Una volta c'era il maestro, di Vigevano;
la storia, interpretata da Alberto Sordi, raccontava la vita grama del povero Mombelli, sballottato tra difficoltà economiche e frustrazioni di una categoria rispettabile ma sottopagata, allora come oggi.
Parrocchia di San Dionigi in Francesco:
è di scena il sagrestano, Angelo Idi, 51 anni, campanaro all'ombra della croce...uncinata.
Deve essersi smarrito, come quei bambini che si perdono in spiaggia.
Fortuna sua che, come la mia cagnolina, si porta addosso il tatuaggio: la mia, un numero e il bipede la svastica.
Angelo nostro deve avere un cervello più bucherellato di una forma di gruviera o la vista pari a quella di una talpa, per non essersi accorto della differenza d'incrocio tra la forma di quella che porta orgogliosamente al braccio e l'altra, che spolverava quotidianamente sull'altare;
forse ha scambiato lo sbuffo di candela, sotto le narici del nazareno, con i baffetti quadrati dell'idolo teutonico.
Entrambi, per le rispettive parti, sono ritenuti pari a Dio, ma su fronti diversi: uno di pace e l'altro di guerra.
Mi par di vedere la faccia dei pii parrocchiani quando, con il santino in mano, hanno capito di avere imbroccato una giornata storta, come i braccini della crocetta, piegati in modo innaturale.
Forse che era una variante "ergonomica" di quella patibolare romana, per stendere e appendere meglio i panni sporchi?
- «E no», avrà sbottato uno dei più attenti «quella era al collo dell'Adolfo, quel gran figlio di Germania che fece dei campi di concentramento una catena di...smontaggio».
A questo punto, il nostro "black angel" deve aver capito d'aver sbagliato casacca, non più adatta alla nuova aria che tira.
Malaccorto, si è dimenticato del cambio di stagione e che si deve fare il cambio d'armadio e di maglie.
- «Guarda l'uccellino e sorridi»,
Click...click...click, e giù fotogrammi a raffica.
L'Angelo sarà pur pratico di sacramenti, ma di quanti ne ha lanciati non c'è dato sapere, per essere stato ritratto con quel marchio di fabbrica.
Maldestro di suo, ha pure aggiunto male al peggio, che era pure la giornata in cui in Israele si ricordavano le vittime della Shoah!
- «Sono d'estrema destra e fiero di esserlo», spiega con orgoglio «E seguace della Repubblica di Salò».
Beh, anche a spiegarlo non è facile far capire ad un dinosauro che la specie è quasi estinta: per lui il giurassico è ancora caldo, appena ieri.
Sarebbe come entrare in una moschea, dove prega Bin Laden e dire:
- «Sono un infedele e fiero di esserlo, e ho fatto la prima crociata con Goffredo di Buglione!»
Quando alcuni hanno cominciato a tirarsi su le maniche della camicia, deve aver capito che non era per il caldo o per la donazione di sangue ma, se proprio, per prenderne del suo.
Ma come, ci si chiede: se proprio vai fiero delle tue radici, sguazza nel tuo brodo, come il topo nella fogna, lo scarafaggio nell'immondizia e le mosche sulla...vabbè, lasciamo stare che ci siamo capiti.
- «L'importante è che faccia bene il mio lavoro».
E che ci vuole a tirare la corda del campanaccio o lustrare la coppa delle ostie, che se fossi furbo la prima la dovresti tagliare e di ostie te ne posso dare tante, del tipo che si lanciano all'osteria quando, alticci, uno impreca contro l'altro.
- «Allora, se vogliamo essere pignoli, andiamo a vedere quanti, cattolici, votano a sinistra oppure si sono espressi a favore dell'aborto», controbatte l'infiltrato.
E qui ti do ragione, camerata, ma bisogna sempre raccogliere e gettare quando si sporca strada facendo.
Mai sentito la frase "L'abito non fa il monaco"?
Fa parte di un sano metabolismo, ogni tanto, rilasciare l'indigesto e, quando te ne liberi, ti senti più leggero.
Come per te, Angelo: le uniche cose nere che ti devono girare attorno non sono le tonache dei preti, ma mosconi, a ruotare sopra proprio centro d'interesse.
- «Siamo ancora in un paese libero, o no?», replica il ducetto.
Tranquillo Angeluccio: è vero.
Libero perché, come per le zanzare, ad una prima sana disinfestazione è seguita sempre prevenzione, ad impedire che altre uova infette possano più dischiudere.
E non dire: «Tutti mi vogliono male perché sono piccolo e nero...»
Non è questione di forma o colore, ma di sostanza, e tu c'hai troppe mosche attorno per non capire cosa sei!
Con tutto il mio disprezzo: Beppe, il Fontana.
Io, secondo me...24.04.2009
venerdì 24 aprile 2009
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