domenica 6 febbraio 2011

Burros(s)o

«Beppe, per il tuo bene: c'hai il colesterolo alto; evita il burro e preferisci l’olio. Extravergine!»

Guardo il mio dottore: lui rigido, la fronte corrugata, l'indice accusatore vibrante, l'indignazione che lo rende paonazzo; eppoi lo sguardo, l'occhio da pesce lesso, triste, alla "cane bastonato".
L'ho tradito, deluso, assassinando fiducia e aspettative che aveva per me;
io, umiliato, colmo di sensi di colpa, rassegnato, sconfitto: un condannato cui hanno appena comunicato nefasta sentenza, la speranza di una grazia ridotta al lumicino, a non dover mai dire...all'osso.
Lo specchio, crudele, impietoso, rimanda massa informe:
la pancetta che ballonzola, guanciotte ripiene come una quaglia, la pelata che luccica, il fiatone che rumoreggia come una marmitta bucata, le nuove scarpe senza stringa, a evitare faticosi piegamenti, il profilo a fiaschetto;
e il rischio più temuto: sempre da fiasco, ma in battaglia di letto.
A tanto abbattimento segue consolazione, ricordando articolo di datata rivista, ritrovo classico di sala d'attesa di medico.

«Noi eravamo sei, sette ragazze [...] tutti quanti insieme [...] toccarci. Lui [...] in una camera, dove c'è un lettino in cui fai i massaggi [...] ogni cinque minuti noi aprivamo la porta e consumavamo il rapporto sessuale.»

Chi parla è la Nadia Macrì, una delle "Magnifiche sette" che hanno superato il collaudo, la "prova su strada", promosse da "Escort" a carrozzata di classe superiore...di alto bordo, marchetta che ne innalza valore di mercato e tariffario;
il tutto, grazie ad un collaudatore d’eccezione: Silvio, il "Berlusca", un uomo di 74 anni, operato alla prostata per rimuovere un tumore ma, a compensare, con un frullatore al posto del tradizionale "Creapopoli", orbitante più di un trapano da dentista.
Semmai io possa nel confronto apparire, quanto quelle essere, volgare, al calor e colore vermiglio sento virare le guance, quando leggo il riportato di discorrere di tanta fauna.

«Qua io do la f*** e non ho un c****»

A uno che gli chiede prezzo invece, per avere quella e dare questo, trovare fodero per lo spadone, la bella risponde: «Ottocento!»
Al che, quello conta gli spicci e, sollevato, puntualizza:
«Per una notte?!»
Secca la risposta della bella per la bestia, il pezzente che vorrebbe toccare cielo con un dito:
«Noooo...al massimo, per un'oretta!»

Tanti lavoratori quella cifra la vedono in un mese;
lei, l’emancipata, prodotto della sinistra rivoluzione sessuale, imprenditrice di sé, fautrice de "L’utero è mio e lo gestisco io", all'asta la vende per un’ora.
Sfruttate...private della dignità?
Ma non si dicano minchiate!

Leggiamo il bilancio, partita doppia del dare-avere:
"Gennaio 9.580..febbraio 21.000...aprile 7.350".

Questa è una del branco, l'aristocrazia della professione, la casta delle elette, "er mejo" della piazza:
la Iris Berardi non viaggerà sui morbidi sedili della Ferrari, ma su altra comoda pelle, di non meno fortunata seduta.

Per "l’onor perduto", per la dignità di donna, per lo sfruttato d'immagine di femmina, violentata da vecchio satiro e porco, ecco l'urlo di dolore. Il manifesto della razza, figlie di quelle che predicavano la libertà sessuale, a far del proprio corpo i "cazzi propri", oggi voler far piazza e piazzata "perché la gente non ne può più, della mercificazione del corpo femminile!";
e, per una Lucrezia Lante della Rovere che s'incazza come una tigre, risponde una ormai spelacchiata pantera: quella di Goro, la Milva:

«Quelli che votano Berlusconi sono degli idioti: è un mostro e deve andarsene, con tutto il governo...a cominciare da quel porco di Letta!»
Ohibo! Madame la Marchesa: che dolce stil novo: alto e squillo, baritonale "DO" di...peto!
Complimenti alla mamma, che l'ha mandata a tanta raffinata...squola.
Che le è capitato: le è forse saltata la...Mosca al naso?
Senta, seppelliamo la falce di guerra: accetti il mio invito a cena, con musica e ballo finale;
Le preparerò un bel piatto di pasta...che so, farfalle, cannelloni...bigoli, ecco!
Bigoli con un filo d’olio.
Extravergine.
Ma no, crepi il colesterolo: un bel pezzo di burro;
e, per finire, un bel tango.

Ultimo tango ad Arcore!


Io, secondo me...06.02.2011