È il giorno più bello della vita, da non consumare, come per la prima notte di nozze;
nel nostro caso, la luna più che di miele sarà di fiele, perché sei un calice amaro per quel che ti porti dentro, ampolla di sangue infetto !
Lo sai - lo sa la tua donna - d’essere avvelenato e possibile agente tossico per altri, ma vi guardate negli occhi e decidete che, no, non vi frega per nulla: muoia Sansone con tutti !
Affetto da una gravissima forma di tubercolosi, la XDR TB, ostica ai farmaci, molto contagiosa e potenzialmente letale, ecco...un americano a Parigi, prima tappa e porta d’accesso per l'Europa.
Giusto per seguirne traccia, eccolo: imperterrito e noncurante - portatore di carcassa ammorbata - toccare e sostare a Roma;
segnalato, avvisato e braccato, decide di varcare il confine, raggiungere Praga, salire su un volo per la città canadese di Montreal e dirigersi, gioiosamente appagato, verso casa.
Indifferente, al massimo del menefreghismo, totalmente immerso in beata e beota incoscienza, ha terminato senza esitare ciò che s’era prefissato di fare.
Per tacitare la coscienza, sporca quanto lo scafo e la botticella di sangue che ha menato in giro, con finta ingenuità commenta: "Sapevo di essere ammalato [..] ma non di essere un pericolo per la vita di chi incontravo sul mio cammino".
E già: chi gli diagnosticò la trasformazione in treno di batteri aveva dimenticato di spiegare quanto fossero salutari al prossimo !
Magari gli avevano pure prescritto di purificarsi e disintossicarsi, alle Terme Romane !
"Eravamo seduti nella nostra stanza d’albergo in Italia [..] in luna di miele e la polizia sarebbe venuta a cercarci qualche ora dopo";
La domanda sorge spontanea: perchè fuggire ?
Al quotidiano di casa racconta: "[..] ho avuto paura di consegnarmi alle autorità sanitarie italiane [..] cure sbagliate e inadeguate da parte di medici senza esperienza avrebbero segnato il mio destino".
Bene: ha preferito marchiare quello degli altri.
Speriamo che, per intervento della provvidenza o botta di culo, nessun resti con il cerino - la vita sua - che si sta spegnendo fra le mani, e che quel gran pirla d’americano sia isolato in quarantena, non di giorni ma d’anni !
Il ciondolone "iuessei" è stato incosciente e scriteriato, imprudente e senza giudizio, ma solo motivato da cretinaggine, acquisita e fissata da patrimonio genetico: con lui si è giocato a rincorrersi, ma non aveva agito con intento di celarsi, tanto è vero che, dopo breve gioco a rimpiattino, l’hanno raccattato e blindato.
Non si era nascosto ne mimetizzato, non ha cercato ombra: ha tanto camminato, quanta inefficienza e puerile organizzazione hanno permesso.
Se tanto è riuscito allo sprovveduto dilettante, cosa farebbe un Kamicazzo, che al posto del tritolo alla cintura portasse una carica virulenta volutamente dentro di sé ?
Quanta più strada avrebbe fatto, e quanti più sfortunati avrebbe infettato ?
E certamente s’imbottirebbe le interiora d’agenti aggressivi più scattanti, ma lenti nel manifestarsi, a dar modo di bollare quante più carni possibili, in un gioco di rimbalzo che porterebbe al crollo o al collasso le strutture sanitarie e, per effetto domino, la struttura sociale di un sistema, complesso, connesso e interdipendente come il nostro.
In poche ore s’arriva da un polo all’altro e il giro del mondo si fa, come attorno alla cerchia di casa.
Un terrorismo ormai distribuito, che è coprente come la ragnatela, su vecchi mobili lasciati a sé, avrebbe buon gioco a dare una spallata dirompente e devastante ai nostri castelli di carte.
Dio non voglia - ed io prego - che mai mi sia concesso dono di preveggenza !
giovedì 31 maggio 2007
Il tempo del cane
Sono caduto ancora; capita, a noi del Parkinson.
Conto 77 primavere, ma il mio è il tempo del cane: ogni anno moltiplica la mia fragilità per sette !
Sorridi eh ? Ti stai chiedendo se mai arriverai alla mia età: te lo auguro, ma non in un modo come il mio.
Quali sono i tuoi traguardi ?
Il lavoro..una ragazza, la famiglia, i figli..una bella casa, le vacanze ?
Io ne ho uno solo: il bagno.
Tu arriverai; io, quasi mai: tutto finisce nel pannolone.
No, non essere imbarazzato: ti capisco;
da fastidio parlare di pipì, sentire il puzzo di vecchio...di sudore e orina.
Il primo è causato dalla chimica delle tante pastiglie ( ben 14, quotidiane ! );
per la seconda, è il diuretico: la conseguenza propria della malattia m’impedisce il regolare camminare, con ritenzione di liquidi che si depositano e trasformano i piedi in zampe d’elefante.
Sgonfio questi e si riempie la vescica.
Una delle maledizioni del signor Parkinson è il blocco temporaneo: ti incolla, per un tempo che pare eterno, al pavimento, e tanto basta a far tutto addosso.
Cambiarsi o vestirsi è quasi impossibile, in tempo utile: sono pronto ad uscire quando è ora di mettere il pigiama !
Ho la fortuna d’avere ancora vicino la mia compagna: senza di lei non riuscirei mai a portare a termine tante azioni, per i più ritenute "normali" .
È un donnino di 40 chili: l’ultima visita ha diagnosticato uno scheletro più fragile di un grissino, tanto è povero di calcio.
Lapidario il giudizio: "Signora, se si rompe qualcosa, si sogni che possa mai riaggiustarsi !".
Divieto assoluto di sollevare o spostare quanto è più pesante di una busta, ed io - peso morto, come si suole dire - sarei per lei un rischio, e noi del Parkinson siamo per terra facilmente.
Ho provato a far domanda per avere l’indennità d’accompagnamento, un aiuto all'assistenza.
Mi presento alla commissione di "Dottoroni", all’ufficio invalidi civili del mio paese, famoso perché un tempo vi si organizzavano le corse degli asini: oggi non corrono più...
Loro sanno: hanno studiato.
"L’esito dell’accertamento non da diritto alla concessione di benefici economici".
Scopro - dovrei essere felice - d’avere "solo" un Parkinson di grado medio..che non da diritto a concessione di benefici..loro sanno: hanno studiato.
"[..] non soddisfatto del giudizio [..] presentare ricorso [..] entro sei mesi".
Mio genero, malfidente per natura e uccellaccio del malaugurio per vocazione, me l’aveva anticipato:
"Guarda che al primo giro di giostra ti lasciano a terra: tra una cosa e l’altra, ti fanno ballare almeno per un annetto, e sai quante palanche risparmia il servizio sanitario nel bocciare alla prima i tanti come te, sperando che restiate secchi prima del ricorso, alleviando sofferenze d’asfittiche casse, disastrate da decenni di razzie in dispensa, ad ingrassare ingranaggi e pance loro e tappare buchi d'incapaci gestori !".
È un bravo ragazzo mio genero, ma come vive male, sempre sospettoso..loro sanno: hanno studiato.
"Guarda che il Parkinson, a confronto, ha più misericordia !".
Mamma mia: il figlio acquisito s’è proprio imbufalito: ma è giovane, ancora incendiario e non pompiere !
...loro sanno: hanno studiato...
Sanno che il mio è il tempo del cane, e magari al secondo tentativo andrà meglio...se il buon Dio non chiamerà all’appello !!
...
quel "genero imbufalito" sono io, Beppe Fontana - siamo noi - a dar voce a quelli che, umiliati e ammutoliti, sono "tare" di bilancio per amministratori usi a fan quadrare conti scaricando il..passivo, ad applicare miserabile e prepotente opportunismo !
E scusate l’arrabbiatura, ma simili parassiti li appiccherei in cantina: per i piedi, come salami !
Conto 77 primavere, ma il mio è il tempo del cane: ogni anno moltiplica la mia fragilità per sette !
Sorridi eh ? Ti stai chiedendo se mai arriverai alla mia età: te lo auguro, ma non in un modo come il mio.
Quali sono i tuoi traguardi ?
Il lavoro..una ragazza, la famiglia, i figli..una bella casa, le vacanze ?
Io ne ho uno solo: il bagno.
Tu arriverai; io, quasi mai: tutto finisce nel pannolone.
No, non essere imbarazzato: ti capisco;
da fastidio parlare di pipì, sentire il puzzo di vecchio...di sudore e orina.
Il primo è causato dalla chimica delle tante pastiglie ( ben 14, quotidiane ! );
per la seconda, è il diuretico: la conseguenza propria della malattia m’impedisce il regolare camminare, con ritenzione di liquidi che si depositano e trasformano i piedi in zampe d’elefante.
Sgonfio questi e si riempie la vescica.
Una delle maledizioni del signor Parkinson è il blocco temporaneo: ti incolla, per un tempo che pare eterno, al pavimento, e tanto basta a far tutto addosso.
Cambiarsi o vestirsi è quasi impossibile, in tempo utile: sono pronto ad uscire quando è ora di mettere il pigiama !
Ho la fortuna d’avere ancora vicino la mia compagna: senza di lei non riuscirei mai a portare a termine tante azioni, per i più ritenute "normali" .
È un donnino di 40 chili: l’ultima visita ha diagnosticato uno scheletro più fragile di un grissino, tanto è povero di calcio.
Lapidario il giudizio: "Signora, se si rompe qualcosa, si sogni che possa mai riaggiustarsi !".
Divieto assoluto di sollevare o spostare quanto è più pesante di una busta, ed io - peso morto, come si suole dire - sarei per lei un rischio, e noi del Parkinson siamo per terra facilmente.
Ho provato a far domanda per avere l’indennità d’accompagnamento, un aiuto all'assistenza.
Mi presento alla commissione di "Dottoroni", all’ufficio invalidi civili del mio paese, famoso perché un tempo vi si organizzavano le corse degli asini: oggi non corrono più...
Loro sanno: hanno studiato.
"L’esito dell’accertamento non da diritto alla concessione di benefici economici".
Scopro - dovrei essere felice - d’avere "solo" un Parkinson di grado medio..che non da diritto a concessione di benefici..loro sanno: hanno studiato.
"[..] non soddisfatto del giudizio [..] presentare ricorso [..] entro sei mesi".
Mio genero, malfidente per natura e uccellaccio del malaugurio per vocazione, me l’aveva anticipato:
"Guarda che al primo giro di giostra ti lasciano a terra: tra una cosa e l’altra, ti fanno ballare almeno per un annetto, e sai quante palanche risparmia il servizio sanitario nel bocciare alla prima i tanti come te, sperando che restiate secchi prima del ricorso, alleviando sofferenze d’asfittiche casse, disastrate da decenni di razzie in dispensa, ad ingrassare ingranaggi e pance loro e tappare buchi d'incapaci gestori !".
È un bravo ragazzo mio genero, ma come vive male, sempre sospettoso..loro sanno: hanno studiato.
"Guarda che il Parkinson, a confronto, ha più misericordia !".
Mamma mia: il figlio acquisito s’è proprio imbufalito: ma è giovane, ancora incendiario e non pompiere !
...loro sanno: hanno studiato...
Sanno che il mio è il tempo del cane, e magari al secondo tentativo andrà meglio...se il buon Dio non chiamerà all’appello !!
...
quel "genero imbufalito" sono io, Beppe Fontana - siamo noi - a dar voce a quelli che, umiliati e ammutoliti, sono "tare" di bilancio per amministratori usi a fan quadrare conti scaricando il..passivo, ad applicare miserabile e prepotente opportunismo !
