tanto ingegno, sentono impellente la missione dell’evangelizzatore: che tanto tesoro non sia disperso, ma al banchetto siano tutti.
"Aggiungi un posto a tavola
che c'è un sacchetto in più
se sposti un po' la seggiola
stai comodo anche tu,
gli amici a questo servono
a stare in compagnia,
sorridi al nuovo ospite
non farlo andare via
dividi il companatico
raddoppia l'allegria".
Come se un Pecoraro c’avesse portato a transumare le pecore che, si sa, durante il cammino lasciano caccole.
"Aggiungi un posto a tavola...raccoglile anche tu".
Ma se dobbiamo raccogliere gli escrementi, almeno si abbia decenza di innalzare croci politiche sul Golgota, ad appiccare con le puntine da disegno chi, sino ad ora, con i sacchetti d’immondizia s’è fatto il conto in banca, pretendendo poi di caricarsi d’onori lasciando gli oneri al prossimo.
Questo è un paese con un corpo da funambolo e una testa di...mummia rinchiusa in un sarcofago.
Quattro gatti di Senatori a vita fanno bello e cattivo tempo, dinosauri sopravvissuti, assieme a figli e nipotini, al meteorite della Prima Repubblica, quella che gridando «Apriti sesamo», al posto del tesoro di Alì Babà si è trovata piena di ladroni, come aver aperto la dispensa dopo che i topi avevano avuto il tempo di servirsi !
Di quei tempi c’hanno lasciato le regole di vita: "Non vedo, non sento, non parlo" e la convinzione che il mondo è dei furbi !
Io, secondo me...14.01.2008
lunedì 14 gennaio 2008
venerdì 11 gennaio 2008
Facite ammuina
Dicono che i buchi neri sono presenti nell’universo e ingoiano tutto quanto ha la sfortuna di capitare loro a tiro.
Devono stare, in rapporto, come i nostri politici con i soldi e le cadreghe: la forza d’attrazione e cattura è la stessa, quanto poi impossibile quella di fuga.
Una volta ingollato il pasto hanno arte nel fare faccia da ebete, a voler sembrare d’essere innocui, come il pitone dopo il pasto, non fosse per la deformazione esofagea.
A Napoli c’hanno marciato...anzi: marcito;
ora, alla resa dei conti, nessuno è costretto, vuole o ha un briciolo di dignità per smammare dalla scarsella delle palanche.
Ecco all’opera tecniche collaudate di sputtanamento, lo scaricare cacche non più sulle strade ma sulla gente.
Ora la rivolta è colpa di facinorosi o teppisti, subito però messi al loro posto con i manganelli...a seguire, l’olio di ricino.
Unica responsabile è la mafia che, come Berlusconi, è spugnosa quanto basta per accollarsi quanto di proprio e anche d’aggiunto, a...discarica d’altri.
Pecoraro Scanio, Bassolino e la Iervolino ?
Vittime.
Sono i napoletani ad essere sozzoni.
Soluzione ?
Prodi manda l'esercito a combattere la munnezza, e Gennaro ( non il Santo ) passa dalla lotta alla mafia a quella sulla merda.
Per il restante, la politica adotta il Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841 (usato in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno ):
Art. 27
"Facite Ammuina".
"All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tiene nient’ a ffà, s’aremeni a ‘cca e a ‘ll à".
Normale.
Avete visto Prodi mentre era sulle nevi, nel tentativo di sciare ?
Prima fissava il caschetto, cercando il verso per indossarlo, riuscendo a farlo solo grazie ai suggeritori fuori campo, non prima d’essersi smarrito guardando il buio del suo interno;
poi eccolo a cercare di agganciare gli sci che, alla fine, impazientiti ed impietositi, hanno cercato da soli gli agganci degli scarponi.
Ecco quanto: l’articolo 27 applicato alle doti intuitive di come cavalcare la situazione...‘na frana !
Io, secondo me...11.01.2008
Devono stare, in rapporto, come i nostri politici con i soldi e le cadreghe: la forza d’attrazione e cattura è la stessa, quanto poi impossibile quella di fuga.
Una volta ingollato il pasto hanno arte nel fare faccia da ebete, a voler sembrare d’essere innocui, come il pitone dopo il pasto, non fosse per la deformazione esofagea.
A Napoli c’hanno marciato...anzi: marcito;
ora, alla resa dei conti, nessuno è costretto, vuole o ha un briciolo di dignità per smammare dalla scarsella delle palanche.
Ecco all’opera tecniche collaudate di sputtanamento, lo scaricare cacche non più sulle strade ma sulla gente.
Ora la rivolta è colpa di facinorosi o teppisti, subito però messi al loro posto con i manganelli...a seguire, l’olio di ricino.
Unica responsabile è la mafia che, come Berlusconi, è spugnosa quanto basta per accollarsi quanto di proprio e anche d’aggiunto, a...discarica d’altri.
Pecoraro Scanio, Bassolino e la Iervolino ?
Vittime.
Sono i napoletani ad essere sozzoni.
Soluzione ?
Prodi manda l'esercito a combattere la munnezza, e Gennaro ( non il Santo ) passa dalla lotta alla mafia a quella sulla merda.
Per il restante, la politica adotta il Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841 (usato in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno ):
Art. 27
"Facite Ammuina".
"All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tiene nient’ a ffà, s’aremeni a ‘cca e a ‘ll à".
Normale.
Avete visto Prodi mentre era sulle nevi, nel tentativo di sciare ?
Prima fissava il caschetto, cercando il verso per indossarlo, riuscendo a farlo solo grazie ai suggeritori fuori campo, non prima d’essersi smarrito guardando il buio del suo interno;
poi eccolo a cercare di agganciare gli sci che, alla fine, impazientiti ed impietositi, hanno cercato da soli gli agganci degli scarponi.
Ecco quanto: l’articolo 27 applicato alle doti intuitive di come cavalcare la situazione...‘na frana !
Io, secondo me...11.01.2008
giovedì 10 gennaio 2008
Il mazzo di...Fioroni
Si dice e lo si dimentica: "Una donna non si batte neppure con un fiore".
Boh !
Forse saranno cambiati i tempi e pure io, come il divin poeta, attardato e tardo, per strada, nel mezzo del cammin di mia vita, la diritta via ho smarrita: ora gli si fa il mazzo e si schiaffeggia - in un mondo di superlativi - con i...Fioroni, come insegnano le scoppole alla Moratti !
Guarda tè se mi tocca spezzare una lancia in suo favore quando, per la storia dell’Ecopass - la tassa di strozzinaggio sull’aria - l’avrei volentieri riempita di buffetti sulla guancia...usando i nuovi pali di segnaletica, che a vedere le fotografie dal satellite, dell’intera pianura lombarda, la cerchia tangentaria e tangentizia, più che dai bastioni meneghini dovrebbe essere ai confini della regione !
E, per logica, Napoli, come i reattori di Chernobyl sarebbe da ricoprire con una colata di cemento !!
- «O accetti i figli dei clandestini sui banchi dell’istruzione o ti gambizzo le sovvenzioni statali !»
Cazzo: basta solo essere Ministro della Pubblica istruzione e sei padrone di scarsella e palanche, signore delle acque che, se non c’è obbedienza, chiude cerniera e rubinetto !
Ora, passi per la salute, che l’aiutare il prossimo è del buon Samaritano e questione d’umanità, ma perchè estendere anche il resto dei servizi a chi è entrato nel paese sfondando le porte ?
Loro sono i figli, come l’onere di riconoscere, e farsi conoscere, nel paese che li ospita;
Fatto salvo le cure medico-ospedaliere, tutto il resto deve ottemperare a che la società possa sapere con chi ha a che fare e dare:
Leggo, per lo scorno del disinformato Fioroni:
"Tornando a Milano, si deve aggiungere che la circolare del Comune non esige ai fini dell’iscrizione il possesso del permesso di soggiorno. Ritiene requisito sufficiente aver presentato la relativa richiesta, e quindi avere il cedolino che lo dimostra, senza porre a carico dell’immigrato le eventuali lungaggini degli uffici italiani; tiene conto comunque dell’avere lo straniero rispettato un dovere elementare di lealtà verso lo Stato ospitante"
E pensare che il conoscere dovrebbe essere proprio il cavallo di battaglia d’ogni "Ministro della Pubblica istruzione".
Bene, sciura Moratti: un lancia per lei l’ho spezzata così, per l’EcoTASS, se l’incontro, mi trovo ben due legni...per bastonarla !
Io, secondo me...08.01.2008
Boh !
Forse saranno cambiati i tempi e pure io, come il divin poeta, attardato e tardo, per strada, nel mezzo del cammin di mia vita, la diritta via ho smarrita: ora gli si fa il mazzo e si schiaffeggia - in un mondo di superlativi - con i...Fioroni, come insegnano le scoppole alla Moratti !
Guarda tè se mi tocca spezzare una lancia in suo favore quando, per la storia dell’Ecopass - la tassa di strozzinaggio sull’aria - l’avrei volentieri riempita di buffetti sulla guancia...usando i nuovi pali di segnaletica, che a vedere le fotografie dal satellite, dell’intera pianura lombarda, la cerchia tangentaria e tangentizia, più che dai bastioni meneghini dovrebbe essere ai confini della regione !
E, per logica, Napoli, come i reattori di Chernobyl sarebbe da ricoprire con una colata di cemento !!
- «O accetti i figli dei clandestini sui banchi dell’istruzione o ti gambizzo le sovvenzioni statali !»
Cazzo: basta solo essere Ministro della Pubblica istruzione e sei padrone di scarsella e palanche, signore delle acque che, se non c’è obbedienza, chiude cerniera e rubinetto !
Ora, passi per la salute, che l’aiutare il prossimo è del buon Samaritano e questione d’umanità, ma perchè estendere anche il resto dei servizi a chi è entrato nel paese sfondando le porte ?
Loro sono i figli, come l’onere di riconoscere, e farsi conoscere, nel paese che li ospita;
Fatto salvo le cure medico-ospedaliere, tutto il resto deve ottemperare a che la società possa sapere con chi ha a che fare e dare:
Leggo, per lo scorno del disinformato Fioroni:
"Tornando a Milano, si deve aggiungere che la circolare del Comune non esige ai fini dell’iscrizione il possesso del permesso di soggiorno. Ritiene requisito sufficiente aver presentato la relativa richiesta, e quindi avere il cedolino che lo dimostra, senza porre a carico dell’immigrato le eventuali lungaggini degli uffici italiani; tiene conto comunque dell’avere lo straniero rispettato un dovere elementare di lealtà verso lo Stato ospitante"
E pensare che il conoscere dovrebbe essere proprio il cavallo di battaglia d’ogni "Ministro della Pubblica istruzione".
Bene, sciura Moratti: un lancia per lei l’ho spezzata così, per l’EcoTASS, se l’incontro, mi trovo ben due legni...per bastonarla !
Io, secondo me...08.01.2008
martedì 8 gennaio 2008
L’arcangelo Gabriele
Quando ancora non esisteva la stampa e neppure il giornalista, c’era lui: Gabriele, l’Arcangelo;
praticamente faceva tutto da solo, dall’impaginazione alla divulgazione: non per nulla era il Messaggero, " La mano sinistra di Dio".
Vorrete mica mettere in discussione quel che diceva uno così, nè ?
Memorabili i suoi Scoop, notizie giornalistiche sensazionali:
rivelò che Giovanni Battista sarebbe nato da Elisabetta, "annunciò" a Maria che avrebbe partorito Gesù e suggerì il Corano a Maometto nostro.
Un vero Montanelli dei suoi tempi !
Ai nostri giorni ci dobbiamo accontentare dell’altro Gabriele: l’Adinolfi, politico e scrittore;
certo non è la mano sinistra di Dio, ma l’estrema destra sicuramente, messaggero a servizio di tale ideologia.
E anche il suo dio è ad immagine e somiglianza.
- « Onore al Rais e pietà per i nanerottoli !»
E già: morto un duce se ne fa un altro e, morto pure quello, si porta all’altare.
- «Un anno fa Saddam Hussein se ne andava, come un gigante. Nella fierezza con cui seppe morire schiacciava come nani i suoi aguzzini».
Come per le piante: quella che arriva al sole fa da ombrello alla crescita di quelle sotto, togliendo la maschia luce, superba come la fiamma tricolore.
- «Un leone, un vento, un gigante, un esempio, un padre, un condottiero, un capo, egli si staglia ancora sullo sfondo dei cieli assiri».
Cazzo, che bello: sembra d’essere ai cartoni di Cinecittà, con sottofondo dell’Istituto Luce e timbro del MinCulPop, il fascioministero della Cultura Popolare !
E, per chi gli ha appeso altro duce, nel "PiazzaLoreto", con sfondo di cieli assiri:
- «Aguzzini che parlano inglese, persiano, ebraico, e altri ancor più minuscoli: servi immondi che farfugliano in arabo».
Proprio incazzato nero il Gabriele, ma già di colore era già in...fascio, che la manina che allungava era al culmine del braccino teso.
- « L'esempio sta dando forza e coscienza [...] alla causa della libertà, dell'indipendenza [...] dell'autodeterminazione».
Manca poco che riporti pure "Otto milioni di baionette" e "Oro alla Patria" e siamo al cortocircuito malinconico-nostalgico del "Quando c'era lui, caro lei" !
- « [...] per sentirsi vivi devono impiccare i giganti. Che li guardano, così, ancora da più in alto».
E già: i nani sono sotto...terra, nelle fosse comuni !
A Gabriè: «Ma VAFFA.....» !!
Io, secondo me...08.01.2008
praticamente faceva tutto da solo, dall’impaginazione alla divulgazione: non per nulla era il Messaggero, " La mano sinistra di Dio".
Vorrete mica mettere in discussione quel che diceva uno così, nè ?
Memorabili i suoi Scoop, notizie giornalistiche sensazionali:
rivelò che Giovanni Battista sarebbe nato da Elisabetta, "annunciò" a Maria che avrebbe partorito Gesù e suggerì il Corano a Maometto nostro.
Un vero Montanelli dei suoi tempi !
Ai nostri giorni ci dobbiamo accontentare dell’altro Gabriele: l’Adinolfi, politico e scrittore;
certo non è la mano sinistra di Dio, ma l’estrema destra sicuramente, messaggero a servizio di tale ideologia.
E anche il suo dio è ad immagine e somiglianza.
- « Onore al Rais e pietà per i nanerottoli !»
E già: morto un duce se ne fa un altro e, morto pure quello, si porta all’altare.
- «Un anno fa Saddam Hussein se ne andava, come un gigante. Nella fierezza con cui seppe morire schiacciava come nani i suoi aguzzini».
Come per le piante: quella che arriva al sole fa da ombrello alla crescita di quelle sotto, togliendo la maschia luce, superba come la fiamma tricolore.
- «Un leone, un vento, un gigante, un esempio, un padre, un condottiero, un capo, egli si staglia ancora sullo sfondo dei cieli assiri».
Cazzo, che bello: sembra d’essere ai cartoni di Cinecittà, con sottofondo dell’Istituto Luce e timbro del MinCulPop, il fascioministero della Cultura Popolare !
E, per chi gli ha appeso altro duce, nel "PiazzaLoreto", con sfondo di cieli assiri:
- «Aguzzini che parlano inglese, persiano, ebraico, e altri ancor più minuscoli: servi immondi che farfugliano in arabo».
Proprio incazzato nero il Gabriele, ma già di colore era già in...fascio, che la manina che allungava era al culmine del braccino teso.
- « L'esempio sta dando forza e coscienza [...] alla causa della libertà, dell'indipendenza [...] dell'autodeterminazione».
Manca poco che riporti pure "Otto milioni di baionette" e "Oro alla Patria" e siamo al cortocircuito malinconico-nostalgico del "Quando c'era lui, caro lei" !
- « [...] per sentirsi vivi devono impiccare i giganti. Che li guardano, così, ancora da più in alto».
E già: i nani sono sotto...terra, nelle fosse comuni !
A Gabriè: «Ma VAFFA.....» !!
Io, secondo me...08.01.2008
lunedì 7 gennaio 2008
Chiappe a ventosa
- «Boia chi molla !»
...alla fine del settecento risuonò dalle barricate poste a difesa delle Repubbliche Romana e Partenopea;
a metà ottocento fu grido degli insorti delle cinque giornate di Milano, e poi della dittatura fascista.
Oggi riecheggia dall’ugola a cassonetto del sciur Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania:
- « Non lascio ! »
Ci mancherebbe: fa parte della "Classe di ferro" di quelle tenaci cozze, famose per la resistenza del mastice con cui si abbarbicano agli scogli, che per levarle si deve rimuovere pure quelli !
Il secondo principe di Napoli - dopo Totò - vanta la nobiltà che gli deriva dalla rumenta, la monnezza che l’ha portato così in alto, facendo di lui quello che è !
Dall’alto della chiavica propone la strada della conciliazione e del dialogo;
neanche il tempo di iniziare il percorso, eccola riempita di sacchi di cazzate:
- «Non esito a riconoscere le mie responsabilità [...] se le mie dimissioni potessero servire non avrei la minima esitazione. Ma in questo momento sento il dovere di portare avanti con fermezza la battaglia di civiltà condivisa da tutti gli italiani onesti».
Capito ? Lui non si sente problema, ma la soluzione !
E poi ecco applicata la tecnica cara a tutte le cozze da scoglio:
- «[...] tra mille proteste sono riuscito a fare...», e segue lista dei miracoli, da prendere come atto di fede, ad accettare l’invisibile;
e poi continua con la tattica del martirio:
- «[...] ho dovuto fare i conti con ostacoli e violente contestazioni: comitati civici, ambientalisti fondamentalisti, esponenti che si mettevano a capo dei cortei a caccia di consenso».
Mi chiedo: a meno d'essere masochista in cerca del sadico piacere, perché cazzo non hai lasciato baracca e burattini quando, con la tua armata Brancaleone, non potevi vincere la crociata ?
Ah, già, dimenticavo il saggio detto: "Pecunia non olet", il denaro non puzza, a differenza del resto, le briciole che hai lasciato ai napoletani !
Oltre alle strade di merda, ha ricoperto di tutto: Sindaco nel ’93, commissario ai rifiuti, ministro e governatore campano;
le bausciate:
- «Lavoro e legalità [...] sarà un nuovo Rinascimento [...] vittoria che segna un’epoca [...] rappresenteremo la Napoli dai molti colori»...
- «...e dai molti odori», aggiungo io.
Ed ora, da tanto sbrodolamento e incensamento, ecco la...puzza di bruciato !
Io, secondo me...07.01.2008
...alla fine del settecento risuonò dalle barricate poste a difesa delle Repubbliche Romana e Partenopea;
a metà ottocento fu grido degli insorti delle cinque giornate di Milano, e poi della dittatura fascista.
Oggi riecheggia dall’ugola a cassonetto del sciur Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania:
- « Non lascio ! »
Ci mancherebbe: fa parte della "Classe di ferro" di quelle tenaci cozze, famose per la resistenza del mastice con cui si abbarbicano agli scogli, che per levarle si deve rimuovere pure quelli !
Il secondo principe di Napoli - dopo Totò - vanta la nobiltà che gli deriva dalla rumenta, la monnezza che l’ha portato così in alto, facendo di lui quello che è !
Dall’alto della chiavica propone la strada della conciliazione e del dialogo;
neanche il tempo di iniziare il percorso, eccola riempita di sacchi di cazzate:
- «Non esito a riconoscere le mie responsabilità [...] se le mie dimissioni potessero servire non avrei la minima esitazione. Ma in questo momento sento il dovere di portare avanti con fermezza la battaglia di civiltà condivisa da tutti gli italiani onesti».
Capito ? Lui non si sente problema, ma la soluzione !
E poi ecco applicata la tecnica cara a tutte le cozze da scoglio:
- «[...] tra mille proteste sono riuscito a fare...», e segue lista dei miracoli, da prendere come atto di fede, ad accettare l’invisibile;
e poi continua con la tattica del martirio:
- «[...] ho dovuto fare i conti con ostacoli e violente contestazioni: comitati civici, ambientalisti fondamentalisti, esponenti che si mettevano a capo dei cortei a caccia di consenso».
Mi chiedo: a meno d'essere masochista in cerca del sadico piacere, perché cazzo non hai lasciato baracca e burattini quando, con la tua armata Brancaleone, non potevi vincere la crociata ?
Ah, già, dimenticavo il saggio detto: "Pecunia non olet", il denaro non puzza, a differenza del resto, le briciole che hai lasciato ai napoletani !
Oltre alle strade di merda, ha ricoperto di tutto: Sindaco nel ’93, commissario ai rifiuti, ministro e governatore campano;
le bausciate:
- «Lavoro e legalità [...] sarà un nuovo Rinascimento [...] vittoria che segna un’epoca [...] rappresenteremo la Napoli dai molti colori»...
- «...e dai molti odori», aggiungo io.
Ed ora, da tanto sbrodolamento e incensamento, ecco la...puzza di bruciato !
Io, secondo me...07.01.2008
Beduinbauscia
Tutti, bauscia e megalomani, usano anticipare l’arrivo della propria magnificenza annunciando e mandando segnali: vuoi armate, vuoi trombette, trombe e tromboni - ambascerie e leccaculi di professione - o esplicite richieste che, accolte, marcano il territorio e delimitano i confini del proprio ascendente.
Da Lisbona a Parigi, il "Beduinbauscia" ha voluto la tenda, che altrimenti la Spagna di Josè Zapatero o la Francia di Sarkozy si sarebbe attaccata al tram, piuttosto che al rubinetto dei petrodollari !
Gesù entrò in città su un asinello: la gente lo osannava, sventolando frasche di palma;
il beduino è arrivato e, al posto di turibolo ed incenso, annunciato da vapori di petrolio nebulizzato, fumo profumato che dà lo "sballo", meglio che le foglie di coca.
La tenda è messaggio forte per menti deboli, pronte a vedere maturazione dei tempi, guida della Sharia per il Jihad: tempo d’imbottigliare, che la...mezzaluna è quella giusta !
La tenda non è la nostra, nostalgia dei tempi giovanili, che si girovagava avendo quella per tetto e coperta;
questa è richiamo di malinconici e nostalgici tempi, quando il piantare quella indicava che, sotto di lei e i piedi, anche la terra era di possesso.
Magdi Allam, sempre attento e conoscitore di queste realtà, ben disegna il pericolo di dare percezione di sottomissione a certi personaggi che, come il lupo, tendono sì a perdere il pelo, ma non il vizio: i denti restano a posto, pronti a mordere, qualora l’occasione offrisse all’uomo la possibilità di tornare ladro.
Nell’articolo "I petrodollari non valgono l’anima", il caro Magdi implora di non arrivare a barattare quella per soldi, ma ormai abbiamo venduto pure le radici per un pugno di lenticchie...o di dollari.
No, non c’è da preoccuparsi: Gheddafi non bivaccherà davanti a san Pietro, che noi c’hanno già preso per il naso, e pure infilato l’anello.
Nessuno ci tiene a visitare la casa del servo, men che meno quel beduino che, al massimo, da noi ci manda il figlio, a dare due calci al pallone nel cortile di casa...dopo avere comperato sia il campo che le comparse.
Tranquillo, Magdi, tranquillo: quello non ci visiterà, con le decine di femminee gnocche, personale "guardia" del corpo e trastullo, a dimostrazione che non è necessario farsi esplodere per averle dall’altra parte...anche se vergini !
Per ora s’accontenta d’essere l’ennesimo serpente, ad indicare la rossa mela...e le fontane, dove abbeverare i cavalli.
