- «13 Aprile, festa della Liberazione !»
M'è scappato, accidenti: se mi sentiva l'architetto del nuovo Reich, il Fuck SS - quello che vorrebbe far partire il nuovo millennio...dall'anno zero - mi avrebbe sommerso con un reboante «Asino, ignorante, impara la Storia, somaro !».
Poveretto, come lo capisco: come Albert Speer fu l'esteta, il cerimoniere del nazional-socialismo, questi ( Ostrega ! Mi correggono: il nostro si chiamerebbe Fuksas e non FuckSS...vabbè, ma io sono gnorante ) avrebbe voluto essere pari, per il ComuNazional-comunismo, e riempire le piazze con monoliti e guglie a cipolla, ma gli hanno segato i procacciatori d'affari, ed ora rischia di fare il ponte, non di Messina, ma quello lungo, del disoccupato.
- «25 Aprile, festa della Liberazione !»
...mi urlerebbe il pelato, portando avanti il grugno inferiore, nero o rosso di rabbia, che il colore dipende da come indossa la faccia, prudentemente predisposta per tinte camaleontiche, da mimesi politica.
In parte gli darei ragione: in quella data, le armate americane, con buona parte d'inglesi, francesi, una nutrita brigata ebraica, polacchi e miscellanea, risalì la penisola incalzando i tedeschi, che si videro schiantare fior d'armate sotto i colpi di maglio - e non di martello, e meno di falce - di quei ragazzi, che liberarono l'Italia nostra da quell'opprimente presenza ed occupazione.
La Storia di FuckSS - ancora non riscritta e riadattata - riporta bene quanto era potente, ben armata e addestrata alla guerra la possente macchina bellica teutonica, a cui si opposero carri armati contro carri armati, aerei contro aerei, e cannoni, e mitraglie, bombarde e bombardini e tanti, tanti armati;
quattro gatti male armati ed equipaggiati nulla avrebbero potuto contro simile mostro, e credere fossero i partigiani la scopa della penisola tricolore è come pensare di poter spostare un elefante con uno starnuto.
Anche in considerazione che il mondo partigiano è lievitato in maniera impressionante, di pari passo con lo svuotamento delle piazze mussoliniane, che inviterei alcuni figli d'oggi ad aprire l'armadio di papà, che forse la vecchia camicia rossa ha fodera d'altro colore !
Onore ai veri partigiani, che fecero del loro meglio, ma onorevole frazione ed esempio tra miriadi di tutti e altri paesi.
Tanti furono che si mischiarono a loro, topi che fuggirono da nave all'affondo.
Il 13 Aprile d'oggi, è giornata altrettanto memorabile, che ci siamo liberati da quel tappo intestinale che si ri-chiama ancora al vetusto comunismo, al nonno novantenne che - per maggiori opportunità e tempo - massacrò tanto e più in tutta l’urbe terracquea.
Da par mio, lo stesso sollievo che prova la mia cagnolina, quando spruzzo il disinfestante e levo dal pelo pulci e zecche.
Milano, Piazza Duomo:
"Fedeli alla resistenza lottiamo per l'Italia unita, rossa e socialista"
e, più in piccolo e sottotitolato, per milioni di non capenti e ignorantoni:
"contro il piano di Berlusconi e Veltroni per la terza repubblica".
Partito marxista -leninista italiano.
I classici mutandoni rossi a lenzuolo, con la croce falcemartelluta, monolite di tante tombe, e muffo cartellone con immagine di lei e lui con classico braccio teso a pugno chiuso e la femmina con a tracolla il mitragliatore, a far capire come si educa il popol bue.
Fortuna che l'Italia a risposto loro: pugno chiuso, pure noi, ma medio alzato, in direzione dei simil-figli del Cantiere ( centro sociale, in viale Monterosa ) e del Gramigna, che almeno si sono qualificati, con nome dell'erba infestante !
Sia per Berlusconi che per Veltroni, milioni di cittadini hanno espresso del loro, ma non è da queste fogne umane l'aspettarsi accettazione di democrazia, che pure ai troppo soffici Bertinottiani, compagni di merende, chiedono ritrovo nelle caserme rosse:
"Rifondazione impari la lezione, ci servi sulle piazze e non sulle poltrone".
Beh, la scelta ormai è obbligata che quelle soffici sedute sono svaporate, da sotto i rosei e delicati culetti.
Ora servono le baionette, riempire bottiglie di benzina, aggiungendo stoppino e fiammifero.
Un'insignificante e minorata minoranza getta la maschera, getta la pelle di pecora e denuncia in chiaro come vuole recuperare quanto perduto:
"Il capitalismo non si riforma, si abbatte ! ", "Morte alla Confindustria" e
"La storia non si riscrive, la storia siamo noi ! "
Piccoli FuckSS crescono.
Io, secondo me...28.04.2008
lunedì 28 aprile 2008
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