venerdì 4 maggio 2007

La guerra di Piero...

Et voilà: con un elegante svolazzo la tovaglia sfarfalla, ricasca e copre il nodoso tavolaccio.
Uno, due, tre...ecco i bicchieri...quattro, cinque...forchetta, cucchiaio...sei, sette...coltello...;
no, questo no, che quelli a tagliarsi sono facili !
...tarallucci, vino, spumantino per il brindisi; perfetto !
Ah, dimenticavo: qualche fiorellino, ad ingentilire la merenda per tanti amici.
"..non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall'OMBRA dei fEssi..ma son mille papaveri ROSSI".
Il canticchiare viene naturale, la gola gorgheggia e ti si...apre, a festeggiare gioiosa una simile rimpatriata.
Cominceremo leggeri, con un bel brodino fatto con...Dadullah di carne insaporito con una bella...capa d’aglio.
"..lungo le sponde del mio torrente..voglio che scendano i lucci argentati..non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.. ".
Ecco: per secondo un bel luccio, che dicono contiene fosforo, a far diventare più intelligenti !
Piero dispone le sedie.
"Ma...in quanti siamo ? ".
Una voce fuori campo grida: "Dadullah ha detto che ne porta altri..cinque".
Il Piero, ringalluzzito, cambia motivetto:
"..Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più,
se sposti un pò, la seggiola stai comodo anche tu.. ".
"A proposito: Mastrogiacomo ha detto che non può venire; in questo momento ha...la testa altrove ! ".
Poco importa, pensa il Piero, contando mentalmente quelli alla porta, con il Dadullah in...capo;
il Pierotto volteggia aggraziato, loro incontro;
mentalmente intona il seguir della canzone:
"..e corri verso lui, con la tua mano tesa, e corri verso lui spalancagli un sorriso e grida: Evviva, evviva".
Il bravo Fabrizio de Andrè sembra di sentirlo, ancora tra noi, in sottofondo, gridare accorato:
"..e come gli altri verso l'inferno te ne vai triste".
Come una campana, sordo, a non voler sentire, il nostro scheletrino và incontro ai nuovi paesani.
"..fermati Piero, fermati adesso [..] dei morti in battaglia ti porti la voce,
chi diede la vita ebbe in cambio una croce" !
Come un’effimera, che brucia la vita in un battito d’ali, la nostra radiografia compie l’ultimo tragitto, stramazzando sulla…Strada: una foglia secca, dall’inverno accartocciata.
"..cadesti in terra senza un lamento [..] il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
[..] la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno".
Consumati i giorni dal Signore donati, all’ombra di una quercia ed accanto alla rosa, fine di cicala che pensò solo a cantare a...squarciagola !
Sopra la terra, in testa una croce, lo stinto visino di uno dei padri, quel Craxi che volle a stare tra i suoi santi, anzi, santino, a protegger chi, partì alla guerra;
la guerra...la guerra di Piero...fEssino !

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