Io, secondo me...07.01.2008
Da Lisbona a Parigi, il "Beduinbauscia" ha voluto la tenda, che altrimenti la Spagna di Josè Zapatero o la Francia di Sarkozy si sarebbe attaccata al tram, piuttosto che al rubinetto dei petrodollari !
Gesù entrò in città su un asinello: la gente lo osannava, sventolando frasche di palma;
il beduino è arrivato e, al posto di turibolo ed incenso, annunciato da vapori di petrolio nebulizzato, fumo profumato che dà lo "sballo", meglio che le foglie di coca.
La tenda è messaggio forte per menti deboli, pronte a vedere maturazione dei tempi, guida della Sharia per il Jihad: tempo d’imbottigliare, che la...mezzaluna è quella giusta !
La tenda non è la nostra, nostalgia dei tempi giovanili, che si girovagava avendo quella per tetto e coperta;
questa è richiamo di malinconici e nostalgici tempi, quando il piantare quella indicava che, sotto di lei e i piedi, anche la terra era di possesso.
Magdi Allam, sempre attento e conoscitore di queste realtà, ben disegna il pericolo di dare percezione di sottomissione a certi personaggi che, come il lupo, tendono sì a perdere il pelo, ma non il vizio: i denti restano a posto, pronti a mordere, qualora l’occasione offrisse all’uomo la possibilità di tornare ladro.
Nell’articolo "I petrodollari non valgono l’anima", il caro Magdi implora di non arrivare a barattare quella per soldi, ma ormai abbiamo venduto pure le radici per un pugno di lenticchie...o di dollari.
No, non c’è da preoccuparsi: Gheddafi non bivaccherà davanti a san Pietro, che noi c’hanno già preso per il naso, e pure infilato l’anello.
Nessuno ci tiene a visitare la casa del servo, men che meno quel beduino che, al massimo, da noi ci manda il figlio, a dare due calci al pallone nel cortile di casa...dopo avere comperato sia il campo che le comparse.
Tranquillo, Magdi, tranquillo: quello non ci visiterà, con le decine di femminee gnocche, personale "guardia" del corpo e trastullo, a dimostrazione che non è necessario farsi esplodere per averle dall’altra parte...anche se vergini !
Per ora s’accontenta d’essere l’ennesimo serpente, ad indicare la rossa mela...e le fontane, dove abbeverare i cavalli.
Io, secondo me...07.01.2008
venerdì 4 gennaio 2008
Signore, ti prego...
- «Signore, ti prego, dall’alto dei cieli, in ricordo dei bei tempi delle piaghe d’Egitto, una sola ti chiedo: fai sparire i primogeniti; si, lo so che non c’è più il Faraone, ma vanto d’esser divini c’è ancora chi lo reclama, applicandone privilegi nel regno della Casta».
Mi genufletto, poggio la fronte sulla nuda roccia e continuo la lamentazione:
- «Per ragnetti e afidi delle piante c’ho la bomboletta d’insetticida; per zecche, pulci che prediligono il pelo c’è giusto rimedio e, con un poco d’impegno, si riesce pure a grattarli via...ma con questi, Signore misericordioso, non ci si riesce, che li hai creati con il culo a ventosa, per aderire meglio alle poltrone, l’apparato succhiatore peggio che delle sanguisughe e quello digestivo a sciogliere pure i sassi !»
Tra i fumi d’incenso, un dubbio s’insinua: neppure al buon Dio, con il suo diluvio, gli è riuscito di fare pulizia;
vuoi vedere che, pure per questi, anche Lui toccherà fare cilecca ?
Noi, comuni mortali, siamo ad affrontare alzata di tasse, Ecopass, pane e companatico, copertura per la pelle e i piedi e quelli, per far vedere che pure sono toccati dalle umane tragedie, ecco che subiscono del loro, d’aumento:
quello dello stipendio !
Con la media di quello che guadagna in un mese uno della Casta, un qualunque due di picche con famiglia camperebbe decorosamente per tutto l’anno !
Ho visto anziani girare per i mercati, quando questi stanno per sbaraccare, a rimestare nelle cassette dell’invenduto, a raccattare mele bacate e arance mezze passate: neppure i cani ormai infilano il muso in tanti avanzi !
Lavorando in banca ho il polso di una situazione che vede sempre più gente indebitarsi, non più ormai per l’effimero ma per la sopravvivenza, che tanti neppure arrivano più a fine del mese;
conosco genitori che s’affannano e si privano del loro, per nascondere ai figli la vergogna che provano nel non poter più comprare loro la cartella, l’astuccio, il telefonino o le scarpe griffate, come quelle del compagno più fortunato: cercare d’allontanare il calice amaro, il far percepire anzitempo all’amato figliolo che è figlio di suo padre, ma non...figlio di papà, come normalmente s’indicano i figli dei ricchi.
E la prole è pure sprezzantemente etichettata come "Bamboccioni" quando, nell’età adulta indugiano a restare con i genitori.
Bamboccioni...proprio come le mummie succiasangue che siedono perenni nei sarcofaghi della politica !
- «Signore, ti prego...»
Io, secondo me...04.01.2008
Mi genufletto, poggio la fronte sulla nuda roccia e continuo la lamentazione:
- «Per ragnetti e afidi delle piante c’ho la bomboletta d’insetticida; per zecche, pulci che prediligono il pelo c’è giusto rimedio e, con un poco d’impegno, si riesce pure a grattarli via...ma con questi, Signore misericordioso, non ci si riesce, che li hai creati con il culo a ventosa, per aderire meglio alle poltrone, l’apparato succhiatore peggio che delle sanguisughe e quello digestivo a sciogliere pure i sassi !»
Tra i fumi d’incenso, un dubbio s’insinua: neppure al buon Dio, con il suo diluvio, gli è riuscito di fare pulizia;
vuoi vedere che, pure per questi, anche Lui toccherà fare cilecca ?
Noi, comuni mortali, siamo ad affrontare alzata di tasse, Ecopass, pane e companatico, copertura per la pelle e i piedi e quelli, per far vedere che pure sono toccati dalle umane tragedie, ecco che subiscono del loro, d’aumento:
quello dello stipendio !
Con la media di quello che guadagna in un mese uno della Casta, un qualunque due di picche con famiglia camperebbe decorosamente per tutto l’anno !
Ho visto anziani girare per i mercati, quando questi stanno per sbaraccare, a rimestare nelle cassette dell’invenduto, a raccattare mele bacate e arance mezze passate: neppure i cani ormai infilano il muso in tanti avanzi !
Lavorando in banca ho il polso di una situazione che vede sempre più gente indebitarsi, non più ormai per l’effimero ma per la sopravvivenza, che tanti neppure arrivano più a fine del mese;
conosco genitori che s’affannano e si privano del loro, per nascondere ai figli la vergogna che provano nel non poter più comprare loro la cartella, l’astuccio, il telefonino o le scarpe griffate, come quelle del compagno più fortunato: cercare d’allontanare il calice amaro, il far percepire anzitempo all’amato figliolo che è figlio di suo padre, ma non...figlio di papà, come normalmente s’indicano i figli dei ricchi.
E la prole è pure sprezzantemente etichettata come "Bamboccioni" quando, nell’età adulta indugiano a restare con i genitori.
Bamboccioni...proprio come le mummie succiasangue che siedono perenni nei sarcofaghi della politica !
- «Signore, ti prego...»
Io, secondo me...04.01.2008
giovedì 3 gennaio 2008
Uno per tutti...tutti per uno ?
- «Anno nuovo, vita nuova».
Così si dice all’entrata in un nuovo anno ma, come per il cammello nella cruna dell’ago, non a tutti è concesso questo passaggio;
prima di tutto bisogna vedere se la vita ancora c’è e, per essere nuova, deve essere restituita, come a ributtare un pesce nell’acqua, dopo la cattura.
Visto con chi si ha a che fare, è più facile sia rispettato solo la tradizione di fine anno: il buttare dalla finestra quanto di vecchio e cercare di ripescare di fresco.
In fin dei conti, non si usa dire che l’ospite somiglia alla specie ittica: dopo tre giorni puzza !
Figuriamoci dopo mesi o anni.
Leggo, ricordo e ripropongo: "Gilad Shalit, Ehud Goldwasser, Eldad Regev e Ron Arad: chi nelle mani di Hamas, chi di Hezbollah: i primi tre dall’estate scorsa; l’ultimo, dal lontano 1986 !".
Ohe, Boteri e Bianchini, artisti da strapazzo che inorridite per Abu Ghraib, Guantanamo o ( a confronto ) pensionati di lusso per terroristi: dove cazzo siete ora ?!
Voi, de
- «[...] l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà» e di
- «[...] vittime [...] uomini ingiustamente detenuti», ipocriti tromboni del
- «[...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare», fino al peloso e parziale
- «[...] sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura [...] non potevo ignorare questa vicenda»,
pronti a firmare petizione per la clemenza ad un Saddam, comparse da pietismo a senso unico, servili firme e "taglialingue", giustifiche per "resistenti tagliagole", dove avete messo trombe, trombette e tromboni ?
Forse che vi bastano i sonagli ?
Con tutto il mio disprezzo:
- «’FANCULO !»
Io, secondo me...03.01.2008
Così si dice all’entrata in un nuovo anno ma, come per il cammello nella cruna dell’ago, non a tutti è concesso questo passaggio;
prima di tutto bisogna vedere se la vita ancora c’è e, per essere nuova, deve essere restituita, come a ributtare un pesce nell’acqua, dopo la cattura.
Visto con chi si ha a che fare, è più facile sia rispettato solo la tradizione di fine anno: il buttare dalla finestra quanto di vecchio e cercare di ripescare di fresco.
In fin dei conti, non si usa dire che l’ospite somiglia alla specie ittica: dopo tre giorni puzza !
Figuriamoci dopo mesi o anni.
Leggo, ricordo e ripropongo: "Gilad Shalit, Ehud Goldwasser, Eldad Regev e Ron Arad: chi nelle mani di Hamas, chi di Hezbollah: i primi tre dall’estate scorsa; l’ultimo, dal lontano 1986 !".
Ohe, Boteri e Bianchini, artisti da strapazzo che inorridite per Abu Ghraib, Guantanamo o ( a confronto ) pensionati di lusso per terroristi: dove cazzo siete ora ?!
Voi, de
- «[...] l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà» e di
- «[...] vittime [...] uomini ingiustamente detenuti», ipocriti tromboni del
- «[...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare», fino al peloso e parziale
- «[...] sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura [...] non potevo ignorare questa vicenda»,
pronti a firmare petizione per la clemenza ad un Saddam, comparse da pietismo a senso unico, servili firme e "taglialingue", giustifiche per "resistenti tagliagole", dove avete messo trombe, trombette e tromboni ?
Forse che vi bastano i sonagli ?
Con tutto il mio disprezzo:
- «’FANCULO !»
Io, secondo me...03.01.2008
mercoledì 2 gennaio 2008
Comodarte
La "Comodarte" è arte di comodo, utilizzata da artisti di convenienza con la testa prona e pronta ad infilare greppie traboccanti di foraggio, della pregiata qualità "Leccaculensis".
"[...] rappresenta le vittime [...] uomini arrestati dai servizi segreti americani e ora ingiustamente detenuti nelle carceri di mezzo mondo con l'accusa di terrorismo".
Il pacco, intercettato la mattina del 31 dicembre, conteneva un manichino incaprettato, un pupazzo realizzato con del nastro adesivo, indirizzato al ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il bergamasco Giovanni Bianchini ha fabbricato quella che, per lui, è "opera d’arte", comoda etichetta che fa soggezione, infonde quel tanto di timore reverenziale che rende imbarazzante chiedere, della "sagoma da pacco", "Checazz’è" e, del di lei imballatore: "Chicazz’è".
- «Sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura in Iraq [..] non potevo ignorare questa vicenda. Anche l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà [...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare»: Fernando Botero, per l’orrore di Abu Ghraib.
Della serie: il servil vivere vivendo nel vil tacere.
"Il suo è stato un gesto per lanciare un messaggio ed invitare alla riflessione", ci dicono del Giovanni.
Cesoie, trapani, lame, cavie e scudisci, roncole e pinze:
no, non è un negozio di ferramenta, ma una delle tante tane dei "resistenti" di Al Qaeda, trovate in Iraq.
Manualetti con disegni esplicativi raffiguravano pure il come utilizzare in "modo corretto" quell’armamentario.
L’eliminazione fisica con il trapano era anche la firma di un gruppo legato alla milizia sciita di Moqtada al Sadr.
In altro campo, anche terroristi avevano ostentato resti di soldati israeliani, presentati alle telecamere come trofei.
Dove eravate allora, Boteri e Bianchini da strapazzo, "Checazz’è" e "Chicazz’è" in cerca di facile notorietà, tipica dell’Homo Lecca-lecca, elemosinieri di spazi espositivi e mercimonio da Comodarte ?
Siete culo e camicia con quanti sono a sbeffeggiare il Papa, Gesù e Madonne, che nessuno vi sgozza per strada per tanta "Merdarte";
continuate, continuate pure nel
servil vivere vivendo nel vil tacere !
Io, secondo me...02.01.2008
"[...] rappresenta le vittime [...] uomini arrestati dai servizi segreti americani e ora ingiustamente detenuti nelle carceri di mezzo mondo con l'accusa di terrorismo".
Il pacco, intercettato la mattina del 31 dicembre, conteneva un manichino incaprettato, un pupazzo realizzato con del nastro adesivo, indirizzato al ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il bergamasco Giovanni Bianchini ha fabbricato quella che, per lui, è "opera d’arte", comoda etichetta che fa soggezione, infonde quel tanto di timore reverenziale che rende imbarazzante chiedere, della "sagoma da pacco", "Checazz’è" e, del di lei imballatore: "Chicazz’è".
- «Sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura in Iraq [..] non potevo ignorare questa vicenda. Anche l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto denunciare questa realtà [...] rischiava di essere dimenticato: con la pittura l’ho voluto consacrare»: Fernando Botero, per l’orrore di Abu Ghraib.
Della serie: il servil vivere vivendo nel vil tacere.
"Il suo è stato un gesto per lanciare un messaggio ed invitare alla riflessione", ci dicono del Giovanni.
Cesoie, trapani, lame, cavie e scudisci, roncole e pinze:
no, non è un negozio di ferramenta, ma una delle tante tane dei "resistenti" di Al Qaeda, trovate in Iraq.
Manualetti con disegni esplicativi raffiguravano pure il come utilizzare in "modo corretto" quell’armamentario.
L’eliminazione fisica con il trapano era anche la firma di un gruppo legato alla milizia sciita di Moqtada al Sadr.
In altro campo, anche terroristi avevano ostentato resti di soldati israeliani, presentati alle telecamere come trofei.
Dove eravate allora, Boteri e Bianchini da strapazzo, "Checazz’è" e "Chicazz’è" in cerca di facile notorietà, tipica dell’Homo Lecca-lecca, elemosinieri di spazi espositivi e mercimonio da Comodarte ?
Siete culo e camicia con quanti sono a sbeffeggiare il Papa, Gesù e Madonne, che nessuno vi sgozza per strada per tanta "Merdarte";
continuate, continuate pure nel
servil vivere vivendo nel vil tacere !
Io, secondo me...02.01.2008
lunedì 31 dicembre 2007
Moneypass
Ci sono vernici e speciali asfalti in grado di assorbire particelle inquinanti che, deposte, si rimuovono con frequenti lavaggi stradali...ma costa;
allora, a far di necessità virtù, si ciuccia dalla consumata tettarella del cittadino-automobilita, capro espiatorio e depositario d’ogni nefandezza, vulnerabile scarico d’ogni colpa.
Il pastore-sindaco non avendo abbastanza pelo di suo - tranne che sullo stomaco - scortica il suddito, come la Moratti, feudataria in quel di Milano.
Le tante pecore che transiteranno nei suoi possedimenti dovranno fornire la lana, da permettere di coprirsi le vergogne, facendo guadagnare i classici piccioni ( noi ) con una fava ( l’Ecopass-balzello ).
Ai disgraziati fornire tributi, che tanto la metropoli meneghina non è la foresta di Sherwood e nessun Robin Hood sarà mai a difendere quella gran...macchina di soldi: il cittadino e la sua scatola metallica su ruote, più prolifica del pozzo di san Patrizio e gravida di una spugna !
I soldi, signori: i soldi possono assorbire ogni qualsivoglia aria pestifera e, magicamente, far sì che, oltre il produttore, anche l’aria inquinata giri attorno senza entrare, come gli indiani in giostra attorno alla carovana.
Ma forse no;
tanti comuni, oggi alla finestra, a vedere come andrà a finire, sono a muovere in tondo, come avvoltoi, nell'attesa della giusta razione, che alla fine ci avranno levato tutta la carne dalle ossa.
Tanti altri saranno a ciurlare nel manico della cornucopia dell’abbondanza, una volta florida ed ora arrivata al raschiamento.
E pure sarà fatto salva una qualità del "Belpaese": Essere forte con i deboli e deboli con i forti.
Chi inquina paga...ma "el sciur cumenda" potrà continuare a fare il bauscia: chi paga inquina !
Siamo a dover affrontare aumenti, per di più frutto di speculazione: pane, latte, benzina, gas, elettricità;
le scarpe ce le hanno già fatte, e pure frutta e verdura è pesata sul bilancino da orefice.
Ed ecco l’ultima: l’Ecopeste !
Cara signora Moratti, se è costretta alla canna del gas, perché non s’attacca a quella colonnina dell’idrogeno, che il suo predecessore ha usato per prenderci per i fondelli, presentandola come la panacea di tutti i mali e poi nascondendola per la vergogna, quando s’accorse che la tecnologia non era attuabile in tempi di una vita ?
E, badi bene: non sono solo io l’untore che, di suo, ammorba il fiato d’aerei, caldaie, mezzi e strutture pubbliche !
E, dopo aver fatto uguale per la scuola, perché continua a rompere ?!
Io, secondo me...31.12.2007
allora, a far di necessità virtù, si ciuccia dalla consumata tettarella del cittadino-automobilita, capro espiatorio e depositario d’ogni nefandezza, vulnerabile scarico d’ogni colpa.
Il pastore-sindaco non avendo abbastanza pelo di suo - tranne che sullo stomaco - scortica il suddito, come la Moratti, feudataria in quel di Milano.
Le tante pecore che transiteranno nei suoi possedimenti dovranno fornire la lana, da permettere di coprirsi le vergogne, facendo guadagnare i classici piccioni ( noi ) con una fava ( l’Ecopass-balzello ).
Ai disgraziati fornire tributi, che tanto la metropoli meneghina non è la foresta di Sherwood e nessun Robin Hood sarà mai a difendere quella gran...macchina di soldi: il cittadino e la sua scatola metallica su ruote, più prolifica del pozzo di san Patrizio e gravida di una spugna !
I soldi, signori: i soldi possono assorbire ogni qualsivoglia aria pestifera e, magicamente, far sì che, oltre il produttore, anche l’aria inquinata giri attorno senza entrare, come gli indiani in giostra attorno alla carovana.
Ma forse no;
tanti comuni, oggi alla finestra, a vedere come andrà a finire, sono a muovere in tondo, come avvoltoi, nell'attesa della giusta razione, che alla fine ci avranno levato tutta la carne dalle ossa.
Tanti altri saranno a ciurlare nel manico della cornucopia dell’abbondanza, una volta florida ed ora arrivata al raschiamento.
E pure sarà fatto salva una qualità del "Belpaese": Essere forte con i deboli e deboli con i forti.
Chi inquina paga...ma "el sciur cumenda" potrà continuare a fare il bauscia: chi paga inquina !
Siamo a dover affrontare aumenti, per di più frutto di speculazione: pane, latte, benzina, gas, elettricità;
le scarpe ce le hanno già fatte, e pure frutta e verdura è pesata sul bilancino da orefice.
Ed ecco l’ultima: l’Ecopeste !
Cara signora Moratti, se è costretta alla canna del gas, perché non s’attacca a quella colonnina dell’idrogeno, che il suo predecessore ha usato per prenderci per i fondelli, presentandola come la panacea di tutti i mali e poi nascondendola per la vergogna, quando s’accorse che la tecnologia non era attuabile in tempi di una vita ?
E, badi bene: non sono solo io l’untore che, di suo, ammorba il fiato d’aerei, caldaie, mezzi e strutture pubbliche !
E, dopo aver fatto uguale per la scuola, perché continua a rompere ?!
Io, secondo me...31.12.2007
venerdì 28 dicembre 2007
smeMORATTIcket
Sono andato a ripescare un articoletto, vecchio di quando la Moratti cercò - la prima volta - di ficcarcelo nel...gargarozzo: il rospo del ticket, intendo.
Se Milano ingollerà il suo olio di ricino, forti nel percepire rassegnazione nel popolo bue, altre realtà cittadine useranno stesso sistema per fare palanche, travestendosi in paladini dell’aria pulita.
Coerenza vorrebbe che la salvaguardia della salute imponga chiusura, e non l’applicazione di taglieggiamenti feudali, buoni a portare sonanti denari
perché, se è vero che CHI INQUINA PAGA, pure sarà vero che...CHI PAGA INQUINA !
E la cappa di fumi sopra la pianura padana si guarderà bene di passare oltre che, non avendo targhe, continuerà a transitare su una metropoli che ha trovato modo di essere complice e compagna di merende, nel perseverare a spremere i portafogli del prossimo.
...
In origine sembrava fosse una caratteristica solo del Creatore, poi passato anche a privilegio della Camorra: il far ricadere sui figli i peccati dei padri; dopo, la peculiarità s’è inflazionata.
In Italia persino i neonati nascono con il "peccato originale": hanno già spalmato sopra una parte del debito nazionale, come se fossero fette di pane su cui stendere particole di cambiali !
Secondo la media del pollo: c’è chi ne mangia due e chi nulla, ma la statistica ne conta uno a testa !
Crescendo ed arrivando ai miei anni si stratificano sulla pelle le rughe del peccato, come le sfoglie che fan lievitare le montagne, e ormai ci scarnificano, più che tosarci.
E qui comincia l’avventura dell’uomo qualunque, degli eterni sfigati: legnati e bistrattati come bestie da qualsivoglia impiegato pubblico, rapinati da una criminalità organizzata i cui affiliati sono poi "indultati" da quella politica, dai cui rappresentanti inoltre siamo perennemente presi per il culo;
derisi da evasori, falsi invalidi, imbonitori da baraccone, gli onorevoli da circo Barnum ci obbligano pure a sopportare i loro fenomeni, figli trafficoni che giocano con l’alta finanza, riuscendo a rompere tutti i "giocattoli" che papà "smemorati" lasciano alla loro portata.
E tocca a noi poi ricomprarli; un’eterna TELECOMmedia: UNIPOLli, totalmente spennati e scremati ( PARMALAT ), pelati ( CIRIO ) e grigliati, come succulenta carne...ARGENTINA ( Bond ) !
Il tutto sotto gli occhi di una classe omertosa: la tribù degli "Io non ne sapevo nulla".
E pensare che l’Egitto si lamentò per poche bibliche piaghe;
Dio Onnipotente, rimandaci quelle e riprenditi questi "onorevoli" devastatori !
Giuro, non ti dirò mai poi "Piango perché me li hai tolti, ma grazie per avermeli dati";
casomai: "Osanna nell’alto dei cieli per averceli espropriati" !
Siamo laboriose formiche operaie: troppe, tanto da essere ritenute spesso fastidiose ma poche per soddisfare e mantenere i capricci di un eccessivo numero di regine;
poveri insetti, sacrificabili e utili a soddisfare l’ego di tanti nani che provano gusto a calpestarci.
Gli Alpini vi hanno rinunciato da tempo ai muli, ma la nostra datata classe politica, pur disprezzandoci, su noi ci campa: siamo eterni somari, pazienti, tenaci, resistenti ma destinati a portare sul groppone questo sciame di zecche.
