sabato 4 ottobre 2008

Il Cristiano e il leone

- «Dottò...in fondo alla strada: gira e trovi il coso con li buchi».

Il ricordo, oggi come allora, della mia entrata in Roma, mi strappa un sorriso, che ancora sono divertito dall'aver scoperto il secondo nome del Colosseo...il coso con li buchi.
Oggi mi torna alla mente, quel pezzo di groviera con i fori: mi ricorda il cristiano e il leone, il mangiare e il mangiato quando, ai tempi, così si dava quello, come carnina, ai micioni randagi.
La costata con l'osso entrava nell'arena...«In nome del Padre, del Figlio e dello spirito Santo...Padre nostro che sei nei cieli...» e intanto si faceva il segno della croce;
il gattone guardava quel gesticolare, pensava che quello volesse arrivare alle mani, s'incazzava e partiva all'attacco:
«M'hai provocato, mo te magno !»

Oggi, il pasto per i leoni, c'aggiunge alla prece pure un fondo: «...Grazie Gesù»;
parola di Cristiano...Cristiano Magdi Allam.
Ma il peggio è – non vorrei – che il nostro caro amico smarrisca la retta via e, nella bocca del leone, c'infili da solo la testa.
Un personaggio come lui è quanto di meglio la nostra Italia ha e possa mai sperare di avere, dopo che politicanti senza scrupoli hanno rubato i soldi dal borsellino del genitore, sono ricomparsi dalle macerie, come i ratti, si sono cambiati e rivoltati d'abito, hanno ricucito la lacerata verginità, rifatto il trucco e, incipriati ed imbellettati, hanno cercato di rimettersi vicino alla dispensa;
La più parte gli italiani li hanno di nuovo castigati e bocciati, ma sono incazzati come calabroni, cui hanno infilato il bastone nel...nido.

Eccoli, fuori ma all'attacco, come i Mongoli alla scalata della Grande Muraglia.
Sono ad approntare possenti macchine d'assedio: teste ..d'ariete, catapulte con cucchiai pieni di merda, bombarde, bombardini e archibugi riempiti...a balle, armi da "raglio" in quantità, proiettili di fango e il fuoco di candele, tenute in piedi dalla...bugia.

Te, Cristiano, nell'arte dello sbudello politico, ci devi ancora fare le ossa, che altrimenti ce le lasci.
Dai fastidio: sei tutto quello che loro non sono, cerchi di rendere veri i sogni in cui hanno smesso di credere, hai attorno – e sempre più raccogli – gente che ti vuole bene e crede in te, mentre quelli, sempre più vanno a sputi;
per i soldi hanno fatto e si sono compromessi, con il potere hanno ceduto l'anima al diavolo e, come chi annega, s'aggrappano e tirano a fondo quelli che hanno la malaugurata idea di avvicinarsi.

Aspetta, Cristiano, se mai avessi idea o ti balenasse tentazione di entrare in qualsivoglia stalla, che per quello potrebbero marchiarti a fuoco e dire da che allevamento provieni, e poi è facile dar a intendere a chi consegni il latte.

Fai tesoro delle ultime esperienze, che ti sei avvicinato alla gabbia è già ti hanno graffiato:
- «Se l'intende con il Berlusca ! Sono ormai pappa e ciccia ! Eccoli, a festeggiare: tarallucci e vino !»
Hai voglia di dire che non è vero, ma la ballista ha già fiondato la sua cacca, e rischi di portarti addosso uno sgradevole odore, anche se ti cambi d'abito.

Lo so che, con quello che sto scrivendo, rischio di amareggiarti, se mai l'idea di misurarti nell'agone politico ti fosse balenata: non hai bisogno di un rompicoglioni come il Beppe, che ti raccomanda di mettere la maglia di lana, altrimenti prendi il raffreddore;
ma guarda, stai attento: tirano degli spifferi...

Ti voglio un bene dell'anima,così come alla tua famiglia, caro Cristiano, e anche se tu dovessi rimetterci ed uscirne spennato, io sarò sempre il tuo Beppe Panza, come il Sancho, di Don Chisciotte: continuerò a portarti l'armatura, e ti seguirò alla carica di altri giganti.

Tu hai un tesoro immenso che neppure t'immagini: sei credibile, sei umano, e questo motiva la "tua" gente e ne fa accorrere altra.
La tua forza siamo noi, e un domani, raggiunto la crescita giusta, saremo le tue zanne e i tuoi artigli,all'occorrenza e alla difesa.
Ora è prematuro, che il vero confronto è nelle azioni: sei una galassia in formazione, stai ancora vorticando e attirando a te polvere, che un domani farà e sarà massa.

Pazienza, Cristiano, pazienza.
Raccogli e raccogliti con la tua gente, Cristiano: se proprio fai da anello di congiunzione, da interprete, da esempio, da traino, ma rimanendo nel tuo, in campo neutro, che arriverà il tempo di scegliere il terreno, per quando la battaglia.
In caso contrario, sarai come la quaglia, liberata in riserva, all'apertura della caccia...e "il coso con li buchi" sarai tu, dopo l'impallinata !
Copriti Cristiano, che continuano a tirare degli spifferi da far accapponare la pelle.

Si, si, lo so; a Milano si dice:
- «Pensa ai cassi tò», pensa ai c***i tuoi !

Casomai dillo in arabo, che almeno non capisco e, quando ci si rivedrà, non aizzarmi contro la scorta.

Un abbraccio: Beppe Panza.


Io, secondo me...04.10.2008

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