mercoledì 25 luglio 2007

Merdista

"Contenuto netto grammi 30. Conservata al naturale: prodotta ed inscatolata nel Maggio 1961".
Un bel contenitore, di un pallido marroncino tenue: un vasetto di latta stile Simmenthal, uno dei 90 rigorosamente numerati.
Quarantasei anni fa - il 12 agosto 1961 - un goliardico Piero Manzoni espose in galleria, ad Albisola Marina - poi alla Biennale - l’arte sua: barattolini di...merda d’autore !!
A dire il vero, il colpaccio non riuscì tanto per lo sforzo nel produrre l’opera, quanto nel trovare - e ce ne furono ! - tanti fessi, a portare baratto: escremento per...incremento di palanche, nel borsellino dell’autore, che si fece pagare - veramente - a peso d’oro quel che, normalmente, è scarto !
Un tuttologo d’allora ebbe a dire «[..] sigillata nel suo contenitore, genera la speculare autoreferenzialità del corpo dell’artista. Spossessato dell’oggetto, ed ancora incantato dal ricordo del suo status eroico d’artefice e produttore, l’autore trova una compensazione della perdita invadendo lo spazio che il processo comunicativo aveva tradizionalmente assegnato all’opera. Il corpo stesso dell’artista si offre al pubblico come un’opera d’arte, e le vestigia del corpo divengono reliquie».
Dire che non ci ho capito una mazza è poco.
Ai tempi si mormorava che il Piero depose le "vestigia del corpo" per scommessa: avrebbe dimostrato - e lo...feci - che tutto poteva essere venduto a tutti, persino la..popò !
Si troverà sempre chi è disposto a magnificare un buco in una tela, così come Manzoni poi piazzò anche il Fiato d’artista (palloncini gonfiati dal suo alito vitale) e il progetto del Sangue d’artista !
Alla domanda che la gallerista Iris Clert gli rivolse, su quale fosse il suo apporto ai Corpi d'aria, Manzoni rispose: «Il fiato, signora».
Anche il pubblico è chiamato ad essere un’opera d’arte, seguendo le orme artefice e partecipando alla natura magica del suo corpo.
E pensare che io mi ostino a raccogliere quel che la mia cagnetta lascia, non partecipando alla "[..]natura magica del suo corpo" !
Il 21 giugno 1960, nel corso della "Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte", il Piero imprime l’impronta del suo pollice su alcune uova sode, offrendole al pubblico da mangiare.
La critica accende gli incensini: "[..] lui stesso divora un uovo. Attraverso l’uovo–reliquia, consacrato dal contatto col corpo dell’artista, il pubblico partecipa dell’arte, entrando in comunione con la fisicità magica ed eroica dell’artista".
Ciumbia !
E pensare che noi facciamo tanta cagnara se, al ristorante, troviamo un capello nella minestra !
Ancora nel 1961, alla Galleria La Tartaruga di Roma, Manzoni trasforma il pubblico in opera d’arte, firmando le Sculture viventi: modelle e persone del pubblico autografate e accompagnate da un...attestato d’autenticità.
Su ogni "documento", un timbro: rosso, se la persona era per intero un’opera d’arte; giallo, se era limitato a certe parti del corpo; verde, se vincolato a particolari attività, come il dormire o il correre; porpora, se l’artisticità del corpo era stata comprata.
Oggi, un altro venditore di spurghi alza la cresta;
l’opera: "Miss Kitty", in tanga e autoreggenti, che ha il volto fatto e sputato di Papa Benedetto XVI.
Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura di Milano s’imbufalisce, perché alla mostra "Arte e omosessualità", la sua Kitty è stata rifiutata.
La vorrebbe allora esposta a Napoli;
bene: lì nella monnezza ci stanno già sguazzando, anche se il Sindaco, Rosa Russo Jervolino, sembra consideri d’autore anche quella, incazzandosi se gli americani consigliano ai loro di andare turisti altrove !
L’arte Merdista ( filone, contrazione e filosofia della vecchia "Merda d’artista" ) continua a e..spandersi !
Voglio vedere, quando saremo Eurabia, che fine faranno tutti questi "artisti" !


Io, secondo me...17.07.2007

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