martedì 30 marzo 2010

Boccatontini

"Faccio appello alla comunità internazionale perché [...] eserciti la pressione necessaria per assicurare i principi di libertà democratica e di indipendenza [...] per evitare che l'Italia si trasformi in una dittatura di fatto".

Togliatti? Gramsci? Matteotti?
No: Antonio, il Tony Di Pietro, in quel non lontano Luglio del 2009.
- « Ho dovuto acquistare una pagina dell'Herald Tribune per lanciare un appello alla comunità internazionale e denunciare la deriva anti-costituzionale del Belpaese», disse.
Giusto per non perdere l'aria da madonnina infilzata, ci aggiunse pure un bel:
- «Qui nessuno parla; il mio movimento poi ha una copertura mediatica davvero insufficiente.»
Visto oggi, lo troviamo presente dovunque, con più attività e frequenza delle pulci sul mantello di un cane.
Bello e paciarrotto, per essere sotto Regime, tanto da tallonare il Berlusca nella conta delle palanche intascate: al secondo posto, per pinguedine monetaria.
Mai visto nessuno, contro il potere di un regime, da lui definito pure fascista, mettere su polpa, lardo, cuscinetti e maniglie dell'amore: probabilmente rischia che gli salta pure il bottone dell'ombelico.
Come avrà fatto a non entrare nei "Gulag" o nei "Laogai" che ogni tirannia appronta per i riottosi come lui?
Mah!
Forse i suoi scritti non sono stati ancora tradotti in lingua locale, in dolce "stil novo".
Speriamo che la comunità internazionale lo aiuti a rimuovere il bubbone derivato dalla democrazia parlamentare, su base elettiva, per cui gli italiani - che hanno il potere - esprimono i propri rappresentanti e la maggioranza di essi governa.
Un poco di vaselina e una bella sorsata d'olio di ricino, alla "Dipietrese", e tutto si aggiusterebbe!
Al fin della fiera, la sconfitta va interpretata, come ebbe ad insegnare "il professorino", il "sor baffino", il Max D'Alema:
- «I centrosinistra è minoranza, ma siamo il primo partito nelle aree urbane tra gli italiani che leggono libri, e giornali, insomma la parte più acculturata del Paese».
Ecco, il pranzo è servito;
milioni d'italiani ne escono descritti come rozzi, villani, ignoranti, rincoglioniti e rimbambiti, ma saranno riscattati da auto-referenziati figli dell'Intellighenzia o, "più meglio", intelligencija.
La crema, il meglio del sol dell'avvenire.
Gli altri: scarti, cascame, rottamazione, refusi, difetti di fabbrica, Paria, figli di un dio minore, squadre - anzi, squadracce di serie minore.
Democrazia parlamentare, su base elettiva, maggioranza che governa...frescacce!
Il disprezzo corre sul filo, che sia nero o rosso poco importa, che l'istinto di chi si reputa "Il Migliore" tende a piegare ogni cosa alla propria ambizione, al narcisismo, alla megalomania o presunzione.
Una "Razza Eletta" c'è sempre, ad identificare il formicaio per caste e categorie: gli operai, i guerrieri, i ventri da ingravidare e gli "Illuminati", abitanti le torri d'avorio, dove guardare il prossimo come insetti da poter calpestare.
E che dire di quel Salvatore Borsellino, che raccomandò, riferito al Berlusconi:
- «Vada via. Se ne vada dall'Italia; noi non vogliamo neanche processarlo, vogliamo che vada via!»
Noi?
Neanche processarlo?
E chi gli darebbe simile potere, di vita e di morte, il diritto di dare menare pollice alto o verso, di graziare offrendo, ad un nemico che fugge, ponti d'oro?
Un mandato popolare? Uno parlamentare? La licenza di uccidere?
Oppure, caricando quei famosi meccanismi ad orologeria, che danno la sveglia a Magistratura...Democratica.
Certo: nel mondo dei Di Pietro questo sarebbe possibile: tutto è permesso, agli...eletti;
e il Tonino ha sempre fatto capire di che pasta è fatto, contro di quel che non gli si piega:
- «Io, a quello, lo sfascio!»
Ma ce n'è uno in particolare che mi sta sugli zebedei, anche se forse è l'usura dell'età ad averlo stordito: il Giorgio Bocca.
- «Berlusconi è Presidente del Consiglio perché una buona parte degli italiani è antidemocratica; è stata fascista e lo è ancora.»
Vecchi puledri purosangue: il Bocca ci giura, ci mette faccia e firma, nero su bianco, sul...Manifesto della razza.
Una buona parte degli italiani è antidemocratica; è stata fascista e lo è ancora.
Miracolo di sartoria: quello che ha rivoltato tanti panni, portando il nero a contatto di pelle - che così l'ha salvata - e il rosso al sole.
Giorgino, guarda che l'inchiostro t'ha lasciato una macchia.
Nera.
Ma guarda te, da che pulpiti arrivano le prediche!


Io, secondo me...22.03.2010