Per noi, bastone e carota è tutt’uno: il primo lo scaricano sulla schiena, l’altra...beh, lasciamo perdere !
Sessanta milioni d’Italioti sulla cui pelle "pascolano", poche migliaia di voraci parassiti !
Ma di tutto ciò, rassegnati, tendiamo a perderne ricordo, eterni...smeMORATTI !
Almeno, fino a che, in questo bacino d’umiliati, c’è pure posto per una sottoclasse, dei "Paria", individui appartenenti alla casta più bassa e infima: gli automobilisti !
C’è rimasto solo la pelle: dell’interno tante sanguisughe ci hanno svuotato, risucchiati dei...liquidi.
Aspramente...bollati, ci....assicurano un bonus-malus, che non è possibilità binaria, un pendolo che può oscillare dall’una all’altra parte, ma più simile al "Mors tua, vita mea", che diventa "Malus tua, bonus mea" !
E sulla benzina Roma schiuma ancora tasse per recupero spese sulle...guerre Puniche !
E la Moratti innesca un gioco di carambole e rimbalzi;
entri in Milano ? Paga !
Poi t’inventerà pure la tassa d’uscita.
Grazie a lei, ottomila comuni della penisola giocheranno al bigliardo..con le nostre palle.
E i trasportatori ci useranno come "discarica" dei costi sostenuti.
E lo spurgo "Air McDonald's", aeroporti Malpensa e Linate, continuerà nell’operazione "merda nei cieli", con scarichi di bomboloni alati che, come fette in un Hamburger, farciscono e ruotano a torta nei cieli della metropoli meneghina.
Sulla disponibilità ed efficienza dei mezzi pubblici, chiedete ai pendolari...se ne avete il coraggio !
MORATTIcket, ovvero: la fine...della Letizia !
Io, secondo me...09.11.2006
Se Milano ingollerà il suo olio di ricino, forti nel percepire rassegnazione nel popolo bue, altre realtà cittadine useranno stesso sistema per fare palanche, travestendosi in paladini dell’aria pulita.
Coerenza vorrebbe che la salvaguardia della salute imponga chiusura, e non l’applicazione di taglieggiamenti feudali, buoni a portare sonanti denari
perché, se è vero che CHI INQUINA PAGA, pure sarà vero che...CHI PAGA INQUINA !
E la cappa di fumi sopra la pianura padana si guarderà bene di passare oltre che, non avendo targhe, continuerà a transitare su una metropoli che ha trovato modo di essere complice e compagna di merende, nel perseverare a spremere i portafogli del prossimo.
...
In origine sembrava fosse una caratteristica solo del Creatore, poi passato anche a privilegio della Camorra: il far ricadere sui figli i peccati dei padri; dopo, la peculiarità s’è inflazionata.
In Italia persino i neonati nascono con il "peccato originale": hanno già spalmato sopra una parte del debito nazionale, come se fossero fette di pane su cui stendere particole di cambiali !
Secondo la media del pollo: c’è chi ne mangia due e chi nulla, ma la statistica ne conta uno a testa !
Crescendo ed arrivando ai miei anni si stratificano sulla pelle le rughe del peccato, come le sfoglie che fan lievitare le montagne, e ormai ci scarnificano, più che tosarci.
E qui comincia l’avventura dell’uomo qualunque, degli eterni sfigati: legnati e bistrattati come bestie da qualsivoglia impiegato pubblico, rapinati da una criminalità organizzata i cui affiliati sono poi "indultati" da quella politica, dai cui rappresentanti inoltre siamo perennemente presi per il culo;
derisi da evasori, falsi invalidi, imbonitori da baraccone, gli onorevoli da circo Barnum ci obbligano pure a sopportare i loro fenomeni, figli trafficoni che giocano con l’alta finanza, riuscendo a rompere tutti i "giocattoli" che papà "smemorati" lasciano alla loro portata.
E tocca a noi poi ricomprarli; un’eterna TELECOMmedia: UNIPOLli, totalmente spennati e scremati ( PARMALAT ), pelati ( CIRIO ) e grigliati, come succulenta carne...ARGENTINA ( Bond ) !
Il tutto sotto gli occhi di una classe omertosa: la tribù degli "Io non ne sapevo nulla".
E pensare che l’Egitto si lamentò per poche bibliche piaghe;
Dio Onnipotente, rimandaci quelle e riprenditi questi "onorevoli" devastatori !
Giuro, non ti dirò mai poi "Piango perché me li hai tolti, ma grazie per avermeli dati";
casomai: "Osanna nell’alto dei cieli per averceli espropriati" !
Siamo laboriose formiche operaie: troppe, tanto da essere ritenute spesso fastidiose ma poche per soddisfare e mantenere i capricci di un eccessivo numero di regine;
poveri insetti, sacrificabili e utili a soddisfare l’ego di tanti nani che provano gusto a calpestarci.
Gli Alpini vi hanno rinunciato da tempo ai muli, ma la nostra datata classe politica, pur disprezzandoci, su noi ci campa: siamo eterni somari, pazienti, tenaci, resistenti ma destinati a portare sul groppone questo sciame di zecche.
Per noi, bastone e carota è tutt’uno: il primo lo scaricano sulla schiena, l’altra...beh, lasciamo perdere !
Sessanta milioni d’Italioti sulla cui pelle "pascolano", poche migliaia di voraci parassiti !
Ma di tutto ciò, rassegnati, tendiamo a perderne ricordo, eterni...smeMORATTI !
Almeno, fino a che, in questo bacino d’umiliati, c’è pure posto per una sottoclasse, dei "Paria", individui appartenenti alla casta più bassa e infima: gli automobilisti !
C’è rimasto solo la pelle: dell’interno tante sanguisughe ci hanno svuotato, risucchiati dei...liquidi.
Aspramente...bollati, ci....assicurano un bonus-malus, che non è possibilità binaria, un pendolo che può oscillare dall’una all’altra parte, ma più simile al "Mors tua, vita mea", che diventa "Malus tua, bonus mea" !
E sulla benzina Roma schiuma ancora tasse per recupero spese sulle...guerre Puniche !
E la Moratti innesca un gioco di carambole e rimbalzi;
entri in Milano ? Paga !
Poi t’inventerà pure la tassa d’uscita.
Grazie a lei, ottomila comuni della penisola giocheranno al bigliardo..con le nostre palle.
E i trasportatori ci useranno come "discarica" dei costi sostenuti.
E lo spurgo "Air McDonald's", aeroporti Malpensa e Linate, continuerà nell’operazione "merda nei cieli", con scarichi di bomboloni alati che, come fette in un Hamburger, farciscono e ruotano a torta nei cieli della metropoli meneghina.
Sulla disponibilità ed efficienza dei mezzi pubblici, chiedete ai pendolari...se ne avete il coraggio !
MORATTIcket, ovvero: la fine...della Letizia !
Io, secondo me...09.11.2006
Usa e...Butto
Benazir Bhutto...
...aveva due grandi peccati da scontare e, quello di aver avuto gli odiati americani come trampolino di ri-lancio, penso abbia pesato, ma in subordine all’altro che, da solo, basta a fare della sua specie un esemplare di seconda scelta:
era DONNA !
Giusto per darne idea, in modo crudo ma immediatamente distinguibile ad ogni catalogazione, il concetto di chi ha rivendicato l’assassinio è simile alla famosa battuta del compianto Alberto Sordi, nella parte del marchese Onofrio del Grillo, nobile al servizio del Papa, nella Roma d’inizio Ottocento, che riassumeva così il valore che dava il rivestire figura privilegiata:
- «Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»
Ecco come "Homo Al Qaedensis" affronta la questione al femminile:
- «Io so' io, e tu nun sei un cazzo !»
Detto, fatto.
Si combinano misture, a formare il "bombapirla", ed ecco confezionato il "Resistente" cartoccio di polvere da sparo: il kamicazzo, con testata esplosiva alla 'ndo cojo cojo;
decine sono stati i morti e i feriti, ma chi se ne frega: in fin della fiera sono solo miserabili avanzi, risicati "effetti collaterali" !
Da noi, la misoginia, arriva al massimo ad enunciare:
- «La donna ? A casa, con i figli e a fare la calza !»
Peggio che mai entrare in politica e diventare ministro.
Volete mica paragonarla ad uno "studente" Talebano, analfabeta magari, ma che conosce il Corano a memoria !
Beh, quello saprebbe farlo sia il pappagallo che un merlo indiano, ma soprassiedo: non vorrei rendere la situazione più...esplosiva.
E, vogliamo vedere l’assurdo della questione ?
Il bombardino che s’è fatto esplodere entra gongolando, nell’aldilà, scambiando il regno di Dio per una casa di tolleranza, dove settanta e più vergini dovrebbero passare il tempo a sollazzare il suo pisello, che ha l’unica disgrazia d’avere attaccato solo...un coglione !
E non ditemi che sono volgare, che l’unico modo di trattare costoro è immergerli ed affogarli nel ridicolo !
La Bhutto era tornata in Pakistan lo scorso ottobre, in forza di un accordo col presidente Pervez Musharraf, su pressioni diplomatiche di Unione Europea e Stati Uniti d’America: si tentava un equilibrio, a saldare opposte fazioni con il mastice della democrazia.
Ognuno s’abbevera del suo e Al Qaeda cresce solo leccando la ciotola del caos e della guerra.
Io, secondo me...28.12.2007
...aveva due grandi peccati da scontare e, quello di aver avuto gli odiati americani come trampolino di ri-lancio, penso abbia pesato, ma in subordine all’altro che, da solo, basta a fare della sua specie un esemplare di seconda scelta:
era DONNA !
Giusto per darne idea, in modo crudo ma immediatamente distinguibile ad ogni catalogazione, il concetto di chi ha rivendicato l’assassinio è simile alla famosa battuta del compianto Alberto Sordi, nella parte del marchese Onofrio del Grillo, nobile al servizio del Papa, nella Roma d’inizio Ottocento, che riassumeva così il valore che dava il rivestire figura privilegiata:
- «Mi dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo !»
Ecco come "Homo Al Qaedensis" affronta la questione al femminile:
- «Io so' io, e tu nun sei un cazzo !»
Detto, fatto.
Si combinano misture, a formare il "bombapirla", ed ecco confezionato il "Resistente" cartoccio di polvere da sparo: il kamicazzo, con testata esplosiva alla 'ndo cojo cojo;
decine sono stati i morti e i feriti, ma chi se ne frega: in fin della fiera sono solo miserabili avanzi, risicati "effetti collaterali" !
Da noi, la misoginia, arriva al massimo ad enunciare:
- «La donna ? A casa, con i figli e a fare la calza !»
Peggio che mai entrare in politica e diventare ministro.
Volete mica paragonarla ad uno "studente" Talebano, analfabeta magari, ma che conosce il Corano a memoria !
Beh, quello saprebbe farlo sia il pappagallo che un merlo indiano, ma soprassiedo: non vorrei rendere la situazione più...esplosiva.
E, vogliamo vedere l’assurdo della questione ?
Il bombardino che s’è fatto esplodere entra gongolando, nell’aldilà, scambiando il regno di Dio per una casa di tolleranza, dove settanta e più vergini dovrebbero passare il tempo a sollazzare il suo pisello, che ha l’unica disgrazia d’avere attaccato solo...un coglione !
E non ditemi che sono volgare, che l’unico modo di trattare costoro è immergerli ed affogarli nel ridicolo !
La Bhutto era tornata in Pakistan lo scorso ottobre, in forza di un accordo col presidente Pervez Musharraf, su pressioni diplomatiche di Unione Europea e Stati Uniti d’America: si tentava un equilibrio, a saldare opposte fazioni con il mastice della democrazia.
Ognuno s’abbevera del suo e Al Qaeda cresce solo leccando la ciotola del caos e della guerra.
Io, secondo me...28.12.2007
giovedì 27 dicembre 2007
Papaugurio
Sarà perché sono tondo e questo, iscritto in un circolo - la seduta della seggiola – tende a rotolare e cadere: mi sono letteralmente capottato !
Era da così tanto che non mi veniva da ridere a crepapelle, che moglie e la cagnolina mi hanno guardato stranite, unite dalla disgrazia d’avermi a tenere: roba da lacrime agli occhi e scosse telluriche sul rotolino di trippa, pannicello d’abbondanza, che rimbalzava, oscillava, ondulava e tremolava, scosso da singulti d’ilarità.
"Mahmoud Ahmadinejad fa gli auguri al Papa";
...e lo sghignazzo: peccato non abbiate potuto sentirlo ma, vi garantisco, s’è udito in lungo e in largo, a destra e a manca, riverberato dai muri permeabili del condominio, che ha la sfortuna di annoverare uno come me tra i suoi inquilini.
"Basta discriminazioni, sì alla pace";
...e tanto forti erano le contrazioni che doveva essermi sfuggita anche qualche goccia paglierina, dal rubinetto sotto l’ombelico.
Parola mia: mai avrei immaginato che il piccolo rospetto potesse mai zampillare polluzioni d’umorismo;
siamo alla presenza di un avvenimento epocale: il PAPAUGURIO !!
Che memorabile Natale, ragazzi: neppure la comicità di Mr. Bean ha saputo superare quella del nanerottolo Mahmoud;
invece che il fazzoletto, avrei dovuto usare dei pannolini assorbenti, da inzuppare nella copiosa lacrimazione, come il biscotto nel caffelatte.
Non so Benedetto XVI, ma per qualche attimo m’è parso di vedere i suoi occhiali appannarsi e, a meno che ha avuto il telefonino su vibrazione, scuotersi come un tarantolato.
Come non guardare l’albero di Natale e pensare che, al nostro, s’appendono palline colorate, stelline, addobbi e cordoncini dorati, mentre ancora, su quello del mostriciattolo, persone, stirate per il collo ?!
"Auguri in occasione dell'anniversario della nascita di Gesù Cristo che è messaggero d’amore, amicizia, giustizia e spiritualità nell'avvento del Nuovo Anno".
Dopo essermi ribaltato dal tanto ghignare, rimbalzavo sul pavimento, come una palla, che il massimo s’è raggiunto nel finale delle comiche:
"[...] la speranza che il 2008 sia l'anno dell'eliminazione dell'oppressione, delle violazioni e delle discriminazioni e quello della pace, dell'amicizia e del rispetto dei diritti dei popoli".
Deve essersi visto tale, allo specchio, mentre concludeva:
"[...] il mondo attuale ha un disperato bisogno delle linee guida dei profeti di dio".
Credo che la risposta sia arrivata su un fazzolettino di carta...sudato di lacrime !
Io, secondo me...27.12.2007
Era da così tanto che non mi veniva da ridere a crepapelle, che moglie e la cagnolina mi hanno guardato stranite, unite dalla disgrazia d’avermi a tenere: roba da lacrime agli occhi e scosse telluriche sul rotolino di trippa, pannicello d’abbondanza, che rimbalzava, oscillava, ondulava e tremolava, scosso da singulti d’ilarità.
"Mahmoud Ahmadinejad fa gli auguri al Papa";
...e lo sghignazzo: peccato non abbiate potuto sentirlo ma, vi garantisco, s’è udito in lungo e in largo, a destra e a manca, riverberato dai muri permeabili del condominio, che ha la sfortuna di annoverare uno come me tra i suoi inquilini.
"Basta discriminazioni, sì alla pace";
...e tanto forti erano le contrazioni che doveva essermi sfuggita anche qualche goccia paglierina, dal rubinetto sotto l’ombelico.
Parola mia: mai avrei immaginato che il piccolo rospetto potesse mai zampillare polluzioni d’umorismo;
siamo alla presenza di un avvenimento epocale: il PAPAUGURIO !!
Che memorabile Natale, ragazzi: neppure la comicità di Mr. Bean ha saputo superare quella del nanerottolo Mahmoud;
invece che il fazzoletto, avrei dovuto usare dei pannolini assorbenti, da inzuppare nella copiosa lacrimazione, come il biscotto nel caffelatte.
Non so Benedetto XVI, ma per qualche attimo m’è parso di vedere i suoi occhiali appannarsi e, a meno che ha avuto il telefonino su vibrazione, scuotersi come un tarantolato.
Come non guardare l’albero di Natale e pensare che, al nostro, s’appendono palline colorate, stelline, addobbi e cordoncini dorati, mentre ancora, su quello del mostriciattolo, persone, stirate per il collo ?!
"Auguri in occasione dell'anniversario della nascita di Gesù Cristo che è messaggero d’amore, amicizia, giustizia e spiritualità nell'avvento del Nuovo Anno".
Dopo essermi ribaltato dal tanto ghignare, rimbalzavo sul pavimento, come una palla, che il massimo s’è raggiunto nel finale delle comiche:
"[...] la speranza che il 2008 sia l'anno dell'eliminazione dell'oppressione, delle violazioni e delle discriminazioni e quello della pace, dell'amicizia e del rispetto dei diritti dei popoli".
Deve essersi visto tale, allo specchio, mentre concludeva:
"[...] il mondo attuale ha un disperato bisogno delle linee guida dei profeti di dio".
Credo che la risposta sia arrivata su un fazzolettino di carta...sudato di lacrime !
Io, secondo me...27.12.2007
lunedì 24 dicembre 2007
A tutti quelli che...
...hanno la disgrazia o il piacere di sbattere su questo Blog;
...mi leggono perchè sono parenti e, come la mamma, hanno il dovere morale di farlo;
...si sentono più buoni in queste festività, e che una visita non la si nega a nessuno;
...hanno il senso dell'orrido, e qui si trovano a casa;
...traggono l'impressione di non essere gli ultimi, che c'è n'è uno messo peggio di loro;
...si divertono, perchè lo scemo del villaggio è come il pagliaccio del circo;
...fanno un fioretto, accompagnandosi al vecchietto ( e sperano in "Crediti", nell'aldilà );
...hanno creduto fosse una cosa seria, prima di arrivare alla fine e, come nelle parole crociate, hanno letto la soluzione;
...trovano sollievo nel pensare: «Questo è tutto scemo»
...sopportano, perchè per loro sarà il regno dei cieli;
...sono masochisti;
...hanno trovato l'alternativa alla canna del gas;
...curano l'insonnia, che sono meglio della camomilla;
...ci credono, così come a Babbo Natale e alla Befana;
A tutti quelli che...
spero arrivi il mio BUON NATALE, e sotto l'albero trovino SERNITA'
Un abrraccio: Beppe, il malefico.
...mi leggono perchè sono parenti e, come la mamma, hanno il dovere morale di farlo;
...si sentono più buoni in queste festività, e che una visita non la si nega a nessuno;
...hanno il senso dell'orrido, e qui si trovano a casa;
...traggono l'impressione di non essere gli ultimi, che c'è n'è uno messo peggio di loro;
...si divertono, perchè lo scemo del villaggio è come il pagliaccio del circo;
...fanno un fioretto, accompagnandosi al vecchietto ( e sperano in "Crediti", nell'aldilà );
...hanno creduto fosse una cosa seria, prima di arrivare alla fine e, come nelle parole crociate, hanno letto la soluzione;
...trovano sollievo nel pensare: «Questo è tutto scemo»
...sopportano, perchè per loro sarà il regno dei cieli;
...sono masochisti;
...hanno trovato l'alternativa alla canna del gas;
...curano l'insonnia, che sono meglio della camomilla;
...ci credono, così come a Babbo Natale e alla Befana;
A tutti quelli che...
spero arrivi il mio BUON NATALE, e sotto l'albero trovino SERNITA'
Un abrraccio: Beppe, il malefico.
giovedì 20 dicembre 2007
The bodyguard
Stavo quasi per appendere il cartello “Chiuso per ferie” e raggiungere la pace dei sensi - in tutti i ...sensi - quand’ecco la tegola, sotto forma di provocazione;
- «Vattene a casa, cosa aspetti, perché vai ancora in giro ?!»
L’anziana, ma ancora battagliera ed arzilla signora, papale papale, apostrofa l’onorevole Mortadella, porgendo non un omaggio ma pratico invito;
gli è pure andata bene, che una lettera alla "C’è posta per te", recapitata dal Beppe Grillo di turno, avrebbe ben altro annullo:
- «’Fanculo !»
Scatta la reazione dello speciale "bodyguard" - in italiano: gorilla - a mezzo tra la mamma-chioccia e la leonessa con i piccoli: il maschio, preso in contropiede, non ha la battuta pronta e rimane muto, ma la femmina lascia il braccio del compagno, ruggisce e scatta in avanti, avvicinandosi minacciosa a chi gli ha spaventato il pupo.
- «Non mi tocchi [...] io dico quello che mi pare [...] ci sta rovinando e deve andare a casa...»
La sciura Flavia - che un pomposo "macaroni-language" equivicina a first lady, stile "iuessei" - gira la caravella e ritorna sui suoi passi: deve avere percepito nell’altra l’esasperazione, la determinazione e la rabbia, che ormai spumeggia dal monte al piano da terra e gente italiota.
Votazioni alla "pari e patta" avrebbero consigliato una "Grosse Coalition" alla tedesca, un governo in e di collaborazione, alla ricerca del solito, strombazzato e mai applicato "bene degli italiani";
Come dissi, e sempre ripeterò, si volle la "bausciata", la posa romana del mento in fuori ei i muscoli del
- «E qui comando io, e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va»,
come da ritornello di una famosa canzone in versione Orietta Berti.
Per farla breve, sarei quasi a dire: «Siamo alla canna del gas», se non fosse che non possiamo neppure suicidarci con quello che, nel rispetto della legge fisica che lo governa, sale troppo in alto !
Menato, con l’anello al naso, da...sinistri "consigliori": pompandolo, l’hanno condannato a far la fine - prima o poi - di "Chi troppo in alto va, precipitevolissimevolmente cade".
Cara signora "first-lady-Flavia", a difendere il Prodi resta, basta e avanza solo "The bodyguard"...il gorilla;
...e magari, se avanzano al Papa, qualche guardia svizzera !!
- «Chi di bauscia ferisce, da bauscia finisce».
Io, secondo me...20.12.2007
- «Vattene a casa, cosa aspetti, perché vai ancora in giro ?!»
L’anziana, ma ancora battagliera ed arzilla signora, papale papale, apostrofa l’onorevole Mortadella, porgendo non un omaggio ma pratico invito;
gli è pure andata bene, che una lettera alla "C’è posta per te", recapitata dal Beppe Grillo di turno, avrebbe ben altro annullo:
- «’Fanculo !»
Scatta la reazione dello speciale "bodyguard" - in italiano: gorilla - a mezzo tra la mamma-chioccia e la leonessa con i piccoli: il maschio, preso in contropiede, non ha la battuta pronta e rimane muto, ma la femmina lascia il braccio del compagno, ruggisce e scatta in avanti, avvicinandosi minacciosa a chi gli ha spaventato il pupo.
- «Non mi tocchi [...] io dico quello che mi pare [...] ci sta rovinando e deve andare a casa...»
La sciura Flavia - che un pomposo "macaroni-language" equivicina a first lady, stile "iuessei" - gira la caravella e ritorna sui suoi passi: deve avere percepito nell’altra l’esasperazione, la determinazione e la rabbia, che ormai spumeggia dal monte al piano da terra e gente italiota.
Votazioni alla "pari e patta" avrebbero consigliato una "Grosse Coalition" alla tedesca, un governo in e di collaborazione, alla ricerca del solito, strombazzato e mai applicato "bene degli italiani";
Come dissi, e sempre ripeterò, si volle la "bausciata", la posa romana del mento in fuori ei i muscoli del
- «E qui comando io, e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va»,
come da ritornello di una famosa canzone in versione Orietta Berti.