E scusate l’arrabbiatura, ma simili parassiti li appiccherei in cantina: per i piedi, come salami !
martedì 29 maggio 2007
La...Mosca al naso
Che fuori dell’Italia le regole sono diverse devono averlo capito da subito, appena gli hanno disegnato le orbite come quelle del Panda.
Occhi neri e gonfi, non per la commozione o per mancanza di sonno, ma grazie all’effetto sganassone, che ha spento luce e lume d’ogni ragione !
Abituati alle sfilate da paesello, liberi di dir peste e corna del Papa, tonache e porporati, pretendere più che chiedere, demonizzare avversari ed ottenere spazio e visibilità - anche da chi, fino a ieri, li prendeva per il fondoschiena - ormai abituati ad esser lisciati nella direzione del pelo, da consumati leccaculo di professione, hanno dovuto tenere, più che lingua...denti in bocca.
Brutto risveglio, per chi credeva che tutto il mondo fosse paese !
Certo: ai "compagni", quando salta la..Mosca al naso, tirano di quelle nespole da svitare il filetto del collo !
"Durante la manifestazione in favore del gay pride un gruppo di nazionalisti ha picchiato violentemente i radicali".
Boia, che palate !
Sembravano mulini, tanto partivano bordate che spostavano solo con l’aria che muovevano !
Giusto anche per dar d’intendere cosa pensavano dei nostri i padroni di casa "[..] l'intervento della polizia che anziché difendere le persone aggredite ha provveduto ad arrestare l’europarlamentare Marco Cappato e il funzionario del gruppo dei Liberali al Parlamento europeo e militante dei Radicali, Ottavio Marzocchi".
Oltre il danno, la beffa "[..] con l’accusa formale di aver attraversato la strada dove non si poteva" !
Peggio di Napoleone: "[..] davanti alla sede ufficiale del sindaco di Mosca sono stati aggrediti e malmenati da gruppi di naziskin, e poi dalla polizia che li ha arrestati".
Non c’è che dire: quei...gay ragazzi gli stavano proprio sulle balle !
"[..] volevano consegnare, spiegano i radicali, una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani, dopo che era stato VIETATO il Gay pride".
E sì, cari miei: la prossima volta protestate per corrispondenza o a distanza, sotto le protettrici ali di mammà italiota.
Che se voi avete dei diritti, pure loro ce li hanno, in casa propria: quello di non gradire, ritenervi invasori ed invasivi !
È ben diverso sbraitare stando a debita distanza piuttosto che camminare sui calli altrui.
Lo stesso vorrei vedere chi protesta contro la pena di morte, torture o altro: andassero direttamente in Cina, piuttosto che in Iran, e sicuramente ci torneranno in scatola di montaggio !
Ritornando a noi: "[..] mentre era distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova e poi a picchiare".
La parola VIETATO, per loro, ha un senso preciso, ben diverso dalla pulcinesca "tolleranza zero" tanto sbraitata e mai attuata di casa nostra !
Luxuria ha realizzato: "[..] c'è stata la pressione del sindaco per spaventarci e per non far avere luogo alla manifestazione".
Forse che la diffida, il divieto era stato scritto solo in russo ?
Vietato: non s’ha da fare ! Nisba, niet !
"[..] preannuncio un'interrogazione parlamentare";
Bravi, tornate sui banchi di scuola e che l’interrogazione sia con voi.
E state accorti, a non tornare, ad avere...la mosca, più che al naso, sul contorno occhi !
Occhi neri e gonfi, non per la commozione o per mancanza di sonno, ma grazie all’effetto sganassone, che ha spento luce e lume d’ogni ragione !
Abituati alle sfilate da paesello, liberi di dir peste e corna del Papa, tonache e porporati, pretendere più che chiedere, demonizzare avversari ed ottenere spazio e visibilità - anche da chi, fino a ieri, li prendeva per il fondoschiena - ormai abituati ad esser lisciati nella direzione del pelo, da consumati leccaculo di professione, hanno dovuto tenere, più che lingua...denti in bocca.
Brutto risveglio, per chi credeva che tutto il mondo fosse paese !
Certo: ai "compagni", quando salta la..Mosca al naso, tirano di quelle nespole da svitare il filetto del collo !
"Durante la manifestazione in favore del gay pride un gruppo di nazionalisti ha picchiato violentemente i radicali".
Boia, che palate !
Sembravano mulini, tanto partivano bordate che spostavano solo con l’aria che muovevano !
Giusto anche per dar d’intendere cosa pensavano dei nostri i padroni di casa "[..] l'intervento della polizia che anziché difendere le persone aggredite ha provveduto ad arrestare l’europarlamentare Marco Cappato e il funzionario del gruppo dei Liberali al Parlamento europeo e militante dei Radicali, Ottavio Marzocchi".
Oltre il danno, la beffa "[..] con l’accusa formale di aver attraversato la strada dove non si poteva" !
Peggio di Napoleone: "[..] davanti alla sede ufficiale del sindaco di Mosca sono stati aggrediti e malmenati da gruppi di naziskin, e poi dalla polizia che li ha arrestati".
Non c’è che dire: quei...gay ragazzi gli stavano proprio sulle balle !
"[..] volevano consegnare, spiegano i radicali, una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani, dopo che era stato VIETATO il Gay pride".
E sì, cari miei: la prossima volta protestate per corrispondenza o a distanza, sotto le protettrici ali di mammà italiota.
Che se voi avete dei diritti, pure loro ce li hanno, in casa propria: quello di non gradire, ritenervi invasori ed invasivi !
È ben diverso sbraitare stando a debita distanza piuttosto che camminare sui calli altrui.
Lo stesso vorrei vedere chi protesta contro la pena di morte, torture o altro: andassero direttamente in Cina, piuttosto che in Iran, e sicuramente ci torneranno in scatola di montaggio !
Ritornando a noi: "[..] mentre era distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova e poi a picchiare".
La parola VIETATO, per loro, ha un senso preciso, ben diverso dalla pulcinesca "tolleranza zero" tanto sbraitata e mai attuata di casa nostra !
Luxuria ha realizzato: "[..] c'è stata la pressione del sindaco per spaventarci e per non far avere luogo alla manifestazione".
Forse che la diffida, il divieto era stato scritto solo in russo ?
Vietato: non s’ha da fare ! Nisba, niet !
"[..] preannuncio un'interrogazione parlamentare";
Bravi, tornate sui banchi di scuola e che l’interrogazione sia con voi.
E state accorti, a non tornare, ad avere...la mosca, più che al naso, sul contorno occhi !
giovedì 24 maggio 2007
LA sega di Mastro Geppetto
Chi l’avrebbe mai detto che, con una sola sega, si poteva tirare fuori tanti Pinocchio ?
Prima ci avevano smarronato gli zebedei, spergiurando che avevamo bucato, gomme a terra: "Italiani: non c’è più una lira !".
Pinocchio e i suoi fratelli ora si trovano nell’imbarazzo d’aver resto di zecchini d’oro, lasciati loro da demonizzati "sfascisti", che li hanno preceduti.
Manca poco che si prendano a cazzotti sulle gengive, per aver ognuno tanto del "tesoretto": ossa da lanciare, a ritornare poi in forma di voti !
Già nel mio paesello, in vista delle prossime amministrative, sono in grado di percepire quanto una classe politica di puttanieri è disposta a concedere e concedersi per avere un seppur striminzito voto, pure da un nulla come me.
In tempi normali costoro m’attraverserebbero, come a fare una radiografia, più incuriositi e distratti dalla vivacità della mia cagnolina che di quello presente all’altro capo del guinzaglio.
Se avevi bisogno di loro, "[..] il dottore è in riunione", oppure "[..] è in consulta": dall’Onorevole Tizio, dal Cavalier Caio, dal Commendator Sempronio.
Ora - oggi - devo faticare a seminarli, tante marchette stanno facendo, nel tentativo d’avere quell’attenzione che tanto mi hanno negato ieri.
Tra pochi giorni tutto rientrerà nella "normalità": loro a sfuggirmi - dimentichi di quanto mi hanno corteggiato - ed io a ricorrerli.
Intanto mi difendo dal dover bere il caffè di questo, il rinfresco di quello e il giretto nella carrozza a cavalli, messa a disposizione dall’altro, come un giro di giostra per bambini !
Come nel piccolo, uguale il grande.
"[..] Massimo D’Alema denuncia il crollo di credibilità della politica";
Cazzo, non solo mi prende per i fondelli, ma pure ci ruba i ruoli: copione, recita e battute !
Visto da che parte sta, è una confessione "equivicinante" a quella di un bimbo, che chiama la mamma per raccontare d’essersi fatto scappare la pipì nei calzoncini.
Per il resto, tutto secondo sceneggiatura, teatrino di burattini usciti dalla sega di mastro Geppetto;
promesse più da Pinocchio che da marinaio: nuovi diritti per omosessuali, balocchi e lustrini, paese di meraviglie per immigrati, Ici al macero, pensioni rimpolpate da "fleboballe", sgravi fiscali, rinnovo di tutti i contratti fermi alle guerre puniche.
Dio mio, quanto poco costa raccontar frottole, per loro solo callo, abitudine ed attrezzo di lavoro !
Pochi giorni e tutto si sgonfierà, ma quanta pena, miseria ed umiliazione esser sempre ritenuti il fesso popolo bue, pronto a ridere, piangere e applaudire, come Fantozzi, all’ennesima replica dell’ennesimo e stantio filmino di propaganda !
Se non davvero, danno a credere di voler allargare i cordoni della borsa, munifici benefattori, come i nobili di una volta che, passando tra ali di barboni elemosinanti, gettavano spiccioli a pioggia.
Dei vigili del fuoco, che reclamano - con responsabilità di ruolo - rinnovo di contratto, frega poco: non è scadenza...bruciante.
Palanche agli statali, questo sì, perché sono tanti voti, a cui ogni prostituta s’inchina !
Al restante parco buoi, promesse, promesse, promesse: aumento per pensioni basse, attivazione d’ammortizzatori sociali, infrastrutture, ricerca, famiglie e via libera a fantasiosi piani per la casa.
Dal fumo per noi all’arrosto per gli immigrati: il decreto Amato-Ferrero li farà entrare a montonate, il meglio e il peggio, ma con tessera elettorale, perché - dopo cinque anni di residenza - ognuno potrà votare alle amministrative, senza nemmeno essere cittadino italiano.
Cinque anni.
Basta attendere, fare presenza, mettere il cappello sulla sedia;
e intanto si strombazza di corsi per imparare l’arabo o il cinese: non per uomini d’affari, ma per comuni pirla, come il Beppe Fontana.
A quando l’obbligo d’andare a studiare in una madrassa ?
In un "campo di rieducazione", in Cina ?
E, dopo di questo, voglio vedere chi ha ancora il coraggio d’affermare che, con una sega - dopo giochi di balle - non si fa nulla !!
Prima ci avevano smarronato gli zebedei, spergiurando che avevamo bucato, gomme a terra: "Italiani: non c’è più una lira !".
Pinocchio e i suoi fratelli ora si trovano nell’imbarazzo d’aver resto di zecchini d’oro, lasciati loro da demonizzati "sfascisti", che li hanno preceduti.
Manca poco che si prendano a cazzotti sulle gengive, per aver ognuno tanto del "tesoretto": ossa da lanciare, a ritornare poi in forma di voti !
Già nel mio paesello, in vista delle prossime amministrative, sono in grado di percepire quanto una classe politica di puttanieri è disposta a concedere e concedersi per avere un seppur striminzito voto, pure da un nulla come me.
In tempi normali costoro m’attraverserebbero, come a fare una radiografia, più incuriositi e distratti dalla vivacità della mia cagnolina che di quello presente all’altro capo del guinzaglio.
