Era il lontano '68 quando, una bionda e affascinante Sylvie Vartan, rendeva famosa la sigla di Canzonissima:
"Sarà capitato anche a voi / di avere una musica in testa / sentire una specie d'orchestra / suonare suonare suonare suonare / Zum zum zum zum zum";
un motivo simile doveva dare voga e ritmo alla sgroppata del Rafik Husseini, stretto collaboratore di quell'Abu Mazen, presidente e successore di Yasser Arafat nella guida dell'Autorità Nazionale Palestinese;
Zum zum zum, zum zum!
Il black e decker del medioriente, non riuscendo a far breccia nel muro che protegge Israele dagli attentati terroristici, si è fatto filmare, nudo come un verme, a trapanare la segretaria, mostrando un altro volto della tensione che c'è in quell'area, non solo dovuta alla coabitazione di due popoli diversi tra loro.
Come si dice qui, nella metropoli meneghina: "al tira pusè un pel da figa che un car da bò", tira più un pelo di ...Rafika che un carro di buoi.
Meglio un uovo oggi che la gallina domani, avrà pensato;
vero è che, se si fa saltare in aria per la libertà della sua terra, avrà ben settantadue vergini nel paradiso di Allah, ma lui non è pretenzioso: s'accontenta del certo, di quel che ha sotto mano, all'incerto di una promessa che potrebbe rivelarsi da marinaio.
In un appartamento di Gerusalemme Est, il nostro sciupafemmine, "trombeur" più che "tombeur de femme", andava all'assalto, baionetta in canna, in una cruenta lotta corpo a corpo, all'arma bianca.
E già: il potere logora chi non ce l'ha...la segretaria.
Zum zum zum, zum zum!
Una intervista ad un ex capo dell'intelligence palestinese, rivela che ci sono in giro "migliaia di documenti" come prova della "spaventosa corruzione ai vertici dell'Anp", e non solo di sesso e carnazza, ma di baiocchi, di palanche, di zecchini: milioni di dollari che, donati dall'Europa, dai Paesi arabi, babbioni e babbei di tutto il mondo alla causa palestinese, finiti nelle tasche dei tanti capoccioni;
dal dirottamento di aerei, a quello di tintinnanti quattrini, sport in cui era campione il buon Yasser Arafat stesso, che all'agonia si era trovato attorno tanti che lo piangevano...perché non riuscivano a trovare i conti segreti all'estero.
Il re è nudo...beh, a dire il vero, l'intera aristocrazia dei cagnoni palestinesi mostra agonismo sfrenato, nel fregare e soddisfare voglie, ambizioni e impinguare casse proprie.
Il popol bue può aspettare, che gli basta poco e, con un litro d'acqua fa più strada che una vecchia e risparmiosa utilitaria.
Meglio, anzi, se per la causa si fanno vedere asciutti, magri e stracciati, che si guadagna di più con le elemosine del mondo che nello zappar terra e lavorare.
Cornuti e mazziati questi, corrotti e all'ingrasso gli altri.
"Gola Profonda" Tirawi, fedelissimo di Arafat, per dieci anni depositario dei segreti di Ramallah, è disposto a dispensare altro sesso e a svelare altre bugie;
Come si usa dire, quando le cose precipitano: «Qui va tutto a puttane!»
Intanto, come gli gnocchi a bollitura, altro comincia ad emergere:
- «Stretti collaboratori e un figlio di Abu Mazen si sono sgraffignati ingenti somme di denaro, compresa parte delle donazioni internazionali» svela Gola profonda «sono coinvolti in un giro di corruzione sin dai tempi della morte di Yasser Arafat, nel 2004!»
E i Rafik Husseini intanto prendono per i fondelli...e non solo le segretarie!
Zum zum zum, zum zum...grulli di tutto il mondo: grazie di esistere!
Io, secondo me...11.02.2010