venerdì 7 novembre 2008

Battute e battitori

- «[...] penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli piscia addosso, Previti che gli caca in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti».

Questo detto in una trasmissione - Decameron - condotta da Daniele Luttazzi.
La chiamano satira, lui comico e l'insieme deve sì far ridere, ma soprattutto pensare.
In pratica diventato un cagatoio, il programma fu chiuso;
morale della favola:
- «[...] questo paese non è pronto, non merita una forma d'espressione artistica così sofisticata»;
e visto che nessuno di loro si può difendere ma, al massimo, rivoltarsi nella tomba, ecco portare ad esempio tradizione millenaria e arte sopraffina, a partire da Aristofane, Rabelais, fino a Lenny Bruce, Woody Allen e compagnia bella.
Come a dirci: «Manica d'ignoranti e cretini: non capite un cazzo !»

Da Luttazzi alla Guzzanti:
- «[...] il papa dovrebbe stare all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni, attivissimi e non passivissimi».
Voce della Sabina, in quel di Roma, a Piazza Navona - l'8 luglio scorso - durante il "No Cav Day".
Ai critici manichei, sinistra risposta e giustificazione, per un "[...] linguaggio goliardico di una cabarettista, che ha usato tormentato invece che sodomizzato, e il termine diavoloni e frocioni è scherzoso".

Allora passiamo ad altro, di "scherzoso":

- «[...] osteria delle ministre / paraponzi ponzi po / le ministre son maestre / paraponzi ponzi po / e se al letto son portento, figuriamoci in Parlamento / dammela a me Carfagna / pari opportunità»;

apertura di stornello e chiusura con il randello:

- «A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi. Ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché t'ha succhiato l'uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità perché è uno sfregio».

La Mara Carfagna si trova contro una che ce l'ha sempre in bocca...la battuta, scherzosa ovviamente;
uguale, che sembra di sentir parlare Aristofane, Rabelais, Lenny Bruce o Woody Allen !

Non potendo ancora usare l'olio di ricino e il manganello, arriva pure un "onorevole", ad usare linguaggio goliardico e tono scherzoso:

- «L'allora aspirante premier mi sembra facesse un lavoro più da magnaccia, per piazzare questa o quella velina, che da statista»,
ma questo già si capisce, che in campagna...elettorale e per licenza poetica, si usa così.

Durante la conferenza stampa, con il presidente russo Dmitri Medvedev, è chiesto come cambieranno i rapporti, con i nuovi "Iuessei" di Obama.
Ecco che, il Berlusca, tira la sua comica, tra l'altro piuttosto sfruttata, che anche il ministro Roberto Calderoli usò, nel 2006 a "Matrix", per definire la giornalista Rula Jebreal:

- «[...] è stato presentato come un messia carico di speranze, che auguriamo non vadano deluse...e poi è bello, giovane ed abbronzato».
Niente più che una stantia battuta, tanto che non mi risulta che l'America ci abbia dichiarato guerra.
L'alzata di scudi dell'italico Cremlino è immediata, che il popolo dei pochi ma colti, dei Migliori, peta una Fatwa, condannando la "vignetta satanica" e reclamando pubblica lapidazione.
In fin dei conti, non ha detto bello e negro, e il linguaggio da cabarettista era scherzoso; ma quando c'era lui, caro lei, al Silvio, glielo l'avrebbero ricacciato...in Gulag, la barzelletta !

No, questo paese non è pronto, non merita una forma d'espressione artistica così sofisticata;
ma pensate a lavorare, improduttivi e perditempo, che ci fate venire il mal di Veltroni !!

Io, secondo me...07.11.2008

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