Se avevi bisogno di loro, "[..] il dottore è in riunione", oppure "[..] è in consulta": dall’Onorevole Tizio, dal Cavalier Caio, dal Commendator Sempronio.
Ora - oggi - devo faticare a seminarli, tante marchette stanno facendo, nel tentativo d’avere quell’attenzione che tanto mi hanno negato ieri.
Tra pochi giorni tutto rientrerà nella "normalità": loro a sfuggirmi - dimentichi di quanto mi hanno corteggiato - ed io a ricorrerli.
Intanto mi difendo dal dover bere il caffè di questo, il rinfresco di quello e il giretto nella carrozza a cavalli, messa a disposizione dall’altro, come un giro di giostra per bambini !
Come nel piccolo, uguale il grande.
"[..] Massimo D’Alema denuncia il crollo di credibilità della politica";
Cazzo, non solo mi prende per i fondelli, ma pure ci ruba i ruoli: copione, recita e battute !
Visto da che parte sta, è una confessione "equivicinante" a quella di un bimbo, che chiama la mamma per raccontare d’essersi fatto scappare la pipì nei calzoncini.
Per il resto, tutto secondo sceneggiatura, teatrino di burattini usciti dalla sega di mastro Geppetto;
promesse più da Pinocchio che da marinaio: nuovi diritti per omosessuali, balocchi e lustrini, paese di meraviglie per immigrati, Ici al macero, pensioni rimpolpate da "fleboballe", sgravi fiscali, rinnovo di tutti i contratti fermi alle guerre puniche.
Dio mio, quanto poco costa raccontar frottole, per loro solo callo, abitudine ed attrezzo di lavoro !
Pochi giorni e tutto si sgonfierà, ma quanta pena, miseria ed umiliazione esser sempre ritenuti il fesso popolo bue, pronto a ridere, piangere e applaudire, come Fantozzi, all’ennesima replica dell’ennesimo e stantio filmino di propaganda !
Se non davvero, danno a credere di voler allargare i cordoni della borsa, munifici benefattori, come i nobili di una volta che, passando tra ali di barboni elemosinanti, gettavano spiccioli a pioggia.
Dei vigili del fuoco, che reclamano - con responsabilità di ruolo - rinnovo di contratto, frega poco: non è scadenza...bruciante.
Palanche agli statali, questo sì, perché sono tanti voti, a cui ogni prostituta s’inchina !
Al restante parco buoi, promesse, promesse, promesse: aumento per pensioni basse, attivazione d’ammortizzatori sociali, infrastrutture, ricerca, famiglie e via libera a fantasiosi piani per la casa.
Dal fumo per noi all’arrosto per gli immigrati: il decreto Amato-Ferrero li farà entrare a montonate, il meglio e il peggio, ma con tessera elettorale, perché - dopo cinque anni di residenza - ognuno potrà votare alle amministrative, senza nemmeno essere cittadino italiano.
Cinque anni.
Basta attendere, fare presenza, mettere il cappello sulla sedia;
e intanto si strombazza di corsi per imparare l’arabo o il cinese: non per uomini d’affari, ma per comuni pirla, come il Beppe Fontana.
A quando l’obbligo d’andare a studiare in una madrassa ?
In un "campo di rieducazione", in Cina ?
E, dopo di questo, voglio vedere chi ha ancora il coraggio d’affermare che, con una sega - dopo giochi di balle - non si fa nulla !!
Front Line
...una bell’agitata, con l’eleganza degna di un creativo barman, che sta miscelando l’originale mistura di un nuovo aperitivo, et voilà !
Un passaggio radente, a coprire con uno spruzzo nebulizzato il pelo del mio bassotto, un quattrozampe piccolo e lungo, che mi sembra di dover finire la bomboletta prima della fine !
Al termine di quell’autostrada, immerso in una nube che sembra d’aver dato uno starnuto nel barattolo del talco, mi scappa l’occhio sull’etichetta: Frontline.
Un prodotto mirato, a...far le pulci, a gasare le zecche e stroncare zanzare: PARASSITI, che succhiano la vita senza nulla dare in cambio !
Come per noi, che usiamo repellenti, zampironi, taniche d’INSETTICIDI vari, fumose e pestilenziali misture per arrivare a toglierci dalle palle pappataci e insettuccoli vari armati d’aculei, punte, pinze, spine, spuntoni e siringhe, rostri, sondini, aghi nasali, pungiglioni e vario armamentario, atto al "carotaggio", sulla e sotto la nostra pelle.
Alzi la mano chi, impossibilitato al sonno dal rumore di zanzaroni in picchiata e poi dal doversi grattare per gli effetti di tante pattuglie aeree, non ha invocato l’uso della bomba atomica su quei pestiferi rompicoglioni.
Giorni e notti insonni, con occhi gonfi e perennemente aperti, fanali come quelli di una civetta, con i nervi limati da una costante e snervante attesa, a cercare di capire dove quei bastardi andranno a posarsi.
Come per i ronzanti Qassam, i razzi che Hamas lancia DA SEMPRE, su Sderot, nell’indifferenza e nel menefreghismo, come guardare dei simpatici monelli che lanciano il pallone nel giardino del vicino, a strappare un condiscendente sorriso quando riescono a centrare una vetrata.
Ora, anche Israele ha deciso che è arrivato il momento d’usare il suo Frontline, su quella...linea del fronte.
È la rappresaglia del "Mò basta !", a seguire l’evangelico passo che invita e dice che è meglio dare che ricevere.
Dopo l’ennesima puntura trovi chi ti ha massacrato i nervi, alzi la paletta e...splath !
I capi da retrovia, unici mirati e ricercati bersagli, ovvio che s’incazzano dell’effetto boomerang: chi di razzo ferisce...
"[..] raderemo al suolo Sderot, se Israele insiste con le sue rappresaglie aeree".
Manica di c.......( BIP ! ): non avete mai smesso il tentativo di farlo !
Era scontato che, TRA questi, s’inserissero i simpatizzanti, usi a passeggiare a braccetto con i figuri di Hezbollah, o dei pacificatori, alla tarallucci e vino, nel conflitto con i Talebani: "[..] i raid su Gaza alimentano il caos".
Per lo stillicidio su Sderot invece s’usava la logica del "Chicazzosenefrega" !
Israele ha dei suoi ragazzi ancora prigionieri, rapiti da Hamas ed Hezbollah, ma ai nostri...Prodi - che si sono sempre prostituiti per riavere scarafoni nostrani - nulla importa: piuttosto abbiamo sguazzato nel ridicolo, pigolare lamentoso, ad aver salva la cotica dello stragista Saddam !
Alla faccia dell’equivicinanza dell’ipocrisia politica dei d’Alema di turno, a "[..] consolidare una cooperazione tra i Paesi della regione per lo sviluppo, ma anche per la pacificazione e per la sicurezza", frase fotocopia, buona per tutte le stagioni !
"[..] c’è una gran tensione in questo momento [..] speriamo di trovare il modo per poterla allentare".
Parole sputacchiate dopo l’incontro tra Karzai e il presidente pakistano Pervez Musharraf - che si sono incontrati alcuni giorni fa in Turchia - chiacchiere, gusci vuoti, vol-au-vent da riempire secondo opportunità e convenienze, valuta spendibile su qualunque scenario: fumo negli occhi !
"[..] credo che l’Italia abbia un ruolo da giocare"...si: quello tra lo struzzo e la talpa. !
"[..] i raid su Gaza alimentano il caos"...t’arrivasse un Qassam sulla barchetta !
Un passaggio radente, a coprire con uno spruzzo nebulizzato il pelo del mio bassotto, un quattrozampe piccolo e lungo, che mi sembra di dover finire la bomboletta prima della fine !
Al termine di quell’autostrada, immerso in una nube che sembra d’aver dato uno starnuto nel barattolo del talco, mi scappa l’occhio sull’etichetta: Frontline.
Un prodotto mirato, a...far le pulci, a gasare le zecche e stroncare zanzare: PARASSITI, che succhiano la vita senza nulla dare in cambio !
Come per noi, che usiamo repellenti, zampironi, taniche d’INSETTICIDI vari, fumose e pestilenziali misture per arrivare a toglierci dalle palle pappataci e insettuccoli vari armati d’aculei, punte, pinze, spine, spuntoni e siringhe, rostri, sondini, aghi nasali, pungiglioni e vario armamentario, atto al "carotaggio", sulla e sotto la nostra pelle.
Alzi la mano chi, impossibilitato al sonno dal rumore di zanzaroni in picchiata e poi dal doversi grattare per gli effetti di tante pattuglie aeree, non ha invocato l’uso della bomba atomica su quei pestiferi rompicoglioni.
Giorni e notti insonni, con occhi gonfi e perennemente aperti, fanali come quelli di una civetta, con i nervi limati da una costante e snervante attesa, a cercare di capire dove quei bastardi andranno a posarsi.
Come per i ronzanti Qassam, i razzi che Hamas lancia DA SEMPRE, su Sderot, nell’indifferenza e nel menefreghismo, come guardare dei simpatici monelli che lanciano il pallone nel giardino del vicino, a strappare un condiscendente sorriso quando riescono a centrare una vetrata.
Ora, anche Israele ha deciso che è arrivato il momento d’usare il suo Frontline, su quella...linea del fronte.
È la rappresaglia del "Mò basta !", a seguire l’evangelico passo che invita e dice che è meglio dare che ricevere.
Dopo l’ennesima puntura trovi chi ti ha massacrato i nervi, alzi la paletta e...splath !
I capi da retrovia, unici mirati e ricercati bersagli, ovvio che s’incazzano dell’effetto boomerang: chi di razzo ferisce...
"[..] raderemo al suolo Sderot, se Israele insiste con le sue rappresaglie aeree".
Manica di c.......( BIP ! ): non avete mai smesso il tentativo di farlo !
Era scontato che, TRA questi, s’inserissero i simpatizzanti, usi a passeggiare a braccetto con i figuri di Hezbollah, o dei pacificatori, alla tarallucci e vino, nel conflitto con i Talebani: "[..] i raid su Gaza alimentano il caos".
Per lo stillicidio su Sderot invece s’usava la logica del "Chicazzosenefrega" !
Israele ha dei suoi ragazzi ancora prigionieri, rapiti da Hamas ed Hezbollah, ma ai nostri...Prodi - che si sono sempre prostituiti per riavere scarafoni nostrani - nulla importa: piuttosto abbiamo sguazzato nel ridicolo, pigolare lamentoso, ad aver salva la cotica dello stragista Saddam !
Alla faccia dell’equivicinanza dell’ipocrisia politica dei d’Alema di turno, a "[..] consolidare una cooperazione tra i Paesi della regione per lo sviluppo, ma anche per la pacificazione e per la sicurezza", frase fotocopia, buona per tutte le stagioni !
"[..] c’è una gran tensione in questo momento [..] speriamo di trovare il modo per poterla allentare".
Parole sputacchiate dopo l’incontro tra Karzai e il presidente pakistano Pervez Musharraf - che si sono incontrati alcuni giorni fa in Turchia - chiacchiere, gusci vuoti, vol-au-vent da riempire secondo opportunità e convenienze, valuta spendibile su qualunque scenario: fumo negli occhi !
"[..] credo che l’Italia abbia un ruolo da giocare"...si: quello tra lo struzzo e la talpa. !
"[..] i raid su Gaza alimentano il caos"...t’arrivasse un Qassam sulla barchetta !
giovedì 10 maggio 2007
Nazionalcalabraghe
Datemi pure del Narciso, ma sono andato a rileggermi, a ripescare nel vecchio quanto poteva ancora esser di nuovo; ed ecco il ritorno di "inosPITALE carcere: si sVuOTI !".
