giovedì 26 aprile 2007
Il cimitero degli elefanti
Più che vinti ( chiusi nei "recinti" di una riserva indiana ), più che le cianfrusaglie di una soffitta ( piena di cose dimenticate ), ricordano un CIMITERO: quello mitico - e mai trovato - degli elefanti! Possenti e forti in gioventù, carichi d’anni e di ferite nella maturità, decadenti nella vecchiaia, a passo stanco avviati verso l’estremo luogo di ritrovo, l’ultimo giaciglio, L’INCENERITORE della MEMORIA! Così immagino sia per Marduk, Tiamat, Kung Kung, Nakhri, Mixcoatl,Viracocha, Quetzalcoatl,Susano, Amaterasu, Cenrab, Durga,Yhwh, Dagda, Widar, Talo, Evenor, Illapa, Khumbakarna, Rudra, Ravana; E dove mettiamo - in Australia, presso le etnie aborigene - Atnatu ( il "senza culo"...scusate, ma significa proprio questo! ). Andiamo avanti: Vesta e le sorelle Cerere ed Opi, Saturno, Giove e Giunone, Nettuno, Plutone e Glauce, Vulcano, Venere, Apollo, Atena, Mercurio...Odino, la dea Frigg, Bragi, maestro della poesia e Thor, dio del tuono. Eppoi Khnum, Neftis sorella di Seth, Iside e Osiride e le quattro divinità: Shu e Tefnut ( aria e fuoco ), Geb e Nut ( terra e cielo ); E ancora: Anubi, Maat, Athor...tutti "amici", tanti già ricordati in "Il peso della piuma". E Huitzilopochtli? Tezcatlipoca? Tonatiuh? Tota ( padre nostro ) e Totan ( madre nostra )? E Tonacatecutli e Tonacacihuatli ( rispettivamente signore e signora della nostra carne )? E Teteo Innán ( madre degli dei ), chiamata anche Tonantzin ( nostra piccola madre )? E Tlazolteotl ( dea dell’immondizia ), chiamata anche Tlaelquani ( divoratrice dello sporco )? Tranquilli, non sto biascicando il rosario ne delirando. Mi chiedo e chiedo: DOVE SONO ora tutti questi DEI?! Hanno dettato le leggi ai nostri antichi e bellicosi progenitori che, in NOME LORO, portarono - e tutt’oggi portano - ASSASSINII, MORTE e DISTRUZIONE. Come per gli dei nordici, tutti alfine DESTINATI ad ESSERE DISTRUTTI, nel giorno sacro di Ragnarock. L’UOMO li ha CREATI E l’uomo li ha CANCELLATI! Nazioni ed eserciti, l’uno contro gli altri, a cercar di sovrapporre, ad imporre, le proprie certezze al resto del mondo. Milioni di morti per nulla, vite spezzate, aggiogate, schiavizzate, per una religiosità "camaleontica": tante facce, tante fedi, altrettante arroganti verità. Spade e scudi, armature, scuri e martelli: abbandonati. Molliche di pane, la traccia di "Pollicino", la coda di un esercito sconfitto, in cammino verso il cimitero dei dimenticati, un’armata di "vecchi" signori in rotta verso Ragnarock, la grande discarica! Tra mille anni le "divinità" d’oggi avranno altri nomi, attributi e valenze ma, i soliti figli, i soliti miserabili schiavi, ad urlare sempre: "Dio lo vuole!" o "in nome di Dio!". Uno solo di questi sarà compagno per la...vita dell’uomo: si chiama MArte, ovvero MOrte! Stercuzio (il dio dei cessi) e Cloacina ( protettrice dei…servizi igienici): gli "architetti", a creare ambienti, spelonche e dimore di tanti falsi profeti - passati e a venire - a scavarne le tane. Da ciò che essi proteggono hanno avuto e avranno origine le nuove profezie! Che l’uomo viva per l’uomo, adorando Dio nel tabernacolo del proprio cuore. “Lui” saprà vivere anche senza eserciti, compiacendosi - finalmente - d’avere una figliolanza meno cretina!
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