ISladen
Li cercano, li stanano, li rincorrono e li abbattono, inermi
e indifesi, innocenti e meravigliati come quaglie, lasciate libere in una
riserva di caccia.
Perché questo è diventato il loro destino, ovunque sia il
verbo di allah: il dio minore, beninteso, quello piccolo piccolo, che Bin Laden
creò a sua immagine e somiglianza; quello che porta i gradi di generale, la
fame di sangue e morte, la schiavitù e la mentalità di un mondo fatto di
galline ovaiole e vacche da latte, da far divenire bistecche quando non più
produttive.
Questo sarà - sarebbe - realizzare il mondo dei “Bin
Allahden”, qualora gli riuscisse di spuntarla.
Glie l’hanno giurata: "Cristiani obiettivi
legittimi". Tutti i centri della cristianità, organizzazioni e
istituzioni, leader religiosi e i loro seguaci sono bersagli legittimi dei novelli
“allahssassini”, ovunque si trovino.
Anticipando e allargando il concetto, sono a rispondere
all’addestramento.
“Il Profeta […] dichiarò: L’Ultimo Giorno non verrà finché
tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li
uccideranno […] si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o
l’albero diranno: o musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro
di me, vieni e uccidilo”.
Visto che gli ebrei menano, meglio minimizzare il rischio.
Dalle Filippine al Pakistan, dall’Iraq alla Turchia, dalla
Somalia fino all’Egitto, solo un grido:
«Dagli al cristiano!»
O all’”infedele” del momento… in nome degli “allahden” o dei
“califfottuti” di turno.
«E che ci possiamo fare?», direbbe il don Abbondio di
manzoniana memoria.
«Il Papa non ha le armi, l'esercito e gli arsenali atomici,
per non dire gli appoggi di Israele, né la possibilità di imporre sanzioni come
l'America, le sue uniche armi sono il dialogo e la diplomazia, e solo con
quelli può difendere i cristiani. E la sua diplomazia sta salvando forse molte
vite cristiane.»
Siamo all’Azzeccagarbugli da sagrestia.
Caro don Abbondio, hai le tue ragioni: il coraggio non si
può dare a chi non ce l’ha, ma ancora meno a chi pensa di risparmiare sul
pellame con l’economia della prudenza;
diamo le nostre vergini al Minotauro, affinché non ci ingoi
tutti quanti.
Peccato però, che l’appetito vien mangiando e, giacché la
preda non mostra unghie, perché non affondare le proprie, nell’intera dispensa?
Come un pugile sul ring: comincia con alcuni colpi di
assaggio, poi di assestamento e, quando vede che l’avversario è morbido,
affonda i colpi e lo finisce.
Con le quaglie è ancora più facile.
«Ma, qualora il Papa condannasse l'Islam, tutti i cristiani
sarebbero uccisi dal giorno alla notte. Il Papa e i sacerdoti del dialogo
cercano di non aumentare quella cifra, già abbastanza terrificante»,
ribatterebbe l’Abbondio nostro.
L’Islam no, ma i fondamentalisti islamici sì.
Se avessimo a che fare con dei parassiti, si: avuta giusta
razione, non infierirebbero, sino ad ammazzare la fonte del loro predare;
ma questi non sono parassiti: sono un cancro.
E non cadiamo nelle frescacce: non si condanna l’Islam, ma
l’”Isladen”, che è altra cosa.
Un Papa, il Pio “ics, i, i” o dodicesimo, applicò il “martirio
della pazienza”, al “meglio Abbondiare che defungere”:
sei milioni di ebrei scomparvero nei forni crematori, contro
quelle poche migliaia che gli riuscì di contrabbandare e che pure alla controparte
andava bene, che il compromesso salvava la faccia a quelli e la coscienza al
XII, il Pio… pio… pio.
Scusate, stavo richiamando le galline al pollaio.
Certo che il pericolo sarebbe stato il vedere un Papa dietro
il filo spinato, ma forse che solo ai più umili è destinato esser pasto di
leoni? Pure Pietro nostro, buon apostolo, rinnegò Gesù, ma poi non rifuggì il
martirio: quello della pellaccia sua, beninteso, non della pazienza.
Tanto poco fa assai: pian piano il massacro sta diventando a
due, tre cifre: a quando i grandi numeri?
Le “epurazioni” contro chiese e frequentatori vari, sono
all’ordine del giorno, ma al microfono è stato messo il silenziatore o il
“sussurratore”.