Mi cito, ma i vecchi - si sa - amano ripetersi e parlottare tra sé e sé.
"Dàmose da fà, semo italiani, volèmose bene [..] t'immagini la goduria nel ritrovarti, faccia a faccia, con chi ti ha truffato, derubato o danneggiato ? Magari ci rimedi pure una pernacchia, quando lo sberleffo non diventa umiliazione nel vedere la sicumera sulla faccia di chi ha sgraffignato del tuo !".
Da tanto ragionar raso terra, pensavo: "Dato per scontato che chi dimora nelle patrie galere non è un chierichetto e, la gran maggioranza, ha trasgredito le leggi, mi domando: qual è il senso delle stesse, quando, a fine stagione, partono i saldi ?!".
Con filosofia, pure mi rispondevo: "Allora fuori, signori, ad esser liberi e...belli fuori e...puliti ( sic ! ) dentro !".
E da tanta profondità ne traevo che: "Chi ha avuto, ha avuto ... chi ha dato, ha dato...scurdammoce 'o passato, simme fessi paisà !".
Facilmente sintetizzavo e profetizzavo lo scontato "Perdonbuonismo": da "[..] tolleranza zero !" all’acqua cheta
" [..] babb(e)o è buono, tutto perdona"
Certo che il dramma c’era, tanto da chiedersi: "Ri-Lascio o raddoppio ?" !
La risposta sortì spontanea: "Le carceri non bastano, la situazione è al collasso, DOBBIAMO...evacuare".
Normale: ad ogni intasamento il suo spurgo…a doverlo ancora raccogliere col sacchettino per non ritrovarcelo sotto la suola !
"Il bulletto di quartiere continuerà a schiaffeggiarci, il borsaiolo ad alleggerirci e il truffatore a vendere il Duomo di Milano [..] torneranno in carcere, ma ne usciranno...".
Oggi, con lo scritto "MaDOnnINA infilzata" ( su Doina, l’ombrellaia foracranio che ha ucciso la povera Vanessa Russo, 23 anni ) m’è arrivato un bel "Forcaiolo !" per risposta; e tutto per avere invocato e auspicato giustizia e certezza della pena.
Ai teorici dispensatori di grazia, temporale e divina, rilancio l’eco del già detto:
"E tu, che mi dai del giustiziere della notte, aspetta che rubino il TUO portafoglio, che svaligino casa TUA o che il bauscia picchi TUO figlio o insulti TUA moglie, magari mostrando l’attrezzo con cui le darebbe piacere e consolazione ! Allora, quando invocherai la sedia elettrica, la fucilazione, l’impiccagione e la decapitazione, il taglio della mano o del pisello, con cui ha violentato TUA figlia, solo allora mi potrai insultare. Perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti. Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !".
Ora, scappati i buoi, chiudono la stalla;
Il Viminale: "Reati in aumento" !
Ma no ? Pensa tè che sorpresa ! E mò, cosa svuotiamo: il mare ?
Da sempre persino gli sprovveduti - munito solo di logica e buon senso andavano a dire: "Costruiamo nuove prigioni" !
Troppo facile - o troppo intelligente - per dei politici intrallazzatori e trafficoni, applicare la regola del "C’ho la faccia, ma non sono scemo !";
anche in questo hanno giocato l’asso pigliatutto, ad l’avere ( la faccia ) ed l’essere ( scemi ) !!
La commissione Affari costituzionali del Senato, nel rapporto del Vicinale: "[..] si è registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento di rapine furti [..] prima [..] tali fenomeni presentavano una leggera flessione".
"Se non ci fosse stato l'indulto, nelle carceri italiane avremmo avuto un'esplosione di collera incontenibile", ha dichiarato Mastella, ministro della ( ? ) Giustizia.
Rendendo vero il "Chi vusa pusé la vaca l'è sua ( Chi grida di più ottiene la vacca ), conferma il mio: "[..] perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti. Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !".
Il lacrimar Nazionalcalabraghe "Debole con i forti e forte con i deboli" continua vita e canto da cicala !
Mi cito, ma i vecchi - si sa - amano ripetersi e parlottare tra sé e sé.
"Dàmose da fà, semo italiani, volèmose bene [..] t'immagini la goduria nel ritrovarti, faccia a faccia, con chi ti ha truffato, derubato o danneggiato ? Magari ci rimedi pure una pernacchia, quando lo sberleffo non diventa umiliazione nel vedere la sicumera sulla faccia di chi ha sgraffignato del tuo !".
Da tanto ragionar raso terra, pensavo: "Dato per scontato che chi dimora nelle patrie galere non è un chierichetto e, la gran maggioranza, ha trasgredito le leggi, mi domando: qual è il senso delle stesse, quando, a fine stagione, partono i saldi ?!".
Con filosofia, pure mi rispondevo: "Allora fuori, signori, ad esser liberi e...belli fuori e...puliti ( sic ! ) dentro !".
E da tanta profondità ne traevo che: "Chi ha avuto, ha avuto ... chi ha dato, ha dato...scurdammoce 'o passato, simme fessi paisà !".
Facilmente sintetizzavo e profetizzavo lo scontato "Perdonbuonismo": da "[..] tolleranza zero !" all’acqua cheta
" [..] babb(e)o è buono, tutto perdona"
Certo che il dramma c’era, tanto da chiedersi: "Ri-Lascio o raddoppio ?" !
La risposta sortì spontanea: "Le carceri non bastano, la situazione è al collasso, DOBBIAMO...evacuare".
Normale: ad ogni intasamento il suo spurgo…a doverlo ancora raccogliere col sacchettino per non ritrovarcelo sotto la suola !
"Il bulletto di quartiere continuerà a schiaffeggiarci, il borsaiolo ad alleggerirci e il truffatore a vendere il Duomo di Milano [..] torneranno in carcere, ma ne usciranno...".
Oggi, con lo scritto "MaDOnnINA infilzata" ( su Doina, l’ombrellaia foracranio che ha ucciso la povera Vanessa Russo, 23 anni ) m’è arrivato un bel "Forcaiolo !" per risposta; e tutto per avere invocato e auspicato giustizia e certezza della pena.
Ai teorici dispensatori di grazia, temporale e divina, rilancio l’eco del già detto:
"E tu, che mi dai del giustiziere della notte, aspetta che rubino il TUO portafoglio, che svaligino casa TUA o che il bauscia picchi TUO figlio o insulti TUA moglie, magari mostrando l’attrezzo con cui le darebbe piacere e consolazione ! Allora, quando invocherai la sedia elettrica, la fucilazione, l’impiccagione e la decapitazione, il taglio della mano o del pisello, con cui ha violentato TUA figlia, solo allora mi potrai insultare. Perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti. Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !".
Ora, scappati i buoi, chiudono la stalla;
Il Viminale: "Reati in aumento" !
Ma no ? Pensa tè che sorpresa ! E mò, cosa svuotiamo: il mare ?
Da sempre persino gli sprovveduti - munito solo di logica e buon senso andavano a dire: "Costruiamo nuove prigioni" !
Troppo facile - o troppo intelligente - per dei politici intrallazzatori e trafficoni, applicare la regola del "C’ho la faccia, ma non sono scemo !";
anche in questo hanno giocato l’asso pigliatutto, ad l’avere ( la faccia ) ed l’essere ( scemi ) !!
La commissione Affari costituzionali del Senato, nel rapporto del Vicinale: "[..] si è registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento di rapine furti [..] prima [..] tali fenomeni presentavano una leggera flessione".
"Se non ci fosse stato l'indulto, nelle carceri italiane avremmo avuto un'esplosione di collera incontenibile", ha dichiarato Mastella, ministro della ( ? ) Giustizia.
Rendendo vero il "Chi vusa pusé la vaca l'è sua ( Chi grida di più ottiene la vacca ), conferma il mio: "[..] perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti. Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !".
Il lacrimar Nazionalcalabraghe "Debole con i forti e forte con i deboli" continua vita e canto da cicala !
inosPITALE carcere: si sVuOTI !
"Dàmose da fa, semo italiani, volèmose bene".
Rieccoci in pieno Medioevo, quando si vuotavano i pitali fuori della finestra, a gettare sulla strada i prodotti di scarto.
Dalla beatitudine di chi si...svuota e la felicità del graziato, alla rassegnazione...dell’investito.
T'immagini la goduria nel ritrovarti, faccia a faccia, con chi ti ha truffato, derubato o danneggiato ?
Magari ci rimedi pure una pernacchia, quando lo sberleffo non diventa umiliazione nel vedere la sicumera sulla faccia di chi ha sgraffignato del tuo !
Dato per scontato che chi dimora nelle patrie galere non è un chierichetto e, la gran maggioranza, ha trasgredito le leggi, mi domando: qual è il senso delle stesse, quando, a fine stagione, partono i saldi ?!
Loro graziati, noi...(dis)graziati !
"Dàmose da fa, semo italiani, volèmose bene".
Allora fuori, signori, ad esser liberi e..."Belli fuori e...puliti ( sic ! ) dentro !".
"Chi ha avuto, ha avuto ... chi ha dato, ha dato...scurdammoce 'o passato, simme fessi paisà !".
E pensare che sino a ieri promettevano tolleranza zero !
Che dite, maestri di truffe ed imbrogli, furti e minacce, attori del fantasy-delinquenziale: come per la tazzurella e café, facciamo l’abbonamento ?
Per tante che ne fate, cumulate abbuoni, ad avere pure il premio a fin della licenza !
Tanto il babb(e)o è buono, tutto perdona.
Oggi, dal parruchiere: "Dottò, taglio ?".
"Sfoltiamo, Gennarì...sfoltiamo !".
Domani, dal macellaio: "Un chilo di carne, per favore".
"È un quintale; che faccio, lascio ?".
E riecco nuovamente la sportina piena, a riproporre il vecchio quesito: "Ri-Lascio o raddoppio ?" !
"Le carceri non bastano, la situazione è al collasso, DOBBIAMO...evacuare".
Rieccoci in pieno Medioevo, quando...
"Il poppolo, a gran richiesta (??) chiede un atto di clemenza e noi abbiamo l’obbligo di portare la supplica ad...evasione" !
Ah, che teneroni questi nostri politici.
Sotto sotto hanno un cuore, sono a strati, tanti "piani di morbidezza"...come la carta igienica !
Il bulletto di quartiere continuerà a schiaffeggiarci, il borsaiolo ad alleggerirci e il truffatore a vendere il Duomo di Milano.
Ritorneranno in carcere, ma ne usciranno perché, come il gioco dei Monopoli, hanno la carta "Puoi uscire di prigione".
E tu, che mi dai del "Giustiziere della notte", aspetta che rubino il TUO portafoglio, che svaligino casa TUA o che il bauscia picchi TUO figlio o insulti TUA moglie, magari mostrando l’attrezzo con cui le darebbe piacere e consolazione !
Allora, quando invocherai la sedia elettrica, la fucilazione, l’impiccagione e la decapitazione, il taglio della mano o del pisello, con cui ha violentato TUA figlia, solo allora mi potrai insultare.
Perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti.
Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !
Rieccoci in pieno Medioevo, quando si vuotavano i pitali fuori della finestra, a gettare sulla strada i prodotti di scarto.
Dalla beatitudine di chi si...svuota e la felicità del graziato, alla rassegnazione...dell’investito.
T'immagini la goduria nel ritrovarti, faccia a faccia, con chi ti ha truffato, derubato o danneggiato ?
Magari ci rimedi pure una pernacchia, quando lo sberleffo non diventa umiliazione nel vedere la sicumera sulla faccia di chi ha sgraffignato del tuo !
