Giuro che quando l'amica Barbara mi ha segnalato la notizia, per un attimo mi sono detto che, no, non poteva essere vero: non è normale, anzi, addirittura lo percepisco come atto contro natura;
so che c'è chi trova immensa goduria in giochi sado-maso e il godimento di chi offende è pari all'orgasmo di chi le busca, ma pensavo che la cosa fosse racchiusa nei recinti e nell'ombra delle camere da letto, negli scantinati e tra mura insonorizzate di Club Privè, nelle nature dei Dr. Jekyll e Mr. Hyde, nella piena libertà ed indipendenza degli individui di scegliere i piaceri che più aggradano, con regole accettate e parti complici.
Cazzi loro.
- «Resistenza significa che è lecito violare le donne israeliane».
L'avessi sentita da Bin Laden, suonerebbe naturale, come affermazione, visto il cervello grippato da sabbia del deserto, vecchia di millequattrocento anni;
ma no, chi l'ha sputata è - o somiglia - ad una donna: l'avvocato egiziano dottoressa Nagla Al-Imam !
La scempiaggine l'ha scatarrata e vomitata in una trasmissione sulla tv pan-araba Al-Arabiya, lo scorso 31 Ottobre.
Un bel suggerimento ai giovani arabi, quella di molestare sessualmente, in qualunque modo, ogni ragazza israeliana che incontrassero, in qualunque luogo come nuovo strumento di resistenza contro Israele.
Vedo che la minchiata è scivolata via senza gran chiasso, che se stessa cosa avesse detto un israeliano contro le palestinesi, saremmo ancora qui a riempire secchi di lacrime, a svuotare gli immensi bacini che quelli, i sottopancia e i leccaculo loro, avrebbero abbondantemente colmato con lucciconi da coccodrillo !
I casi sono due: o la Nagla Al-Imam non si considera donna, o il suo contrario, ovvero, che è l'ebrea a non esserlo, assumendola pari ad una bambola gonfiabile che trovi nei Sexi Shop e che "giovani arabi" la smettano di farsi solo seghe, mentali e non.
- «Si tratta di una forma di resistenza. Secondo la mia opinione, sono un bersaglio lecito per tutti gli arabi e non c'è niente di sbagliato in questo…»
Forse che, alla fine, è uno dei pruriti e dei sogni proibiti della nostra arrapata, che l'essere zompata con la forza già le procura umidità ?
Sì, deve essere così; quello che in psicanalisi si chiama "Transfer": fantasie infantili, conflitti sessuali con i genitori e contenuti relazionali che i pazienti spostano sul proprio analista.
Non posso fare ameno d'essere volgare, di provare disgusto per costei, addirittura un senso di schifo.
- «[...] loro violano i nostri diritti, loro "stuprano" la terra. Poche cose sono tanto gravi quanto lo stupro della terra».
Faccio sempre più fatica a capire e distinguere che quella che parla sia una donna, che santifica un atto dei più abominevoli verso il sesso che rappresenta, per quel che è;
non scorgo in lei neppure le fattezze di un essere che può definirsi - anche grossolanamente - "umano" e mi chiedo se questa è una donna o una rottamazione del genere a cui tutti noi dovremmo appartenere.
Questo abbietto essere ammette - n'è convinta - che
- «[...] la maggior parte dei paesi arabi non ha leggi contro le molestie sessuali. Pertanto, se le donne arabe sono bersaglio legittimo per gli uomini arabi, non c'è niente di sbagliato nel fatto che lo siano anche le donne israeliane».
Come dire: "Mal comune, mezzo gaudio".
Se tanto c'è in casa sua, giusto che crolli tutta l'impalcatura, come il tempio che teneva incatenato Sansone:
- «Si trombi l'ebrea come tutte noi !»
Affermo e confermo: Nagla Al-Imam è un sub-umanoide, e non provo vergogna nel dirlo, che le riconosco stessi diritti e considerazioni da lei applicate al prossimo femmineo:
«[...] le donne israeliane non hanno alcun diritto di reagire. I combattenti della resistenza non darebbero inizio una a cosa del genere, perché i loro valori morali sono molto più elevati [...] se accade, non hanno diritto di avanzare alcuna pretesa perché ciò non farebbe che trattarle alla pari: lasciate la nostra terra e noi non vi stupreremo. Sono due cose alla pari".
Spero anche tu sia a trovare ELEVATI valori morali, cara Nagla;
se proprio non saranno l'ombelico del mondo, staranno poco sotto, a farti stare sulla terra, alla pari...e patta.
Dei pantaloni.
Con tanto e tutto il mio disprezzo: 'fanculo !
Io, secondo me...19.11.2008
mercoledì 19 novembre 2008
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