lunedì 6 aprile 2009

Il silenzio degli incoscienti

Si vantano pure, metabolismo di scarto del genere umano, le camole di Hamas:

- «Sta in una buca profonda, e non gli facciamo neppure vedere la luce del sole!»

Gilad Shalit, dal lontano 25 Giugno 2006, è così imprigionato, torturato e umiliato, da una massa di trogloditi, che più non ce n'è.
Sono ormai alla stregua d'animali, addestrati al cannibalismo "Urbi et Orbi", ovvero alla città e al mondo, avendo fagocitato i fratelli di Al Fatah e macellando ogni carne appresso, cani orami al guinzaglio d'altri interessi, da cui ricevono osso e rosicchiano polpa: con Hezbollah, fanno gemelli, tra cui spunta la testa dei bombardoni iraniani.
Se questi gli attributi, immaginiamoli alla catena dei "mètre a penser" di Teheran, da cui ricevono abbondanza di ferraglia da guerra.

- «E manco gli facciamo vedere i genitori o lasciamo che lo visitino quelli della croce rossa o di qualsivoglia organizzazione umanitaria: questa è casa nostra, e comandiamo noi e se non siete d'accordo, guardate l'uccellino dalla canna e sorridete».

Bauscia.
Bulli da quattro soldi, che quando si trovano a dover venire alle mani con quelli spallati si nascondono dietro a donne e bambini o in buche più profonde di quelle dove lasciano a macerare e marcire il povero e sfortunato Gilad Shalit.

Straccioni e zotici, che quando gli hanno lasciato un pezzo di terra subito c'hanno spianato la semina per far posto alle polveri dei missili, martellando per anni un paese, Sderot, dove non c'era da colpire che civili inermi e impossibilitati a difendersi, per poi frignare come poppanti quando c'è stata la reazione di chi, con "campanelle" piene, non ce l'ha fatta più ad offrire l'altra guancia, che pure Gesù Cristo c'avrebbe fatto partire un colpo, una volta che una gota e poi l'altra, a furia di prendere schiaffoni, si gonfiava a palla.
Ignoranti bipedi su vibratili ciglia ameboidi!

Ma, oltre ad essere "Sburòn", sboroni, come indicano i romagnoli per i burini, zotici ed esibizionisti, prendono pure per i fondelli;
Di pochi mesi fa, le immagini crude; leggo:
"[...] in Italia non sono state mandate in onda da nessuno dei canali nazionali: ad aprire il corteo, una gabbia dove, all'interno, era stato sistemato un manichino con la divisa dell'esercito israeliano; al posto del viso, un primo piano del volto di Gilad Shalit".
Bestie!
I loro detenuti in Israele ricevono visite mediche, hanno avvocati, televisione nelle celle, libertà di pregare e muoversi all'interno della struttura, e questi buoi sono ad irridere ogni forma d'umana pietà, usandola come carta igienica!
E invocare Guantanamo, per dar a costoro una parvenza di comune disumanità e alibi, è come pareggiare la sberla con un colpo di maglio.
La croce rossa dovrebbe chiamarsi gambero rosso, che di passi per Gilad non ne ha fatti alcuno, così il menefreghismo di Amnesty International a riguardo è diventato proverbiale, come le varie organizzazioni che si dicono "umanitarie" ma, di fatto, "Forti con i deboli e deboli con i forti";
cosa volete: Israele non ti spara o ti mette la bomba sotto le chiappe, mentre Hamas, Hezbollah o Al Qaeda si, e questi sono anime belle, nate dai lombi e con i cromosomi di Don Abbondio.
"Mille e non più mille" ammonivano, nei secoli bui, i nostri avi, tremanti nell'essere a cavallo del termine secondo cui, per interpretazione evangelica, si diceva l'avvento dell'Apocalisse, della fine del mondo.
Io non voglio questo, ma vorrei vedere libero Gilad, e che il "Mille e non più mille" sia monito di un Occidente meno pavido e masochista, a porre un termine alla sudditanza con i quattro pirla di Hamas.

Ma da noi silenzio...il silenzio degli incoscienti;
Persino un verme, a paragone della nostra "intellighenzia", ha sfumatura di spina dorsale!

Io, secondo me...06.04.2009

Nessun commento:

Posta un commento