Per farla breve, sarei quasi a dire: «Siamo alla canna del gas», se non fosse che non possiamo neppure suicidarci con quello che, nel rispetto della legge fisica che lo governa, sale troppo in alto !
Menato, con l’anello al naso, da...sinistri "consigliori": pompandolo, l’hanno condannato a far la fine - prima o poi - di "Chi troppo in alto va, precipitevolissimevolmente cade".
Cara signora "first-lady-Flavia", a difendere il Prodi resta, basta e avanza solo "The bodyguard"...il gorilla;
...e magari, se avanzano al Papa, qualche guardia svizzera !!
- «Chi di bauscia ferisce, da bauscia finisce».
Io, secondo me...20.12.2007
mercoledì 19 dicembre 2007
Bon Ton
A tavola, si sa, per distinguersi dal pasteggio e postura d’animale, si seguono regole di comportamento, di Bon Ton, ossia il galateo delle buone maniere, che disciplina i rapporti fra le persone nella società.
L’uso di tale cerimoniale diventa abuso quando una parte l’impone all’altra: da ordine a gerarchia.
Tanto per capirci: sia io che mia moglie ci si mette e si dispone, a mensa, secondo schemi appresi e collaudati, percepiti da entrambi come gradevoli e gratificanti;
ci si lava le mani, si dispongono compostamente piatti, bicchieri e posate, le confezioni e gli alimenti, che s’andranno a scartocciare e consumare, s’accende la candelina, gustando piaceri e l’un dell’altra compagnia, evitando di scalzare il trattenuto tra i denti con l’unghia e il rutto libero:
allo stesso livello, con medesimi privilegi, con nessuna precedenza e imposizione di peso e di forme, se non quello che lievita per l’eccesso di libagioni.
Si chiama "Piacere di tavola e compagnia".
La cagnolina segue, rispetta ed è subordinata ad altro rituale: non disturba a tavola e mangia del suo e a tempo, dopo di noi.
I più, giustificano, accettano e trovano naturale ciò: è un animale, e ne rispetta ruolo e figura.
[...]
Annapolis, colloqui di pace...
"[...] gli organizzatori, incaricati di pianificare i posti a sedere, furono obbligati a garantire che nessun rappresentante saudita o siriano avesse ad incontrare per sbaglio una qualsiasi controparte ebrea".
...come la mia cagnolina: in subordine, a rispettarne ruolo e figura !
Il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni:
- « [...] nessuno vuole stringermi la mano e neppure farsi vedere, mentre parla con me».
il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal:
- « [...] non stringeremo la mano a nessun israeliano».
Ora: se il mio gomito è accanto a quello dell’altro, s’avverte...equivicinanza;
se...alzo il gomito, e l’altro sta sotto, applico il "galateo della cagnolina".
Se è vero che "Chi ben comincia è a metà dell’opera", ecco un caso di paresi;
No, non funzionerà mai: la sostanza emergerà - prima o poi - sulla forma.
...è tregua, non pace !
Io, secondo me...19.12.2007
L’uso di tale cerimoniale diventa abuso quando una parte l’impone all’altra: da ordine a gerarchia.
Tanto per capirci: sia io che mia moglie ci si mette e si dispone, a mensa, secondo schemi appresi e collaudati, percepiti da entrambi come gradevoli e gratificanti;
ci si lava le mani, si dispongono compostamente piatti, bicchieri e posate, le confezioni e gli alimenti, che s’andranno a scartocciare e consumare, s’accende la candelina, gustando piaceri e l’un dell’altra compagnia, evitando di scalzare il trattenuto tra i denti con l’unghia e il rutto libero:
allo stesso livello, con medesimi privilegi, con nessuna precedenza e imposizione di peso e di forme, se non quello che lievita per l’eccesso di libagioni.
Si chiama "Piacere di tavola e compagnia".
La cagnolina segue, rispetta ed è subordinata ad altro rituale: non disturba a tavola e mangia del suo e a tempo, dopo di noi.
I più, giustificano, accettano e trovano naturale ciò: è un animale, e ne rispetta ruolo e figura.
[...]
Annapolis, colloqui di pace...
"[...] gli organizzatori, incaricati di pianificare i posti a sedere, furono obbligati a garantire che nessun rappresentante saudita o siriano avesse ad incontrare per sbaglio una qualsiasi controparte ebrea".
...come la mia cagnolina: in subordine, a rispettarne ruolo e figura !
Il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni:
- « [...] nessuno vuole stringermi la mano e neppure farsi vedere, mentre parla con me».
il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal:
- « [...] non stringeremo la mano a nessun israeliano».
Ora: se il mio gomito è accanto a quello dell’altro, s’avverte...equivicinanza;
se...alzo il gomito, e l’altro sta sotto, applico il "galateo della cagnolina".
Se è vero che "Chi ben comincia è a metà dell’opera", ecco un caso di paresi;
No, non funzionerà mai: la sostanza emergerà - prima o poi - sulla forma.
...è tregua, non pace !
Io, secondo me...19.12.2007
martedì 18 dicembre 2007
euRABBIA
Davanti a mura possenti, sin dalla notte dei tempi, i più avveduti usavano la pala piuttosto che la spada;
scava oggi, scava domani, arrivi alle fondamenta e continui ad usare la tecnica del ratto, ossia la tipica del roditore, che distrugge a piccoli morsi e bocconi.
Ad ammorbidire la massiccia base della fortezza, dove possibile, s’usa la polvere da sparo e, dove no, si sgretola la roccia con impacchi d’acqua gelata in testa e fuoco lento sotto il culo.
Per intenderci: disegno il freddo bersaglio sulla schiena e appicco la fiamma "escrementia populi", che accende e ravviva le braci dello sputtanamento.
"Missionari pericolosi" (il bersaglio ), dediti alla "biscardizzazione" ("escrementia populi" ), vaganti nella tenebra dell’errore, che "[...] ignorano del tutto la letteratura scientifica sulle questioni medio-orientali" ( lo sputtanamento ).
Sacerdoti della conoscenza, depositari delle verità assolute, si ammassano in branchi per chiedere, a destra e a manca, la testa dell’eretico, d’abbruciare sul rogo, a lavare l’onta delle lese maestà.
Pure di noi - Mallamiani - si vorrebbe fare legna da ardere, che il perseguire la sacralità della vita ci butta nella cesta dei legnetti: taglia la radice e ti scaldi con l’intera pianta !
- «Dai, Paolo, ascoltaci: vedi di parcheggiarlo in qualche cantone che, così oscurato, nessuno più nemmeno si ricorderà di lui !»
Fuori le mura del "Corsera", gli attori con il copione recitano la parte degli "Urlatores";
dentro, i "Sibillatores", agitano i sonagli.
"Lettera aperta al Corsera [...] editorialista egiziano sulla questione israelo-palestinese [...] sostegno acritico [...] campagna d’intimidazione e di costruzione dell'altro come nemico".
Il buon direttore Mieli, osserva e, dai torrioni, vede approntare torri d’assedio, arieti d’assalto, baliste e catapulte.
"[...] durissima repressione del popolo palestinese [...] genocidio a Gaza e di pulizia etnica in Cisgiordania".
A Gaza c’è Hamas con i suoi razzi, che sventola l’edizione riveduta e corretta del Mein Kampf:
in Cisgiordania, i reietti - fino a ieri "fratelli" - di quelli di Gaza, da questi scacciati a fucilate, che otterranno dall’OCCIDENTE vagonate di palanche e, da Israele, condizioni di pace a fronte di garanzie di riconoscimento, e non come prodotto da forno !
"Gaza Vivrà", urlano i soloni nostrani;
Magdi Allam, no.
Israele, no.
...euRABBIA.
Io, secondo me...18.12.2007
scava oggi, scava domani, arrivi alle fondamenta e continui ad usare la tecnica del ratto, ossia la tipica del roditore, che distrugge a piccoli morsi e bocconi.
Ad ammorbidire la massiccia base della fortezza, dove possibile, s’usa la polvere da sparo e, dove no, si sgretola la roccia con impacchi d’acqua gelata in testa e fuoco lento sotto il culo.
Per intenderci: disegno il freddo bersaglio sulla schiena e appicco la fiamma "escrementia populi", che accende e ravviva le braci dello sputtanamento.
"Missionari pericolosi" (il bersaglio ), dediti alla "biscardizzazione" ("escrementia populi" ), vaganti nella tenebra dell’errore, che "[...] ignorano del tutto la letteratura scientifica sulle questioni medio-orientali" ( lo sputtanamento ).
Sacerdoti della conoscenza, depositari delle verità assolute, si ammassano in branchi per chiedere, a destra e a manca, la testa dell’eretico, d’abbruciare sul rogo, a lavare l’onta delle lese maestà.
Pure di noi - Mallamiani - si vorrebbe fare legna da ardere, che il perseguire la sacralità della vita ci butta nella cesta dei legnetti: taglia la radice e ti scaldi con l’intera pianta !
- «Dai, Paolo, ascoltaci: vedi di parcheggiarlo in qualche cantone che, così oscurato, nessuno più nemmeno si ricorderà di lui !»
Fuori le mura del "Corsera", gli attori con il copione recitano la parte degli "Urlatores";
dentro, i "Sibillatores", agitano i sonagli.
"Lettera aperta al Corsera [...] editorialista egiziano sulla questione israelo-palestinese [...] sostegno acritico [...] campagna d’intimidazione e di costruzione dell'altro come nemico".
Il buon direttore Mieli, osserva e, dai torrioni, vede approntare torri d’assedio, arieti d’assalto, baliste e catapulte.
"[...] durissima repressione del popolo palestinese [...] genocidio a Gaza e di pulizia etnica in Cisgiordania".
A Gaza c’è Hamas con i suoi razzi, che sventola l’edizione riveduta e corretta del Mein Kampf:
in Cisgiordania, i reietti - fino a ieri "fratelli" - di quelli di Gaza, da questi scacciati a fucilate, che otterranno dall’OCCIDENTE vagonate di palanche e, da Israele, condizioni di pace a fronte di garanzie di riconoscimento, e non come prodotto da forno !
"Gaza Vivrà", urlano i soloni nostrani;
Magdi Allam, no.
Israele, no.
...euRABBIA.
Io, secondo me...18.12.2007
lunedì 17 dicembre 2007
InterDet
Una bella spalmata di pasta adesiva, e la dentiera tiene quell’ora e trentasette minuti.
Sotto il vestaglione, il pannicello di contenimento per vesciche generose è spacciato per virile cintura esplosiva, ma nasconde i limiti di una natura in rapido scioglimento: un telo che assorbe gli umori di un frutto marcescente, una vecchia pellicola in corto circuito, che ripete all’infinito un fotogramma a rallentatore di un istante ormai morto, nostalgia d’antiche conquiste e fasti, ma sepolte dalla polvere dei secoli.
Niente è peggio di un Lazzaro redivivo, che supera il suo tempo per portare salma dove non dovrebbe, che l'occhiale che porta sul naso è da vista sì, ma quella corta.
Un reduce che vorrebbe rispolverare la vecchia scimitarra e andar per scorribande nel deserto.
Così è Bin Laden; così è per il compagno di merende, Ayaman Al Zawahiri.
InterDet mostra il filmato del senile "Zawi" che diffonde la vulgata islamista, la cui disanima è regolata dal fucile kalashnikov, appoggiato distrattamente sullo sfondo di una libreria:
la pallottola ha la precedenza; il resto, in servile subordine, che chi tiene il bastone comanda e ha sempre ragione.
- «L'informazione jihadista sta combattendo contro il nemico crociato sionista».
Cazzo, se è rimasto indietro il nastro della Storia per l’anziano bacucco, che sta guardando un cinema ancora animato con il sistema della lanterna magica o delle ombre cinesi !
Eccolo a bacchettare i suoi fratelli nella fede, quelli che se l’intendono con "Il Papa che ha offeso l'Islam": i tanti, i più, che preferiscono il dolce della pace che il fiele della battaglia;
un boccone troppo duro da digerire, per una vetusta carcassa a cui resta traccia infantile nel voler continuare a giocare con i soldatini.
Il Papa ha condannato il disprezzo per la sacralità della vita, e l’offesa investe solo chi disdegna il più grande dono di Dio, intendendo la Jihad unicamente come lotta per occupare un mattatoio.
Per "Zawi" quelli che non la pensano come lui sono "Venduti agli americani";
ammesso che sia vero, vorrebbe dire che hanno scelto il dono della vita allo sperpero della morte.
Se cosi, caro Ayaman Al Zawahiri, sparati un colpo in testa e raggiungi in anticipo il tuo giudizio:
noi arriveremo dopo, e poi staremo a vedere chi sarà gettato nello sciacquone.
Ora goditi il canale del tuo InterDet, che quello del giudizio ti porterà nella discarica del Paradiso !
Io, secondo me...17.12.2007
Sotto il vestaglione, il pannicello di contenimento per vesciche generose è spacciato per virile cintura esplosiva, ma nasconde i limiti di una natura in rapido scioglimento: un telo che assorbe gli umori di un frutto marcescente, una vecchia pellicola in corto circuito, che ripete all’infinito un fotogramma a rallentatore di un istante ormai morto, nostalgia d’antiche conquiste e fasti, ma sepolte dalla polvere dei secoli.
Niente è peggio di un Lazzaro redivivo, che supera il suo tempo per portare salma dove non dovrebbe, che l'occhiale che porta sul naso è da vista sì, ma quella corta.
Un reduce che vorrebbe rispolverare la vecchia scimitarra e andar per scorribande nel deserto.
Così è Bin Laden; così è per il compagno di merende, Ayaman Al Zawahiri.
InterDet mostra il filmato del senile "Zawi" che diffonde la vulgata islamista, la cui disanima è regolata dal fucile kalashnikov, appoggiato distrattamente sullo sfondo di una libreria:
la pallottola ha la precedenza; il resto, in servile subordine, che chi tiene il bastone comanda e ha sempre ragione.
- «L'informazione jihadista sta combattendo contro il nemico crociato sionista».
Cazzo, se è rimasto indietro il nastro della Storia per l’anziano bacucco, che sta guardando un cinema ancora animato con il sistema della lanterna magica o delle ombre cinesi !
Eccolo a bacchettare i suoi fratelli nella fede, quelli che se l’intendono con "Il Papa che ha offeso l'Islam": i tanti, i più, che preferiscono il dolce della pace che il fiele della battaglia;
un boccone troppo duro da digerire, per una vetusta carcassa a cui resta traccia infantile nel voler continuare a giocare con i soldatini.
Il Papa ha condannato il disprezzo per la sacralità della vita, e l’offesa investe solo chi disdegna il più grande dono di Dio, intendendo la Jihad unicamente come lotta per occupare un mattatoio.
Per "Zawi" quelli che non la pensano come lui sono "Venduti agli americani";
ammesso che sia vero, vorrebbe dire che hanno scelto il dono della vita allo sperpero della morte.
Se cosi, caro Ayaman Al Zawahiri, sparati un colpo in testa e raggiungi in anticipo il tuo giudizio:
noi arriveremo dopo, e poi staremo a vedere chi sarà gettato nello sciacquone.
Ora goditi il canale del tuo InterDet, che quello del giudizio ti porterà nella discarica del Paradiso !
Io, secondo me...17.12.2007
venerdì 14 dicembre 2007
Waffen...culo !
Vivono - purtroppo - ancora tra noi;
l’aver compiuto nefandezze paga, forse a conclusione dell’ennesimo patto con Mefistofele, dove il diavolo offre ricchezza d’anni in cambio dell’anima.
Come Faust, anche Paul Maria Hafner ha firmato il patto scellerato, non intingendo però nel suo di sangue, ma in quello d’altri.
Ancora, e con orgoglio, si considera un ufficiale delle Waffen-SS.
Dall’alto dei suoi maledetti 84 anni, continua il rito di succhiare vita;
vegetariano, nuota ogni giorno e cammina spedito, sicuramente con il passo che conosce meglio: quello dell’oca.
Chissà: magari, nell’ombra della sua tana, rispolvera la vecchia e nostalgica pelle di lupo, quella divisa che melanconicamente gli trasmette l’orgasmo dei bei tempi andati.
Davanti allo specchio, il narciso teutonico certamente si pavoneggia, esaltato dall’immaginario che gli riporta, agli occhi e nelle orecchie, la disperazione dei tanti che l’hanno avuto come aguzzino.
Leggo che il regista austriaco Gunther Schwaiger su di lui ha girato un documentario, presentato all’ultimo festival di Locarno: "Hafner's Paradise"...il paradiso di Hafner.
Nel film è messo a confronto con un sopravvissuto dell’Olocausto.
- «Nei Lager ho sofferto la fame per quattro anni», gli dice quest’ultimo.
- «Ma alla fine mi sembra che lei sia sopravvissuto bene»;
crudele e sarcastica risposta dell’ex SS, per nulla pentito del suo passato, certo dispiaciuto che sia finito.
- «Non ho alcun dubbio: Hitler è la personalità più significativa della storia».
Ti strapperei i coglioni con i denti: olive con l’aperitivo, da infilzare sugli stuzzicadenti;
la lingua per affilare il rasoio, le orecchie come calamaio e il pisello come stilografica, con gli occhi per giocare a biglie, naso e narici a far da portapenne;
le chiappe come ripostiglio per le buste, e mi fermo qui, che la mia fantasia saprebbe fare di più e meglio.
Però, maledico la coscienza, che m’impedirebbe di fare tutto questo;
e devo stare a sentirti, maledetta piattola, che puoi sbeffeggiarmi e prendermi per il culo grazie a quella zavorra, il cui peso tiene basse le mani e m’impedisce di stringertele al collo.
Parassita !
- «La storia degli ebrei nei campi è tutta propaganda».
Hafner, ‘fanculo; anzi:
- «Ma Waffen...culo !»
Io, secondo me...14.12.2007
l’aver compiuto nefandezze paga, forse a conclusione dell’ennesimo patto con Mefistofele, dove il diavolo offre ricchezza d’anni in cambio dell’anima.
Come Faust, anche Paul Maria Hafner ha firmato il patto scellerato, non intingendo però nel suo di sangue, ma in quello d’altri.
Ancora, e con orgoglio, si considera un ufficiale delle Waffen-SS.
Dall’alto dei suoi maledetti 84 anni, continua il rito di succhiare vita;
vegetariano, nuota ogni giorno e cammina spedito, sicuramente con il passo che conosce meglio: quello dell’oca.
Chissà: magari, nell’ombra della sua tana, rispolvera la vecchia e nostalgica pelle di lupo, quella divisa che melanconicamente gli trasmette l’orgasmo dei bei tempi andati.
Davanti allo specchio, il narciso teutonico certamente si pavoneggia, esaltato dall’immaginario che gli riporta, agli occhi e nelle orecchie, la disperazione dei tanti che l’hanno avuto come aguzzino.
Leggo che il regista austriaco Gunther Schwaiger su di lui ha girato un documentario, presentato all’ultimo festival di Locarno: "Hafner's Paradise"...il paradiso di Hafner.
Nel film è messo a confronto con un sopravvissuto dell’Olocausto.
- «Nei Lager ho sofferto la fame per quattro anni», gli dice quest’ultimo.
- «Ma alla fine mi sembra che lei sia sopravvissuto bene»;
crudele e sarcastica risposta dell’ex SS, per nulla pentito del suo passato, certo dispiaciuto che sia finito.
- «Non ho alcun dubbio: Hitler è la personalità più significativa della storia».
Ti strapperei i coglioni con i denti: olive con l’aperitivo, da infilzare sugli stuzzicadenti;
la lingua per affilare il rasoio, le orecchie come calamaio e il pisello come stilografica, con gli occhi per giocare a biglie, naso e narici a far da portapenne;
le chiappe come ripostiglio per le buste, e mi fermo qui, che la mia fantasia saprebbe fare di più e meglio.
Però, maledico la coscienza, che m’impedirebbe di fare tutto questo;
e devo stare a sentirti, maledetta piattola, che puoi sbeffeggiarmi e prendermi per il culo grazie a quella zavorra, il cui peso tiene basse le mani e m’impedisce di stringertele al collo.
Parassita !
- «La storia degli ebrei nei campi è tutta propaganda».
Hafner, ‘fanculo; anzi:
- «Ma Waffen...culo !»
Io, secondo me...14.12.2007
giovedì 13 dicembre 2007
GazHamassassini
"12 dicembre 2007 - Pioggia di missili: 20 quelli lanciati oggi contro la città israeliana di Sderot".
Notizia scovata nei bassifondi dell’informazione: cose di tutti i giorni, tanto digerite e assimilate da aver generato assuefazione ed indifferenza.
«Beh», direbbe qualcuno, «...che mi frega; sono beghe tra dirimpettai, anzi, tra..."equivicini"».
Certo: da anni uno li spara e l’altro li prende, che se osasse fare altrettanto, apriti cielo !
Oddio, è vero che ogni tanto, pure quelli reagiscono: "Raid Israeliano a Gaza: uccisi sette palestinesi".
Ma guarda tè che maleducati, quanta impudenza: uccidere poveri "miliziani", e pure "palestinesi", solo per qualche botto e mortaretto !
A Gaza c’è Hamas;
una volta pure Al Fatah, ma i "fratelli" non gradivano i secondi e li hanno sfrattati, ammazzandone una parte.
La prova che, con o senza Israele, in famiglia ci si scannerebbe, per conquistare e applicare unico monopolio d’ignoranza e incapacità.
Non possono, non sanno non vogliono costruire: da troppo sono abituati a vivere d’elemosina, solo però accettando d’essere merce e mercenari per combattere al soldo d’interessi d’altri, che ne muovono i fili: Siria, Iran e Al Qaeda li usano come alibi per scatenare brame di megalomani, fanatici e fondamentalisti.
L’uccisione dei sette TERRORISTI ha preceduto di un giorno la prima seduta dei negoziati di pace israelo-palestinesi, a Gerusalemme, concordati nella recente conferenza di Annapolis.
Tanti, troppi sono gli interessi di chi grida:
- «Questa pace non s’ha da fare !»
Tanto per ripetersi: Hamas si oppone e invita Abu Mazen "[...] a non andare all’incontro, a non coprirsi di vergogna stringendo le mani israeliane, che sono sporche di sangue palestinese".
Sangue palestinese ?
"13 novembre 2007 - dopo la commemorazione del presidente Yasser Arafat, a Gaza, si svolgeranno i funerali delle sei vittime; Al Fatah accusa i miliziani di Hamas, e questi i gangster di Al Fatah".
Esponenti locali dei "gangster" avevano osato biasimare Hamas per il colpo di mano del giugno scorso.
Israele vive con questi terroristi ai suoi confini.
"[...] la cittadina si è trovata ad essere il bersaglio di 4.500 razzi Qassam dal 2001: sette morti, dozzine di feriti e panico costante".
- «A Sderot: ANDATE a vivere A SDEROT», signori Baffini, Arcobalenati e passacartucce di Hamas-Taleban-Hezbollah vari, che avrete laurea Honoris causa del paese di Terroristan !
Io, secondo me...13.12.2007
Notizia scovata nei bassifondi dell’informazione: cose di tutti i giorni, tanto digerite e assimilate da aver generato assuefazione ed indifferenza.
«Beh», direbbe qualcuno, «...che mi frega; sono beghe tra dirimpettai, anzi, tra..."equivicini"».
Certo: da anni uno li spara e l’altro li prende, che se osasse fare altrettanto, apriti cielo !
Oddio, è vero che ogni tanto, pure quelli reagiscono: "Raid Israeliano a Gaza: uccisi sette palestinesi".
Ma guarda tè che maleducati, quanta impudenza: uccidere poveri "miliziani", e pure "palestinesi", solo per qualche botto e mortaretto !