Dato per scontato che chi dimora nelle patrie galere non è un chierichetto e, la gran maggioranza, ha trasgredito le leggi, mi domando: qual è il senso delle stesse, quando, a fine stagione, partono i saldi ?!
Loro graziati, noi...(dis)graziati !
"Dàmose da fa, semo italiani, volèmose bene".
Allora fuori, signori, ad esser liberi e..."Belli fuori e...puliti ( sic ! ) dentro !".
"Chi ha avuto, ha avuto ... chi ha dato, ha dato...scurdammoce 'o passato, simme fessi paisà !".
E pensare che sino a ieri promettevano tolleranza zero !
Che dite, maestri di truffe ed imbrogli, furti e minacce, attori del fantasy-delinquenziale: come per la tazzurella e café, facciamo l’abbonamento ?
Per tante che ne fate, cumulate abbuoni, ad avere pure il premio a fin della licenza !
Tanto il babb(e)o è buono, tutto perdona.
Oggi, dal parruchiere: "Dottò, taglio ?".
"Sfoltiamo, Gennarì...sfoltiamo !".
Domani, dal macellaio: "Un chilo di carne, per favore".
"È un quintale; che faccio, lascio ?".
E riecco nuovamente la sportina piena, a riproporre il vecchio quesito: "Ri-Lascio o raddoppio ?" !
"Le carceri non bastano, la situazione è al collasso, DOBBIAMO...evacuare".
Rieccoci in pieno Medioevo, quando...
"Il poppolo, a gran richiesta (??) chiede un atto di clemenza e noi abbiamo l’obbligo di portare la supplica ad...evasione" !
Ah, che teneroni questi nostri politici.
Sotto sotto hanno un cuore, sono a strati, tanti "piani di morbidezza"...come la carta igienica !
Il bulletto di quartiere continuerà a schiaffeggiarci, il borsaiolo ad alleggerirci e il truffatore a vendere il Duomo di Milano.
Ritorneranno in carcere, ma ne usciranno perché, come il gioco dei Monopoli, hanno la carta "Puoi uscire di prigione".
E tu, che mi dai del "Giustiziere della notte", aspetta che rubino il TUO portafoglio, che svaligino casa TUA o che il bauscia picchi TUO figlio o insulti TUA moglie, magari mostrando l’attrezzo con cui le darebbe piacere e consolazione !
Allora, quando invocherai la sedia elettrica, la fucilazione, l’impiccagione e la decapitazione, il taglio della mano o del pisello, con cui ha violentato TUA figlia, solo allora mi potrai insultare.
Perché, indulgenza e pietà, comprensione, benevolenza e bonarietà si concedono solo quando si è forti.
Nella debolezza, è solo IMPOTENZA !
venerdì 4 maggio 2007
maDOnnINA Infilzata
Dalle mie parti si dice Madonnina infilzata - ma anche acqua cheta, gattamorta - ad indicare un simulatore, chi nasconde sotto la pelle candida un cuore nero.
Questa - e peggio - è Doina Matei, e non perché è rumena d’etichetta, ma per essere assassina per vocazione !!
Non si può chiamare incidente l’aver ficcato la punta di un ombrello in un occhio - affondandola nella scatola cranica - di una sfortunata ragazza !
Neanche quando entro a succhiello con il cavatappi arrivo ad usare tanta crudeltà !
Vanessa Russo è morta, a 23 anni, dopo essere entrata in coma, in seguito a quell’aggressione: aveva discusso perché l'avevano infastidita mentre era seduta su un sedile della metropolitana romana.
Alla fermata, sulla banchina, la Doina ha infilzato l'occhio sinistro di Russo con un ombrello, prima di scappare.
E se scappare è umano, il continuare a farlo è diabolico: lo sgambettar lontano dimostra il fuggire dalla consapevolezza d’aver volutamente fare del male, e non dall'azione tragica e fatale, dal gesto inconsulto, incauto o involontario.
Se proprio realizzi d’aver fatto una cazzata, una volta preso consapevolezza, ti costituisci.
"Chiedo perdono alla famiglia di Vanessa";
col cazzo, dico io, scusandomi per il richiamo al ferro del mestiere dell’ombrellaia dell’Est, la Mary Poppins che s’è poi prontamente involata !
Perché lo fanno sempre quando la giustizia li acchiappa, questi fetenti ?
Ora siamo all’armamentario della.. MaDOnnINA infilzata - in questo caso: infilzatrice - che, con lo scontato catino di lacrime "chiaggne e fotte" il fesso buonismo che s’appresserà, senz’ombra di dubbio: "Solo ora mi rendo conto di quel che è avvenuto. Ma è stato un incidente, c'era stata una piccola lite. Comunque voglio chiedere perdono alla famiglia della ragazza".
Il pentimento scontato è ad uso e consumo del giudice per le indagini preliminari Maurizio Silvestri ed al pubblico ministero Sergio Colaiocco, così come la sceneggiata, che vuole l’interrogatorio punteggiato ed interrotto dai frequenti piagnistei di quella criminale omicida, come copione vuole.
Quel che mi fa incacchiare è che mi si vuole prendere per il culo, cosa di cui non provo godimento, a differenza della Doina, che cercava di ramazzar palanche per la fuga mettendo a frutto l’arte sua.
Teatrino e teatranti si prestano all’ennesima pantomima, l’applicare quel comportamento esagerato e melodrammatico che ha lo scopo di commuovere e convincere ad inzuppare il cuore nell’ammorbidente !
"La ragazza - ha detto il suo difensore, l'avvocato Piergiuseppe Di Virgilio - è sconvolta per ciò che è accaduto. Non si ritiene responsabile della morte di Vanessa, che invece, a suo dire, è dovuta ad una casualità".
Caro Beppe Di Virgilio: avesse infilato l’orbita di tua figlia, sorella o madre, il tuo punto di…vista sarebbe meno orbato !
"[..] è scoppiata a piangere dimostrando d’essere affranta";
ehi, Beppe, ci prendi per scemi ?
Sarei affranto pure io, sapendo far di conto, e piangerei come un catino bucato nel capire quanti anni di galera m’aspettano !!
Dai, datti da fare, principe del foro: aspetto la presentazione di una lettera strappacuore, con alcune gocce d’acqua debitamente fatte cadere, a dar impressione di lacrimevole sofferenza;
avanti con la litania dell’infanzia difficile, gli abusi subiti, la psiche devastata dai maltrattamenti e chi più ne ha, più ne metta;
e l’entrata in tribunale con occhi abbassati, l’aria dimessa, le toppe al sedere, il bottone mancante, la camicetta stropicciata - studiata trascuratezza - con gli occhi gonfi per i lucciconi da strofinio di cipolla.
Magari - ciliegina sulla torta - lo sputo sulla faccia delle altre carcerate - reietta pure tra loro, poveretta ! - e il rimarcare le urla forcaiole, ad insinuare un razzismo strisciante.
Povera MaDOnnINA infilzata ed infilzatrice;
da domani, protettrice degli ombrellai: Santa Doina..del manico !
Questa - e peggio - è Doina Matei, e non perché è rumena d’etichetta, ma per essere assassina per vocazione !!
Non si può chiamare incidente l’aver ficcato la punta di un ombrello in un occhio - affondandola nella scatola cranica - di una sfortunata ragazza !
Neanche quando entro a succhiello con il cavatappi arrivo ad usare tanta crudeltà !
Vanessa Russo è morta, a 23 anni, dopo essere entrata in coma, in seguito a quell’aggressione: aveva discusso perché l'avevano infastidita mentre era seduta su un sedile della metropolitana romana.
Alla fermata, sulla banchina, la Doina ha infilzato l'occhio sinistro di Russo con un ombrello, prima di scappare.
E se scappare è umano, il continuare a farlo è diabolico: lo sgambettar lontano dimostra il fuggire dalla consapevolezza d’aver volutamente fare del male, e non dall'azione tragica e fatale, dal gesto inconsulto, incauto o involontario.
Se proprio realizzi d’aver fatto una cazzata, una volta preso consapevolezza, ti costituisci.
"Chiedo perdono alla famiglia di Vanessa";
col cazzo, dico io, scusandomi per il richiamo al ferro del mestiere dell’ombrellaia dell’Est, la Mary Poppins che s’è poi prontamente involata !
Perché lo fanno sempre quando la giustizia li acchiappa, questi fetenti ?
Ora siamo all’armamentario della.. MaDOnnINA infilzata - in questo caso: infilzatrice - che, con lo scontato catino di lacrime "chiaggne e fotte" il fesso buonismo che s’appresserà, senz’ombra di dubbio: "Solo ora mi rendo conto di quel che è avvenuto. Ma è stato un incidente, c'era stata una piccola lite. Comunque voglio chiedere perdono alla famiglia della ragazza".
Il pentimento scontato è ad uso e consumo del giudice per le indagini preliminari Maurizio Silvestri ed al pubblico ministero Sergio Colaiocco, così come la sceneggiata, che vuole l’interrogatorio punteggiato ed interrotto dai frequenti piagnistei di quella criminale omicida, come copione vuole.
Quel che mi fa incacchiare è che mi si vuole prendere per il culo, cosa di cui non provo godimento, a differenza della Doina, che cercava di ramazzar palanche per la fuga mettendo a frutto l’arte sua.
Teatrino e teatranti si prestano all’ennesima pantomima, l’applicare quel comportamento esagerato e melodrammatico che ha lo scopo di commuovere e convincere ad inzuppare il cuore nell’ammorbidente !
"La ragazza - ha detto il suo difensore, l'avvocato Piergiuseppe Di Virgilio - è sconvolta per ciò che è accaduto. Non si ritiene responsabile della morte di Vanessa, che invece, a suo dire, è dovuta ad una casualità".
Caro Beppe Di Virgilio: avesse infilato l’orbita di tua figlia, sorella o madre, il tuo punto di…vista sarebbe meno orbato !
"[..] è scoppiata a piangere dimostrando d’essere affranta";
ehi, Beppe, ci prendi per scemi ?
Sarei affranto pure io, sapendo far di conto, e piangerei come un catino bucato nel capire quanti anni di galera m’aspettano !!
Dai, datti da fare, principe del foro: aspetto la presentazione di una lettera strappacuore, con alcune gocce d’acqua debitamente fatte cadere, a dar impressione di lacrimevole sofferenza;
avanti con la litania dell’infanzia difficile, gli abusi subiti, la psiche devastata dai maltrattamenti e chi più ne ha, più ne metta;
e l’entrata in tribunale con occhi abbassati, l’aria dimessa, le toppe al sedere, il bottone mancante, la camicetta stropicciata - studiata trascuratezza - con gli occhi gonfi per i lucciconi da strofinio di cipolla.
Magari - ciliegina sulla torta - lo sputo sulla faccia delle altre carcerate - reietta pure tra loro, poveretta ! - e il rimarcare le urla forcaiole, ad insinuare un razzismo strisciante.
Povera MaDOnnINA infilzata ed infilzatrice;
da domani, protettrice degli ombrellai: Santa Doina..del manico !
La guerra di Piero...
Et voilà: con un elegante svolazzo la tovaglia sfarfalla, ricasca e copre il nodoso tavolaccio.
Uno, due, tre...ecco i bicchieri...quattro, cinque...forchetta, cucchiaio...sei, sette...coltello...;
no, questo no, che quelli a tagliarsi sono facili !
...tarallucci, vino, spumantino per il brindisi; perfetto !
Ah, dimenticavo: qualche fiorellino, ad ingentilire la merenda per tanti amici.
"..non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall'OMBRA dei fEssi..ma son mille papaveri ROSSI".
