Bisogna misurare - e si trova - nel piccolo il grande;
per questo ne ho parlato e ritengo che Hamas e il suo Statuto è un assurdo, un illogico e un bisticcio in termini, perché contiene ed è contenuto, è parte e il tutto, cloaca massima di un Islam fanatico e fondamentalista, dedito e portatore di morte, un vicolo cieco - e pure sordo - dell'evoluzione, il perfetto "Diversamente abile", che si contempla allo specchio magnificando la propria deformità.
Non sono vittime, ma carnefici e, all'occasione, cannibali, pure e ben disposti ad accopparsi in casa, dove la propensione alla guerra è più forte del rispetto, finanche per il sangue del proprio sangue, che si sono massacrati pure in casa !
Tanto è il bisogno di sangue, che quel maledetto muro - che li divide provvidenzialmente dalle loro prede abituali - li fa ancora più imbestialire e impazzire, pari alla crisi d'astinenza di un drogato.
Maledetto fu il muro, e chi lo costruì.
Già dal lontano novembre 2006 si alzò il grido di dolore di Ramadan Abdallah Shalah, leader della Palestinian Islamic Jihad, la Jihad Islamica Palestinese:
- «La barriera di sicurezza israeliana tra Israele e Cisgiordania rappresenta un importante ostacolo all'attività dei gruppi terroristici»;
lo diceva con la naturalezza di chi si lamenta del picchetto contro i crumiri, che gli assassini erano semplici operai che andavano a timbrare il cartellino !
Rotto il giocattolo, eccoli con tanti disoccupati: plotoni di pirla pronti a farsi esplodere, che si ritrovano al bar sport o al cimitero degli elefanti, che assomigliano alle nostre osterie di una volta, dove frotte di vecchi si ritrovavano nell'attesa del trapasso, prendendosi ciucche colossali e smoccolando come ossessi, in un crescendo parossistico, a terminare in rissa, come tra coinquilini;
- «Dai, tanto per...ammazzare il tempo: facciamo il derby, Hamas-Al Fatah ? Chi perde si becca la...coppa del morto !»
Di recente, in un comizio a febbraio, il parlamentare di Hamas Fathi Hammad ha presentato tattiche, strategie e squadra:
- «[...] il popolo palestinese ha sviluppato proprie tecniche di morte [...] impresa nella quale eccellono le donne [...] gli anziani [...] e i bambini»: ottimo scudo, efficace linea di difesa !
Il programma ? Compreso in...scarne e scheletriche parole:
- «Noi desideriamo la morte, voi desiderate la vita».
Quanti problemi, quel maledetto muro: un vero "catenaccio", che gli sporchi ebrei praticano per bloccare e uccidere il gioco;
e poi, imbrogliano: hanno truccato il palmares, il riconoscimento delle...vittime riportate.
Hassan Nasrallah, allenatore d'altra mandria - gli squadristi-jihadisti sciiti libanesi, filo-iraniani, Hezbollah - reclama diritto a mettere in dubbio la Shoah, che...
- «[...] quando un gran pensatore si va avanti e solleva dubbi sull'Olocausto, è subito criticato. Noi condanniamo questo fatto».
Forte e sicuro, nella sua cultura in materia, maturata in notti insonni, sui fumetti e al cinema, come anni addietro
quando, nel concorso mondiale indetto a Teheran sulle migliori vignette che sbeffeggiano, minimizzano o negano la Shoah, vinse una vignetta, dove si vedeva una gru israeliana che allineava grandi blocchi di cemento, imprigionando la moschea di Al-Aqsa di Gerusalemme, mentre sul muro si disegna l'immagine del campo di sterminio di Auschwitz.
E l'ultima ?
"Gaza: una mostra per descrivere le sofferenze dei bambini nell'Olocausto":
una mostra che ritrae Israele mentre brucia bambini palestinesi, nel modellino di un forno crematorio, con tanto di svastica e stella di David, la vogliamo mettere ?
'Na figata pazzesca !
- «Israele può essere spazzato via», bofonchia Nasrallah;
Ma quel muro del cazzo...quanto rompe !
A tanto grido di dolore non poteva mancare risposta, da chi ha sempre servito e vissuto all'ombra di quella falce e martello, che tanti milioni di morti ha mietuto e schiacciato in novant'anni di scorrerie e scorribande, che ideologie pari hanno stessi vasi comunicanti, nel mondo del ComuNazIslam: Franco Turigliatto, leader di Sinistra critica.
Quelli come lui, di muri s'intendono, anche se sono passati da quello imponente, di Berlino, alla caricatura di quel di Padova che, con i Kompagni di merende ha eretto: misura precauzionale, che dentro ci stavano malavitosi e delinquenti.
Porca vacca ! Ma allora, perché non c'hai fatto sopra anche una colata di cemento, come sulla centrale nucleare esplosa a Chernobyl, culla dei tuoi padri dottrinali, che ci facevano la broda per far splendere il sol dell'avvenire ?!
MURIgliatto, ti dovevi chiamare, che derivi dalla scuola del silicone sigillante !
Il "Bostik" sapete dove stava di casa e cosa voleva sigillare, in questi ultimi giorni ?
In Piazza Castello, alla Fiera del Libro, a Torino, a caccia e cercar di cacciare la presenza israeliana, perché:
- «L'oppressione palestinese deve terminare, la politica israeliana non va incoraggiata in nessun modo».
L'hanno addestrato sin da cucciolo, facendogli annusare vestiti e sentire odore d'ebreo, come facevano con i Dobermann, nei campi di concentramento nazisti, che i suoi si chiamavano Gulag e, dei parenti cinesi, Laogai:
bolle d'accompagnamento diverse, per sigillo e causale, ma stessa fine, che tutta la "merce" finiva sottoterra.
Eccolo qui, ora, a difendere e affastellare legna, per quelli che non si fanno remore a dire che l'ebreo lo vogliono sempre costina al forno.
- «Israele può essere spazzato via», bofonchia Nasrallah;
- «Boicotta Israele, sostieni la Palestina» gli fa eco e complice il Murigliatto.
- «[...] il 2008 è l'anniversario dei sessant'anni dalla costituzione dello Stato d'Israele, ma anche l'anniversario dall'inizio della tragedia del popolo palestinese».
E che: per i tuoi novanta mica t'abbiamo spedito in Siberia !
Nel piccolo il grande;
nel fine, i simili.
Io, secondo me...31.03.2008
lunedì 31 marzo 2008
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