giovedì 26 aprile 2007

Un sogno nel cassetto

Non deridetemi: se abbiamo raggiunto delle vette, dibattiamo e discettiamo, impariamo e ammaestriamo, è grazie a loro.
Abbiamo un debito di gratitudine, a dire: "Grazie per ciò che date !".
Originiamo da loro: tutti !
Parlo d’amici che ho avuto la fortuna di conoscere molto presto, nello (s)perduto tempo della mia infanzia: i libri.
Sono come le persone: li trovi, li frequenti, li studi, simpatizzi o no, li perdi e li ritrovi.
Nascono, come noi. Vivono e s’ammalano, come noi e, come noi, muoiono.
Come noi: s’offrono e...soffrono.
Taluni sono adorati, altri dimenticati o sono superati nel sapere; tanti anche bruciati. Proprio come noi.
Ma, la similitudine è massima su un carattere: invecchiano. Come noi.
Sono "vissuti": cambiano odore, si formano "orecchie", piegoline, corrugamenti;
eppoi, il colore: ingialliscono o percorrono tutta la scala dal nero al bianco...s’ingrigiscono, come i nostri capelli !
Se ti è particolarmente caro, è come un amico, fatto e sputato: si "consuma" con te, accompagnandoti per tutto l’arco dell’esistenza.
E ti danno tutto, finanche l’anima: sono il vestito dell’umanità !
Sono come Virgilio per Dante: ti raccontano storie affascinanti, ti trasportano nello spazio e nel tempo.
Meglio: in tutti gli universi paralleli e, i mondi di fiaba diventano realtà.
Sono macchine del tempo; ho visto la nascita dell’universo, la danza delle particelle, il sorgere delle prime forme di vita, sono fuggito davanti al passo del T-Rex, sono stato con i primi ominidi, ho visto il mio antenato alzarsi sulle gambe e camminare eretto, ho visto l’abbozzo della prima selce, la scoperta del fuoco, i primi agricoltori e allevatori, cellule di città e civiltà organizzate;
Quando voglio posso camminare con gli eserciti Assiri o Babilonesi, marciare con i Persiani, guardare la nascita dell’affascinante e raffinato regno d’Egitto, ammirare i costruttori delle piramidi e vedere la marcia d’Israele, navigare con i Fenici, visitare Sparta e Atene, seguire i primi vagiti eppoi la crescita di Roma, bivaccare con Annibale e attraversare con lui le Alpi, vedere crollare Cartagine ma, anche le mura dei Cesari, le orde dei barbari, l’oscurantismo, la paziente raccolta dei miseri brandelli della civiltà, salvata dai monaci, la rinascita.
In parallelo, la venuta, l’opera e la morte di un uomo chiamato Gesù e la trasformazione di pescatori in pietre portanti della Chiesa. Vedo Maometto e l’Islam, l’espansione e la contrazione di mondi. Ora gli Arabi, ora i Crociati, poi, il Saladino e ancora avanti fino a Lepanto e su, su, a seguire la Storia.
Con la nostra macchina del tempo, siamo, stiamo, ci disponiamo dove ci pare.
Virgilio - il libro - ci accompagna: dall’Inferno al Purgatorio sino in Paradiso !
Il film della vita è nelle mie mani: svolgo la pellicola, avanzo, arretro, rallento ed accelero.
Sono Maestro e Scolaro, Duce, Imperatore, Re e Faraone, Tiranno e Santo, martire e finanche boia.
Dialogo con Platone, Socrate, con Salomone, Dario o Ramesse, Einstein e quanti voglio.
Perché, col libro, io sono – quasi - un dio: onnisciente, onnipresente, onnipotente.
Tutti lo sono: seppur ciechi o sordi, storpi o rovinati nel corpo, tutti possono entrare in mondi dove sono dei.
Eppure, come per i vecchi, anche gli amici possono essere lasciati soli, emarginati, ignorati o dimenticati...
a rimaner un sogno nel cassetto !

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