martedì 16 dicembre 2008

Esterno in giallo

Le catene d'oggi, diversamente da quelle degli antichi schiavi, non sono più a maglia di ferro, ma di rutilio;
comunque servono ad asservire nuovi forzati, in forza di una nuova legge del feudo, che vuole altri padroni gestire la cotenna dei disgraziati come meglio credono, ed essendo pure atei, non hanno da rendere conto neppure ad una coscienza e ancora meno a Dio, che lo sono essi stessi, agli occhi dei loro servi !

Se mai lo schifo e il disprezzo possono mai arrivare ad un limite, io non l'ho ancora trovato, che il vento dell'ipocrisia spinge ogni paletto ad allontanarsi sempre di più: perfino nell'oscurità più assoluta, quell'Apocalisse del nostro Evo antico, fissava un termine, il famoso "Mille e non più mille" !
Nella nostra storia, non esiste, se non per le misere ed effimere esistenze, che ancora oggi, come secoli fa, portano la pelle nera.
Ancora è l'Africa che piange e, nello specifico, per il mio parlare, il Congo.
Ma se Cartagine piange, Roma non ride, che gran parte del continente nero porta cicatrici o le avrà, compatibilmente - e incredibilmente - per colpa delle proprie ricchezze !

Il colonialismo di vecchia data insegnò cosa vuole dire la sofferenza per chi siede sulla ricchezza ma non ha modo di trasformarla: destino vuole che la perderà, perché i ladri sapranno come sfruttarla in vece loro.

Che si chiami Congo o Sudan, che sia petrolio, legname, minerali o l'avorio della Namibia, l'esattore delle nuove cambiali, firmate sulla pelle degli schiavi indigeni, si chiama Cina, e la nuova religione "cinesizzazione", come quella in Tibet.
Proseguendo a parlare dell'ex Zaire, possiamo "timbrare", con questo stampino, ogni tattica e strategia provenga dal nuovo imperialismo giallo;
impressionante come tanto silenzio faccia da sfondo e quanto siano latitanti quelli che una volta - e magari ancora hanno, come scheletro nell'armadio - quel bel "libretto rosso", color sangue, "vangelo" di uno dei cavalieri dell'Apocalisse, che fu Mao Zedong.

Le vecchie memorie di scuola mi dicono che niobio e tantalio sono le accoppiate, per il prezioso rutilio: il primo serve a produrre materiali superconduttori, il secondo, per tutte le componenti elettroniche;
la Cina ha scoperto il capitalismo e loro, come i maiali descritti ne "La fattoria degli animali", romanzo dello scrittore inglese George Orwell, ancora sono a dimostrare quanto si ripeta l'oppressione che, scacciato un padrone, se ne fa avanti un altro;
la lotta di classe finisce appena arrivati a ridosso del trogolo.

"Nel mezzo del camin, di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura",
recitava il sommo poeta: era l'anticamera dell'inferno.

Oggi questo pertugio è una voragine di 25 metri, a pochi chilometri da Likasi, città a sud del Congo;
è qui dove una sofferente umanità è intinta nel sugo della pentola del diavolo, nella bolgia degli inferi, per strappare dalla terra il prezioso cobalto e il rame, da portare in offerta agli dei di Pechino.

Nelle gallerie fetide non esiste regola o legge, se non quella di scavare e spalare, fregandosene di quelli che sono sepolti nei budelli precari, dove cunicoli pericolanti e infetti da escrementi e carogne d'animali portano dissenteria e colera e coperta per soffocare nel sonno eterno.
Ogni secchio dei preziosi minerali vale ben di più d'ogni vita che, nell'abbondanza, perde e svaluta se stessa, per la facilità d'essere prontamente sostituita.

Ogni caduto porta alibi al cinismo del proprio assassino: tu mi dai questo e io costruisco ferrovie, dighe, ospedali e strade, dicono i comunisti di una volta.
Peccato che, molto di tutto ciò, serve da supporto e sovrastruttura per muovere, curare, accudire e servire i nuovi signori, tecnici e consiglieri,controllori della "cintura del rame", a ritornare quei soldi a chi li ha spesi.
E poi, hanno trovato più economica moneta di quella cartacea: le armi.
Come in Sudan, l'imperialismo giallo foraggia con queste fornendo a quell'esercito il bastone per tenere buoni i "disturbatori" del pasto del drago.
La "cintura del Rame" è un ottimo cappio per i boia, che una volta volevano "Tutto il potere al popolo" !


Io, secondo me...16.12.2008

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