A Gaza c’è Hamas;
una volta pure Al Fatah, ma i "fratelli" non gradivano i secondi e li hanno sfrattati, ammazzandone una parte.
La prova che, con o senza Israele, in famiglia ci si scannerebbe, per conquistare e applicare unico monopolio d’ignoranza e incapacità.
Non possono, non sanno non vogliono costruire: da troppo sono abituati a vivere d’elemosina, solo però accettando d’essere merce e mercenari per combattere al soldo d’interessi d’altri, che ne muovono i fili: Siria, Iran e Al Qaeda li usano come alibi per scatenare brame di megalomani, fanatici e fondamentalisti.
L’uccisione dei sette TERRORISTI ha preceduto di un giorno la prima seduta dei negoziati di pace israelo-palestinesi, a Gerusalemme, concordati nella recente conferenza di Annapolis.
Tanti, troppi sono gli interessi di chi grida:
- «Questa pace non s’ha da fare !»
Tanto per ripetersi: Hamas si oppone e invita Abu Mazen "[...] a non andare all’incontro, a non coprirsi di vergogna stringendo le mani israeliane, che sono sporche di sangue palestinese".
Sangue palestinese ?
"13 novembre 2007 - dopo la commemorazione del presidente Yasser Arafat, a Gaza, si svolgeranno i funerali delle sei vittime; Al Fatah accusa i miliziani di Hamas, e questi i gangster di Al Fatah".
Esponenti locali dei "gangster" avevano osato biasimare Hamas per il colpo di mano del giugno scorso.
Israele vive con questi terroristi ai suoi confini.
"[...] la cittadina si è trovata ad essere il bersaglio di 4.500 razzi Qassam dal 2001: sette morti, dozzine di feriti e panico costante".
- «A Sderot: ANDATE a vivere A SDEROT», signori Baffini, Arcobalenati e passacartucce di Hamas-Taleban-Hezbollah vari, che avrete laurea Honoris causa del paese di Terroristan !
Io, secondo me...13.12.2007
Corto...metraggio
(Ripropongo un vecchio scritto, sperando che tale rimanga e che il nuovo non sarà fotocopia, che non saprei reggere ancora rivisitazione e ripetersi d'antiche cazzate ).
Corto...metraggio
No, i puntini che dividono la parola non sono il prodotto una dimenticanza, un singhiozzo sintattico o una pausa afasica;
non Cortometraggio, ad indicare un sintetico filmato, ma proprio una misura scarsa, un qualcosa di ridotto, una dimensione vaporosa, destinata a scomparire al più presto.
La memoria, signori: parlo di memoria, ma quella "volatile", sepolta da notizie gridate, più atte ad avere un effetto "cani di Pavlov" - un rimbalzo di riflessi condizionati - a scrivere sull'acqua piuttosto che lasciare cicatrici e radici nel profondo dell’anima.
Crediamo d’essere informati, aggiornati, di sapere grazie all’abbondanza dei mezzi d’informazione.
Ma, no: avere troppo è come non avere nulla, quando non c’è tempo di stare dietro alle cose, di assimilarle, di masticarle e digerirle;
presentiamo il metabolismo lento dei ruminanti, come risposta all’abbuffata mediatica.
La Shoah, l’Olocausto, le purghe di Stalin, piuttosto che le ossa tritate da Mao, sono "esuberi" mentali: le nuove generazioni, alla schiusa, seguono l’Imprinting che li fissa ad emozioni sintetiche, sintetizzate, precotte e pronte all’uso !
Venerdi 26 Gennaio ho seguito un incontro, preparato da un comune della metropoli meneghina, a commemorare il giorno della memoria, a far "parlare" i milioni d’ebrei fatti sparire con la scolorina dalle pagine della storia.
Piuttosto che rivivere quella sera, giuro che mi sparo !
Sindaco, Assessore alla Cultura, uno storico e una ventina d’ex deportati del paese: facevano la metà dei partecipanti, in un Auditorium concepito per cinquecento persone !
Ci fosse stato invece il mago Otelma, Vanna Marchi o Tarricone, ci sarebbe stato il pienone !
Quando ho cercato il posto per sedermi m’è venuto un attacco d’agorafobia, spaventato dall’effetto prateria !
Parla uno degli ex deportati: sembra l’esperienza di un operaio di fonderia.
Ha lavorato, sì, in prigionia in Germania, ma in fabbrica: nulla a che vedere con un campo di sterminio vero e proprio.
Passiamo oltre: segue filmato con intervista a giovani del paese.
Cos’è l’Olocausto...e la Shoah...i campi di concentramento, il Nazismo, Hitler...?
"Madonna ! Lo sapevo...ma non mi ricordo !".
A seguire: "Un macello...c’ho messo tre ore per capirlo; campo di concentramento ? Ah, si: come a Guantanamo !".
E quello che s’è svegliato da un lungo letargo: "...perchè…perché, bisogna anche pensare a quelli di Opera, che non vuole nessuno...gli zingari...poveretti...vergogna !".
Ussignur, hanno scoperto pure le esecuzioni e le cremazioni di Opera !
Lo storico prende il pallino e snocciola date, cifre, tabelle e tante belle nozioni: il pietoso colpo di pistola alla nuca, dopo lunga tortura !
Nessuno ha fatto una piega e s’è chiesto se quelli fossero, in piccolo, i nuovi portatori del testimone, nella lunga staffetta della trasmissione di vita...sopravvissuta !
Me ne sono andato prima, a cercare un muro: il muro...del pianto !
Pensavo che la domenica sarebbe andata meglio, quando la dinamo della reminiscenza doveva ricaricarsi, alimentata dalle turbine del richiamo di piazza.
Sindacati, bandiere rosse - tante - esaltazione dei partigiani, liberatori dell’italico suolo, nonostante l’interferenza delle armate americane ed inglesi.
Moltiplicazione delle condanne all’antisemitismo eppoi, la prova del nove: tutti sotto l’ambasciata iraniana, a manifestare contro il nano di Teheran, che vuol tritare l’ebreo !
Fuggi, fuggi generale: la sindrome "Zapaterossa" da "scomparizione" !
Tutte gli straccivendoli falcemartelluti sono evaporati, come per i fascisti alla sconfitta !
Qualcuno col cavallo basso dei pantaloni sembrava avere le mutande porpora con falcetto e martello disegnato sul pisello;
altri avevano la patta che sembrava la levitazione dell’orchite e taluni si soffiavano il naso con il lembo di un fazzoletto rosso pomodoro con falcetta e martellino ricamato.
E che volete: si dovevano cazziare i "Nazi", non il "compagno" Ahmadinejad Mahmoud !
Io, secondo me...31.01.2007
...
Corto...metraggio
No, i puntini che dividono la parola non sono il prodotto una dimenticanza, un singhiozzo sintattico o una pausa afasica;
non Cortometraggio, ad indicare un sintetico filmato, ma proprio una misura scarsa, un qualcosa di ridotto, una dimensione vaporosa, destinata a scomparire al più presto.
La memoria, signori: parlo di memoria, ma quella "volatile", sepolta da notizie gridate, più atte ad avere un effetto "cani di Pavlov" - un rimbalzo di riflessi condizionati - a scrivere sull'acqua piuttosto che lasciare cicatrici e radici nel profondo dell’anima.
Crediamo d’essere informati, aggiornati, di sapere grazie all’abbondanza dei mezzi d’informazione.
Ma, no: avere troppo è come non avere nulla, quando non c’è tempo di stare dietro alle cose, di assimilarle, di masticarle e digerirle;
presentiamo il metabolismo lento dei ruminanti, come risposta all’abbuffata mediatica.
La Shoah, l’Olocausto, le purghe di Stalin, piuttosto che le ossa tritate da Mao, sono "esuberi" mentali: le nuove generazioni, alla schiusa, seguono l’Imprinting che li fissa ad emozioni sintetiche, sintetizzate, precotte e pronte all’uso !
Venerdi 26 Gennaio ho seguito un incontro, preparato da un comune della metropoli meneghina, a commemorare il giorno della memoria, a far "parlare" i milioni d’ebrei fatti sparire con la scolorina dalle pagine della storia.
Piuttosto che rivivere quella sera, giuro che mi sparo !
Sindaco, Assessore alla Cultura, uno storico e una ventina d’ex deportati del paese: facevano la metà dei partecipanti, in un Auditorium concepito per cinquecento persone !
Ci fosse stato invece il mago Otelma, Vanna Marchi o Tarricone, ci sarebbe stato il pienone !
Quando ho cercato il posto per sedermi m’è venuto un attacco d’agorafobia, spaventato dall’effetto prateria !
Parla uno degli ex deportati: sembra l’esperienza di un operaio di fonderia.
Ha lavorato, sì, in prigionia in Germania, ma in fabbrica: nulla a che vedere con un campo di sterminio vero e proprio.
Passiamo oltre: segue filmato con intervista a giovani del paese.
Cos’è l’Olocausto...e la Shoah...i campi di concentramento, il Nazismo, Hitler...?
"Madonna ! Lo sapevo...ma non mi ricordo !".
A seguire: "Un macello...c’ho messo tre ore per capirlo; campo di concentramento ? Ah, si: come a Guantanamo !".
E quello che s’è svegliato da un lungo letargo: "...perchè…perché, bisogna anche pensare a quelli di Opera, che non vuole nessuno...gli zingari...poveretti...vergogna !".
Ussignur, hanno scoperto pure le esecuzioni e le cremazioni di Opera !
Lo storico prende il pallino e snocciola date, cifre, tabelle e tante belle nozioni: il pietoso colpo di pistola alla nuca, dopo lunga tortura !
Nessuno ha fatto una piega e s’è chiesto se quelli fossero, in piccolo, i nuovi portatori del testimone, nella lunga staffetta della trasmissione di vita...sopravvissuta !
Me ne sono andato prima, a cercare un muro: il muro...del pianto !
Pensavo che la domenica sarebbe andata meglio, quando la dinamo della reminiscenza doveva ricaricarsi, alimentata dalle turbine del richiamo di piazza.
Sindacati, bandiere rosse - tante - esaltazione dei partigiani, liberatori dell’italico suolo, nonostante l’interferenza delle armate americane ed inglesi.
Moltiplicazione delle condanne all’antisemitismo eppoi, la prova del nove: tutti sotto l’ambasciata iraniana, a manifestare contro il nano di Teheran, che vuol tritare l’ebreo !
Fuggi, fuggi generale: la sindrome "Zapaterossa" da "scomparizione" !
Tutte gli straccivendoli falcemartelluti sono evaporati, come per i fascisti alla sconfitta !
Qualcuno col cavallo basso dei pantaloni sembrava avere le mutande porpora con falcetto e martello disegnato sul pisello;
altri avevano la patta che sembrava la levitazione dell’orchite e taluni si soffiavano il naso con il lembo di un fazzoletto rosso pomodoro con falcetta e martellino ricamato.
E che volete: si dovevano cazziare i "Nazi", non il "compagno" Ahmadinejad Mahmoud !
Io, secondo me...31.01.2007
mercoledì 12 dicembre 2007
Panem et Ignorantia
- «Signori politici: quali sono i confini della Macedonia ?»
- «...ehm...boh ! Vedemo: a destra c’ha da stare la pera...a sinistra l’ananas, sopra la ciliegia, sotto la banana, ‘na mescolata e poi ‘namo a magnà ! »
Neppure a sognarsi di domandare loro il prezzo di caffè, pane o latte, che si rischia aprano un’interrogazione parlamentare e dispongano intercettazioni ambientali per lattai, panettieri e baristi;
...NON LO SANNO !!
Noi, comuni mortali, da bravi bamboccioni, applichiamo ormai la quadratura del cerchio che, per arrivare alla fine del mese, dobbiamo mettere mazzette di spiccioli davanti all’identikit di uova, benzina, scarpe e vestiti, carne, verdura e frutta, rate e bollette, tasse e balzelli e quant'altro s’attacca al portafoglio, come la carta assorbente all’inchiostro.
Fatto questo, si passa alla fase migratoria:
dato per certo che le pigne di monetine non riusciranno mai a coprire la vetrinetta dei bisogni, le si trasloca da una parte all’altra, a scegliere se risuolare le scarpe o ciucciarne la suola, tanto per mettere qualcosa sotto i denti.
Due sono i modi per sfamare un popolo che chiede la michetta: "Panem et Circenses" o "Che mangino brioches".
la prima scelta permise a Roma antica di creare un impero;
la seconda costò all’intera casta di lasciare la testa nel cesto, sotto la ghigliottina, mentre il resto del corpo otteneva l’indipendenza.
Maria Antonietta oggi si chiama Tommaso Padoa Schioppa, che dà del bamboccione ad una generazione di giovani, che errori e ruberie di una classe politica di mediocri ignoranti ha ridotto a campare alla giornata.
Dalle torri d’avorio, i nostri abitanti delle fiabe sentenziano:
- «I bamboccioni ? Che mangino brioches !»
Hanno fatto dell’Italia un paese che si regge sulle tasse: anche il lavoro è diventato...un esubero.
Nel loro mondo virtuale, sono come Hitler quando, isolato nel bunker mentre Berlino cadeva, continuava a dare ordini, muovendo armate immaginarie ed inseguendo realtà svaporate !
Aumenta la richiesta di sacche di sangue - l’ultima cosa che ci rimane - e i salari, arrivati al fondo, stanno scavando la buca: ben sette milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto !
Abbiamo solo liberalizzato...i cartelli, dove le faine s’accordano su come salassare i polli, che di quelli sì ce n’è in abbondanza !
Bar, fornai, al mercato, dal fruttivendolo al supermercato: la nostra quotidiana via Crucis.
A noi, pane da laminatoio;
per la casta... Panem et Ignorantia.
Io, secondo me...12.12.2007
- «...ehm...boh ! Vedemo: a destra c’ha da stare la pera...a sinistra l’ananas, sopra la ciliegia, sotto la banana, ‘na mescolata e poi ‘namo a magnà ! »
Neppure a sognarsi di domandare loro il prezzo di caffè, pane o latte, che si rischia aprano un’interrogazione parlamentare e dispongano intercettazioni ambientali per lattai, panettieri e baristi;
...NON LO SANNO !!
Noi, comuni mortali, da bravi bamboccioni, applichiamo ormai la quadratura del cerchio che, per arrivare alla fine del mese, dobbiamo mettere mazzette di spiccioli davanti all’identikit di uova, benzina, scarpe e vestiti, carne, verdura e frutta, rate e bollette, tasse e balzelli e quant'altro s’attacca al portafoglio, come la carta assorbente all’inchiostro.
Fatto questo, si passa alla fase migratoria:
dato per certo che le pigne di monetine non riusciranno mai a coprire la vetrinetta dei bisogni, le si trasloca da una parte all’altra, a scegliere se risuolare le scarpe o ciucciarne la suola, tanto per mettere qualcosa sotto i denti.
Due sono i modi per sfamare un popolo che chiede la michetta: "Panem et Circenses" o "Che mangino brioches".
la prima scelta permise a Roma antica di creare un impero;
la seconda costò all’intera casta di lasciare la testa nel cesto, sotto la ghigliottina, mentre il resto del corpo otteneva l’indipendenza.
Maria Antonietta oggi si chiama Tommaso Padoa Schioppa, che dà del bamboccione ad una generazione di giovani, che errori e ruberie di una classe politica di mediocri ignoranti ha ridotto a campare alla giornata.
Dalle torri d’avorio, i nostri abitanti delle fiabe sentenziano:
- «I bamboccioni ? Che mangino brioches !»
Hanno fatto dell’Italia un paese che si regge sulle tasse: anche il lavoro è diventato...un esubero.
Nel loro mondo virtuale, sono come Hitler quando, isolato nel bunker mentre Berlino cadeva, continuava a dare ordini, muovendo armate immaginarie ed inseguendo realtà svaporate !
Aumenta la richiesta di sacche di sangue - l’ultima cosa che ci rimane - e i salari, arrivati al fondo, stanno scavando la buca: ben sette milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto !
Abbiamo solo liberalizzato...i cartelli, dove le faine s’accordano su come salassare i polli, che di quelli sì ce n’è in abbondanza !
Bar, fornai, al mercato, dal fruttivendolo al supermercato: la nostra quotidiana via Crucis.
A noi, pane da laminatoio;
per la casta... Panem et Ignorantia.
Io, secondo me...12.12.2007
martedì 11 dicembre 2007
Bombardistan
No, se lo cercate sulla cartina: non lo trovate, il Bombardistan;
per arrivarci bisogna fare come Pollicino ma, invece che le briciole di pane, bisogna seguire la scia lasciata dalla polvere da sparo, fertilizzante con cui un fanatismo becero cerca di far nascere il futuro dalle ossa dei morti.
- «Quando due o più di voi saranno assieme, là sarò io...»
Qualcuno sarà a riconoscere le parole in quelle del Cristo, ma altri pred(ic)atori calcano le scene, dando ad intendere che loro hanno più carne da mettere sul fuoco.
- «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a loro appartiene il regno dei cieli...»
Anche questo è vangelo di questi signori, ma il regno dei cieli si raggiunge come per i missili, una volta che c’hai acceso la polvere pirica sotto il culo !
Vangelo: buona novella...il tradizionale porta la notizia della vittoria della vita sulla morte, mentre i nostri becchini ci amoreggiano: necrofilia, per una religione cucita a misura su fanatici pervertiti.
Bombardistan: esseri innocenti, peggio quando - e sono tanti - bambini, di cui spandono interiora per un dio e un profeta ben diversi da quelli amati dal resto dell’Islam, ridotti ad immagine e somiglianza di assassini, per poter giustificare e dare alibi alle depravazioni di quell’accozzaglia che macella e maciulla fede e prossimo.
Bombardistan...avanti ieri in Iraq, ieri in Afghanistan, oggi in Algeria e poi, dove cojo cojo, che non si cerca qualità ma quantità.
A conti fatti, la più parte dei morti sono quelli che dovrebbero essere invece fratelli, nella stessa fede;
Sono solo schifose lotte intestine, sciacalli che segnano e pisciano ai quattro angoli del mondo, a marcare il territorio.
Bestie, predatori programmati, che uccidono per cibarsi della sola cosa che li tiene in vita: il potere.
E pensare che qualcuno ha il coraggio di chiamarli "Resistenti" e che ci si può - anzi, si deve - parlarci.
Pecore, che vogliono illudersi di poter ammansire lo sciacallo.
Altri, vigliacchi, scarti e sconfitti dalla Storia, orfani di una ideologia di morte, vogliono ora succhiare la mammella del ComuNazIslam perché...
- «Fino a che c’è...morte c’è speranza», nel nuovo regno del Bombardistan !
Io, secondo me...11.12.2007
per arrivarci bisogna fare come Pollicino ma, invece che le briciole di pane, bisogna seguire la scia lasciata dalla polvere da sparo, fertilizzante con cui un fanatismo becero cerca di far nascere il futuro dalle ossa dei morti.
- «Quando due o più di voi saranno assieme, là sarò io...»
Qualcuno sarà a riconoscere le parole in quelle del Cristo, ma altri pred(ic)atori calcano le scene, dando ad intendere che loro hanno più carne da mettere sul fuoco.
- «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a loro appartiene il regno dei cieli...»
Anche questo è vangelo di questi signori, ma il regno dei cieli si raggiunge come per i missili, una volta che c’hai acceso la polvere pirica sotto il culo !
Vangelo: buona novella...il tradizionale porta la notizia della vittoria della vita sulla morte, mentre i nostri becchini ci amoreggiano: necrofilia, per una religione cucita a misura su fanatici pervertiti.
Bombardistan: esseri innocenti, peggio quando - e sono tanti - bambini, di cui spandono interiora per un dio e un profeta ben diversi da quelli amati dal resto dell’Islam, ridotti ad immagine e somiglianza di assassini, per poter giustificare e dare alibi alle depravazioni di quell’accozzaglia che macella e maciulla fede e prossimo.
Bombardistan...avanti ieri in Iraq, ieri in Afghanistan, oggi in Algeria e poi, dove cojo cojo, che non si cerca qualità ma quantità.
A conti fatti, la più parte dei morti sono quelli che dovrebbero essere invece fratelli, nella stessa fede;
Sono solo schifose lotte intestine, sciacalli che segnano e pisciano ai quattro angoli del mondo, a marcare il territorio.
Bestie, predatori programmati, che uccidono per cibarsi della sola cosa che li tiene in vita: il potere.
E pensare che qualcuno ha il coraggio di chiamarli "Resistenti" e che ci si può - anzi, si deve - parlarci.
Pecore, che vogliono illudersi di poter ammansire lo sciacallo.
Altri, vigliacchi, scarti e sconfitti dalla Storia, orfani di una ideologia di morte, vogliono ora succhiare la mammella del ComuNazIslam perché...
- «Fino a che c’è...morte c’è speranza», nel nuovo regno del Bombardistan !
Io, secondo me...11.12.2007
Bambaturchi
Già di per sè il bamba è una brutta bestia:
un citrullo, che è andato a scuola dalla mamma...di tutti gli imbecilli, quella - per intenderci - che li sgrava, peggio che una coniglia.
I Bambaturchi sono l’innesto di quello, sul ceppo turco;
"Sport - Calcio - Champions League: l'Inter provoca scandalo, indossando la maglia con la croce rossa, contro il Fenerbahce; per i Bambaturchi è razzista".
Adottata in occasione del centenario della società, s’ispira il simbolo della città di Milano;
radici, storia, memoria, vissuto e tramandato, tradizione, sangue degli avi, terra e cultura, e chi più ne ha più ne metta.
Affari nostri, insomma.
Il saraceno Barsia Kaska, "Bambavvocato", c’ha le convulsioni:
ha chiesto alla Uefa di multare la società di Moratti, che a San Siro, lo scorso 27 novembre, ha messo in campo undici...crociati Templari !
Fosse solo, non sarei a parlarne: ogni villaggio ha il suo scemo...ma qui sono quelli a riempire il villaggio !
"[...] si sono accodati diversi mezzi d’informazione, che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini dei monaci soldati; quelli che, nella prima crociata del 1096, arrivarono a Gerusalemme cacciando i musulmani".
Nessuno dei Bambascioni ovviamente s’è chiesto che cazzo ci stessero facendo loro, che avevano rotto i coglioni per centinaia d’anni, occupando con la forza delle armi una fascia che andava dal medio oriente a tutta l’Africa del nord fino alla Spagna.
Sapete a noi come ci ha smarronato gli zebedei la vostra mezzaluna, cari Bambaturchi, prima che toccasse ai vostri di prendere legnate, che si sa:
- «Chi l’ha fa, l’aspetti !»
Sulla ruota della vita oggi sei sopra, domani sotto.
Logica dei rimbamba, per la crocetta: "[...] è una forma di superiorità razzista di una religione".
Caro Barsia e Bambaturchi del branco, rispondo da Beppecrociato, con la mia di tromba:
- «PRRRRRRRRRrrrrrrrrrrrrrrrrrr»
E poi, impari, che da noi, alle squadre di calcio, le palle girano: non le rompono !!
Io, secondo me...11.12.2007
un citrullo, che è andato a scuola dalla mamma...di tutti gli imbecilli, quella - per intenderci - che li sgrava, peggio che una coniglia.
I Bambaturchi sono l’innesto di quello, sul ceppo turco;
"Sport - Calcio - Champions League: l'Inter provoca scandalo, indossando la maglia con la croce rossa, contro il Fenerbahce; per i Bambaturchi è razzista".
Adottata in occasione del centenario della società, s’ispira il simbolo della città di Milano;
radici, storia, memoria, vissuto e tramandato, tradizione, sangue degli avi, terra e cultura, e chi più ne ha più ne metta.