Il canticchiare viene naturale, la gola gorgheggia e ti si...apre, a festeggiare gioiosa una simile rimpatriata.
Cominceremo leggeri, con un bel brodino fatto con...Dadullah di carne insaporito con una bella...capa d’aglio.
"..lungo le sponde del mio torrente..voglio che scendano i lucci argentati..non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.. ".
Ecco: per secondo un bel luccio, che dicono contiene fosforo, a far diventare più intelligenti !
Piero dispone le sedie.
"Ma...in quanti siamo ? ".
Una voce fuori campo grida: "Dadullah ha detto che ne porta altri..cinque".
Il Piero, ringalluzzito, cambia motivetto:
"..Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più,
se sposti un pò, la seggiola stai comodo anche tu.. ".
"A proposito: Mastrogiacomo ha detto che non può venire; in questo momento ha...la testa altrove ! ".
Poco importa, pensa il Piero, contando mentalmente quelli alla porta, con il Dadullah in...capo;
il Pierotto volteggia aggraziato, loro incontro;
mentalmente intona il seguir della canzone:
"..e corri verso lui, con la tua mano tesa, e corri verso lui spalancagli un sorriso e grida: Evviva, evviva".
Il bravo Fabrizio de Andrè sembra di sentirlo, ancora tra noi, in sottofondo, gridare accorato:
"..e come gli altri verso l'inferno te ne vai triste".
Come una campana, sordo, a non voler sentire, il nostro scheletrino và incontro ai nuovi paesani.
"..fermati Piero, fermati adesso [..] dei morti in battaglia ti porti la voce,
chi diede la vita ebbe in cambio una croce" !
Come un’effimera, che brucia la vita in un battito d’ali, la nostra radiografia compie l’ultimo tragitto, stramazzando sulla…Strada: una foglia secca, dall’inverno accartocciata.
"..cadesti in terra senza un lamento [..] il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
[..] la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno".
Consumati i giorni dal Signore donati, all’ombra di una quercia ed accanto alla rosa, fine di cicala che pensò solo a cantare a...squarciagola !
Sopra la terra, in testa una croce, lo stinto visino di uno dei padri, quel Craxi che volle a stare tra i suoi santi, anzi, santino, a protegger chi, partì alla guerra;
la guerra...la guerra di Piero...fEssino !
Uno, due, tre...ecco i bicchieri...quattro, cinque...forchetta, cucchiaio...sei, sette...coltello...;
no, questo no, che quelli a tagliarsi sono facili !
...tarallucci, vino, spumantino per il brindisi; perfetto !
Ah, dimenticavo: qualche fiorellino, ad ingentilire la merenda per tanti amici.
"..non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall'OMBRA dei fEssi..ma son mille papaveri ROSSI".
Il canticchiare viene naturale, la gola gorgheggia e ti si...apre, a festeggiare gioiosa una simile rimpatriata.
Cominceremo leggeri, con un bel brodino fatto con...Dadullah di carne insaporito con una bella...capa d’aglio.
"..lungo le sponde del mio torrente..voglio che scendano i lucci argentati..non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.. ".
Ecco: per secondo un bel luccio, che dicono contiene fosforo, a far diventare più intelligenti !
Piero dispone le sedie.
"Ma...in quanti siamo ? ".
Una voce fuori campo grida: "Dadullah ha detto che ne porta altri..cinque".
Il Piero, ringalluzzito, cambia motivetto:
"..Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più,
se sposti un pò, la seggiola stai comodo anche tu.. ".
"A proposito: Mastrogiacomo ha detto che non può venire; in questo momento ha...la testa altrove ! ".
Poco importa, pensa il Piero, contando mentalmente quelli alla porta, con il Dadullah in...capo;
il Pierotto volteggia aggraziato, loro incontro;
mentalmente intona il seguir della canzone:
"..e corri verso lui, con la tua mano tesa, e corri verso lui spalancagli un sorriso e grida: Evviva, evviva".
Il bravo Fabrizio de Andrè sembra di sentirlo, ancora tra noi, in sottofondo, gridare accorato:
"..e come gli altri verso l'inferno te ne vai triste".
Come una campana, sordo, a non voler sentire, il nostro scheletrino và incontro ai nuovi paesani.
"..fermati Piero, fermati adesso [..] dei morti in battaglia ti porti la voce,
chi diede la vita ebbe in cambio una croce" !
Come un’effimera, che brucia la vita in un battito d’ali, la nostra radiografia compie l’ultimo tragitto, stramazzando sulla…Strada: una foglia secca, dall’inverno accartocciata.
"..cadesti in terra senza un lamento [..] il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
[..] la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno".
Consumati i giorni dal Signore donati, all’ombra di una quercia ed accanto alla rosa, fine di cicala che pensò solo a cantare a...squarciagola !
Sopra la terra, in testa una croce, lo stinto visino di uno dei padri, quel Craxi che volle a stare tra i suoi santi, anzi, santino, a protegger chi, partì alla guerra;
la guerra...la guerra di Piero...fEssino !
Ucci,ucci...
L'orco cattivo sentì l'odore e si avvicinò:
"Ucci ucci sento odor di cristianucci, o ce n'è, o ce n'è stati, o ce n'è di rimpiattati...".
Ha buon fiuto, il maledetto !
"Attacco armato alla casa editrice Zirve, - Ankara, Turchia - accusata di pubblicare libri sul cristianesimo: 3 morti".
Per i più - quelli usi a leggere il giornale scorrendo i titoli e una breve introduzione, supportati da una sgranata fotografia o una vignetta - è solo opera di pazzi, il termine con cui si liquida la polvere di casa spazzandola sotto il tappeto.
L’incaprettamento e lo sgozzamento ha sapore di resa dei conti, un fenomeno da "cosa nostra", banale litigio da "campanilminareto", qualcosa del tipo: "Tra moglie e marito non mettere il dito".
Rapido, a scartocciare il giornale, "percepisce" l’ennesimo attentato in Iraq, dove afferra che le centinaia di morti sono il nuovo record e - o cazzo ! - l’Inter non gliel’ha fatta ad anticipare la festa per lo scudetto !
Già metabolizza pure questa tragedia "Internazionale", che ti si fionda sui titoli di borsa ( c’ho delle azioni Telecom: vediamo se mi ci pago le vacanze ).
Con un balzo ginnico ecco saltare a piè pari la pagina della Scienza e, con uguale agilità, pure della Cultura;
...previsioni del tempo...ah, ecco: l’oroscopo: "Toro: è il momento di dimostrare che c’hai le palle...".
E sì, vuoi mettere: "Aho, lì so' forte ! ".
Soddisfatto d’avere i cojoni, il massimo degli attributi cui tiene, t’imbuca la risma di fogli di giornale nel primo cestino e se ne va, beato, mormorando un bel "Son tutti matti ! ".
Altro giro, altro premio.
Prodi, al "Dolore e lutto" fa seguire "[..] un serio invito al governo turco ad una sorveglianza delle regole elementari della convivenza internazionale".
Ecco fatto: come il panettiere che si schiaffeggia le mani, a far ricadere la farina che ancora c’è rimasta attaccata.
Prevedibile, come il capo e la coda di una lettera commerciale o le mosse d’apertura degli scacchi !
Ma ecco che l’assemblato tra il buon parroco di campagna ( che ti guarda e compatisce ) e il genio incompreso ( che fa lo stesso e in più aggiunge disprezzo per la tua ignoranza ), aggiunge, per la nostra crescita intellettuale: "[..] guai a farci influenzare da tragedie molto grosse come questa rispetto a linee politiche che guardano ad orizzonti non a breve".
Quindi, non solo non mandiamo le guardie svizzere, ma ci dà pure dell’orbo !
"Ucci ucci sento odor di cristianucci"…
Andrea Santoro ( no, non sorridete: non è quello della trasmissione Anno Zero ! ) sacerdote cattolico ucciso lo scorso anno a Trebisonda, sul Mar Nero, s’interessava del dialogo interreligioso tra cattolici e islamici, era un "orizzonte a breve".
Chi lo freddò indicò invece l’obiettivo più lungimirante, gridando soddisfatto: "Allah Akbar", Allah è grande !
Qualche mese fa invece, ad Istanbul, è toccato all’editore turco-armeno, Hrant Dink, assassinato davanti alla redazione di Argos, il giornale di cui era direttore: si batteva per il rispetto dei diritti umani e delle minoranze in Turchia.
Anche lui, un "orizzonte a breve".
Persino trecento cinesi, eroi della Via Sarpi, in quel di Milano, hanno avuto l’appoggio ufficiale dell’intera Cina, con armi e bagagli a seguito: e solo a contestare una multa per parcheggio in seconda fila !!
Per "salvare la religione" e come "lezione ai nemici dell’Islam", gridano a...squarciagola i nuovi censori.
Mai paura: "[..] a farci influenzare da tragedie [..] rispetto a linee politiche" che guardano al sol dell’avvenire !
Nelle tasche dei catturati è stato trovato un biglietto con l’invocazione musulmana dei morituri "Condona i miei debiti" e: "Lo abbiamo fatto per la patria".
Al massimo, in quelle di Prodi, ci trovi un biglietto dell’Alitalia e una fattura della Telecom !
Avrebbe un significato, per lui, il "Condona i miei debiti", ma non si capirebbe l’altro: "L’ho fatto per la patria" !
"Ucci ucci sento odor di cristianucci"...
"Ucci ucci sento odor di cristianucci, o ce n'è, o ce n'è stati, o ce n'è di rimpiattati...".
Ha buon fiuto, il maledetto !
"Attacco armato alla casa editrice Zirve, - Ankara, Turchia - accusata di pubblicare libri sul cristianesimo: 3 morti".
Per i più - quelli usi a leggere il giornale scorrendo i titoli e una breve introduzione, supportati da una sgranata fotografia o una vignetta - è solo opera di pazzi, il termine con cui si liquida la polvere di casa spazzandola sotto il tappeto.
L’incaprettamento e lo sgozzamento ha sapore di resa dei conti, un fenomeno da "cosa nostra", banale litigio da "campanilminareto", qualcosa del tipo: "Tra moglie e marito non mettere il dito".
Rapido, a scartocciare il giornale, "percepisce" l’ennesimo attentato in Iraq, dove afferra che le centinaia di morti sono il nuovo record e - o cazzo ! - l’Inter non gliel’ha fatta ad anticipare la festa per lo scudetto !
Già metabolizza pure questa tragedia "Internazionale", che ti si fionda sui titoli di borsa ( c’ho delle azioni Telecom: vediamo se mi ci pago le vacanze ).
Con un balzo ginnico ecco saltare a piè pari la pagina della Scienza e, con uguale agilità, pure della Cultura;
...previsioni del tempo...ah, ecco: l’oroscopo: "Toro: è il momento di dimostrare che c’hai le palle...".
E sì, vuoi mettere: "Aho, lì so' forte ! ".
Soddisfatto d’avere i cojoni, il massimo degli attributi cui tiene, t’imbuca la risma di fogli di giornale nel primo cestino e se ne va, beato, mormorando un bel "Son tutti matti ! ".
Altro giro, altro premio.
Prodi, al "Dolore e lutto" fa seguire "[..] un serio invito al governo turco ad una sorveglianza delle regole elementari della convivenza internazionale".
Ecco fatto: come il panettiere che si schiaffeggia le mani, a far ricadere la farina che ancora c’è rimasta attaccata.
Prevedibile, come il capo e la coda di una lettera commerciale o le mosse d’apertura degli scacchi !
