lunedì 11 gennaio 2010

Ehia ehia al allah

"L'uomo nasce cristiano, perché quella è la sua religione naturale e che poi diventa altro unicamente per opera di stravolgimento della vera fede, operata dalla famiglia!";
da quanto, si desume che ogni deviazione da questa linea è contro natura e che, chi ha il pedigree giusto, il certificato d'iscrizione al libro genealogico - la Bibbia - può affermare, senz'ombra di dubbio e smentita che, signori si nasce...e io lo nacquetti!
Ogni aberrazione va combattuta, ogni tentativo di insidiare le pecorelle del sacro gregge rintuzzato, anche eliminando fisicamente la cosa e la causa della tentazione, che chi vuol rimanere all'ombra del peccato, sia costretto a figliare solo nel recinto - ed indicato come facente parte - di una specie bastarda;
le azioni, opere e missioni, il pensiero e il fiato, sterilizzati.
Anzi, di bastonate ancora ne arrivino, fosse anche a dover solo pronunciare il nome del vero dio, modulandone verbo con labbra blasfeme!
Ebbene, solo avessi osato iniziare un discorso di tal fatta, non sarei neppure arrivato alla prima sillabazione che già c'avrei addosso, non dico gli altri, ma miei simili, galline e galletti di stesso pollaio, in forma d'incestuoso cannibalismo tra fratelli di nidiata, schifati se scoprissero d'aver per compagno uno che la pensa in tal modo.
Nel bene come nel male, questo è l'illuminato mondo-pensiero di Francois-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire, che riassunse il più alto grado d'umanità, civiltà e pensiero in "Non sono d'accordo con ciò che pensi, ma sono pronto a lottare fino a morire affinché tu possa continuare a pensarlo".
Ma qui traccio una linea - che io chiamo della merda - una demarcazione, una zona di sfumo di grigi, una terra di nessuno, dove lo sconfino è pascolo per gli ignoranti.
"[...] crudele, vendicativo, capriccioso, iniquo, geloso, meschino, spietato megalomane, sanguinario, arrogante, maschilista, genocida, istigatore all'odio razziale, figlicida, misogino, omofobo, ignorante, razzista...": questa è la pastura, foraggio per bovidi portati all'alpeggio e all'abbeverata.
"L'uomo nasce musulmano, che L'Islam è la sua religione 'naturale' e che poi diventa cristiano od ebreo unicamente per l'opera di stravolgimento della vera fede operata dalla famiglia!";
La frase all'inizio non fu mai nostra, ma "sbrodolato" di tal al Buhhari, un hadith, un racconto, una narrazione, parte costitutiva della cosiddetta sunna, la seconda fonte della Legge islamica, la shari'a, dopo lo stesso Corano.
Mica però un semplice bao-bao, micio-micio che, sì, ce l'hanno propinata, ma è tolla venduta per oro, anche se "Sbarlusc", come dicono a Milano: roba che luccica, ma solo specchietti e collanine per allocchi.
Un mondo di bauscia, che già mettono mani avanti, a cercare di marchiare pure quel che non gli appartiene, secondo i geni di famiglia, di predoni e ladri cammellati per nascita e censo, che anche un asino rivestito di seta rimane tal quale.
Il mio cartiglio - affermano - è perfetto, così com'è: un dio incartato in pagine increate.
Certo: e chi li sbandiera è l'unto, il prescelto, "Er mejo fico der bigonzo ", come i contadini magnificavano il frutto migliore, deposto nel contenitore.
Come direbbe ancora Totò: signori si nasce...e io lo nacquetti;
Ed ecco gli spacconi e i bravacci di una sponda che si crede al di fuori di un mondo, da guardare e trattare dall'alto in basso, da marcare come fa la belva in un territorio che ritiene riserva d'esclusiva caccia.
"Non sono d'accordo con ciò che pensi, ma sono pronto a lottare fino a farti morire, affinché tu non possa continuare a pensarlo";
indubbio che anche il dio che si creano, ad immagine e somiglianza, debba soggiacere a tale "Forma mentis", ad essere, l'un per gli altri, "Crudele, vendicativo, capriccioso, iniquo, geloso, meschino, spietato megalomane, sanguinario, arrogante, maschilista, genocida, istigatore all'odio razziale, figlicida, misogino, omofobo, ignorante, razzista...".
Ecco allora il prossimo ridotto ad essere tollerato solo quando servo e tributario, altrimenti morto e sepolto che, se devono rimanere soli vincitori, si divorerebbero prontamente l'un l'altro, come istinto di specie comanda.
Ecco perché ai cristiani gli si spara, si impiccano, si bruciano e si crocifiggono.
A palate, come il milione e mezzo sterminati dal 1984 in Sudan, ed altri in Somalia, in Egitto, in Zimbawe, in Pakistan, in Indonesia, dove falciati come mosche.
L'ultima e la più aberrante forma d'arretratezza mentale come di troglodita e cavernicola muscolarità arriva dall'Islam della Malesia, a voler difendere la più alta forma di cretineria umana, l'ennesimo sacro peto: il nome del dio solo pronunciabile dai soli musulmani!
Parola dell'alto consiglio nazionale delle fatwe - una macchinetta distributrice di decreti religiosi - che, nel maggio 2008, tanto s'impegnò a far uscire l'anima del fagiolo da naturale pertugio.
Ecco oggi, il mondo islamico, a dover decidere, se seguire il dio di Averroè o quello di Bin Laden!
E, se il secondo, allora moriam contenti, con l'antico grido di fascia memoria: ehia ehia alalà!
Forse meglio, con il nuovo Fascislam:

- «Ehia ehia...al allah!»


Io, secondo me...11.01.2010