Affari nostri, insomma.
Il saraceno Barsia Kaska, "Bambavvocato", c’ha le convulsioni:
ha chiesto alla Uefa di multare la società di Moratti, che a San Siro, lo scorso 27 novembre, ha messo in campo undici...crociati Templari !
Fosse solo, non sarei a parlarne: ogni villaggio ha il suo scemo...ma qui sono quelli a riempire il villaggio !
"[...] si sono accodati diversi mezzi d’informazione, che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini dei monaci soldati; quelli che, nella prima crociata del 1096, arrivarono a Gerusalemme cacciando i musulmani".
Nessuno dei Bambascioni ovviamente s’è chiesto che cazzo ci stessero facendo loro, che avevano rotto i coglioni per centinaia d’anni, occupando con la forza delle armi una fascia che andava dal medio oriente a tutta l’Africa del nord fino alla Spagna.
Sapete a noi come ci ha smarronato gli zebedei la vostra mezzaluna, cari Bambaturchi, prima che toccasse ai vostri di prendere legnate, che si sa:
- «Chi l’ha fa, l’aspetti !»
Sulla ruota della vita oggi sei sopra, domani sotto.
Logica dei rimbamba, per la crocetta: "[...] è una forma di superiorità razzista di una religione".
Caro Barsia e Bambaturchi del branco, rispondo da Beppecrociato, con la mia di tromba:
- «PRRRRRRRRRrrrrrrrrrrrrrrrrrr»
E poi, impari, che da noi, alle squadre di calcio, le palle girano: non le rompono !!
Io, secondo me...11.12.2007
lunedì 10 dicembre 2007
BarbarIran
Una corda agganciata ad una gru;
all’altro capo, una barra orizzontale che tiene tre funi..."equivicine": al loro apice, un cappio;
a chiudere la cravatta, un bel fiocco, di quelli ben conosciuti ai marinai e al nostro Ministro degli Esteri, Baffin D’Alema che, sulla sua barchetta a vela, certamente è uso intrecciare nodi, compreso quello scorsoio.
Al tempo di mio nonno, si teneva a dondolare salami e polli ma, da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti e si è trovato comodo usare quella gruccia per appiccare anche abiti...ma con gli inquilini dentro !
Qualcosa di somigliante sono quei triangoli di legno o metallo, con ciondoli e pendenti: campanellini che, quanto sfiorati, lasciano allegri trilli, tintinnii e vibrazioni per tutta la casa.
Quelli di cui andrò a parlare, non trillano, e le vibrazioni sono spasmi d’agonia !
Per chi ha coraggio, stomaco, forza o voglia di guastarsi la giornata, si colleghi al sito:
http://www.al-ahwaz.com/english/main.php?file=main
Agli altri, racconterò il finale di una pellicola che - nel BarbarIran degli ayatollah e di Ahmadinejad - è replicata ormai fino alla nausea, peggio che il tenente Colombo !
In ordine d’apparizione: due giovani, ragazzi, calzoni scuri e camicia di un bianco sporco, fanno da contorno alla compagna che sta in mezzo;
lei: palandrana nera, chador sul viso, calzoni scuri, che sporgono da sotto la veste, e la catena alle caviglie.
Attorno, quello che sembra più una festa di paese, una sagra dove poi ti danno polenta e salamelle, più che il teatro di una barbarie: guardi le immagini scorrere e percepisci il rumoreggiare e la mimica di chi inveisce, schernisce e maledice, in direzione dei tre disgraziati.
Lentamente la gru inizia ad issare: i due ragazzi sembrano spirare velocemente, ma non per la donna;
il sospetto è che, per essere tale, paga la sua differenza anche in morte: il nodo deve essere stato sadicamente lavorato in modo tale da strozzare un poco per volta.
Lo sbattere freneticamente i piedi, quasi a smuover l’aria che manca, denuncia non solo volerla ammazzare, ma la ricerca della crudeltà estrema nel farlo.
Nessuna pietà per i nemici, rei di aver fatto volantinaggio: le fondamenta dello stato minate da...fogli di carta.
La ragazza era una studentessa, sposata...e INCINTA !
In offerta, come al supermercato: prendi due e paghi uno...
anzi, come donna, addirittura meno: in saldo perenne, VALE MEZZO !
Benvenuti nel BarbarIran.
Io, secondo me...10.12.2007
all’altro capo, una barra orizzontale che tiene tre funi..."equivicine": al loro apice, un cappio;
a chiudere la cravatta, un bel fiocco, di quelli ben conosciuti ai marinai e al nostro Ministro degli Esteri, Baffin D’Alema che, sulla sua barchetta a vela, certamente è uso intrecciare nodi, compreso quello scorsoio.
Al tempo di mio nonno, si teneva a dondolare salami e polli ma, da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti e si è trovato comodo usare quella gruccia per appiccare anche abiti...ma con gli inquilini dentro !
Qualcosa di somigliante sono quei triangoli di legno o metallo, con ciondoli e pendenti: campanellini che, quanto sfiorati, lasciano allegri trilli, tintinnii e vibrazioni per tutta la casa.
Quelli di cui andrò a parlare, non trillano, e le vibrazioni sono spasmi d’agonia !
Per chi ha coraggio, stomaco, forza o voglia di guastarsi la giornata, si colleghi al sito:
http://www.al-ahwaz.com/english/main.php?file=main
Agli altri, racconterò il finale di una pellicola che - nel BarbarIran degli ayatollah e di Ahmadinejad - è replicata ormai fino alla nausea, peggio che il tenente Colombo !
In ordine d’apparizione: due giovani, ragazzi, calzoni scuri e camicia di un bianco sporco, fanno da contorno alla compagna che sta in mezzo;
lei: palandrana nera, chador sul viso, calzoni scuri, che sporgono da sotto la veste, e la catena alle caviglie.
Attorno, quello che sembra più una festa di paese, una sagra dove poi ti danno polenta e salamelle, più che il teatro di una barbarie: guardi le immagini scorrere e percepisci il rumoreggiare e la mimica di chi inveisce, schernisce e maledice, in direzione dei tre disgraziati.
Lentamente la gru inizia ad issare: i due ragazzi sembrano spirare velocemente, ma non per la donna;
il sospetto è che, per essere tale, paga la sua differenza anche in morte: il nodo deve essere stato sadicamente lavorato in modo tale da strozzare un poco per volta.
Lo sbattere freneticamente i piedi, quasi a smuover l’aria che manca, denuncia non solo volerla ammazzare, ma la ricerca della crudeltà estrema nel farlo.
Nessuna pietà per i nemici, rei di aver fatto volantinaggio: le fondamenta dello stato minate da...fogli di carta.
La ragazza era una studentessa, sposata...e INCINTA !
In offerta, come al supermercato: prendi due e paghi uno...
anzi, come donna, addirittura meno: in saldo perenne, VALE MEZZO !
Benvenuti nel BarbarIran.
Io, secondo me...10.12.2007
giovedì 6 dicembre 2007
No Martini ? No party !
Quel di Gerusalemme contro il Papa di Roma.
Panni sporchi da lavare in famiglia, screzi da comari o acido fenico tra vecchi, che non si sopportano, magari da sempre ?
Badate, ho usato proprio quel corrosivo perché era inizialmente usato come deodorante e disinfettante per fogne e procura piaghe alle mani, a mò di stigmate.
Esattamente l’ambiente e le ferite che il "gerusalemita" cerca di creare all’altro.
Carlo non ama Joseph: probabilmente si crede meglio di quello, immeritatamente sprofondato sulla sedia di Pietro.
Martini non ha mai finito di tentare lo sgambetto al rivale, avvelenando ogni pozza che l’altro scoperchiava.
Il Carlo rintuzza il Beppe: Ratzi «non è biblista ma teologo»;
e con il pennino nell’acido smacchia, qua e là, giudicando e declassando il "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI, "pura meditazione spirituale".
Come si dice a Milano, «Ciapa su e porta a cà»: prendi e porta a casa, ingoia e taci.
Noi, che non siamo cesellatori di virgole, ma lettori di sciabola, abbozziamo, all’attacco di fioretto del Carlo Maria, cartuccia cardinalizia "Ink- jet", a getto d’inchiostro caustico.
Siamo di bocca buona e non abbiamo i sensi tanto sviluppati per capire differenza tra un capello e lo stesso, diviso in quattro.
Ma, in passato, una virgola faceva la differenza tra l’esser giudicato Santo o semplice carbonella, da bruciare sul rogo !
Anche oggi si rischia brutto che, tra i due litiganti, il terzo...muore.
Da "Nostra Aetate" ( Nel nostro tempo: Concilio Vaticano II, 28 ottobre 1965 ), relazioni con religioni non cristiane: gli ebrei sono "ancora" carissimi a Dio e da rispettare per "religiosa carità evangelica".
Giovanni Paolo II: «Chi incontra Gesù, incontra l'ebraismo»;
Benedetto aggiunge: «I doni di Dio sono irrevocabili».
Nessuna "Teologia della sostituzione": l'elezione di Israele agli occhi di Dio rimane primario.
"Ink- jet": «[...] avrebbero dovuto riconoscere il Messia [...] fine storica dell'ebraismo [...] decadenza dell'intera tradizione [...] superare le tradizioni religiose quando non più autentiche».
Sintesi: è scaduto il brevetto e ora siamo noi i depositari, l’edizione riveduta e corretta.
Maometto, arrivato in coda, aveva suggerito che l’ultimo era meglio dei primi: ne correggeva i refusi.
Vediamo: il pesce piccolo è mangiato dal medio, che è ingoiato dal grosso.
La morale ? Tra i litiganti, qualcuno muore;
per Israele: "No Martini ? No party !"
Io, secondo me...06.12.2007
Panni sporchi da lavare in famiglia, screzi da comari o acido fenico tra vecchi, che non si sopportano, magari da sempre ?
Badate, ho usato proprio quel corrosivo perché era inizialmente usato come deodorante e disinfettante per fogne e procura piaghe alle mani, a mò di stigmate.
Esattamente l’ambiente e le ferite che il "gerusalemita" cerca di creare all’altro.
Carlo non ama Joseph: probabilmente si crede meglio di quello, immeritatamente sprofondato sulla sedia di Pietro.
Martini non ha mai finito di tentare lo sgambetto al rivale, avvelenando ogni pozza che l’altro scoperchiava.
Il Carlo rintuzza il Beppe: Ratzi «non è biblista ma teologo»;
e con il pennino nell’acido smacchia, qua e là, giudicando e declassando il "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI, "pura meditazione spirituale".
Come si dice a Milano, «Ciapa su e porta a cà»: prendi e porta a casa, ingoia e taci.
Noi, che non siamo cesellatori di virgole, ma lettori di sciabola, abbozziamo, all’attacco di fioretto del Carlo Maria, cartuccia cardinalizia "Ink- jet", a getto d’inchiostro caustico.
Siamo di bocca buona e non abbiamo i sensi tanto sviluppati per capire differenza tra un capello e lo stesso, diviso in quattro.
Ma, in passato, una virgola faceva la differenza tra l’esser giudicato Santo o semplice carbonella, da bruciare sul rogo !
Anche oggi si rischia brutto che, tra i due litiganti, il terzo...muore.
Da "Nostra Aetate" ( Nel nostro tempo: Concilio Vaticano II, 28 ottobre 1965 ), relazioni con religioni non cristiane: gli ebrei sono "ancora" carissimi a Dio e da rispettare per "religiosa carità evangelica".
Giovanni Paolo II: «Chi incontra Gesù, incontra l'ebraismo»;
Benedetto aggiunge: «I doni di Dio sono irrevocabili».
Nessuna "Teologia della sostituzione": l'elezione di Israele agli occhi di Dio rimane primario.
"Ink- jet": «[...] avrebbero dovuto riconoscere il Messia [...] fine storica dell'ebraismo [...] decadenza dell'intera tradizione [...] superare le tradizioni religiose quando non più autentiche».
Sintesi: è scaduto il brevetto e ora siamo noi i depositari, l’edizione riveduta e corretta.
Maometto, arrivato in coda, aveva suggerito che l’ultimo era meglio dei primi: ne correggeva i refusi.
Vediamo: il pesce piccolo è mangiato dal medio, che è ingoiato dal grosso.
La morale ? Tra i litiganti, qualcuno muore;
per Israele: "No Martini ? No party !"
Io, secondo me...06.12.2007
Porta di servizio
In ogni modo ci distinguiamo, che la figura di pavidi e tremebondi, quando non incapaci, l’abbiamo cucita addosso.
I figli comandano in casa, spadroneggiano a scuola, bulli e bauscia per le strade, filmano la compagna che finisce sotto l’autobus o trombata tra i banchi, per inviare poi le immagini in rete, su YouTube;
incendiano, devastano, allagano, palpano il culo alla Prof, ballano sui banchi, bruciano i registri, prendono a sberle l’insegnante, sniffano nei bagni e - chi ce l’ha - la da via per una ricarica al telefonino, tanto...
"Una lavada, una sugada, e la par nanca adoperada"
che, tradotto dal dialetto meneghino, diventa
"Una lavata, un'asciugata e non sembra neanche adoperata".
la rumenta rumena trabocca: bastonati in casa loro, beccano la carota da noi;
gli Ultras, frange paramilitari in divisa sportiva, ammazzano e cacciano poliziotti e, nei tempi...morti, si smazzolano tra loro;
L’automobile diventa protagonista, che ormai falcia e taglia meglio di una trebbia:
tanti ne stiri sotto le gomme, tanti "Raccolta punti" fai, che, alla fine, ti pagano per l’affitto della tua faccia da pirla, a metterla sulla copertina di un libro, o a presentare marche d’orologi, calzoni, calzini, mutande o profumi;
la pubblicità non è più l’anima del commercio, ma a quello vende l’anima !
Forti con i deboli e deboli con i forti.
PREPOTENTI, politici o in graduati, mostrano la tessera, il pedigree della categoria, a giustificare d’aver preso strade contromano o abusato di parcheggi solo per invalidi;
viaggiano su aerei o autoambulanze per correre allo stadio o presenziare a trasmissioni televisive, ricercando la "Standing ovation", altrimenti se ne vanno, rancorosi e incazzuti;
Scaldasedie, che uno su tre si fa una canna;
e ignoranti, che tanti, troppi, sono usciti di classe con il "Sei politico", tanto caro e provvidenziale agli asini.
E pronti, a marciare a braccetto con i terroristi che, non si sa mai: se gli fai girare le palle, ti sparano pallettoni !
Forti con i deboli e deboli con i forti.
Il Dalai Lama, figura SPIRITUALE, uomo di PACE, rappresentante di un popolo e una terra OCCUPATA, entrerà da noi dalla porta di servizio, che altrimenti la Cina s’imbufalisce e ci bastona.
E già, ma noi siamo quelli della TOLLERANZA ZERO...
...con il Dalai Lama !
Per il resto, facciamo come la servitù: passiamo dalla porta di servizio !
Io, secondo me...06.12.2007
I figli comandano in casa, spadroneggiano a scuola, bulli e bauscia per le strade, filmano la compagna che finisce sotto l’autobus o trombata tra i banchi, per inviare poi le immagini in rete, su YouTube;
incendiano, devastano, allagano, palpano il culo alla Prof, ballano sui banchi, bruciano i registri, prendono a sberle l’insegnante, sniffano nei bagni e - chi ce l’ha - la da via per una ricarica al telefonino, tanto...
"Una lavada, una sugada, e la par nanca adoperada"
che, tradotto dal dialetto meneghino, diventa
"Una lavata, un'asciugata e non sembra neanche adoperata".
la rumenta rumena trabocca: bastonati in casa loro, beccano la carota da noi;
gli Ultras, frange paramilitari in divisa sportiva, ammazzano e cacciano poliziotti e, nei tempi...morti, si smazzolano tra loro;
L’automobile diventa protagonista, che ormai falcia e taglia meglio di una trebbia:
tanti ne stiri sotto le gomme, tanti "Raccolta punti" fai, che, alla fine, ti pagano per l’affitto della tua faccia da pirla, a metterla sulla copertina di un libro, o a presentare marche d’orologi, calzoni, calzini, mutande o profumi;
la pubblicità non è più l’anima del commercio, ma a quello vende l’anima !
Forti con i deboli e deboli con i forti.
PREPOTENTI, politici o in graduati, mostrano la tessera, il pedigree della categoria, a giustificare d’aver preso strade contromano o abusato di parcheggi solo per invalidi;
viaggiano su aerei o autoambulanze per correre allo stadio o presenziare a trasmissioni televisive, ricercando la "Standing ovation", altrimenti se ne vanno, rancorosi e incazzuti;
Scaldasedie, che uno su tre si fa una canna;
e ignoranti, che tanti, troppi, sono usciti di classe con il "Sei politico", tanto caro e provvidenziale agli asini.
E pronti, a marciare a braccetto con i terroristi che, non si sa mai: se gli fai girare le palle, ti sparano pallettoni !
Forti con i deboli e deboli con i forti.
Il Dalai Lama, figura SPIRITUALE, uomo di PACE, rappresentante di un popolo e una terra OCCUPATA, entrerà da noi dalla porta di servizio, che altrimenti la Cina s’imbufalisce e ci bastona.
E già, ma noi siamo quelli della TOLLERANZA ZERO...
...con il Dalai Lama !
Per il resto, facciamo come la servitù: passiamo dalla porta di servizio !
Io, secondo me...06.12.2007
mercoledì 5 dicembre 2007
Matti da LEGAre
Allora bastò il buon Alberto da Giussano e tanti Comuni incazzati, contro l'esercito invasore di Federico Barbarossa.
Il tedesco se n’andò, con le pive nel sacco, dopo aver preso legnate da orbi, in quel di Legnano,
Oggi, mancando la qualità, ci dobbiamo arrangiare con i surrogati, prodotti di ripiego per tempi grami.
Caricature.
Alberto aveva lo spadone; Umberto - il Bossi - "celodurista", sguaina qualcosa di meno imponente.
La Lega dei tempi nostri nacque con una testa e un cervello - il caro e compianto Gianfranco Miglio - che, prima ancora della morte fu messo da parte: restarono le interiora, che ora sono a pensare, usando pancia e il sotto...manganello, che con le camicie verdi e il Parlamento Padano temevo già ritornare la marcia su Roma.
Fortuna, ripeto, che sono caricature: da sole, sono a confermare il mai vecchio apologo di Menenio Agrippa, che convinse di guardare anche la foresta, oltre l’albero.
Le mani, che erano scese in sciopero, stanche di lavorare per lo stomaco, dovettero presto vedere l'intero sistema collassare.
Non bastano Masaniello e i suoi tromboni a sale in testa, che loro c’hanno solo...la coda.
Celodurista, convengo, ma sempre coda è.
Non che lui e i suoi siano completamente fuori strada, che nel tratteggio vanno bene: è nella conclusione del disegno che fanno scarabocchi.
Esiste un pericolo di prepotenza o preponderanza del fondamentalismo islamico, così come una delinquenza crudele e cruenta, ben definiti per matrice e provenienza;
anche se vige l’insegna fuori dei manicomi: "Non tutti lo sono, non tutti ci sono", il marcio è favorito da impotenza e incapacità politica, travestita con l’ipocrita alibi del "Volemose bene, semo italiani";
ma, seppure io sono dell’opinione di togliere al Luna Park, per portarlo in pratica, lo strumento del
"Calcioinculo", vorrei evitare di finire come le mani e lo stomaco, trombonando in ordine sparso e scadendo all’olio di ricino.
- «Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto ad un nostro cittadino !»
Quelli, caro Giorgio Bettio, consigliere leghista, scherzavano con dieci per uno, che la matematica diventò opinione.
A conti fatti, a fine guerra, ci si accorse che non usarono la carabina ma i pallettoni, mirando al bersaglio grosso, alla "dove cojo, cojo".
Piuttosto, sarebbe meglio:
- «Colpirne uno per EDUCARNE mille !»: è più "Soft"...
Già, dimenticavo: voi siete "Hard"...modello "Celoduro" !
Matti...matti da LEGAre !
Io, secondo me...05.12.2007
Il tedesco se n’andò, con le pive nel sacco, dopo aver preso legnate da orbi, in quel di Legnano,
Oggi, mancando la qualità, ci dobbiamo arrangiare con i surrogati, prodotti di ripiego per tempi grami.
Caricature.
Alberto aveva lo spadone; Umberto - il Bossi - "celodurista", sguaina qualcosa di meno imponente.
La Lega dei tempi nostri nacque con una testa e un cervello - il caro e compianto Gianfranco Miglio - che, prima ancora della morte fu messo da parte: restarono le interiora, che ora sono a pensare, usando pancia e il sotto...manganello, che con le camicie verdi e il Parlamento Padano temevo già ritornare la marcia su Roma.
Fortuna, ripeto, che sono caricature: da sole, sono a confermare il mai vecchio apologo di Menenio Agrippa, che convinse di guardare anche la foresta, oltre l’albero.
Le mani, che erano scese in sciopero, stanche di lavorare per lo stomaco, dovettero presto vedere l'intero sistema collassare.
Non bastano Masaniello e i suoi tromboni a sale in testa, che loro c’hanno solo...la coda.
Celodurista, convengo, ma sempre coda è.
Non che lui e i suoi siano completamente fuori strada, che nel tratteggio vanno bene: è nella conclusione del disegno che fanno scarabocchi.
Esiste un pericolo di prepotenza o preponderanza del fondamentalismo islamico, così come una delinquenza crudele e cruenta, ben definiti per matrice e provenienza;
anche se vige l’insegna fuori dei manicomi: "Non tutti lo sono, non tutti ci sono", il marcio è favorito da impotenza e incapacità politica, travestita con l’ipocrita alibi del "Volemose bene, semo italiani";
ma, seppure io sono dell’opinione di togliere al Luna Park, per portarlo in pratica, lo strumento del
"Calcioinculo", vorrei evitare di finire come le mani e lo stomaco, trombonando in ordine sparso e scadendo all’olio di ricino.
- «Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto ad un nostro cittadino !»
Quelli, caro Giorgio Bettio, consigliere leghista, scherzavano con dieci per uno, che la matematica diventò opinione.
A conti fatti, a fine guerra, ci si accorse che non usarono la carabina ma i pallettoni, mirando al bersaglio grosso, alla "dove cojo, cojo".
Piuttosto, sarebbe meglio:
- «Colpirne uno per EDUCARNE mille !»: è più "Soft"...
Già, dimenticavo: voi siete "Hard"...modello "Celoduro" !
Matti...matti da LEGAre !
Io, secondo me...05.12.2007
martedì 4 dicembre 2007
Barbaffino
Capucci ce l’ha;
non è tanto folta, ma quanto basta per essere riconosciuto dai simili: i "Barbudos" di Hamas.
Hilarion, vescovo melchita di Gerusalemme, si fece beccare mentre trasportava armi, ma se qualcuno avesse ben guardato chi porta sulla croce, appesa al collo, vedrebbe Che Guevara al posto di Gesù.
Melchita non è una malattia o uno stato patologico, ma indica la parte Cattolica di rito bizantino, che si rifà alla liturgia di San Giovanni Crisostomo ( parliamo del 500 - 600 d.C. ), vescovo di Antiochia.
Quello però non trattava armi, mentre il nostro "Rumi Kathuliki", sì.
"Cattolico romano", ma della "nuova Roma", come fu chiamata Costantinopoli, dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente.
Al nostro religioso serve la croce...da mettere sulla testa di quelli sottoterra, dopo che il suo apostolato armato è servito ai suoi compagni terroristi, cui passa le cartucce.
Pazienza;
non per nulla la saggezza popolare ammonisce: «L’abito non fa il monaco».