Ma ecco che l’assemblato tra il buon parroco di campagna ( che ti guarda e compatisce ) e il genio incompreso ( che fa lo stesso e in più aggiunge disprezzo per la tua ignoranza ), aggiunge, per la nostra crescita intellettuale: "[..] guai a farci influenzare da tragedie molto grosse come questa rispetto a linee politiche che guardano ad orizzonti non a breve".
Quindi, non solo non mandiamo le guardie svizzere, ma ci dà pure dell’orbo !
"Ucci ucci sento odor di cristianucci"…
Andrea Santoro ( no, non sorridete: non è quello della trasmissione Anno Zero ! ) sacerdote cattolico ucciso lo scorso anno a Trebisonda, sul Mar Nero, s’interessava del dialogo interreligioso tra cattolici e islamici, era un "orizzonte a breve".
Chi lo freddò indicò invece l’obiettivo più lungimirante, gridando soddisfatto: "Allah Akbar", Allah è grande !
Qualche mese fa invece, ad Istanbul, è toccato all’editore turco-armeno, Hrant Dink, assassinato davanti alla redazione di Argos, il giornale di cui era direttore: si batteva per il rispetto dei diritti umani e delle minoranze in Turchia.
Anche lui, un "orizzonte a breve".
Persino trecento cinesi, eroi della Via Sarpi, in quel di Milano, hanno avuto l’appoggio ufficiale dell’intera Cina, con armi e bagagli a seguito: e solo a contestare una multa per parcheggio in seconda fila !!
Per "salvare la religione" e come "lezione ai nemici dell’Islam", gridano a...squarciagola i nuovi censori.
Mai paura: "[..] a farci influenzare da tragedie [..] rispetto a linee politiche" che guardano al sol dell’avvenire !
Nelle tasche dei catturati è stato trovato un biglietto con l’invocazione musulmana dei morituri "Condona i miei debiti" e: "Lo abbiamo fatto per la patria".
Al massimo, in quelle di Prodi, ci trovi un biglietto dell’Alitalia e una fattura della Telecom !
Avrebbe un significato, per lui, il "Condona i miei debiti", ma non si capirebbe l’altro: "L’ho fatto per la patria" !
"Ucci ucci sento odor di cristianucci"...
Grooming
Il termine, per antonomasia, indica l’atto con cui ci si libera dai parassiti; uno "spulciamento", da chi ti succhia il sangue.
Ebbene, il nostro paese non è riuscito a liberarsi del suo "tafanare"; vediamo di capire chi abita, indesiderato ospite, nel nostro "pelo".
Non aspettatevi giri di parole, cerchi nell’aria, ironia elegante, raffinatezza da scriba.
No, troppo lusso per certi tipi, troppo riguardi per chi ci osserva, ci soppesa, ci usa, guardando dall’alto in basso.
Pantegane, ecco ! Topi di fogna, massimi maestri nell’arte d’arrangiarsi, di sopravvivere...stomaci voraci, tubi digerenti senza osmosi e scambio.
Peggio di termiti, cavallette...Formigoni e formiche legionarie !
Ratti abili a saltare dal...Transatlantico, appena s’imbarca acqua: il perfetto "Homo Politicus Insapiens";
Giocando di parole: in simbiosi con l’ambiente, il cosiddetto BioTOPO !
Sentiteli: sentenziano, pontificano, si concedono ricche prebende...a noi, specchietti e collanine.
Parassiti, sulle nostre spalle, tra la nostra peluria; noi: i selvaggi, i Bingo Bongo, bertucce da mostrare mentre girano la manovella dell’organetto.
Oggi, come allora, abbiamo le solite categorie di...Piccoli Storti e Malfatti !
Facce nuove ? Quasi zero; addirittura rispunta quello che allora, dubitando sulla salute dello "stato dell’unione", ci apostrofava con un bel "sFASCISTI !".
Chi se n’è uscito da "mani pulite" - per il rotto della cuffia - è solo perché se n’era..."lavato le mani", figlio di Pilatesca discendenza.
Al meglio, facevano da palo, a guardar le spalle ai "compagni di merende".
I più vigliacchi, a far le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.
Dopo averci ridotti in mutande, questi roditori sono sciamati a colonizzare, con disinvoltura, altri "habitat", cambiando casacca, colore e tessera.
Guardateli in faccia, studiateli, uno per uno: un corollario di facce di bronzo, di "professori" e "professorini".
Salgono in cattedra, a dar lezione, a parlare di sacrifici, di questione morale, a tappar i buchi loro con la mollica del pane nostro !
Hanno scippato le pensioni trasformando noi "vecchietti" in barricate, a sbarrare la via ai nostri stessi figli, in cerca di lavoro;
hanno creato un limbo per quella "generazione di mezzo" che, dalla scuola, è stata riciclata nel precariato: giovani "resettati" professionalmente, a vita; superati e obsoleti, impossibilitati a far esperienza e aggiornamento per quel che avevano studiato.
Merce per i "caporali", mano d’opera a basso prezzo.
Radicati a vita, in casa dei genitori: non danno "garanzia", quindi, nessun prestito per metter su casa; neppure a pensare di sposarsi e far figli: cambiali che non potrebbero mai onorare !
Guardo sotto la scatola che contiene scarpe sportive di una nota marca: "Made in China".
Guardo il prezzo...da impallidire: è rimasto quello dell’Euro a mille lire !
Mano d’opera cinese, prezzi da mercato italiano.
Eppoi vogliono dazi e dogane per l’importatore cinese.
Chiudono da noi e sfruttano mano d’opera sottopagata, senza tutele e regole.
Spendono meno là, vendono a più qui.
Nessuna ricaduta economica per noi, massimo profitto a loro !
Qui, solo contratti "atipici", a termine, il lavoro " a gettone", lo "sfrutta e getta".
Eccoli, i "caporali" dei nostri figli !
E non mi date del FAZIOso in questa terra dove, oltre al Papa, una cozza attaccata allo ScOGLIO dura a vita, Pontefice Massimo della Banca d’Italia !
Pur di raccattar voti un Prodi - spezia da culatello - sarebbe pronto a dar via persino il (BIP ! ); far carte false...come per Cirio, Giacomelli, Parmalat e Bond Argentini !
Anche qui, rieccole, le tre scimiette: non vedevano, non sentivano, non parlavano !
L’importante è non fare di tutta l’erba un...Fassino e, forse, usciremo da questi...Casini !
Scrivo e, con la zampa mi gratto l’orecchio; il cane mi osserva dubbioso.
"Caro amico, le pulci tue...grattano diversamente dalle mie!".
Ebbene, il nostro paese non è riuscito a liberarsi del suo "tafanare"; vediamo di capire chi abita, indesiderato ospite, nel nostro "pelo".
Non aspettatevi giri di parole, cerchi nell’aria, ironia elegante, raffinatezza da scriba.
No, troppo lusso per certi tipi, troppo riguardi per chi ci osserva, ci soppesa, ci usa, guardando dall’alto in basso.
Pantegane, ecco ! Topi di fogna, massimi maestri nell’arte d’arrangiarsi, di sopravvivere...stomaci voraci, tubi digerenti senza osmosi e scambio.
Peggio di termiti, cavallette...Formigoni e formiche legionarie !
Ratti abili a saltare dal...Transatlantico, appena s’imbarca acqua: il perfetto "Homo Politicus Insapiens";
Giocando di parole: in simbiosi con l’ambiente, il cosiddetto BioTOPO !
Sentiteli: sentenziano, pontificano, si concedono ricche prebende...a noi, specchietti e collanine.
Parassiti, sulle nostre spalle, tra la nostra peluria; noi: i selvaggi, i Bingo Bongo, bertucce da mostrare mentre girano la manovella dell’organetto.
Oggi, come allora, abbiamo le solite categorie di...Piccoli Storti e Malfatti !
Facce nuove ? Quasi zero; addirittura rispunta quello che allora, dubitando sulla salute dello "stato dell’unione", ci apostrofava con un bel "sFASCISTI !".
Chi se n’è uscito da "mani pulite" - per il rotto della cuffia - è solo perché se n’era..."lavato le mani", figlio di Pilatesca discendenza.
Al meglio, facevano da palo, a guardar le spalle ai "compagni di merende".
I più vigliacchi, a far le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.
Dopo averci ridotti in mutande, questi roditori sono sciamati a colonizzare, con disinvoltura, altri "habitat", cambiando casacca, colore e tessera.
Guardateli in faccia, studiateli, uno per uno: un corollario di facce di bronzo, di "professori" e "professorini".
Salgono in cattedra, a dar lezione, a parlare di sacrifici, di questione morale, a tappar i buchi loro con la mollica del pane nostro !
Hanno scippato le pensioni trasformando noi "vecchietti" in barricate, a sbarrare la via ai nostri stessi figli, in cerca di lavoro;
hanno creato un limbo per quella "generazione di mezzo" che, dalla scuola, è stata riciclata nel precariato: giovani "resettati" professionalmente, a vita; superati e obsoleti, impossibilitati a far esperienza e aggiornamento per quel che avevano studiato.
Merce per i "caporali", mano d’opera a basso prezzo.
Radicati a vita, in casa dei genitori: non danno "garanzia", quindi, nessun prestito per metter su casa; neppure a pensare di sposarsi e far figli: cambiali che non potrebbero mai onorare !
Guardo sotto la scatola che contiene scarpe sportive di una nota marca: "Made in China".
Guardo il prezzo...da impallidire: è rimasto quello dell’Euro a mille lire !
Mano d’opera cinese, prezzi da mercato italiano.
Eppoi vogliono dazi e dogane per l’importatore cinese.
Chiudono da noi e sfruttano mano d’opera sottopagata, senza tutele e regole.
Spendono meno là, vendono a più qui.
Nessuna ricaduta economica per noi, massimo profitto a loro !
Qui, solo contratti "atipici", a termine, il lavoro " a gettone", lo "sfrutta e getta".
Eccoli, i "caporali" dei nostri figli !
E non mi date del FAZIOso in questa terra dove, oltre al Papa, una cozza attaccata allo ScOGLIO dura a vita, Pontefice Massimo della Banca d’Italia !
Pur di raccattar voti un Prodi - spezia da culatello - sarebbe pronto a dar via persino il (BIP ! ); far carte false...come per Cirio, Giacomelli, Parmalat e Bond Argentini !
Anche qui, rieccole, le tre scimiette: non vedevano, non sentivano, non parlavano !
L’importante è non fare di tutta l’erba un...Fassino e, forse, usciremo da questi...Casini !
Scrivo e, con la zampa mi gratto l’orecchio; il cane mi osserva dubbioso.
"Caro amico, le pulci tue...grattano diversamente dalle mie!".
mercoledì 2 maggio 2007
L'ampolla delle anime
Per chi avesse la ventura d’arrivare a Milano e percorrere Corso Europa, fino al punto in cui si congiunge a Via Larga, subito l’attenzione andrebbe alla frastagliata cresta delle guglie del Duomo, la cui maestà già s’indovina oltre le mura che ancora si frappongono, interrotte dallo spiazzo dove sonnecchia la famosa fontana, da cui la piazzetta prende nome.
Distratti ed ammaliati pochi colgono, al lato opposto, la striscia di verde di un giardinetto, piccolo, ma abbastanza a fare di luce ombra, oltre che alle genti, anche ad un vecchio dormiente;
infatti, defilato, leggermente di sbieco, riposa un antico ossario, ben più anziano di quella chiesa che la devozione umana le diede poi come compagna: San Bernardino alle ossa o dei morti.
Un tempo antico questa zona, fuori le mura, era conosciuta come il verziere, per la presenza di orti, o brolo, dal celtico, ad indicare una parte recintata vicino ad un palazzo.
In questo luogo la necessità fece sorgere un ospedale - del Brolo, appunto - che, come legge voleva, doveva avere accanto un proprio cimitero, così come i fratelli minori a lui attorno.
