mercoledì 26 novembre 2008

L'ano della bestia

Si celebra l'ano della bestia;

no, non ho sbagliato a scrivere, che questo è proprio l'ano e non l'anno della bestia, che neppure nel calendario cinese è contemplato un simile animale: il Samir Kuntar.
Se mai la razza umana raggiunse simili bassezze, uno spurgo così non sempre - per fortuna - è scodellato da ventre deviato di donna, che la fetenzìa sicuramente sbagliò strada già dalla nascita;
o forse, una natura lungimirante, capì da subito quale era il pertugio naturale da cui espellere simile merdaccia.

E se qualcuno pensa di me quanto sia volgare il mio dire, mi permetta di ricordare con chi si ha a che fare.

Samir Kuntar è quell'assassino, liberato dalle carceri di Israele in cambio delle salme di due suoi figli, scambiato con i poveri resti di Eldad Regev ed Ehud Goldwasser, rapiti due anni fa da Hezbollah durante un'incursione sul territorio israeliano.
Rientrato nella tana, ricevette un'accoglienza trionfale, riempito di medaglie, onorificenze e fotografie del suo idolo Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah, e pure le sue mutande usate, sicuramente piene d'amor feticista.
Quando si dice che la faccia è come il culo...

- «Sono pronto a partecipare a qualunque missione [...] fino quando l'entità sionista sarà scomparsa».

Si badi bene: si dice "scomparsa", non "scacciata"; la differenza che c'è tra la vita e la morte, tra il perdere solo della terra o la propria cotenna.
Samir fu da subito la tipica botticella, il budello ideale da riempire d'odio, e il culmine lo raggiunse presto, a soli 16 anni.

Nahariya, nord di Israele, aprile del 1979:
"[...] sbarcarono con un gommone nel cuore della notte, sulla spiaggia e subito uccisero l'ufficiale di guardia Eliyahu Sachar, crivellandolo di colpi, dei quali ben trenta si vantò d'averli scaricati lo stesso Kuntar".

"Melius abundare quam deficere"...e seppure analfabeta, il nostro eroe ha istintivamente messo in pratica una perla di saggezza, rendendo manifestato la vera natura di un sadismo innato, ben presente nel corredo cromosomico di famiglia, fugando ogni dubbio in proposito nel prosieguo dell'azione.

Dalla cronaca di allora:
"[...] fecero irruzione nella casa e presero Haran e sua figlia Einat, di tre anni; Kuntar sparò alla testa dell'uomo e, afferrando la bimba per le gambe, a testa in giù, le fracassò il cranio, sbattendolo ripetutamente su di una roccia".

All'arrivo all'aeroporto di Beirut, nel luglio 2008, Samir Kuntar è stato accolto come eroe nazionale dal Presidente libanese Michel Suleiman, dal Primo Ministro Fuad Siniora, dal portavoce del Parlamento libanese Nabib Berri, da diversi altri membri del Parlamento, nonché dai rappresentanti d'entrambe le comunità religiose, cristiana e islamica.

Alla resa dei conti, quando colpirai, Israele, ricordati di tutte queste "metastasi", e vai di mattarello: la pietà è una perla, che offerta ai porci perde di valore, che quelli non lo riconoscono.

Ancora, sempre dai notiziari:
"Il 19 luglio 2008 Al Jazeera mise in onda un programma dal Libano [...] Ghassan Bin Jiddo, capo degli studi, a Beirut, affermò che Samir Kuntar è un eroe pan-arabo e che avrebbe organizzato una festa anche per il suo compleanno".

Caro Israele, preparagli pure tu i fuochi, a festeggiare l'ano della bestia e, come in Veneto:

- «Copà el porseo..accoppa il maiale !!»


Io, secondo me...26.11.2008

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