In questo periodo, sta passando il barbiere:
"Abu Mazen, avrebbe ordinato di radere la barba [...] un oltraggio per i fondamentalisti islamici di Hamas".
- «Tagliati i baffi e coltiva la barba», avrebbe detto Maometto.
Sembra che gli sbarbati si sentano come Sansone senza i capelli: uno straccio !
Nascosto dalla kefiah, ma tradito dagli stuzzicadenti sotto il naso, guarda chi c’è, a fianco del "Monacompagno":
Barbaffino !
Ecco l’assemblato, tra la barba di Capucci e il baffino del nostro "equivicino" ed "equivochino" ministro degli Esteri, Massimo D'Alema.
I due a lato, Hamas in mezzo.
Mi ricorda l’altro "Compagno": Oliviero Diliberto, Comunista, che è andato in Russia, a commemorare i novant’anni dell’altra dottrina assassina.
La mezzaluna come la falce; la scimitarra come il martello: il ComuNazIslam !
Barbaffino a legittimare entità come Hamas o Hezbollah, l’altro a baciare il lenzuolo, che avvolge l’ammuffita salma di Lenin !
Mi ricordano quei cosi con la pinna, che sentono il sangue a grande distanza,
solo che i nostri hanno...baffini, occhiali e barba !
Io, secondo me...05.12.2007
non è tanto folta, ma quanto basta per essere riconosciuto dai simili: i "Barbudos" di Hamas.
Hilarion, vescovo melchita di Gerusalemme, si fece beccare mentre trasportava armi, ma se qualcuno avesse ben guardato chi porta sulla croce, appesa al collo, vedrebbe Che Guevara al posto di Gesù.
Melchita non è una malattia o uno stato patologico, ma indica la parte Cattolica di rito bizantino, che si rifà alla liturgia di San Giovanni Crisostomo ( parliamo del 500 - 600 d.C. ), vescovo di Antiochia.
Quello però non trattava armi, mentre il nostro "Rumi Kathuliki", sì.
"Cattolico romano", ma della "nuova Roma", come fu chiamata Costantinopoli, dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente.
Al nostro religioso serve la croce...da mettere sulla testa di quelli sottoterra, dopo che il suo apostolato armato è servito ai suoi compagni terroristi, cui passa le cartucce.
Pazienza;
non per nulla la saggezza popolare ammonisce: «L’abito non fa il monaco».
In questo periodo, sta passando il barbiere:
"Abu Mazen, avrebbe ordinato di radere la barba [...] un oltraggio per i fondamentalisti islamici di Hamas".
- «Tagliati i baffi e coltiva la barba», avrebbe detto Maometto.
Sembra che gli sbarbati si sentano come Sansone senza i capelli: uno straccio !
Nascosto dalla kefiah, ma tradito dagli stuzzicadenti sotto il naso, guarda chi c’è, a fianco del "Monacompagno":
Barbaffino !
Ecco l’assemblato, tra la barba di Capucci e il baffino del nostro "equivicino" ed "equivochino" ministro degli Esteri, Massimo D'Alema.
I due a lato, Hamas in mezzo.
Mi ricorda l’altro "Compagno": Oliviero Diliberto, Comunista, che è andato in Russia, a commemorare i novant’anni dell’altra dottrina assassina.
La mezzaluna come la falce; la scimitarra come il martello: il ComuNazIslam !
Barbaffino a legittimare entità come Hamas o Hezbollah, l’altro a baciare il lenzuolo, che avvolge l’ammuffita salma di Lenin !
Mi ricordano quei cosi con la pinna, che sentono il sangue a grande distanza,
solo che i nostri hanno...baffini, occhiali e barba !
Io, secondo me...05.12.2007
Piccoli fiammiferai
Tutti ricorderanno la fiaba triste e malinconica de "La piccola fiammiferaia", novella strappalacrime di una bambina povera che, campando vendendo stecchini con lo zolfo, morì di stenti, perché nessuno li voleva.
Avesse trovato i tre pirletti di cui vado a parlare, qualche spicciolo l’avrebbe rimediato, che sicuramente una scatoletta di cerini sarebbe stata bene, aggiunta all’accendino con cui hanno cercato di fare un minimo di luce sulle tenebre della noia, il non sapere che cazzo altro fare !
"Tre ragazzini di 14, 15 e 16 anni, sono entrati, a notte fonda, nella scuola media Corrado Govoni di Copparo, nel Ferrarese e dato fuoco con l’accendino ad armadietti e carte geografiche, riprendendo il tutto con il cellulare".
Questa è solo l’ennesima di tante che l’hanno preceduta: in passato, altri hanno distrutto o allagato pari istituti.
E, per favore, non prendiamoci per i fondelli mettendo fette di salame sugli occhi: pochi ormai, di questi malati di tedio, hanno problemi tali da giustificare simili atti, se non per aver bruciato rapidamente il gusto del ricevere poco alla volta, che l’avere tutto e subito è come avere nulla:
perché, questo rimane: il resto di un vivere da cicale, dove si sono spesi tutte quelle monete chiamate emozioni.
La scena più penosa arriva dalle famiglie, ormai incapaci di controllare bullismo e prepotenza dei propri figli, che riempiono con simili atti il vuoto di genitori e scuola, che si sono dimessi dal proprio ruolo.
"I genitori all’inizio non volevano crederci: hanno difeso il figlio dicendo che non poteva essere lui";
dopo aver visto il filmato girato dai medesimi "bauscia", in pose plastiche su sfondo di frittura, hanno dovuto tirare fuori la testa dalla sabbia.
All’altra parte, nessun pentimento: "Ammesso la partecipazione al rogo, nessuna scusa: nessun rimorso, nessun segno di sentirsi colpevoli".
Forse ricordavano un titolo del buon Amadeus, non quello televisivo, ma Mozart, che compose un dramma giocoso: "Così fan tutte".
Ecco, giochiamo a bruciare la scuola, tanto...
...così fan tutti !
Se già adesso sono stanchi di vivere, cosa faranno da grandi, per avere altrettanti orgasmi emotivi ?
A proposito: nessuno di voi c’ha uno zolfanello ?
Io, secondo me...04.12.2007
Avesse trovato i tre pirletti di cui vado a parlare, qualche spicciolo l’avrebbe rimediato, che sicuramente una scatoletta di cerini sarebbe stata bene, aggiunta all’accendino con cui hanno cercato di fare un minimo di luce sulle tenebre della noia, il non sapere che cazzo altro fare !
"Tre ragazzini di 14, 15 e 16 anni, sono entrati, a notte fonda, nella scuola media Corrado Govoni di Copparo, nel Ferrarese e dato fuoco con l’accendino ad armadietti e carte geografiche, riprendendo il tutto con il cellulare".
Questa è solo l’ennesima di tante che l’hanno preceduta: in passato, altri hanno distrutto o allagato pari istituti.
E, per favore, non prendiamoci per i fondelli mettendo fette di salame sugli occhi: pochi ormai, di questi malati di tedio, hanno problemi tali da giustificare simili atti, se non per aver bruciato rapidamente il gusto del ricevere poco alla volta, che l’avere tutto e subito è come avere nulla:
perché, questo rimane: il resto di un vivere da cicale, dove si sono spesi tutte quelle monete chiamate emozioni.
La scena più penosa arriva dalle famiglie, ormai incapaci di controllare bullismo e prepotenza dei propri figli, che riempiono con simili atti il vuoto di genitori e scuola, che si sono dimessi dal proprio ruolo.
"I genitori all’inizio non volevano crederci: hanno difeso il figlio dicendo che non poteva essere lui";
dopo aver visto il filmato girato dai medesimi "bauscia", in pose plastiche su sfondo di frittura, hanno dovuto tirare fuori la testa dalla sabbia.
All’altra parte, nessun pentimento: "Ammesso la partecipazione al rogo, nessuna scusa: nessun rimorso, nessun segno di sentirsi colpevoli".
Forse ricordavano un titolo del buon Amadeus, non quello televisivo, ma Mozart, che compose un dramma giocoso: "Così fan tutte".
Ecco, giochiamo a bruciare la scuola, tanto...
...così fan tutti !
Se già adesso sono stanchi di vivere, cosa faranno da grandi, per avere altrettanti orgasmi emotivi ?
A proposito: nessuno di voi c’ha uno zolfanello ?
Io, secondo me...04.12.2007
giovedì 29 novembre 2007
Imbecillieue
Si, si, lo so: in francese imbecille si dice ''Imbécile'' e non ''Imbecillieue'' ma, nel mio caso, la massa di citrulli è geograficamente e mentalmente limitata in ''Banlieue'', periferia francese: la parte degradata, un concentrato di povertà, disoccupazione, discriminazione e malavita.
Qui decantano e si depositano gli sconfitti, ognuno con il proprio sacco di bile, composto da acida rabbia e voglia di vendicativa rivalsa.
L’astio è raccolto sulla capocchia di spillo, con cui fissano il bersaglio delle proprie freccette: il poliziotto, la legge, l’ordine pubblico e - peggio che peggio - l’autorità che, per questi sbandati corrisponde all’autoritarismo.
Voler etichettare e liquidare tutti con il termine di ''Racaille'' - gentaglia, teppa, canaglia - è sintesi crudele e ingiusta: anche tra disperati alberga spesso dignità e rassegnazione, che non per forza sfocia in violenza;
Ma, dove questa sbocca, non è mai spontanea, che certamente a grattare si trova sempre a chi giova, quelli che si fanno beccare con le gote gonfie, a soffiare sul fuoco.
È un tastare il polso, colpi d’aggiustamento, a studiare e capire dove poi colpire, quando si dovrà fare sul serio, quando mollare il guinzaglio.
Due casi, due casini, due pretesti, dei più improponibili;
il primo, nel 2005: due, che non erano mammolette, fuggono dalla polizia e, dove vanno a nascondersi ?
ma, santo cielo: in una cabina dell’alta tensione, dove sennò ?
Fine di una carriera...folgorante;
alla frittura qualcuno aggiunge la fiamma: giorni e giorni di disordini, danni a cose e persone, saccheggi e mandrie menate a far razzie e calpestare il calpestabile;
il secondo: due ''Imbecillieue'' rubano una moto da cross, tagliano un incrocio, senza dare la precedenza e si spiaccicano, come moschini...sul parabrezza di un’auto della gendarmeria.
Stop, Rewind...Play: scontri, disordini, bombe molotov, colpi d’arma da fuoco e una fucilata sugli agenti.
Questi terroristi-sparacchioni si, sono ''Racaille'';
da lavar via con la mitica Karcher, la macchina per pulire le strade !
No, gli ''Imbecillieue'' non hanno abbastanza cervello, a garantire autonomia: dietro la scimmia c’è l’organista, al di la dei burattini, un puparo.
Cerini, fiammiferi da esportazione: a quando l’Eurofiamma ?
Io, secondo me...03.12.2007
Qui decantano e si depositano gli sconfitti, ognuno con il proprio sacco di bile, composto da acida rabbia e voglia di vendicativa rivalsa.
L’astio è raccolto sulla capocchia di spillo, con cui fissano il bersaglio delle proprie freccette: il poliziotto, la legge, l’ordine pubblico e - peggio che peggio - l’autorità che, per questi sbandati corrisponde all’autoritarismo.
Voler etichettare e liquidare tutti con il termine di ''Racaille'' - gentaglia, teppa, canaglia - è sintesi crudele e ingiusta: anche tra disperati alberga spesso dignità e rassegnazione, che non per forza sfocia in violenza;
Ma, dove questa sbocca, non è mai spontanea, che certamente a grattare si trova sempre a chi giova, quelli che si fanno beccare con le gote gonfie, a soffiare sul fuoco.
È un tastare il polso, colpi d’aggiustamento, a studiare e capire dove poi colpire, quando si dovrà fare sul serio, quando mollare il guinzaglio.
Due casi, due casini, due pretesti, dei più improponibili;
il primo, nel 2005: due, che non erano mammolette, fuggono dalla polizia e, dove vanno a nascondersi ?
ma, santo cielo: in una cabina dell’alta tensione, dove sennò ?
Fine di una carriera...folgorante;
alla frittura qualcuno aggiunge la fiamma: giorni e giorni di disordini, danni a cose e persone, saccheggi e mandrie menate a far razzie e calpestare il calpestabile;
il secondo: due ''Imbecillieue'' rubano una moto da cross, tagliano un incrocio, senza dare la precedenza e si spiaccicano, come moschini...sul parabrezza di un’auto della gendarmeria.
Stop, Rewind...Play: scontri, disordini, bombe molotov, colpi d’arma da fuoco e una fucilata sugli agenti.
Questi terroristi-sparacchioni si, sono ''Racaille'';
da lavar via con la mitica Karcher, la macchina per pulire le strade !
No, gli ''Imbecillieue'' non hanno abbastanza cervello, a garantire autonomia: dietro la scimmia c’è l’organista, al di la dei burattini, un puparo.
Cerini, fiammiferi da esportazione: a quando l’Eurofiamma ?
Io, secondo me...03.12.2007
mercoledì 28 novembre 2007
La gramigna degli Sciacalli
In "Panni stretti" descrissi il prototipo, la sagoma di riferimento: nella fattispecie, Alessio Sundas;
Mi permetto un breve estratto:
"Una farfalla, simbolo di libertà, e il bel faccione beota in copertina...Et voilà !
Marco Ahmetovic, un fiasco di vino con tracce di sangue sul fondo, ubriacone con quattro tacche sullo sportello del furgone, dopo aver arrotato quattro ragazzi - ora agli arresti domiciliari, in un bel residence con vista panoramica - si becca pure 40 mila Euro per l’esclusiva sulla sua carcassa.
Alessio Sundas, uno dei tanti di tante agenzie, in cerca di sensazioni forti, orgasmiche e stimolazioni pruriginose, s’accaparra il diritto a mestare nel torbido, cercando di plasmare un personaggio, traendolo dalla melma che n’è brodo di coltura".
oggi, peggio !
"Il debutto di Marco Ahmetovic [...] sul sito d’aste e-Bay è cominciato [...] con la messa in vendita di un orologio a 159 euro, di cui il rumeno è il testimonial [...] seguirà un profumo e una linea di jeans".
Ora, mi dico: stiamo spugnando la feccia dalla Romania, uno spurgo di fetenzie, che scappano dal bastone alla carota;
il tam-tam si trasmette come un lampo, tra questi escrementi umani, che t’ammazzano con la stessa naturalezza con cui si macella il capretto a Pasqua.
- «In Italia, in Italia...ROMa o morte ! Dai, che è il paese di Bengodi, come quello dei Balocchi, di Pinocchio !»
Come Lanzichenecchi - fanteria mercenaria che mise la capitale a ferro e fuoco, nel lontano 1527, dopo aver fatto uguale nel percorrere la penisola - pure questi predano ma, a differenza di quelli, poi non se ne vanno.
Anche le cavallette, una volta devastato, d’abitudine passano oltre;
questi restano, radicano e soffocano, come l’edera che strozza i vicini.
ora poi, hanno avuto dimostrazione: accoppare paga...nel paese dei Balocchi, dove asini non diventano loro, ma siamo noi !
E, per favore, non ricominciamo con la tiritera del
- «Ma non sono tutti così...non bisogna fare di tutta l’erba un fascio»,
a far finta di non capire che parlo della gramigna !
Quella, per intenderci, che sbudella, al grido di:
- «NOI siamo noi, E GLI ALTRI...sono un cazzo !»
Io, secondo me...28.11.2007
Mi permetto un breve estratto:
"Una farfalla, simbolo di libertà, e il bel faccione beota in copertina...Et voilà !
Marco Ahmetovic, un fiasco di vino con tracce di sangue sul fondo, ubriacone con quattro tacche sullo sportello del furgone, dopo aver arrotato quattro ragazzi - ora agli arresti domiciliari, in un bel residence con vista panoramica - si becca pure 40 mila Euro per l’esclusiva sulla sua carcassa.
Alessio Sundas, uno dei tanti di tante agenzie, in cerca di sensazioni forti, orgasmiche e stimolazioni pruriginose, s’accaparra il diritto a mestare nel torbido, cercando di plasmare un personaggio, traendolo dalla melma che n’è brodo di coltura".
oggi, peggio !
"Il debutto di Marco Ahmetovic [...] sul sito d’aste e-Bay è cominciato [...] con la messa in vendita di un orologio a 159 euro, di cui il rumeno è il testimonial [...] seguirà un profumo e una linea di jeans".
Ora, mi dico: stiamo spugnando la feccia dalla Romania, uno spurgo di fetenzie, che scappano dal bastone alla carota;
il tam-tam si trasmette come un lampo, tra questi escrementi umani, che t’ammazzano con la stessa naturalezza con cui si macella il capretto a Pasqua.
- «In Italia, in Italia...ROMa o morte ! Dai, che è il paese di Bengodi, come quello dei Balocchi, di Pinocchio !»
Come Lanzichenecchi - fanteria mercenaria che mise la capitale a ferro e fuoco, nel lontano 1527, dopo aver fatto uguale nel percorrere la penisola - pure questi predano ma, a differenza di quelli, poi non se ne vanno.
Anche le cavallette, una volta devastato, d’abitudine passano oltre;
questi restano, radicano e soffocano, come l’edera che strozza i vicini.
ora poi, hanno avuto dimostrazione: accoppare paga...nel paese dei Balocchi, dove asini non diventano loro, ma siamo noi !
E, per favore, non ricominciamo con la tiritera del
- «Ma non sono tutti così...non bisogna fare di tutta l’erba un fascio»,
a far finta di non capire che parlo della gramigna !
Quella, per intenderci, che sbudella, al grido di:
- «NOI siamo noi, E GLI ALTRI...sono un cazzo !»
Io, secondo me...28.11.2007
Bin BeppAllamden
- «Hai visto dov’è la tovaglia, che devo apparecchiare ?» sento che chiede mia moglie.
Chiuso in bagno, davanti allo specchio, avvolgo quel tessuto a scacchi sulla testa;
con il carboncino disegno pilucchi sotto il naso e barbetta sulla mezzaluna del mento.
Rotondetto di fianchi, spelacchiato sulla fronte, naso adunco...
...cribbio: sembro proprio Yasser Arafat con l'inseparabile kefiah !
"[...] la sua cultura sarebbe impiegata molto meglio, non per far ridere quattro fanatici che vanno sul forum di Allam per farsi giornalmente la loro dose di rabbia antislamica".
Mi siedo sulla tazza e lego la cordicella dello sciacquone al collo;
prendo una lametta immacolata dalla confezione e l’avvicino al polso.
"[...] lei si ritiene un uomo di spirito e anche molto colto. Eppure ciò che scrive a getto continuo sul forum [...] è di una noiosità insopportabile. Nulla d’intelligente o stimolante arriva dai suoi scritti".
Comincio ad incidere il polso.
"[...] non fa che radicalizzare le posizioni [...] pensa che i fanatici stiano solo fra i musulmani ?".
Ussignur ! Sono un "Inkjet man" della parola e un Masaniello del popolaccio forcaiolo, e il mio scritto ha uno zampillo scolorito, privo d'ingegno e troppo acido !
M’infilo un pannolone a mò di museruola, per assorbire l’incontinenza.
"[...] sono stato ad ascoltare Allam e le garantisco che [...] il tasso di fanatismo era molto molto alto [...] uguale e contrario";
traduzione: speculare a chi si getta tra la folla spappolando innocenti, vecchi, donne e bambini !
- «...ma...ma...allora siamo dei "RESISTENTI" !»
Tolgo la catenella, cauterizzo l’incisione della lama sulla venuzza e ritorno alle abitudini:
non ho ancora finito di infilare lo stoppino nelle bottiglie di benzina e lavorare di mortaio, per impastare la polvere pirica con i chiodi.
Ci devono capire: siamo solo quattro fanatici di Bin Allam, e dobbiamo sopperire allo scarso numero con l’instancabilità nel lavoro;
Non raccoglierò il cerino dell'illuminazione, che mi ha passato l’amico critico;
capirete, in questo momento sono troppo infiammabile: sto lavorando in un ambiente pieno di...polvere.
E se uno striminzito numero di fanatici continuerà a ridere, nel leggermi, compatiteli:
c’è chi s’accontenta di poco...o di una pochezza.
Dal Corriere della Sera: "Bin BeppAllamden si è fatto saltare in aria: quattro gatti morti...dal ridere ! ".
Io, secondo me...28.11.2007
Chiuso in bagno, davanti allo specchio, avvolgo quel tessuto a scacchi sulla testa;
con il carboncino disegno pilucchi sotto il naso e barbetta sulla mezzaluna del mento.
Rotondetto di fianchi, spelacchiato sulla fronte, naso adunco...
...cribbio: sembro proprio Yasser Arafat con l'inseparabile kefiah !
"[...] la sua cultura sarebbe impiegata molto meglio, non per far ridere quattro fanatici che vanno sul forum di Allam per farsi giornalmente la loro dose di rabbia antislamica".
Mi siedo sulla tazza e lego la cordicella dello sciacquone al collo;
prendo una lametta immacolata dalla confezione e l’avvicino al polso.
"[...] lei si ritiene un uomo di spirito e anche molto colto. Eppure ciò che scrive a getto continuo sul forum [...] è di una noiosità insopportabile. Nulla d’intelligente o stimolante arriva dai suoi scritti".
Comincio ad incidere il polso.
"[...] non fa che radicalizzare le posizioni [...] pensa che i fanatici stiano solo fra i musulmani ?".
Ussignur ! Sono un "Inkjet man" della parola e un Masaniello del popolaccio forcaiolo, e il mio scritto ha uno zampillo scolorito, privo d'ingegno e troppo acido !
M’infilo un pannolone a mò di museruola, per assorbire l’incontinenza.
"[...] sono stato ad ascoltare Allam e le garantisco che [...] il tasso di fanatismo era molto molto alto [...] uguale e contrario";
traduzione: speculare a chi si getta tra la folla spappolando innocenti, vecchi, donne e bambini !
- «...ma...ma...allora siamo dei "RESISTENTI" !»
Tolgo la catenella, cauterizzo l’incisione della lama sulla venuzza e ritorno alle abitudini:
non ho ancora finito di infilare lo stoppino nelle bottiglie di benzina e lavorare di mortaio, per impastare la polvere pirica con i chiodi.
Ci devono capire: siamo solo quattro fanatici di Bin Allam, e dobbiamo sopperire allo scarso numero con l’instancabilità nel lavoro;
Non raccoglierò il cerino dell'illuminazione, che mi ha passato l’amico critico;
capirete, in questo momento sono troppo infiammabile: sto lavorando in un ambiente pieno di...polvere.
E se uno striminzito numero di fanatici continuerà a ridere, nel leggermi, compatiteli:
c’è chi s’accontenta di poco...o di una pochezza.
Dal Corriere della Sera: "Bin BeppAllamden si è fatto saltare in aria: quattro gatti morti...dal ridere ! ".
Io, secondo me...28.11.2007
martedì 27 novembre 2007
Sul filo di...Lama
Mai ho visto un uomo di pace che, sparpagliando solo quella, procura panico, solo ad apparire.
M’aspetterei questo alla vista di Ahmadinejad: piccolo, brutto e peloso;
di Bin Laden, che pare l’antenna del parafulmine: solo l’idea d’esserci vicino ti senti bruciare.
Brutte facce e tipi truci ce ne sono a bizzeffe, che ti aspettano dietro l’angolo della strada o ti entrano in casa e ti massacrano, solo perché pensano di cavare soldi strizzandoti.
Ma lui no, porca puttana !
E mi scuso con l’animale e la signora in questione che, l’un per l’altro, ci dà il meglio.