Quando destino volle che, anche per le mura, fosse giunto il momento della scomparsa, ci s’interrogò su cosa fare dei resti di tante sfortunate anime, e da qui la pietà porto alla loro raccolta e riunione.
La famosa livella, che almeno nella morte funziona, volle che, nell’estremo all’appello, fossero tutti chiamati;
una scritta accanto ad un cranio, a dar voce ed ammonire: “Io ero come tu sei, tu sarai come io sono !”.
La vocazione di questo luogo, nel manifestare ritrosia a farsi trovare, la si coglie varcando i portoncini d’ingresso: eccoci imprigionati in uno spazio di diverse taglie troppo piccolo.
Chi entra da sinistra si ritrova una parete, dove è appeso un severo ed imponente quadro della crocifissione, che a vederlo viene da immaginare un Gesù inchiodato di notte: secoli di candela hanno dipinto con il nerofumo, a carboncino.
Santa Teresa e Sant’Antonio da Padova vigilano, inflessibili ed ammonitori, ai lati di un’ampia apertura a volta, una breccia che porta in ben altro ambiente, a riversare luce e spazio e dilatare confini: da lì s’entra nella chiesa vera e propria, ma non è la nostra mèta.
La fortuna invece arride a chi sceglie d’entrare dalla porticina a destra;
il sorriso tenero e dolce della madonnina lo accoglie: le braccia aperte ed abbassate sembrano indicare due pertugi, a lei di lato.
L’uno ci porta nello spazio angusto dove sta Giancarlo, il custode, la memoria storica dai capelli bianchi.
Un personaggio, una miniera d’informazioni…ma è ancora presto perché entri in scena: lasciamolo tra le sue carte, in una curiosa e infinita ricerca.
A fianco, avaro di luce, un breve corridoio, ricoperto alle pareti di cuori trafitti: non sono graffiti d’innamorati, ma devozioni alla Vergine Maria.
D’improvviso, una lama di luce: siamo tra loro !
La sorpresa coglie impreparati: l’accesso non è nel mezzo, ma a lato della cappelletta, e ci si deve girare di lato, appena entrati.
E allora, è come se qualcuno o qualcosa t’avesse risucchiato l’aria dai polmoni: ti accerchiano, ti scrutano, t’osservano dall’alto e dal basso, di qua e di là, come uccellini che accorrono quando butti il pane !
Tibie, femori e stinchi, frammenti, teschi e mandibole sdentate, ma - Signore Iddio ! - furono bimbi !
Tante piccole testine, tante orbite vuote, attorno alla porta, agli angoli, a disegnare una croce sulle pareti;
e lassù, sul cornicione, che ti scrutano, come fanno i passerotti sul filo.
Lunghe file di lumini, nei loro bicchieri rossi, riverberano la fiamma; tremolii di luce ed ombra, come tante dita che indicano agli angeli, dipinti sul soffitto: “Guardate quaggiù: c’è rimasta ancora anima di bambino da traghettare in Paradiso !”.
Ci fu un tempo in cui, frammisti, c’erano resti d’adulti: ai piedi del vecchio altare erano affastellati, annodati e confusi, pronti a tornare polvere.
Sopra al mucchio, un corpo quasi intero, cui la morte fece grazia d’esser quasi mummificato: braccia tese e scheletrite, la testa rovesciata all’indietro, nella rigidità dell’ultimo spasmo.
Di questi non rimane più nulla: forse si sono persi nei tanti rifacimenti o, coperti da un sudario di ragnatele, giacciono abbandonati in qualche scantinato.
Oppure no: gli angeli li hanno tutti portati in cielo !
E per noi, sarà il buon Giancarlo, come Virgilio per Dante, a portarci fuori dalla selva oscura...nel mezzo del cammin di nostra vita" !
Distratti ed ammaliati pochi colgono, al lato opposto, la striscia di verde di un giardinetto, piccolo, ma abbastanza a fare di luce ombra, oltre che alle genti, anche ad un vecchio dormiente;
infatti, defilato, leggermente di sbieco, riposa un antico ossario, ben più anziano di quella chiesa che la devozione umana le diede poi come compagna: San Bernardino alle ossa o dei morti.
Un tempo antico questa zona, fuori le mura, era conosciuta come il verziere, per la presenza di orti, o brolo, dal celtico, ad indicare una parte recintata vicino ad un palazzo.
In questo luogo la necessità fece sorgere un ospedale - del Brolo, appunto - che, come legge voleva, doveva avere accanto un proprio cimitero, così come i fratelli minori a lui attorno.
Quando destino volle che, anche per le mura, fosse giunto il momento della scomparsa, ci s’interrogò su cosa fare dei resti di tante sfortunate anime, e da qui la pietà porto alla loro raccolta e riunione.
La famosa livella, che almeno nella morte funziona, volle che, nell’estremo all’appello, fossero tutti chiamati;
una scritta accanto ad un cranio, a dar voce ed ammonire: “Io ero come tu sei, tu sarai come io sono !”.
La vocazione di questo luogo, nel manifestare ritrosia a farsi trovare, la si coglie varcando i portoncini d’ingresso: eccoci imprigionati in uno spazio di diverse taglie troppo piccolo.
Chi entra da sinistra si ritrova una parete, dove è appeso un severo ed imponente quadro della crocifissione, che a vederlo viene da immaginare un Gesù inchiodato di notte: secoli di candela hanno dipinto con il nerofumo, a carboncino.
Santa Teresa e Sant’Antonio da Padova vigilano, inflessibili ed ammonitori, ai lati di un’ampia apertura a volta, una breccia che porta in ben altro ambiente, a riversare luce e spazio e dilatare confini: da lì s’entra nella chiesa vera e propria, ma non è la nostra mèta.
La fortuna invece arride a chi sceglie d’entrare dalla porticina a destra;
il sorriso tenero e dolce della madonnina lo accoglie: le braccia aperte ed abbassate sembrano indicare due pertugi, a lei di lato.
L’uno ci porta nello spazio angusto dove sta Giancarlo, il custode, la memoria storica dai capelli bianchi.
Un personaggio, una miniera d’informazioni…ma è ancora presto perché entri in scena: lasciamolo tra le sue carte, in una curiosa e infinita ricerca.
A fianco, avaro di luce, un breve corridoio, ricoperto alle pareti di cuori trafitti: non sono graffiti d’innamorati, ma devozioni alla Vergine Maria.
D’improvviso, una lama di luce: siamo tra loro !
La sorpresa coglie impreparati: l’accesso non è nel mezzo, ma a lato della cappelletta, e ci si deve girare di lato, appena entrati.
E allora, è come se qualcuno o qualcosa t’avesse risucchiato l’aria dai polmoni: ti accerchiano, ti scrutano, t’osservano dall’alto e dal basso, di qua e di là, come uccellini che accorrono quando butti il pane !
Tibie, femori e stinchi, frammenti, teschi e mandibole sdentate, ma - Signore Iddio ! - furono bimbi !
Tante piccole testine, tante orbite vuote, attorno alla porta, agli angoli, a disegnare una croce sulle pareti;
e lassù, sul cornicione, che ti scrutano, come fanno i passerotti sul filo.
Lunghe file di lumini, nei loro bicchieri rossi, riverberano la fiamma; tremolii di luce ed ombra, come tante dita che indicano agli angeli, dipinti sul soffitto: “Guardate quaggiù: c’è rimasta ancora anima di bambino da traghettare in Paradiso !”.
Ci fu un tempo in cui, frammisti, c’erano resti d’adulti: ai piedi del vecchio altare erano affastellati, annodati e confusi, pronti a tornare polvere.
Sopra al mucchio, un corpo quasi intero, cui la morte fece grazia d’esser quasi mummificato: braccia tese e scheletrite, la testa rovesciata all’indietro, nella rigidità dell’ultimo spasmo.
Di questi non rimane più nulla: forse si sono persi nei tanti rifacimenti o, coperti da un sudario di ragnatele, giacciono abbandonati in qualche scantinato.
Oppure no: gli angeli li hanno tutti portati in cielo !
E per noi, sarà il buon Giancarlo, come Virgilio per Dante, a portarci fuori dalla selva oscura...nel mezzo del cammin di nostra vita" !
Nostra signora della falce, sorella morte
Ya Karbala! Ya Hussein! Ya Khomeini! La signora in nero, dalle orbite vuote, si apprestava ancora alle messi, abbassando la falce per la mietitura. Venite con me, spostiamoci nel tempo e nello spazio, dentro gli avvenimenti di quel tragico inizio dei lontani anni 80. Un boato seguito da un rombo, prima indistinto poi, forte, arrogante, pauroso: come calabroni stuzzicati nel loro nido, uno sciame sempre più numeroso poi immenso uscì dai rifugi e dalle trincee. Tanti, troppi bambini - dodici, tredici anni, sequestrati nelle case, nelle famiglie e nelle scuole - avanzavano, alcuni sostenendo a fatica il loro Kalashnikov, altri a mani nude. Fitte ondate, lente ma inesorabili, dirette verso le linee irachene: il cranio rasato, con fasce o bende rosse in fronte, al collo una piccola chiave, in origine di ferro, poi di plastica. Chiavi che, poco tempo addietro, chiudevano armadi, cassetti e comò: ora dovevano aprire la porta del paradiso. Elicotteri volavano come insetti impazziti a mitragliare dal cielo mentre, davanti, il ritmare martellante del fuoco dei fanti, le esplosioni delle cannonate. Sbuffi di fumo indicavano che lo "sminamento" era in atto, bambini esplodevano sugli ordigni. Per questo erano avvolti in teli: erano a contenimento dei brandelli di carne, a raccogliere poi i poveri resti in quei sacchi - cuciti su di loro, come un sudario - da seppellire. Ad un certo punto anche le armi, surriscaldate, s’inceppavano, quasi a rifiutarsi, ad avere pietà di quel massacro. La prima linea irachena arretrava, l’altra di nuovo a pararsi innanzi, a voler masticare ancora altri poveri corpi. Gli uni arretravano scoraggiati - disgustati a vedere nel mirino il viso di bambini che assomigliavano ai loro, a quelli della fotografia che si portavano sempre appresso - gli altri, a passare sopra le membra informi di quelli che, poco prima, erano stati i loro amici e compagni. Alfine vincevano; chi ebbe modo di visitare uno di questi cimiteri disse: "Una distesa infinita: fin dove si spingeva lo sguardo, corpi su corpi". Ed ancora: "A contare i morti, dalla mattina, la sera ad interrompere solo perché il buio stendeva un velo pietoso su quelle giovani carni martoriate". A casa, i genitori, ricevevano un "certificato di martirio". In pratica, un "buono sconto", una specie di tessera, per ottenere prezzi vantaggiosi ad acquistare generi alimentari, indumenti, elettrodomestici e quanto altro. Come da noi i punti del supermercato, per avere regali, a ripagarci della fedeltà dimostrata. Piccola differenza: i loro erano frammenti dei propri figli! "Quante più persone moriranno per la nostra causa, tanto più saremo forti!", diceva il provveditore di sorella morte: Khomeini. Possiamo ritornare alla nostra normalità, il viaggio è terminato. Ah, scusate, non vi ho detto come finì: dopo otto anni la frontiera non si spostò di un metro! Ecco con chi e cosa ancor oggi si ha a che fare: è comunque bello morire nel sonno. L’eutanasia, la "dolce morte", accompagnerà chi ancora volge lo sguardo a non voler vedere, a non voler capire. Fu così anche per l’olocausto. Per questo Israele, al contrario, tiene gli occhi bene aperti: veglia, veglia sul capo dei propri figli! Shalom, Israel. God bless America!
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