domenica 10 luglio 2011

Profili e profilattici



«Datemelo e vi solleverò il mondo!»

C’è chi spacca il capello in due, chi cerca il pelo nell’uovo, chi ce la fa per un pelo o, sempre per quello, ne esce perdente.
I mitici Argonauti di Giasone, per del pelo, un vello di capron d’oro, rischiarono il tutto per tutto;
ma, il migliore, è sempre quello che - si dice - “tira” più di un carro di buoi.
Un filato che ha disfatto trama e destini di re e imperi, fatto scontrare eserciti, provocato liti e guerre ed ha inguaiato persino gli dei.
Cleopatra…Messalina...Madame de Pompadour (!)…quanto del loro inguinale bulbo pilifero ha menato, non solo per il naso, il maschio dominante, il capobranco, condottiero e“arbitro” del destino di moltitudini;
passato alla storia per meriti sul campo, al meschinello riuscì a ottenere vittoria, ma di regale palco e cor(o)na.
No, Archimede non aveva ragione: non è la leva, per principio, ad avere più forza del sottile filo.

«Datemi un pelo e vi solleverò il mondo!»

Nessuna meccanica, anche se celeste, ha mai avuto eguale forza di attrazione dell’esile spaghetto, cui difficilmente sfugge satellite.
Come le sirene per Ulisse o il Bengodi di Pinocchio, l’incanto del crine incanta, carico di promesse da fiaba, dove si vede tutto rosa, dove s’incontra Alice, nel paese delle meraviglie, quello di Alice…Alice Rosa.
Per entrare nel mondo della nostra Alice, non si deve attraversare nessuna porta magica: basta la macchina, una moto, il treno, un mezzo di locomozione a piacere;
San Miniato, nel pisano non è più irraggiungibile della periferia di dove abitiamo, con i mezzi d’oggi.
Anzi, no, che dico…non c’è nemmeno bisogno di spostarsi…se io non vado da Alice…

«Così mi fai venire subito!»

Ecco, basta una cassetta…un videoregistratore…et voilà!

“È venuto a saperlo mia madre”.

‘azzarola…e mò…’so c….avoli amari!
Ah…no…meno male: è solo il titolo della pellicola.
«Mi hanno scoperta!»
E te credo: come avrebbe fatto altrimenti, lo stallone, il pornoattore Alex Magni, a farci “quattro salti in padella”, con la pollastra, se non si spogliava?
Bella spennata, con quell’intrigante mascherina nera, che non è bastata a nasconderla per renderla irriconoscibile: ecco l’Alice, segretaria del locale circolino del Pd, il partito del Bersani, quello dei Savonarola, del talebanismo invocato contro quelli di facili costumi.
L’Alice, povera stella, no, non rientra in questa categoria: il costume non lo aveva, quando nitriva e sbuffava, eccitata, sotto le spinte e le controspinte del duro e delle molle del talamo casereccio, mentre confezionava il porno filmino amatoriale.
Prenderà l’Oscar…poi Mario, Giovanni, Marco, Giulio…sì, di sicuro...l'Oscar.
Questi sono a far la fila, con il numerino, come dal panettiere, per il turno.

Alice è un’attrice…Ruby una escort…Giovannona Coscialunga, una puttana.

I profili saranno pure diversi, ma nel profilattico sempre quello c'è.

Cambia solo la tariffa.

Io, secondo me...11.07.2011