Il Dalai Lama è una figura spirituale, che non reclama la libertà di un popolo e una terra, occupata da un invasore, mettendo bombe a destra e manca !
Con il suo nomadismo forzato - che una casa l’aveva, prima che qualcuno, più grosso, lo gettasse in mezzo alla strada - afferma le proprie sacrosante ragioni, sostenute dalla non violenza e rivendicando una giustizia che è limpida per tutti, meno che per quelli del: "Essere forte con i deboli e deboli con i forti".
- «Presente: eccoci, siamo noi !»
Una massa consistente e tremebonda, a metà tra la gelatina e un budino, alza la mano vigliacca, a dire che no, non vogliamo grane: Dalai Lama, ti preghiamo di stare fuori dal nostro pollaio, che il nostro gallo mostra superbo ventaglio di penne e colori - tutti quelli...dell’arcobaleno - ma i cinesi, il pollo, lo cucinano con le mandorle !
Si, è vero, pavoni fanno la ruota e mostrano baffino, ad accompagnare Hezbollah o a voler arrivare a patti con Hamas e Talebani, che di professione fanno i terroristi, ma bisogna capire: quelli usano le bombarde, se li contraddici.
Già abbiamo mostrato, in politica estera, di trattare a...novanta gradi: quando il console cinese c’ha tirato le orecchie, per come abbiamo maltrattato quattro limoni, che avevano tirato fuori bandiere come labari imperiali, per contestare un multa, a Milano, in via Paolo Sarpi.
- «Ti scongiuriamo: vai da un’altra parte, che così non sei più un problema nostro e la...padronCINA non ci mazzola ancora !»
Nella speranza che il Dalai non s’incazzi e diventi solo Lama che, si sa: sputa in faccia !
Io, secondo me...27.11.2007
M’aspetterei questo alla vista di Ahmadinejad: piccolo, brutto e peloso;
di Bin Laden, che pare l’antenna del parafulmine: solo l’idea d’esserci vicino ti senti bruciare.
Brutte facce e tipi truci ce ne sono a bizzeffe, che ti aspettano dietro l’angolo della strada o ti entrano in casa e ti massacrano, solo perché pensano di cavare soldi strizzandoti.
Ma lui no, porca puttana !
E mi scuso con l’animale e la signora in questione che, l’un per l’altro, ci dà il meglio.
Il Dalai Lama è una figura spirituale, che non reclama la libertà di un popolo e una terra, occupata da un invasore, mettendo bombe a destra e manca !
Con il suo nomadismo forzato - che una casa l’aveva, prima che qualcuno, più grosso, lo gettasse in mezzo alla strada - afferma le proprie sacrosante ragioni, sostenute dalla non violenza e rivendicando una giustizia che è limpida per tutti, meno che per quelli del: "Essere forte con i deboli e deboli con i forti".
- «Presente: eccoci, siamo noi !»
Una massa consistente e tremebonda, a metà tra la gelatina e un budino, alza la mano vigliacca, a dire che no, non vogliamo grane: Dalai Lama, ti preghiamo di stare fuori dal nostro pollaio, che il nostro gallo mostra superbo ventaglio di penne e colori - tutti quelli...dell’arcobaleno - ma i cinesi, il pollo, lo cucinano con le mandorle !
Si, è vero, pavoni fanno la ruota e mostrano baffino, ad accompagnare Hezbollah o a voler arrivare a patti con Hamas e Talebani, che di professione fanno i terroristi, ma bisogna capire: quelli usano le bombarde, se li contraddici.
Già abbiamo mostrato, in politica estera, di trattare a...novanta gradi: quando il console cinese c’ha tirato le orecchie, per come abbiamo maltrattato quattro limoni, che avevano tirato fuori bandiere come labari imperiali, per contestare un multa, a Milano, in via Paolo Sarpi.
- «Ti scongiuriamo: vai da un’altra parte, che così non sei più un problema nostro e la...padronCINA non ci mazzola ancora !»
Nella speranza che il Dalai non s’incazzi e diventi solo Lama che, si sa: sputa in faccia !
Io, secondo me...27.11.2007
HAMASsa di buoi
- «OOooooh...Uuuuuh, Iahùù...via, via...su, su, fuori !»
Incitati, escono, si appallottolano l’uno sull’altro, pestandosi i piedi e poi la "bovaride" s’avvia, obbediente.
- « Jussuf, guarda che quelli dalla tua parte sbandano e sono fuori asse».
Jussuf prontamente fa cadere il nodoso bastone sulle schiene anarchiche.
- « Alì, occhio a quelli, che vanno per farfalle !»
Alì incita i cani: questi azzannano le caviglie dei disordinati che, malconci, si rimettono in riga.
- «Hussein, ti sei ricordato di portare il materiale infiammabile per il focherello ?»
Hussein fruga nel corredo che ogni mandriano si porta appresso, per riscaldarsi nelle giornate buie.
- «Ce l’ho, ce l’ho...»
Intanto la massa, allevata e curata apposta per quei momenti, rassegnata al ruolo, zoccola nel luogo del raduno.
Ahmed Bahar guarda estatico quello sfoggio di quantità;
Mahmud a-Zahar fa un gesto imperioso verso Ismail Haniyeh, che si fa consegnare da Hussein le bandiere americane, i fantocci di Bush, fiammiferi e benzina, ed inizia l’abbruciatura.
Dai minareti delle moschee di Gaza - fregata a parenti serpenti - una cacofonia di voci gracchianti continua la tortura della goccia, a svuotare i cranioti d’ogni rimanenza di pensiero autonomo;
- «Questo matrimonio non s’ha da fare !» urlano imam, al pari di meri megafoni.
Mussab Sahid e Mohammed dirigono il proprio lotto di ranocchie, a gracidare il verbo inculcato:
- «Muoia Annapolis con tutti gli ebrei: la pace no, che noi poi come si campa ?»
Hanno tutti figliato come conigli, a fabbricare bombolone di carne trita: e mò, come cazzo si mantengono ?
- «Abbasso le zappe e i badili, che non c’hanno il grilletto e neppure i caricatori, e costa troppo fare i buchi per le sementi usando le raffiche dei mitra !»
Uno di quelli...spara un colpo di genio:
- «Perchè non mandiamo l’esubero di marmocchi in Afghanistan o in Iraq ? Ci penserà la "resistenza" a farli...brillare !»
Un altro vede la possibilità di prendere due piccioni con una fava:
- «Se usiamo i giornalisti che c’erano in Libano o quelli che sanno come fabbricare film-patacca, riusciamo pure a far dar la colpa ad americani o agli sporchi sionisti; che poi ci penseranno gli "Arcobalenati", gli sbandieratori-pollaioli occidentali, a battersi il petto, che sono masochisti perfetti !»
Cribbio, anche il popolo bue portato alla transumanza s’è accorto che non è solo !
- «HAMASsa di buoi di tutto il mondo, unitevi !»
Io, secondo me...27.11.2007
Incitati, escono, si appallottolano l’uno sull’altro, pestandosi i piedi e poi la "bovaride" s’avvia, obbediente.
- « Jussuf, guarda che quelli dalla tua parte sbandano e sono fuori asse».
Jussuf prontamente fa cadere il nodoso bastone sulle schiene anarchiche.
- « Alì, occhio a quelli, che vanno per farfalle !»
Alì incita i cani: questi azzannano le caviglie dei disordinati che, malconci, si rimettono in riga.
- «Hussein, ti sei ricordato di portare il materiale infiammabile per il focherello ?»
Hussein fruga nel corredo che ogni mandriano si porta appresso, per riscaldarsi nelle giornate buie.
- «Ce l’ho, ce l’ho...»
Intanto la massa, allevata e curata apposta per quei momenti, rassegnata al ruolo, zoccola nel luogo del raduno.
Ahmed Bahar guarda estatico quello sfoggio di quantità;
Mahmud a-Zahar fa un gesto imperioso verso Ismail Haniyeh, che si fa consegnare da Hussein le bandiere americane, i fantocci di Bush, fiammiferi e benzina, ed inizia l’abbruciatura.
Dai minareti delle moschee di Gaza - fregata a parenti serpenti - una cacofonia di voci gracchianti continua la tortura della goccia, a svuotare i cranioti d’ogni rimanenza di pensiero autonomo;
- «Questo matrimonio non s’ha da fare !» urlano imam, al pari di meri megafoni.
Mussab Sahid e Mohammed dirigono il proprio lotto di ranocchie, a gracidare il verbo inculcato:
- «Muoia Annapolis con tutti gli ebrei: la pace no, che noi poi come si campa ?»
Hanno tutti figliato come conigli, a fabbricare bombolone di carne trita: e mò, come cazzo si mantengono ?
- «Abbasso le zappe e i badili, che non c’hanno il grilletto e neppure i caricatori, e costa troppo fare i buchi per le sementi usando le raffiche dei mitra !»
Uno di quelli...spara un colpo di genio:
- «Perchè non mandiamo l’esubero di marmocchi in Afghanistan o in Iraq ? Ci penserà la "resistenza" a farli...brillare !»
Un altro vede la possibilità di prendere due piccioni con una fava:
- «Se usiamo i giornalisti che c’erano in Libano o quelli che sanno come fabbricare film-patacca, riusciamo pure a far dar la colpa ad americani o agli sporchi sionisti; che poi ci penseranno gli "Arcobalenati", gli sbandieratori-pollaioli occidentali, a battersi il petto, che sono masochisti perfetti !»
Cribbio, anche il popolo bue portato alla transumanza s’è accorto che non è solo !
- «HAMASsa di buoi di tutto il mondo, unitevi !»
Io, secondo me...27.11.2007
TELEMESsiA
Il tutto lo scrissi in quel 7 Novembre del 2005;
riprendo, rispolvero e riporto pari pari, senza aggiunte ne tagli, ripensamenti o correzioni.
Mi si permetta la legittima difesa, che di Telefesserie c'ho pieno le palle;
in special modo quando il prodotto si chiama Adriano Celentano, messia dell'ovvio, dello spessore della crosta di pane, che a crocefiggerlo bastano le puntine da disegno.
"Ti giuro, l’ho visto !".
"Ma dai ! Sicuramente t’è sembrato...tra il chiaro e lo scuro...magari una sagoma, una lama di luce".
"No ! Era proprio li, bello come un arcangelo; camminava serafico, maestoso...parlava, declamava. Un apparizione, un miracolo !".
Da allora, la voce s’è sparsa: ha raggiunto gli angoli più reconditi e nascosti.
La gente se n’esce dal buio della monotona letargia, dalla noia, dall’assuefazione alle cose e ai giorni, dalla rassegnazione: una scintilla nel fienile.
Si sentono urla e grida, magnificat e osanna: "Il Messia, finalmente !".
La Chiesa, l’ortodossia, ovviamente, smentisce: "Solo suggestione !".
La gente umile però non approva: sempre il divino ha parlato a loro, ai semplici.
Vedi Lourdes. Vedi Fatima. Vedi Medjugorje.
Ribatte il Vaticano: "Sì, ma in quei luoghi apparve la Madonna, non il Messia !".
Inutile. L’hanno visto in tanti, ed era proprio il Messia.
Appare a cadenze fisse: il Giovedi !
Io, eterno e scettico San Tommaso, mi aggrego alla fiumana di folla in pellegrinaggio.
Mi siedo, un piccolo sogghigno, diffidente, distaccato, una supponente accondiscendenza, come a dar credito ad un bambino che parla di Babbo Natale o della Befana.
La luce si fa soffusa; solo una piccola aureola luminosa si fissa sul terreno: disegna il centro d’attenzione e d’attrazione.
I padri mettono i figli più piccoli sulle spalle; le madri li tengono alti sulle braccia tese.
Chissà...magari il pargolo, vedendo il Maestro, ne uscirà trasfigurato !
S’ode uno scalpiccio...il brusio aumenta, l’adrenalina sale alle stelle.
Mi agito...nonostante sia blindato da una tenace e coriacea callosità, a difesa della razionalità, un poco mi sento coinvolto: per empatia parte della sudorazione e degli umori in essa contenuti, passa nel mio metabolismo.
Vedo...vedo...una piccola virgola di luce che scivola tra i pertugi dei pochi capelli che tentano di coprire la spaziosa fronte; anzi, la boccia di cristallo...la pelata, se chiamarla bisogna, con il suo nome !
Occhiali ?! Il Messia con gli occhiali ?? Boh ! Però...ripensandoci...fanno tanto di "intellighenzia" !
S’avvicina greve al tavolaccio, apre un librone ( che fa: l’appello ? ), lo richiude, rotea attorno allo scrittoio e comincia.
Sono lontano, la gente mormora, le prime parole mi sfuggono...poi, afferro: "[...] scomparizione delle Torri Gemelle; E, gli americani che fanno ? Costruiscono altri grattacieli !".
Brusio, borbottio poi rombo di tuono dalla folla indispettita, scandalizzata.
"Io, avrei costruito una fattoria, ci avrei messo dei contadini !".
Eccitato da quella "overdose" di sapienza, propongo: "E in Piazza San Pietro facciamo un Kolkoz, una bella fattoria collettiva !".
Mi guarda, sbatte gli occhi come sa fare solo Lui...come quelle bambole che lo fanno a seconda che le alzi in piedi o le corichi.
Dico, al vicino: "Ha guardato proprio me; mi ha guardato, capisci ?!".
Ormai disinibito, senza freni, proseguo, a ruota libera: "Al posto della torre Eiffel, una stazione eolica, invece della Statua della libertà, un cesso domotico, e...".
Ahi, ho toppato ! Atteggia le labbra a forma di "Cul de poulet" ( volgarmente: culo di pollo ).
Disapprova il mio zelo.
Come Togliatti, quando qualcuno si lasciava scappare dove avevano nascosto le armi, per la "rivolussione".
Mi rattrappisco, m’ingobbo, m’insacco e tendo alla "scomparizione".
Mi sento come Adamo quando, premendo il maniglione dell’uscita di sicurezza, se ne uscì, sfrattato, dal confortevole condominio. Allora, lasciò aperta la porta: assieme a lui seguirono anche gli animali.
Mi guardo indietro: loro no; sono rimasti dentro, orecchie a scodella e cervello al caffèlatte, ad intingere il biscotto dell’unto del Catodo !
Intanto, per me, la TELEMESsiA è finita.
Riceverò mai l’ambito premio PulitSCEM per questo articolo ?
Lo alzerei, orgoglioso, sopra la testa, alla ROCKYpolitik, gridando: "Adrianoooo! Adrianoooo!".
riprendo, rispolvero e riporto pari pari, senza aggiunte ne tagli, ripensamenti o correzioni.
Mi si permetta la legittima difesa, che di Telefesserie c'ho pieno le palle;
in special modo quando il prodotto si chiama Adriano Celentano, messia dell'ovvio, dello spessore della crosta di pane, che a crocefiggerlo bastano le puntine da disegno.
"Ti giuro, l’ho visto !".
"Ma dai ! Sicuramente t’è sembrato...tra il chiaro e lo scuro...magari una sagoma, una lama di luce".
"No ! Era proprio li, bello come un arcangelo; camminava serafico, maestoso...parlava, declamava. Un apparizione, un miracolo !".
Da allora, la voce s’è sparsa: ha raggiunto gli angoli più reconditi e nascosti.
La gente se n’esce dal buio della monotona letargia, dalla noia, dall’assuefazione alle cose e ai giorni, dalla rassegnazione: una scintilla nel fienile.
Si sentono urla e grida, magnificat e osanna: "Il Messia, finalmente !".
La Chiesa, l’ortodossia, ovviamente, smentisce: "Solo suggestione !".
La gente umile però non approva: sempre il divino ha parlato a loro, ai semplici.
Vedi Lourdes. Vedi Fatima. Vedi Medjugorje.
Ribatte il Vaticano: "Sì, ma in quei luoghi apparve la Madonna, non il Messia !".
Inutile. L’hanno visto in tanti, ed era proprio il Messia.
Appare a cadenze fisse: il Giovedi !
Io, eterno e scettico San Tommaso, mi aggrego alla fiumana di folla in pellegrinaggio.
Mi siedo, un piccolo sogghigno, diffidente, distaccato, una supponente accondiscendenza, come a dar credito ad un bambino che parla di Babbo Natale o della Befana.
La luce si fa soffusa; solo una piccola aureola luminosa si fissa sul terreno: disegna il centro d’attenzione e d’attrazione.
I padri mettono i figli più piccoli sulle spalle; le madri li tengono alti sulle braccia tese.
Chissà...magari il pargolo, vedendo il Maestro, ne uscirà trasfigurato !
S’ode uno scalpiccio...il brusio aumenta, l’adrenalina sale alle stelle.
Mi agito...nonostante sia blindato da una tenace e coriacea callosità, a difesa della razionalità, un poco mi sento coinvolto: per empatia parte della sudorazione e degli umori in essa contenuti, passa nel mio metabolismo.
Vedo...vedo...una piccola virgola di luce che scivola tra i pertugi dei pochi capelli che tentano di coprire la spaziosa fronte; anzi, la boccia di cristallo...la pelata, se chiamarla bisogna, con il suo nome !
Occhiali ?! Il Messia con gli occhiali ?? Boh ! Però...ripensandoci...fanno tanto di "intellighenzia" !
S’avvicina greve al tavolaccio, apre un librone ( che fa: l’appello ? ), lo richiude, rotea attorno allo scrittoio e comincia.
Sono lontano, la gente mormora, le prime parole mi sfuggono...poi, afferro: "[...] scomparizione delle Torri Gemelle; E, gli americani che fanno ? Costruiscono altri grattacieli !".
Brusio, borbottio poi rombo di tuono dalla folla indispettita, scandalizzata.
"Io, avrei costruito una fattoria, ci avrei messo dei contadini !".
Eccitato da quella "overdose" di sapienza, propongo: "E in Piazza San Pietro facciamo un Kolkoz, una bella fattoria collettiva !".
Mi guarda, sbatte gli occhi come sa fare solo Lui...come quelle bambole che lo fanno a seconda che le alzi in piedi o le corichi.
Dico, al vicino: "Ha guardato proprio me; mi ha guardato, capisci ?!".
Ormai disinibito, senza freni, proseguo, a ruota libera: "Al posto della torre Eiffel, una stazione eolica, invece della Statua della libertà, un cesso domotico, e...".
Ahi, ho toppato ! Atteggia le labbra a forma di "Cul de poulet" ( volgarmente: culo di pollo ).
Disapprova il mio zelo.
Come Togliatti, quando qualcuno si lasciava scappare dove avevano nascosto le armi, per la "rivolussione".
Mi rattrappisco, m’ingobbo, m’insacco e tendo alla "scomparizione".
Mi sento come Adamo quando, premendo il maniglione dell’uscita di sicurezza, se ne uscì, sfrattato, dal confortevole condominio. Allora, lasciò aperta la porta: assieme a lui seguirono anche gli animali.
Mi guardo indietro: loro no; sono rimasti dentro, orecchie a scodella e cervello al caffèlatte, ad intingere il biscotto dell’unto del Catodo !
Intanto, per me, la TELEMESsiA è finita.
Riceverò mai l’ambito premio PulitSCEM per questo articolo ?
Lo alzerei, orgoglioso, sopra la testa, alla ROCKYpolitik, gridando: "Adrianoooo! Adrianoooo!".
giovedì 22 novembre 2007
Braghettonislam
"Turchia, censurata Heidi: mutande coperte e velo [...] la signorina Rottermeier e la nonna di Clara portano l'hijab".
Neppure all’epoca dei Faraoni si arrivava ad "imballare" le mummie con così tanti strati di morbidezza.
Noi, per trovare lo stesso (de)grado e analogie, dobbiamo tornare in quel lontano 1564, con il biasimo per i nudi "scandalosi" del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, fatica del grande Michelangelo;
Fu Daniele da Volterra a coprire le pudende, con le famose braghe e perciò, il soprannome: "Braghettone".
"Coperti gli allegri mutandoni bianchi [...] la bambina delle Alpi dei cartoni animati realizzati in Giappone appare, nel libro pubblicato dalla casa editrice turca Karanfil, con il vestitino assai più lungo".
Bin islamBraghetton invece di forbici usa le sciabole: taglia, incolla usando cuciture islamizzate, invece delle occidentali, dalle maglie larghe.
Nelle illustrazioni turche l'istitutrice, signorina Rottermeier, che Heidi trova a Francoforte e la nonna della sua amica Clara, indossano "tensostrutture" e "tendoni" - "amate dai musulmani più osservanti" - al posto delle vaporose camicie ottocentesche.
Heidi, con "Alice nel paese delle meraviglie" e "Pinocchio", è tra i cento libri che il ministro della Cultura raccomanda per i bambini;
genitori e educatori li usano come guida e sono supporto didattico nelle scuole.
I giornali turchi sono insorti: "Ora i libri per bambini sono usati per fare propaganda al velo [...] s’insinua che non esiste altro modo di vivere se non quello indicato dall'islamismo ".
Questi "ritocchi" sono ad indicare una direttiva dall'alto, a dare impressione di un clima mutato, di un fondamentalismo strisciante e pronto ad approfittare d’ogni breccia nel muro.
Sette mesi fa, ad Istambul, un milione di persone scese in piazza per difendere la laicità dello Stato:
di rimando, il presidente Gul festeggiò la vittoria vicino alla moglie velata;
la signora Gul-Rottermeier vive...in tenda.
Turchia nella Comunità Eurabia: nel pollaio entreranno volpi o galline ?
Il "Braghettonislam" oggi c’infila il Burqa...domani, non oso pensare cos’altro ci metterà dentro !
Io, secondo me...22.11.2007
Neppure all’epoca dei Faraoni si arrivava ad "imballare" le mummie con così tanti strati di morbidezza.
Noi, per trovare lo stesso (de)grado e analogie, dobbiamo tornare in quel lontano 1564, con il biasimo per i nudi "scandalosi" del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, fatica del grande Michelangelo;
Fu Daniele da Volterra a coprire le pudende, con le famose braghe e perciò, il soprannome: "Braghettone".
"Coperti gli allegri mutandoni bianchi [...] la bambina delle Alpi dei cartoni animati realizzati in Giappone appare, nel libro pubblicato dalla casa editrice turca Karanfil, con il vestitino assai più lungo".
Bin islamBraghetton invece di forbici usa le sciabole: taglia, incolla usando cuciture islamizzate, invece delle occidentali, dalle maglie larghe.
Nelle illustrazioni turche l'istitutrice, signorina Rottermeier, che Heidi trova a Francoforte e la nonna della sua amica Clara, indossano "tensostrutture" e "tendoni" - "amate dai musulmani più osservanti" - al posto delle vaporose camicie ottocentesche.
Heidi, con "Alice nel paese delle meraviglie" e "Pinocchio", è tra i cento libri che il ministro della Cultura raccomanda per i bambini;
genitori e educatori li usano come guida e sono supporto didattico nelle scuole.
I giornali turchi sono insorti: "Ora i libri per bambini sono usati per fare propaganda al velo [...] s’insinua che non esiste altro modo di vivere se non quello indicato dall'islamismo ".
Questi "ritocchi" sono ad indicare una direttiva dall'alto, a dare impressione di un clima mutato, di un fondamentalismo strisciante e pronto ad approfittare d’ogni breccia nel muro.
Sette mesi fa, ad Istambul, un milione di persone scese in piazza per difendere la laicità dello Stato:
di rimando, il presidente Gul festeggiò la vittoria vicino alla moglie velata;
la signora Gul-Rottermeier vive...in tenda.
Turchia nella Comunità Eurabia: nel pollaio entreranno volpi o galline ?
Il "Braghettonislam" oggi c’infila il Burqa...domani, non oso pensare cos’altro ci metterà dentro !
Io, secondo me...22.11.2007
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