mercoledì 25 luglio 2007

Bulli e pupi

Lo prendono, lo pestano come una bistecca, gli sputano addosso, lo insultano, lo caricano come un somaro, lo fanno scarpinare e poi lo inchiodano sulla croce, come un insetto infilzato e messo in bella mostra sotto vetro;
e lui, serafico: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno".
Quelli dovevano essere i lontani progenitori, che oggi - se dall’inferno avessero modo di collegarsi in rete - andrebbero orgogliosi dei loro nipotini.
Dopo duemila anni, giunto a stagionatura come il provolone, lo schiodano, gli urlano "Brutto bastardo !", lo bastonano fino a romperlo in più parti, lo riprendono con il telefonino e lo mandano in mondovisione - su Internet - e, sul posto occupato dal…povero Cristo, ecco spuntare un bel cartello: "Torno subito".
Le legnate che i nonni allora gli risparmiarono, a spezzargli le gambine, eccole arrivare da tre pirlotti, che ci hanno messo ben diciotto anni e il tentare lo studio in un istituto superiore della provincia di Rovigo, a finire l’opera degli antenati !
Neppure un bamba dell’altra sponda, musulmano convertito, è arrivato a tanto: lui o lo lancia dalla finestra o vuole sia tolto dalla vista, perché soffre d’allergie, a vedere il "Cadaverino in croce" !
- "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno".
- "E no ! E no, caro fratellone…fatti da parte che mò a papà ci parlo io, che tu ci hai un poco del masochista !".
M’appresto a farlo tenendo nella mano un parafulmine, che il vecchio è un poco irascibile.
- "Papà senti, sono il Beppe, il figlio più giovane...e più bello. Ascolta me, che Salvatore è troppo buono: perdonali un ca…un cavolo, che sanno quello che combinano perchè hanno studiato e, dai libri, conoscono gli errori dei padri rincoglioniti, li hanno conosciuti, per cui, almeno una cagarella, prima e dopo i pasti, più una tantum, fagliela venire" !
Mi sposto quel tanto da confondergli la mira, che dopo Sodoma e Gomorra, con i sassi ci sa fare.
- "Come dici ? Far scrivere loro cento volte che sono deficienti ? Guarda che è già successo e il genitore, che ha fatto il figlio in fotocopia, s’è incazzato con l’insegnante e l’ha denunciata: fortuna che un giudice un po’ meno rimbambito della media l’ha assolta, che oggi quei vandali in calzoncini corti c’hanno la crusca nel cervello, ma conoscono gli avvocati del babb(e)o loro".
Nel momento che sto scrivendo queste righe fuori s’appresta un temporale.
Può essere un caso, ma smetto perché non vorrei che al divino Padre venga la mosca al naso e...s’infiammi.
- "Padre, se vuoi perdonali, ma sanno quello che fanno" !
Mi viene un’idea.
- "Papà, senti: e se mettessi in giro la voce che hanno preso a martellate il Corano ?".
Cribbio, che saetta ho visto fuori della finestra.
- "Va bene, ho capito: vado a recitare cento Ave Maria e cento Pater Noster !".
Cambio posizione, ad essere bersaglio meno facile da puntare.
- "Però, Padre, lasciamelo ridire: sanno quello che fanno, e che mi prenda un fulmine se non dico la verità...no, no: scherzavo" !!

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