Noi si risponde in genere con “messaggi forti”, pigolii che
certamente farà tremare Al Qaeda & Co. dalle fondamenta.
Qualcuno azzarda il generico ”servono azioni concrete”.
Azioni concrete?
Il dialogo, la diplomazia, il "martirio della
pazienza”, da soli sembrano non bastare.
Duemila anni di storia, la BIBBIA NON certo ULTIMA ARRIVATA:
basta fare le trombette e i trombati di allahden e dei suoi allahssassini!
Non basta invoca Dio “perché parli al cuore dei terroristi e
li apra alla luce della verita".
Quelli ormai sono lampadine fulminate.
Papa Francesco, di ritorno dalla Turchia ebbe a dire:
«Se il Corano è libro di pace, gli islamici lo dicano
forte!»
Caro Franceco, ma come fanno: nel cristianesimo Dio si è
incarnato in Gesù Cristo; nell'islam è “incartato" nel testo coranico.
il Corano è increato ovvero è eterno come Dio, è la parola
di Dio che “incarta”.
Dio, è Dio;
ed è la RIVELAZIONE CONCLUSIVA rispetto all'Antico e al
Nuovo testamento.
IL SIGILLO delle rivelazioni: CONFERMA, CORREGGE E COMPLETA le
PRECEDENTI.
Non sarà mai possibile una “release” riveduta e corretta.
Punto e basta.
Allah… il Compassionevole, il Misericordioso la canta
chiara.
“O voi che credete! NON
ABBIATE AMICI tra gli Ebrei e i CRISTIANI […] Allah darà una più grande
ricompensa a coloro che combatteranno per lui […] I musulmani devono
arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove […] circondarli e
metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate
i nemici dell’Islam senza sosta […] tagliate loro le mani e la punta delle loro
dita […] se un musulmano non si unisce alla guerra, Allah lo ucciderà […] I
musulmani devono far GUERRA AGLI INFEDELI che vivono intorno a loro […] brutali
con gli infedeli […] un musulmano può uccidere ogni persona che desidera se è
per giusta causa […] chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per
abbracciare un’altra religione, deve essere messo a morte o crocifisso o mani e
piedi siano amputati da parti opposte […] chiunque abiuri la sua religione
islamica, uccidetelo”.
Il “compassionevole” e “misericordioso” continua.
"Abbiamo preparato la Fiamma per i miscredenti, per
coloro che non credono in Allah e nel Suo Inviato […] colpiteli tra capo e
collo, colpiteli su tutte le falangi! […] non obbedire ai miscredenti; lotta
invece con essi vigorosamente […] uccideteli ovunque li incontriate […]
combattili fino a quando non ci sia più tumulto o oppressione, e prevalga la
giustizia e la fede in Allah ovunque e […] ai miscredenti saranno tagliate
vesti di fuoco e sulle loro teste verrà versata acqua bollente, che fonderà le
loro viscere e la loro pelle. Subiranno mazze di ferro, e ogni volta che
vorranno uscirne per la disperazione vi saranno ricacciati […] il loro rifugio
sarà l’Inferno, qual triste rifugio! […] e quelli, tra la gente della
Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino
umilmente il tributo, e siano soggiogati […] in verità È GENTE CHE NULLA
COMPRENDE”.
«Dove c'è un'aggressione ingiusta […] è lecito fermare
l'aggressore ingiusto. Sottolineo il verbo fermare, non bombardare o fare la
guerra […] i mezzi […] dovranno essere valutati ».
Parola di “Pope” Francesco.
Siamo alle comiche.
«[…] sì ci sono le minoranze cristiane, ci sono i martiri,
ci sono tanti, ma qui ci sono uomini e donne, minoranze religiose e altri, e
tutti sono uguali davanti a Dio. Fermare l'aggressore ingiusto […] è un diritto
dell'umanità, ma è anche UN DIRITTO CHE HA L'AGGRESSORE DI ESSERE FERMATO
PERCHÉ NON FACCIA IL MALE».
Se questo è logica, mi arrendo, ma…
«[…] è vero che non si può reagire violentemente ma […] dice
una parolaccia contro la mia mamma, si aspetti un pugno!»
Beh, allora… io, secondo me… una bombetta… magari piccola,
la posso lanciare a chi ammazza la mia?
Io, secondo me... 23.11.2015